Tu non sei sola

primissima FF su Sarabi, sulla sua storia e sul suo passato

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  1. Sarabi_ingonyama
     
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    CAPITOLO 4 VECCHIE CONOSCENZE
    L'abbraccio fra Usiku e Sarabi durò ben poco, ma fu carico di emozioni come nessun abbraccio era mai stato. Sarabi stringeva a sé la sorella fortissimo, quasi a compensare tutti gli anni, i mesi, i giorni e le ore in cui si era sentita odiata e disprezzata.
    Le lacrime calde della leonessa dorata bagnavano le spalle della sorella maggiore, che ricambiava l'abbraccio con altrettanta generosità.
    [Devo averle fatto prendere un bel po' di paura] pensò Sarabi [quando mi sono girata di scatto, saltandole addosso. Chissà cosa avrà pensato] un dolce sorriso si fece strada sul volto della leonessa.
    -Non ti farei mai del male- disse ad alta voce, rivolgendosi alla sorella.
    -Ah no? E io che pensavo...- Usiku le lanciò un'occhiata divertita, che venne subito ricambiata.
    -Forza, torniamo a casa- disse infine Sarabi -si sta facendo tardi...zia Habari sarà preoccupata-
    -Hai ragione...-
    Entrambe le leonesse si voltarono per prendere la via di casa, ma Sarabi si fermò per un attimo:
    -Senti Usiku...-
    -sì?-
    -Volevo solo dirti...grazie- disse quest'ultima parola con un sussurro.
    Un po' si vergognava a dire davvero una cosa del genere,ma in fondo...era sua sorella. E lei non meritava di essere trattata male. Neanche gli altri in verità.
    Sarabi avrebbe voluto chiedere perdono al branco riguardo il suo comportamento verso di loro; avrebbe cominciato a socializzare con le altre leonesse, a ridere e a scherzare come aveva visto fare a Usiku nel corso dei mesi, a farsi addirittura...degli amici?
    Usiku si voltò verso di lei e le sorrise dolcemente, quasi fosse lei a dover chiedere grazie.
    Ma di colpo la leonessa scura si bloccò.
    -Usiku, ma che cosa...- chiese interdetta Sarabi.
    Le sue parole furono troncate a metà dall'arrivo di un odore improvviso che credevano entrambe di aver dimenticato in un passato ritenuto da tutti remoto.
    [No...non può essere] pensarono quasi all'unisono.
    Ogni loro dubbio o incertezza furono sciolti dalla sagoma che uscì dal cespuglio lì accanto: un leone adulto al massimo della potenza si imponeva con tutta la sua statura davanti alla coppia di leonesse, che non vedevano altro che il compagno d'infanzia.
    La pelliccia color nocciola sembrava più scura per via della luce del vespro, ma era ugualmente inconfondibile, così come il colore egli occhi dorati, che apparivano ancora più brillanti. Uno strano luccichio inquietante si nascondeva dietro il suo sguardo falsamente benevolo, ma nessuno lo vide.
    Per loro era lo stesso di sempre.
    Per loro, era solo Hasidi.

    -Buongiorno rag...ehi!! Che fai?!-
    Il saluto di Hasidi fu interrotto bruscamente da una palla di pelo nera che lo travolse come una furia, comiciando a parlare così velocemente che gli altri due due leoni si chiesero dove trovava i tempo di respirare.
    -Hasidiiiii!!! Cosa ci fai qui? Dov'è Zira? Perchè sei tornato? Oh, non importa il perchè, importa solo che tu sia qui! Non sai neppuer quanto sono felice di rivederti, credevamo ti fossi fatto una famiglia, una vita, un branco! Ma guarda un po' come sei cresciuto!....-
    Usiku assalì il leone con così tante domande da fargli venire il voltastomaco.
    Il leone ebbe l'istinto di graffiarle il muso con gli artigli, ma avrebbe solo peggiorato la situazione.
    Fece buon viso a cattivo gioco:
    -Ciao Usiku! Come sei diventata grande! E sei anche meravigliosa! Allora i miei ricordi non mentono...- il leone le fece l'occhiolino.
    Il risultato fu la spettacolare visione di un leone nero a chiazze rosse.
    Sarabi dovette fare appello a tutta la sua dignità per non scoppiare a ridere come una iena: riuscì a reprimere il suo attacco di allegria e si limitò ad una risatina sotto i baffi.
    -Ciao anche a te Sarabi...- disse il leone, fingendosi offeso.
    La leonessa rispose sorridendo -Bentornato!-

