The Lion King Forum

Posts written by bau1200 (Sarydor)

  1. .
    Non siamo qui per spiegare i motivi, attenetevi tutti a ciò che ho scritto, grazie.
    Detto ciò, considero chiuso il discorso su "comecosaperchè fare"
  2. .
    Eh... Purtroppo è così...
  3. .
    No, non la chiudiamo, semplice.
    Evitate TUTTI di rispondere a questi commenti inutili che al resto ci pensiamo noi.
    Evitate TUTTI questi comportamenti da asilo!
    Se vedete un commento del genere non rispondete solo per il gusto di flammare, limitatevi a segnalarlo agli adm.
    Spero di essere stato chiaro una volta per TUTTE
  4. .
    miglioriamo, dopo 1 anno! XD



    Il varco




    Rasur rimase li fermo ancora per qualche tempo, meditando sul da farsi.
    Il branco era ancora lontano, la notte si stava avvicinando e sarebbe passato ancora molto tempo prima che tutti si fossero messi in movimento.
    Sarebbero arrivati alla grande grotta a notte fonda.
    Decise quindi di occupare il tempo a disposizione tornando al nascondiglio per ispezionarlo meglio.
    Si alzò voltandosi lentamente e a passi decisi si avviò verso la grande grotta.
    Nel frattempo Tuhuma seguiva la giovanissima leonessa all'interno della grande caverna; Aireth dimorava in quel luogo già da qualche giorno.
    Si ritrovarono al piano superiore, grande quanto quello inferiore e con parecchie aperture che permettevano di vedere all'esterno senza essere visti, grazie ai rampicanti che nascondevano alla perfezione quelle finestre naturali.
    Tuhuma, sempre imbarazzatissimo, sedeva a terra guardando fuori e di fianco a lui vi era Aireth.
    -Sai, ho scoperto questo luogo per caso mentre fuggivo.-
    Disse lei al giovane
    -Il mio branco è stato catturato mentre io e altri due della mia stessa età eravamo al fiume.-
    Disse lei con un tono di voce triste.
    -Hanno cercato di catturarci, ma siamo fuggiti lanciandoci in acqua, gli altri sono stati presi mentre io invece sono stata portata via dalla corrente e da quel momento non ho più visto nessuno.-
    Tuhuma volse timidamente lo sguardo verso di lei
    -Molti stanno arrivando qui, siamo riusciti a liberarli.-
    Aireth strabuzzò gli occhi incredula.
    -Dove sono adesso?-
    Chiese alzandosi di scatto e sbattendo quasi il suo muso contro quello del giovane.
    -Saranno qui tra poco non preoccuparti.-
    -Sei un eroe!-
    Esclamò la giovane saltando al collo di Tuhuma e dandogli una sonora leccata sul muso appena prima di correre giù per la rampa che portava all'uscita della caverna, lasciando di sasso il giovane che non si aspettava quella reazione improvvisa e che stava diventando viola dall'imbarazzo.
    In quell'istante Rasur era giunto davanti all'ingresso della caverna.
    Si fermò immediatamente, da dentro si sentiva un rumore di rocce e sassi che rotolavano e qualcuno che stava correndo.
    Non riuscì nemmeno a chiedersi cosa stesse succedendo all'interno che la giovane uscì fulminea.
    L'impatto tra i due fu inevitabile, Aireth colpì con la testa il muso del demone ocra e dopo un tonfo sordo, cadde a terra priva di sensi.
    Tuhuma vide la scena dall'alto e colto dallo spavento si lanciò nel vuoto direttamente da una delle aperture sopraelevate, verso di loro.
    Rimase però incastrato tra i rampicanti e si ritrovò penzolante a testa in giù proprio davanti al possente muso del demone che per tutta risposta si limitò a inarcare un sopracciglio inclinando appenala testa di lato e a guardarlo con fare interrogativo.
    Il giovane iniziò a divincolarsi nel tentativo di liberarsi da quella situazione imbarazzante ma cadde nel ridicolo quando riuscì a liberare le zampe rimanendo però appeso per la coda e iniziando a girare lentamente su se stesso.
    Rasur rimaneva sempre immobile di fronte a lui e sempre con quella espressione stampata sul muso.
    -Vuoi una zampa?-
    Chiese infine con la sua voce inespressiva, ma Tuhuma livido di rabbia e imbarazzo non gli diede alcuna risposta, continuando a ruotare lentamente su se stesso a testa in giù.
    -Credo sia un no.-
    Aggiunse quindi il demone voltandosi lentamente verso la giovane priva di sensi, sollevandola poi col suo potere e trasportandola all'interno della grande grotta, lasciando il giovane li appeso a sbollire la rabbia.
    Tuhuma rimase appeso in quella posizione per alcuni minuti prima che il giovane amico azzurro facesse ritorno alla grotta, facendo capolino da dietro un tronco.
    Subito Iorody non ci fece caso, ma non poté non notare l'amico appeso a testa in giù davanti all'entrata della grotta.
    -Ma che diavolo avete combinato voi due?-
    Esclamò incredulo nel vedere quella scena immaginando un gioco finito male tra Tuhuma e Aireth.
    -Lascia perdere e dammi una zampa, subito!-
    Esclamò quasi ringhiando Tuhuma.
    -Io credo di non volerlo sapere...-
    Ribatté l'amico che intanto gli si era avvicinato studiando da vicino la situazione e il da farsi; dopo qualche attimo Iorody iniziò ad arrampicarsi su per le liane che imprigionavano il giovane Tuhuma, cominciando poi a rosicchiare coi denti quella che si era annodata attorno alla coda dell'amico leone.
    Dopo qualche attimo e senza nessun preavviso la liana si spezzò e Tuhuma, colto alla sprovvista cadde a terra, ma poco prima dell'impatto col duro terreno una forza attenuò la caduta, adagiandolo piano a terra.
