PrideLand's story

La mia prima Ff!

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    Vengo dalla sardegna, ma al momento sono in viaggio per recuperare i Marò

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    Ohu evita di uccidermi o non saprai come va a finire e vivrai con i rimorsi e i sensi di colpa, caro mio!
    Trantuillo! é un film disney: cosa potrebbe mai andare storto? Lieto fine assicurato, sempre!
    "diventiamo tutti più Scar!" si sono un genio! Mi vengono spontanee xD
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    Senti, come leggi, anche se non sei ancora arrivato a questo punto, posta i commenti lo stesso!
     
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  2. Engie aura
     
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    vedo che abbiamo un nuovo utente a cui piace la tua ff.............sono super contenta!!!!!!!!!!!!!!!! e,stai tranquilla che ti difendo io!non ti torcerà un capello!
     
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    Grazie Engie anche se non credo che mi maltratterà!
    S..Spero più che altro...
     
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    /Aveva dormito troppo/
    Solo rumori confusi e indistinti. Per tanto. Non sapeva per quanto, o da quanto fosse in quelle condizioni. A tratti, qualche volta, tentava di aprire gli occhi, ma era subito costretto a richiuderli perché una luce abbagliante lo accecava. E così il principe credeva di star morendo, ma aveva proprio torto. Scoprì quanto si stesse sbagliando solo più tardi, quando finalmente il filo che lo separava dall'atteso risvegli si spezzò, ricatapultandolo nel mondo vero in un urlo che fece destare tutti gli altri leoni che si erano appisolati attorno a lui, e che attendevano da giorni trepidanti il suo risveglio, anzi che speravano in un suo risveglio, se si deve dirla tutta … Perché era ridotto parecchio male, il principe.
    Quando si svegliò, di certo non si sentì appagato, anzi! Non fu facile, perché la luce che lo accecava era ancora li, e scomparve solo dopo che, in modo abbastanza sofferto, tentò più volte di aprire gli occhi, come sigillati dalla morsa dell'acqua, nella quale ancora si sentiva galleggiare. Le pareva che il mondo ruotasse in senso antiorario, e gli sembrava di avere la testa in una bolla d'aria pronta a scoppiare. Sì girò dall'altro lato e sbatté la testa al muro, scoppiando quella "bolla" che gli pareva di avere. Solo ora aprendo gli occhi riusciva a vedere le cose, per quanto le immagini erano da prima confuse, distorte e indistinte, proprio come le voci delle persone che gli si trovavano accanto, forse troppe persone, pronte ad assisterlo in tutti i modi possibili. Non riconosceva facce familiari, forse per la vista annebbiata, e le voci erano sorde, cupe, e solo una riuscì a distinguere:
    - Kopa !- era la sorella, che si fece spazio tra le leonesse strette attorno al fratello. Questo alzò la testa, che ancora un poco gli girava, ma scuotendola un attimo subito le immagini iniziarono ad essere stabili, solide, giuste diciamo, come dovevano essere. Quasi tremante si alzò, per ricadere subito dopo -K.. kiara ….- La sorella ora gli era affianco, e lo rispingeva nella posizione iniziale -Non muoverti, sta così …. - lo accarezzava e le dava pacche sulla spalla.
    -D … dove sono?-
    -Non vedi?- disse la principessa con un sorriso -sei a casa- Solo allora Kopa realizzò che quel luogo luminoso, per quanto chiuso, era l'interno della Rupe.
    La prima cosa che chiese, senza pensarci su troppo, era del padre, con la quale aveva ancora rancori dal canto suo.
    -papà sta meglio di te, si è svegliato ormai da giorni e si sta rimettendo in sesto- gli rispose Kiara -Ora è nell'altra stanza, stava parlando con Kovu l'ultima volta che l'ho vis..-
    - Kopa!- Vitani era appena entrata, e subito si era catapultata ai piedi del ragazzo -Quanto mi sei mancato …. Come stai?-
    - ….s..sto bene- dice insicuro - mi riprenderò in fretta-
    -… Eee mi sa di no. Hai un zampa rotta. Oh ma non temere, ti assisteremo noi, insieme a mamma. Lo farebbe Rafiki, ma non sta molto bene … La vecchiaia inizia a farsi sentire … - disse tristemente Kiara alzando gli occhi al cielo -Ma non pensiamoci- sorrise -Devi preoccuparti solo di guarire-
    Il principe, ancora sbigottito dalla faccenda, annuiva senza quasi pensare a cio che stavano dicendo le due. Mentre continuavano a conversare allegramente, e mentre Kopa aveva lo sguardo perso nei pensieri che solo lui sapeva formulare, pensieri strani e contorti, entrò Simba, che parlava con Kovu.
    -Oh, si è ripreso. Bene- disse soltanto, sorridendo alle due leonesse, prima di passare in un'altra sottosala della rupe (mi sto perdendo in questa roccia xD dovrei fare una mappa :3). Ma mentre passava proprio affianco al figlio, gli sorrise con uno sguardo che implorava perdono. Il figlio non ci badò, o finse di non badarci. Gli restituì una faccia fredda, e subito fece slittare altrove il suo sguardo. Lo stesso che aveva Kovu, che fissava il principe con amarezza, ma anche con stupore. Come poteva essere così cocciuto? Kovu storceva il naso e continuava a parlare con Simba.
    -beh!- fece Kopa -Forse voi due dovreste andare a caccia…. Io sto bene- sorrise, nella speranza invana di liberarsi delle loro chiacchiere, che tanto aveva amato ascoltare, ma che ora gli ricordavano soltanto cose inutili nella sua testa stanca -Ma no!- Rispose Kiara a gran tono -Restiamo con te, fratellone. Con le nostre cure guarirai prima!-
    -Ah!- gemette il principe -Grazie davvero, ragazze…!- si rigirò e tornò a dormire.


