La Leggenda dei PDF-F

CAPITOLO 4 – Pericolo!


La pioggia che quella notte imperversava sul Lion King Forum sembrava volesse durare in eterno e non accennava minimamente nemmeno ad attenuarsi un poco. Lampi e tuoni si susseguivano con regolarità ma nonostante tutto, io e Wota riuscimmo ad arrivare senza problemi particolari dinanzi al grande palazzo della Home. Notammo subito che c’era qualcosa che non andava: il portone era stranamente spalancato e all’interno c’era un silenzio tutt'altro che rassicurante.

Entrambi eravamo in massima allerta: spalancammo simultaneamente le nostre orecchie in modo da captare anche il più piccolo fruscio, nonostante la pioggia battente rendesse la cosa evidentemente più difficoltosa. Mentre ci apprestavamo ad entrare nel palazzo, sentimmo una voce fioca provenire dalle nostre spalle. Io e Wota ci voltammo all’istante e scorgemmo Silver Crow che ci fece cenno fi andare verso di lui. Rapidamente, ci avvicinammo al giovane utente del forum, visibilmente malconcio, prestandogli i primi soccorsi. Si trovava al di sotto di un lampione il quale era vistosamente piegato a metà.

-“Silver, cosa è successo?”
-“Una cosa terribile, Wota! È successa una cosa terribile! C’erano le iene… e un grosso leopardo… sono entrati nel palazzo… e hanno rapito Bau e Stepanda!”

Wota rimase letteralmente scioccato dalle parole di Silver. Io invece capii subito cosa fosse successo anche se avrei preferito di gran lunga non crederci.

-“E Distrupe? Hanno preso anche lei?”
-“No, lei è ancora dentro ma non so cosa le sia accaduto.”
-“Kion, aiutami a sollevare Silver e portiamolo dentro con noi. Dobbiamo capire cosa diavolo è accaduto da queste parti.”

Aiutando il povero Silver Crow a stare in piedi, entrammo tutti e tre all’interno del grande palazzo. Quello che vedemmo una volta entrati non fu che un’ulteriore conferma di ciò che pensavo. Il salone principale era messo tutto a soqquadro, come se stato investito in piendo da una tromba d'aria, e a terra giaceva priva di sensi la povera Distrupe con dei vistosi graffi e lividi su gran parte del corpo, segno evidente che poco prima doveva esserci stata una lotta feroce contro qualcuno. Sapevo già chi potessero essere le iene e il leopardo di cui parlava Silver Crow.

Dopo aver fatto sedere Silver su una sedia ancora intatta, io e Wota andammo a soccorrere l’amministratrice del forum. Riuscimmo a farla rinvenire in meno di un minuto e, a parte i graffi e i lividi, sembrava fortunatamente stare bene. La cosa ci sollevò. Dopo aver fatto sedere anche lei su di un’altra sedia anche questa ancora intatta, Wota le chiese cosa fosse successo. Distrupe ci raccontò tutto quanto e diede la conferma finale alle mie sensazioni. Con il rapimento di Bau e Stepanda la situazione stava precipitando inesorabilmente e bisognava intervenire al più presto. Wota, incredulo, non capiva il motivo di questo rapimento e nemmeno Distrupe e Silver non riuscivano a comprendere il perché di tutto ciò.

- “E Rune dov’è? Perché non era insieme a voi?”
- “Rune è partita stamattina per una missione speciale nella giungla e non tornerà prima di qualche giorno. Se ci fosse stata anche lei, sicuramente avremmo avuto molte più possibilità di battere Makucha e le iene.”

A quel punto, decisi di vuotare il sacco e di informare i presenti di ciò che stava accadendo:

- “Io so per quale ragione i vostri due amici sono stati rapiti.”

Wota, Distrupe e Silver Crow si voltarono tutti e tre di scatto verso di me.

