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Elton John
Sir Elton John, attuale identità di Reginald Kenneth Dwight, suo nome alla nascita, cambiato legalmente alla fine degli anni 60 (Londra, 25 marzo 1947), è un cantante, compositore e musicista britannico.
Nel corso della sua ormai quarantennale carriera ha venduto ufficialmente un totale di oltre 250 milioni di album[1] (una stima reale e aggiornata sulle vendite totali dovrebbe essere sui 360 milioni di dischi tra singoli ed album), che ne fanno uno dei cantanti di maggior successo di sempre e, insieme al paroliere Bernie Taupin, forma una delle coppie di compositori più famose e prolifiche nella storia della musica contemporanea. Nel 1994 è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame, mentre nel 1998 è stato fatto Cavaliere dalla regina Elisabetta II.Compositore molto prolifico, è divenuto famoso per canzoni come Candle in the Wind (canzone dedicata in origine a Marilyn Monroe e successivamente a lady Diana nel 1997), Your Song e e Rocket Man. Nel 1994 ha firmato, insieme al paroliere Tim Rice, la colonna sonora del film d'animazione della Disney Il Re Leone nella quale spicca la canzone premio Oscar Can You Feel the Love Tonight. Con Elton John il pianoforte, che è sempre stato il suo simbolo, è tornato ad essere un protagonista assoluto nel rock dell'epoca, dove i chitarristi la facevano da padrone, sia nella fase compositiva, ma soprattutto negli spettacoli live dove il performer e il suo strumento diventavano un'unica cosa.
È leggendaria la facilità e la velocità con cui riesce a comporre musica, alcuni dei suoi album migliori sono stati concepiti, scritti ed incisi nei brevi periodi di pausa tra un tour mondiale ed un altro, e nella sua carriera ha composto oltre seicento canzoni, la quasi totalità pubblicate ufficialmente.
Nel corso della sua attività come musicista, oltre che nei suoi album, lo possiamo trovare come cantante e pianista in moltissimi dischi di altri artisti, a partire dal 1968 ai giorni nostri, alcune volte sotto strani pseudonimi, un'attività da far invidia ai session man di professione.
Note:
Nazionalità: Regno Unito
Genere: Soft rock
Pop Rock
Piano rock
Periodo attività 1964 - in attività
Album pubblicati: 44
Studio: 40
Live: 4
Raccolte > 50
Sito ufficiale: http://www.eltonjohn.com/
Biografia
Nacque a Pinner, Middlesex nel Regno Unito, il 25 Marzo del 1947, battezzato con il nome di Reginald Kenneth Dwight. La sua infanzia non fu affatto facile, ed il pessimo rapporto con il padre segnò profondamente la sua infanzia. All'età di quattro anni iniziò a far pratica con il pianoforte, che suonava ancora ad orecchio, dimostrando subito il suo innaturale e precoce talento. A 11 anni ricevette una borsa di studio per la Royal Academy of Music di Londra, della quale non completò mai i corsi.
La carriera di Elton John, all'epoca ancora Reg (Reginald) Dwight, inizia professionalmente con i Bluesology nel 1965, divenuti poi gruppo di accompagnamento per Long John Baldry, e prosegue, dal 1967, come solista. È dall'esperienza con i Bluesology, che incideranno tre singoli nel corso della loro attività, che nasce il suo nuovo nome, preso da Elton Dean, il sassofonista (più tardi nei Soft Machine), e dal già citato Long John Baldry.
Dopo decine di canzoni senza pretese composte su testi di Bernie Taupin per altri artisti della scuderia, notate le sue potenzialità, la DJM (Dick James Music) gli da la possibilità di pubblicare un album di esordio, Empty Sky, ancora acerbo, realizzato con pochi mezzi, e senza un vero produttore (Steve Brown era un tecnico della casa discografica), nel 1969, che mostra già il talento compositivo, ma non ottiene grossi riscontri commerciali.
Nel 1970 segue Elton John, album decisamente più sofisticato, magistralmente arrangiato da Paul Buckmaster e prodotto da Gus Dudgeon (la coppia che aveva contribuito a Space Oddity di David Bowie l'anno precedente), e con un gruppo di canzoni di livello più elevato; non è un disco facile, i brani sono complessi e l'atmosfera cupa, ma le vendite vanno abbastanza bene e contiene anche Your Song, destinata ad essere un evergreen negli anni a venire e la sua canzone più conosciuta. Ed è proprio con la pubblicazione di Elton John e con il primo trionfale tour USA, in trio con il bassista Dee Murray e il batterista Nigel Olsson, che esplode il suo clamoroso successo che lo porterà nel 1975 ad avere da oltre il 2% delle vendite mondiali di dischi, neanche i Beatles erano arrivati a tanto.