    -Grazie Iorody.-
    Disse il giovane all'amico che nel mentre stava scendendo da quell'intrico di rampicanti.
    -E di cosa?-
    Gli rispose semplicemente.
    -Di avermi liberato e di non avermi fatto sbattere a terra.-
    -Uh, non sono stato io-
    Rispose il giovane lupo
    -A dire il vero, neanche ci avevo pensato.-
    Aggiunse subito dopo.
    -Figurati Tuhuma.-
    Rispose la voce fredda e atona del demone da dentro alla caverna.
    -Rasur sei qui?-
    Chiese Iorody voltando il capo verso l'ingresso mentre il giovane leone si alzava ed entrava, lanciando uno sguardo stizzito al demone mentre gli passava davanti.
    -Grazie-
    Disse quindi a denti stretti, stizzito dagli ultimi eventi.
    Rasur si limitò a fare un breve cenno col capo appena prima di uscire e avvicinarsi al giovane lupo.
    -A che punto è il branco?-
    Chiese quindi avvicinandosi al giovane Iorody.
    -A non molto, dovremmo scorgere la testa ormai.-
    Rispose voltandosi e guardando verso la gola delle montagne che formavano il passaggio obbligato.
    -Perfetto-
    Rispose il demone per poi avviarsi verso la grotta.
    -Gli ultimi arriveranno a notte inoltrata, se il posto è sicuro direi di fermarci qui almeno per qualche giorno in modo che tutti riescano a recuperare le forze.-
    Aggiunse quindi il giovane lupo azzurro.
    -Valuteremo in seguito.-
    Rispose semplicemente Rasur mentre entrava nella grotta, lasciando il giovane sul limitare.
    Tuhuma intanto sedeva di fianco alla giovane, sistemandole timidamente un cuscino di muschio sotto al capo per farla stare comoda; si volse poi verso il demone dall'aspetto felino guardandolo ma senza dire nulla.
    -Il branco sta arrivando, Iorody ha detto che gli ultimi arriveranno a notte inoltrata.-
    Il giovane leone si alzò guardando verso l'esterno.
    -Non sarebbe meglio se noi andassimo in fondo al branco come retroguardia?-
    Rasur rimase in silenzio, sembrava stesse pensando all'idea proposta da Tuhuma.
    -Lei come sta?-
    Chiese poi Rasur, cambiando discorso e lanciando una breve occhiata verso la giovane stesa a terra.
    -Si chiama Aireth, è svenuta ma sta bene, bernoccolo escluso-
    -Ha dato una bella botta effettivamente.-
    Il loro dialogo si concluse così, entrambi quindi uscirono per discutere col giovane lupo le prossime mosse.
    Non impiegarono molto tempo per organizzare e mettere in pratica quel piano; Tuhuma e Iorody avrebbero raggiunto gli ultimi della colonna fornendo aiuto ai più deboli e nel mentre Rasur avrebbe aspettato alla grotta, facendo entrare il branco e sistemando tutti il più velocemente possibile, nel frattempo avrebbe raccolto erbe medicinali e quant'altro in una stanza che sarebbe stata utilizzata come ricovero per i feriti.
    I due giovani si levarono subito in volo grazie al loro potere, schizzando velocissimi verso la colonna in lento avanzamento nel mentre il demone si avviò verso la vegetazione alla ricerca di piante ed erbe medicinali.
    Per loro fortuna il cibo e acqua non mancavano nella grande grotta, quegli strani funghi crescevano in continuazione e Rasur si promise di indagare poi meglio sulla loro natura; forse crescevano grazie alla pietra lunare.
    Era un interrogativo al quale voleva trovare una risposta, ma dopo.
    Al momento aveva altro a cui pensare.
    I giovani raggiunsero ben presto la testa della colonna e rallentarono per individuare i genitori.
    Li trovarono immediatamente mentre stavano avanzando in testa al branco e planarono verso di loro, rassicurandoli sulle loro condizioni, informandoli anche sulla grotta; in oltre Tuhuma chiese al padre di aiutare la giovane che già era nella caverna a ritrovare il suo branco di appartenenza.
    Jormungr lo rassicurò, avrebbe fatto il possibile per aiutare la giovane anche se sarebbe stato molto difficile.
    L'incontro terminò in pochissimo tempo, i due giovani si levarono nuovamente in volo verso gli ultimi della carovana.
    Miremel rimase con l'amaro in bocca, avrebbe voluto che quel momento durasse di più e fosse meno formale; il suo piccolo era cresciuto ma ai suoi occhi era sempre il cucciolo diffidente che non parlava con nessuno, il piccolo e indifeso che viveva nella loro vecchia grotta, ma la realtà dei fatti era totalmente diversa.
    Tuhuma era cambiato, radicalmente, e loro non erano riusciti a stare al suo passo.
    Adesso era un giovane e forte leone appena adolescente e con un carico di responsabilità enorme da portarsi addosso.
    “Dovresti pensare a vivere spensierato la tua giovinezza... E invece...”
    Pensò tra se la leonessa mentre vedeva il figlio allontanarsi velocemente in volo da dove erano loro.
    “Cosa non darei per essere io al tuo posto e sopportare ciò che sei costretto a sopportare tu...”
    Jormungr notò lo sguardo triste della compagna e le si avvicinò.
    La capiva, sapeva ciò che stava provando la sua compagna in quel momento e anch'egli avrebbe dato la sua stessa vita per sostituirsi al figlio in quella responsabilità così grande e che portava solo sofferenza e fatica.
    -Tornerà presto, vedrai amor mio...-
    Le disse mentre provava a portarle conforto in qualche modo, ma anch'egli si sentiva morire dentro, poi i due giovani scomparvero in lontananza.
    -Iorody, credo sia meglio perlustrare la zona alle spalle della carovana rimanendo leggermente distaccati.-
    -Si-
    Rispose il giovane lupo
    -Ci sono probabilità che abbiano seguito le tracce lasciate-
    Aggiunse Tuhuma.
