Tu non sei sola

primissima FF su Sarabi, sulla sua storia e sul suo passato

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  1. king_kovu
     
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    In effetti si,è vero che non bisogna soffermarsi troppo su alcuni avvenimenti,ma se allungassi un pò di più i capitoli renderesti la storia ancora più interessante
     
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  2. Sarabi_ingonyama
     
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    Okay, messaggio ricevuto <3
    ecco qua il secondo capitolo sella serie. Non succede molto, in verità, ma dovevo presentare una parte descrittiva della situazione attuale...




    CAPITOLO 2 BIANCO E NERO, SOLE E LUNA

    Sarabi sedeva vicino all'uscita della grotta, tutta intenta a leccarsi il pelo, il muso e le zampe.
    Era diventata davvero una bellissima leonessa, doveva ammetterlo. L'età dell'adolescenza era quella in cui le leonesse sbocciavano in bellezza e davano io meglio di sè. Molti maschi dei branchi vicini le facevano la corte, trascorrendo con lei gran parte del tempo libero.
    A lei quei leoncini vanitosi davano proprio sui nervi; l'unico cucciolo della sua età con cui avesse mai giocato era Hasidi, un leoncino scaltro, dal pelo nocciola e gli occhi gialli come il sole. Forse, da cucciola, se ne era anche un po' innamorata, ma , pensò Sarabi, era ancora piccola, piccola e ingenua...
    Ricordava quel giorno, l'ultimo giorno in cui l'aveva visto: Hasidi era passato dalla parte sbagliata del mondo molto tempo prima.
    Da quando conobbe Zira, una leoncina esiliata crudele e feroce ma molto persuasiva e macchinatrice, Hasidi cambiò atteggiamento: divenne irascibile, scontroso, poco disposto a collaborare col resto del branco. Zira gli aveva riempito il cuore di odio, incitandolo ad uccidere sia lei che sua sorella.
    Quel giorno, quando Hasidi lasciò le terre di suo padre per seguire Zira, Sarabi rischiò davvero di scoppiare in lacrime. Solo la presenza dell'intero branco riuscì a convincere la leoncina a non piangere. Non ancora, almeno.
    Francamente, però, non le interessava trovarsi un compagno, almeno per il momento.
    Una bella criniera non bastava per attirare l'attenzione della leonessa dorata, i cui occhi assomigliavano terribilmente a quelli della madre...
    Già, sua madre...
    A Sarabi faceva sempre venire molta malinconia la sua immagine, soprattutto dopo che il padre le lasciò per raggiungere la sua amata Elanna fra le stelle del cielo.
    Erevu cedette pochi mesi dopo la loro nascita.
    Il suo cuore era troppo ferito per poter guarire.
    A volte, la leonessa sperava di vedere entrambi i genitori in cielo, guardando le stelle, pregandole di proteggere lei e sua sorella da tutti i pericoli e di preservare la pace in quelle terre.
    Ogni sera la leonessa usciva a pregare, tornando sempre più sconfitta e delusa: Le stelle non le avevano mai risposto.
    Mai.
    Gli amari pensieri di Sarabi furono interrotti da un lieve fruscio, proveniente da una macchia di erba alta poco distante. Un sorriso si fece strada inconsapevolmente della leonessa, che continuò a fare finta di nulla:
    -Ta- daaa! Ecco a voi la legittima erede al trono delle Terre dell'Ovest, dallo sguardo fiero...e il passo pesante.-
    -Lo so... non sono mai stata brava nella caccia.- rispose Usiku ridendo, uscendo dal suo nascondiglio improvvisato.
    La leonessa nera era ancora più bella di Sarabi: il pelo, nero come la notte, risplendeva sotto la luce del potente sole di mezzogiorno. I suoi movimenti aggraziati e la voce dolce come il miele la rendevano estremamente affascinante. Ma ciò che colpiva di più erano i suoi enormi, lucenti occhi azzurri chiarissimi, che trafiggevano l'anima di chiunque li guardasse come fredde lame di ghiaccio, pur essendo il suo sguardo allo stesso tempo molto tenero.
    [è davvero stupenda] pensò Sarabi [ molto, molto bella].
    Sarabi non era mai stata invidiosa della sorella, ma dovette ammettere che le sarebbe piaciuto assomigliare almeno un poco a lei, più socievole e amata dal popolo, che la riteneva un'ottima futura sovrana. Stimava davvero moltissimo Usiku, ma non era interessata né al trono, né alle attenzioni degli altri membri del branco.
    Sarabi passava la maggior parte della giornate a caccia o a gironzolare per la savana da sola, oppure in casi eccezionali, con Usiku. Nessun leone, a parte lei, riusciva davvero a capirla.
    Non aveva mai capito perchè gli altri cuccioli la prendessero in giro... fatto sta, che Sarabi, non avendo nessuno su cui poter fare affidamento, faceva tutto da sè, creando attorno a lei una sorta di alone misterioso che la precedeva ovunque andasse. Era così poco abituata a stare col branco, che ormai nessuno la voleva come amica. A parte Usiku, s'intende.
    -Vieni a farti una passeggiata?- una voce interruppe il monologo interiore di Sarabi
    -C-cosa?- chiese quest'ultima, ancora persa nei suoi pensieri.
    Usiku ridacchiò sotto i baffi.
    -Sempre con la testa fra le nuvole, eh?-
    -Forse...-
    Le due leonesse si guardarono e risero ciascuna dentro di sé, apprezzando quei momenti di pace fraterna. Insieme, presero la strada verso un posto che ritenevano "loro". Si trattava di un burrone scosceso ed isolato, dove una volta sul fondo scorreva un fiume impetuoso, ormai prosciugato dal sole torrido della savana. Sarabi era piuttosto irrequieta, aveva come la sensazione di...no, si stava sbagliando. Forse il caldo le giocava brutti scherzi.
    Si mise a giocare con la sorella, che non riusciva a tenerle testa nella lotta, ma era comunque divertente provarci Nessuna delle due si accorse degli occhi gialli che le fissavano.
    Due occhi gialli come il sole ardente, ardente come il desiderio di vendetta.