È da notare la sua intensa attività di session man, sia uffiale che anonima, che si è protratta dagli anni degli esordi nel mondo musicale (1968) sino al 1970, in piena esplosione mediatica: l'album Elton John già scalava le classifiche ed Elton partecipava ancora come cantante anonimo nelle raccolte di successi a basso costo che imperversavano in quegli anni, in Inghilterra.
Il suo vertice artistico viene raggiunto con album come Tumbleweed Connection (1970) e Madman Across The Water (1971), album certamente non commerciali, dove composizione, produzione ed esecuzione sono ad un livello di quasi perfezione. Anche questi dischi non sono di facile ascolto, ma la qualità indiscutibile fa breccia in quasi tutti i mercati internazionali che saranno da lì a poco conquistati definitivamente grazie a un cambio di rotta del sound di base. Paradossalmente questi album sono relativamente poco conosciuti e non vengono mai citati tra i dischi classici del pop rock anni settanta, Stati Uniti a parte, dove l'influenza del "primo" Elton John è stata invece molto rilevante.
Successivamente vira verso un pop/rock più commerciale, anche se di grande qualità, con altri grandi dischi, come Honky Chateau (1972), il doppio Goodbye Yellow Brick Road (1973) e l'autobiografico Captain Fantastic and The Brown Dirt Cowboy (1975), che lo fanno diventare l'indiscussa superstar degli anni 70, soprattutto sul mercato statunitense, dove ha influenzato una generazione di futuri musicisti. E, nello stesso anno, interpreta Pinball Wizard nella trasposizione cinematografica di Tommy, dall'omonima opera rock degli Who, e la canzone diventerà un suo cavallo di battaglia negli spettacoli live.
Nel 1975 fonda, insieme al suo manager, una propria etichetta discografica, la Rocket Records, che mette sotto contratto anche altri artisti, ma sarà destinata soprattutto a pubblicare i futuri dischi dopo la fine dei rapporti con la Dick James Records.
Nel 1976, in una famosa intervista al giornale Rolling Stone, dichiarò pubblicamente di essere bisessuale e il fatto mise sicuramente un freno all'enorme successo e popolarità degli anni precedenti, soprattutto in un paese puritano come gli Stati Uniti, dove larga parte del pubblico rimase spiazzato da questa confessione pubblica.
Nel 1978, dopo un anno di pausa lontano dalle scene, ritorna improvvisamente sul mercato con un album validissimo come A Single Man, dove inizia la temporanea collaborazione con un nuovo paroliere, Gary Osborne. Nel 1979 avviene la pubblicazione, con lo sconcerto della maggior parte dei fans, dell'album Victim Of Love, dedicato alla discomusic, dove presta solo la voce a un progetto totalmente estraneo alla sua musica, disco accolto molto male anche dalla critica.
Agli inizi degli anni ottanta arrivano sul mercato due album molto validi, come 21 at 33 e The fox, e il più scontato Jump Up!. Ma è con Too low for zero (1983) che riesplode di nuovo il successo, soprattutto negli USA, seguito da Breaking hearts nel 1984. È però questo il periodo della dipendenza da droghe ed alcol che porta ad album veramente deludenti come Leather Jackets e Ice on Fire. La sua produzione discografica è proseguita poi senza soste, senza seguire le mode del momento, e la sua popolarità si è sempre mantenuta molto buona.
Nel 1980 si è esibito in un famoso concerto al Central Park di New York di fronte ad un pubblico di circa 400.000 persone, occasione nella quale si è presentato vestito anche da Donald Duck. Nel 1985 è stato una delle figure di spicco del Live Aid, il famoso concerto benefico diventato un evento irripetibile nella storia della musica contemporanea.
Recentemente, parte della sua attività compositiva si è riversata anche sui musical. Nel 1986 suona il pianoforte in due canzoni nel disco Rock the Nations dei Saxon, gruppo heavy metal inglese. Nel 1987 si è temuto per la sua voce, messa in crisi dal formarsi di polipi alle corde vocale, ma fortunatamente, dopo un'operazione e un breve periodo di forzato silenzio, la cosa si risolse, anche se da allora la sua voce risulta essere sicuramente più roca e senza quel falsetto caratteristico di certe canzoni.