    -Ci muoveremo lateralmente mantenendo una certa distanza dagli altri, ci avvicineremo soltanto quando tutti saranno in prossimità della grotta, che ne dici?-
    Tuhuma annuì, sperava solamente di impiegare meno tempo possibile per raggiungere il nascondiglio, almeno li avrebbero avuto tutti il tempo per riposare, rifocillarsi ed essere lontano da possibili pericoli.
    Dopo tanto tempo Tuhuma si rese conto di essere stanco, sia fisicamente che mentalmente, quella responsabilità gravava su di lui in modo costante e i pensieri iniziavano a ripetersi sempre più freneticamente.
    -Stai bene?-
    Chiese Iorody vedendolo così pensieroso.
    -Si, va tutto bene, stavo solo pensando.-
    -Dai che tra non molto potremo riposare anche noi!-
    Esclamò il giovane lupo per infondere all'amico quella carica necessaria prima del tanto desiderato riposo.
    -Non vedo l'ora, amico mio...-
    Rispose Tuhuma lasciando trasparire per la prima volta da quelle parole tutta la sua stanchezza, in oltre la notte stava arrivando velocemente rendendo difficile avvistare possibili inseguitori.
    Lo sguardo del giovane andò oltre l'amico lupo, in lontananza notò una nube di polvere che si alzava dal terreno e che avanzava lateralmente rispetto alla strada che avevano percorso col grande branco.
    -Iorody, guarda la!-
    Esclamò il giovane leone affilando lo sguardo per vedere meglio.
    -Cosa? Dove?-
    Chiese il giovane lupo azzurro all'amico voltandosi prima da una parte e poi dall'altra cercando con lo sguardo un qualcosa che attirasse la sua attenzione.
    -Là! Quella polvere! Cosa c'è in quella direzione?-
    Il giovane lupo azzurro finalmente notò anch'egli quello che aveva avvistato Tuhuma.
    -Se non mi sbaglio, dovrebbe esserci il deserto, ma è molto lontano da qui-
    -Quanto lontano?-
    -Non lo so.. forse un giorno di marcia o più.-
    -Se stessero marciando non farebbero tutto quel polverone.-
    -Vuoi dire che stanno correndo? Nel deserto? Ma è da folli!-
    Esclamò Iorody
    -O da folli, o da demoni...-
    -Ma non è possibile! Come hanno fatto?-
    -Ricordi i “servi”? Ecco come hanno fatto, e sicuramente ci staranno cercando.-
    Iorody era visibilmente teso mentre guardava all'orizzonte la nube di polvere che lentamente si stava avvicinando.
    -Da soli non ce la faremo mai.-
    Disse poi a Tuhuma.
    -Forse no, ma possiamo rallentarli perché di quel passo ci raggiungeranno in mattinata, intanto avverto Rasur, che venga subito a darci una zampa.-
    -E alla svelta anche!-
    Aggiunse il giovane lupo.
    Tuhuma non lo sentì neanche, era già immerso nel suo potere alla ricerca del contatto mentale con il demone.
    “Rasur! Abbiamo problemi seri!”
    Esclamò mentalmente ancora prima di ricevere una risposta.
    “C'è un esercito di Servi che sta puntando dritto verso di noi e stanno arrivando dal deserto!”
    “C'è anche Berial con loro? O Shruykan e Uthrax?”
    Chiese con la sua voce profonda e atona come sempre.
    “Non lo so, però raggiungici prima che puoi! Sono tanti e ci troveranno alle prime luci dell'alba se continuano di quel passo!”
    Il giovane era terribilmente preoccupato e lo si capiva chiaramente dal suo tono.
    “Per prima cosa rilassati e cerca di capire se ci sono anche quei tre, ricorda che i Servi avanzano correndo, loro invece planano, non vi sarà difficile avvistarli.”
    “Piantala di dare consigli e vieni subito qui!”
    Rispose malamente e seccato il giovane leone.
    “Tu piantala di preoccuparti inutilmente e fai quello che ti ho detto.”
    Tra i due ci fu una pausa durante la quale se fossero stati muso a muso, Tuhuma avrebbe rosicchiato rabbiosamente e con piacere una zampa del leone demone.
    “Ricorda che un Servo ha la stessa forza di un leone normale, l'unica cosa che ha di differente è che non può essere battuto senza un potere magico; adesso ti chiedo: che danni potrebbe fare un leone comune a una Guardia Reale?”
    Tuhuma rimase per qualche attimo in silenzio, dapprima per scacciare la rabbia, poi rifletté su quanto appena sentito.
    “Nulla, credo.. zanne e artigli non ci fanno niente..”
    “Ti sei dato la risposta da solo.”
    Il giovane leone sbuffò.
    “Certo che se queste informazioni ce le avessi date subito non ci saremmo trovati in questa situazione!”
    Ribatté seccato.
    “Come ti ho già detto, il vostro mondo e i vostri modi di fare sono ben diversi da dove provengo io e molte cose le do per scontate.”
    “Allora impara in fretta che qui le cose sono diverse!”
    “E tu non perdere tempo, vai, ci sentiamo quando avrai scoperto di più ma prima di attaccare avvisami, se ci sono anche quei tre una zampa in più vi farà parecchio comodo, altrimenti siete perfettamente in grado di annientarli voi stessi, anche uno solo di voi ne è capace.”
    “Signor sì Rasur.”
    Detto ciò interruppe il contatto mentale col demone, voltandosi di scatto verso l'amico che guardava in lontananza.
    -Santa antilope muschiata a sei zampe quanto lo odio quando fa così!”
    Iorody si volse di scatto verso di lui.
    -Possibile che voi due vi azzanniate anche in questi momenti?-
    Ribatté il giovane lupo.