- “La situazione è molto grave ed è proprio a causa di ciò che sono venuto fin qui. Speravo di poter contare sul vostro aiuto.”
- “Tu chi saresti? Hai un’aria familiare ma non credo di averti mai visto da queste parti.” – chiese Distrupe.
- “Sicuramente mi conoscerai già. Sono Kion, capo della Guardia del Leone e secondogenito di Simba e Nala.”
- “Sì, ti conosco… anzi, tutti noi sappiamo chi sei. È un onore averti fra noi anche se avrei preferito che la tua visita avvenisse in circostanze ben più tranquille di questa.”
- “L’avrei voluto anche io.”
- “Avanti, allora. Dicci cosa sta accadendo.”
- “Beh… tutto è cominciato nel primo pomeriggio di oggi. Io ero impegnato nella mia perlustrazione del regno insieme ai miei compagni della Guardia. La solita routine di tutti i giorni. Sembrava tutto tranquillo, se non che notammo diversi animali fuggire in preda al panico in direzione del confine opposto a quello in cui al momento ci trovavamo. Urlavano di mettersi in salvo, che <<stavano arrivando>>, che bisognava scappare. Non riuscivamo a capacitarci di cosa stesse accadendo quando, ad un certo punto, notammo all’orizzonte un grosso esercito di iene e altri animali rinnegati che procedevano minacciosamente in direzione delle Terre del Branco. Man mano che si avvicinavano riuscimmo a riconoscere alcuni di loro: le iene Shenzi, Banzai, Ed, Janja, Cheezi e Chungu, il leopardo Makucha e altri ancora. Al capo di quell’esercito c’era un leone che non avevo mai visto prima. Affermava di essere il figlio di Simba e che le Terre del Branco appartenessero unicamente a lui.”
- “Uh? E chi sarebbe questo sedicente signore?”
- “Fra poco ci arrivo. Immediatamente inviai il mio compagno di guardia, Ono, alla Rupe dei Re, dove si trovava in quel momento mio padre, per avvertirlo del pericolo, in modo che potesse organizzare seduta stante le difese.”
- “E cosa è successo?”
- “Ono non riuscì a raggiungere la Rupe in quanto fu bloccato da due avvoltoi dopo aver percorso solo poca strada. Noi altri a terra, invece, fummo sorpresi dall’arrivo delle iene e del leopardo Makucha che ci circondarono insieme ad altri animali che erano con loro. Capimmo subito che la situazione era disperata ma provammo ugualmente ad opporre resistenza. Con le iene non incontrammo particolari difficoltà, anche perché, in passato, le abbiamo affrontate e battute diverse volte, ma in quel caso avevano dalla loro parte avversari ben più pericolosi di quanto non lo fossero loro stesse. Fummo costretti perciò ad arrenderci, in quanto io e i miei amici eravamo in netta inferiorità numerica e non avremmo avuto alcuna possibilità di tenere testa ad un simile esercito. Ormai divenuti prede dei nostri invasori, non potemmo fare altro che lasciarci scortare verso la Rupe dei Re. Non c’era la minima ombra di dubbio che il loro obiettivo fosse quello di conquistare il nostro regno. Erano talmente sicuri di sé che non si preoccuparono minimamente nemmeno di farsi vedere dai leoni della Rupe. Mio padre organizzò subito la difesa ma si trattò di un tentativo tanto disperato quanto inutile perché ormai l’esercito era troppo vicino e anche con l’aiuto di tutto il branco restavamo comunque in netta inferiorità numerica. Le leonesse diedero prova del loro grande valore ferendo diverse iene. Anche mio padre, mia madre e mia sorella Kiara con le sue amiche si unirono coraggiosamente alla lotta ma le nostre già esigue speranze si frantumarono subito. L’intero branco dei leoni fu catturato e la mia famiglia fu fatta prigioniera e rinchiusa in una delle grotte minori della Rupe. Con essa fummo rinchiusi anche io e miei compagni della Guardia, il vecchio Rafiki, Timon, Pumbaa, Zazu e, cosa strana, anche Zira, Nuka e Kovu.”
- “E Vitani?”
- “Lei no, stranamente. E non capisco tuttora perché quel leone non l’abbia rinchiusa con gli altri.”
- “Ma chi è questo leone?”
- “Come vi dicevo prima, egli dice di essere il figlio di Simba. Il suo nome è << Kopa >>.”

Come pronunciai quel nome, i miei amici restarono in silenzio, sbalorditi.