È considerato uno dei massimi artisti del pop rock moderno, e uno dei più grandi performer live (si è esibito anche diverse volte in Italia a partire dal tour del 1973; famoso è il concerto di Roma (Telecomconcerto del 2005, di fronte al Colosseo, con un pubblico circa 500.000 spettatori. Altro evento italiano è il concerto in omaggio al suo amico Gianni Versace tenuto il 9 giugno del 2004 nella città dello stilista, trasmesso da Rai Due e Rai International. Elton John è famoso, oltre che per i suoi concerti da virtuoso del piano, novello Jerry Lee Lewis, anche per il suo look stravagante, che ha abbandonato negli ultimi anni per adottare uno stile più sobrio.
È stato il primo artista occidentale ad esibirsi in un concerto rock nella vecchia Unione Sovietica, nel 1979, in occasione del tour solo piano, accompagnato dal suo funambolico percussionista Ray Cooper. Nel 1985, nonostante non fosse in uno dei suoi periodi migliori, è stato uno dei protagonisti del famoso Live Aid, il mega concerto benefico che coinvolse buona parte delle star musicali dell'epoca, con un audience mondiale veramente rilevante.
Elton John è sempre stato un artista propenso all'eccesso in tutte le sue manifestazioni: basti pensare al look che adottò nei lontani anni settanta - ottanta e alla sua dipendenza dalla droga, curata nei primi anni novanta (nel 1990 Elton si ricovera in una clinica per disintossicarsi). Elton John dopo essersi disintossicato è ritornato al successo mondiale con album come The One (1992) e la colonna sonora di The Lion King (1994), che gli ha dato una nuova enorme notorietà anche tra le nuove generazioni; il film è stato uno dei maggiori successi in assoluto per la Disney e anche l'album ha venduto, solo negli Stati Uniti oltre 10 milioni di copie. E, nel frattempo, ha ripreso un'incessante attività live, da solo al piano o con la band, intorno al mondo.
Poi sono seguiti dischi di buon successo come Made in England e The Big Picture, e un mezzo flop come l'album ricavato dal progetto per il musical dell'Aida, con duetti trascurabili con altri artisti famosi.
Negli ultimi anni la sua produzione discografica ha avuto una svolta ed è tornato a produrre album di elevato livello qualitativo, con suoni prettamente acustici e produzioni molto essenziali: sono arrivati quindi sul mercato dischi come Songs From The West Coast (2001), prodotto da Patrick Leonard, e gli autoprodotti Peachtree Road (2004) e, The Captain & The Kid (2006), il seguito dell'ormai storico album autobiografico Captain Fantastic, che lo riporta musicalmente al suo periodo d'oro degli anni settanta (e gli stessi testi richiamano in certe occasioni i suoi più grandi successi). Album accolti molto bene dalla critica, che però non hanno avuto un grosso riscontro di vendite, in parte perché non allineati con i suoni più di tendenza, e in parte perché non spinti adeguatamente dalla casa discografica che ritiene probabilmente Elton John un prodotto che può vendere bene solo con le raccolte di successi. Comunque, anche in questi ultimi anni, la sua discografia globale riesce sempre a vendere oltre 1 milione di copie di album all'anno, nei soli Stati Uniti.
Nel 1997, con la composizione e l'esecuzione di Candle in the wind 1997 al funerale di Diana Spencer, si è ritrovato di nuovo ad essere il cantante più famoso a livello mondiale: il singolo è diventato un successo di proporzioni inimmaginabili, prima posizione in classifica praticamente ovunque e record come disco più venduto di tutti i tempi. Un'isteria collettiva nei riguardi di Diana aveva portato la gente comune ad idolatrarla dopo il tragico incidente e la morte a Parigi, ed Elton e la sua canzone finirono anch'essi coinvolti nel clima generale. Ma finito lo shock, con il ritorno ad un'atmosfera più razionale, l'immagine di Elton subì anche i contraccolpi negativi e l'album successivo, The Big Picture, che non conteneva la canzone in questione, ebbe solo un tiepido successo anche come vendite.
Nel 2005, vent'anni dopo lo storico Live Aid, è stato ancora uno dei protagonisti del Live 8 ad Hyde Park, a Londra; purtroppo, in questo caso, la pessima performance di Pete Doherty, che ha duettato con lui in Children of the revolution, ha contraddistinto la sua esibizione.
