Mashujaa wa zamani

prequel.. (o come si scrive..)

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    Re Leone

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    Lentamente una zampa si mosse e dopo pochi istanti, un leone color ocra si stava trascinando verso una zona erbosa, attorno a lui vi era solo cenere.
    Lentamente stava strisciando,

    qui ripeti 2 volte lentamente e alla fine hai scritto Loinar invece che loynar

    (cmq per il resto è sempre scritto bene, e la storia anche se personalmente non piacciono le storie con i demoni et simila), è interessante, questi due non sembrano cattivi, o almeno la leonessa non lo sembra, il maschio invece...
     
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    vero, hai ragione kun, non ci ho fatto caso.. errori infidi...
    grazie ros, cmq nel prossimo capitolo lo capirai =)

    cmq non dico altro.. =) svelerei quello che ho in mente..
     
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  3. Keyla
     
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    è vero,la leonessa sembra buona anke se..povero bufalino =( ...tanto gia lo so ke "er bau" fara' una strage di poveri animali indifesi T.T..skerzi a parte,anke se hai fatto morire quelle povere bestiole,mi e' piaciuto anke questo capitolo^^ continua cosi micio..ma possibilmente non uccidere tutti xD
    ank'io ti voglio troppo bene,scemotto =)
     
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    grazie cucciola =) beh, non posso svelare adesso che ho in mente.. =)
    TI AMO!!!!!!!!!!!
     
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  5. Keyla
     
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    >.<...
    ai....>.<....
     
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    =)
     
