Il cerchio si chiude. Una storia che vi emozionerà.

La mia prima Fanfiction.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Re Saggio

    Group
    Member
    Posts
    10,314
    Location
    Il Regno tra le Stelle

    Status
    Offline
    Eccomi. Dopo le ceneri, inizia la terza parte.
    Mi sento particolarmente in forma.

    Capitolo 11: Luau!

    La reazione di Timon, davanti alla Rupe dei Re, era descrivibile con due parole, e un solo significato: disgustata delusione.
    "Ah... sei venuto a batterti con tuo zio... per questo!?"
    Simba sospirò: "Sì, Timon! Questa è casa mia!"
    "Tsk!" sbottò tra se' la suricata. "Ci vorrebbe una bacchetta magica!" Ciononostante, i suoi sentimenti di dovere verso l'amico, gli fecero aggiungere ad alta voce. " Bhe, d'accordo Simba! Se questo è importante per te..." e qui, con un grazioso inchino: "ti seguiremo ovunque!"
    Simba stesso non avrebbe potuto chiedere di più: Nala e i suoi amici, erano al suo fianco, pronti a prendere parte a qualunque scontro per la reconquista.

    Avanzarono silenziosi per tutto il tragitto, scivolando tra le basse collinette e le grotte poco distanti dalla Rupe dei Re; secondo quanto aveva detto Nala, Zira e le sue seguaci erano gli avversari più pericolosi da temere.
    "E chi sarebbe Zira?" aveva chiesto Simba. "Una sciagurata, ecco chi!" rispose lei, con un ringhio rabbioso. "Ha giurato di portare l'erede di Scar! E' pazza! E' pazza da legare!"
    "Dovrò preoccuparmene?" Simba sembrava decisamente turbato.
    "Assolutamente!" disse mestamente la cacciatrice. "Ma ora zitti! Ci siamo!"
    Erano effettivamente giunti ai limitari delle caverne, a un tiro di schioppo dalla Rupe stessa. Timon e Pumbaa si accostarono a fianco del principe, scrutando da dietro un tronco; quello che videro non gli piacque neanche un po'!
    "Iene!" esclamò Timon con un gemito soffocato. Effettivamente, il pianoro poco più avanti era costellato dei selvaggi furfanti, alcuni dei quali, la maggioranza, erano addormentati in svariate pose; un paio erano di vedetta a scrutare i dintorni, e uno, dall'aria decisamente bellicosa rosicchiava in disparte un femore di zebra, sbiancato dal sole.
    "Io ODIO le iene!" piagnucolò la mangusta, facendosi piccola piccola. "Allora..." proseguì voltandosi verso Simba, "qual'è il tuo piano per distrarre quelle bestiacce?"
    La risposta del principe non si fece attendere: "Tu e Pumbaa farete da esca!"
    "Buona idea!" disse subito Timon, senza rendersi subito conto di quello che aveva udito, tant'è che subito sobbalzò: "HEY!"
    "Avanti, Timon! Voi due dovete solo fare da diversivo!!"
    "E cosa vorresti farci fare!?" esclamò Timon, chiaramente non entusiasta. "Indossare un gonnellino e ballare la Hula?"

    Dicono che tacere fa bene alla salute: e Timon non poté fare a meno di darvi ragione; Simba aveva detto: "Senti, non so cosa sia questa Hula di cui parli, ma se basterà a farci passare inosservati, fatelo!" E mentre cominciava a scivolare di lato assieme a Nala, "L'importante, è che teniate tutti i loro occhi fissi su di voi!"
    Timon era sul punto di maledirsi: voleva protestare, voleva prendersi a pugni in testa, voleva dire un monte di cose, ma dovette arrendersi all'evidenza del fatto che le responsabilità non sono facili, proprio come alla colonia; tuttavia, quello che stavano per fare, sarebbe stato quanto di più simile a un suicidio.
    Dapprima non sapeva cosa fare, poi Pumbaa gli fece notare alcuni fiorellini sopravvissuti alla carestia, sotto il tronco: era tutto quello di cui disponevano.

    Intrecciata una rozza gonna hawaiana con lunghi steli d'erba secca, e preparata alla bene e meglio, un bizzarra ghirlanda, Timon si mise in posizione, in modo che tutte le iene potessero vedere. Pumbaa scaricò al suolo una raffica di colpi, imitando la cassa ritmica della batteria: in un secondo, tutte le iene, addormentate o meno, scattarono, le teste volte a un unica direzione. Subito il facocero si mise in posizione evidente, da arrosto, con tanto in una mela cavata fuori da chissà dove, in bocca.
    Timon si disse che era una follia, ma necessaria; si voltò con uno strillo.

    LUAU!
    Se-tu-vuoi-mangiare-un-po'-di-ciccia-vieni-qua!
    Mangia-questo-amico-perché-è-proprio-una-bontà!
    Buoni-come-lui! Proprio-non-ce-n'è!
    Se-ti-metti-in-fila-tocca-a-te!

    Dicono che l'improvvisazione sia un trucco da salotto, e che chiunque può farlo. Evidentemente Timon cantava e danzava questa versione assai grottesca e comica della Hula hawaiana senza pensare, ma con un solo obiettivo: attirare l'attenzione delle iene, cosa che stava funzionando; i terribili necrofagi, d'un tratto colmi di spirito predatorio si stavano avvicinando, tutti con lo stesso sguardo avido sui musi orribili.
    Timon era terrorizzato, ma Simba e Nala non erano ancora passati: doveva guadagnare tempo.

    Ha-i fa-me... di pan-cetta!?
    E' un ma-ia-le!
    Puoi-mangiarlo-anche-tu!
    OI
    !

    Per un secondo, non accadde niente, e in quella, i due leoni passarono oltre la sorveglianza delle iene; poi, accadde il finimondo: i necrofagi si slanciarono verso i due terrorizzati compagnoni, che con uno strillo si misero a correre con quanta lena possibile.
    Cercando una qualche via di fuga nelle grotte, si ritrovarono con le spalle al muro.
    Timon era sul punto di svenire, ma poi si ricordò: aveva ancora un'asso nella manica, o meglio...
    "Pumbaa, non ti senti a tuo agio, vero!?" chiese, disperando in una possibilità.
    Il pingue facocero non poteva essere più stressato di così: non voleva morire, e certo; ma soprattutto non voleva deludere Simba o Nala. La sua reazione fu tremenda.
    "No..." le iene si avvicinavano. "NO!" Timon ghignò, e si buttò a terra.
    "NOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!"
    Fu come un'esplosione: le iene si bloccarono a mezz'aria e ricaddero pesantemente di schiena, gemendo per il dolore. Subito, per l'immenso e insopportabile tanfo che le aveva investite, non poterono fare altro che darsela a gambe, il più lontano possibile.
    Le iene della guarda erano almeno sette, ma a decine erano ancora stazionate alla Rupe dei Re.
    Uscirono dalla grotta con aria solenne, e Timon, preso un gran respiro, disse con voce roca e compiacente: "Ahhhhh... mi piace l'odore Pumboso di prima mattina!"
    "Vieni Timon!" disse il facocero tornato improvvisamente al suo infantile buonumore, mettendosi in moto, mentre la suricata tornava in sella. "Ora ci aspetta la parte migliore!"
    Con una volata, si misero ad avanzare, per poi rallentare progressivamente; non sapevano con esattezza dove fossero le iene, ma erano certi che ce ne fossero altre.
    Se volevano aiutare Simba a tornare sul trono - e lo volevano con tutto il cuore - e se volevano salvare la pelle - idem - dovevano agire con la massima discrezione per non far saltare la loro copertura: di fatto, nemmeno le leonesse della Rupe sapevano nulla di loro. Come si sarebbero comportate in loro presenza?
    Potevano solo sperare che Simba e Nala mettessero una buona parola per loro.
    Questi erano i pensieri che affollavano Timon.
    Si riprese dandosi un doppio ceffone sulle guance.
    "Hakuna Matata! Non pensare! Agisci e basta!"
    e mentre avanzavano verso il fatidico momento, continuava a canticchiare sottovoce.
    "Dig a tunnel dig-dig a tunnel...
    When you're done you dig a bigger tunnel...
    Dig a tunnel dig-dig a tunnel...
    Quick before the hyena come!"