La sua produzione discografica è sempre stata molto costante e prolifica nel corso di tutta la sua quarantennale carriera, l'ispirazione è stata senza alcun dubbio al massimo nel periodo tra la fine degli anni 60 e la metà degli anni 70, ma la facilità e la velocità di comporre è rimasta inalterata sino ai giorni nostri, caso piuttosto raro nel panorama musicale. A causa dei suoi eccessi e del suo non prendersi troppo sul serio, è anche paradossalmente uno degli artisti più sottovalutati musicalmente e molta della sua produzione musicale non ha mai avuto il giusto rilievo soprattutto da parte della critica, che ha sempre anteposto il suo apparire eccentrico alla sua produzione discografica.
Il 25 marzo 2007 Elton John ha festeggiato i suoi 60 anni con un colossale concerto al Madison Square Garden di New York, evento che è durato circa tre ore: presentato dall’ex Presidente Bill Clinton, in un Madison stracolmo di fans e ospiti illustri, Elton John ha ripercorso la sua carriera con una summa di quarant'anni di successi. L'evento è stato poi distribuito su un DVD ufficiale intitolato Elton 60.
Tra i vari record, è anche l'artista che detiene il record di esibizioni proprio al Madison Square Garden di New York, che verrà smantellato nel corso del 2008, con oltre 60 concerti, precedendo i Gratefuld Dead. Il suo Captain Fantastic And The Brown Dirt Cowboy (1975) è stato il primo album a debuttare direttamente al primo posto della classifica USA di Billboard e il disco Candle In The Wind 1997, realizzato in occasione del funerale di Lady Diana, è diventato il singolo più venduto di tutti i tempi, con circa 40 milioni di copie in tutto il mondo.
È uno dei cantanti che può vantare un'attività live tra le più intense di tutti i tempi, a partire dalla fine degli anni sessanta ha suonato in oltre 2300 concerti [3]e, nel 2008 ha completato il suo personale record di essersi esibito in tutti i 50 stati dell'unione USA. Al contrario della sua produzione discografica che ha conosciuto periodi in cui le vendite non sono state al top, l'attività live ha invece mantenuto un enorme successo praticamente in ogni nazione che è stata toccata dai suoi tour.
Nel 1992 Elton John e Bernie Taupin siglarono un contratto record con la Warner Chappel per la cifra di 39 milioni di dollari per i seguenti 12 anni.
Ad Elton John è legata anche l'ultima esibizione live di John Lennon, il 28 novembre del 1974 al Madison Square Garden. Lennon fece la sua apparizione ad un concerto di Elton e i due suonarono tre pezzi insieme: Whatever Gets You Thru The Night, Lucy In The Sky With Diamonds dei Beatles (riportata in auge proprio in quel periodo da Elton) e I Saw Her Standing There, sempre dei Beatles. Fu quella l'ultima apparizione dal vivo di John Lennon che sarebbe stato assassinato nel 1980. Elton John, padrino di suo figlio Sean, gli ha dedicato due canzoni, la strumentale The man who never die e la commovente Empty garden (Hey hey Johnny) nell'album Jump up!.
Nel 1972 fu inciso anche un duetto con Cat Stevens, Honey Man che però, per motivi legali non sarà mai pubblicato ufficialmente fino al 2001, in un cofanetto riassuntivo della carriera dello stesso Stevens, e circolerà per anni solamente sotto forma di bootleg.
Musical
A partire dalla seconda metà degli anni 90, l'attività di compositore di Elton John si è estesa anche nel campo dei musical.
Nel 1997 è andato in scena il pluripremiato The Lion King, scritto con Tim Rice dall'omonimo film Disney; è uno dei musical di maggior successo dell'ultimo decennio ed è ancora stabilmente presente a Broadway, e ha iniziato a girare per i teatri di tutto il mondo; nel 1999, sempre per la Disney e sempre con Tim Rice come paroliere, ha composto Aida, altro buon successo a Broadway, dove è stata rappresentata per sei anni, e successive versioni in varie lingue (la versione italiana ha debuttato nel 2007 a Genova).
Nel 2005 è stata la volta di Billy Elliot, tratto dal famoso film inglese, con testi di Lee Hall (autore della sceneggiatura del film), enorme successo dei teatri londinesi e in arrivo anche a Broadway nel 2008. Meno bene invece, per Lestat, quello che doveva essere il progetto più ambizioso (erano anni che lui e Bernie Taupin pensavano a questo progetto), tratto dalle opere di Anne Rice (Intervista con il vampiro/Il vampiro Lestat): dopo un rodaggio a San Francisco e il debutto a Broadway, la tiepida accoglienza con cui è stato accolto ha fatto sì che le rappresentazioni siano state sospese dopo appena un mese e il progetto pare ormai definitivamente accantonato; anche la prevista colonna sonora con il cast di Broadway, già incisa e pronta per essere lanciata sul mercato, è stata bloccata e probabilmente non vedrà mai la luce.