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    Passa il tempo

    Era ormai passato un mese, la vegetazione aveva ripreso a crescere rigogliosa su quella piccola radura, la spaccatura nel terreno ormai era invisibile, rimanevano comunque due piccolissime aree prive di vita.
    Terra arida, secca, senza vita, senza apparente motivo, in contrasto col verde vivace dell'ambiente circostante.
    Il tempo passava lentamente, grosse nuvole plumbee si stavano avvicinando col loro carico di pioggia.
    Un forte temporale sopraggiunse in poco tempo, la violenza di quell'acquazzone martoriava il terreno, enormi boati generati dalle saette echeggiavano per tutta la landa.
    Una potente carica elettrostatica si generò improvvisamente, scaricando tutta la sua potenza a terra, sdoppiandosi poco prima di impattare.
    Quel fulmine discese rapido, violento a tal punto da creare due distinti crateri sul terreno reso molle dalla pioggia, il tuono generato fu assordante.
    Al centro di essi, due sfere, levigate, perfettamente tonde, sembravano essere di roccia fusa, poi tutto venne ricoperto da uno spesso strato di nebbia fitta.
    Due sagome apparvero poco dopo, due leoni, uno bianco perla, l'altro nero come la pece.
    Si guardarono per un attimo.
    Sorrisi terrificanti comparvero sui loro musi, sorrisi che mettevano in mostra le terrificanti dentature; una formata soltanto da una lunga fila di canini acuminati, l'altra mostrava le zanne smisurate, autentiche sciabole portatrici di morte.
    -Finalmente, adesso abbiamo di nuovo le forze necessarie-
    -Adesso dobbiamo cercare di riaprire il gate, per fare uscire gli altri.-
    -Da soli non potremmo mai farcela, lo sai bene Uthrax.-
    -Dobbiamo cercare il metodo, Shruykan, ci deve essere per forza un modo.-
    -Ci penseremo con calma, adesso vediamo dove siamo capitati; al momento io non ho bisogno di altra energia, quel fulmine mi basterà per parecchio tempo.-
    -Lo stesso vale per me, abbiamo avuto molta fortuna.-
    Detto questo, due lampi di luce esplosero attorno ai corpi felini, e due sfere velocissime scomparvero in direzioni opposte.
    Ricomparvero dopo pochi istanti, percorrendo traiettorie irregolari, fino ad adagiarsi sul terreno, e in quell'attimo ripresero la forma animale.
    -Hai notato qualcosa di strano, Uthrax?-
    -Nulla di interessante, una palude, un deserto, carovane nomadi di leoni e lupi.-
    Il leone nero, si guardava attorno distrattamente.
    -Io ho notato solo montagne, pare che sulla cima di una, ci sia una comunità di leoni e lupi, a parte questo, nient'altro.-
    -Resta il fatto che dobbiamo riaprire il gate.-
    -Senza dimenticarci di Rasur e Loinaar; quei due meritano un trattamento speciale.-
    -Se ne occuperà personalmente il nostro re, quando riusciremo a farlo emergere.-
    -E noi, avremo un particolare trattamento di favore.-
    Cupe risa riecheggiarono nella piccola pianura mentre la sera avanzava e il cielo si stava schiarendo dopo quell'improvviso nubifragio.
    Poi i leoni si incamminarono lenti lungo un calpestio, con lo sguardo fisso all'orizzonte, passo dopo passo la loro falcata aumentava finchè si ritrovarono a correre, correvano velocissimi, una corsa che nulla aveva di terreno; poi con un grande balzo, esplosero in un lampo di luce e due sfere schizzarono improvvisamente verso le colline circostanti.
    Percorsero una distanza enorme in pochissimi attimi, finchè non raggiunsero una collinetta, su un fianco vi era l'ingresso di una grotta, e sul limitare, un grosso lupo azzurro ghiaccio stava montando di guardia.
    Una lieve brezza faceva ondeggiare l'erba alta, e increspava l'acqua di una vicina pozza d'acqua.
    I leoni presero nuovamente forma uno di fianco all'altro, poi lentamente avanzarono in quella direzione.