    -Si può sapere che ti ha detto? Sta arrivando?-
    -Macché, ha detto prima di accertarci che non ci siano quei tre e comunque prima di intraprendere qualsiasi azione dobbiamo avvisarlo dato che “siamo perfettamente in grado di annientarli bla bla bla”-
    Concluse il giovane canzonando il demone.
    -Tuhuma piantala!-
    Esclamò Iorody seccato e visibilmente preoccupato, di conseguenza il giovane leone spiegò velocemente quello che gli era stato detto.
    -E allora muoviamoci.-
    Disse quindi Tuhuma.
    -Ci avvicineremo quanto basta per non essere visti e studiare il da farsi.-
    Tuhuma annuì facendo poi il punto della situazione studiando il territorio circostante.
    -Qui siamo in mezzo a una zona brulla, ci sono molti arbusti, se proseguiamo verso quelle alture avremo una buona copertura.-
    Disse indicando delle colline che si trovavano a metà via tra loro e gli inseguitori.
    -Se abbiamo fortuna da li riusciremo a vedere abbastanza bene senza essere visti, dobbiamo solo ripercorrere la strada che ha fatto il branco e una volta raggiunte le colline potremo muoverci velocemente verso di loro.-
    Iorody annuì, era un'ottima idea e forse anche l'unica che avevano a disposizione.
    -E se ci dovessero scoprire?-
    Chiese poi.
    -Semplice, dovremo combattere e chiedere immediatamente aiuto a Rasur.-
    Il giovane lupo sospirò appena prima di mettersi in marcia; non era un'idea che gli andava a genio ma non avevano alternative.
    La prima parte del percorso richiedeva più tempo; la zona era brulla con cespugli spinosi, da percorrere al trotto per non sollevare polvere, avevano già corso il rischio di farsi scoprire planando fin dove erano arrivati.
    Il secondo tratto invece risultò molto più veloce.
    Avevano dalla loro la copertura delle colline e l'avanzare della sera con la poca luce gli permise di levarsi in un volo radente fino a raggiungere il loro punto di avvistamento.
    Arrivarono ai piedi di quella collina e salirono fino alla vetta camminando cautamente per non farsi scoprire, fino a raggiungere un grosso cespuglio secco e pieno di spine dal quale avevano piena visuale su una gran parte di deserto.
    Da li in poi regnava soltanto sabbia.
    Era davvero strano, la temperatura mite da dove erano partiti aveva lasciato posto a un freddo che stava diventando pungente man mano che la notte avantava, ma i due giovani non lo avvertivano, avevano altro su cui concentrarsi.
    -Sono molto più vicini di quanto avessi immaginato-
    Sussurrò appena Iorody.
    -Abbiamo sottovalutato la loro velocità e di molto anche.-
    Rispose Tuhuma mentre sondava con lo sguardo l'enorme numero di leoni neri come la notte che si muovevano velocissimi davanti a loro.
    Questi ormai si stavano mimetizzando alla perfezione man mano che la notte avanzava, si distinguevano solamente a causa degli occhi, rossi come rubini che risplendevano di luce propria e a parte il rumore delle zampe che quell'esercito causava nella corsa, non si avvertiva nessun rumore di respiro, di affanno o di voci.
    Quella situazione così irreale finì per spaventare i due giovani che per un istante si resero conto di non saper cosa fare.
    Fu Iorody a parlare per primo, spezzando quel silenzio che si era creato tra di loro.
    -Tu li vedi? I demoni intendo.-
    Chiese a Tuhuma con voce appena percettibile.
    -No, non li vedo, sarà meglio avvertire Rasur.-
    Il giovane si immerse nel suo potere cautamente, schermando la mente in modo che solo lui e il demone ocra potessero comunicare e che nessun altro riuscisse a individuarlo, ma si rese conto che qualcosa non funzionava; non riusciva a raggiungere Rasur.
    Era come se qualcosa in quel luogo impedisse al suo raggio mentale di propagarsi.
    Fu colto immediatamente dal panico e in quel momento una voce eterea rimbombò in quella parte di deserto.
    -Sapevo che sareste venuti.-
    Tuhuma e Iorody rabbrividirono, quella voce improvvisa gli raggelò il sangue nelle vene; sapevano a chi apparteneva anche se non riuscivano a vederlo.
    In quel momento l'esercito di leoni neri come la notte si fermò all'unisono, ricompattandosi proprio di fronte a loro e dal gruppo si fece avanti un unico grande felino, uguale a tutti gli altri, fermandosi poi davanti al loro nascondiglio.
    I due giovani restavano nascosti anche se ormai erano stati scoperti mentre la paura li inchiodava a terra serrandogli lo stomaco come una morsa.
    Fissavano quel leone davanti a loro, in silenzio, mentre i loro cuori battevano velocemente.
    Dal nulla Tuhuma fu colpito forte al muso mentre qualcosa azzannava ferocemente il giovane lupo al ventre, tenendolo inchiodato a terra nonostante il suo tentativo disperato di liberarsi, ma più si dimenava più le zanne affondavano nelle sue carni.
    Tuhuma rotolò malamente giù dal pendio fino a ritrovarsi quasi di fronte a quel leone nero che lo fissava intensamente.
    -Tu...-
    Ringhiò a denti stretti mentre a fatica si rialzava sulle quattro zampe.
    -Si, io-
    Gli rispose
    -Ma sono qui.-
    La voce che fino a poco prima rimbombava ovunque questa volta proveniva da dietro di lui, da dove sino a poco prima era nascosto assieme all'amico.
    -Iorody!-
    Urlò Tuhuma terrorizzato appena sentì le urla strazianti di dolore dell'amico.
    -Lascialo stare!-
    Ruggì di rabbia mentre correva a perdifiato verso di loro su per la collina, sapeva che quel leone altro non era che un Servo e che Berial li aveva ingannati, grazie al suo potere magico si era reso invisibile ed era proprio in mezzo a loro senza che se ne rendessero conto.
