Il re leone: un' unica realtà

Questa è la nuova versione della mia prima FF scritta un pò di tempo fa.

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  1. Kisasi8
     
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    Capitolo 14

    Per molti giorni nelle terre del branco regnò il silenzio e la tristezza. Alla notizia della morte di Kopa, tutti gli animali avevano raggiunto la rupe dei re e avevano espresso le loro condoglianze a Simba e Nala, compresi Timon e Pumbaa che avevano lasciato immediatamente la loro giungla non appena avevano saputo cos'era successo.
    Nala però a differenza di Simba, sembrava indifferente a tutto ciò e preferiva passare il suo tempo, lontana da tutti. In quei momenti ripensava a suo figlio e di quanto gli sarebbe piaciuto poterlo vedere almeno un'ultima volta.
    Ma poi un giorno qualcosa cambiò: cominciò a sentirsi più pesante del solito e si fece visitare da Rafiki, il quale gli diede una semplice occhiata e con un sorriso, le disse:
    -Mia cara, presto sarai di nuovo madre!
    A quelle notizia Nala rimase inizialmente basita, ma poi la felicità riprese possesso della sua anima dopo tanto tempo essere stata cupa e disperata.
    Corse subito alla rupe dei re per dare la lieta notizia a Simba e le altre leonesse.
    Quando queste le seppero, si congratularono subito con lei e iniziarono a tempestarla di domande e ad abbracciarla a loro volta. Sarabi le si avvicinò per ultima e con le lacrime agli occhi, la strinse forte a sè e le disse:
    -Sono così contenta per te, Nala! Ti meriti tutta la felicità possibile! Ma Simba lo sa già?
    -Non ancora...avrei voluto dirglielo, ma non l'ho trovato...sapresti dirmi dov'è?
    -Aveva detto che sarebbe andato alla pozza dell'acqua a riflettere...vai da lui e digli tutto!
    La leonessa non perse tempo e si affrettò a raggiungere il prima possibile il suo compagno. Quando lo trovò, vide che se ne stava sdraiato ad osservare gli altri animali mentre bevevano e stavano a parlare tra di loro, non preoccupandosi minimamente della presenza di un predatore lì vicino, a causa della regola che proibiva di cacciare nei pressi di quel luogo.
    -Simba! Simba! Ascolta...devo dirti una cosa!-gli gridò Nala, saltellando dalla gioia.
    -Nala...calmati...che cosa è successo?-disse il leone, preoccupato dal suo improvviso cambio di umore
    -Aspetto un cucciolo! Saremo di nuovo genitori!
    Il viso di Simba che fino a quel momento era stato vuoto, proprio come il suo, si fece luminoso e sorridente.
    -Davvero? Ma ne sei certa?
    -Sì! Mi sono fatta controllare da Rafiki e lui ha detto che è sicuro!
    -Io...sono...è incredibile! Sono così contento!-le disse lui, strusciandosi affettuosamentesu di lei.
    -Dobbiamo farlo sapere a tutti! Presto le terre del branco avranno di nuovo un futuro re o regina!
    -Certo! Dirò a Zazu di far spargere la voce per tutto il regno!-esclamò il leone con l'entusiasmo di un tempo.
    Quel giorno Simba diede l'ordine di cacciare una zebra adulta alle leonesse solo per Nala, affinché non rimanesse priva di forze.
    -Simba, non preoccuparti! Ero perfettamente in forma anche prima di sapere di essere incinta...e adesso che lo so, mi sento più forte che mai!-tentò di tranquillizzarlo la leonessa.
    -Ma...sei sicura? E se il cucciolo dovesse... morire durante il parto a causa... della della mancanza di...-iniziò a dire Simba, in tono agitato.
    -Simba! Con Kopa ho mangiato in maniera regolare e ho continuato ad andare a caccia! Perché con questo cucciolo dovrebbe essere diverso?-le disse con dolcezza Nala.
    Il leone rimase ad osservarla e dopo un attimo di silenzio, disse con un sorriso:
    -Va bene! In fondo non posso costringere le leonesse a cacciare una zebra solo per te...promettimi solo che starai attenta...
    -Te lo prometto!-lo rassicurò la compagna.
    Così la notizia del nuovo erede si diffuse rapidamente per tutto il regno e anche oltre i confini di questo. Spotty infatti aveva oltrepassato il confine solo per trovare qualcosa da mangiare, quando sentì di nascosto due antilopi che parlavano del futuro re o regina.
    "Simba e Nala avranno un nuovo erede? Questo lo devo assolutamente riferire a Zira...la cena sarà rimandata a un'altra volta!"
    Subito ritornò il più in fretta possibile nelle terre di nessuno e raggiunse il suo branco che era in attesa che tornasse con qualcosa da mettere sotto i denti.
    -Spotty?! Ma la cena? Non hai trovato nulla?-le chiese Dotty, vedendola tornare senza niente.
    -Lascia perdere la cena! Dimmi, dove si trova Zira!
    -Come sarebbe a dire che dobbiamo lasciar perdere la cena? Lo sai, che sto morendo letteralmente di fame?!-iniziò a lamentarsi Nuka.
    -Da non credere! Finalmente ti viene concessa l'opportunità di andare a cacciare nelle terre di Simba e tu torni senza niente volontariamente!-la rimproverò di nuovo Dotty.
    -È proprio di Simba che si tratta! Devo avvisare Zira di una cosa importantissima!
    -Davvero? Di che si tratta?-le chiese Nuka.
    -Mi credi stupida? So benissimo che se te lo dicessi, correresti subito a dirglielo di persona! Adesso ditemi dov'è!
    -Mhh...la trovi nella grotta...-le ripose lui, deluso.
    -Cosa? È ancora lì dentro? Ma non esce mai?-chiese lei in tono stupito.
    -Sai com'è da quando Deni e Kisasi sono morti...parla e mangia raramente...-disse Dotty.
    -Ha smesso perfino di passare tutto il suo tempo con Kovu...-aggiunse Nuka soddisfatto.
    A quel punto Spotty entrò nella grotta e vide che Zira stava riposando in fondo a questa, avvolta dall'oscurità.
    "Questa leonessa sta diventando ogni giorno sempre più magra e inquietante!"
    Quando vide che Spotty era lì, Zira non disse niente e rimase immobile, aspettando che fosse lei a parlare.
    -Ehm...Zira...avrei una cosa importante da dirti...
    In tutta riposta la leonessa grugnì in modo sgarbato.
    -Ecco...mentre ero nelle terre del branco ho sentito che...Simba avrà un altro figlio...
    A quella rivelazione si sarebbe aspettata che Zira si alzasse e che facesse qualcosa, ma la sua reazione fu semplicemente rimanere ferma e sbadigliare.
    -Hai capito cosa ti ho detto? Simba...
    -Vattene!-le ruggì Zira furiosa.
    -Cosa...ma io...-disse sorpresa Spotty, non credendo alle sue orecchie.
    -Simba avrà un figlio e allora? Non riuscirò mai ad avvicinarmi a lui e a servirmene, considerato come è finita con Kopa! Adesso fammi il favore di andartene e di non farti vedere per un pò!
    A quel punto si girò dall'altra parte, lasciandola senza parole.
    "Sarà meglio che io esca prima che mi urli di nuovo!"
    Zira rimase lì ancora un pò a riflettere. Che cosa avrebbe mai potuto fare? Non era più riuscita a trovare una sola idea che potesse aiutarla ad uccidere Simba e a prendere il suo regno dalla morte di Deni e Kisasi.
    "Scar aiutami! Sono completamente sola e non riesco più a riflettere in maniera lucida...ho bisogno di te se vuoi che Kovu diventi re e che Simba paghi per la tua morte! Basterebbe anche solo un'idea..."
    Ma non accadde nulla, lasciando la leonessa completamente sconsolata.
    Fuori dalla grotta intanto Kovu stava camminando senza avere una meta precisa. Era rimasto molto confuso in seguito agli eventi che erano capitati negli ultimi tempi e aveva bisogno di ancora un pò di tempo per dimenticare tutto.
    A un certo punto vide che Vitani era seduta a guardare da lontano le terre del branco. Kovu non seppe se essere felice o intimorito, perché da quando lei lo aveva salvato non gli aveva più rivolto la parola.
    -Ehi, Vitani! Che fai?-le chiese, cercando di mostrarsi gentile.
    Lei si voltò e gli rispose con freddezza:
    -Non lo vedi? Osservò il tuo futuro regno!
    -Ehm...già...a proposito, volevo ringraziarti per avermi salvato la vita e...
    -Non mi ringraziare! Tu sei il prescelto ed era mio dovere salvarti a qualunque costo!
    Nonostante quelle parole, la voce di Vitani rimaneva comunque fredda e distaccata, cosa che Kovu non mancò di notare, ma decise che non era il caso di approfondire. Invece si mise a sedere vicino a lei, nella speranza di migliorare i rapporti di almeno un pò e le disse in tono giocoso:
    -Facciamo la lotta?
    Vitani lo guardò per un momento e poi disse:
    -Ma perché vuoi combattere se tanto vinco sempre io?
    -Devo tenermi in allenamento e visto che mamma è troppo occupata per addestrarmi e tu sembri aver bisogno di una distrazione...-rispose lui cercando di stuzzicarla.
    -E non puoi chiederlo a qualcun'altro?
    -E a chi? Spotty e Dotty sono troppo forti per me e Nuka...è Nuka!
    -E Furaha? A lei non gli hai chiesto niente?
    -Lei preferisce cacciare i topi che lottare...quindi rimani solo tu! Allora ti va oppure me ne devo andare?
    Vitani lo guardò per un lunghissimo secondo e poi disse:
    -Immagino che anche io abbia bisogno di tenermi in allenamento, per diventare un'abile cacciatrice e una spietata assassina...se voglio uccidere Simba e le sue leonesse!
    -Cosa intendi dire? Pensavo che tu volessi unire i nostri due branchi...-esclamò Kovu stupito.
    -Certo...finché c'era Kopa! Ma adesso è cambiato tutto...non ci potrà mai più essere una speranza di pace fra di noi...e io non ho intenzione di passare tutta la mia vita nelle terre di nessuno quindi se voglio cambiare dovrò per forza uccidere Simba...e ti conviene cominciare anche tu a comportarti così!-replicò lei in maniera secca.