    qui metto il significato dei nomi dei personaggi (anche di quelli che devono ancora essere presentati), per farvi un'idea di come va avanti...


    SIGNIFICATO NOMI:
    Sarabi: miraggio
    Mufasa: re
    Taka: non desiderato
    Uru: diamanti
    Ahadi: promessa
    Zingela: caccia/ cacciare
    Sarafina: stella splendente
    Hasidi: maligno
    Usiku: notte
    Erevu: intelligente
    Elanna: ?
    Habari: notizia

    Buona notte gente :)

    Edited by Sarabi_ingonyama - 30/11/2014, 16:23
     
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    Scusa, ma mi sembra strano che Zira inganni così facilmente Hasidi, voglio dire, non è detto che se dici a un tizzio di fare qualcosa lui ti dia subito ascolto, inoltre mi è sembrato un fatto scritto velocemente li per allungare il pezzo visto che, almeno per il momento, non sembra rilevante per la trama (Ripeto, almeno per il momento).
    Di solito i "cattivi" subiscono una sorta di evoluzione per diventare tali, l'autrice sei tu e puoi perfettamente decidere di tralasciare alcune cose ma avrei ritenuto necessario un approfondimento del motivo per cui Hasidi si lascia ingannare dalle parole di Zira.

    Edited by Martirios - 26/11/2014, 06:38
     
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    Mmmmmmh... Zira entra in scena... ma Hasidi per ora non mi dice granché... spero che non rubi del tutto la scena a Scar, a meno che non sia un personaggio marginale.

    Vedremo cosa ci riserverai.
     
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  5. Sarabi_ingonyama
     
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    So bene che per ora la storia di Hasidi e Zira è un po' buttata là così in vacca, ma era solo per anticipare un po' la storia. i fatti che succedono in quello spazio di tempo sono tutti raccontati in uno dei prossimi capitoli, abbiate solo un po' di pazienza! XD
    Comunque, chi di voi pensa che Hasidi sia un personaggio inutile, una parentesi chiusa oppure un modo per ingannare il tempo...si sbaglia di grosso...

    la storia non segue un ordine cronologico ben preciso, ci sarà qualche flashback in cui si capisce cosa è successo con Hasidi e Zira.
    è vero, i cattivi subiscono una sorta di trasformazione, succede loro qualcosa che li cambia emotivamente. Ecco, in questo caso...
    il personaggio, che presenterò più tardi, cova rabbia già da tempo e l'incontro con Zira fa esplodere la rabbia dentro di lui. questa cosa della trasformazione la applico già su un altro personaggio, per questo non ho ancora giocato questa carta