    Continua...
    Lasciate qui i vostri commenti.
    Giusto per sviare domande inutili, la battuta di Timon e la canzone sono stati messi perché ritenuti puramente canonici, e troppo epici (almeno da me). Mamma e zio Max non appaiono in questa FF.
    SE tutto va bene, non ci saranno altre citazioni da Il Re Leone 3: Hakuna Matata.

    Edited by Gaoh - 14/2/2013, 20:57
     
    .
  2. Pridelands98
     
    .

    User deleted


    Bravissimo! Comunque ti devo correggere su un piccolo su un piccolo errore: le iene NON fanno parte della famiglia dei canidi. L'ultima parte mi ha fatto nascere un dubbietto: Zira si sta riposato per riprendersi dal parto ma dove sono le sue leonesse? Forse deve essermi sfuggito qualcosa di "Atto finale: Pride"...
    Comunque per quello che hai detto in massimo due post precedenti mi sembra ovvio che Zira arriva con Scar che è morto o sta morendo al massimo, quindi in come Dark Times Zira vedrà che sono le iene sono quelle ad aver ucciso Scar ma darà la colpa a Simba?!
    Forte :) Tranquillo, non ho bisogno di spiegazioni ho capito...
    Aspetto l'entrata in scena di Simba contro Scar...
     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Re Leone

    Group
    Member
    Posts
    3,569
    Location
    ThunderClan

    Status
    Offline
    Bellissimo!!!! :)
     
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Re Saggio

    Group
    Member
    Posts
    10,314
    Location
    Il Regno tra le Stelle

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Bravissimo! Comunque ti devo correggere su un piccolo su un piccolo errore: le iene NON fanno parte della famiglia dei canidi.

    O cribbio, mea culpa! Rimedio all'istante!
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Re Saggio

    Group
    Member
    Posts
    10,314
    Location
    Il Regno tra le Stelle

    Status
    Offline
    Torno all'assalto. Lo scontro finale è prossimo.

    Capitolo 12: La follia del Re
    Lasciamo Timon e Pumbaa alla loro infiltrazione... per tornare a Simba e Nala; grazie al diversivo dei due insettivori si erano portati al di là del fronte difensivo delle iene. Tuttavia, svariate decine dei lacché razziatori del Re, stazionavano ai piedi della Rupe.
    Simba si era separato da Nala con una direttiva: "Tu cerca mia madre, e raduna le leonesse. Io andrò da Scar!"
    Subito Nala si era diretta a cercare Sarabi e sua madre. Dopo alcuni minuti le aveva localizzate, nel retro della Rupe.
    Sarafina, Diana, Uzuri, Nyota e Mirana erano in dormiveglia, e avevano un'aria decisamente abbattuta: Nyota aveva profonde occhiaie nere, e Diana non sembrava più lei, da quanto il suo pelo si era fatto scuro e trascurato; le si strinse il cuore a vederle ridotte in quello stato, ma sorrise, consapevole che presto sarebbe finito tutto.
    Con un saltello si portò dietro le roccie, per poterle ascoltare.
    "Che cosa voleva il Re?" chiese Mirana. "Il solito!" sbottò Uzuri. "Nonostante le nostre proteste, continua a ordinare il tributo che gli dobbiamo! Non se ne può più! Perfino le iene stanno cominciando a rivedere la loro posizione!"
    "Scar non rimarrà Re a lungo, se continua così!" Nyota era la più turbata di tutti. "Quand'è che avrà luogo la cerimonia?"
    "Domani allo spuntare del sole!" disse Sarafina, accasciata sulla dura pietra.
    Al sentire queste parole, Nala rimase turbata. Di che cerimonia parlavano? Si slanciò in avanti, mormorando. "Scusate, vi dispiace se mi unisco a questa adorabile conversazione?" Gli sguardi di tutte furono su di lei: Sarafina fu la prima a riconoscerla.
    "Nala!?"
    "Ciao mamma!" sorrise lei, "sono tornata!"
    La reazione delle amiche fu incredibile: erano come trasfigurate. Nala venne riaccolta con abbracci calorosi e mille domande.
    "Allora, com'è andata?" chiedeva Uzuri.
    "Stai bene, vero?" domandava Diana, sollecita.
    Nala ridacchiò, sommersa da tante parole. "Sto bene, e anzi, meglio..." nell'aria cadde il silenzio. "Quello che sto per dirvi ha dell'incredibile..."