    Il giovane leone si ritrovò circondato dall'esercito di leoni Servi che gli si stavano avventando contro.
    Tuhuma venne accecato dalla rabbia, si immerse nel suo potere facendolo esplodere dentro di se con la furia distruttiva di un vulcano in eruzione, trasformandosi all'istante in Guardia Reale e scagliando contro gli aggressori tutta la potenza che aveva in corpo, polverizzandoli all'istante scaraventandogli contro un attacco di potenza tale da essere avvertito a distanze enormi.
    Rimase poi fermo immobile mentre le sue sembianze tornavano alla normalità, ansimava pesantemente mentre la vista gli si annebbiava, aveva vertigini che lo stavano facendo barcollare vistosamente e quell'immane sforzo lo fece vomitare.
    Nonostante ciò riprese a camminare trascinando le zampe a terra verso quello che fino poco prima era il loro nascondiglio.
    Tuhuma si trovò davanti l'amico inchiodato a terra, col pelo del ventre completamente inzuppato di sangue e che ormai aveva formato una pozza rosso vivo a terra, mentre la pianta che li nascondeva aveva preso vita e si attorcigliava attorno al giovane lupo, facendosi strada all'interno del suo corpo attraverso la grande ferita che aveva sul ventre.
    Tuhuma rimase impietrito da quella scena poi qualcosa lo colpì di nuovo, questa volta al fianco, facendolo di nuovo rotolare sino ai piedi della collina.
    -Stupido.
    Stupido che non sei altro.-
    Disse con tono vittorioso Berial che lentamente stava scendendo al passo verso di lui.
    -Credevate davvero di riuscire a sconfiggermi? Neanche trenta di voi ci riuscirebbero.-
    Tuhuma si rialzò a fatica, durante la caduta aveva colpito con la testa un grosso masso e la vista gli si era annebbiata ancora di più, in oltre aveva una profonda ferita al fianco causata dagli artigli del leone demone che a ogni minimo movimento gli provocava un gran dolore acuto.
    -Io giuro che ti ammazzo.. fosse l'ultima cosa che faccio!-
    Ringhiò il giovane contro Berial che si trovava proprio di fronte a lui, ma non riusciva a vederlo bene, gli appariva sfocato.
    -Sarei davvero curioso di vedere in che modo, purtroppo per te non ho tempo da perdere.-
    Gli rispose il demone rosso fuoco con un ringhio feroce e lo colpì sul muso col dorso della zampa.
    Tuhuma cadde all'indietro avvertendo un forte dolore alla bocca mentre un dente gli cadeva a terra e il sapore dolciastro del sangue gli riempiva le fauci.
    Berial scattò in avanti saltandogli sul torace, bloccandolo con la schiena a terra con entrambe le zampe.
    -Prima di te devo sistemare il tuo amico.-
    Gli disse il feroce demone rosso fuoco guardandolo dritto negli occhi.
    -Ma un po' di tempo ve lo dedico,così non potrai dire che non conosco le buone maniere; sarebbe ingiusto da parte mia far finire tutto così in fretta, non ti pare?-
    Berial parlava lentamente con tono feroce, mentre poco più in alto si udivano le urla strazianti del giovane lupo azzurro.
    La pianta rampicante che lo teneva imprigionato al suolo aveva preso di nuovo a crescere e lo stava trafiggendo, facendosi strada attraverso la grande ferita del ventre in tutto il suo corpo, facendo ruotare quel tentacolo irto di spine nelle sue giovani carni.
    Tuhuma rabbrividì, incapace di far nulla, quasi completamente senza energie vitali.
    Berial ringhiò malignamente sguainando gli artigli e conficcandoli nel torace del giovane leone per tutta la la loro lunghezza.
    -Senti la paura dentro di te? La senti Tuhuma?-
    Gli disse mentre artigliava con forza il corpo del giovane leone, come un felino che si rifà le unghie su un tronco e fiotti di sangue stavano ormai inzuppando il terreno sabbioso di quello che sarebbe diventato di li a poco il luogo del loro ultimo riposo.
    Tuhuma urlò di dolore, un urlo straziante con tutto quel poco fiato che gli era rimasto; non contento Berial si insinuò nella mente del giovane leone con potenza distruttiva, cercando avidamente tra i ricordi del giovane.
    Tuhuma ebbe la sensazione che gli venisse aperta la testa a metà, che tutti i suoi pensieri venissero spazzati via da un violento uragano.
    Berial scavò nella mente del giovane senza alcuna pietà, rovistando nei ricordi e provocando più dolore possibile, voleva che il giovane leone lo supplicasse di mettere fine alle sue sofferenze, ma voleva anche che quell'agonia durasse giorni.
    Tuhuma svenne dal dolore ma il demone rosso fuoco gli fece immediatamente riprendere i sensi.
    -Devi essere cosciente di quello che sta succedendo.-
    Gli disse artigliando con ancor più forza il torace del giovane inerme e bloccato a terra.
    -Prima voi, poi il vostro branco!-
    “E' finita... Questa volta... E' davvero finita...”
    Pensò Tuhuma in un breve momento di lucidità mentre il demone sopra di lui rideva e lo guardava dritto negli occhi.
    Iorody ormai non si sentiva più, dall'alto della collina non arrivava più nessun rumore, nessun segnale che potesse far pensare che il giovane lupo potesse essere ancora vivo.
    Ormai la notte stava lasciando posto alle prime luci dell'alba, la tortura andava ormai avanti da molte ore, ogni secondo sembrava un'eternità; Berial manteneva sempre cosciente il giovane leone.
    -E' il momento di farla finita, ma non ti preoccupare, incontrerò i tuoi genitori e dirò loro ciò che hai passato.-
    Disse Berial avvicinando il muso a quello di Tuhuma, ringhiandogli contro ferocemente.