    Microcapitolo! Ho la febbre, nulla da fare.... E così pensavo di ingannare il tempo ^^
    Oh, non badate al fatto che erano tipo due mesi che non lo toccavo... Oh, e non badate al fatto che il contenuto sia inesistente... Oh, e non badate neanche al fatto che uno si possa perdere in quella cavolo di rupe xD si, una mappa, non sarebbe male :/
    Bye *manina che saluta* gif
     
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  5. Engie aura
     
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    Bravissima!!!!! Sono iper-super-extra contenta che ai continuato.ancora bravissima,il capitolo è stupendo!
     
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    stra-super-iper- grazie! gif il capitolo è buono dal punto di vista di come è scritto, di recente ho letto un paio di libri dell'ottocento, appartenenti al verismo, e la terminologia si è aggiunta al mio lessico :3
    W il progressooo gif gif
     
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    Ok rieccomi c.c
    /Smettila di scocciarmi!/
    -gggr….. Si, perfetto. Ora lasciami stare- diceva Kopa al padre. Era passato un po di tempo, e ora riusciva persino a camminare, ma ancora non gli era concesso uscire dalla rupe. Kiara e Vitani erano tornate a cacciare, e restavano con il principe solo i suoi genitori e, qualche volta, Kovu.
    -Ma dai, Kopa …. Non ti va di chiacchierare un po? Come va la giornata?- diceva supplicante Simba. Appena potè tornò a stare tantissimo col figlio
    -NO . E ora, quella è la porta!-
    -E dai …. Non me ne andrò Kopa. Voglio stare con te …. Davvero! Mi dispiace … -
    -Non pretendo che te ne vada- Quando il padre stava per sorridere di gratitudine il figlio varcò l'uscio zoppicando -No, dove vai! Non puoi uscire- alle parole del padre il figlio sbuffò -guarda che sto benissimo…-
    -KOPA GHENKU (si, ha un cognome xD)- tuonò Nala -dove staresti andando di bello?-
    -Io? Da nessuna parte- disse indietreggiando -Raccoglievo …. Il legnetto …. Che era caduto qui fuori … Mentre ci … giocavo a … rincorrerlo- sorride insicuro ma con una bella faccia tosta
    -Ah. Quindi o vai a riprenderlo, anche se arrivando non l'ho visto- Kopa deglutì -O non lo hai. E allora farai bene a correre- Neanche finita di dire la frase Kopa era gia dentro la rupe -Cosa? Oh, l'ho gia preso- dice quasi in un sussurro, alla fine della frase, prima di spingersi contro il muro della rupe, indietreggiando, e appoggiando male la zampa -AAAH…- sussultò -Maledizione…- si girò e continuò a camminare su e giu per la grande dimora, seguito a ruota da Simba -e daaai ….- Il padre gli si mise affianco e iniziò, per quanto si potesse benissimo vedere l'odio negli occhi del figlio, a canticchiargli una canzone -sempre insieeeeme tue ed io, senza dirci mai ad..-
