Tu non sei sola

primissima FF su Sarabi, sulla sua storia e sul suo passato

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  1. Sarabi_ingonyama
     
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    Finalmente qualche risposta sul passato del nostro misterioso "amico" (che in verità sappiamo tutti essere un gran b******o, ma fa lo stesso...)
    Grazie a tutti per i commenti :P
    Spero vi piaccia.

    CAPITOLO 7.1 VENDETTA
    Hasidi si leccò le zampe, il sapore metallico del sangue gli scese lungo la gola, ma non gli diede fastidio, anzi, lo trovò estremamente piacevole.
    In effetti, non sapeva cosa preferisse il quel momento: se il fatto che la sua vendetta contro Sarabi ed Usiku fosse andata esattamente come lui aveva organizzato oppure la consapevolezza di essere diventato Re. Finalmente.
    In tutti quei mesi passati da vagabondo aveva dovuto abituarsi a sopravvivere come poteva e se il prezzo da pagare era la vita di qualcun altro, allora doveva essere riscattato, senza alcun indugio.
    La vita da ramingo era dura, crudele, spietata, ma da tutto ciò Hasidi aveva imparato una cosa, che lui riteneva più che altro un principio di vita: mai chinare la testa, o qualcuno ti spezzerà il collo.
    Con la criniera ancora imbrattata di sangue, il leone avanzò a passi veloci e decisi verso la foresta. Arrivato al confine della macchia di vegetazione, si fermò e si sdraiò all'ombra di un'acacia. Passarono alcuni minuti: l'alba era ormai vicina e Hasidi cominciò ad innervosirsi. Lei sapeva quanto lui non sopportasse l'attesa.
    Finalmente, un rumore da dietro il cespuglio annunciò l'arrivo della presenza tanto attesa.
    Una giovane e alquanto leonessa dagli occhi rosso fuoco sbucò da dietro l'arbusto e andò subito in direzione di Hasidi che, vedendola, si alzò di nuovo compiaciuto.
    La cacciatrice cominciò a strusciarsi maliziosamente lungo il corpo del leone emettendo delle fusa sommesse che vennero ricambiate con ardore dal giovane capo branco.
    -Ciao amore.-
    -Ciao Zira. Hai fatto in fretta, vedo.-
    -Mmh...lo so. E so anche quanto tu odi i ritardatari...-disse la leonessa appoggiando la testa sulla spalla del compagno, senza smettere di fissarlo con quegli occhi di lava incandescente.
    Hasidi sorrise alla compagna e la leccò affettuosamente sulla guancia.
    Ci fu qualche secondo di silenzio, interrotto solo dal basso mormorio delle fusa dei due amanti.
    Fu Zira a riprendere la parola:
    -Allora, Hasidi...il piano ha funzionato?-
    -Alla perfezione, direi.- rispose lui con un tono perfido e piuttosto distaccato, accompagnando la sua affermazione ad un ghigno ben poco rassicurante.
    In tutta risposta, Zira gli sorrise di rimando, questa volta con fare attraente.
    -Lo sai che ti adoro quando fai quello sguardo...-
    I leone dal pelo scuro ridacchiò e la baciò di nuovo, poi entrambi si incamminarono verso il loro nuovo regno, le Terre dell'Ovest.
    All'inizio del percorso, Zira e Hasidi parlarono poco, ma fu una domanda della leonessa a rompere il silenzio della foresta.
    -Hasidi?-
    -Sì, Zira?-
    -Ecco, io mi sono sempre chiesta una cosa: ora hai avuto la tua vendetta contro Sarabi e Usiku, diventando l'unico possibile re delle terre dell'Ovest, giusto?-
    -Esatto, non capisco cosa non ti sia chiaro.- rispose un po' scocciato il leone.
    -Il perchè tu voglia quelle terre. Non sono più fertili nè rigogliose da tempo, ormai, e i territori di caccia si sono ristretti notevolmente dopo la morte di Erevu. Inoltre, non ho mai capito cosa è successo con quelle due. Cioè, io so solo un piccolo pezzo della storia, ma non è per un'antipatia che ti saresti scomodato tanto e per così tanto tempo. Giusto?-
    Hasidi sospirò guardando il terreno sotto le sue zampe: -Giusto...-
    -Zira, devi sapere che quando io abitavo nelle Terre dell'Ovest non era tutto bello come si potesse immaginare. Intanto, il Re era sempre più assente e questo non contribuiva certo al benessere del regno.
    Mio padre non lo ho mai conosciuto, ma mia madre diceva spesso cose poco gentili su di lui e spesso la coglievo piangere nel sonno mormorando il suo nome.
    Poche settimane dopo la mia nascita, lei morì in seguito ad un improvvisa pestilenza che si abbattè sul nostro branco, che venne decimato. Molti cuccioli perirono in quel periodo. Io venni adottato da un'altra leonessa, che però aveva già due cuccioli appena poco più grandi di me: Deni, una femmina, e Sifa, l'unico cucciolo maschio rimasto oltre a me nel branco.
    Entrambi erano incredibilmente stupidi, arroganti e cattivi, soprattutto con me, che essendo più debole e quindi incapace di difendermi, potevo essere un ottimo pupazzo da strapazzare nel tempo libero.