    L'allarme generale non si fece attendere, e in brevissimo tempo, molti altri lupi emersero dall'imboccatura della caverna.
    In tutto erano otto.
    I leoni continuavano ad avanzare, lentamente e senza proferire parola.
    -Fermatevi! Chi siete e che volete!-
    Furono le uniche parole che si udirono provenire da quella collina.
    Un'esplosione immensa di luce inchiodò tutti i lupi, nessuno era in grado di muoversi, mentre sentivano la loro mente toccata da un'entità esterna, soprannaturale.
    Dapprima il tocco fu lieve, come lo sfiorare di una piuma, un senso di disagio e terrore pervase le loro menti, poi improvvisamente la piuma si trasformò in stiletto infuocato.
    Con gli occhi sgranati, tutti i guerrieri caddero a terra, tremando violentemente finchè l'ultimo residuo di vita non sparì del tutto dai loro corpi.
    I leoni continuavano ad avanzare finchè non raggiunsero l'ingresso della grotta.
    Tutto era buio all'interno, nulla si riusciva a vedere, ma si udivano i respiri affannosi e spaventati di chi era nascosto all'interno.
    Una sfera luminescente comparve dal terreno, tra i due leoni che bloccavano l'uscita della grotta, lentamente cresceva di intensità, mostrando gli occupanti che si stavano nascondendo.
    Altri dieci lupi erano nascosti all'interno della grotta,tutti esemplari vecchi, le femmine del branco e un cucciolo.
    I loro movimenti vennero bloccati da una fonte di energia proveniente dai demoni.
    Lentamente, uno dopo l'altro, i lupi caddero a terra privi di vita, la loro energia vitale veniva prosciugata da un'invisibile sanguisuga che li lasciava solo quando il loro cuore cessava di battere.
    I corpi senza vita giacevano a terra, gli occhi del cucciolo si spostavano terrorizzati da un corpo all'altro, mentre i due leoni gli si avvicinavano minacciosi.
    -Tu che ne pensi, Uthrax? Credo che da solo non riuscirebbe a sopravvivere comunque.-
    -Credo proprio che tu abbia ragione, Shruykan, tanto vale porre fine ora a questa sua sofferenza.-
    Una stretta morsa di granito immobilizzò del tutto il piccolo lupo terrorizzato, tutti i movimenti gli erano impediti.
    Raggelò nello sentire sfiorarsi la mente da qualcosa, qualcosa che non riusciva a capire cosa fosse, delicatamente, come un lieve alito di vento fresco, finchè poi divenne tempesta.
    La sera era sopraggiunta intanto, le ombre lunghe delle piante davano una sensazione inquietante al paesaggio circostante.
    Tutto stava ormai per essere avvolto dalle tenebre, ma dalla grotta usciva un tenue bagliore, opera del fuoco fatuo generato dai due demoni.
    I demoni tormentarono a turno il cucciolo impotente per tutta la notte, privandolo dell'energia vitale quasi fino allo stremo, per poi rifornirgliene quella necessaria alla sopravvivenza, sollevando con il loro potere gli altri individui morti e mostrandoglieli in continuazione, con le loro energie riuscivano a far muovere i cadaveri, facendogli assumere le espressioni più terrificanti; il povero cucciolo non poteva far nulla, non riusciva neanche a chiudere gli occhi a causa dell'incantesimo usato da quei demoni.
    La pazzia ormai lo stava dominando, poi, quando il primo raggio solare illuminò l'ingresso di quella grotta, il piccolo morì.
    Nello stesso istante, i due demoni scomparvero, lasciando al loro posto una densa coltre di nebbia che lentamente si dissolse.
    Era ormai pomeriggio inoltrato quando sopraggiunsero altri lupi in quel luogo.
    Non credevano a quello che avevano davanti.
    Tristi ululati si sentirono per tutto il resto della giornata e anche per la successiva notte.
    Al sorgere del sole del giorno dopo, venne data sepoltura ai corpi privi di vita.
    Poi il gruppo di lupi si incamminò per lasciare per sempre quelle terre.