    -Facendo loro patire tutto quello che hai sofferto tu!-
    “No... Non loro...”
    Fu la prima cosa che venne in mente al giovane leone, avrebbe voluto reagire ma le sue forze erano ormai quasi inesistenti.
    Gli occhi del giovane Tuhuma si inondarono di lacrime mentre sentiva il demone che rideva, rideva soddisfatto, rideva vittorioso.
    -Che gran guerriero che sei!-
    Lo canzonò.
    -Le lacrime non ti aiuteranno! Debole come tutti i mortali!-
    Berial spalancò le fauci e le serrò sul collo del giovane con forza sempre crescente, man mano le poderose zanne del demone si conficcavano nella giovane carne della gola della sua vittima, Tuhuma sentiva che l'aria si rifiutava di entrargli nei polmoni mentre un forte dolore acuto e rovente gli riempiva ogni fibra del suo corpo.
    Improvvisamente un forte rombo seguito da un boato echeggiò nel deserto.
    Berial venne colpito in pieno da un proiettile infuocato che lo scaraventò a terra, liberando il giovane leone da quella presa che lo avrebbe portato alla morte in poco tempo.
    La sagoma del demone ocra comparve in una nube di polvere.
    Tuhuma lo vide appena, o meglio, credeva, sperava che fosse lui, distingueva appena una sagoma.
    -Rasur...-
    Disse in modo appena percettibile con la voce strozzata.
    -Vai e distruggi!-
    Rispose con voce atona ma carica di fiducia il demone ocra mentre dagli occhi gli scintillava una scarica di energia cristallina che saettò sul corpo del giovane a terra in un lago di sangue.
    Tuhuma avvertì un'improvvisa energia vitale che si propagava velocemente in tutto il corpo, rifondendogli vigore e che non accennava a smettere.
    Lentamente si rialzò sulle zampe respirando lentamente e profondamente, con lo sguardo a terra,avvertendo che il dolore delle sue ferite stava scemando via velocemente.
    Lentamente sollevò il muso e vide il corpo esanime del demone ocra sdraiato a terra, come se fosse morto.
    Il giovane leone sentì il suo cuore battere sempre più forte, un battito pieno, rabbioso, furente, poi volse lentamente il capo verso il demone rosso.
    Lo vide in piedi, a non molta distanza da lui, che lo stava puntando.
    -E adesso..-
    Ringhiò ferocemente il giovane leone
    -A NOI MALEDETTO METICCIO!!-
    Berial non ebbe tempo di rendersi conto che Tuhuma gli era ormai addosso né si aspettava una potenza simile; il giovane leone gli ruggì contro, un ruggito potente che nessun altro leone avrebbe neanche lontanamente potuto replicare, la rabbia scorreva impetuosa nelle sue vene, era accecato dall'odio.
    Aggredì Berial azzannandolo sul muso con una potenza tale che gli frantumò le ossa come steli di erba secca, mandandolo a zampe all'aria in una nube di polvere e sabbia del deserto, colpendolo con feroci e potenti zampate sulla testa, dilaniandolo e strappandogli grossi ciuffi di criniera, indebolendolo a ogni colpo inferto.
    Gli saltò addosso, inchiodandolo a terra, sta volta le parti si erano invertite, era lui a dominare.
    Artigliò il demone rosso sul torace ad artigli snudati, affondando con forza rabbiosa nel torace del demone, come se stesse scavando una enorme buca nel terreno.
    Berial cercò di divincolarsi da quella stretta morsa, riuscendo a girarsi su un fianco, ma Tuhuma lo artigliò con una zampa sulla schiena e tirò con forza verso di se, provocandogli una profonda ferita che dalla coda arrivò fino alla testa e con un ultimo strattone gli squarciò la fronte.
    Tuhuma vide una piccola gemma luccicante schizzare lateralmente mentre il demone cadeva a terra.
    Allungò una zampa e la afferrò al volo; era un frammento di pietra lunare che emanava una fonte enorme di energia.
    La guardò per un'istante, poi se la avvicinò alla fronte.
    Avvertì una forte scossa quando la piccola gemma gli sfiorò la pelle, fondendosi con essa mentre l'energia aumentava in maniera esponenziale dentro di lui.
    Gli occhi del giovane brillarono cristallini mentre guardava il demone quasi completamente sfinito a terra.
    Snudò gli artigli e con una potente zampata lo arpionò per la gola, sollevandolo in aria mentre lo fissava dritto con gli occhi carichi di odio, ringhiandogli contro, quando vide arrivargli contro a forte velocità due sfere luminose.
    -E' ora di finirla!-
    Ringhiò a zanne strette, lasciando cadere il demone rosso a terra e scattando contro gli altri due demoni che stavano arrivando velocemente.
    Il corpo di Tuhuma fu avvolto da un'esplosione di luce, trasformandosi all'istante in guardia reale, saettando contro Shruykan e Uthrax scariche elettriche talmente potenti da atterrarli al primo impatto.
    Tuhuma atterrò proprio in mezzo ai due demoni che giacevano sfiniti a terra nelle loro forme feline.
    Li colpì entrambi con potenti zampate, scagliandoli lontano proprio dove si trovava il corpo del demone rosso, poi a passi lenti si avvicinò ai tre.
    Nonostante le tremende ferite inferte, i tre demoni non sanguinavano, segno che non appartenevano a quel mondo.
    Nella mente di Tuhuma regnava la furia vendicativa, man mano che si avvicinava il desiderio ardente di polverizzarli, distruggerli una volta per sempre aumentava passo dopo passo.
    -Potrei polverizzarvi-
    Disse loro, convinto che potessero sentirlo.
    -Ma non sarebbe abbastanza per tutto quello che avete fatto.-
    Tuhuma artigliò di nuovo Berial per la gola, sollevandolo di nuovo verso l'alto come un fuscello.