    Nel frattempo, altrove... nella cava del Re.
    "COSA!?" tuonò Scar, levandosi: il resoconto fornitogli da Banzai non era affatto soddisfacente; se anche solo la metà di quello che aveva sentito era vero, c'erano abbastanza prove per affermare che Sarabi stesse compiendo un'insubordinazione aperta. Con passo grave, camminò verso la ripa scoscesa che mette sulla piana sottostante la Rupe, e con voce rabbiosa, chiamò ad alta voce: "SARABI!!"
    La regina non si fece aspettare, e con solenne dignità, salì verso il Re. La sua epressione denotava una pazienza stanca, ma comunque forte. Non sembrava cambiata di una virgola, ma gli ultimi giorni erano stati pesanti, e lo si capiva dalla stanchezza della sua voce.
    "Sì, Scar?"
    "Dov'è la tua squadra di cacciatrici?" sibilò il terribile monarca. "Non stanno facendo il loro lavoro!"
    Sarabi sospirò, mantenendo la sua dignità, e cercando di sfoggiare tutta l'ineluttabile chiarezza di cui era capace: "Scar non cìè più cibo; le mandrie si sono spostate!"
    "NO!" tuonò lui, furente. "Non si stanno dando da fare abbastanza!"
    La calma di Sarabi rimase inamovibile, ma cercò comunque di farlo ragionare. "E' finita! Non è rimasto più nulla!" Si era palesemente alla verità dei fatti: "Ormai non abbiamo più scelta! Dobbiamo lasciare la Rupe dei Re!"
    La risposta del Re fu istantanea e lapidaria: "Non andiamo da nessuna parte!"
    Il contegno della vecchia leonessa cominciò a vacillare. "In questo modo ci stai condannando a morte!" replicò con forza.
    "Allora che sia!" urlò lui, voltando la schiena alla cognata. Sarabi era allibita, e sul punto di esplodere: "Non puoi farlo, Scar!!"
    "IO SONO IL RE!" ruggì, "Posso fare ciò che voglio!"
    Sarabi ringhiò rabbiosamente, determinata a fargli capire cosa pensava di lui: "Se valessi solo metà di quando valeva Mufasa, non...!"
    Non riuscì a finire la frase, perché Scar, sconvolto nell'udire il nome del fratello, si voltò di scatto con un manrovescio, che la mandò a terra, urlando come fuori di se':
    "IO VALGO DIECI VOLTE PIU' DI MUFASA!!!"
    Nel frattempo, Nala, Sarafina e le varie leonesse fedeli si erano avvicinate, spaventate dal ruggito del Re. Al vedere Sarabi cadere, Sarafina gemette, e Nala fu tentata dal saltare addosso a Scar e ucciderlo con le sue zampe. Tuttavia, un fragoroso ringhio le fermò.
    Un lampo squarciò il cielo, che si era fatto buio, e con un salto, Simba si precipitò verso la madre. Al vedere quell'apparizione, Scar balzò all'indietro, come spaventato.
    "Mufasa!?! Non riusciva a crederci "No! Sei morto..."
    Nel frattempo, Simba era arrivato presso la madre, che cominciava a riprendersi. Per un'istante, Sarabi stessa cadde nella stessa illusione, al vedere il figlio, così simile al vecchio Re. "Mufasa?..."
    "No..." rispose quello, fissandola negli occhi, "sono Simba!"
    "Simba!?" Sarabi era allibita, e al tempo stesso molto felice. "Sei vivo... ma... come è possibile?"
    "Non ha importanza!" disse lui, abbracciandola. "Sono a casa!"

    Se Sarabi e le leonesse fedeli erano estasiate al ritorno del principe, Scar era decisamente fuori di se' dall'angoscia. "Simba!!?... Simba! Oh..." ridacchiò nervoso. "Sono un po' sorpreso di vederti..." e lanciando un'occhiata velenosa a Shenzi, Ed e Banzai, "ancora vivo!" Deglutendo a vuoto, le tre iene si ritirarono.
    Simba si avvicinò con un fare minaccioso che non lasciava trasparire dubbi. "Dammi solo una buona ragione, per cui non dovrei farti a pezzi!"
    "Oh, Simba, d-devi comprendere!" Scar era indietreggiando fino alla parete di roccia. "La preoccupazione di un regno da governare è..."
    "...Una questione che non ti riguarda!" Concluse il principe, fulminando lo zio con uno sguardo. "Fatti da parte, Scar!" Ormai non lo considerava più nemmeno un suo parente dopo tutto quello che aveva sentito e visto.
    "Oh!" disse Scar, con un risolino. "Lo farei volentieri, ma sai..." aggiunse indicando un punto imprecisato in alto. "C'è solo un piccolo problema; vedi lassù!" Le iene erano appostate tutte per attaccare al primo segnale. "Loro pensando che io sia il Re!"
    "Ma noi no!" esclamò Nala, e la sua voce risuonò come uno squillo di tromba. "Simba è il legittimo sovrano!" Si era levata al di sopra di tutte affinché tutti la potessero vedere bene; Diana e Sarafina nel frattempo stavano aiutando Sarabi a rialzarsi.
    "A te la scelta Scar!" riprese Simba, fissando rabbiosamente lo zio. "O ti fai da parte, o dovrai affrontarmi!"
    Scar parve affliggersi. "Oh, bisogna risolvere tutto con la violenza?" con una scrollatina di spalle, riprese a muoversi. "Mi sarebbe insopportabile, l'idea di uccidere un membro della famiglia! Non sei d'accordo, Simba?"
    "Non funzionerà, Scar!" esclamò il giovane, che aveva capito perfettamente dove voleva mandarlo. "Quella storia l'ho dimenticata!"
    Scar ghignò, sornione e diabolico come sempre, avvicinandosi alle leonesse. "Anche loro l'hanno dimenticato?"
    Nala era perplessa, come tutte le leonesse presenti. "Simba, ma di cosa sta parlando?"
    "Ahhh!" esclamò Scar, palesemente contento, tornando presso il nipote. "Allora non gli hai ancora svelato il tuo piccolo segreto... Bene Simba!" esclamò. "Ora hai l'opportunità di dirglielo!" e con forza, concluse: "Dì loro chi è il responsabile della morte di Mufasa!"
    Gli sguardi allucinati delle leonesse passarono da Scar al giovane.

    Simba sapeva che quel momento sarebbe arrivato, e non riuscì a nascondere quella che considerava la verità: quel terribile segreto che aveva tenuto nascosto dentro di se' per troppo tempo. Non riuscì a tenere la bocca chiusa, e tantomeno a negare.
    "Sono io!"

    Nala e Sarabi sgranarono gli occhi per l'orrore. La vecchia si avvicinò al figlio con un'espressione di dolore sul muso.
    "No! Non è vero!" esclamò con voce roca, fissandolo negli occhi. "Dimmi che non è vero!"
    Simba dovette sforzarsi di reggere quello sguardo, ma fallì: abbassando la testa, mormorò le fatali parole: "E' vero!"

    Scar ruggi rabbioso e trionfante. "L'avete sentito! L'ha dovuto ammettere! Assassino!"
    "No!" gemette il principe! "E' stato un'incidente!"
    "Se non fosse stato per te, Mufasa sarebbe ancora vivo!" continuò il Re, perfido nella sua accusa. "E' solo colpa tua se è morto, lo vuoi negare!"
    "No..."
    "Allora SEI COLPEVOLE!"
    "No!" esclamò Simba, indietreggiando verso il ciglio della Rupe. "Non sono un'assassino!"
    "Oh Simba!" disse Scar con un tono quasi carezzevole. "Sei di nuovo nei guai! Ma questa volta non c'è il tuo paparino a salvarti!" Mentre parlava, lo spingeva con lo sguardo verso il ciglio della Rupe: le iene lo seguivano a breve distanza.
    "E ora... tutti quanti sanno... PERCHE'!!!!" con quest'ultimo grido, o fece cadere di sotto.
    "SIMBA!!" L'urlo di Nala fu seguito da un fulmine, che incendiò l'erba secca ai piedi della Rupe; un fuoco immenso che si propagò in fretta, ondeggiando e rassomigliando spaventosamente la mandria degli gnu.

