The Lion King 4: The Future

Quello che succede nelle Terre del Branco dopo TLK2 e TLG dal punto di vista di una tigre della guardia di Vitani

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  1. BlueSylver
     
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    Bravo Cacciatore

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    Ed ecco svelato l'annuncio di Kiara!

    Rulers and Heirs pt. 2 (Mti wa Uzima)

    … presto il branco avrà degli eredi. Aspetto dei cuccioli. Non so quanti, ma secondo Rafiki più di uno” concluse Kiara. Tutti erano entusiasti dell’annuncio, e la cosa più divertente fu la faccia di Simba: a metà tra lo sconvolto e il consapevole di stare invecchiando. La notizia catturò anche l’attenzione di Shani, che emerse un po’ da dietro la mia zampa con le orecchie dritte, chiedendo timidamente: “Q-quindi tra poco ci saranno altri cuccioli con cui giocare?”. Kiara si avvicinò sorridendo, e rispose: “Ma certo! Presto non sarai più sola, avrai degli amici!” al che la mia cucciola sorrise ancora di più, rimase attaccata alla mia zampa, ma non più nascosta. Io e Kasi ci scambiammo uno sguardo di sollievo per il cominciare ad aprirsi della cucciola, a cui anche Kasi si era già affezionata, e guardammo mentre gli altri cuccioli, superato il momento di estasi per i cuginetti in arrivo, si avvicinavano a mia figlia.