    Edited by bau1200 - 7/8/2015, 04:48
     
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  8. .:Kaizari:.
     
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    allora...il capitolo mi piace perchè è scritto molto bene ^^ però..era proprio necessario farli ritornare? era così bella la storia senza di loro xD
     
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    XD si, perchè e quello che è successo prima!!!!!


    cmq grazie ro =)
     
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  10. Keyla
     
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    ma...MICIO!!!!!!!!!...povero cucciolo =( ..cmq..scritto bene..!!!!!!!!!!!ma...il cuccioletto =(
     
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  11.  
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    =) sono demoni amore mio =) mica sono come i comuni leoni.. =) grazie cucciola
     
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  12.  
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    L'incontro

    Rasur e Loynaar vagavano senza meta, attingendo ogni tanto energia dall'ambiente circostante per essere sempre al massimo delle loro capacità.
    Non si spostavano mai usando i loro poteri, preferivano spostarsi sotto sembianze animali, questo gli permetteva di studiare meglio il terreno circostante, e avevano avuto modo di parlare con un paio di lupi erranti, ma non avevano ricevuto informazioni degne di nota.
    Sapevano entrambi che se qualcun'altro fosse riuscito ad uscire dal pozzo delle anime, si sarebbe dovuto rifocillare di energia il prima possibile, lasciando cadaveri sul proprio cammino.
    Loro avevano deciso di non uccidere, per non lasciare appunto segni del loro passaggio; quello che era successo prima era stata una casualità, e avevano quindi seppellito i corpi.
    Viaggiavano sia di notte che di giorno, per loro non faceva alcuna differenza, riuscivano a vedere in qualsiasi situazione, i loro sensi restavano sempre all'erta.
    Era appena sopraggiunta la notte quando arrivarono ai piedi di una grande montagna con la cima innevata.
    -Guarda; impronte.-
    Il leone dalla voce roca stava studianto attentamente la moltitudine di impronte sul terreno, segno che quella pista era molto battuta.
    -Si, pare che ci sia molto via-vai su questa montagna, chissà cosa c'è di interessante lassù in cima.-
    I leoni si guardarono incuriositi, con uno strano sorriso, poi volsero nuovamente lo sguardo verso la cima della montagna.
    Lentamente si incamminarono lungo il sentiero, osservando curiosi ogni pietra graffiata, ogni anfratto, e le pareti che in alcuni punti erano graffiate, segno che qualcuno vi si era arrampicato.
    -Nota Rasur, arrampicarsi in verticale in questo modo non è semplice per comuni..- La leonessa fece una breve pausa mentre si avvicinava ai primi segni sulla parete. -..Leoni.-
    -Esattamente, questo leone ha un'agilità sorprendente per quelli come lui.-
    Lentamente la coppia riprese ad avanzare, notando altre tracce sulle pareti, ognuna differente dalla precedente.
    Ciò che li incuriosiva oltremodo, era il fatto che non riuscivano a spiegarsi come mai così tanti felini usavano quel sentiero, che apparentemente non portava da nessuna parte.
    Molte tracce erano state cancellate da un'improvviso acquazzone, ma restavano comunque molto visibili.
    Improvvisamente il leone ocra si fermò.
    -Guarda,- Disse indicando una serie di impronte. -Non solo leoni percorrono questo sentiero.-
    La leonessa si avvicinò lentamente guardando il punto indicato.
    -Parrebbe, sembrano impronte di lupi.-
    -La cosa si fa sempre più strana; da quando leoni e lupi collaborano?-
    L'espressione del leone si fece pensierosa.
    -Non sappiamo se collaborano, potrebbero aver percorso lo stesso sentiero, per casualità.-
    -Non credo, comunque tutto potrebbe essere, finchè ovviamente non lo scopriremo.-
    A passo lento, i due leoni ripresero il loro tragitto, avanzando, la temperatura diventava sempre più rigida, finchè non comparve la neve.
    Man mano che salivano verso la vetta, la neve era sempre più abbondante, e decisero di usare il loro potere solo quando gli arti affondavano per più di metà in quel bianco candido.
    Grazie alle loro capacità, arrivarono immediatamente vicino alla vetta, planando dolcemente su quello che sembrava uno spiazzo nascosto.
    I primi raggi solari intanto stavano facendo capolino all'orizzonte.
    I leoni si stavano guardando attorno, la moltitudine di riflessi luminosi rendeva maestoso quel luogo.
    Improvvisamente alcune voci provenienti da sotto la neve interruppero il silenzio che stava regnando.
    Con un rapido scambio di occhiate, i leoni, grazie alla loro energia, si resero invisibili, e si spostarono ai lati dello spiazzo ricoperto dalla neve, stabilendo tra essi un contatto mentale.
    Entrambi potevano ascoltarsi e vedere le stesse cose, pur mantenendo l'individualità personale.