    Sifa, essendo il leone più promettente nel branco, sarebbe stato probabilmente dato come compagno ad Usiku, la futura Regina di quelle terre e lui sarebbe diventato il futuro Re.
    Sarabi e Usiku erano le mie migliori amiche, quand'ero cucciolo. Insomma, erano anche le uniche. Patetiche, è vero, ma perlomeno loro non mi usavano come tiragraffi.
    Non sopportavo l'idea che una di loro fosse data in sposa a quel cretino di mio fratello, ma soprattutto, non capivo il perchè a lui sarebbe spettato il regno e a me no! Era incredibilmente sbagliato! Così, col passare del tempo, la mia brama di potere aumentò e arrivai persino ad architettare un modo per far fuori quelle due mocciose: ormai mi sembrava l'unico modo per arrivare al potere. Il tutto, però, sfumò all'ultimo secondo, quando quell'idiota di mia sorella mi sorprese mentre stavo per attaccare le leoncine vicino alla gola, nel tentativo di farle cadere e sbarazzarmene per sempre. Una volta cresciuto, avrei poi sfidato e battuto Sifa a duello, guadagnando così il trono. Ma Deni fece la spia e per poco non fui buttato fuori dal branco: fu solo grazie all'intervento si Sarabi che mi salvai dall'esilio. Non per molto, però.
    Ero arrabbiato, deluso, furioso per non essere riuscito a mettere in atto il mio piano perfetto. Una notte, superai senza accorgermene i confini delle Terre dell'Ovest...-
    -E fu lì che incontrasti me...- ammiccò Zira, compiaciuta.
    -Già. Il resto della storia lo sai.-
    La leonessa fece cenno di sì con la testa:
    -Continuammo a vederci nella foresta, di notte, in segreto, per paura di essere scoperti dalle sentinelle del branco. Io mi innamorai di te e tu mi promisi di diventare la tua Regina, un giorno. Solo che...-
    -Solo che io non ero ancora il legittimo Re...- la interruppe Hasidi.
    -Qualche settimana dopo il nostro incontro, Re Erevu annunciò che aveva scelto il compagno di sua figlia nonchè suo erede al trono, e quel "qualcuno" non ero io. Alla vista di mio fratello accanto ad Usiku (la cui espressione, anche se disgustata, non poteva essere minimamente comparata alla mia) che avanzava beatamente al fianco del Re, non ci vidi più dalla rabbia.
    Finita la cerimonia, Sifa andò ad abbeverasi presso lo stagno del branco e per me fu l'occasione perfetta per sbarazzarmi di lui. Lo invitai ad entrare in acqua con me, con la scusa di giocare un po' con il mio "fratellino"...- Hasidi pronunciò con disgusto quelle ultime parole. -appena arrivammo nel punto più profondo dello stagno, lo accecai, perforandogli entrambi gli occhi con gli artigli. Poco dopo, svenne dal dolore e l'acqua gli entrò nei polmoni, appesantendolo e impedendogli di respirare. In pochi minuti, il suo corpo raggiunse il fondo del lago.
    Usiku mi vide e andò a spifferare tutto al padre, che mi esiliò dalle Terre dell'Ovest per sempre!-
    Hasidi non si rese neppure conto di stare urlando contro la leonessa.
    -Ma me la pagheranno...- continuò lui -Oh, sì, e ora vedranno cosa sono in grado di fare: nessuno oserà mai più dirmi chi sono o cosa sono! Io scelgo come vivere la mia vita!!!-
    Zira non lo aveva mai visto così furioso dal giorno del loro primo incontro e, dopo un momento di esitazione, si decise a prendere la parola.
    -Allora, cosa aspetti? Siamo quasi arrivati. La tua vendetta sarà finalmente compiuta, una volta per tutte!-
    Hasidi la guardò e nei suoi occhi la leonessa percepì l'odio e la collera che traboccavano, covati per anni nel cuore. Ammise a se stessa di avere per la prima volta timore di quel leone.
    Camminando avevano ormai superato da tempo il confine delle terre natìe di Hasidi. Nell'aria, l'odore delle leonesse veniva trasportato lontano dal forte vento, che agitava la criniera nocciola del leone.
    Fuori dalla grotta del branco, due si fermarono per accertarsi che tutte le leonesse fossero all'interno del covo. Da dentro la caverna non si udivano voci: a quell'ora le cacciatrici dovevano essere tutte fuori per cacciare.
    Hasidi si girò e fissò Zira negli occhi, in cerca di un po' di sostegno. La leonessa gli leccò la guancia e sorrise malefica.
    -Vai, amore. È il tuo momento.-


    Ecco a voi, come promesso, qualche chiarimento sul passato (e sull'imminente futuro) di Hasidi, sul perchè sia stato esiliato, ecc...
    Ho diviso il brano in due pezzi perchè era troppo lungo e non si impaginava bene, ma la seconda arte dovrei riuscire a postarla martedì.
    Non succede molto, a dirla tutta, ma dovevo far luce sulla vicenda :D
    In effetti, la vendetta vera e propria arriva nella seconda parte...


    Edited by Sarabi_ingonyama - 8/12/2014, 21:27
     
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211 replies since 23/11/2014, 18:47   4428 views
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