    Scar si affacciò, guardando il nipote che si reggeva a stento. Sorrise: l'aveva in pugno, e nel suo delirio di onnipotenza, decise di umiliarlo ancora di più.
    "Ma guarda, questo mi ricorda qualcosa," si disse, fingendo ironia. "Mmh... dov'è che ho gia visto questa scena...?" per un istante si concentrò.
    "Oh sì, adesso ricordo!" il ghigno sul suo muso si mutò in ringhio. "Tuo padre, aveva la stessa espressione prima di morire!"
    Simba sentì la roccia scivolare sotto le zampe posteriori, e per poco non cadde: ma Scar non era soddisfatto. Voleva che il nipote morisse odiandolo quanto lui odiava Mufasa; scattando in avanti, artigliò Simba per le zampe, facendolo sanguinare: il principe gemette di dolore.
    Se Scar avesse voluto tirarlo su, non avrebbe usato tanta violenza.
    Decise che gliel'avrebbe detto: ormai Simba non aveva possibilità di salvarsi; figuriamoci di sconfiggerlo.
    "E adesso ti dirò il mio piccolo segreto!" Avvicinando il muso all'orecchio di Simba, in modo che solo lui potesse udire, concluse:
    "Ho ucciso io Mufasa!"
    Continua...

    Uff! Che faticata! Capitolo lunghetto, eh?
    Lasciate qui i vostri commenti.
    Pridelands98, amico mio... ci siamo! Ora si inizierà a menare le mani.
    Ma poiché questo weekend sono invaso dai parenti, dovrete aspettare minimo minimo, fino a domenica sera.
     
    .
  6. Pridelands98
     
    .

    User deleted


    Si! Bellissimo! Anche stavolta mi sono visto le scene del film nella mente mentre leggevo
    CITAZIONE (Gaoh @ 15/2/2013, 14:21) 
    Pridelands98, amico mio... ci siamo! Ora si inizierà a menare le mani.
    Ma poiché questo weekend sono invaso dai parenti, dovrete aspettare minimo minimo, fino a domenica sera.

    Si ora il mio adorato Simba gliela fa pagare a quel mostro di Scar! Quello schifoso e disgustoso infame nonché assassino di Mufasa!
    Vedrai cosa succederà quando descriverò io questa scena, infatti appena finita la mia prima pan fiction (che ormai manca poco alla fine, tanto sono nate tutte e tre le nuove coppie ^^) farò il Re Leone 5 sul regno di Scar!
     
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Re Leone

    Group
    Member
    Posts
    3,569
    Location
    ThunderClan

    Status
    Offline
    Bellissimo!!! ora voglio vedere simba che gliela suona xDD

    CITAZIONE (Pridelands98 @ 15/2/2013, 14:43) 
    Si! Bellissimo! Anche stavolta mi sono visto le scene del film nella mente mentre leggevo
    CITAZIONE (Gaoh @ 15/2/2013, 14:21) 
    Pridelands98, amico mio... ci siamo! Ora si inizierà a menare le mani.
    Ma poiché questo weekend sono invaso dai parenti, dovrete aspettare minimo minimo, fino a domenica sera.

    Si ora il mio adorato Simba gliela fa pagare a quel mostro di Scar! Quello schifoso e disgustoso infame nonché assassino di Mufasa!
    Vedrai cosa succederà quando descriverò io questa scena, infatti appena finita la mia prima pan fiction (che ormai manca poco alla fine, tanto sono nate tutte e tre le nuove coppie ^^) farò il Re Leone 5 sul regno di Scar!

    O.o pure te?? io finita la mia FF di kopa volevo farne un altra con lo stesso argomento....però la mia riguarda più Nala non Scar xD
     
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Re Saggio

    Group
    Member
    Posts
    10,314
    Location
    Il Regno tra le Stelle

    Status
    Offline
    Ok.
    Non posterò oggi, ma in compenso vi lascio qualcosa per prepararvi al meglio.

    EXTRA
    Ecco alcuni personaggi che meritano una menzione speciale;
    Mufasa: Sire della Rupe, compagno di Sarabi, fratello di Scar e padre di Simba. Nonostante il tradimento del fratello, ha trovato in se' la forza di perdonarlo.

    Zazu: Maggiordomo del Re, da quando Mufasa è entrato nell'età adolescenziale. Praticamente cresciuto con Mufasa lo considerava quanto di più simile a un amico.

    Rafiki: Sciamano del Regno e amico della famiglia reale da quattro generazioni fino a Mufasa. Esperto di magia e medicina, sa contattare i Grandi Re del Passato.

    Chozi: Compagno di Azari, e padre di Zira; morì quando la piccola aveva appena sei mesi. Ahadi lo considerava un amico fidato oltre che un'allievo.

    Gaori: Un vagabondo, padre di Vitani e Kovu; quando seppe dell'operato di Zira da Sarafina (durante il viaggio di Nala) fuggì a ovest. Da allora si sono perse le sue tracce.

    E ora, uno SPOILERISSIMO, circa i miei lavori futuri. Quindi, a questo spoiler, rispondete in forma di SPOILER, grazie.
    Dopo questa FF, pensavo di scrivere una versione umanizzata di the Lion King, il film originale. E in seguito una storia parallela al film, con il mio alter ego l'eremita; ditemi cosa ne pensate.

    Detto questo, lascio a voi i commenti.
     
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Re Leone

    Group
    Member
    Posts
    3,569
    Location
    ThunderClan

    Status
    Offline
    ok ho letto lo spoiler ^^ io purtroppo non sono un fan del genere....(cioè ho visto su molte Fan fic messe su EFP molte storie della disney su magari animali umanizzati tipo ne ho viste due su lilli e il vagabondo) ma più che altro è che a me non piace vedere gli umani in una storia che è stata fatta appositamente per animali (tipo the lion king o lilli e il vagabondo) ma la tua idea è ottima!! e solo che ho letto molte fan fic di diversi film disney con animali umanizzati e devo dire che (almeno a me) non fanno lo stesso effetto di una fan fic con i personaggi reali :( quindi non so se la seguirò (ma tu FALLA!! è a me che non piace il genere non tu che non sei bravo a scrivere anzi! xD)
     
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Re Saggio

    Group
    Member
    Posts
    10,314
    Location
    Il Regno tra le Stelle

    Status
    Offline
    Paste e zuccherini. L'unico pregio dei parenti che ci fanno visita, secondo me. Eggià...
    Eccomi!
    E ora... Ueeeee....Ohooohhhhh.... Here comes the Big Man!
    (theme music di Big Show)

    In parole povere: Posto!
    Questo racchiude tutte quelle scene che nessun film ha mai mostrato, più (per la tua gioia, Pridelands98) la scena suprema del film.

    Capitolo 13: La forza dei Mitici Due e la battaglia per la Rupe
    Io ho ucciso Mufasa!

    L'obiettivo di queste parole era chiaramente sconvolgere Simba al punto da privarlo di tutte le sue forze, e comunque, ora che stava per morire come suo padre, aveva ben poca importanza. O almeno, era così che pensava Scar.
    La reazione di Simba fu pressoché immediata: un migliaio di ricordi di quell'orribile giorno gli passarono per il cervello, il quale mandò giù per il suo scheletro una scarica di elettricità, facendo reagire le sue zampe posteriori come molle; calciando la pietra sotto di se', con un balzo travolse Scar, e lo inchiodò al suolo, urlando rabbiosamente:
    "NO! ASSASSINO!!!"
    In un secondo la situazione si era capovolta: "Dì a tutti la verità!" Ruggì il principe, quasi fuori controllo dalla rabbia. "V-verità...?" Scar era terrorizzato, tuttavia, cercava di sorridere; Simba gli premette una zampa sul collo. "DILLA!"
    Dalla bocca di Scar uscì un terribile gorgoglio: "V-va bene!... Urgh, VA BENE!" Simba allentò appena la presa, per lasciarlo parlare. "Sono stato io!" Ammise a bassa voce il terribile monarca, messo con le spalle al muro, anzi, al suolo.
    "Più forte! Così che ti sentano!" ringhiò minaccioso il principe; se il fulmine dei suoi occhi avesse avuto il potere di incenerire, di Scar non sarebbe rimasta che polvere. Il Re deglutì a vuoto, e con uno sforzo immenso gridò, mentre le iene, a breve distanza si preparavano a colpire.
    "IO... HO UCCISO... MUFASA!"