    -NO- Kopa si mise a camminare in un'altra direzione. -ma neanche morto starò insieme a te sempre. La devi smettere …. Hai chiuso con me!- Simba, si girò e andò, con la coda tra le gambe, in un'altra sezione. Kopa invece si appoggiò desolato al muro. Un po si pentiva di trattare così il padre, ma che scelta aveva? Come poteva di punto in bianco fare pace col padre? E dopo tutto quello che era successo poi…. No, la cosa giusta era restare arrabbiati. Per sempre se fosse servito, e far pesare a SImba il suo gesto fino alla fine dei suoi giorni. Ecco, questa era un idea! Kopa aggrottò la fronte e sorrise maligno. Ma ancora si pentiva. O più che altro si sentiva, appunto, cattivo. Così allo stesso tempo si appoggiava triste alla parete, con il muso tra le zampe, e mugugnava come un gattino ferito, pieno di sensi di colpa. Ma tra i due litiganti, il terzo gode. Anzi soffre di più! Perché qui quella a cui il cuore doleva davvero era Nala. Vedergli litigare in quel modo… Ma lei non doveva dire nulla! Dovevano risolvere tutto da soli. Così a capo chino, si girava dall'altra parte e faceva la brava regina, sorridendo al popolo e risolvendo le sue questioni.
    Mah. Non ci fu modo di far cambiare a Kopa idea, almeno li. Solo dopo il principe tornò ad ammirare il padre, e ad ascoltare con gioia le storie che gli raccontava, storie di quando era giovane, o di antichi re, come quando era piccolo.

    Altro minicapitolo D: non so se conviene fare tanti piccoli capitoli ma pubblicarli frequentemente, o capitoli lunghi ma uno ogni morte di papa xD
    Comunque spero vi piaccia! Non si parla di niente, era solo per non passare direttamente alla guarigione di Kopa :')
    E poi il cognome... IL COGNOME DICO! come mi salta in testa... Vi supplico perdonate la mia testa malata per avergli dato un cognome, così brutto poi! Era per far sembrare il rimprovero di Nala più realistico C:
    Bye pulcino%20dance *saltella via* (un pulcino che balla... No non ci credo xD troppo bello! :D)
     
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  8. Engie aura
     
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    Non è così male il cognome.però direi che è meglio.......tipo per gunk fu panda.......è un po'........per un manga .......tipo cinese.comunque il capitolo è bello come sempre :) sono contenta che ai ricominciato a scrivere ;)
     
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  9. Maria Rossi
     
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    Awww sei una scrittrice!!Ma non sto scherzando! WRVhKOm mf_dribble gif wave1W12 comunque si, il pulcino è qualcosa di meraviglioso! Tesoo, sei un mitoo!
     
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    oohh ma grazie ^^ gif
    Piccolo ps pèr Engie... Lo sto scrivendo il prossimo capitolo, tranquilla xD anzi il fatto è che è un po speciale quindi preparo anche le illustrazioni :3 (no, non sono più illustrazioni orribili come quelle dei primi capitoli xD)
     