    Una zampa nera comparve misteriosamente tra la neve, aprendo un piccolissimo varco.
    Quello che accadde immediatamente dopo ebbe durata brevissima.
    La leonessa bloccò con una fonte di energia l'arto, mentre il leone la azzannò violentemente tirandola verso l'esterno.
    La potenza inaudita di quel morso frantumò le ossa del malcapitato, il quale venne lanciato in aria e ricadde malamente su un cumulo di neve ghiacciata.
    I leoni si accorsero immediatamente che quel leone nero come la pece non era solo, ed indirizzarono tutto il loro potere all'interno di quella che sembrava una grotta nascosta.
    Tentacoli di energia avvolsero tutto ciò che incontravano, immobilizzando all'istante gli ignari occupanti.
    Tutti furono colti dal terrore, nessuno riusciva più a muoversi, la ferrea morsa nella quale erano bloccati, gli permetteva soltanto di muovere gli occhi per guardarsi attorno.
    Le menti dei leoni intanto si separarono, e i due tornarono visibili.
    Il leone nero intanto stava cercando di rialzarsi nonostante brandelli di carne penzolassero dalla sua zampa anteriore e le ossa frantumate, quando un raggio blu esplose dagli occhi della leonessa, colpendolo in pieno e scagliandolo a diversi metri di distanza.
    Sbattè violentemente il capo contro la dura roccia, e il leone nero perse i sensi.
    I due leoni rimasero immobili, poi l'aria attorno alla leonessa cominciò a vibrare, sempre più velocemente, finchè non esplose in una fiamma azzurra, creando un varco nella neve che si sciolse all' istante, svelando l'ingresso di una grotta, e li vicino, vi erano inchiodati a terra altri due leoni e dietro di loro, due lupi.
    -Loynaar, rendili inoffensivi. Adesso!-
    Ordinò in tono aspro il leone dalla voce roca, e dagli occhi della leonessa saettarono quattro lampi blu, che colpirono quei malcapitati in pieno petto, stordendoli a tal punto da fargli perdere i sensi.
    La coppia di leoni prese ad avanzare, fianco a fianco, molto lentamente.
    Un tenue bagliore proveniva da dietro una curva della caverna, man mano che si avvicinavano, avvertivano il terrore nelle menti degli altri leoni e lupi, immobilizzati.
    -Dunque, è qui che vi nascondete.-
    Disse la leonessa emergendo dalle oscurità di quel corridoio e mettendosi in mostra assieme al suo compagno.
    Le attenzioni dei due invasori si spostavano lentamente su tutti gli occupanti, e si soffermarono sul cucciolo di leone che se ne stava nascosto in un'angolo ombroso.
    Lentamente, passo dopo passo, la leonessa dagli occhi blu gli si avvicinò.
    -Tu come ti chiami?-
    Chiese con tono neutro.
    -Tu..Tuhuma..-
    Il terrore scorreva nelle vene ed in ogni fibra del corpo di quel cucciolo.
    -Lascialo stare!-
    Ruggì ferocemente Jormungr contro la leonessa, ma i movimenti gli erano impediti.
    La stretta attorno al corpo del fiero leone grigio si serrò ancora di più, non riusciva a respirare, e una zampa gli si spezzò con uno schiocco secco, facendogli emettere un ruggito di dolore.
    -Tu ordini a noi? Sei tanto audace da dare ordini a noi? Dimmi chi sei allora, cosicchè possa sapere il nome di chi sto per uccidere.-
    La leonessa si era portata proprio di fronte al leone grigio, lo stava guardando con disprezzo.
    -Non osare toccare mio figlio.. Altrimenti giuro che ti sbrano!-
    Una risata echeggiò nella caverna, mentre sul muso di Jormungr regnava la furia.
    Quella risata cessò di colpo e nello stesso momento una lancia infuocata penetrò nella mente del leone grigio.
    Una voce feroce echeggiò sia nella grotta, sia nella mente del leone.
    -Tu non puoi fare proprio nulla! Puoi solo morire!-
    Un dolore immenso esplose nel cervello del leone.
    Quella lancia si spostava rapidamente da un ricordo all'altro, seminando dolore, finchè non incontrò l'immagine di una leonessa bianco candido e del piccolo cucciolo, impattando violentemente contro l'amore che il leone grigio provava.
    La leonessa si fermò immediatamente, lasciando la mente del leone grigio, e si parò di fronte alla leonessa bianco candido.
    Gli occhi blu intenso di Loynaar incontrarono gli occhi verde smeraldo della compagna di Jormungr visibilmente terrorizzata.
    -Sta tranquilla, non succederà nulla.-
    In quel momento il leone grigio stramazzò a terra svenuto.
    Una voce soave e una sensazione piacevole si fecero strada nella mente della leonessa.
    "Come ti chiami?"
    "Miremel.."
    "E lui chi è?"
    Ci fu un lungo attimo di silenzio, poi quella voce tornò a farsi sentire.
    "Io sono Loynaar, stai tranquilla, non ti accadrà nulla."
    La leonessa bianca era tesa, non sapeva chi o cosa le si trovava di fronte, sapeva soltanto che quell'essere non poteva appartenere al suo mondo.
    Loynaar inviò mentalmente l'immagine del leone grigio alla leonessa bianca.
    "Come si chiama?"
    "Lui è Jormungr, è il mio compagno di vita."
    Ci fu nuovamente un lungo periodo di silenzio, mentre la leonessa passava da un ricordo all'altro di Miremel, leggera come acqua fresca di torrente, poi riprese a parlare.
