Il demonio, l’avvoltoio e la cicatrice

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Kisasi8
     
    .

    User deleted


    Capitolo 7

    Raja andò a sdraiarsi vicino a Jicho.
    -Dovresti passare più tempo con le altre iene invece che startene sempre da sola.
    La cucciola non rispose. Negli ultimi tempi era diventata sempre più silenziosa, ormai era solo un’ombra di quella che era stata prima dell’incendio.
    -Senti, so che è una frase che in molti tendono a dire e che probabilmente penserai che io stia solo dando aria la bocca, ma credimi se ti dico che capisco perfettamente cosa stai passando.
    Jicho a quel punto si mosse. Il viso era bagnato e il suo respiro era pesante. Ma i suoi occhi erano una prova più che sufficiente per capire quanto lei fosse effettivamente distrutta da tutto quello che le era successo. Vuoti, privi di quell’allegria che un tempo la aveva sempre caratterizzata, ormai erano due orbite fredde e distaccate.
    -Tu non mi conosci, non sai quello che penso...
    Raja però si mantenne calma.
    -Ma conosco la rabbia che ti spinge. Il dolore per la perdita di qualcuno che ami aumenta sempre di più...fino a diventare veleno nelle tue vene. E alla fine inizierai a desiderare che colei che hai amato non sia mai esistita...-I suoi occhi si illuminarono di una luce strana-...per poter smettere di soffrire...
    Jicho la guardò negli occhi. Quella che vide era una luce, una luce che lei stessa aveva visto in se stessa guardando il proprio riflesso nell’acqua, triste e sconsolata.
    -Tu ed io siamo uguali. Jicho, devo confessartelo, prima che scoppiasse quell’incendio...io ti detestavo. Non perché eri figlia della mia rivale, ma perché mi ricordavi come ero io alla tua età. E adesso sei diventata ancora più simile a me...
    -Raja...-la voce di Jicho si era fatta più morbida-...anche tu hai perso qualcuno da piccola?
    -Mio padre, mia madre e le mie sorelle...uccise dal re prima di Akili, suo padre, Loki.
    -E perché loro...-Jicho si interruppe. Era maleducazione fare domande senza permesso. Tuttavia Raja non parve prendersela.
    -Perché li uccise? E come mai io sono sopravvissuta? Se vuoi che te lo dica, sappi che potrei metterci un pò a raccontarti tutto...
    Jicho annuì e si mise in posizione di ascolto.
    -Mia madre-iniziò la leader a quel punto-era una iena molto saggia e molto amata da tutti gli altri animali del regno, tanto che alcuni sostenevano che avrebbe dovuto prendere il comando delle Terre della Notte al posto di Loki, un re leone malvagio e sanguinario. Ma lei era leale alla famiglia reale e si oppose sempre alle cospirazioni per rovesciare il potere di Loki, scontrandosi e combattendo sempre per lui. Io e le mie sorelle eravamo cresciute seguendo il suo mito, sempre leali e fiere, combattenti e protettrici del regno. E per molto tempo le cose procedettero in questo modo. Ma Loki ogni giorno diventava sempre più instabile. Sin da giovane aveva dimostrato di essere impulsivo e sadico, si divertiva ad andare con una leonessa diversa ogni sera, spesso le metteva incinta e poi uccideva i suoi figli appena nati. Una volta diventato re però fu costretto a prendere una regina e ad avere un erede, in questo caso Akili. In seguito la regina morì molto giovane e Loki diventò ancora più folle, non curandosi minimamente di suo figlio e preferendo invece dedicarsi alle leonesse e a soddisfare ogni desiderio che gli passasse per la mente. E così venne a sapere delle voci su mia madre, sul fatto che alcuni animali avrebbero voluto averla ome leader seppur lei si fosse sempre opposta.
    Raja fece un profondo respiro.
    -Così una notte Loki rapì mia madre e la fece torturare per ore, convinto che stesse tramando contro di lui.
    Per la prima volta da quando la conosceva, Jicho vide Raja piangere.
    -Quando mio padre ritrovò il corpo, vide che le erano state strappate tutte e quattro le zampe...e che il suo viso era stato carbonizzato, come se le avessero spinto il muso sul fuoco...e quella c’era stato un temporale e dei fulmini, mi ricordo, avevano colpito alcuni alberi secchi...Mio padre ne rimase distrutto, per giorni non parlò, e così anche io e le mie sorelle...ma Loki non aveva intenzione di fermarsi, ormai aveva deciso che nulla lo avrebbe più fermato. Iniziò a perseguitare le iene, a trattarle come dei vermi, ne fece torturare decine e fece rapire numerosi cuccioli, si dice che trovasse divertente sentire le loro urla di terrore e che adorasse sfregiare con i propri artigli le loro facce...e mio padre ormai era ossessionato dalla vendetta e avrebbe fatto qualunque cosa pur di distruggere Loki...qualunque cosa...