    La medesima sensazione provata da Simba attraversò il cervello delle leonesse presenti; Zira e le sue seguaci non c'erano: l'una era prossima ad uscire dalla convalescenza per il parto prematuro, e le altre erano rimaste con lei ad assisterla.
    Se quello che Scar aveva detto corrispondeva al vero - e tutte le presenti erano sicure che lo fosse - Scar non aveva alcun diritto sulla Rupe.
    In una frazione di secondo, la sorpresa e lo choc si mutarono in rabbia vendicativa. Nala fu la prima a scattare, seguita da Sarabi, Sarafina, Diana, Uzuri e Nyota. Al contempo, le iene si precipitarono verso il principe, travolgendolo.
    Con ferocia indescrivibile, le leonesse si precipitarono al soccorso, sferrando atroci zampate ai lacché di Scar, che nel frattempo, aprofittando della confusione, era scivolato via per mettersi in una posizione sicura.
    Le iene superavano le leonesse di numero, ma queste, animate da una collera e un odio covato per anni nei confronti di quei biechi usurpatori, valevano per un vero esercito: non si risparmiarono, nonostante la pericolosità degli avversari; con colpi laceranti, li scagliavano verso le fiamme; i loro ruggiti, misti ai guaiti e alle risate delle iene squarciavano l'aria circostante, satura del calore delle fiamme, e attraversata dalle correnti temporalesche: quella notte, comunque fosse finita, avrebbe piovuto, tuttavia, le nuvole sembravano trattenersi dallo spalancarsi prima della fine dello scontro.

    Nala era particolarmente infervorata; lei più di chiunque altra odiava Scar per quello che aveva fatto, e l'ultima, fatale rivelazione le aveva fatto perdere ogni controllo: a ogni colpo di zanna urlava come indemoniata e con gli occhi rossi: "ASSASSINIO!!! TRADIMENTO!!!" Con uno scatto della testa, afferrò una iena per la collottola e la scaraventò diritta tra le fiamme.
    Ma nonostante la loro forza, le cacciatrici di Sarabi non bastavano per contrastare le iene; e sebbene Simba, rialzatosi, avesse preso parte allo scontro, difendendosi come un'eroe, non riusciva a evitare danni minori.

    Improvvisamente, in mezzo al frastuono dei ruggiti e dei gemiti, un grido acuto e penetrante tagliò l'aria come un coltello:
    "HEEEE YAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHH!!!!!!" Una grossa massa piombò in mezzo alla ressa, travolgendo almeno una mezza dozzina di iene, spedendole a gambe all'aria. Il misterioso bolide si muoveva a velocità sorprendente, e puntò con sicurezza verso un'altra iena che stava per mettere sotto Nyota.
    La stessa voce urlacchiò a squarciagola come se ne andasse della sua testa:
    "Permesso-fatemi-passare-sotto-a-chi-tocca!!!! WHOOO!!!"
    Pur se pervasa dalla sua furia, Nala si paralizzò: conosceva quella voce.
    "Timon... !?"
    Ebbene sì: erano proprio Timon e Pumbaa, giunti appena in tempo sul campo di battaglia, per salvare la situazione. Subito l'ungulato caricò a testa bassa Shenzi, mandandola a sbattere contro la parete, mentre Timon, aggrappatosi a Banzai, gli aveva clamorosamente azzannato la coda: i denti di un insettivoro sono abbastanza solidi, e come nei roditori comuni, Timon possedeva degli incisivi particolarmente affilati; si staccò quasi subito, sputando inorridito.
    Nala accorse verso di lui. "Timon!? Cosa ci fate voi due qui!??"
    "Questa me la lego al dito bellezza!" Tuonò questo, evidentemente irritato. "Io lo sapevo, lo sapevo che era una pazzia!! Ma - che io sia maledetto - dovevamo farlo!!"
    Nala era colpita, al sentire queste parole. "Siete rimasti... per noi??"
    Timon ghignò debolmente. "Siamo amici, no?"
    Il sorriso di Nala era sempre meraviglioso, anche se la sua espressione era stravolta. "Grazie, Timon."
    "Eh..." ridacchiò lui, "E a che servono gli amici se non... OCCHIO!!!" Con un saltello sulla fronte della leonessa, afferrò il bieco Banzai che cercava di attaccare Nala alle spalle; la mangusta afferrò il miserabile per le palpebre, e gliele calò con forza sugli occhi.
    "TIMON!" Urlò la leonessa atterrita. "Me la cavo! Non temere!" gridò lui di rimando. "Pensa ad aiutare Simba!!!"
    Nala si disse che era da pazzi lasciarlo da solo, ma tornò ugualmente allo scontro.

    La reazione di Banzai non si fece attendere: si scrollò di dosso la suricata e cominciò a inseguirlo; Timon non aveva altra scelta: corse con quanta forza gli restava, verso la grotta, nella speranza di seminarlo. Altre iene, attirate dal nanerottolo, si erano messe a inseguirlo; la scena non passò inosservata da Pumbaa, il quale si mise subito all'inseguimento, dribblando attraverso alcune iene che combattevano contro Rafiki. Il vecchio mandrillo, nonostante l'età, si muoveva con acrobazie incredibili, lanciando brevi strilli acuti a ogni colpo; le iene che colpiva sembravano paralizzarsi a mezz'aria prima di cadere.

    Nella caverna, Timon fu attratto verso una gabbia di ossa, dalla quale veniva una sonora protesta: "Fammi uscire! FAMMI USCIRE!!!"
    E Timon, di contraccambio: "Fammi entrare! FAMMI ENTRARE!!!"
    Si rese subito conto di essersi messo in trappola; era da solo, in un'area senza vie di fuga, con un bucero dal becco giallo, e due iene li osservavano con aria sadica, nonché affamata traveso le sbarre.
    Un urlo, tuttavia, bloccò l'azione: "LASCIATELI!!"
    Shenzi e Banzai si voltarono. "Hey!" esclamò quest'ultimo, guardando il nuovo arrivato. "Chi è quel maiale!?"
    Pumbaa, per un secondo si bloccò, prima di assumere un'aria seria. "Ce l'hai con me?..."
    Timon riconobbe quel sintomo: era quello che Pumbaa odiava di più, e che lo rendeva estremamente permaloso. "Oh oh... l'ha chiamato maiale!!"
    "Allora, parli con me?" disse Pumbaa, sempre serio, ma con maggiore fuego.
    "Te la sei cercata!" esclamò Timon estremamente preoccupato.
    "Ho detto, PARLI CON ME!?" Pumbaa stava per esplodere dal nervoso.
    "Saranno cavoli!!" Timon per la paura si buttò a terra. Zazu, il bucero, sembrava perplesso: "Ma cos..."
    "DOVETE CHIAMARMI..." Pumbaa raccolse tutto il fiato che aveva.