    "Credo che tu debba sapere una cosa."
    In quell'istante, Loynaar le inviò tutto ciò che aveva visto nella mente del leone grigio, l'amore infinito che provava per lei.
    Quelle immagini, sensazioni, lentamente svanirono, finchè non rimase solo la presenza della leonessa marroncino chiaro.
    "Siamo demoni, demoni provenienti da un luogo sconosciuto, non conosciamo pietà, amicizia, amore, ma quello che ho visto mi ha lasciata senza parole.
    Lui ti ama davvero in modo impressionante, ricordalo."
    Detto ciò, Loynaar uscì dalla mente di Miremel, così come vi era entrata.
    Grosse lacrime rigavano il muso della leonessa bianca, stava piangendo e non se ne era neanche resa conto fino a quel momento.
    -Rasur, lasciali andare, non ci sono ostili.-
    Seppur con una certa riluttanza, il leone color ocra dissolse la morsa che teneva inchiodati a terra i due branchi.
    Vervada e Sender balzarono subito in piedi.
    -Dobbiamo curare Jormungr!-
    Rasur le fermò.
    -Riuscirete a fare ben poco, ci penserò io.-
    Detto ciò il leone ocra si voltò e si avvicinò al leone grigio, incosciente a terra, indirizzando un raggio di energia verso l'arto dalle ossa frantumate, le quali si risaldarono assieme.
    Nel mentre le leonesse guaritrici riportavano nella sala circolare i corpi svenuti degli altri componenti del branco che stavano per uscire precedentemente dalla grotta.
    -Dov'è Lex?- chiese Miremel, ancora scossa da quello che era appena successo.
    -E' fuori, vado a recuperarlo io.-
    Rasur uscì e subito dopo fece rientro nella grotta col corpo del leone sorretto da una forza invisibile.
    Delicatamente, il leone nero venne adagiato al suolo, e la leonessa dagli occhi blu gli si avvicinò.
    Aveva un arto completamente maciullato dal potentissimo morso di Rasur, ossa e tendini completamente sgretolati, il muscolo della zampa strappato, e un torrente di sangue rosso acceso che scorreva come un fiume impetuoso.
    Vervada e Sender gli si avvicinarono guardandosi con espressione triste.
    -Purtroppo non c'è nulla da fare, ha perso troppo sangue.-
    Udirono una voce provenire da dietro di loro.
    -Forse per voi, ma noi abbiamo ancora qualche possibilità, scansatevi.-
    Rasur appoggiò una zampa sulla fronte del leone nero morente a terra, aveva il respiro rapidissimo, e il suo battito cardiaco era appena percettibile; Loynaar invece si sedette di lato.
    Entrambi socchiusero gli occhi, e nello stesso istante le loro palpebre iniziarono a tremolare, poi un enorme bagliore accecò tutti i presenti, seguito da un boato.
    Fiamme cremisi avvolgevano i corpi dei demoni.
    La leonessa aprì gli occhi, generando un raggio blu acceso che impattò sulla zampa ferita del leone.
    Le ossa ed i tendini si risaldarono, poi sottili ragnatele ricoprirono il muscolo reciso, fino a riformarlo, infine la pelle si risaldò, tornando alla forma originaria.
    Appena ebbero finito, le fiamme attorno ai corpi dei demoni cessarono in un lampo luminoso.
    Rimasero in quella posizione per alcuni istanti, poi entrambi stramazzarono al suolo esausti.
    Ansimavano pesantemente e i loro corpi erano colti da spasmi.
    La leonessa parlò con voce appena percettibile.
    -Ci serve energia, scusateci..-
    Tutti i componenti del branco, tranne i feriti e quelli privi di sensi, accusarono un'improvviso calo di energie, tutti caddero a terra pesantemente, sfiniti da un'improvviso senso di stanchezza e colti alla sprovvista, tranne che il cucciolo di leone e il piccolo lupo azzurro.


    Edited by bau1200 - 7/8/2015, 04:48
     
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  13. .:Kaizari:.
     
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    bello questo capitolo^^ è scritto bene^^ ora capisco un pò di cose xD
     
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  14.  
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    GORE Eccolo XD lo sapevo che sarebbe arrivato XD
    Ma che cosa vogliono quei 2? XD Prima fanno una mezza strage e poi mettono tutto a posto? sono impazziti? XD
    A livello di forma per quel che mi riguarda nulla da dire, scorre bene.
    un dubbio, alla fine dici che i due cuccioli sono gli unici che nn rimangono esausti, ma è perchè i 2 demoni nn hanno preso energia da loro oppure perchè hanno qualche potere nascosto particolare che gli permette di resistere?
     
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  15.  
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    XD grazie ro =)

    kun, che vuoi sapere come finisce??? XD
    con calma pian paino, si capirà tutto =)
    cmq è scritto già in kujamini, quindi posso anche dirlo.. =) Iorody e Tuhuma hanno delle capacità moooolto particolari =)
    sono "ammazzademoni" =)
     
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177 replies since 21/3/2012, 12:51   2566 views
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