    Era ormai arrivata l'alba, quando Uzuri svegliò Kisasi, Malkia e Baridi.
    -Muovetevi! Abbiamo parecchia strada da fare e le mie leonesse ci stanno già aspettando fuori dalla grotta!
    I tre cuccioli si alzarono e seguirono la regina fuori dalla e una volta lì, questa ordinò a tutti quanti di mettersi in marcia.
    -Ehi! Ma sono, oltre a noi quattro, solo cinque leonesse! Come mai?-chiese Malkia.
    -Non penserai davvero che lasci il mio regno senza nessuno a difenderlo!-ghignò Uzuri-Cinque leonesse bastano e avanzano per quello che ho in mente di fare!
    Il viaggio durò per almeno due giorni e in tutto questo lasso di tempo, si fermarono solamente per dormire la notte, sebbene andassero a mettersi giù tardi e si svegliassero prestissimo. Baridi sembrava l'unica del trio a non essere minimamente preoccupata da quello che li aspettava e passava il suo tempo a saltellare e a cercare di catturare le lucertole che le passavano davanti mentre camminavano.
    Malkia invece, continuava a inciampare e a sbattere contro qualunque cosa avesse davanti a causa dell'agitazione.
    "Cavolo! Non voglio morire, ma non voglio neanche uccidere nessuno...ma se non lo faccio Uzuri ucciderà me...che cosa posso fare?"
    Kisasi invece se ne stette zitto per tutto il tempo, immerso nei suoi pensieri.
    "Se provassi a scappare? Uzuri non mi inseguirebbe considerato che sarebbe troppo impegnata con i suoi progetti di conquista...però non posso lasciare Malkia qui da sola...ma una cosa è certa: se mai dovessi sopravvivere a questo viaggio e tornare nel regno di Uzuri, dovrò stare attento a Bahari...sa già che provengo dalle terre di nessuno e che ho gli occhi verdi come Scar...per uno come lui sarebbero delle ragioni più che sufficienti per uccidermi..."
    Quando finalmente arrivarono al confine del regno scelto da Uzuri, quest'ultima insieme ai tre cuccioli proseguì oltre lasciando invece le altre leonesse lì.
    -Vi ricordate il piano, vero?-chiese, una volta che si furono dal confine.
    -Certo!-rispose Baridi con convinzione.
    -Voglio sentirlo dire da tutti!-ringhiò la leonessa.
    -Certo!-urlarono contemporaneamente Malkia e Kisasi.
    -Ottimo!-disse quella soddisfatta.
    -Ma in questo regno non hanno una rupe dei re come da te o da Simba?-chiese Malkia guardandosi intorno.
    -No...i leoni di qui vivono in una semplice grotta...semplice e indifesa...-ridacchiò la regina.
    Procedettero per un pò, finché non fu Uzuri a fermarsi per prima e ad ordinare agli altri di fare lo stesso.
    -Ottimo! Adesso è il momento di andare in scena! Poco oltre c'è la grotta di cui vi ho parlato! Credo che come primo approccio sia meglio che si avvicini un cucciolo, così penseranno che siamo indifesi! Qualcuno di voi tre, deve andare laggiù da solo e fingere che l'abbia trovata per pure caso. A quel punto dovrà convincere chiunque ci sia che siamo solo un' innocua famigliola e a condurli da noi...al resto penso io...
    -Ehm...chi di noi deve andare?-chiese Malkia guardando Kisasi e Baridi.
    -Tiriamo a sorte?-propose Kisasi.
    -Siete solo dei codardi! Andrò io!-si offrì Baridi.
    Ma prima che potesse partire, Uzuri la fermò e disse:
    -Sarò io a scegliere chi andrà...e ritengo che il miglio candidato sia Kisasi!
    -Cosa?? Perché proprio io?-domandò terrorizzato il cucciolo.
    -Sei quello più malnutrito di tutti...se mandassi qualcun'altro farebbe sicuramente meno pietà!
    -Ma...
    -Muoviti! O devo riconsiderare il nostro accordo?-lo minacciò Uzuri.
    A quel punto Kisasi procedette da solo, tremando di paura.
    "Coraggio...non ci vuole niente in fondo...si tratta solo di...mentire! Giusto! Si tratta solo di mentire! Niente di più!"
    Quando fu finalmente davanti alla grotta vide che questa era molto più grossa di quella in cui viveva lui nelle terre di nessuno.
    "Più grossa e più buia! Fantastico!"
    Affacciandosi da uno dei lati, iniziò a urlare:
    -C'è nessuno? Vi prego, aiutatemi! Io, le mie sorelle e mia madre stiamo morendo di fame! Vi scongiuro!
    A quel punto una voce acuta rispose:
    -Chi sei tu?
    -Ehm...io mi chiamo Kisasi...ti prego, aiutaci!
    A quel punto uscì fuori dall'oscurità una cucciola dal manto grigiastro e dagli occhi arancioni.
    -Aspetta qui! Mio padre sta riposando ed è il re di questo posto! Vado a svegliarlo!
    E subito la cucciola rientrò dentro la grotta lasciando Kisasi nuovamente da solo.
    "Che carina! E se...no! Devo restare concentrato! Ho una missione da compiere e..."
    In quel momento dalla caverna uscì di nuovo la stessa cucciola seguita da un leone dallo stesso manto e dagli stessi occhi della figlia.
    -Allora, piccolo...che cosa è successo?
    -Ecco...io e la mia famiglia stiamo morendo di fame...e abbiamo bisogno di aiuto...la prego!-disse Kisasi cercando di mostrarsi il più preoccupato e spaventato possibile.
    -Non preoccuparti! Tu conducimi da loro e al resto penso io!-lo tranquillizzò il leone, sorridendogli.
    Così padre e figlia seguirono Kisasi che non riusciva a togliere gli occhi di dosso dalla cucciola.
    "Cavolo! Non posso lasciare che...è immorale! Se provassi a convincere Uzuri a risparmiarli...almeno lei...no! Sono ridicolo! Non so neanche il suo nome...devo essere forte e fare il mio dovere!"
    Quando finalmente raggiunsero Uzuri, questa cominciò piangere e a dire:
    -Oh, non so come ringraziarvi! Avevo mandato mio figlio a cercare aiuto e credevo che ormai fosse finita per lui...ma mi sbagliavo! Vi prego, aiutateci!
    -Calmati! Per prima cosa voglio sapere il tuo nome e delle tue figlie!-le disse il leone cercando di mostrarsi intimidatorio.
    -Papà! Sono una famiglia che ha bisogno di aiuto! Non aggredirli così!-lo rimproverò sua figlia.
    -Non preoccuparti piccola...tuo padre ha ragione ad essere sospettoso...con tutti i leoni malvagi in giro...comunque io mi chiamo Uzuri e queste sono le mie due figlie, Malkia e Baridi. Hai già conosciuto il mio unico figlio Kisasi e...
    -Che ne è stato del tuo compagno?
    -È morto poco dopo la nascita di Kisasi, essendo egli il più piccolo...era andato a caccia di qualcosa da mangiare per noi, ma è stato attaccato da un branco di iene...
    -È terribile! Quindi siete leoni vagabondi?
    -No...il mio compagno era il sovrano di un piccolo regno, ma dopo la sua morte, questo non ha avuto più alcuna difesa e così delle leonesse crudeli lo hanno attaccato...uccidendo tutte le mia amiche e costringendoci a scappare! Vi prego, accoglieteci nel vostro branco! Caccerò e contribuirò!
    Le lacrime cominciarono a scendere lungo il viso di Uzuri, convincendo il leone ad abbandonare la sua postazione rigida e a fidarsi di lei.
    -Molto bene...il mio nome è Rehema e questa è mia figlia Weza! Lieti di avervi qui! Seguitemi! Il mio gruppo di leonesse dovrebbe tornare dalla battuta di caccia da un momento all'altro!
    "Non ci credo! È stato più facile del previsto! Questo leone è un idiota!"
    Uzuri non riuscì a non rivolgere un sorriso diabolico a Rehema, che lui interpretò erroneamente come un segno di gratitudine.
    Mentre camminavano Kisasi si avvicinò io più possibile a Weza e iniziò a parlarle.
    -Ehm...grazie per aver chiamato tuo padre! Senza di te, sarebbe stata davvero la fine per noi!
    -Figurati! Se i leoni anziché aiutarsi, pensassero solo a fregarsi fra di loro e ad uccidersi, che razza di individui egoisti e crudeli sarebbero?-le rispose lei ridendo.
    -Hmm...ma ti fidi di tutti in questo modo? Voglio dire...lo sai che ci sono anche leoni cattivi...
    -Sì, ma tu di sicuro non sei uno di quelli...voglio dire...sei soltanto un cucciolo con la propria famiglia...
    -Già...io e la mia famiglia...ripetè Kisasi triste.
    -E a proposito di famiglia...-disse Baridi mettendosi in messo tra lui e Weza-...tua madre è la leader delle cacciatrici? Voglio dire...di solito è la regina che riveste questa carica, quindi...
    -Mia madre è morta poco dopo la mia nascita ed è sempre stato mia padre a prendersi cura di me!-le spiegò Weza.
    -Ah...deve essere stato brutto...-disse Baridi, sorridendo malignamente, cosa di cui però nessuno si accorse.
    -Quindi sei la futura regina di questo posto?-chiese Malkia.
    -Esatto! Ogni giorno studio il cerchio della vita affinché possa, quando sarò adulta, farlo rispettare a tutti gli gli animali del mio regno e trasmetterlo ai miei figli!
    -Il cerchio di cosa?!-iniziò a ridere Baridi.
    -Il cerchio della vita! Non lo conosci?-domandò stupita Weza.
    -Non proprio...il fatto è che...ehm...Baridi è mia sorella minore e visto che sono la primogenita, sono stata io quella istruita su questo tipo di cose...-si affrettò a spiegare Malkia.
    -Oh! Ma tutti dovrebbero conoscere il cerchio della vita e sapere come funziona...se dovesse accaderti qualcosa, Baridi dovrebbe prendere il tuo posto, ma non conoscendolo, rischierebbe di causare solo guai...
    -Eh! Eh! Sono sicura che me la caverei bene anche senza essere costretta a sapere tutte queste cose!-continuò a sghignazzare la cucciola.
    Quando finalmente arrivarono alla grotta videro che delle leonesse li stavano aspettando con le prede appena catturate.
    Rehema si affrettò a spiegare la situazione quando quelle chiesero chi fossero i nuovi arrivati e in men che non si dica, i tre cuccioli furono presi e portati a mangiare una zebra appoggiata lì vicino.
    -Poveri piccoli! Starete morendo di fame...
    -Non vi preoccupate! Adesso che siete con noi, non soffrirete più...
    Mentre mangiavano, Uzuri iniziò a fare alcune domande riguardo i pattugliamenti notturni.
    -Siete un branco davvero piccolo per un regno così grosso...non siete preoccupati che qualcuno possa venire qui e conquistarvi? Magari, durante la notte...
    -Impossibile! Ci sono nascosti numerosi uccelli che lavorano per noi è che sorvegliano i confini finché non sorge il sole...-le disse una leonessa, credendo di rassicurarla.
    -Ma pur essendo numerosi non possono essere talmente tanti da riuscire a tenere d'occhio ogni singolo punto del regno...
    -Effettivamente quelli che osservano il lato Sud avrebbe bisogno di aiuto...è il secondo lato più grosso dopo quello dell'Ovest e tuttavia è anche quello che ha meno sorveglianza...a causa di ciò quando devono darsi il cambio ci mettono un pò...-disse Rehema, mentre addentava un pezzo di zebra.
    "Questo branco è una banda di idioti! Mi hanno detto tutto quello che mi conveniva sapere! Ma forse è meglio aspettare ancora qualche giorno, per assicurarmi la loro piena fiducia, prima di attaccare!"
    Intanto Kisasi e Weza avevano ricominciato a parlare amichevolmente.
    -Il tuo è davvero un bellissimo regno! Sono contento di essere qui!
    -Grazie mille! Vieni che te lo mostro meglio!
    Così i due partirono e iniziarono a passeggiare, seguiti dallo sguardo furente di Baridi.
    -Ma si è scordato che abbiamo una missione da compiere?!
    -Non essere ridicola...starà sicuramente facendo finta, solo per ottenere la sua fiducia!-disse Malkia, sperando che le sue parole fossero vere.
    -Quella Weza non mi piace! Le sta troppo appiccicata!
    -Ma sei invidiosa?!-la stuzzicò la cucciola.
    -Chi? Io?! Non essere ridicola! È solo che...-disse Baridi, cercando di non mostrare che era diventata tutta rossa in viso.
    -Questa è bella! Tu, così crudele e malvagia, che ti prendi una cotta per Kisasi! Ah! Ah! Ah!
    -Ti avviso che se continui a parlarmi così...
    -Mi taglierai la testa? Oppure mi caverai gli occhi dalle orbite?-la canzonò Malkia.
    Baridi non disse più nulla e se andò sbuffando, lasciando che la sua compagna di viaggio smettesse di ridere.
    Weza e Kisasi intanto erano arrivati a una piccola pozza d'acqua dove avevano iniziato a bere.
    -È davvero fresca! Ci voleva dopo aver mangiato così tanta zebra!-disse la cucciola.
    -A proposito...non ho visto altri della nostra età finora...sei l'unica?
    -Già e devo dire che fino ad adesso la vita è stata abbastanza noiosa, ma ora che ci siete tu e le tue sorelle, sono sicura che mi divertirò molto di più!
    -Ehm, già...-commentò lui in tono triste.
    -C'è qualcosa che non va?-le chiese lei, percependo il suo malumore.
    -N-No...solo che...a volte ho nostalgia della mia vecchia casa, tutto qui!
    -Oh...ti manca così tanto?
    -Bè alcune cose...come lo scherzare con i tuoi amici...oppure l'andare a caccia di topi e cercare di non farsi vedere...
    -Doveva essere davvero fantastico!-disse Weza, guardandolo teneramente.
    -Solo alcune cose...c'erano anche alcuni aspetti non proprio piacevoli...
    -Ad esempio?
    -Bè...c'era un cucciolo poco più vecchio di me che era molto più apprezzato da tutti e qualcunque cosa facesse veniva venerato...e non è che io e lui fossimo in cattivi rapporti, anzi per un pò di tempo lo ammiravo anch'io...ma poi con il tempo, diventò quasi insopportabile il solo pensare che io non sarei mai stato amato come lui...e poi c'era anche un'altra cucciola...le volevo bene e l'avevo sempre difesa da tutti e da qualcunque cosa potesse minacciarla, ma lei non esitò a...tradirmi...
    -Tradirti?! E in che modo ti tradì?-chiese Weza, stupita da ciò che Kisasi le aveva raccontato.
    -Posso solo dirti che è stato a causa del cucciolo che di ti ho raccontato e...di un mostro...
    -Un mostro?
    -Già...un mostro dentro il corpo di una leonessa...
    -Ma...
    In quel momento Rehema chiamò da lontano Weza e questa fu costretta ad andare, non prima però di averlo salutato.
    -Ci vediamo dopo Kisasi! Adesso ho la mia lezione e non posso perderla! Se vuoi dopo te la racconto!
    Quando fu solo, Kisasi scoppiò in lacrime.
    -Che cosa posso fare? Non voglio morire, ma non voglio nemmeno uccidere nessuno, tantomeno Weza...Deni ti prego, aiutami tu!
     
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  2. Kisasi8
     
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    Questo è un disegno che mostra i personaggi principali della prima parte della mia FF (ovviamente c'è ne saranno anche altri, ma questi sono quelli su cui mi focalizzerò maggiormente). Nell'ordine (da destra a sinistra) sono Vitani, Kovu, Kopa, Simba, Uzuri, Malkia, Baridi e Kisasi.

    Edited by Kisasi8 - 16/7/2018, 19:31
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    Ho appena letto il cap 13. Quella Uzuri, Baridi e Bianka sono proprio sadiche. E quel Bahari col figlio e la sua compagna kiwa, sono inquietanti!

