The Lion King 4: The Future

Quello che succede nelle Terre del Branco dopo TLK2 e TLG dal punto di vista di una tigre della guardia di Vitani

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  1. BlueSylver
     
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    Bravo Cacciatore

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    E, come promesso, il nuovo capitolo!

    Capitolo 3: Daughther of the Guard

    La piccola era di colore beige-marroncino, e aveva due “gocce” più scure in fronte, era davvero adorabile, ma era svenuta. Io ero sdraiata sul pavimento della grotta della Guardia, erano lì anche i futuri sovrani, Kiara e Kovu, le mie compagne della guardia, i sovrani attuali e Rafiki, lo sciamano. La cucciola era tra le mie braccia, speravo che la mia pelliccia potesse riscaldarla un po’, e controllavo che respirasse ancora. Passavano i minuti, e sembravano giorni, la cucciola non si svegliava ancora, nonostante respirasse, temevo si fosse fatta qualcosa di davvero serio, e l ’angoscia mi stava divorando. Rafiki aveva detto che avrebbe potuto aiutare solo se la povera cucciola si fosse svegliata, io la sentivo e scottava, aveva la febbre. Dopo un’attesa interminabile sentii la piccola muoversi, poi tossì, e aprì gli occhi a fatica. Erano più azzurri del cielo. Quando si svegliò era ancora troppo debole per rialzarsi, ma ci vide e chiese, con voce esile: “Dove… dove mi trovo? Voi chi siete? Come ci sono finita qui?”. Tirai un sospiro di sollievo nel vedere che, a parte la febbre, stava bene, poi risposi: “Non preoccuparti, ora sei al sicuro. Io sono Yvaine, e loro sono le mie compagne della Guardia della Leonessa, Vitani, Kasi, Tazama, Shabaha e Imara, loro due sono Kovu e Kiara, e infine il re e la regina, Simba e Nala. Ti abbiamo salvata dal fiume, tu ricordi che cosa ti è successo? Come ti chiami?” la leoncina mi guardò con aria triste, e cominciò a raccontare, tra i singhiozzi: “I-i-io mi- mi chiamo I- ishani… Shani... ve- vengo dalle- dalle Terre dell’Acqua, la nostra tana è vicina a un lago che fa parte di un fiume, e vivevo lì con la mia famiglia. Poi c’è stata tanta pioggia, e non riuscivamo a uscire. Nella- nella tana c’è un’ apertura piccolissima, io ero l’unica cucciola, e sono riuscita a uscire, ma la mia mamma… mi ha detto di andare, che lei ce l’avrebbe fatta e mi avrebbe raggiunto, ma dopo che sono uscita non l’ho più vista, e il fiume mi ha trascinata… i- io non ho più la mamma!”. La povera Ishani scoppiò in lacrime, io ero profondamente addolorata da quella storia, e appoggiai la mia testa sul suo corpicino singhiozzante, per consolarla. Nel frattempo, Rafiki aveva preparato un intruglio messo in mezza noce di cocco, che avvicinò a me, e la piccola cominciò a ingoiarlo debolmente, sempre tra i singhiozzi, e quando ebbe finito presi di nuovo la parola: “Ascolta, Ishani, qui sei la benvenuta, non è vero?” al termine di quella frase ebbi un cenno affermativo da parte della regina Nala, che vedevo già affezionata alla cucciola, ma mai quanto me, e continuai: “Inoltre, se i sovrani sono d'accordo, sarò io la tua mamma da ora in poi, sempre che tu voglia, ovviamente”. Al termine di quella frase rimasero tutti a bocca aperta, in primis le mie compagne, poi la famiglia reale, e infine la più sorpresa e felice di tutti, Ishani. “Di-dici davvero? Ti-ti prenderai tu cura di me? Certo che puoi essere la mia mamma! Gra-grazie, signora!” rispose Shani, sempre tra i singhiozzi, ma di gioia stavolta, e io l’abbracciai delicatamente, rispondendo: “Puoi chiamarmi Yvaine, e quando e se ti sentirai pronta, anche mamma”. Re Simba era davvero stupefatto da quanto stava