    -Tornate da dove venite e per sempre!-
    Ruggì forte mentre dalle doppie corna che gli crescevano sulla fronte saettavano scariche di energia che impattarono violente sul terreno, aprendo un varco magico che portava in un universo parallelo dove ormai regnava solamente il nulla in un'oscurità nera e tetra.
    Tuhuma scagliò violentemente Berial all'interno di questa voragine e lo vide scomparire dopo pochi attimi, stessa cosa fece con Uthrax, poi si volse verso il demone nero, leggermente più lontano degli altri.
    Lo afferrò coi potenti artigli per la nuca, trascinandolo verso quel baratro.
    -E adesso tu!-
    Tuhuma sollevò rabbioso il demone nero in aria ma nel farlo una zampa di Shruykan gli sfiorò appena la fronte e quel leggerissimo contatto con la pietra lunare che il giovane guerriero aveva incastonata sulla fronte diede una piccola parte di energia vitale al demone nero, il quale, rinvigorito, reagì colpendo con un calcio Tuhuma proprio sulla fronte, facendogli schizzare via la pietra, fonte inesauribile di energia.
    Il giovane avvertì un forte dolore al capo e scagliò con forza il demone in quel baratro nero e profondo, poi concentrò tutta la forza magica che aveva in corpo per sigillare quel varco, ma dall'altra parte qualcosa lo contrastava.
    -Non riuscirai a chiudermi qui!-
    Il demone nero cercava di impedire a Tuhuma di chiudere il gate di passaggio con la forza che aveva acquisito dalla pietra lunare.
    Il giovane ebbe un impulso ancor maggiore di rabbia.
    “Se devo morire.. Se questo è il mio destino.. Così sia!”
    Pensò rabbioso tra sé e concentrò tutta l'energia che aveva in corpo, scaricandola impetuosamente contro quel varco che portava al mondo dei demoni.
    Shruykan venne investito in pieno da quella forza e spazzato via nelle profondità demoniache intanto il varco iniziò a chiudersi; Tuhuma ebbe un crollo improvviso di forze e il suo corpo abbandonò la forma da guerriero, tornando leone, ma il giovane non smise di scaricare la sua potenza.
    Avvertì che la vista gli si stava indebolendo velocemente e il suo cuore stava battendo all'impazzata ma non smise.
    Ruggì ferocemente e in un' ultimo impeto scaricò tutta la sua energia sigillando definitivamente quel varco.
    Improvvisamente si arrestò, barcollando, mentre l'aria si rifiutava di entrargli nei polmoni, non riuscì a vedere più nulla, il suo cuore batteva velocissimo e in modo appena percettibile.
    Tuhuma crollò rovinosamente a terra esanime,sbattendo rovinosamente il muso a terra mentre un rivolo di sangue gli usciva dal naso.
    Tutto in quel piccolo lembo di deserto adesso taceva, regnava un silenzio assordante e i corpi di Rasur e del giovane leone giacevano immobili a terra.
    Il sole del mattino iniziava la sua lenta e inesorabile salita e man mano i suoi raggi aumentavano intensità, proiettando le ombre dei leoni sulla sabbia.
    A poca distanza da quel luogo, una giovane leonessa appena adolescente si muoveva agile tra gli arbusti spinosi che delimitavano il deserto, seguiva abilmente le tracce che il giorno prima avevano lasciato Tuhuma e Iorody.
    Si fermò per un istante, guardandosi attorno e riprendendo fiato; aveva iniziato il suo viaggio quando era ancora notte e la stanchezza iniziava a farsi sentire così come il caldo.
    Vide non molto lontano due sagome ai piedi di una collina che delimitava il deserto e rimase per un istante a fissarle, affilando lo sguardo per vedere meglio.
    Senza neanche rendersene conto stava correndo in direzione di quelle sagome, aveva riconosciuto Tuhuma, era lui ne era certa!
    Si sentiva spaventata e impotente in quel momento mentre correva più veloce che poteva e si sentiva un gran nodo in gola, in poco tempo arrivò sul posto e si lanciò immediatamente sul giovane, scrollandolo vigorosamente e chiamandolo a gran voce, singhiozzando ma Tuhuma non le rispondeva; aveva il respiro appena percettibile e gli occhi vitrei.
    La giovane si accasciò sopra il giovane, stringendolo forte a se, piangendo a occhi stretti e digrignando i denti, portandosi il capo del giovane amico sotto al muso, accarezzandogli la testa con la zampa, era in preda alla disperazione più totale e si sentiva morire dentro, incapace di fare qualsiasi cosa per salvare il suo giovane amico.
    Stava piangendo, fissando nel vuoto il deserto di fronte a lei, quando una voce appena percettibile e sofferente le si insinuò nella mente.
    “Aiuto... Chiama... Aiuto...”
    La giovane Aireth trasalì spaventata e si guardò attorno con gli occhi verdi arrossati dalle lacrime, cercando colui che le stava parlando ma a parte i due leoni a terra non vide nessuno.
    “Sono Rasur.. Và... Sbrigati...”
    E il debolissimo contatto mentale svanì; la giovane si volse di scatto verso il grande leone ocra a terra esanime che a differenza di Tuhuma le sembrava morto.
    Senza pensarci su, afferrò il giovane amico trascinandolo per una zampa su per il pendio della collina, se doveva allontanarsi da quel luogo voleva che almeno il giovane fosse al riparo dal sole e gli arbusti fitti e spinosi che crescevano sulla cima della collina facevano proprio al caso.
    Faticò moltissimo nel raggiungere la cima, Tuhuma era pesante e lei invece era più piccola nonostante avessero entrambi all'incirca la stessa età.
    Arrivò in cima molto affaticata e respirava con difficoltà a causa del caldo che aumentava costantemente, trascinando il giovane tra i rovi, ferendosi i fianchi e le zampe con le spine affilate dei cespugli che le provocavano un forte bruciore ma non le interessava, doveva fare presto.