    Bellissimo il disegno! ^_^
     
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  4. Kisasi8
     
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    Capitolo 15

    I giorni nel regno di Rehema passarono più velocemente di quanto Kisasi avesse voluto: aveva cercato in tutti i modi un pretesto per convincere Uzuri a non attaccare, fallendo miseramente. La leonessa infatti non aveva mostrato la minima intenzione di volersene andare e di rinunciare alla conquista di quel territorio. Al contrario, con il passare dei giorni, il suo umore non aveva fatto altro che migliorare a causa di quello che sarebbe successo entro poco tempo. Neppure Baridi aveva accennato al minimo segno di preoccupazione: continuava infatti a comportarsi come se fosse la cosa più normale del mondo e a giocare allegramente con Weza sebbene sapesse che di lì a poco, le avrebbe rovinato la vita.
    Solo Malkia sembrava, come Kisasi, tormentata dall'idea di uccidere Rehema e tutto il suo branco. Infatti se ne stava sempre in disparte e cercava di parlare il meno possibile con chiunque, per evitare di affezionarsi troppo a qualcuno e magari commettere qualche fatale errore.
    Così il giorno che avrebbe preceduto la notte dell'attacco, lei e Kisasi si incontrarono segretamente per decidere sul da farsi.
    -Dobbiamo andarcene da qui...-gli disse, prendendo lei la parola, per prima.
    -Ma è impossibile...le leonesse di Rehema si accorgerebbero subito della nostra assenza e verrebbero subito a cercarci! Senza contare quelle di Uzuri che sono proprio oltre i confini...
    -E allora che cosa dovremmo fare? Se provassimo a dire la verità a Rehema, Uzuri se ne accorgerebbe e ci ucciderebbe!
    -Potremmo provare a farglielo capire senza dirlo esplicitamente...
    -E in che modo? Hai visto che Rehema non è proprio il leone più sveglio del mondo...oltretutto chissà cosa ci farebbe se lo scoprisse...
    -Non mi sembra un tipo capace di uccidere dei cuccioli...
    -Io non voglio comunque rischiare!
    -Potremmo rivelarglielo e poi scappare subito dopo...
    -Con le nostre zampe piccole rispetto alle sue che sono grosse e veloci?
    -E allora...-ma Kisasi non riuscì a trovare nient'altro da dire che potessero aiutarli.
    Così se ne stettero zitti a riflettere per un pò finché Malkia non ruppe il silenzio, con espressione rassegnata.
    -L'unica cosa che possiamo fare...è cercare di rimanere il più in disparte possibile, mentre ci sarà l'attacco!
    -Ma...in questo modo...
    -Stai pensando a Weza? La conosci soltanto da pochi giorni, cerca di essere freddo come mi hai detto tu...
    -E allora, tu e Kopa?-le disse lui con tono di sfida.
    -Io e Kopa, cosa?-domandò stupita, Malkia.
    -Tu lo amavi e avresti fatto di tutto per difenderlo, anche se non eri ricambiata! Perché dovrebbe essere diverso per me e Weza?
    Malkia lo guardò e rispose rabbioso:
    -Hai ragione! Io lo amavo e avrai fatto di tutto per lui...sognavo di poter regnare sulle terre del branco insieme a lui e che potessimo avere dei cuccioli...ma ripensandoci, a mente lucida, ero solo una sciocca che credeva che ci fosse sempre un lieto fine nonostante tutte le brutte cose che potessero capitarmi...ma questo finché lui era con me e io credevo che mi amasse...Kopa è il passato e io devo guardare a un futuro dove ci sono solo io! Se in questo momento potessi rivedere la me stessa del passato, la deriderei e l'avvertirei che tutto quello in cui ha creduto è una bugia!
    Dette queste parole, se ne andò senza voltarsi indietro, lasciando Kisasi da solo.
    "E se avesse ragione? Mi converrebbe davvero starmene in disparte durante l'attacco?"
    Ma il pensiero di perdere anche Weza, dopo quello successo a Deni, lo agitò e gli fece cercare un modo per salvare almeno lei.
    "Stanotte quando ci sarà l'attaco, con un pretesto la porterò lontano da lì e le dirò di lasciare il regno, mentre le leonesse di Uzuri e quelle di Rehema saranno troppe occupate a combattere!"
    Ormai il sole stava calando, facendo scendere ancora una volta le tenebre sulla Savana, ma facendo venire un'idea a Kisasi su come convincere Weza a venire con lui.
    Quando la raggiunse vide che stava parlando con Rehema di qualcosa e così aspettò con il cuore che gli batteva fortissimo, che fosse libera.
    Quando si accorse che la stava aspettando, la cucciola chiese il permesso a suo padre di andare, cosa che gli fu concessa.
    -Ciao Kisasi!-lo salutò amichevolmente.
    -Weza...ho visto che stavi parlando con tuo padre...un'altra lezione?
    -Sì! Era sull'importanza che hanno zebre per il cerchio della vita...
    -Oh! Bello, ma...ti ha mai parlato dei grandi re del passato?
    -I grandi cosa?-chiese lei, facendo crescere la speranza di Kisasi di poterla salvare.
    -I grandi re del passato! Forse non te ne ha ancora parlato...
    -Che cosa sono?-richiese lei con evidente curiosità.
    -Non posso dirtelo adesso, ma potrò farlo...stanotte quando le stelle saranno visibili...
    -Le stelle? Perché le stelle?-la faccia di Weza si fece tutta rossa.
    -Te l'ho già detto...non posso dirtelo adesso, ma capirai tutto quando saremo lì...
    -Oh, bè...non so che dire...immagino che possa venire...voglio dire...prima devo dirlo a mio padre...
    -No!-urlò lui terrorizzato.
    -Cosa? Perché no?-la sua faccia divenne ancora più rossa.
    -Perché...non vuoi sorprenderlo, facendogli vedere che sai tutto già riguardo ai re del passato?
    -Ehm...d'accordo! Immagino che possa anche non dirgli niente, per questa volta...
    -Ottimo! Allora, ci vediamo dopo cena vicino alla grotta, va bene?
    -V-Va bene...-rispose lei imbarazzata.
    Quando si separarono, Kisasi tirò un sospiro di sollievo.
    -È fatta! Quando le leonesse di Uzuri attaccheranno, io porterò Weza lontano e le dirò la verità...a quel punto lei potrà andare...
    In quel momento Kisasi si rese conto della falla nel suo piano.
    -Non potrà andare da nessuna parte! Anche se le leonesse di Uzuri non la seguiranno, non saprà dove dirigersi e sarà da sola in territori sconosciuti! E oltretutto lei non conosce nessun'altro branco quindi sarà allo sbando completo! Che cavolo ho combinato?!
    In quel momento però una leonessa gli venne incontro e gli disse che era l'ora di cena.
    Così Kisasi la seguì raggiungendo le altre leonesse che si erano già radunate davanti ad alcuni gnu morti.
    -Era da tempo che non mangevamo così tanto! Ma chi li ha cacciati?-chiese una leonessa.
    -È stata Uzuri! Ha detto che voleva ringraziarci per averla accolta!-rispose un'altra.
    In quel momento arrivò Rehema accompagnato proprio da Uzuri che sorrideva felice.
    Con un ruggito, il leone attirò l'attenzione di tutte le leonesse e una volta assicuratosi che tutti gli occhi fossero puntanti su di lui, iniziò a parlare.
    -Mie care leonesse, come ben sapete, Uzuri e i suoi figli si sono uniti a noi da poco tempo, ma nonostante ciò, credo di parlare a nome di tutti quando dico che si è dimostrata una leonessa di fiducia e un'abile cacciatrice!
    -Assolutamente!-esclamò una sua suddita mentre sgranocchiava un osso di gnu.
    -Ecco perché sono fiero di annunciarvi che lei e io abbiamo deciso di diventare compagni!
    Il silenzio calò sull'intero branco. Nessuno credeva di aver capito bene quello che Rehema aveva appena detto.
    Vedendo il viso stupito di tutti, il leone cominciò a ridere e disse:
    -Siete sorprese, vero? Non vi preoccupate, so perfettamente quello che faccio! Lei è già madre di tre figli di cui due femmine e quindi può aiutarmi a crescere Weza, affinché diventi una buona regina un giorno! Ma fino a quel momento, saremo io e lei i sovrani di questo regno! E voglio che l'accettiate come vostra nuova leader.
    A quel punto tutte le leonesse andarono a congratularsi con il loro sovrano, pur non riuscendo a nascondere sul proprio viso il loro disappunto. Quella leonessa che era arrivata lì, solo da pochi giorni, era appena diventata la loro regina, mentre loro che avevano cercato più volte di sedurre Rehema nella speranza di diventare loro compagne, vivevano in quel regno da moltissimo tempo.
    A quella notizia però non avevano reagito male solo le leonesse. Kisasi aveva ascoltato tutto, non riuscendo a capire cosa stesse succedendo e quando tutte le leonesse erano andate a parlare con Rehema, era rimasto seduto, sconvolto.
    "Che significa? Non ha più intenzione di attaccare? Oppure..."
    In quel momento arrivò Baridi, palesemente divertita dell'espressione di Kisasi.
    -Vedo che hai preso bene la notizia, eh?
    -Che cosa vuol dire tutto questo?
    -Vuol dire che Uzuri è appena diventata regina di questo branco!
    -Ma lei non vuole condividere il suo potere con nessuno! Quindi perché vorrebbe diventare la compagna di Rehema?
    -Non preoccuparti! Rehema e sua figlia moriranno comunque stanotte! È solo che così avremo altre leonesse che ci seguiranno e che ci obbediranno!-sghignazzò la cucciola.
    -Cosa? Ma allora...
    -Uzuri condurrà Rehema fuori dalla grotta questa notte! Immagino che gli abbia detto di voler andare in un posto un pò più...intimo! Ma lui non tornerà più e lei diventerà la sola regnante di questo posto, dopo aver ovviamente ammazzato anche Weza!
    -F-Fantastico!-disse Kisasi cercando di sorridere.
    -Dopo di ciò, il tuo debito con Uzuri sarà stato soddisfatto! Preparati ad essere di nuovo un cucciolo libero!-gli disse Baridi, strizzandogli l'occhio.
    -Bello...adesso se vuoi scusarmi, dovrei fare una cosa...
    Non appena si fu allontanato abbastanza da Baridi, iniziò a correre per raggiungere il prima possibile Weza, sperando di essere ancora in tempo. La trovò nuovamente, mentre stava parlando con suo padre.
    -Weza! Weza!
    La cucciola si voltò e lo guardò con le lacrime agli occhi. Kisasi si bloccò di colpo e la guardò.
    -C-Che cosa ti è successo?-le chiese, preoccupato.
    Ma la cucciola senza dire niente, corse semplicemente verso di lui e lo abbracciò, lasciandolo a sua volta senza parole.
    Lei continuò a piangere per un pò finché non fu suo padre a interrompere il silenzio.
    -Ti chiedo scusa per il comportamento di mia figlia...purtroppo non ha preso molto bene le ultime notizie...
    -N-Non si preoccupi...è tutto apposto...-cercò di dire Kisasi, cercando di evitare il suo sguardo.
    -Spero che la cosa non ti infastidisca...so che avremmo dovuto parlarne prima con voi, ma tua madre ha insistito di non dire niente e di fare una sorpresa...
    In quel momento Kisasi riuscì a guardarlo dritto negli occhi: quel leone era ingenuo, ma era anche di buon cuore e quella notte avrebbe pagato per la sua bontà a causa sua. Per un momento fu tentato di dirgli tutta la verità in modo da metterlo in guardia riguardo ad Uzuri. Ma poi si rese conto di come le leonessa avesse calcolato tutto nei minimi dettagli, anche un potenziale scontro con Rehema e le altre leonesse. Lei aveva cacciato quegli gnu, ma non li aveva minimamente toccati durante la cena. Aveva lasciato che fossero le altre a mangiarli, in modo che si riempissero la pancia e fossero più lente nei movimenti. Se avesse avvertito Rehema, Uzuri avrebbe sicuramente chiamato le sue leonesse e avrebbe ucciso ogni singola seguace del re, ma se non lo avesse fatto sarebbero morti solamente lui e Weza.
    -N-No...non importa...certo è un pò strano, ma credo che potrò abituarmici...-mentì.
    Il leone gli sorrise e lo accarezzò.
    -Mi stai togliendo di dosso un peso enorme! Ti ringrazio per quello che hai detto!
    -Kisasi...potremmo fare quattro chiacchiere?-interruppe Weza improvvisamente.
    -C-Certo...-rispose lui.
    La cucciola a quel punto iniziò a camminare senza degnare di uno sguardo il padre e ad allontanarsi.
    -Devo andare...-disse Kisasi a Rehema, imbarazzato.
    -Certo...promettimi solo che starai attento che non le succeda niente!-gli sorrise lui.
    Il cucciolo lo guardò, ma non rispose. Seguì invece Weza che si era già distanziata da lui.
    Proseguirono per un pò finché non si fermarono in mezzo ad una piccola pianura.
    -Weza...perché mi hai portato qui?-domandò Kisasi guardandosi intorno.
    -Avevi detto che volevi parlarmi dei grandi re del passato...eccoci qui!-gli rispose lei, sforzandosi di sorridere.
    -Ehm...già...il fatto è che...
    La guardò in silenzio. Weza aveva ancora le lacrime agli occhi da prima.
    -Non preferiresti parlarmi di quello che ti è successo?-le chiese.
    -Ma...ti annoierei...e comunque è soltanto una sciocchezza...
    -Ascolta, se non vuoi parlarne con me, va benissimo, ma fallo con qualcun'altro, non tenerti tutto dentro...
    -No! È solo...il fatto è che sapere che mio padre sposerà tua madre, mi ha fatto ripensare alla mia mamma...che stupida! Penserai che sono una sciocca ad avere simili pensieri...
    -No! Se vuoi saperlo, anche a me ha provocato un mezzo shock!-disse lui in tono scherzoso.
    Weza iniziò a ridere e gli leccò affettuosamente la guancia sinistra.
    Lui la guardò incredulo e si sentì male dentro: che cosa stava facendo? Dovevo mandarla via da lì immediatamente, eppure una parte di lui voleva che restasse. Ma non c'era più tempo.
    -Weza...devi andartene...immediatamente!
    Lei lo guardò con espressione sconcertata.
    -Che cosa significa che devo andarmene? Pensavo che tu...
    -Ascoltami! Voglio che tu vada via da queste terre, prima che...
    In quel momento si sentì un rumore alle loro spalle. Si voltarono e videro che Uzuri, Baridi e le loro leonesse erano proprio lì.
    -Ben fatto Kisasi! Hai portato la nostra cucciolotta preferita a distanza dalla grotta, in modo che le sue leonesse non possano interferire anche se credo che con tutta la carne di gnu che hanno mangiato, non riuscirebbero neanche a correre! Figuriamoci a combattere!-sghignazzò Uzuri.
    -Che cosa sta succedendo?-chiese Weza, vedendo poi che il pelo di Uzuri era sporco di qualcosa, anche se non riusciva a capire di che cosa-Chi sono queste leonesse? E dov'è mio padre?
    -Scusa carina, ma paparino è andato in un bellissimo posto che si chiama inferno!-la derise Baridi.
    -C-Che cosa...hai detto?-disse Weza, mentre le lacrime gli ritornarono a scendere lungo il viso-Kisasi, che significa? Perché tua madre e tua sorella stanno dicendo queste cose? Ti prego, dimmi qualcosa!
    -Spiacente, ma temo che non ti potrà essere di molto aiuto! Lui sta con noi, vero "fratellino"?
    Weza si voltò verso il cucciolo e disse:
    -È la verità? Tu lo sapevi?
    Lui la guardò con espressione sconvolta.
    -I-Io...ti giuro che...
    -Non mentirmi! Tu lo sapevi?-gli ringhiò lei.
    -Io...sì, ma ho tentato di...
    -Sei soltanto un mostro! Ti sei approfittato della mia bontà e di quella di mio padre e...
    -Bè, il piano era quello!-ricominciò a sghignazzare Baridi.
    -Adesso basta perdere tempo con queste sciocchezze! Uccidetela!-ordinò Uzuri alle sue leonesse.
    Quelle risero malignamente e si lanciarono in cinque contro Weza. Lei però fu più rapida e riuscì a farle scontrare fra di loro. Subito dopo iniziò a correre verso la grotta.
    -Fermatela! Vuole andare ad avvertire le sue leonesse! E due morti per stanotte, vanno più che bene!-ruggì Uzuri.
    Subito Baridi si mise ad inseguirla insieme a Kisasi.
    "Devo raggiungerla prima di Baridi! In questo modo, potrò ancora salvarla!"
    Ma proprio mentre stava per superare Baridi, qualcosa gli saltò addosso, atterrandolo.
    -Stai fermo, ti supplico!
    Kisasi vide che ad atterrarla era stata Malkia, la quale si era appostata dietro un cespuglio in attesa del suo passaggio.
    -Che stai facendo?! Lasciami andare!-le gridò, disperato.
    -Stai fermo e ascoltami! Se Weza dovesse avvertire le sue leonesse, scoppierebbe un massacro e lo sai anche tu! Nonostante gli gnu che hanno mangiato, questo non le fermerebbe dal farsi ammazzare! Ma se Baridi la fermasse...
    -Weza morirà! Dobbiamo salvarla!-le gridò nuovamente Kisasi, cercando di ignorare le parole di Malkia.
    -Mi dispiace, ma...non posso!-gli disse lei con sguardo rassegnato.
    Weza intanto era quasi arrivata alla grotta, quando anche lei fu bloccata da Baridi.
    -Stai andando da qualche parte, carina?
    -Lasciami andare o...
    -O cosa? Le tue leonesse non riusciranno a sentirci da qui! E quindi...
    Baridi la colpì al viso e subito dopo le morse il collo, più forte che poté.
    Il grido di Weza non era abbastanza potente da essere sentito dalle sue leonesse, ma abbastanza da Kisasi e Malkia.
    -Weza...quella era Weza...-disse Kisasi.
    A quel punto Malkia lasciò andare Kisasi ed insieme a lui si diresse da dove era provenuto il grido.
    Quando arrivarono videro che Baridi si stava pulendo le zampe sporche di sangue, mentre il corpo di Weza giaceva a terra, immobile.
    -È...morta?-chiese Malkia.
    -No...sta solo facendo un sonnellino...eterno!-rise Baridi, continuando a leccarsi il sangue.
    Kisasi osservò la scena terrorizzato e non riuscendo a muoversi. Weza non poteva essere morta, Baridi stava mentendo. Ma poi avvicinandosi a lei, si accorse che era entrato dentro una piccola pozza rossastra. Alzò la zampa destra per osservala meglio e vide che era tutta sporca.
    In quel momento arrivò anche Uzuri con le sue leonesse e vedendo quello che era successo, sorrise e disse:
    -Ben fatto, ragazzi! Adesso non ci resta che far sparire il corpo e abbiamo finito!
    Subito le sue leonesse presero, senza mostrare il minimo disgusto, il cadavere di Weza e tornarono oltre i confini.
    -Credo che sia giunto il momento anche per noi di andare a nanna! Sogni d'oro, bambini miei!