    Nel pronunciare queste parole i pensieri di Raja andarono a Sly. Anche lei era morta per colpa sua, ma non perché Raja bramasse il suo potere, ma perché ne aveva bisogno per il suo piano. Ma questo non avrebbe mai osato dirlo a Jicho.
    -Lui decise infatti di sterminare ogni singola mandria delle Terre della Notte per impedire che Loki potesse rifornirsi di cibo e saziarsi insieme agli altri leoni. Buffo, no? Per combattere un mostro mio padre decise che sarebbe diventato un mostro. È la fine più tragica che un eroe possa fare: per combattere il male, l’eroe decide di abbracciare egli stesso il male. O muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo. Ad ogni modo, il suo era un piano folle e privo di qualsiasi logica, ma quando glielo feci presente, lui mi ignorò. Pur di indebolire Loki anche solo di poco avrebbe distrutto tutto il regno con una piccola manciata di iene tra cui le mie sorelle. Io ero la più giovane ed ero terrorizzata da quello che sarebbe successo, ogni singola iena aveva già sofferto e con il piano di mio padre tutto sarebbe andato peggiorando ancora di più...e allora andai da Loki.
    I ricordi di quei giorni bui e terribili l’avevano sempre perseguitata ma da un certo periodo di tempo erano aumentati, come se volessero avvertirla di un pericolo imminente.
    -Dissi quello che mio padre aveva in mente di fare, rivelai tutto quanto, pregando il re di risparmiargli la vita, dicendo che se avesse voluto proprio torturare qualcuno avrebbe potuto torturare me...ero così ingenua e credevo veramente che mi avrebbe ascoltata!-Raja emise una risatina debole-Lui catturò mio padre e le mie sorelle, disse ridendo pieno di malvagità che avevo tradito loro e le iene e che avrebbe ucciso tutti noi. Prima torturò per ore le mie sorelle, con alcune leonesse sue seguaci che le impedivano di muoversi...
    -Ma le altre leonesse...
    -Erano troppo spaventate per agire. Loki era il re e nulla poteva opporsi a lui. Dopo aver finito con loro, le uccise aprendole il ventre e lasciandole agonizzare senza che potessero fare nulla. Poi toccò a mio padre. Stessa storia. L’ultima cosa che ricordo di lui è il suo sguardo pieno di disprezzo nei miei confronti per averlo tradito. E infine toccò a me. Loki aveva già iniziato a torturarmi quando le altre iene, le poche che erano rimaste ancora abbastanza forti da affrontare Loki, arrivarono in mio soccorso, tutte guidate da tua madre. Loki lottò con tutte le sue forze, ma alla fine fu sopraffatto e morì di una morte tutto sommato nella norma, sebbene meritasse qualcosa di infinitamente peggiore. Tua madre mi aiutò a riprendermi, ma io avevo bisogno di tempo per riuscire a superare tutto quello che mi era successo, sia a livello psicologico che fisico...e così per un pò restai fuori dai giochi e da ogni questione politica del regno. Certo, sapevo che Akili era diventato il nuovo re e che era decisamente migliore di suo padre e che Sly, essendo la iena migliore del regno, avesse preso il comando del clan. Era giusto così, pensai...
    “E lo penso tutt’ora...”.
    -Ma quando finalmente tornai al centro delle questioni del regno, scoprii una sconcertante verità. Noi iene saremmo dovute essere le guardie del regno e difenderlo da tutte le minacce esterne...
    -Cosa?-esclamò Jicho sbalordita-Ma io pensavo che le iene fossero state le guardie del regno per tanto tempo...
    -È vero, in passato avevamo ricoperto queste cariche. Ma vedi, essere la guardia del regno significa che ogni volta che c'è un pericolo in vista noi iene siamo le prime a farci male. Prima che Loki morisse, ogni animale aveva il compito di garantire come meglio poteva il benessere delle Terre della Notte, ma adesso siamo noi le uniche che devono preoccuparsi...
    -Ma perché? Perché farci questo?
    -Perché ci siamo ribellate contro il re-fu la tetra risposta di Raja-Non importa quanto Loki fosse pazzo, non importa quanto ci abbia torturato, lui era il re e ribellarsi contro il re era un atto di alto tradimento. Akili, pur riconoscendo che suo padre fosse un mostro, fu costretto a far rispettare la legge e ci fece tornare ad assumere quella carica di cui ci eravamo liberati da tempo...Puoi ben immaginare del perché da quel momento in poi i miei rapporti con i leoni non sono stati dei migliori.
    I suoi occhi si strinsero e le sue zampe affondarono gli artigli nel terreno.
    -Ogni animale di questo regno mi accusa di servilismo nei confronti di Kifo perché dicono che sia cattiva e spietata quanto lui...ma la verità è che io odio Kifo più di tutti quanti. Esattamente come la nostra luce negli occhi riflette il nostro dolore, la luce negli occhi di Kifo è uguale a quella che aveva suo nonno, ma in un modo che mette decisamente più timore e che mi fa letteralmente terrorizzare. La mia è solo una facciata, io voglio ingannare Kifo perché ho bisogno che lui non mi tema in modo che quando sarà diventato re, io possa ucciderlo del tutto indisturbata. Dopodiché le iene prenderanno il controllo delle Terre della Notte e metterò al comando qualcuno che io ritengo puro e nobile di cuore.