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    /festeggiate, oh mio popolo, perché non sono più in libertà vigilata!/
    E Kopa fu "liberato", guarito, dalla rupe; potette di nuovo annusare i fiori, annusare gli alberi, annusare le rocce, annusare i leoni, annusare le nuvole... Annusare molte altre…cose. E ovviamente il branco ne fu felicissimo! Il principe carismatico era tornato! Un po meno felice ne fu Kovu, al quale Kopa rubava il pubblico. Perché, come mi sembra di avere gia detto, nessuno faceva bollire il sangue delle leonesse, o far invidia ai leoni come Kovu. Ma Kopa non era nessuno… Era il principe! Il principe perso e tornato, quello che aveva salvato il padre, l'eroe! E lui faceva drizzare i peli e aprire le bocche delle leonesse solo passando, e faceva ridere di gusto i leoni con il suo carisma, e faceva rizzare in piedi tutti i cuccioli, sempre curiosi delle sue storie. E Kovu, per far spazio a Kopa, si sedette in seconda linea, proprio come Simba, che lo aveva dovuto fare per far spazio a lui. Oh, ma Kovu non dava di certo a vedere questo fatto! Lo invidiava in silenzio. Non era odio, questo no … Era come disprezzo … Neanche! Aveva una sensazione nello stomaco che gli ricordava che a causa del suddetto principe lui non era più tanto ambito, ma allo stesso tempo provava una simpatia naturale per Kopa, proprio come il resto del branco (o del mondo… Ehi Kopa, saluta i tuoi faaans! Di cheeese….Click! xD). E spesso facevano passeggiate insieme. Andavano in giro, ovunque, a qualsiasi ora, come due amiconi di vecchia data. Solo che tra uno geloso e uno diffidente, perché pure il principe non si era scordato tutti i rancori verso Kovu. Ma in giro, a ridere, a scherzare come se si conoscessero da sempre…. Beh in effetti era così. Da piccoli, Kopa aveva conosciuto Kovu, anche se solo per qualche momento… ma questa è un'altra storia. Durante queste passeggiate parlavano del più e del meno, e un giorno Kovu toccò un argomento "tabù": era un pomeriggio afoso, e i due passeggiavano nei pressi della pozza d'acqua.
    -Ehi Kopa- disse Kovu, guardando il riflesso del sole rosso sull'acqua -secondo te… Chi sarà il re?- Kopa drizzò le orecchie e lo fulminò con lo sguardo
    -Non lo so… Secondo te?-
    -Non lo so nemmeno io, per quello chiedevo, visto che sei il figlio di Simba pensavo te lo avesse rivelato…-
    -Ma per favore! Io non ci parlo con lui, non mi voglio nemmeno considerare suo figlio! Vivo qui solo perché amo le terre del branco, non perché voglio stare con lui …. E poi, se lo avesse detto a qualcuno, lo avrebbe detto a te-
    -…? Perché?- Lo sguardo di Kopa si riempì di una strana cattiveria, a lui solitamente sconosciuta
    -beh…- disse fingendosi indifferente -Lo sanno tutti ormai che sei tu il suo cocco…-
    -Come scusa? Sei tu "il figlio di papà"- Kovu gli fece la linguaccia. Kopa aggrottò la fronte. Si sarebbero messi a litigare come cuccioli, se non avessero avuto sulla coscienza tutte le leonesse e i leoni che avevano attorno; infatti al tramonto il branco si reca ad abbeverarsi, e non poche volte resta li fino al calar del sole, raccontandosi storie o "guardando" la pace, che è solita diventare palpabile.
    -….ti ho gia detto che non ho nulla a che fare con lui. Io non sono come lui… E poi sei tu che ci passi tutto il tempo-
    -Certo, ci passo molto tempo, perché, al contrario di cio che dici tu, è un leone rispettabile, saggio e buono. E ne approfitto per imparare qualcosa-
    -Imparare? Da lui?-
    -Certo. Ha molto da insegnare, con tutto quello che ha vissuto-
    - ……..- Kopa si guardò un attimo le zampe -pffff, ma fammi il favore…- gli voltò le spalle e se ne andò.
    -Beh- Gli gridò dietro Kovu -se tu lo ascoltassi invece di allontanarlo, forse capiresti perché dico così….!- Si voltò anch'esso e si incamminò via, verso gli altri membri. Kopa no, invece. Andò, da solo, in cima alla rupe, e osservò il Sole calare, pensando. Pensando che forse cio che aveva detto Kovu non era così sbagliato. Ad un certo punto scosse la testa e camminò un paio di volte avanti ed indietro. Si fermò, scosse di nuovo la testa e tornò dagli altri.