    Edited by Kisasi8 - 14/7/2018, 23:23
     
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    È bruttissima la situazione in cui si è messo Kisasi e mi spiace che non possa coltivare la splendida amicizia con Weza. Se invece di andare nel Branco di Uzuri avesse scoperto prima quello di Rehema, sarebbe stato meglio per lui. Avrebbe avuto una nuova famiglia che lo amava veramente, vivere in una bellissima terra e innamorarsi di Weza.

    Questa FF mi trasmette delle emozioni troppo forti. Infatti credo che ci farò molti disegni perché sono tanti i capitoli che mi piacciono. Sai l'episodio che mi ha sconvolta tanto è stato il modo brutale in cui è stato massacrato Kopa. Stanotte mi sono sognata tutta la scena che Zita lo pendeva e lo riduceva a brandelli, il tutto accompagnato da una musica di sottofondo horror e con tanta tensione nell'atmosfera.
     
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  6. Kisasi8
     
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    Ma no dai! Se so che per colpa mia la gente fa gli incubi poi mi sento in colpa!😅 Comunque sempre lieto che piaccia
     
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    Sogni d'oro per Uzuri e Baridi. Intanto più tempo passa e più Kisasi se la passa male. Povero cucciolo. Prima Scar che lo vuole morto, poi maltrattato sempre da Zira e il resto del branco, tradito da sua sorella, manipolato da kifu, la zia Deni che gli muore e adesso perde anche la leoncina che amava. E ci credo che alla fine Kisasi diventerà terribile. Questo che sta passando lui è anche peggio della gelosia di Scar verso il fratello. Se Scar divenne così malvagio solo perché non era l'erede, immagino Kisasi per quello che sta passando.

    CITAZIONE (Kisasi8 @ 15/7/2018, 14:27) 
    Ma no dai! Se so che per colpa mia la gente fa gli incubi poi mi sento in colpa!😅 Comunque sempre lieto che piaccia

    Ti dico che avevo l'ansia a dismisura perchè nel sogno io ero Kopa. Comunque non sentirti in colpa, sono io che mi immedesimo troppo! 😂😂😂
     
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  8. Spyro The Dragon
     
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    Woooow ma quanti dettagli. Chi si immaginava tante cose sui personaggi. La prima era molto generica e già faceva paura, ora che è molto più dettagliata fa veramente paura. Però Malkia anche se ha perso il suo amato Kopa perché non è rimasta nelle Terre del Branco? Poteva sempre vivere lì con o senza Kopa. E comunque lei non ha fatto niente di male quindi poteva stare tranquillamente nel branco di Simba.
     
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  9. Kisasi8
     
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    Diciamo che Malkia è un personaggio abbastanza complesso ed anche uno di quelli che mi sta più a cuore. Comunque il perché di certe sue azioni sarà spiegato nei capitoli successivi, ma intanto posso dare un'idea di che soggetto sia e del suo modo di pensare. Per prima cosa bisogna tenere in conto che ha perso la propria madre poco dopo essere arrivata nelle terre del branco e questa mancanza l'ha portata a legarsi a Kopa, che vede come un modo per riempire il proprio vuoto a causa della assenza di una figura materna e paterna.E il motivo per cui, nonostante Simba e Nala la amino come se fosse una loro figlia, lei non riesca a considerarli come un padre e una madre, è che ritiene che se lo facesse, sarebbe un tradimento nei confronti di sua madre. Nonostante ciò non li disprezza, ma ritiene comunque che spesso siano troppo indulgenti con i loro nemici e questo, sopratutto dopo la morte di Kopa.
    Un'altra motivazione che la spinge a comportarsi in un certo modo è il fatto che, sebbene ami davvero Kopa, il suo sia un amore molto egoista e possessivo. Infatti non sopporta l'idea che lui possa avere anche semplicemente un'amica al di fuori di lei, perché teme che possa diventare una potenziale rivale. Infatti nel capitolo 10, dice che non ha alcun problema ad accogliere Kovu, Kisasi e gli altri nelle terre del branco a condizione che Vitani rimanga fuori.
    Ma un'altra cosa importante del personaggio di Malkia è che lei vede Kopa, non solo come un compagno, ma anche come un modo per diventare regina delle terre del branco. Infatti lei, sebbene cerchi di tenerlo nascosto, è anche molto ambiziosa, sebbene non ai livelli di Scar. Forse di tutti gli antagonisti è quella che si avvicina di più ad avere un codice morale: lei non ucciderebbe qualcuno se non avesse davvero una buonissima ragione (dal suo punto di vista ovviamente) a differenza di una come Baridi che invece si compiace di fare del male senza un reale motivo. Quindi quando ha visto Kopa venire massacrato da Zira, ha perso sia il cucciolo che amava, sia la sua possibilità di poter diventare regina. E poiché, come già detto, non considera Simba e Nala dei veri genitori, ha reagito a mente non lucida e si è fatta guidare dalle sue emozioni e sentimenti che in quel momento era disperazione e rabbia. Pensando che non ci fosse più niente per lei lì, ha deciso di lasciare subito il regno di Simba, oltre a considerare il fatto che sia Zira che Bianka la volevano entrambi morta e si trovavano nelle terre del branco in quel momento. Personalmente penso che se ci avesse riflettuto a mente fredda, non avrebbe lasciato le terre del branco, ma Malkia è così: un personaggio che si fa guidare dalle emozioni e che non sa mantenere il sangue freddo nelle situazioni più disperate.
     