    "SIGNOR MAIALE!!!"


    E con un grido animalesco, caricò con tutta la forza che aveva. Timon e Zazu, improvvisamente liberati dall'esplosione della gabbia, si misero a colpire con forza e violenza: il bucero beccava tanto da strappare la pelle, mentre Timon colpiva a suon di pugni i musi dei malcapitati.
    A Shenzi, Banzai e a Ed, che era rimasto a guardare preoccupato al limite, non rimase che fuggire.
    Di fuori, le leonesse rimaste e Rafiki, stavano dando una lezione alle poche iene superstiti; molte iene erano morte o scappate, e presto, non ne sarebbe rimasta neanche una.

    Nel frattempo, Simba stava continuando a inseguire Scar, dopo essersi spostato più volte lungo il perimetro dello scontro, lo vide sul cornicione esterno che da a ovest. Il Re stava cercando di fuggire lungo le pianure sul retro. Con un ruggito rabbioso, Simba lo inseguì, e Scar non ebbe altra possibilità se non cercare di seminarlo. Corse follemente fino in cima alla Rupe dei Re, nel punto più vicino al cielo, ma dovette fermarsi. Davanti a lui, non c'era altro che il vuoto dell'abisso.
    Con un secondo ruggito, Simba attraversò il velo delle fiamme, e con sguardo furente, si avvicinò a lui, tenendolo fisso nel suo campo visivo.
    "Assassino!" sibilò.
    "Simba! Simba, ti prego..." Scar deglutì ridacchiando a stento. "Abbi pietà, ti scongiuro!"
    "Tu non meriti di vivere!" Simba dava l'impressione che non si sarebbe fermato.
    "M-ma Simba!" cercò di ragionare il Re, senza vie di fuga. "Io faccio parte... eh... della tua famiglia! S-sono state le iene! La colpa è loro! E'stata una loro idea!"
    Ma quello che Scar non aveva notato, erano proprio Shenzi, Ed e Banzai che stavano cercando di scappare a loro volta, assieme a tutti i superstiti della loro razza, e disgraziatamente, lo sentirono; e la cosa non gli piacque per molto: per tanto tempo credevano che lui fosse l'unico leone di cui potessero fidarsi, ma finalmente, comprendevano che non era così.
    "Perché dovrei crederti?" disse Simba che si tratteneva a stento. "Finora," aggiunse, portandosi al di sopra dello zio. "Finora non mi hai raccontato altro che bugie!"
    "Che cosa hai intenzione di fare?" Scar sembrava terrorizzato. "Non vorrai uccidere il tuo vecchio zio... vero?"
    Simba sospirò. "No, Scar! Io non sono come te!"
    "Oh Simba!" esclamò questi, quasi piangendo di gioia. "Grazie! Che nobile gesto! Mi farò perdonare, te lo prometto! Come posso sdebitarmi con te? Dimmi, farò tutto ciò che vuoi!"
    Simba lo fissò con rabbia, pensando a quel terribile giorno, e sibilò le stesse parole che Scar stesso gli disse. "Vattene! Vattene Scar... e non tornare mai più!"
    Il Re sembrava titubante. "S-sì, naturalmente..." e con fare remissivo incominciò ad allontanarsi, portandosi dietro a Simba che non lo perdeva d'occhio. "Sarà fatto... come desiderate... VOSTRA MAESTA'!!!"
    E con una zampata, scagliò della cenere ardente verso gli occhi del nipote.
    "ARGH!" Simba non fece in tempo a reagire: prima il bruciore della cenere, e poi la sensazione che tutte le sue ossa venissero schiacciate: Scar lo aveva travolto in una furia di zanne e artigli; con una zampata lo ricacciò indietro. Il Traditore reagì con ferocia inaudita, mandandolo verso il ciglio della Rupe; Simba si giocò il tutto per tutto con una zampata, tuttavia Scar rispose con forza decuplicata nella disperazione del suo gesto, facendolo cadere all'indietro. Con uno sforzo sovrannaturale spiccò un salto, determinato a finire lo scontro con un solo colpo al collo, punto debole e vitale di tutti i leoni.
    Al vedere la sua fine così prossima, Simba sollevò tutte le zampe, e come aveva fatto Nala, spinse con i quarti posteriori, catapultando indietro l'avversario.

    Scar cadde, rotolando più volte su se' stesso, e finì nel pianoro sul retro, circondato dalle fiamme. Il dolore era indicibile, ma trovò la forza per rialzarsi. Sbatté le palpebre per mettere a fuoco, e guardò in alto:

    Sulla collinetta, Shenzi, Ed e Banzai lo squadravano con aria di sufficienza; lui non poteva vederlo, ma i loro cuori, traboccavano di odio.
    Continua...

    Questo capitolo mi ha sfiancato. Pfiuuuuu....
    Un commento sarebbe il minimo, non trovate?
     
    .
  11. Pridelands98
     
    .

    User deleted


    Woah sei riuscito a descriverlo benissimo lo scontro
    Pumbaa: "Dovete chiamarmi signor maiale" ahah :lol: Troppo fote questa scena
    Finalmente quello s****** di Scar farà la fine che merita Ih ih
    Simba ha ragionissimo: Scar non merita di vivere!
    Certo che Scar è un bello stupido, si è fregato da solo, non solo quando ha confessato la verità a Simba ma sopratutto quando ha detto che era colpa delle iene. Secondo me se non lo avesse fatto, Ed, Schenzi e Banzai l'avrebbero anche aiutato ^^.
    Le leonesse di Sarabi si sono sfogate di brutto dopo tutto quello che Scar gli ha fatto passare.
    Vedrai come sarò poi quando sarò io a descrivere questa scena...
     
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Re Leone

    Group
    Member
    Posts
    3,569
    Location
    ThunderClan

    Status
    Offline
    Direi assolutamente il minimo per questo capitolo fantastico!!!!! :) complimenti descritto bene tutto sopratutto la lotta tra Simba e Scar
     
    .
  13. …Giuly…
     
    .