- “Lo… lo conoscete?”
- “Sì, lo conosciamo molto bene. Secondo alcuni libri non ufficiali chiamati << Six New Adventures >>, Kopa sarebbe il figlio primogenito di Simba e Nala e di conseguenza principe delle Terre del Branco. La cosa è condivisa da moltissimi fan del Re Leone e… che… che cosa c’è?” – mi chiese Distrupe notando il mio volto incredulo. Avrei voluto chiederle cosa fossero questi fantomatici libri di cui parla, cosa fosse il Re Leone e perché avesse dei fan, ma considerando quello che poco prima mi disse Firestorm al pub Off-Topic preferii starmene zitto a meno di evitare altri traumi.

- “Niente, niente… meno so e meglio è. Continua.”
- “Beh… per farla breve, Kopa sarebbe il tuo non-ufficialmente-riconosciuto fratello maggiore. Nei libri di cui ti parlavo viene però descritto come un leone buono e dall’animo coraggioso, degno erede al trono di Simba e non un pazzoide malvagio come invece hai affermato tu, che mette a ferro e fuoco quello che dovrebbe essere il suo stesso regno.”
- “E Vitani cosa c’entra in tutto ciò?”
- “Qui non entrano più in gioco i libri ma i fan stessi del Re Leone. Secondo molti di essi, Kopa e Vitani sarebbero innamorati l’uno dell’altra. Se lei non è stata imprigionata con gli altri è quasi certamente per questo motivo. Anzi, togliamo pure il <<quasi>>.”
- “Cosa?! Ma è assurdo. Vitani, quando è stata portata nella Rupe con la sua famiglia, diceva di non conoscere affatto Kopa! Cosa sono tutte queste idiozie?”
- “Lascia perdere… se ti spiegassi cos’è un fandom e come funziona, rischieresti di passare il resto della tua vita in cura presso una clinica psichiatrica. Fidati, è meglio che tu rimanga all’oscuro di certe cose.”
- “Ok, ok… ma ora mi sto seriamente preoccupando.”
- “Stai tranquillo, con noi non hai nulla da temere.”
- “Lo spero.”
- “Torniamo al discorso. Come sei riuscito a scappare?”
- “Quando Kopa e la maggior parte delle iene si ritirarono nella grotta principale, fu ordinato a Janja e la sua cricca di tenerci d’occhio. A notte fonda, approfittando del sonno pesante delle iene, riuscii ad uscire fuori dalla grotta in cui ero rinchiuso. Non avevo fatto però i conti con Mzingo. Quel malefico avvoltoio era nascosto tra i rami di un albero che si trovava appena fuori dalla grotta e vedendomi libero diede subito l’allarme. A quel punto scappai via il più veloce che potessi, senza badare a cosa stesse succedendo alle mie spalle e mi dileguai tra l’erba alta della savana, approfittando anche della forte pioggia che nel frattempo imperversava. Solo in un secondo momento mi accorsi di essere inseguito dalle iene. Prima che uscissi fuori, mio padre mi ordinò di cercare aiuto e mi disse di raggiungere il vostro forum dandomi tutte le indicazioni per riuscire a trovarlo e così feci.”
- “Hai corso dei grandi rischi, è stato un gesto molto coraggioso da parte tua.”
- “Grazie, ho avuto anche parecchia fortuna.”
- “Però non capisco. Le iene non sono degli avversari così temibili. Perché non avete provato a scappare via tutti quanti?”
- “Saremmo stati subito scoperti, considerando inoltre che nessuno di noi sospettava che fuori della nostra prigione ci fosse anche Mzingo di guardia. Avrebbero dato subito l’allarme e non ci avrebbero messo molto a catturarci di nuovo. Da solo, invece, avevo più possibilità di farcela e così è effettivamente stato anche se poi sono stato scoperto ugualmente.”
- “Ho capito. E così è stato Simba a dirti di correre qui.”
- “Esattamente, ma adesso anche voi siete in grave pericolo.”
- “Sì, è vero. Stepanda e Bau sono stati rapiti poco fa dagli scagnozzi di Kopa e non ci vorrà molto prima che anche l’intero forum venga conquistato. Dobbiamo prepararci subito ad affrontare lui e il suo esercito.”
- “Mi domando perché non abbiano portato via anche te, Distrupe.” – esordì Wota.
- “Probabilmente hanno ritenuto sufficiente portare via Stepanda e Bau per riuscire a conquistare facilmente il forum. Questo sarà il più grave errore della loro vita. Ci organizzeremo e ci prepareremo a difendere questo posto con gli artigli e con i denti.”
- “Non sarà facile, Distrupe. L’esercito di Kopa è molto numeroso. Tra le sue fila ci sono, oltre alle iene, anche leopardi, leoni rinnegati, sciacalli e altri animali molto pericolosi. Anche se mobilitassimo tutti gli utenti del forum, non arriveremo mai ad avere un numero di soldati che sia sufficiente anche solo ad impensierire i nostri avversari. Dobbiamo cercare aiuto e subito.” – concluse Wota.