    Edited by Sarabi_ingonyama - 30/11/2014, 16:25
     
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  6. Sarabi_ingonyama
     
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    Stasera posto il terzo capitolo

    ehmmm...imprevisto; come non detto, non faccio niente, sennò passa troppo poco tempo tra un capitolo e l'altro e la storia passa via veloce (in più devo modificare il capitolo perchè non mi piace come lo avevo scritto

    Edited by Sarabi_ingonyama - 30/11/2014, 16:26
     
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  7. king_kovu
     
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    Prenditi tutto il tempo che vuoi per modificarlo,ma guarda che siamo solo al 2 capitolo,spero che ci sia ancora tanto da scrivere e leggere...e ci sono storie che anche dopo anni dalla loro pubblicazione continuano a essere lette...
    Detto questo fai con calma,noi non abbiamo fretta
     
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  8. Sarabi_ingonyama
     
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    okay, grazie per la comprensione. è che dopo le vostre (costruttive e ben accette) critiche, ho pensato di:
    a) spostare più avanti la storia di Hasidi e Zira;
    b) approfondire la storia un po' meglio
    vabbè, domani vi faccio vedere le modifiche XD <3
     
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    D'accordo. Prendi tutto il tempo che ti serve, ma ricorda: è la tua FF, puoi fare quel che vuoi, mettere tutti i colpi di scena e risvolti che vuoi.

    E un'altra cosa: ricordati dell'opzione modifica dei messaggi. I doppi post non sono visti di buon occhio.
     
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    Soprattutto quelli quadrupli...
     
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  11. king_kovu
     
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    Ti posso dare un consiglio?
    Scrivi quello che è giusto per te e nel modo in cui vuoi tu,ovviamente seguendo le critiche che ti sembrano più costruttive e che possano migliorare la tua FF,ma in fondo segui soltanto te stessa,perchè noi non possiamo sapere quello che vorrai far accadere nè tantomeno giudicare dopo soli due capitoli...perchè ognuno dà un'interpretazione diversa a seconda delle emozioni che suscita in lui...quindi continua per la tua strada!!! Per adesso stai andando bene quindi non ti curar di noi segui te stessa!
     
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  12. Sarabi_ingonyama
     
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    Grazie a tutti per il sostegno morale e per i consigli (che si sono rivelati utilissimi)! ecco qua il quarto capitolo della storia. Un piccolo viaggio nei ricordi di Usiku e Sarabi...




    CAPITOLO 3 TU NON SEI SOLA

    -Giochiamo di nuovo?-
    -Ancora?? Non sei stanca?-
    -Io no! Tu?-
    -Certo che no!-
    -Allora attacca!-
    Sarabi non se lo fece ripetere due volte: tese i muscoli, regolò il respiro, ritrasse gli artigli e con uno scatto felino guizzò sopra la sorella, sbattendola a terra sonoramente.
    -Ho vinto!...-
    -Non è vero! Non ancora!-
    Usiku si dimenò sotto il leggero, ma pur sempre da non sottovalutare, peso di Sarabi.
    Tutto inutile, ogni sforzo era assolutamente vano. La sorella passava un sacco di tempo da sola a cacciare e avrebbe potuto benissimo abbattere uno gnu con il solo aiuto della sua esperienza. In confronto, lei era un topolino fra le zampe del gatto.
    Si agitò ancora una volta nella speranza di liberarsi dalla sua presa. Niente. Usiku alzò gli occhi al cielo:
    -Allora?- chiese la leonessa dorata alla sorella, una strana luce lievemente soddisfatta accesa nei suoi occhi ambrati, penetranti eppure impenetrabili.
    -Uff...e va bene: mi arrendo! Contenta?- sbuffò la leonessa più grande.
    Sarabi si tolse da sopra la sorella, pur tenendola sott'occhio:
    -Oh si, molto...- rispose divertita.
    -Voglio la rivincita!-
    -No, Usiku, adesso basta.-
    -Dai!- chiese pietosamente la leonessa nera.
    -No.-
    -Forza!-
    -Usiku...-
    -Coraggio!-
    -Ho detto no!!- Sarabi era davvero scocciata –forza, torniamo a casa.
    Detto questo, la leonessa cominciò ad avviarsi sul sentiero del ritorno.
    -Hai solo paura- sussurrò Usiku, nella speranza di non farsi sentire.
    Purtroppo, non le andò bene.
    Sarabi si fermò di scatto.
    Non poteva averlo detto.
    Non lei.
    Il suo unico punto di sostegno, la sua unica amica, la sola che avesse mai avuto.
    Ora, distruggeva tutta la parete che Sarabi aveva costruito attorno a sé per non mostrarsi debole, una leonessa senza valore.
    Una leonessa senza amici.
    Quelle parole l'avevano davvero ferita.
    -Io. Non. Ho. PAURA!- l' urlo della leonessa fece alzare in volo uno stormo di marabù che sostava nelle vicinanze- Io non ho paura! Siete voi, il branco, che avete paura di me!! per voi non sono altro che un mostro, la parte peggiore della dinastia! L'anello debole della catena! Ho mai fatto male a qualcuno? No! Eppure tutti mi temono, nonostante la mia presenza sia essenziale per a caccia: senza di me non riuscireste a braccare nemmeno un avvoltoio in punto di morte!
    La leonessa era furibonda: i suoi occhi rossi come il fuoco trattenevano a stento le lacrime:
    -Sta calma, Sarabi. Non intendevo dire questo...-
    Usiku aveva già assistito a questi sfoghi di rabbia della sorella.
    Sarabi non era cattiva, anzi: era una delle leonesse più meritevoli di fiducia, dolci e apprensive che conoscesse.
    Ma nessuna leonessa aveva mai voluto esserle amica. Usiku non ne aveva mai capito il motivo.
    Il fatto di non avere amici, l'assenza di una madre e di un padre che l'amassero, la mancanza di affetto durante la sua infanzia l'avevano resa estremamente incline a sfoghi di rabbia, a volte anche eccessivi.
    Ma nonostante tutto si controllava. Non aveva mai fatto male a nessuno.