    1 ora dopo
    -Dobbiamo affrettarci! Ormai è buio!-eclamò sorpresa Usiku.
    Era proprio vero: le ombre erano scese velocemente e avevano avvolto tutta la pianura, segnalando l'inizio della notte.
    -Come faremo ora?...non troveremo la via di casa con questo buio!- riprese spaventata.
    -Tranquilla, Usiku!- la interruppe Hasidi -Io conosco un posticino proprio carino dove potremmo trascorrere la notte lì. Vi andrebbe?-
    -Oh sì, certo! Molto volentieri!- esclamò entusiasta la principessa delle Terre dell'Ovest, saltellando qua e là come un leprotto -Se vuoi mostrarci la strada...-lo invitò con la zampa.
    Hasidi prese un sentiero che portava all'interno di una fitta macchia di vegetazione rigogliosa, Sarabi lo guardò allontanarsi e mischiarsi col buio della notte; poi si avvicinò alla sorella.
    -Usiku..Usiku, dove sei??- chiese sussurrando la leonessa.
    -Eccomi! Non mi vedi per caso?-
    -Certo che ti vedo! Mica sono cieca...-
    Sarabi si girò e prese uno spavento vedendo solo gli occhi della sorella fluttare nella notte, mentre il resto del corpo si mimetizzava perfettamente con il nero che la circondava.
    [Ammetto, fa un po' paura questa cosa...] disse fra sé e sé.
    -Tu credi che ci sia da fidarci di lui? Di Hasidi, dico...- continuò.
    -Ma cosa dici, Sarabi?- le rispose quasi offesa Usiku -certo che possiamo fidarci! In fondo non ci ha mai fatto del male!
    [C'è sempre una prima volta] pensò tristemente Sarabi.
    -Sai, Zira è Hasidi hanno litigato, poco tempo fa..- fece una pausa – Lei lo ha lasciato...-
    -Quando te lo ha detto?-
    -Prima, mentre chiaccheravamo- rispose quest'ultima.
    -Ma...ma si rende conto di quantecose ha fatto lui per farla felice?! E poi Zira lo lascia così?- Sarabi era molto arrabbiata e anche un po' disorientata, ma per quanto si sforzasse, non riusciva a capirne il perchè -Soprattutto quando lui ha cercato di...di...-
    -Lo so, Sarabi, ma ora è cambiato, stanne certa! In fondo, anche lui merita una seconda possibilità, no?- Usiku fece l'occhiolino allla leonessa color sabbia.
    -Ehm...cosa intendi per "anche" lui?- un sorrisetto furbo invase il volto di Sarabi.
    -Nulla, nulla...- disse Usiku con finta malizia.
    -Ehi, voi laggiù! Mi raggiungete?- il ruggito lontano di Hasidi richiamò l'attenzione delle due cacciatrici.
    -Arriviamo!-
    Come una sola leonessa, le due sorelle scattarono all'unisono verso l'amico.
    Ora che era vicino a lui, Sarabi poteva vedere perfettamente il corpo di Hasidi: atletico, muscoloso e...gonfio?
    -Perchè hai delle punture di calabrone?- gli domandò perplessa, notando i rigonfiamenti sulla spalla dell'amico.
    -Oh, questi?- rispose lui indicando le punture -non sono niente...me le sono fatte arrivando qui.-
    -Mi dispiace...sei fortunato ad averne prese solo una o due; più di cinque punture e cadevi a terra morto stecchito- puntualizzò ironicamente Sarabi.
    [Allora dovrò sbrigarmi a sparire, sennò ci rimango secco anch'io...] riflettè Hasidi.
    Vedendo che non rispondeva alla provocazione, la leonessa gli diede un colpetto sul muso.
    -Ehi! Ma che fai?-
    -Niente. Vedevo se eri sveglio.- rispose maliziosamente lei.

    -Eccoci, siamo arrivati!- esclamò dopo mezz'ora di cammino il leone.
    -Finalmente! E per fortuna che era vicino...- sussurrò Usiku alla sorella, che rispose con una risatina soffocata.
    -Ecco, voi potete dormire qui.- disse Hasidi, indicando le radici di un alberello, la cui sagoma si perdeva nell'oscurità.- io riposerò più distante. Sai, non sono ancora abituato a dormire senza...- sospirò. Si fece i complimenti da solo per la sua ottima interpretazione da povero leone dal cuore spezzato e con un po' di sforzo riuscì anche a farsi venire le lacrime agli occhi.
    -Oh, non piangere...andrà tutto bene, vedrai!- lo consolò Usiku.
    Sarabi, nel suo cuore, continuava a dubitare del leone e della sua improvvisa apparizione, ma se Usiku si fidava di lui, perché non doveva cominciare a farlo anche lei? In fondo, doveva cominciare da qualcuno...
    -Buonanotte Usiku- la voce di Hasidi era più dolce del solito -buonanotte Sarabi.
    Poi si girò e se andò verso un altro albero poco distante.
    -Buonanotte!- rispose la leonessa nera arrossendo, sperando di non essere vista dalla sorella.
    -Buonanotte...-
    Sarabi si sdraiò ai piedi dell'esile pianta mentre Usiku si addormentò poco più in là.
    -Mamma, papà, vegliate su di me e su di Usiku- ripeté come ogni sera -fate che le terre del nostro branco siano sempre ricche di prede e fate che le Terre dell'Ovest tornino allo splendore di un tempo. Buonanotte.- Le stelle non diedero segno di vita.
    Sarabi si girò dall'altra parte un po' scocciata e cominciò sentirsi davvero, davvero stanca.
    Prima di chiudere gli occhi, vide un calabrone posarsi sul suo naso. Scacciato con un goffo movimento della zampa, l'insetto se ne andò infastidito e la leonessa poté finalmente dormire, sotto lo sguardo attento di Erevu ed Elanna, che da lassù guardavano tristi le due figlie riposare, sapendo cosa sarebbe successo poco dopo...


    NB: prima che tutti mi mandiate post su post per sapere la storia di Hasidi e Zira, sappiate che dovrete aspettare fino al capitolo 7 per capire cos'è successo fra i due.
     
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211 replies since 23/11/2014, 18:47   4428 views
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