    Pov. Ishani

    Me ne stavo al sicuro accanto a Yvaine, era davvero grande, accanto alla sua zampa mi sentivo molto più tranquilla, quando il cucciolo marrone-dorato si avvicinò e chiese con esuberanza: “Ciao, io sono Jua, tu come ti chiami? Quella tigre enorme è tua madre?” io non avevo mai parlato con un altro cucciolo prima d’allora, mi rannicchiai più vicino a Yvaine, che non cercò di forzarmi in alcun modo, mentre la sorella lo rimproverava: “Jua!” “Cosa?” poi l’albina si avvicinò con calma, dicendo con la stessa calma: “Scusa mio fratello, è troppo esuberante. Mi chiamo Mweli, tu? Hai degli splendidi occhi”. Lei era molto più simpatica, e le risposi piano: “Sono Ishani… mi puoi chiamare Shani. Anche tu hai dei begli occhi, e il tuo pelo è stupendo” “Grazie! Mamma dice che è una cosa rara, che a volte succede all’Albero della Vita, il grande re Mfalme e la sua erede Malkia erano albini come me, e Malkia era la nonna della mia bisnonna Janna. Sai che abbiamo una cosa in comune? Tu hai due gocce sulla fronte e io una stella, abbiamo entrambe dei segni in fronte” sentii suo fratello che sussurrava “Noiaa” mentre Mweli parlava, e non dissi nulla al riguardo e poi risposi: “Wow, invece mia mamma era la leonessa con il pelo più strano della savana, era blu! Nessuno ha mai capito come mai, e mi ha raccontato che quando è nata non appena è stata vista dalla sciamana del branco, una vecchia pazza di nome Malaika con un occhio viola e uno bianco e storto, è impazzita, si dice che prima avesse il pelo dorato più bello di sempre e che sia diventato grigio dallo shock. È stata sostituita un paio di anni dopo da una leonessa con il pelo rossiccio e gli occhi diversi, uno verde e l’altro blu, si chiamava Mlinzi”. A quel punto Jua disse: “Siete davvero noiose, vado da nonno Simba” e Mweli in risposta alzò gli occhi al cielo, poi mi rispose: “Il nostro sciamano si chiama Makini, il nostro branco ha un’usanza secondo la quale il sovrano in carica e lo sciamano scelgono il guaritore a cui viene affidato il potere guaritivo dell’Albero della Vita. Il sovrano serve solo a formalizzare la cosa, è lo sciamano che sceglie, in alcuni casi è stato scelto il sovrano stesso, come nel caso del re Wokovu, della regina Huduma e di mia nonna Janna” mi piaceva quella leoncina, non faceva domande indiscrete e parlava tanto della cultura del suo branco, e ascoltava quando io parlavo del mio. “Nel mio branco invece viene scelto chi ha gli occhi di colore diverso, viene considerato un segno degli spiriti del lago per indicare il loro prescelto. Infatti è tradizione aspettare che i cuccioli aprano gli occhi prima di dargli un nome, per vedere se ce li hanno di colore diverso e dargli di consequenza un nome con un significato legato ai ruoli di uno sciamano e addestrarlo sin da cucciolo”. “Wow, voi venerate il lago? Noi veneriamo l’Albero della Vita, c’è una leggenda su di lei. Un tempo c’era un branco che viveva in una foresta immensa, non ne esiste una che possa eguagliarla. Gli spiriti della foresta amavano quei leoni, rispettavano la vita e la proteggevano, e loro in cambio davano poteri curativi a uno di loro, che li usava per soccorrere i suoi compagni e i viandanti che andavano da loro in cerca di aiuto, e per questo il branco era benvoluto da molti. Purtroppo il loro potere attirava invidie da parte di alcuni, soprattutto di un branco detto Kifo, leoni malvagi, la loro terra era devastata per via della loro mancanza di rispetto per la vita, che nutrivano un disprezzo tale per i leoni Maisha (questo era il nome del branco), che decisero che nessuno avrebbe più potuto usufruire del loro potere. Diedero fuoco alla foresta. Nessuno sopravvisse, tranne Uzima, la guaritrice prescelta dagli spiriti, e le sue tre figlie. Devastata, vide la foresta distrutta, solo un albero, il più possente, era ancora in piedi, ma era bruciato, tra poco sarebbe morto come gli altri. Ma Uzima non poteva permetterlo, attinse a tutto il potere che aveva e lo infuse nell’albero, provando a guarirlo. Gli spiriti, che si erano rifugiati nelle poche piante rimaste, rimasero colpiti dal suo gesto e decisero di aiutarla. Dopo ore di sforzi l’albero rifiorì e tornò al suo splendore, e Uzima era ormai esausta, quasi in fin di vita, e gli spiriti per premiarla la trasferirono, corpo e anima, nell’albero che tanto amava, al punto di donare la sua vita per la sua, e gli spiriti andarono con lei. Così l’albero ottenne i suoi poteri. La figlia maggiore di Uzima, Huru, divenne la prima regina dell’ Albero della Vita, la mezzana, Matumaini, divenne la prima guaritrice, e la minore, Wasiliana, divenne la prima sciamana. Nel tempo arrivarono leoni vagabondi e altri animali, che divennero una comunità sotto la guida di Huru, Matumaini e Wasiliana. Era nato il branco di Mti wa Uzima, l’Albero della Vita, o, per altri, l’Albero di Uzima.” ascoltai affascinata il racconto di Mweli, e poi risposi: “Wow, che storia stupenda! Domani ti racconterò una leggenda del mio branco, promesso! Adesso andiamo, è ora di pranzo!”

    Pov. Yvaine

    Io e Kasi ascoltammo attentamente la narrazione della cucciola albina, e ne fummo colpite almeno quanto Shani, che con calma stava uscendo dal guscio che inevitabilmente si era creata. Ci avviammo verso la rupe, parlando del più e del meno, mentre Shani chiacchierava con la sua nuova amica.


    Adesso per i piccoli di Kiara vi lascerò carta bianca. Lo ammetto, per la leggenda mi sono superata. Largo alle curiosità, con i significati dei nomi che ho messo:

    Mweli=luna
    Jua=sole
    Mfalme=re
    Malkia=regina
    Malaika=angeli
    Mlinzi=protettore
    Wokovu=salvezza
    Huduma=servizio, cura
    Kifo=morte
    Maisha=vita
    Uzima=vita
    Huru=sovrana
    Matumaini=speranza
    Wasiliana=contatto

    extra

    Janna=paradiso (arabo)

    Edited by BlueSylver - 25/8/2021, 13:07
     
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