    Era solamente sola.
    Tanto sola.

    Sei mesi prima:
    -Kama, andiamo a trovare Sarabi?- la leoncina nera guizzava di quà e di là, cercando di afferrare una mosca che le ronzava attorno.
    -Sarabi? Ma sai che non vuole essere disturbata...-rispose l'amica, trattenendo la sua preoccupazione.
    Usiku notò una leggera incrinatura nella sua voce.
    -Dai, è sempre tanto sola! Magari non starebbe sempre così isolata da noi se la invitassimo a giocare!-
    Kama era perplessa:
    -Ma sta sempre per conto suo, a ruggire e tirare agguati alle lucertole. Alla sua età non è troppo piccola per cacciare?-
    -Sì, ma non ha altri passatempi...allora, vieni?-
    -No, no grazie...- rispose Kama- magari un'altra volta!.-
    La leoncina si girò e corse verso al sua grotta.
    -Fifona!- le urlò dietro Usiku piuttosto arrabbiata.
    La cucciola si diresse allora verso l'insenatura in cui sua sorella trascorreva la maggior parte della giornata.
    Era un posto umido, freddo e piuttosto buio; faceva paura a tutti i cuccioli del branco, che non osavano avvicinarsi.
    Appena entrata, Usiku ebbe un brivido lungo la schiena. Freddo? Paura? Non lo sapeva neanche lei...
    La cosa che colpì subito la leoncina erano i lamenti soffocati che provenivano dal fondo della grotta; lamenti che appartenevano ad una cucciola molto piccola. Erano carichi di tristezza che la voce acuta da giovane leonessa enfatizzava ancora di più.
    Usiku si avvicinò trattenendo il respiro e facendo attenzione a non fare rumore. Sapeva perchè piangeva: voleva avere anche lei delle amiche con cui giocare, qualcuno che le volesse bene...
    Spesso Usiku sentiva Sarabi lamentarsi nel sonno, piangere e gridare -perchè non mi volete?! Perchè?!-
    Allora lei si alzava e andava a consolarla, spesso senza riuscirci.
    Inciampò su un sassolino, che rimbalzò e l'eco risonò per tutta la grotta. Non era mai stata brava come Sarabi in quelle cose.
    -Chi va la?- chiese la piccola Sarabi, tirando su col naso e asciugandosi le lacrime.
    -Scusa se ti ho spaventato- disse Usiku -non ne avevo intenzione...-
    -Non mi hai spaventato- rispose la leonessa, più determinata che mai. Non riusciva però a non far tremare la voce -io non ho paura!-
    -Lo so, Sarabi. Lo so...-

    -Sarabi...-
    -Cosa c'è, adesso?! Vuoi continuare a prendermi in giro??-
    Sarabi dava le spalle alla sorella, ma Usiku riuscì comunque a vedere le sue lacrime rigarle il volto e cadere a terra silenziose: un'incontrollabile flusso che faceva trasparire tutti i veri sentimenti di Sarabi.
    Non faceva vedere mai a nessuno se piangeva. Non serviva a nulla, per cui perchè mostrarsi debole?...
    Le lacrime continuavano a scendere.