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  10. Kisasi8
     
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    Capitolo 16

    Erano passati ormai giorni da quando Kiara era nata e si era svolta la cerimonia della sua presentazione. Simba la guardava e si sentiva invaso da un senso di fierezza e felicità che non era riuscito a provare per molto tempo.
    La cucciola aveva manifestato sin da subito una spiccata curiosità per il mondo esterno, pur riuscendo a malapena a fare ancora solo qualche miagolio, cosa che lo aveva reso contento, ma che gli aveva anche fatto crescere un senso di preoccupazione: che cosa sarebbe successo se le fosse capitato qualcosa di brutto, come a Kopa? Il solo pensiero lo terrorizzava e per quanto cercasse di non pensarci, in un modo o nell'altro alla fine questo dubbio tornava a insidiarsi nella sua mente.
    Il tempo continuò a trascorrere e Kiara continuò sempre più a manifestare un'insaziabile curiosità per tutto ciò che le era estraneo, finché un giorno questa curiosità non la portò a incontrare Kovu, essendosi spinta nelle terre di nessuno. I due, inizialmente diffidenti l'uno verso l'altra, iniziarono a piacersi e Kiara, contenta di aver finalmente trovato un coetaneo con cui poter giocare, non prese minimamente in considerazione il fatto che il cucciolo che aveva appena incontrato era un reietto, di cui i suoi genitori l'avevano sempre avvertita di stare lontana.
    Simba e Zira infatti, nonostante fosse passato ormai molto tempo, non erano ancora riusciti a giungere ad una pace fra i due rispettivi branchi, alimentando sempre di più l'odio fra le due fazioni.
    Questa situazione però, sebbene potesse essere nociva per i leoni, si presentava come una magnifica opportunità per le iene.
    Quest'ultime, dopo la battaglia contro Simba , Zira e Uzuri, si erano ritirate di nuovo nel loro nascondiglio dove avevano continuato a vivere e a cacciare tutto quello che potevano.
    Fisi continuava a mostrarsi ottimista per poter animare i suoi compagni a causa del malumore generale. Infatti dopo l'ennesima sconfitta da parte dei leoni, alcune iene avevano manifestato il proprio disappunto riguardo al modo di comandare del loro nuovo leader.
    Sebbene infastidito da tutto questo astio nei suoi confronti, Fisi non volle mostrare il minimo segno di frustrazione nè il desiderio di voler punire coloro che lo criticavano. Passava piuttosto tutto il tempo libero ad osservare da sdraiato le terre del branco, sebbene da dove si trovavano, queste apparissero molto piccole. Un giorno, mentre le stava guardando, una iena più giovane, molto più forzuta di lui e con un ciuffo ribelle in testa, gli venne incontro e disse:
    -Fisi! Alcune iene se ne sono andate!
    Il leader senza neanche voltarsi a guardarlo, replicò in tono annoiato:
    -Quante?
    -Almeno una ventina...
    -Una ventina? Possiamo permetterci di perdere un simile numero...almeno il grosso del nostro clan è rimasto ancora qui...dove sono andate?
    -Hanno detto che rimarranno sempre nelle terre di nessuno, ma che si stabiliranno il più vicino possibile al confine delle terre del branco...
    -Idioti! Sperano di conquistarle con un numero così piccolo...chi ha avuto l'idea di partire fra queste?
    -In che senso?-chiese la iena confusa.
    -Chi li guida? Chi è il loro leader?
    -Oh, bè...è stato il giovane Janja a trovare un pò di seguaci e...
    -Janja! Quello è sempre stato uno sprovveduto! Immagino che a seguirlo siano stati sopratutto i suoi coetanei...voglio dire, considerata la sua giovanissima età...
    -Esattamente! Sono soltanto adolescenti...vuoi che li riportiamo indietro?
    -No...quei cretini hanno bisogno di una lezione e il fallimento dei loro progetti sarà perfetto per questo! Lasciamo che vadano! Janja si renderà conto da solo che l'unico vero leader del clan sono io!
    -A proposito...-disse la iena in tono imbarazzato.
    -Cosa c'è ancora?-domandò scocciato Fisi.
    -Ehm...alcune iene si sono lamentate del fatto che a capo del clan non ci sia una femmina, come invece dovrebbe essere.
    -E allora?-il tono di Fisi era sempre più irritato.
    -Ehm...e si domandavano se fosse possibile almeno che tu condivida il suo potere con una compagna...voglio dire...
    -Una compagna?
    -Sicuramente ti ridarebbe il prestigio che hai perso negli ultimi tempi...
    Fisi stette in silenzio per un pò, mentre l'altra iena lo guardava in silenzio. Dopo qualche minuto il leader si alzò e disse:
    -Immagino che non sia una cattiva idea...vorrà dire che dovrò trovare una compagna che spero mi possa ridare prestigio agli occhi degli altri e sopratutto un erede...sì! Credo che farò così!
    -Eccelente idea, Fisi! Sei così saggio!-esclamò entusiasta la iena.
    -Come ti chiami, giovanotto?-chiese Fisi, ghignando.
    -Ehm...Kicheko!
    -Mi sembri una iena in gamba e anche in ottima forma, Kicheko...
    -Sei troppo buono!
    -Lo so, lo so! Magari anche tutti gli altri potessero vederlo...comunque, visto che come suddito ti sei dimostrato leale e mi hai fatto venire in mente una buona idea, ti premierò...
    -Wow! Grazie! Credo che mi accontenterò di un pò di antilop...
    -...assegnandoti il compito di trovarmi una compagna!-completò Fisi.
    La faccia di Kicheko passò dall'essere sorridente ed entusiasta a delusa e sconcertata.
    -I-Io? Trovarti una compagna?
    -Certamente! E in fretta, sai...prima le iene mi torneranno fedeli completamente, meglio sarà! Sei contento dell'incarico?
    -C-Certo...adesso vado a...svolgere il lavoro!
    "E adesso come faccio? Se solo avessi qualcosa da sgranocchiare, potrei ragionare meglio...però poteva darmi qualcosa, quella...iena!"
    Kicheko se ne andò a riposare vicino ai suoi due amici Kijinga e Ted.
    -Come è andata?-gli chiese Ted.
    -Oh...bene...-mentì Kicheko.
    -Già! Te lo si legge in faccia quanto è andata bene!-sghignazzò Kijinga.
    -Dai, sul serio! Si è arrabbiato?-chiese nuovamente Ted.
    -No, ma...adesso vuole che sia io a trovargli la compagna! E per quanto riguarda a Janja, ha detto di lasciarli fare...
    -Ah, vuol dire che era di buon umore...
    -Ah! Ah! Un momento! Hai detto che vuole che sia tu a trovargli la compagna?-iniziò a ridere Kijinga.
    -Ehm...sì! Ma questo perché...è molto impegnato e...
    -Certo, certo! È proprio questo!-Kijinga e Ted si piegavano entrambi dalle risate.
    Kiara intanto non era ancora riuscita a capire perché suo padre non avesse voluto permettergli di rivedere Kovu. Non gli era sembrato che quel cucciolo, sebbene fosse un reietto, fosse in qualche modo pericoloso. Lo stesso però non poteva dire di sua madre. Quella leonessa aveva uno sguardo che non le era piaciuto neanche un pò e le aveva fatto paura.
    Inizialmente aveva cercato di sfuggire al controllo di suo padre e di andare a rivedere Kovu, fallendo miseramente a causa di tutte le leonesse e Zazu,Timon e Pumbaa incaricati di badare a lei, in assenza di Simba e Nala. Si sentiva sola e triste senza nessuno della sua età con cui poter giocare. In quei momenti gli capitava di odiare suo padre per avergli impedito di fare amicizia con l'unico suo coetaneo che avesse incontrato fino a quel momento. Ma poi le cose cominciarono a cambiare solo in meglio. Dopo poco tempo l'incontro con Kovu, alcune leonesse nomadi si unirono al branco di Simba, in quanto non pericolose per lui e il suo branco. E fra queste c'erano due cucciole di nome Tiifu e Zuri della sua stessa età con cui fece subito amicizia. Tiifu era del duo quella più leggermente sensibile, ammirando il futuro ruolo che Kiara avrebbe ricoperto e meno vanitosa rispetto a Zuri che dava di matto al minimo segno di sporcizia sul suo manto e che detestava la caccia, preferendo che fossero gli altri a cacciare per lei. Ma la cosa più importante che gli capitò, fu la notizia che Simba e Nala gli diedero in quello che sembrava essere un normalissimo giorno come gli altri. Stava giocando insieme alle sue due nuove amiche, quando sua madre la chiamò da lontano. Quando arrivò da loro, vide che entrambi erano sorridenti come non li aveva mai visti prima.
    -Mamma, papà...perché siete così contenti?
    I due si guardarono fra di loro, finché non fu Simba a prendere parola per primo.
    -Kiara, presto avrai un fratellino!
    La cucciola li guardò scombussolata, non credendo di aver capito bene cosa le avessero detto, ma poi sorrise ed iniziò a saltare dalla gioia.
    -Wow! È fantastico! Quando arriverà? Come si chiamerà?
    -Calmati, manca ancora un pò di tempo, ma credo che per il nome...debba avere tu l'onore!-le disse suo padre, sorridendogli.
    -Davvero? Accidenti! Non so quale scegliere...devo pensarci! Ma se non gli piacesse? Mi odierà per tutta la vita! Accidenti, devo scegliere bene!
    Quando ritornò da Tiifu e Zuri e gli ebbe raccontato tutto, si misero tutte e tre sdraiate a pensare a che nome dare al futuro principe.
    -Deve essere un nome speciale...non uno qualunque!-disse Zuri.
    -Uno che sia rappresentativo del suo ruolo nel branco e nel regno!-aggiunse Tiifu.
    -È inutile! Non riesco a farmi venire un'idea!-iniziò a lamentarsi Kiara.
    Intanto nelle terre di nessuno Nuka, sebbene avesse riaggiustato i rapporti con Dotty, continuava ad essere di pessimo umore a causa del nuovo piano di Zira.
    -Non è giusto! Oltre al fatto che alla fine sarà sempre Kovu a prendersi la gloria, chissà quanto ci vorrà prima che lui riesca a riavvicinarsi alla figlia di Simba!
    -Smettila di lamentarti, tanto è inutile!-gli disse seccata la sua compagna.
    -Come faccio a non lamentarmi?! Se solo mia madre potesse vedermi all'opera, sicuramente cambierebbe idea e mi terrebbe in maggior considerazione per essere il prescelto!
    -Davvero? Allora dimostralo!-intervenne Spotty, sdraiata lì vicino.
    -Come se fosse facile! Per diventare il suo preferito, dovrei fare qualcosa di davvero straordinario come...
    -...prendere il regno di Simba da solo! Scommetto che ci riusciresti!-iniziò a deriderlo sempre Spotty.
    -Esatto! Adesso vado lì e trovò un modo per conquistarlo! Grazie per l'incoraggiamento!-esclamò Nuka, partendo subito dopo verso le terre del branco.
    -Non farà sul serio, vero?-chiese Dotty in tono preoccupato.
    -Ma figurati! Si avvicinerà solamente al confine e poi tornerà subito qui, dicendo che le termiti hanno ricominciato a dargli fastidio e che per oggi non farà niente!-disse sua sorella, sdraiandosi a pancia in su per stare più comoda.
    -Ehm...Spotty...io ho paura che lui possa davvero andare nelle terre del branco e fare qualche sciocchezza...
    -Andiamo! Non può essere così stupido da andare lì da solo, senza qualcuno che gli guardi le spalle!
    -In ogni caso io lo seguo a distanza! Tu vieni o no?
    -Ma come? Non vedi che sto benissimo qui a riposarmi? Perché cavolo dovrei seguire Nuka? Dopotutto lui è solo un adolescente spelacchiato, debole, noioso...
    -Se si metterà in pericolo, io lo salverò e Zira mi ricompenserà!
    -...ma d'altronde è pur sempre un amico e quindi è mio dovere aiutarlo! Quindi andiamo!-esclamò Spotty, alzandosi subito.
    Nuka aveva già oltrepassato il confine ed era dentro il regno di Simba, quando vide da distanza Kiara, Zuri e Tiifu ancora intente a pensare il nome per il futuro cucciolo.
    "Quella è la principessa! Se la prendo, potrò ricattare Simba e obbligarlo a nominarmi re al posto suo! Devo solo avvicinarmi e catturarla!"
    Cercando di fare meno rumore possibile si avvicinò lentamente alle tre cucciole, già immaginando le lodi di sua madre alla notizia della sconfitta di Simba.
    Ma quando era ormai sul punto di saltargli addosso, Zuri disse ad alta voce alle sue due amiche:
    -Avete sentito? Per caso è passato Pumbaa e ha fatto una delle sue solite puzze? Perché c'è un odore insopportabile!
    -È vero! Sembra cacca di zebra!-esclamò Tiifu.
    -Ehi! Io non puzzo!-gli urlò Nuka, uscendo dal suo nascondiglio, mettendosi allo scoperto.
    Le tre cucciole non appena lo videro, iniziarono a urlare ed insieme a loro anche Nuka, spaventato dalla loro reazione.
    Dotty e Spotty arrivate sul momento, vedendo quella situazione, non capirono cosa stesse succedendo.
    -Ehm...ma perché stanno urlando sia quelle tre che Nuka?-chiese Dotty.
    -Credo che abbiano paura l'uno dell'altro...
    -Ma quella lì non è Kiara?
    -Già! La figlia di Simba!-disse Spotty, osservandola meglio.
    Dopo pochi secondi le due sorelle si guardarono e sorridendosi, dissero contemporaneamente:
    -Prendiamola!
    A quel punto cominciarono a correre in direzione di Kiara, più velocemente possibile.
    Non appena le vide Nuka smise di urlare e assunse un'espressione arrabbiata.
    -Che cosa ci fate voi due qui?
    -Quello che tu non sei capace di fare!-sghignazzò Spotty.
    -Cosa? Come ti permetti?!-ringhiò lui.
    -Bè, devi ammettere che non sei proprio il genere di leone capace di sporcarsi le zampe...-disse in tono amichevole Dotty.
    -E poi ti abbiamo visto mentre urlavi di terrore davanti a queste tre!
    -Non stavo urlando di terrore...era solo una tecnica per spaventarle...
    -Certo...comunque adesso ci siamo noi e quindi...-disse Spotty con aria di sfida.
    -Non credo proprio! Sono arrivato prima io e quindi loro sono le mie ostagge!
    -Andiamo Nuka! Con tutto il rispetto, non credo che tu sia in grado di tenerle in ostaggio...-anche il tono di Dotty si era fatto più duro.
    -Sicuramente lo posso fare meglio di voi due!
    Kiara, Tiifu e Zuri osservavano la scena in silenzio senza sapere bene che cosa fare.
    "Se scappassimo ci prenderebbero subito...non possiamo rischiare!
    I rinnegati continuarono a litigare per ancora un pò, finché Nuka, stanco della discussione, senza alcun preavviso, si avvicinò al trio e afferrò la cucciola.
    Subito si mise a correre per fare ritorno nelle terre di nessuno.
    -L'ho presa! Kiara è mia! La porterò dalla mamma e lei saprà sicuramente cosa farci...anzi no! La terrò nascosta e ricatterò Simba tutto da solo! È perfetto!
    -Ehm...c'è solo un piccolo problema...-disse timidamente la cucciola.
    -Oh, davvero? E quale sarebbe?-domandò Nuka sicuro di sè.
    -Io non sono Kiara...
    Per poco il rinnegato non inciampò, rischiando di cadere, a causa di quello che la cucciola gli aveva appena detto.
    -Che significa?! Certo che sei Kiara! Chi altri dovresti essere?
    -Ehm...no! Io sono Zuri!
    -Cosa?! No...mi stai prendendo in giro! Tu non sei Zuri!
    -Spiacente di darti una delusione, ma è così! E adesso per favore lasciami andare! Puzzi peggio di Pumbaa dopo aver mangiato!
    -Io non puzzo! E comunque se tu sei Zuri...questo significa che...
    In quel momento Dotty e Spotty lo superarono e con loro c'era anche una cucciola.
    -Ah, ah! Guarda un pò chi si è appena accorto di aver preso la cucciola sbagliata!
    -Datemela subito oppure...-ringhiò Nuka.
    -Tranquillo! Anche queste due hanno fatto lo stesso errore! Quella lì e Tiifu!-disse in tono annoiato Zuri.
    -Cosa?! No! Lei è...-Dotty iniziò a osservare meglio la cucciola che avevano preso e vide con orrore che la cucciola che avevano non era come Zira l'aveva descritta, dopo essere tornata a prendere Kovu nelle terre del branco.
    -Adesso ci lascerete andare?-chiese Tiifu irritata.
    -Ehi! Possiamo sempre tornare indietro e prendere Kiara...-disse Nuka.
    -Non essere ridicolo! Sarà sicuramente tornata alla rupe dei re da Simba! E visto che non potete ricattarlo senza sua figlia, cosa pensate vi farà se non ci lasciate andare?-iniziò a ridere Zuri.
    Nuka, Dotty e Spotty si guardarono e senza dire una parola, lasciarono andare le due cucciole e corsero in fretta e furia per fare ritorno nelle terre di nessuno.
    Zuri e Tiifu iniziarono a ridere e tornarono da Kiara che le stava aspettando nel punto dove le avevano lasciate.
    -Non riesco a credere che hanno commesso lo stesso errore due volte!
    -Se questo è il massimo che i reietti possono fare, dubito che conquisteranno mai il regno di Simba!-disse Zuri.
    -Piuttosto, hai pensato al nome da dare al tuo fratellino?-chiese Tiifu.
    -Bè...dopo tutte queste emozioni è un pò difficile che...un momento! Ho trovato! Kion! Il suo nome sarà Kion! Che ne pensate?
    -Kion...mi piace!-disse Tiifu.
    "Avrei preferito Kuchosha!"
    -Non è male!-replicò Zuri.
    "Mjinga era meglio!"
    -Andiamo a dirlo ai miei genitori! Sono convinta che piacerà anche a loro!