Un progetto che non vede coinvolto direttamente Elton John è la messa in scena di un nuovo musical ispirato ad uno dei suoi dischi migliori, Tumbleweed Connection, l'album ispirato all'epopea del vecchio West; ha debuttato il 19 ottobre 2007 in California e dovrebbe poi muoversi verso i teatri delle grandi città.
Concerti Italiani
Dopo il primo tour italiano del 1973, rimandato varie volte per alcuni problemi, il pubblico italiano ha dovuto aspettare fino al 1984, dopo che l'Italia era stata cancellata da tutte le star internazionali a causa dei disordini degli anni 70. A partire dagli anni 90 Elton John, avendo intensificato i suoi tour mondiali, è ritornato frequentemente in Italia, sia con la band, sia con i suoi spettacoli solo piano, riscuotendo sempre un buon successo.
11 aprile 1973 Palasport - Napoli
12 aprile 1973 Palasport - Roma
? aprile 1973 Velodromo Vigorelli - Milano
? aprile 1973 Stadio (?) - Firenze
18 aprile 1973 Palasport (Parco Ruffini) - Torino
19 aprile 1973 Palasport - Genova
11 giugno 1984 Palatenda - Milano
12 giugno 1984 Palatenda - Milano
26 aprile 1989 Arena - Verona
27 aprile 1989 Palatrussardi - Milano
28 aprile 1989 Palaeur - Roma
6 luglio 1992 Stadio Comunale - Bologna (spettacolo doppio con Eric Clapton)
10 luglio 1992 Stadio Brianteo - Monza (spettacolo doppio con Eric Clapton)
6 giugno 1993 Forum - Milano
20 novembre 1994 Forum - Milano solo piano + Ray Cooper
22 novembre 1994 Palaeur - Roma solo piano + Ray Cooper
30 maggio 1995 Palasport - Bologna
14 novembre 1998 BPA - Pesaro
15 novembre 1998 Forum - Milano
2 luglio 1999 Piazza Napoleone - Lucca solo piano
20 giugno 2000 Stadio Rigamonti - Brescia solo piano
27 novembre 2000 Palasport - Firenze solo piano
28 novembre 2000 Forum - Milano solo piano
25 maggio 2002 Arena - Verona
10 luglio 2003 Teatro Greco - Taormina solo piano
15 luglio 2003 Piazza Napoleone - Lucca solo piano
16 dicembre 2003 Forum - Milano
18 dicembre 2003 Palasport - Roma
19 dicembre 2003 Teatro La Fenice - Venezia solo piano
26 maggio 2004 Velodromo Paolo Borsellino - Palermo solo piano
8 giugno 2004 Spazio Espositivo della Fiera - Genova solo piano
9 giugno 2004 Stadio Oreste Granillo - Reggio Calabria solo piano
29 settembre 2004 Studio 90 - MTV live - Milano (a inviti)
12 luglio 2005 Arena Santa Giuliana - Perugia (Umbria Jazz)
1 settembre 2005 Lazzaretto - Bergamo
3 settembre 2005 Fori Imperiali - Roma (Telecomcerto)
10 luglio 2007 Piazza Napoleone - Lucca
9 luglio 2008 Piazza San Marco - Venezia solo piano
Discografia ufficiale
1969 Empty Sky
1970 Elton John (Include l'evergreen Your Song)
1970 Tumbleweed Connection
1971 17-11-70 (live)