    -Cosa? Tu hai intenzione di...
    -Rifletti, Jicho. Noi iene siamo migliori dei leoni sotto ogni punto di vista. Noi eleggiamo i nostri leader in base alle qualità fisiche e mentali, mentre i leoni si basano solo sulla discendenza di sangue. Nel corso della storia ci sono stati molti sovrani come Loki, leoni malvagi che potevano fare quello che volevano solo perché di discendenza reale. Certo, ci sono leoni come Akili che tutto sommato sono buoni di cuore, ma la probabilità che prima o poi spuntino fuori altri mostri come Loki sono troppo alte. Davvero pensi che sia giusto vivere nella paura e sperare ogni volta che il principe sia puro di cuore? Io dico che il rischio è troppo alto. Noi iene saremmo delle sovrane molto migliori, perché eleggeremmo le nostre leader con un giudizio saggio e positivo.
    Migliaia di pensieri scorrevano nella testa di Jicho. Spodestare Kifo? Cosa avrebbe fatto sua madre se fosse stata al suo posto?
    -Perché mi dici queste cose?
    -Perché voglio che sia tu la prima regina iena delle Terre della Notte.
    -I-Io...?
    -Perché credi abbia permesso ai più giovani di mangiare a sbaffo senza preoccuparsi delle conseguenze? Volevo vedere chi avrebbe seguito la pancia e chi il cervello. E tu hai dimostrato di essere figlia di tua madre e perciò ho deciso di nominarti mia erede.
    -Tu...hai usato la vita di quegli animali...
    -Tutti usano le vite degli altri. C’è chi lo fa consapevolmente come me e chi no. Ma lascia che ti dica una grande verità: nessuno muore innocente. Gli eroi non esistono. Esistono solo cattivi, chi più e chi meno. Prima accetti questa verità e prima imparerai a non rimanere più delusa dal mondo come è stato per me. Ho scelto di prendere il potere per quando Kifo sarà diventato re, perché non voglio essere ricordata per avere usurpato Akili. No, il bersaglio deve essere Kifo, freddo e spietato come suo nonno. Allora accetti?
    -Io...ci devo pensare...
    -Non preoccuparti, prenditi tutto il tempo che vuoi. Ma riflettici bene perché io e te potremmo davvero cambiare la storia...
    Sly si alzò e si allontanò dalla cucciola. Ormai il cielo era diventato scuro e il vento aveva iniziato a fischiare contro il viso delle iena, irritandola non poco.
    -Maledizione!-sbottò-Adesso mancano solo quei due leoni! Sanno troppe cose sul mio coinvolgimento con la morte di Sly! Finché saranno in vita, non potrò mai definirmi al sicuro. Domani stesso me ne sbarazzerò, dopotutto se è vero quello che mi ha detto quella scimmia, non dovrei incontrare problemi. Kifo progetta di ammazzare la sua sorellina, eh? Disgustoso proprio come suo nonno. Mi chiedo invece come faccia Utani ad ottenere così tante informazioni...
    Raja andò a riposare, per essere al massimo delle forze il giorno dopo. L’ultima cosa che pensò prima di addormentarsi fu Sly. Lei aveva tanti pregi, ma non avrebbe mai tradito Kifo. Non perché non sapesse riconoscere la sua malvagità, ma perché lo avrebbe visto come un tradimento a Usuri, la sua amica leonessa. Raja non aveva questi problemi, perché lei non era una iena coraggiosa e leale come sua madre. Lei era una iena che come suo padre era pronta a sporcarsi le zampe, a commettere cose orribili pur di vincere.
    “Io non sono folle come lui però...io so distinguere un piano sensato da uno insensato...”.
    Era vero quello che aveva detto a Jicho, pensò: a volte per combattere un mostro, bisogna diventare un mostro.






    So che questo capitolo è decisamente corto, ma ho avuto parecchi problemi e quindi non molto tempo per dedicarmi al cento per cento sul lavoro 😔. Qui ho voluto approfondire un pò il rapporto che c'è tra le iene e i leoni, rapporto che ho intenzione di portare avanti anche nei prossimo capitoli e che concluderò nella mia terza FF (proprio la chiusura del cerchio). All’inizio Raja avrebbe dovuto essere una cattiva standard, completamente negativa e senza alcuna traccia di bontà, ma poi mi sono detto che darle una caratterizzazione un pò più complessa (almeno spero di avergliela data) avrebbe solo fatto bene alla storia. Qui si iniziano a vedere i primi principi di Jicho che iniziano a scricchiolare, il regnare sulle Terre della Notte è una proposta molto allettante e chissà se Raja ha davvero fatto bene a credere che lei sia buona e pura come appare.
     
    .
61 replies since 6/4/2019, 17:46   2846 views
  Share  
.