    Da quando Rehema e Weza erano morti, Kisasi non aveva più detto una sola parola. Era ritornato insieme alle altre leonesse nel regno di Uzuri dove era stato accolto come un eroe, ma la cosa non sembrava essergli importata molto. Stava per la maggior parte del tempo in disparte e non partecipava più neanche alle lezioni di caccia.
    -Non capisco cosa abbia! Da quando è tornato, non è più stato lo stesso!-disse Baridi a Pua e Claw che erano rimaste nel regno di Uzuri, durante l'attacco.
    -Evidentemente non era ancora pronto...ma adesso chi governerà il regno di Rehema?-chiese Pua.
    -Uzuri dice che vuole mettere a comando una leonessa di cui si può fidare, ma non ha ancora deciso chi...
    -Potrebbe essere tua madre, no?
    -Mia madre? Lei non è fatta per governare! Diventa ogni giorno sempre più isterica...credo che verrà scelta qualcun'altra!
    Uzuri intanto, avendo notato lo strano comportamento di Kisasi, decise di andare a fargli visita.
    Lo trovò dentro la grotta, immerso nei suoi pensieri.
    -Che faccia lunga che hai! Non capisco perché ti comporti così, adesso che sei libero dal tuo debito verso di me!
    Kisasi continuò a non rispondere.
    -Per caso riguarda Weza?
    Il cambio d'espressione del cucciolo, fece capire a Uzuri di aver centrato il problema.
    -Sai, una volta anche io mi sono innamorata, tanto tempo fa. È stato prima che io diventassi...così! E sai cosa accadde? Quell'esperienza mi cambiò profondamente. Scoprii che quel leone che mi aveva fatto così tante promesse di amore, voleva solo essere il mio compagno per il mio rango di principessa e futura regina...mi spezzò il cuore lo scoprire che io per lui non ero altro che un gioco...da quel giorno capii cosa contasse davvero nella vita: il potere! Se l'avessi saputo prima, non mi sarei fatta illusioni sul fatto che qualcuno potesse davvero amarmi...così iniziai a volere sempre di più! Adesso ascoltami bene: tu credevi solamente di amare quella cucciola, lei non significava niente per te! Tu sei molto di più di questo! Sei figlio di Scar e discendente di Kifo, un cucciolo predestinato sin dalla nascita a fare grandi cose! Hai solo bisogno di una guida e fortunatamente tu l'hai già trovata: se seguirai i miei consigli, diverrai il sovrano dell'intera Savana e ogni singolo animale ti rispetterà! Ti insegnerò come essere malvagio e privo di qualsiasi scrupolo, perché è solo così che si può sopravvivere in questo mondo...
    -Io non voglio essere così...-la interruppe Kisasi.
    Uzuri lo guardò soddisfatta: finalmente aveva ricominciato a parlare. Era un buon segno.
    -E per quale motivo non vuoi essere così?
    -Perché è sbagliato! C'è da chiederlo?
    -E quindi ritieni che essere deboli sia giusto?
    -Cosa? Essere deboli non vuol dire che...
    -Sai, Malkia mi ha raccontato di quello che è successo a tua zia Deni! Mi ha detto di come sia morta orribilmente per salvarti! Se non fosse stato per la tua debolezza non le sarebbe mai successo nulla di male!
    -È stata Bianka a spingere me e Kovu! Lei ha solo...
    -Esattamente! Se solo fossi stato più simile a Kovu, più forte e determinato, forse Zira avrebbe scelto te come erede e Deni non sarebbe morta...
    -Ma...
    -Sai che ho ragione! La tua debolezza ha ucciso Deni! E ciononostante hai continuato a comportarti da debole, finendo per affezionarti a Weza, pur sapendo che era destinata a morire!
    -Quindi dovrei diventare un mostro crudele e senza cuore per non essere più ferito emotivamente?! È soltanto una follia...
    -Se non vuoi farlo per te, almeno fallo per le mie leonesse...sappi che io non intenzione di limitarmi a solo due regni conquistati e potrei aver bisogno di uno come te come braccio destro...o erede!
    Il viso di Kisasi si illuminò di una luce strana. La sua espressione era indecifrabile, ma Uzuri non aveva bisogno di sapere cosa stesse pensando: ormai era suo.
    -Riposati adesso perché domani sarà il tuo primo giorno di apprendistato!
    -Non ho detto che ho cambiato idea!
    -Sì, ma se fossi in te io mi riposerei comunque e ci rifletterei...
    La leonessa fece per uscire dalla grotta, quando Kisasi la chiamò proprio mentre era ormai quasi fuori.
    -Aspetta!
    Uzuri si voltò e con il tono più gentile e dolce possibile disse:
    -Sì, mio caro?
    Il cucciolo la guardò con espressione fredda e dura.
    -Accetto!

    Edited by Kisasi8 - 25/2/2019, 18:04
     
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  11. Kisasi8
     
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    Capitolo 17

    -A quanto pare Uzuri passa parecchio tempo con Kisasi, eh? Immagino che possa essere interessante!
    Su richiesta di Bahari, Kiwa aveva spiato la regina e il cucciolo per parecchi giorni, mentre la prima addestrava il secondo.
    Il leone infatti aveva mostrato uno strano interesse per Kisasi dopo che lo aveva incontrato e insieme ad Hamu le aveva ordinato di tenerlo d'occhio e di aggiornarlo su quello quello che succedeva nel regno.
    Quando Kiwa gli riferì tutto, lui non mostrò il minimo segno di preoccupazione a differenza di suo figlio.
    -Ma papà...se Kisasi dovesse diventare l'erede di Uzuri, non potresti più aspirare a diventare re!
    -Calmati! Non ho la minima intenzione di rinunciare al regno e di lasciarlo nelle mani di quella palla di pelo! Dobbiamo solo avere pazienza...
    -Pazienza per cosa?
    Ma Bahari non gli rispose, mentre invece si voltò verso Kiwa e le disse:
    -Voglio che tu continui a sorvegliarli!
    -Non c'è alcun problema!
    -Ti devo avvisare che potresti essere costretta a farlo per parecchio tempo...ma questo non sarà un problema vero?
    Kiwa non si lasciò impressionare dall'espressione assassina che gli fece il leone e disse:
    -Non lo sarà affatto!
    -Bene! Allora vai!-disse lui evidentemente soddisfatto dalla riposta ricevuta.

    Il tempo passò e nelle terre del branco Kion, una volta raggiunta l'età giusta, fu nominato leader della guardia del leone affinché potesse proteggere il regno di Simba da qualcunque minaccia proveniente dalle terre di nessuno come Janja e il suo clan di iene o come avrebbe scoperto in seguito dagli stessi leoni.
    Zira infatti insieme ai suoi figli e ad alcune delle sue seguaci, aveva attaccato la pozza dell'acqua appartenente al clan di Jasiri, una iena amichevole e una delle poche a seguire e rispettare il cerchio della vita.
    -Non capisco perché dobbiamo spostarci...-si lamentò Nuka.
    -Perché da quel territorio potremmo osservare meglio le terre del branco...-cercò di spiegargli pazientemente Vitani.
    -E anche perché avremo una pozza dell'acqua tutta nostra e potremo berla tutta le volte che vorremo!-aggiunse Kovu, sapendo che in quel modo avrebbe convinto maggiormente il fratello.
    -Bè...in questo caso...
    Zira però non si sentiva tranquilla a lasciare il suo vecchio territorio senza una leonessa che considerasse una vera leader come lei. L'unica che presentasse un minimo un carattere simile al suo era Spotty, la quale però non sembrava troppo interessata a guidare il branco in sua assenza. Ma questo però non importava a Zira: Spotty avrebbe eseguito i suoi ordini, che la cosa le piacesse o no.
    -Ti avviso che se dovesse succedere qualunque cosa durante la mia assenza, ti riterrò responsabile e sarai punita severamente!
    "Bel discorso di incoraggiamento!"
    Quando finalmente partirono, Spotty si andò a sdraiare su una roccia per riposare. Ma non erano neanche passati cinque minuti che qualcuno le andò a parlare.
    -Ehm...cosa c'è per cena?
    La leonessa aprì gli occhi e vide che a parlare era stata Furaha.
    -Arrangiati da sola! Io ho da fare!
    -Sul serio? Devo forse ricordarti cosa ti ha detto Zira? Adesso sei tu che devi occuparti di noi, finché non ritorna!
    -Lo so cosa ha detto e indovina? Non mi interessa niente!-rispose seccata.
    La leoncina la guardò annoiata e disse:
    -D'accordo! Vorrà dire che sarà la prima cosa che le dirò quando tornerà!
    Fece per andarsene, ma poi Spotty con espressione seccata si alzò e disse:
    -Va bene! Andiamo a cercare qualcosa da mangiare!
    -Nelle terre del branco?
    -Per rischiare di farci catturare proprio mentre sono io al comando? Non se ne parla neanche! Ci accontenteremo di quello che troveremo nelle terre di nessuno!
    Sebbene la cosa non le piacesse, Furaha sapeva che Spotty aveva ragione così non disse nulla e si limitò a seguirla.
    -Potremmo essere fortunati e magari trovare qualche osso con ancora un pò di carne sopra...-disse, cercando di mostrarsi ottimista.
    -O magari qualche iena pronta a tutto pur di riempirsi lo stomaco!
    -Sbaglio o sei più acida del solito?
    Ma Spotty non rispose e continuò a camminare, rimanendo in silenzio per tutto il resto del tempo. Da quando Zira l'aveva scacciata in malo modo e aveva fallito nella sua missione di catturare Kiara, il suo umore non aveva fatto altro che peggiorare. In certi momenti gli capitava di ripensare a Kisasi e Deni. Sentiva moltissimo la mancanza di entrambi, sebbene non avrebbe mai voluto ammetterlo. Ripensava a Kisasi che le era sempre stato vicino nei momenti più bui e a Deni che era sempre stata capace di tirarle su il morale. Ogni volta che litigava con qualcuno o veniva sgridata, andava a nascondersi da qualche parte per non farsi vedere mentre piangeva. E ogni volta Deni riusciva a ritrovarla e a consolarla, raccontandogli storie o spiegandogli numerosi aspetti della natura che non aveva mai capito e di cui era interessata. La lezione che gli era rimasta più impressa era quella di quel giorno di tanto tempo prima, poco dopo che Zira aveva preso il comando del branco. Aveva fatto un brutto sogno e si era svegliata di soprassalto. Si era guardata intorno spaventata, convinta ancora di stare sognando. Dopo esserti accertata che così non era, si era resa conto che con lei si erano svegliati anche tutti gli altri e disperata, aveva cercato di giustificarsi, dicendo che l'aveva fatto solo per mettergli paura.
    -Smettila di raccontare sciocchezze! La verità è che hai fatto solo un brutto sogno e ti sei spaventata da brava codarda quale sei!-le aveva ringhiato Zira.
    Spotty, vedendo che insistere era inutile, aveva ammesso la verità.
    -Ehm...ecco...io ho sognato mia madre...
    Zira l'aveva guardata disgustata e con una voce fredda e tagliente, le aveva detto:
    -Tsk! Allora sei anche peggio di una codarda! Non sei un altro che una perdente, se pensi ancora a quella stupida leonessa di Huruma! Pensavo che fossi un pò più forte di così e invece...
    -Zira! Huruma era sua madre!-l'aveva interrotta Deni con rabbia.
    Le due sorelle si erano guardate per qualche secondo, sotto gli occhi di tutti in attesa di uno scontro che però non avvenne.
    Zira si era semplicemente voltata e senza dire una parola, era uscita dalla grotta, seguita da tutte le altre leonesse, lasciando sole Deni e Spotty.
    -Mi dispiace...pensavo di aver accettato la morte di mia madre, ma...nel mio sogno, la vedevo mentre Zira la uccideva...e mi sono spaventata...
    -Spotty...ascolta io ho perso mia madre quando era ancora molto piccola e ancora fatico a credere che non ci sia più...ma questo non significa che la vita è finita...
    -È solo che...vorrei che gli altri mi vedessero come una dura...insomma hai visto Vitani? È molto più piccola di me, ma si è subito guadagnata il rispetto di tutti, mentre io non riesco mai a farmi prendere sul serio...e quel sogno non mi è stato di grande aiuto...
    -E quindi vorresti essere spregevole e spietata, solo per questo? Spotty, in questo modo, tu non potrai mai essere veramente felice...
    -Perché no? Se fossi così, ogni singola leonessa mi guarderebbe con timore e se mai gli rivolgessi la parola, si sentirebbe onorata...
    -Certo agendo così, avresti il suo rispetto, ma non il suo affetto...
    Spotty non aveva più risposto, ma si era limitata ad abbassare la testa, pensando a quello che Deni gli aveva appena detto.
    In quel momento, mentre era immersa nei ricordi, Furaha la riportò alla realtà.
    -Ferma! Mi è sembrato di sentire qualcosa...
    Subito si nascosero entrambe dietro a una roccia lì vicino.
    "Non può essere un leone! Siamo troppo distanti dalla nostra grotta...deve essere per forza qualcos'altro...bene! Se è un altro animale, almeno potrò cenare come si deve senza neanche essere uscita dalle terre di nessuno!"
    Sentirono dei passi, proprio vicino alla roccia dove si trovavano, accompagnati da un odore però poco piacevole, cosa che notarono entrambi.
    -Credo sia una iena!-le sussurrò Furaha.
    -E sembra anche da sola...ottimo! Dovremmo riuscire a ucciderla senza problemi!
    Subito uscì dal suo nascondiglio, con gli artigli e i denti in bella vista.
    L'animale che aveva annusato era proprio una iena che si era sdraiata lì vicino per riposarsi.
    Non appena vide Spotty, subito si alzò e si mise a ringhiarle contro.
    -Lasciatemi stare! Non vi ho fatto nulla di male!
    -Sei una iena, caruccia! Per me è più che sufficiente!-sghignazzò Spotty.
    -Ma Spotty...forse dovremmo davvero lasciarla andare...ha ragione, non ci ha fatto nulla di male!-disse Furaha in tono timido.
    -Non essere ridicola! Per colpa della sua specie, abbiamo perso parecchie leonesse! Più ne uccidiamo, meglio è!
    -Guarda che io non mai fatto del male a nessuno! Mi sono sempre rifiutata di andare in guerra per chicchessia!
    -E ti aspetti che ti creda? Voi iene siete solo il male della Savana!
    -Certo! E immagino che voi leoni invece siete così buoni e generosi!
    -Non fare la vittima con me! Adesso ti ucciderò e...
    In quel momento qualcosa attirò l'attenzione di tutti. All'improvviso un ruggito potentissimo era risuonato per tutte le terre di nesusno.
    -Ma chi potrebbe mai avere un ruggito così potente? È spaventoso!-disse Furaha, tremando di paura.
    -Che razza di idea! Quello non era un ruggito...era sicuramente un tuono...-tentò di tranquillizzarla Spotty.
    -Ma se non c'è neanche una nuvola grigia!
    -Oh, insomma! Non so cosa fosse, ma di sicuro non era un ruggito...
    In quel momento qualcos'altro attirò la loro attenzione.
    -Ehm...Spotty...ma quelli lì non sono Zira e gli altri?
    -Non è possibile...loro stanno...
    -...precipitando verso la zona delle termiti! Andiamo ad aiutarli!
    Zira e i suoi seguaci infatti erano appena stati vittima del ruggito degli antenati di Kion, capace di spazzare via qualunque nemico si trovasse nella sua strada, a causa delle loro prepotenze sul clan di Jasiri.
    Mentre Spotty e Furaha si dirigevano in loro soccorso, la iena soddisfatta dell'esito della situazione si rimise a riposare tranquillamente.
    "Adesso potrò stare in pace senza nessuno scocciatore fra i piedi!"
    Ma proprio in quel momento Kicheko arrivò, correndo con il fiatone.
    -Sasa! Hai sentito quel rumore?! Avevo paura che ti fosse successo qualcosa!
    -Io sto bene Kicheko! Ma dovresti smetterla di preoccuparti per me...
    -Non dire sciocchezze! Sei mia sorella e ho il dovere di proteggerti!
    -Come se fossi ancora una cucciola!-sbraitò lei.
    -In ogni caso non dovresti allontanarti così tanto dal clan...questa zona è molto vicina a quella dei leoni...
    -Certo...piuttosto come vanno le cose laggiù? È da un pò che non ritorno, quindi non conosco le ultime novità...sei riuscito a trovare una compagna per Fisi?
    -Purtroppo no...ogni volta che ne parlo a qualche iena femmina, declinano subito l'offerta perché sono troppo spaventate da lui...cosa che di certo non aiuta a migliorare il suo umore!
    -Tsk! Che babbee! Non si rendono conto che così facendo stanno rinunciando al controllo del clan?
    -Temo che Fisi non sia disposto a dividere il suo potere con nessuno, neanche con la sua compagna!
    -Io credo che invece che con lei possa diventare abbastanza arrendevole, se questa si comportasse in maniera dura con lui!
    -Tu credi? Io ho i miei dubbi...
    Sasa rimase in silenzio per un pò finché non si alzò e disse:
    -Sarò io la compagna di Fisi!
    Kicheko la guardò sconcertato.
    -Sei impazzita?! Hai idea di cosa significa tutto questo?
    -Certo che lo so! Se diventerò leader del clan, potrò guidarlo verso delle altre terre dove non ci saranno leoni che potranno farci del male!
    -Fisi non permetterà mai che questo accada! Lui è ossessionato dal regno di Simba e non ci rinuncerà mai!
    -Te l'ho detto che mi lascerò sottomettere da lui! E poi le iene seguono sempre una leader femmina, quindi la mia opinione varrà di più!
    -Io comunque non ti permetterò di diventare la sua compagna! Tu non hai visto il sua sguardo! È...pazzo!
    -Kicheko...ascoltami bene...ho già perso parecchio a causa dei leoni e non voglio che questo possa ricapitare a qualche altra iena...e non c'è nulla che potrai dire o fare per fermarmi! Se Fisi sarà un problema, lo sistemerò io!
    A quel punto Sasa passò davanti al fratello, senza più guardarlo per dirigersi dal leader per fargli la proposta.
    Kicheko rimase lì per un pò in silenzio, completamente rassegnato.
    "Da quando ha perso Mume e Binti, non ragiona più...non si rende conto che Fisi non si lascerà mai sottomettere!"
    Poi tornò dal suo clan che stava celebrando la notizia in onore dei due nuovi compagni.
    "Fisi non ha perso tempo...l'ha subito accettata come propria compagna...quello pur di riottenere tutto il prestigio e la gloria persi, sarebbe disposto a tutto!"
    I due leader si erano messi sopra una roccia molto alta da dove tutti potevano vederli.
    Subito Fisi iniziò il suo discorso:
    -Miei cari amici e mie care amiche, oggi è un grandissimo giorno! Adesso che ho una compagna che mi possa guidare alla conquista delle terre del branco, sono sicuro che niente e nessuno potrà fermarci! Presto potremo mangiare tutto quello che vorremo e senza che nessuno possa lamentarsi! L'era dei leoni è finita ed è iniziata quella delle iene! Il nostro clan sarà temuto e tutti quei codardi che ci hanno lasciato si renderanno presto conto che hanno commesso un gravissimo errore! Ora voglio che voi vi nutriate con qualcunque cosa possibile affinché diventiate più forti e possiate combattere selvaggiamente! Non dovrete mostrare alcune pietà per i nostri nemici! Uccidete e diventate forti perché è solo così che potremo vincere!
    Tutte le iene iniziarono ad acclamare Fisi, il quale sembrava godersi il suo recuperato successo.
    -Non ti fermi mai, eh?-gli chiese Sasa.
    -Perché dovrei? Dopotutto adesso che ho te al mio fianco, tutti quanti mi obbediranno senza esitazione! Non ha alcun senso perdere tempo inutilmente!
    -Già...ti interessa davvero dominare sul regno di Simba, vero?
    -Certamente! Del resto chi non vorrebbe essere re?
    -Ma non sarebbe più semplice se ci trasferissimo in un'altra terra? Magari una senza leoni e...
    -Non essere ridicola! Abbiamo già una terra fruttuosa che aspetta solo che la conquistiamo! Qualcunque alternativa è esclusa!
    "Non ci contare amico! Io non mi arrenderò così facilmente!"