    -Io ti sentivo- disse Usiku.
    -Cosa?- chiese Sarabi.
    -Io ti sentivo.-ripeté
    -Ti sentivo piangere da sola nella grotta ogni volta che chi credevi amico ti mentiva.-
    -No.-
    -Ti sentivo gridare e ruggire quando eri in solitario nella savana e le altre leonesse ti
    evitavano.-
    -No!-
    - Ti Sentivo quando, di notte, ti alzavi e uscivi dalla grotta anche se faceva freddo, solo per vedere se mamma è papà ti guardavano da lassù.-
    -NO!- il pianto di Sarabi era irrefrenabile, perchè non era la tristezza che faceva scendere le lacrime. Era la rabbia.
    -Sì, Sarabi. - disse tranquilla Usiku, sorridendo- Io ti sentivo perchè ero lì con te, sono sempre stata qui con te. E sono qui anche adesso, per cui girati e guardami mentre ti parlo!-
    La leonessa dorata si girò e fissò la sorella negli occhi, quegli splendidi occhi azzurri.
    -Tu non sei sola, Sarabi.- le disse determinata la sorella.
    -Tu non sei sola.-

    Edited by Sarabi_ingonyama - 28/11/2014, 22:06
     
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    Ti consiglio di ricontrollare il testo
    (Ti sei lasciata dietro qualche errore).
    Comunque testualmente parlando il pezzo non mi è dispiaciuto, tranne un piccolo pezzetto che mi ha fatto storcere il naso
    CITAZIONE
    Le sue lacrime rigarle il volto e cadere a terra senza pietà

    Non so perché ma la frase non mi convince
    (Ma sono certo al 90% che è una cosa mia XD)
    A dire il vero non so come scriverti un commento degno di questo nome sul pezzo, come ti ho già fatto notare io non sono un grande amante delle parte dolci di un racconto quindi credo che gli altri lettori ti sapranno dare un opinione più corposa sul pezzo in se.
     
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  14. Giulia dans le noir
     
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    E' un racconto molto intenso. Vai migliorando capitolo dopo capitolo, sia nel modo in cui scrivi sia nella modalità di presentare i personaggi che di descrivere i loro sentimenti.
    Proponi una versione inedita di Sarabi, del tutto differente da quella diffusa di solito. E mi piace!
    Come mi piacciono i tuoi personaggi originali, soprattutto Usiku.

    Un unico dubbio riguardo all'ultimo capitolo: l'episodio di Sarabi che piange nella caverna è di sei mesi precedente al presente che narri. Lei è una cucciola ancora troppo giovane per cacciare le lucertole.
    Ecco, mi sembra sei mesi siano un po' pochi per far diventare lei e Usika pienamente (o quasi pienamente) adulte e già cacciatrici. Ma forse non ho capito qualcosa io :/


    Complimenti sinceri. A leggerti presto


    Edited by Giulia dans le noir - 2/12/2014, 09:21
     
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  15. Sarabi_ingonyama
     
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    Grazie per i commenti, Giulia dans le noir, è sempre bellissimo vedere che arriva qualcun'altro di nuovo a leggere la mia storia ;*
    Riguardo a quel flashback...
    CITAZIONE
    Un unico dubbio riguardo all'ultimo capitolo: l'episodio di Sarabi che piange nella caverna è di sei mesi precedente al presente che narri. Lei è una cucciola ancora troppo giovane per cacciare le lucertole.
    Ecco, mi sembra sei mesi siano un po' pochi per far diventare lei e Usiku pienamente (o quasi pienamente) adulte e già cacciatrici. Ma forse non ho capito qualcosa io :/

    nella mia storia, Sarabi, Usiku e co. hanno circa un anno, per cui sono già quasi adulte (diciamo in periodo adolescenziale). sei mesi prima (cioè all'età di sei mesi) i leoni di solito non cacciano perchè sono troppo piccoli, ma le lucertole o i topolini non sono bersagli poi così difficili,no?
    Anche ad un anno è insolito che una leonessa vada a caccia per gli stessi motivi di prima, ma per Sarabi, che oltre ad essere allenata già da piccola e portata di natura per la caccia, non è una così grande impresa :)
     
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211 replies since 23/11/2014, 18:47   4412 views
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