1971 Friends (colonna sonora)
1971 Madman Across The Water
1972 Honky Chateau
1972 Don't Shoot Me I'm Only the Piano Player
1973 Goodbye Yellow Brick Road (album doppio, include la versione originale di Candle in the wind)
1974 Caribou
1974 Greatest Hits
1975 Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy
1975 Rock of the Westies
1976 Here and There (live)
1976 Blue Moves (album doppio)
1977 Greatest Hits Vol. 2
1978 A Single Man
1979 Victim of Love
1980 21 at 33
1981 The Fox
1982 Jump Up!
1983 Too Low For Zero
1984 Breaking Hearts
1985 Ice On Fire
1986 Leather Jackets
1987 Live In Australia (live, album doppio)
1988 Reg Strikes Back
1989 Sleeping With The Past
1992 The One
1992 Rare Masters
1993 Duets
1994 The Lion King (colonna sonora)
1995 Made In England
1996 Love Songs
1997 The Big Picture
1999 Aida (musical)
1999 The Muse (colonna sonora)
2000 The Road To Eldorado (colonna sonora)
2000 One Night Only (live)
2001 Songs From The West Coast
2002 Greatest Hits 1970 - 2002
2004 Peachtree Road
2006 The Captain and The Kid
2007 Rocket Man - The Definitive Hits
Principali canzoni di Elton John
It's me that you need
Lady Samantha
Your song
Border Song
Take me to the pilot
Sixty years on
Tiny dancer
Ticking
Talking old soldiers
Levon
Indian sunset
Goodbye yellow brick road
Rocket man
Honky cat
Mona Lisa & Mad Hatters
Daniel
Crocodile rock
Texan love song
Funeral for a friend/Love lies bleeding
Candle in the Wind
Something About the Way You Look Tonight
Bennie and the jets
Little Jeanie
This song has no title
Saturday night's alright (For Fighting)
The bitch is back
Don't let the sun go down on me
Someone saved my life tonight
We all fall in love sometimes
Sorry Seems to Be the Hardest Word
Tonight
Shine on trough
Blue eyes
Part time love
Song for guy
Carla-Etude/Fanfare
Mama can't buy you love
Are you ready for love
Sad songs
The One
Blessed
Town of plenty
I guess that's why they call it the blues
Nikita
I don't wanna go on with you like that
Sacrifice
A word in spanish
Club at the end of the street
Circle of Life
Can you feel the love tonight, inserita nel film di animazione Il Re Leone (titolo originale The Lion King) vincitrice dell'Oscar 1994 come miglior canzone.
Principali partecipazioni in dischi di altri artisti
Sing children sing - Lesley Duncan 1971
It ain't easy - Long John Baldry 1971
Everything stops for the tea - Long John Baldry 1972
Walls and bridges - John Lennon 1974
For everyman - Jackson Browne 1974
Smiler - Rod Stewart 1974
Goodnight Vienna - Ringo Starr 1974
Rock the nation - Saxon 1986
Radio hearth - Gary Newman 1987
Cloud nine - George Harrison 1987
Through the storm - Aretha Franklyn 1989
Under the red sky - Bob Dylan 1990
The blaze of glory - Jon Bon Jovi 1990
Without walls - Tammy Winette 1994
Faust - Randy Newman 1995
Intimacy - Bruce Roberts 1995
Deep inside - Mary J. Blige 1999
Beneath the velvet sun - Shawn Mullins 2000
Gettin' in over my head - Brian Wilson 2004
Alcyon days - Bruce Horsby 2004
Dream #29 - Cindy Bullens 2005
Classic moments - Patty Labelle 2005
Thanks for the memory - Rod Stewart 2005
Fundamentalism - Pet Shop Boys 2007
Hope & Glory - Ann Wilson 2007
Timbaland Presents Shock Value - Timbaland 2007
Elton John ha collaborato nel corso della sua attività di musicista e cantante a tantissimi dischi di altri artisti, in forma più o meno anonima e oltre a queste, esistono decine di altre partecipazioni, come pianista o cantante, e svariati dischi tributo ad altri artisti. In riferimento agli inizi della sua carriera, non si conosce effettivamente il numero esatto di pubblicazioni realizzate nei vari paesi europei (cover anonime che replicavano i successi del momento).
Principali collaborazioni nei dischi di Elton John
Rick Wakeman 1971
Chris Spedding 1971
Dusty Springfield 1971
Jean Luc Ponty 1972
David Crosby 1976
Graham Nash 1976
Byron Berline 1980
Glen Frey 1980
Pete Townshend 1982
Carl Wilson 1987
Bruce Johnstone 1987
K.D. Lang 1993
Stevie Wonder 1984/1993
Little Richard 1993
Leonard Cohen 1993
Bonnie Raitt 1993
Don Henley 1980/1993
Gladys Knight 1993
Sting 1999
James Taylor 1999
Lenny Kravitz 1999
Billy Preston 2001
Rufus Wainwright 2001
Link:
-Fonte
-Sito Ufficiale
-
Sito del fan club italiano di Elton John, con news, discografie e traduzioniElton John - Can You Feel The Love Tonight
Edited by Squiddi (Panda) - 23/8/2008, 01:32.