    -Vuoi nominare Kisasi come tuo erede?!-ruggì Bianka.
    -La cosa non ti riguarda minimamente...-ringhiò Uzuri.
    -Quel bastardo, da quando hai cominciato ad addestrarlo, sta diventando ogni giorno che passa, sempre più simile a sua madre...e tu vorresti davvero renderlo re?
    Uzuri guardò Bianka, sorridendole.
    -Vedo che nonostante tutte le mie precauzioni per tenerti all'oscuro di tutto non sono servite a nulla...sapevo che se lo avessi saputo ti saresti infuriata e avresti mandato a monte il mio piano...sì, ho detto che voglio rendere Kisasi il mio erede...ma davvero credi che lascerei tutto il mio potere a qualcuno che non è del mio stesso sangue?
    -Tu non vuoi nominarlo tuo erede?-chiese stupita Bianka.
    -Certo che no! Gliel'ho detto solo per stimolarlo un pò ad ascoltarmi! Quando ho cominciato ad addestrarlo era solo un cucciolo spaventato e confuso, ma io sono riuscita a renderlo un leoncino freddo e calcolatore! Tra non molto non sarà più un adolescente e potrà essermi molto utile per la conquista di altri regni! Un leone debole e pieno di insicurezze non mi è utile, ma uno crudele e privo di pietà al comando di un esercito è micidiale!
    -E non sei spaventata che possa rivoltartisi contro, considerato quanto è spietato come dici tu?
    -Anche se volesse, non potrebbe! L'esercito che guida è comunque il mio esercito e se dovesse anche solo tentare di farmi del male, verrebbe subito ucciso!
    -E per quanto riguarda Malkia?
    -Malkia? Cosa c'entra?-chiese stupita la regina.
    -Lei non l'hai addestrata ad essere una killer! Perché la teniamo ancora con noi?
    -Perché purtroppo ha stretto le amicizie giuste! Oltre a Kisasi, pare che sia l'unica a cui tua figlia sembra mostrare rispetto! E non voglio rischiare di perdere sia Kisasi che Baridi quindi...
    -Capisco!-disse Bianka in tono insoddisfatto.
    Intanto sia Baridi, Kisasi che Malkia avevano raggiunto Pua e Claw alla pozza dell'acqua.
    Tutti loro erano molto cambiati e anche da tanto tempo.
    Il servilismo di Pua e Claw nei confronti di Baridi non aveva fatto che aumentare al punto che avevano paura di parlare senza il suo permesso.
    La stessa Baridi era diventata molto più fredda e calcolatrice rispetto a quando era solo una cucciola, seppur conservando sempre la sua indole sadica. Il suo manto era diventato molto più grigio rispetto a quello di sua madre e anche molto più sporco e trasandato.
    Kisasi invece era molto più silenzioso rispetto a quando era un cucciolo, preferendo di gran lunga starsene in disparte a osservare la situazione. E il suo aspetto era quasi identico a quello di Scar avendo gli stessi occhi, lo stesso manto scuro e la stessa cicatrice. Oltretutto era cominciato a spuntargli un ciuffo di criniera sopra la testa dal colore nero scuro.
    Malkia era diventata invece l'opposto di Baridi: una leonessa dall'aspetto regale e dal manto curato e pulito. Di tutti quanti era quella che era cambiata di meno riguardo al carattere. Dentro di sè, sperava ancora di poter fuggire un giorno da tutta quella devastazione e crudeltà.
    -Ho sentito che Uzuri ha intenzione di affidarti una squadra di cacciatrici per attaccare un altro regno!-disse, rivolgendosi a Kisasi.
    -A quanto pare...ma temo che dovrà aspettare ancora un pò prima che ciò accada...almeno finché non avrà una criniera decente al posto di quel ridicolo ciuffo che si ritrova!-sghignazzò Baridi.
    -Davvero divertente!-replicò Kisasi in tono annoiato.
    -Tu invece Malkia non hai ricevuto niente?-chiese Claw, cercando di evitare di guardare negli occhi Baridi.
    -No e meno male! Io non mi ci vedo proprio ad andare in giro per la Savana a fare del male agli altri...
    -Io invece non vedo l'ora! Sarò temuta e tutti mi conosceranno come "Baridi la conquistatrice"!
    -S-Suona b-bene!-disse Pua.
    -Adesso se volete scusarmi, ma ho davvero sete e visto che siamo alla pozza dell'acqua...-disse Malkia.
    Lasciò i suoi compagni e si avvicinò per bere. Era vero che era grata di non avere ricevuto alcun incarico da Uzuri, eppure non era del tutto soddisfatta. Gli sarebbe piaciuto poter dimostrare di non essere da meno di Baridi e Kisasi.
    "È solo l'orgoglio...niente di più!"
    A un certo punto sentì uno strano rumore, provenire dall'altra parte della pozza. Alzò lo sguardo e vide un babbuino e un leone della sua stessa età. Il babbuino aveva un aspetto molto trasandato e degli occhi rossi come il fuoco. Ma ciò che colpì maggiormente Malkia fu il leone: era pieno di cicatrici in tutto il corpo, eppure presentava una certa eleganza con il suo manto dorato e il suo ciuffo marrone.
    -Kopa...
     
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    Appena letto il cap 16. Bene bene bene, così Kisasi ha accettato e inizierà ad intraprendere la via di Scar. A proposito, come si chiamava il figlio di Deni?
     