Distrupe rimase per diversi secondi in silenzio. Wota aveva pienamente ragione. Il forum, contando solo sulla propria utenza, non aveva alcuna possibilità di riuscire a sconfiggere l’esercito di Kopa e inoltre il tempo stringeva. Il malvagio figlio di Simba non avrebbe atteso ancora a lungo prima di attaccare il forum e conquistarlo esattamente come già fatto con le Terre del Branco. Poi, finalmente, l’admin ruppe il silenzio rivolgendosi al leoncino metallaro.

- “Wota…”
- “Sì, Distrupe?”
- “Toglimi una curiosità. Tu facevi parte dei PDF-F in passato, vero?”
- “Beh… sì. Ma è stato molto tempo fa.”
- “E dimmi… sei ancora in contatto con loro?”
- “Sssì… più o meno... ci sentiamo ancora ogni tanto, ma non ci vediamo più da una vita. Alcuni di loro non so nemmeno dove si trovino in questo momento. Aspetta…. Non starai pensando di chiedere aiuto a loro?”
- “Sì, Wota. La situazione, come hai potuto ben comprendere anche tu, è estremamente seria e il tempo gioca a nostro sfavore. Abbiamo urgente bisogno di aiuto e i PDF-F rappresentano la nostra unica speranza. Perciò ti affido il compito di trovarli, riformare il gruppo e tornare qui con loro a combattere contro l'esercito di Kopa.”

Wota rimase in un incredulo silenzio. Ciò che gli aveva appena chiesto Distrupe era tutt’altro che facile e avrebbe sicuramente richiesto molti giorni di tempo per riuscire a trovare tutti i membri e a riunire il gruppo dei Pazzi. Ma, in effetti, anch’egli riconosceva che l’unica speranza di riuscire a tenere testa al malvagio Kopa era quello di riunire i suoi vecchi compagni di gruppo. Il leoncino metallaro non rimase dunque a pensarci troppo e accettò la missione affidatagli da Distrupe.

- “Molto bene, Wota. Partirai questa notte stessa. Non c’è tempo da perdere.”
- “Io andrò con lui.” – prese parola Kion.
- “Sei sicuro?” – domandò Distrupe.
- “Assolutamente sì. Gli sarò di aiuto nel caso dovessimo incontrare eventuali difficoltà lungo la strada.”
- “D’accordo. Andrai con Wota. Che la fortuna vi assista.”
- “Grazie Distrupe. Ce ne servirà molta.”
- “Andate allora. Io indirò immediatamente un'assemblea straordinaria di tutti gli utenti del forum, admin e moderatori compresi, in modo tale da informare tutti del grave pericolo che stiamo correndo e organizzare al più presto la resistenza.”

E senza aggiungere altro, io e Wota partimmo alla ricerca di coloro che un tempo costituivano il grande gruppo dei Pazzi Delle Fan-Fictions, ormai non più unito. Né io né lui avevamo idea di dove si trovassero e di quanto tempo dovessimo effettivamente impiegare per riuscire a compiere la nostra missione. Anzi, non sapevamo nemmeno se fossimo stati veramente in grado di portare a termine il nostro compito. Uscimmo fuori dalla Home e notammo che la pioggia aveva iniziato ad attenuarsi e che le nuvole si stavano diradando, lasciando intravedere, su in alto, le stelle della notte. Per quanto io non creda in queste cose, forse era un segno di buon augurio per la nostra missione. Insieme al leoncino metallaro mi incamminai verso i cancelli del forum dai quali poi uscimmo fuori, dileguandoci fra l’erba alta della selvaggia savana africana.

La nostra grande avventura era ufficialmente iniziata.

Sono davvero contento che la mia storia vi stia piacendo. Scrivere i prossimi capitoli, adesso, sarà più difficile perché dovrò decidere in che modo muovere i personaggi e non ho ancora le idee ben chiare in merito. Spero solo di non impiegarci altri due anni per scriverli.