    User deleted


    OOOOh che soddisfazione
    *si siede strofinandosi le mani*
    è un po' che non commento qualche ff u.u
    Complimenti, scrivi molto bene e questo è senza dubbio un requisito fondamentale.
    Anzi, scrivi bene e tanto, quindi non stanchi il lettore a furia di mezzi capitoletti corti e striminziti.
    Se posso permettermi di darti un consiglio, prova ad aggiungere un po' di introspettivo nella tua storia...
    In fondo, quello che stai raccontando noi già lo conosciamo perciò se tu provassi a descrivere ancora più di quanto già stai facendo le sensazioni di ogni personaggio, credo verrebbe fuori una gran bella ff (lo so lo so, per chi mi conosce e ha letto qualcosa di mio, sono una patita dell'introspettivo e decisamente di parte).
    Comunque, ancora complimenti e occhio a non dilungarti troppo nelle descrizioni, che creano qualche difficoltà nella lettura.
    Aspetto il seguito :)
     
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Re Saggio

    Group
    Member
    Posts
    10,314
    Location
    Il Regno tra le Stelle

    Status
    Offline
    Oh santo Cavolo Fritto!
    Stanotte cuocio sul serio!!
    Mi rovino! POSTO!
    Sono TROPPO gasato per restare fermo!
    Questo è il penultimo capitolo (SE tutto va bene, naturalmente)

    Capitolo 14: Esilio
    "COSA!?" tuonò terribile la voce di Zira; i cuccioli svegliati, cominciarono a piangere. Dotty cadde spaventata da quella reazione; con un balzo, la terribile leonessa fu sopra di lei. "Ripeti!" sibilò, alitando a pochi centimentri dal muso della guercia. "RIPETI!!!"
    "E' come ho detto!" tentennò Dotty, "La Rupe dei Re va a fuoco! Sarabi e le sue leonesse si sono rivoltate! Parlano del ritorno del Vero Re!!"
    "Idiozie!" ululò Zira, mollando un tremendo ceffone sul muso di Dotty. "Scar è il Vero Re! Il suo erede seguirà le sue orme come LUI ha stabilito!!"
    "Dotty non mente!" esclamò Tomi, che era rimasta a guardare; Spotty in compenso, era preoccupata per la sorella; Zira la stava maltrattando in maniera brutale.
    Erano in un piccolo anfratto nascosto, a circa un quarto di miglio dalla Rupe dei Re: un posticino discreto, l'ideale per un parto, come quello avvenuto appena venti ore prima. Kovu e Vitani, i due gemellini dormivano a fianco della madre, almeno fino a quando Zira non si era svegliata.

    Tomi riprese: "Stavamo andando a conferire con il Re, quando abbiamo visto l'accaduto: c'era fuoco dappertutto, e le iene cadevano dalla Rupe; non ci si poteva sbagliare: i ruggiti di Sarabi e Sarafina si riconoscono tra mille!"
    "IDIOZIE!!!" berciò Zira, per tutta risposta. "Sanno che opporsi a Scar equivale a gettare via le loro vite!"
    "Ma l'hanno fatto!" esclamò Dotty, ancora sotto la zampa di Zira. "E poi, c'era davvero qualcun'altro con loro! Un leone, senza dubbio!"
    "Che!?" Zira rimase sconvolta nel sentire quella parola. "Un leone!? UN MISERABILE VAGABONDO OSA SFIDARE IL RE!!???" Con un latrato assatanato si rimise a fissare Dotty nell'unico occhio buono. "Dov'è!? Chi è!? Che cosa sta facendo con il mio Re!?" Terrorizzata com'era, Dotty non riuscì a parlare.
    "Lascia perdere!" ruggì Zira. "Andrò da sola!" E con passo veloce, cominciò a precipitarsi fuori dalla grotta.
    In un secondo, Tomi la immobilizzò con la zampa premuta sulla testa. "Zira! Sei impazzita per caso? Non puoi andare, non ti sei ancora ripresa del tutto dalla convalescenza!!"
    "LASCIAMI ANDARE!!!" ruggì quella, liberandosi con uno strattone. Nonostante le forze le venissermo meno, Zira si precipitò verso la Rupe.
    "E' fuori di se'!" ringhiò Tomi, conscia che la leonessa sarebbe andata alla rupe, in un modo o nell'altro. Voltandosi verso Dotty e Spotty, emise un'ultima direttiva.
    "Voi due restate qui, occupatevi dei cuccioli! Io vado con lei!"
    "E Nuka?" chiese Spotty, accennando al giovane rimasto paralizzato contro la parete. Lo scatto iroso della madre lo aveva lasciato basito e atterrito dalla paura.
    "Tranquillizzatelo!" rispose Tomi, prima di lanciarsi all'inseguimento di Zira.

    L'aria della savana, quella sera, era stata calda ed elastica come non lo era stata per molto tempo; le nuvole pesanti promettevano pioggia abbondante, forse per tutta la notte, e nelle ultime ore, Zira pensava che fosse un buon segno.
    La notizia portata dalle sue seguaci, tuttavia, l'aveva sconvolta: Sarabi e le sue leonesse osavano ribellarsi apertamente, e come se ciò non bastasse, uno sfidante vagabondo dal sangue marcio osava sfidare Scar? Il miglior sovrano mai visto in quelle terre??
    Zira non riusciva a crederci: tutti i suoi sogni stavano diventando realtà; finalmente avrebbe avuto l'approvazione di Scar, e tutti gli sforzi che aveva fatto per tutta la sua difficile adolescenza sarebbero stati ripagati. In un secondo, una terribile prospettiva si era frapposta tra lei e la sua felicità, promettendo di portarle via tutto ciò che amava, e in cui credeva ciecamente...
    No, tutto ciò era semplicemente inconcepibile.

    I suoi pensieri vennero interrotti da una terribile zaffata di fumo, che la fece tossire; rallentò, alzò lo sguardo velato dalla stanchezza, e osò guardare in alto: il suo cuore minacciò di fermarsi alla vistia di ciò che vide; la Rupe bruciava come se mille legioni di demoni avessero assediato il kopje; un'immensa colonna deforme di fumo a tratti illuminata dal crudo bagliore rosso del fuoco, proiettava in cielo l'immensa ombra della Rupe dei Re; il cielo sovrastante era pieno di lampi e fulmini. Che tremendo spettacolo per una leonessa come lei, che già in passato aveva sperimentato il terrore del fuoco, quando suo padre Chozi morì per salvarla...
    Il suo pensiero corse immediatamente a Scar: l'idea di perdere anche lui le fece salire l'adrenalina oltre il livello critico. Con un gemito raddoppiò la potenza, e cominciò a correre verso la fortezza.
    Vide chiaramente, le varie leonesse che inseguivano le iene: dunque era vero! Sarabi aveva preso in mano la rivolta; Sarafina, Diana e Nyota la seguivano da vicino. Con immenso stupore vide che Nala aveva fatto ritorno! Quanto aveva sperato che non tornasse mai più...
    Tuttavia, non vide traccia del leone menzionato da Tomi.

    Ma Scar! Doveva pensare a Scar, non perdere tempo!
    Cominciò a cercare disperatamente, chiamando con quanta voce aveva in corpo:
    "Scar! SCAR!! DOVE SEI!?? SCAAAAR!!!!!!"
    Tre ombre la superarono in gran volata: erano Shenzi, Ed e Banzai, con le pelliccie sporche di sangue; mentre correvano, Shenzi gettò un'occhiata velenosa verso Zira, che rimase interdetta.
    Subito, alcune iene, forse una mezza dozzina, eseguendo lo stesso salto, sorvolarono la leonessa, affrettandosi dietro ai fuggiaschi; Zira li guardò sconcertata, mentre correvano verso ovest.
    Da allora, per quanto si sappia, nessuno li vide mai più nelle Terre del Branco.