    /Re da leggenda/
    Il sole era calato, ed erano tutti in riva alla pozza. Il branco intero, predisposto in cerchio, parlava a voce sommessa. Tutto buio, l'unica fonte di luce erano gli occhi dei grandi felidi, ora vivi più che mai, ma non di certo a caccia di prede come si potrebbe presupporre, no! O qualche lucciola, che passava, che si muoveva lenta ed incerta attorno al lago, sul quale giaceva la luna. Kopa si coricò affianco a Kiara, sorridendole. Simba, coricato vicino a Nala, parlava con un tono basso, molto basso, quasi un sussurro. Eppure tutti lo sentivano. Avvicinavano le orecchie e sussultavano ad ogni sua parola. Pure, e soprattutto, i cuccioli, sempre distratti e pronti a svagarsi in qualsiasi modo, non si sconcentravano nemmeno con le lucciole, che avrebbero altrimenti amato cacciare. La bocca aperta in una specie di sorriso, guardavano il loro sovrano, dall'aspetto un po stanco, il giorno. E lui parlava, parlava in modo dolce, come dedicasse poesie d'amore a loro. E parlava, e la sua voce si confondeva nel vento, un vento che portava lontano, proprio in quel luogo di cui lui narrava, quel vento che respirarono coloro di cui il re narrava le gesta. Leoni coraggiosi, eroi che vagavano di branco in branco, Re buoni e giudiziosi, cuccioli curiosi, pericoli, iene, Sovrani cattivi, crudeli. Sussurrava di un tempo lontano, in cui gli animali non avevano una casa, e speravano in un futuro migliore, in cui gli eroi erano tanti, quasi quanti i cattivi.
    Ebbene si, in questo tempo, che supera l'orizzonte, i leoni facevano a gara a chi era il più coraggioso, e combattevano per diventare re, e i re buoni davano a loro la zampa delle proprie figlie. Uno di questi re era Zenga. Era alto, lo sguardo sempre pensieroso, scuoteva il capo e guardava a terra, poi tornava a fissare lontano. Aveva un'unica figlia, Siri, una leonessa dalla bellezza velata, con uno sguardo sempre assente e febbricitante. Essendo questa la sua unica erede, chi avesse avuto la sua zampa sarebbe diventato il futuro re di quelle terre incolte che Zenga dominava. Un giorno arrivò un leone, correva, correva, veloce, a salti, schivava alberi rocce, nulla lo intralciava. Camminando sembrava come seguisse una linea sempre dritta che mai avrebbe dovuto perdere, una linea chiamata destino. Arrivato da Zenga sbuffò col naso, aggrottò la fronte, lanciò una sfuggevole occhiata a Siri, e subito il Re gli fu davanti, faccia a faccia, e lo guardava col suo sguardo severo e penetrante, mentre il giovane guerriero già sentiva il calore che veniva dalla folta criniera del sovrano. Chiunque sarebbe scappato. Zenga non era un re da sfidare, no di certo. Era possente, potente. Ma il giovane era inarrestabile. Non si mosse. "Questione di secondi" pensava Zenga " e scapperà". Ma lui restava li, immobile. Non si avvicinava al Re, non voleva sfidarlo, ma non si allontanava, non era un codardo. Scuoteva la coda freneticamente e aggrottava la fronte, col naso arricciato. Il suo pelo era castano, gli occhi come il cielo, il corpo magro, piccolo, ma straripante di potenza. Aveva una cicatrice che dall'occhio arrivava al lato opposto del naso, ricordo di vecchie amicizie. Era Ndoto, e il suo nome come leggenda. La terra tremava al suo passo, forte, deciso, ma sempre assecondato dal cielo, che lo rendeva libero e leggero. Zenga guardò per qualche istante ancora il giovane, prima di scuotere rapidamente la testa, e girarsi, guardando con la coda dell'occhio Siri, incantata da Ndoto, il quale però non toglieva gli occhi dal padre. Zenga sospirò, guardò l'orizzonte, ebbe un fremito lungo la schiena, e annuì. Aveva appena ceduto Siri a Ndoto, il quale presto sarebbe divenuto Re. Ma a Zenga non importava, no di certo. Effettivamente