accadendo, e disse: “Yvaine, per me va benissimo, ma… ne sei sicura? Sei molto giovane e non hai un compagno, chi si prenderà cura di lei quando sarai a pattugliare i territori? Possiamo sempre trovare qualche altra famiglia che se ne occupi…” “No! Io voglio adottarla, sarò per lei una madre esemplare, la migliore che si possa desiderare, sarò all’altezza di questo compito!” lo interruppi, con decisione, poi Vitani prese la parola: “Simba, sappi che noi saremo sempre al fianco di Yvaine in questa sua scelta. Ishani non sarà mai sola, potremo organizzare dei turni di pattuglia in modo che qualcuno sia sempre con lei, lo stesso durante le missioni. Lei sarà la figlia della Guardia! Dico bene?” e a questa sua affermazione tutte le mie compagne diedero segno di essere d’accordo, e io le guardai con gratitudine. La regina Nala allora parlò: “Siamo convinti della vostra determinazione. Yvaine, d’ora in avanti Ishani sarà sotto la tua responsabilità e protezione”. Tutti i presenti ci diedero la loro benedizione ruggendo, e Rafiki tracciò un segno sulla fronte di Shani con un liquido rosso, a simboleggiare il suo ingresso nel branco. Quando tutti si furono congedati, io presi mia figlia per la collottola, mi alzai e raggiunsi il giaciglio che mi spettava di diritto, in quanto membro della Guardia e mi misi comoda con lei sul fianco sinistro. Lei mi diede la buonanotte, chiamandomi per nome, ma di certo non mi aspettavo che cominciasse a chiamarmi mamma da subito, dopo di che lei si addormentò subito per la stanchezza, come del resto fecero tutte le altre. Tutte, tranne me e Kasi. Lei aspettò che tutte si addormentassero, io non riuscivo a prendere sonno, quindi mi accorsi subito di quando Kasi mi raggiunse e venne a sdraiarsi alla mia destra, dal lato opposto rispetto a Ishani, e mi disse: “Sai, sei stata davvero gentile oggi. Gentile e coraggiosa. Ti sei buttata in acqua senza pensarci due volte pur di salvare Shani, e poi l’hai adottata”. Io replicai: “Non potevo lasciare annegare una cucciola innocente, ho fatto il mio dovere. Inoltre non volevo che crescesse come me, senza una famiglia… ho perso i miei genitori alla sua età, sono stati gli alligatori… è così che mi sono procurata questa” a quel punto indicai la mia cicatrice, poi continuai: “sono sopravvissuta solo perché ho imparato a cacciare presto, inoltre avevo una stazza più grande di un leone della mia età, quindi potevo difendermi. È per evitare incontri indesiderati di notte che ho preso l’abitudine di dormire sugli alberi. Non volevo che lei avesse un’infanzia come la mia”. Kasi ascoltò in silenzio, poi commentò: “Yvaine… mi dispiace… dev’essere stato difficile sopravvivere da sola, soprattutto a quell’età… e nonostante tu sia giovane, come me del resto, hai voluto dare a Ishani l’infanzia che non hai avuto… sei una persona fantastica!”. Dopo quel discorso Kasi mi spiazzò completamente, mettendo la sua testa sotto la mia, e cominciò a fare le fusa per circa un minuto, mentre io arrossivo, anche se al buio non si notava. Poi rimanemmo lì ferme, a guardare il cielo notturno limpido dopo la pioggia, e ci addormentammo così.

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    Scusate il capitolo abnorme, ma ho cominciato e non riuscivo a smettere. Direi di essermi superata, stavo per mettermi a piangere mentre scrivevo, e non mi è mai successo né con qualcosa che ho visto, né con qualcosa che ho letto, né con qualcosa che ho scritto. Maa spetta a voi giudicare quindi bye!
     
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31 replies since 5/3/2021, 18:36   808 views
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