    Fu solo dopo il primo senso di smarrimento che Zira fiutò un odore familiare.
    "Scar..."
    Senza neanche pensare, si gettò attraverso il velo delle fiamme, e in quella, un lampo più grande degli altri squarciò le nubi. Subito iniziò a piovere.
    Il gemito di Zira si perse nel tuono che seguì: "SCAR!!!"
    Con un grido inarticolato si gettò sul corpo del Re, ormai esanime, stringendo tra le zampe la folta criniera nera, comprendo il muso di Scar di lacrime roventi.
    "Sono qui! Sono qui, amor mio! Non temere, sono qui io!"
    Scar, da debole com'era, riprese i sensi e cominciò a sollevarsi a stento. "Mmmmh... Zira..."
    Al sentire il suo nome, la leonessa sentì il proprio cuore che tornava a battere. "Oh Scar! Grazie al cielo, stai bene!"
    Ma dovette ricredersi: la sua zampa era rimasta umida e appiccicaticcia; lanciò un grido strozzato quando capì che cos'era.
    "SANGUE! Oh no... Oh no, no, no, no!!!!"
    "Zira..." chiamò Scar, sempre più debolmente. "Zira, ascolta... ti prego..."
    "Non parlare!" esclamò lei, sollecita. "Non sforzarti! Devi risparmiare le forze!"
    "Kovu... " Scar la guardò negli occhi per l'ultima volta. "Devi aver cura di lui!"
    "Cos..." Zira si bloccò comprendendo la volontà del suo Re. "Sì, certo! Te lo prometto, io..."
    "Deve diventare il Re... un giorno! Promettilo!"
    "Certo!" Zira non riusciva più a trattenere le lacrime. "Te lo prometto!"
    Scar sorrise; levò gli occhi al cielo e sospirò.
    Infine, ricadendo all'indietro, lasciò che la sua testa ricadesse di lato; le sue zampe cedettero e tutta la sua figura cadde sulla dura pietra. In quell'istante, la pioggia estinse le fiamme che erano rimaste attorno a loro.
    E il Re non si mosse più.

    In quella un fragoroso ruggito di trionfo squarciò l'aria. Zira alzò lo sguardo: sul pinnacolo della Rupe, il trono della savana, ritto sulle zampe, fiero e splendente nella pioggia, stava un leone; per un'istante Zira credette di vedere Mufasa, per poi rendersi subito conto che non era lui. Non sapeva chi fosse, ne da dove venisse, ma sapeva una sola cosa: Lui aveva ucciso Scar e scacciato le iene! Chiunque fosse doveva pagare.

    Con un ruggito che mescolava infinite emozioni - rabbia, amore, dolore, senso del dovere, tristezza e frustrazione - si slanciò verso la Rupe, ma si accorse con orrore, che oramai era cosa fatta: Nala, Sarafina, Sarabi e tutte le leonesse rimaste, rispondento al ruggito, acclamavano quel leone come Re. Ai piedi della Rupe, di fianco a Nala, una suricata striminzita e un pingue facocero si inchinavano elegantemente in segno di rispetto.
    Per Zira, una cosa del genere era semplicemente inammissibile.
    Si avventò nel bel mezzo della ressa, ruggendo clamorosamente: "CHE COSA STA SUCCEDENDO QUI!?"
    Timon e Pumbaa subito si nascosero dietro a Nala. Sarabi, con fare autoritario, si fece avanti: "Festeggiamo l'ascesa al trono di mio figlio Simba! Il Vero Re!"
    "Simba!?" Zira si paralizzò per un secondo, prima di scoppiare a ridere. "HA! Il figlio di Mufasa è morto, e tu lo sai bene!!"
    "No, Zira!" disse Sarafina, portandosi a fianco di Sarabi. "Il nostro Re vive! Guarda tu stessa!"
    La terribile compagna di Scar fissò il nuovo Re, e la realtà la colpì con tutta la sua veemenza: era la fine di tutto ciò che aveva sperato; il suo vero amore non c'era più, i suoi sforzi erano diventati vani... ma non era detta l'ultima parola.
    Le restava ancora Kovu... l'erede di Scar!

    Nel giorno seguente, Sarabi e le sue leonesse richiamarono Tomi, Spotty e Dotty alla Rupe per essere messe a giudizio; Nyota tenne personalmente la perorazione, in base alla quale, per aver prestato servigi agli ordini di un traditore colpevole di fratricidio, sebbene defunto, esse rimanevano colpevoli di aver condiviso il suo oscuro segreto, e di aver così tradito il nome stesso di Leonesse della Rupe. Una colpa di tradimento simile, stando alle leggi locali viene punita in due modi soltanto: morte, o esilio.
    Alla luce dei fatti, Simba, rifiutandosi di abbassarsi ai livelli dello zio, decretò la sua sentenza: "In virtù delle testimonianze che sono state presentate, decreto che, da questo giorno in avanti, ogni leone o leonessa che sia stato associato a Scar il traditore, o che sia parente relativo di Scar il traditore, o che si sia associato ai desideri e ai pensieri di Scar il traditore, verrà bandito dalle Terre del Branco sotto pena di morte, per il resto dei loro giorni!" Simba avrebbe preferito non ricorrere a tanto, ma la sua carica di Re, lo rendeva necessario per la protezione della sua famiglia e del suo regno.
    Zira e le sue seguaci erano rimaste sul pianoro, sotto gli occhi di tutte le leonesse fedeli. Simba concluse la sentenza, volgendosi verso la vedova di Scar.
    "Accetti le condizioni, Zira?"
    Zira guardò i suoi cuccioli tra le zampe. Sapeva che accettando li avrebbe condannati a un'infanzia infelice nelle aride Terre di Nessuno, ma era consapevole anche del fatto che, rifiutando l'esilio, sarebbero stati costretti a crescere senza di lei; a quel punto, il piano per vendicare Scar sarebbe stato stroncato prima ancora di cominciare. Per questo, Zira abbassò la testa, e pronunciando a voce alta, in modo che tutti sentissero, ma mettendo tutto l'odio e il veleno possibile nell'inchino e nelle parole: "Sì, Vostra Maestà!"
    Prese in bocca Kovu, mentre Spotty prese Vitani. Con le sue seguaci, Zira si mosse verso est, decretando così il destino suo e dei suoi cuccioli.
    Il suo piano era ancora ben lungi dal cominciare. Nel suo cuore tuttavia, c'era posto per un solo ideale, unico, immenso e terribile: un'ideale che ora, ai suoi occhi era giusto al di là di ogni altro:

    LA VENDETTA



    Continua...
    Sono... spompato!
    Lasciate qui i vostri commenti, grazie.

    Edited by Gaoh - 18/2/2013, 00:55
     
    .
  15. Somoya
     
    .

    User deleted


    eccomi Gaoh, scusa se commento solo ora ma non avevo trovato il tempo per leggerla tutta.
    ti dico subito che la tua fanfiction mi piace davvero tanto, hai approfondito punti di vista davvero interessanti,l'amicizia tra Nala e Pumbaa per fare un esempio, lo sconforto delle leonesse, la malvagità delle iene e infine l'eroismo del "magico duo" :D, in più è scritta ottimamente, posso solo dirti : bravo!

    continua così!
     
    .
86 replies since 4/2/2013, 13:44   3015 views
  Share  
.