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    Capitolo 18

    Malkia non riusciva ancora a crederci. Era passato tanto tempo, ma ricordava ancora i tratti distintivi del cucciolo che aveva amato e quel leoncino li presentava tutti.
    Sia lui che il babbuino si accorsero che li stava osservando e subito si guardarono intorno in cerca di una via di fuga.
    -Non dovete avere paura...non vi farò del male!-li tranquillizzò Malkia, arrivando con un balzo dalla loro parte della pozza.
    Le sue parole però non servirono a tranquillizzare i due compagni di avventura che si misero subito in posizione di difesa, aspettandosi evidentemente un attacco. Fu solo allora che Malkia notò che il babbuino aveva con sè un bastone molto simile a quello che aveva visto appartenere a Rafiki quando viveva ancora nelle terre del branco, con la differenza però che il suo non aveva frutti, ma teschi di piccoli animali come suricati o topi.
    -Stai indietro oppure te ne pentirai!-gli intimò contro questo.
    -Vi ho detto che non voglio farvi del male! Voglio solo parlare...
    -Ma davvero? Io no!
    -Forse questo leoncino sì!-gli ringhiò contro Malkia, avendo perso subito la pazienza di discutere con lui.
    -Non essere ridicola! È il mio servo e non parla senza che glielo permetta io! Ma attacca e caccia per me, ogni volta che io lo voglio!-sghignazzò il babbuino.
    -Cosa?! Un leone che serve una scimmia? Che assurdità stai dicendo?!
    -Vuoi una dimostrazione?
    Malkia però lo ignorò e si rivolse al leoncino, rimasto silenzioso e impassibile da quando era cominciata la conversazione.
    -Kopa...sei davvero tu? Sono io, Malkia!
    Ma quello continuò a rimanere fermo, come se non l'avesse vista.
    -È tutto inutile! Lui appartiene a me e non potrai fare nulla che...
    In quel momento balzò sopra la scimmia Kisasi, il quale era arrivato alla pozza dell'acqua per bere quando aveva visto cosa stava succedendo.
    -È questo idiota, chi è?- chiese a Malkia, mentre con una zampa impediva alla scimmia di parlare.
    -Non lo so...sembra una specie di sciamano, come quello che c'era da me nelle terre del branco...-rispose Malkia, osservandolo-...ha detto che Kopa è il suo servo...
    -Quello è Kopa?!-esclamò sbalordito Kisasi.
    -Già...non posso sbagliarmi! È proprio lui..
    -Ma dovrebbe essere morto...voglio dire...abbiamo visto Zira che lo stava sbranando...
    -Non so come, ma è riuscito a sopravvivere...guardalo! Il suo intero corpo è pieno di cicatrici...
    -Sbaglio o ha un'espressione un pò...assente?-chiese Kisasi, osservando divertito Kopa che non si era ancora mosso.
    -Già...non sembra neppure cosciente di trovarsi qui o del fatto che ci siano degli altri leoni vicino a lui...
    Malkia gli si avvicinò e gli mise la zampa davanti al viso, agitandola per poter vedere la sua reazione.
    -Non ha battuto ciglio! Non sembra neanche vivo...-disse Kisasi.
    Malkia se ne stette zitta per un pò a pensare, finché non si avvicinò a Kisasi che stava ancora tenendo immobilizzato e muto il babbuino.
    -E se fosse sotto ipnosi?
    -In che senso sotto ipnosi? Non mi risulta che gli sciamani possano fare questo genere di cose...
    -Non gli sciamani buoni...loro interpretano la volontà dei grandi re del passato e studiano la terra e il cerchio della vita...ma ci sono quelli che si divertono a giocare con l'oscurità e a servire sotto la volontà degli spiriti malvagi...
    -Spiriti malvagi?-chiese Kisasi, il quale dopo aver sentito quella espressione, perse la sua aria di sicurezza e ne assunse una spaventata.
    -È solo una leggenda...non essere ridicolo! Gli spiriti malvagi non esistono!-lo rimproverò Malkia.
    -Oh, certo...naturalmente! Solo una leggenda...nulla di più...-ma Kisasi continuò a guardarsi intorno, come se all'improvviso si fosse reso conto che c'era qualcuno a spiarlo.
    -Ma l'ipnosi non lo è...dicono che sia molto complicata da imparare e ancor di più da praticare...ma è reale...-continuò Malkia, guardando il babbuino con un'espressione sadica-...e adesso il nostro amico qui dovrà dirci se ho ragione, altrimenti tu...
    -Ho afferrato il concetto!-disse Kisasi, sorridendole, cercando di recuperare un pò di coraggio.
    -Ottimo! Allora scimmia, sarò breve e diretta: Kopa è sotto ipnosi?
    Il babbuino pur mantenendo la sua espressione di disgusto, annuì lentamente con la testa.
    -Bene! Immagino che visto che sei riuscito a farlo, puoi anche liberarlo dall'ipnosi, giusto?
    Per un momento a Malkia parve che il babbuino si fosse distratto, come se avesse sentito o udito qualcosa che lo avesse sconvolto, ma poi annuì nuovamente con la testa.
    -Allora ti ordino di liberarlo! Però ti avviso: se dovessi fare qualcosa di molto stupido o anche leggerissimamente sospetto, ti uccideremo subito, chiaro?
    Dopo l'ennesimo segno di acconsentimento, Kisasi liberò il babbuino, il quale senza dire più una parola si avvicinò a Kopa e gli mise il proprio bastone davanti agli occhi. Subito dopo chiuse i propri e con un filo di voce pronunciò degli strani versi che nè Malkia nè Kisasi riuscirono a comprendere. Dopo aver fatto ciò, il silenzio cominciò a regnare per alcuni secondi. In tutto questo Kopa rimase immobile ed insieme a lui anche il babbuino.
    -È finita...?-chiese Malkia, incerta sè avvicinarsi o no.
    -Sì...è libero!-grugnì il babbuino.
    -Davvero? Mi sarei aspettato qualcosa di un pò più...emozionante...-disse Kisasi con delusione.
    -Guarda che non è mica uno spettacolo per i bambini...ingrato!
    Malkia si avvicinò a Kopa, il quale aveva perso la sua espressione fredda e apatica, assumendone invece una più preoccupata e spaventata.
    -C-Che cosa è successo? Dov'è Canine? C-Che posto è questo?
    -Kopa...non preoccuparti...sei al sicuro...-cercò di tranquillizzarlo Malkia.
    -Chi sei tu? Stammi lontana...-disse il leoncino, arretrando spaventato.
    -Non avere paura...sono io...Malkia
    -M-M-Malkia? Ma non è possibile...che cosa ci fai qui? Perché non sei più nelle terre del branco...che cos'è questo posto?
    -È una lunga storia e possiamo parlarne dopo...quello che adesso conta sei tu...chissà quanto deve essere stato difficile per te sopravvivere senza avere una fissa dimora...vieni! Dobbiamo portarti subito qualcosa da mangiare...Kisasi! Vai da Baridi e digli di cacciare qualunque cosa...
    -E cosa dovrò dirle quando sicuramente mi chiederà per chi sia quella preda?
    -Digli pure la verità...come dicesti tu, occorre convincere solo Uzuri, quindi non occorre preoccuparsi di Baridi!
    Subito il leoncino si mise a correre, mentre Malkia continuò a stare vicino a Kopa.
    -Malkia...sei davvero tu?
    -Certo che sono io...perché mi fai questa domanda?
    -N-Non sei un'altra di quei mostri...vero?
    -Mostri? Di che mostri stai parlando?
    -Delle ombre...l-loro possono assumere l'aspetto che vogliono...Canine ci parla tutte le notti...
    -Canine? Chi è Canine?
    Kopa rispose, allungando la zampa e indicando il babbuino.
    -Così questa scimmia parla con le ombre? Bene! Motivo in più per Baridi e gli altri di divorarlo!-ringhiò a quel punto Malkia.
    -N-No...non uccidetelo...per favore...-intervenne Kopa.
    -Cosa?! Perché no? Questo mostro ti ha ipnotizzato per tantissimo tempo e per di più è uno sciamano malvagio...
    -Lo so, ma...lui mi ha salvato la vita...anche dopo tutto quello chi mi ha fatto, si è comunque preso cura di me per tutto questo tempo...puoi esiliarlo, se vuoi...ma non ucciderlo...
    Malkia lo guardò dubbiosa: non gli sembrava che fosse ancora sotto l'effetto di ipnosi, eppure non riusciva a capire il perché del gesto di Kopa.
    -Ti prego Malkia! Sono stato ipnotizzato per tanto tempo e...in fondo senza il suo aiuto, non avrei potuto rincontrarti...-la supplicò Kopa.
    Pur non essendone completamente sicura, Malkia acconsentì, avvicinandosi al babbuino e ringhiandogli contro:
    -Se dovessi vederti ancora da queste parti, non sarai più così fortunato!
    Canine senza dire più una parola si allontanò in fretta e furia senza più voltarsi indietro.
    Malkia, soddisfatta di quello appena successo, si riavvicinò a Kopa e cominciò a strusciarsi su di lui, in maniera affettuosa.
    -C-Che stai facendo?-gli chiese Kopa in tono imbarazzato.
    -Che c'è? Sono solo felice che tu sia ancora vivo...-gli rispose lei, sorridendogli.
    A quel punto anche Kopa le sorrise, pur essendo ancora molto scosso.
    -Non hai idea di quanto tu mi sia mancato...ogni notte, quando mi sentivo sola, uscivo e guardavo il cielo ripetendomi che tu era lassù e che stavi vegliando su di me...ma non avrei potuto immaginare che il mio più grande desiderio si potesse avverare...
    -E qual'era il tuo più grande desiderio?-chiese Kopa, pur credendo di sapere già la risposta.
    -Che tu non fossi morto. Ed è andata così...
    In quel momento Kisasi tornò insieme a Baridi, Pua e Claw e con loro, vide soddisfatta Malkia, un bucero morto.
    -Quindi questo sarebbe Kopa?-chiese Claw, avvicinandogli la preda appena cacciata.
    -È carino...-disse Pua-...sicuramente più di Kisasi!
    -Come scusate?-ringhiò il leoncino.
    -Chi vi ha permesso di parlare?-domandò Baridi, con tono minaccioso.
    -E comunque non azzardatevi più a rivolgervi a Kopa con questo tono!-intervenne Malkia, assumendo in aria ancor più minacciosa sia di Baridi e Kisasi.
    -Ehm...certo...scusate...-si affrettò a scusarsi Pua.
    -Non lo faremo più...-aggiunse Claw.
    -Ottimo! Allora vedete di chiudere la bocca fino al prossimo ordine!-le intimò la loro leader.
    -Che è successo al babbuino?-chiese Kisasi.
    -Scacciato! Ma se dovesse farsi rivedere qui, lo uccideremo!
    -Lo sai che a Uzuri non piacerà che un intruso è entrato nel suo regno, vero?-le chiese Baridi, osservando meglio Kopa.
    -Parlerò io stessa con Uzuri...ma tu devi promettermi che non gli farai del male, intesi?
    Baridi alzò gli occhi al cielo annoiata e annuì con la testa.

    Quella sera Uzuri annunciò alle sue leonesse del nuovo arrivato nel branco.
    -Ma come hai fatto a convincerla?-chiese Baridi a Malkia.
    -In verità non ho dovuto...quando le ho detto che era figlio di Simba, ha accettato subito che si unisse a noi...
    -E Bianka? Lei come l'ha presa?-chiese Kisasi.
    -Credo che non gliene importi niente del fatto che sia qui...forse Uzuri l'avrà fatta zittire prima che potesse iniziare a parlare...-disse Baridi.
    -Uhm...quando siamo arrivati io e Malkia, abbiamo dovuto faticare un pò di più...-disse lui irritato.
    -Che c'è, sei invidioso?-lo canzonò Baridi.
    -Considerato che per guadagnare la completa fiducia di Uzuri, sono stato costretto ad entrare dentro un regno e conquistarlo, direi che sono abbastanza legittimato a sentirmi invidioso e irritato!
    -In che senso? Uzuri non ha intenzione di usarlo per conquistare qualche regno?-chiese sbalordita Baridi.
    -Ehm...no...ma non dovete preoccuparvi, non sarà un peso per nessuno...-intervenne prontamente Malkia.
    -Sarà meglio! E comunque non capisco perché tu abbia detto a Uzuri che rimarrà qui...voglio dire...adesso che è libero da Canine, può tranquillamente ritornare nel suo regno...e magari tu con lui!-le disse Kisasi.
    Una luce si illuminò improvvisamente negli occhi di Malkia. Tornare nelle terre di Simba, avrebbe significato poter finalmente diventate regina e sposare Kopa. Avrebbe potuto finalmente lasciare Uzuri e tutto ciò che la riguardava.
    -Effettivamente...perché no?
    -Te lo dico io, perché no!-sbraitò Baridi-Se non mi sbaglio, da quello che mi avete raccontato, lui era innamorato di Vitani...e quindi potrebbe provare ancora qualcosa per lui, no?
    Il viso di Malkia assunse un'aria buia e cupa.
    -Kopa non ama Vitani...non più! Non dopo che io l'ho liberato!
    Proprio in quel momento Kopa arrivò da loro. Ma con grandissima sorpresa da parte di tutti, non si rivolse a Malkia, ma a Kisasi.
    -Ehm...potrei parlare con te?
    -Lo stai già facendo...-rispose quello in tono irritato.
    -No, intendo in privato...
    -Oh, va bene! Baridi, Malkia torniamo subito.
    I due leoncini si allontanarono dalle due femmine per fermarsi poco dopo vicino a una roccia.
    -Che cosa c'è?-chiese Kisasi annoiato.
    -Ecco, io vorrei chiederti aiuto...
    -Aiuto?-ripetè Kisasi, non capendo il perché di quella strana richiesta.
    -I-Io...vorrei fare ritorno nelle terre del branco...da mio padre e mia madre...
    -Sei fortunato! Malkia aveva una mezza idea di ritornarci con te...
    -No! È proprio quello che vorrei evitare...il fatto è che...per quanto io sia affezionato a Malkia e non vorrei mai farle del male...ho paura che potrebbe reagire male a ciò che ho intenzione di fare una volta ritornato laggiù...
    -Oh, ho capito! Sei ancora innamorato di Vitani, eh?
    -I-Io...sì! E ho paura che se Malkia lo dovesse scoprire, potrebbe fare qualche pazzia...
    -Sinceramente la penso come te...dopotutto questo non è il tuo branco e dubito che potresti mai adattarti al tipo di vita che si conduce qui...
    -In che senso? Che genere di vita conducete qui?-gli chiese Kopa.
    -Lascia perdere...non importa! In ogni caso, cosa ti fa credere che Vitani sia ancora viva?
    -Cosa vuol dire? Perché dici questo?
    -Ma come non lo sai? Io, proprio come te, ho lasciato ormai da tempo la mia vecchia casa...non ho più notizie della mia famiglia da parecchio e visto che conosco Zira, so perfettamente che finché lei vivrà, il suo branco sarà eterno nemico del tuo quindi non escludo la possibilità che possano essere morti!
    -E non ti piacerebbe verificare?-gli chiese Kopa.
    -Cosa intendi dire?
    -Perché non vieni con me? Dopotutto quelle terre sono anche casa tua!
    -Come mai vuoi che venga con te? Ti ricordo che una volta ti ho attacccato!
    -E mi ricordo che ti sei anche scusato, ma oltre a questo...tu mi hai salvato la vita, hai presente? Insieme a Vitani, mi hai fatto uscire dalle terre di nessuno per riportarmi in quelle del branco, visto che Zira mi aveva ferito! Se non fosse stato per te, forse non sarei sopravvissuto...quindi perché non ci ripensi?
    -Per tornare nelle terre di nessuno?! Non se ne parla neanche!
    -No...posso convincere mio padre ad accoglierti insieme al tuo vecchio branco!
    -Se la memoria non mi inganna, ci hai già provato una volta e non è andata molto bene!-gli disse in tono freddo Kisasi.
    -Io so che posso convincerlo! So che possiamo vivere insieme e in pace senza che...
    -E poi perché dovrei riunirmi alla mia famiglia?-il tono di Kisasi stava diventando sempre più crudele e irritato allo stesso tempo.
    -Non vuoi riunirti alla tua famiglia?-chiese Kopa sorpreso.
    -Certo che no...non ho alcuna intenzione di ritornare da loro!
    -Ma Vitani mi aveva detto che...
    -Non mi importa di quello che ti ha detto Vitani! E ti garantisco una cosa: lei non è come tu credi! È soltanto una falsa, egoista e malvagia proprio come Zira! Se vuoi, tornatene pure da lei, ma non aspettarti che ti segua! Io ho trovato il mio posto al mondo e mi sta bene così!
    A quel punto lasciò Kopa da solo, tornandosene dagli altri.
    "Stupido idiota! Ha dimenticato anche che oltre Vitani, c'è anche Kovu, l'erede di Scar! Considerato tutto l'addestramento da parte di Zira, non accetterà mai la pace fra i due branchi!"

    Edited by Kisasi8 - 25/2/2019, 18:10
     
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    Se non erro nella tua prima FF Kion, Zuri e Tifu non c'erano proprio. È interessante che abbia deciso di inserirli. Comunque Nuka veramente puzza tantissimo! Immagino il disgusto che hanno provato quelle leoncine. Comunque è veramente molto stupido anche nel riconoscere un cucciolo, e poi quando si è messo in testa di ricattare da solo Simba è stato il colmo del colmo. Non sa neanche dove mette i piedi e reggersi in piedi! 😂😂😂
     
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  15. Kisasi8
     
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    Infatti ho deciso di mettere anche i personaggi di the lion guard per dare più un senso di continuità.
    Comunque il nome del figlio di Deni è Mwana
     
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