    Non vedeva dove stava andando perché stava trascinando Tuhuma all'indietro quando calpestò qualcosa di morbido, istintivamente guardò dietro di se e per poco non venne colta da un malore.
    Dietro di lei c'era il corpo del giovane lupo azzurro quasi completamente avvolto da un tentacolo di quella pianta rampicante, aveva il pelo intriso di sangue ormai secco e una grande e profonda ferita all'addome.
    Aireth si volse di scatto indietreggiando a passi svelti, inorridita da quello che aveva appena visto, e si spaventò ancora di più quando vide che quel rampicante si era fatto strada nel corpo di Iorody attraverso la ferita che aveva; nonostante tutto il giovane respirava ancora ed era ancora vivo.
    “Devo fare presto!”
    Pensò tra se, sistemando alla meglio il giovane leone e lasciando come aveva trovato il suo amico lupo; se avesse provato a spostarlo probabilmente gli avrebbe causato una grossa emorragia, così le avevano spiegato molto tempo prima quelli del suo branco.
    Uscì da quell'intreccio di spine e corse quanto più poteva verso la grande grotta che era stata la sua dimora e che adesso stava ospitando l'enorme carovana di fuggiaschi, in cerca di aiuto.
    Si lanciò a capofitto tra le sabbie del deserto correndo a più non posso sperando di fare in tempo.
    Quella corsa a perdifiato fu notata da una lupa rossa che stava vagando senza meta da quelle parti e che la stava seguendo con lo sguardo finché poi non la vide sparire all'orizzonte, in direzione della foresta che delimitava il grande deserto.
    Aika seguì a ritroso il percorso della giovane per capire da dove ne stesse arrivando, finché il suo sguardo non si posò su un corpo sdraiato a terra in mezzo alla sabbia gialla e scottante di quella distesa che si perdeva a vista d'occhio.
    Mossa dalla curiosità si avvicinò con cautela per non essere vista.
    Man mano che si avvicinava, riusciva chiaramente a distinguere a chi apparteneva quel corpo inanimato.
    -Rasur!-
    Esclamò con la sua voce fastidiosa appena lo raggiunse, cominciando poi ad annusare l'aria con circospezione, girandogli attorno.
    “Il demone è stato eliminato!”
    Pensò tra se vedendolo privo di vita a terra, continuando ad annusare la sabbia li attorno senza sentire nessuna traccia odorosa se non quella della giovane che si era allontanata poco prima.
    Era strano come Rasur non emanasse nessun odore.
    “Di sicuro tornerà con qualcuno per portarlo via e magari sarò così fortunata da vedere dove si nascondono! E riceverò una ricompensa dai demoni se lo scopro!”
    Aika era soddisfatta del colpo di fortuna che aveva avuto, cominciò quindi a guardarsi attorno per trovare un nascondiglio che le permettesse di seguire poi la strada intrapresa dai soccorsi.
    Seguì con lo sguardo le impronte della leonessa, notando che le colline seguivano in modo parallelo la traccia della giovane e decise di appostarsi proprio sulla cima di esse.
    Iniziò a camminare velocemente verso queste sempre col naso rasente al terreno sabbioso quando qualcosa catturò la sua attenzione.
    Una piccola gemma che brillava, quasi completamente nascosta dalla sabbia.
    Dapprima la ignorò ma si fermò appena dopo; aveva già visto da qualche parte una gemma simile ma non ricordava dove.
    Trasalì quando un ricordo si fece vivo nella sua mente.
    -La gemma!-
    Esclamò a voce alta.
    Era come la gemma che le era stata donata dai demoni, la gemma che le dava il potere di dominare gli individui, che le dava energia.
    Con cautela si avvicinò raccogliendola e avvertì che il potere di quella minuscola pietra era mostruosamente più grande di quello che aveva lei.
    Rimase per un attimo pensierosa, avrebbe voluto trarne vantaggio ma non sapeva come e non le passava minimamente per la testa l'idea di sfidare i demoni con quella fonte di energia così enorme.
    “Ci penserò poi.”
    Concluse infine dirigendosi velocemente alla ricerca di un nascondiglio.
    Il sole era già alto e il calore del deserto alterava la vista mentre lei si godeva una leggera brezza fresca all'ombra di un cespuglio, quando vide in lontananza una piccola nube di polvere che si avvicinava velocemente.
    Drizzò le orecchie incuriosita e un ghigno le si formò sul muso sottile, erano i soccorsi che si stavano avvicinando per il demone ocra.
    “Con questo caldo quel cadavere sarà già secco ormai.”
    Pensò tra se mentre si alzava abbandonando la posizione di vedetta per nascondersi alla vista del gruppo in arrivo.
  5. .
    vorresti eh?
    e vabbeh dai, per sta volta... XD
    pravo wota! pravo pampino! XD
    adesso sbattiti a riaprire la discussione u.u
  6. .
    hoquà ma tu non vincerà!
  7. .
    Tanto vinco io u.u..
  8. .
    Non vedo l'ora! XD
  9. .
    veramente neanche una! xD
    io chiudo e basta! XD
    e determino il vincitore...
    che in questo caso è...........


    Seren@!!!!



    e adesso, sere, a te l'onore di riaprire una nuova gara all'ultimo commento! XDDDD
  10. .


    un po' di FantArona, in seguito la fiera di Novegro
  11. .

    furrydanno!
    sarydor, kimaris bluemoon e niky german!
  12. .
    ovvio! u.u
  13. .
    noneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
    io vinco!
  14. .
    vorresti vincere, ma anche no!
    (per ora... XD)
  15. .
    ragazzi, questa non è una chat, è un topic.
    se volete chattare c'è la tag, la chat del forum anche.
    non scrivete così nei topic, grazie
4847 replies since 25/9/2010
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