aveva vissuto fin troppo in quel mondo che forse non lo meritava. E Ndoto fu Re, e mai più nessuno branco sentì il vento e la terra scuotersi sotto di lui, ne vide avvicinarsi guerriero più potente. Ma dopo essere stato un eroe così coraggioso, non diventò un Re da meno. Egli governò saggiamente, ma ad un tratto, arrivarono i pericoli. Altri viaggiatori, giovani, molto giovani, volevano conquistare la sua terra. Questi non tremavano al sentir nominare il re a cui andavano di fronte, perché più spavaldi di lui, ma di certo non più abili. E loro vennero, e arrivarono di fronte a Ndoto. Il re gli fissò, gli guardava dall'alto al basso, ma questi immobili, anzi, si avvicinavano di più a lui, ringhiando. Ma Ndoto non era certo come Zenga, non si sarebbe fatto mettere i piedi in testa. Uno di questi giovani, senza alcun preavviso, saltò addosso al Re, mordendogli il collo…
    -E... E poi?-
    -Ndoto stava bene? Gli ha sconfitti?- Due cuccioli alzarono la testa dal braccio della madre guardarono Simba curiosi.
    -Ehm, si sopravvisse- il Re sorrise, insieme ai cuccioli -Ndoto gli sconfisse tutti. Certo non si poteva definire un pacifista-
    -No… ma aveva ancora il potere in mano! Aveva fatto bene!- disse uno con gli occhi brillanti al buio
    -Si…- disse simba, alzandosi piano. Si diresse verso i due e diede una pacca sulla testa ad uno -ma ci sono altri modi per fare le cose- Sbadigliando si diresse alla rupe, seguito dagli altri. Kopa spintonò la folla, e camminò affianco a Simba, guardandolo sorridente di sfuggita. Aveva capito che forse il padre non era così pessimo. La notte tutti dormivano profondamente, tranne due corpicini, che restavano con gli occhi vispi, ridenti, fuggiaschi nell'ombra.
    -Cosa voleva dire Simba?-
    -In che senso?- Chiese il piccolo Boma al fratello
    -Quali altri modi ci sarebbero per prendere potere…?- rispose Shadu
    -Non saprei… Forse potevano parlare?-
    -Si, secondo te…-
    -Ad ogni modo, tu credi che Ndoto sia una delle stelle di cui ci parlava sempre papà?-
    -Decisamente no, Simba si è inventato tutto-
    -No, diceva la verità. Sono sicuro che Ndoto esiste-
    -Noo…- Disse Shadu guardando il soffitto, come immaginandosi le stelle che si trovavano oltre -è solo una leggenda- Detto ciò si alzò, si scosse la povera criniera che aveva, ancora da cucciolo, e andò verso la mamma per dormire. Boma lo seguì saltellando, tipico come fanno i cuccioli che ancora corrono a stento, e si coricò vicino a lui. Dall'entrata della rupe scorse il cielo stellato, e i suoi occhi brillarono ancora nell'ombra -Si pensava che anche papà fosse solo una leggenda…- Sussurrò tremolante prima di chiudere gli occhi.



    Come avete potuto capire no, non ero morta :') stavo solo preparando non tanto il capitolo, quanto il disegno... Si perchè la figura di Ndoto, questo leone-cavaliere, così ho deciso di ritrarlo :3 non è gran che xD ma per descrivere al meglio il pg ci stava...

    ps: è in una fantastica macchia di caffè gigante lol
    Ok credo che possa bastare :3 Aaaaaarrivederci, popolo smile676
     
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  12. jaja98
     
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    Ciao FrancyZz! ^^
    Ho letto la tua FF e mi piace tantissimo *^*
    e poi è divertentissima x'D
    voglio proprio vedere come la continui ^^
     
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  13.  
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    Bravo Cacciatore

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    ...beh il racconto non lo continui?
     
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    sì sta arrivando Martirios
     
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