Il re leone: un' unica realtà

Questa è la nuova versione della mia prima FF scritta un pò di tempo fa.

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    Ma perché è diventata cattiva?
     
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  2. Kisasi8
     
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    Guarda in realtà non è che l'avessi approfondita molto Malkia all'inizio. Avevo messo solo messo qualche frase qua e là per le sue giustificazioni. Si sapeva solo che fosse vissuta nelle terre del branco e che fosse gelosa del rapporto fra Vitani e Kopa. Qui comunque cercherò di approfondirla molto di più come in generale ogni personaggio
     
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  3. Spyro The Dragon
     
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    Zira è veramente odiosa. Kisasi fa bene a lasciare quella terra.
    Nella tua prima FF arrivava addirittura ad ammazzarla, ma ben gli sta
     
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  4. Kisasi8
     
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    Capitolo 9

    -K-Kifo? Tu sei uno dei grandi re del passato?
    -Oh, io sono molto di più! Io sono stato il più grande re che le terre del branco abbiano mai avuto, oltre ad essere stato il primo naturalmente!
    -Davvero? Tu sei stato il primo re delle terre del branco?-chiese ammirato Kisasi.
    -Assolutamente! Nacqui in un regno molo lontano da questo...ed insieme ad un gruppo di leonesse lasciai la mia casa per cercare gloria e fortuna... e la trovai! Il mio regno fu lungo e tutti quanti conoscono la mia storia e la tramandano alle generazioni future!
    -Ma a me nessuno me l'ha mai raccontata!
    -Certo, considerato la madre che ti ritrovi!
    -Già...-commentò triste Kisasi.
    -La tua ferita è piuttosto brutta...non escludo che un giorno tu possa rimanere cieco a quell'occhio...permettimi di darti un'occhiata!
    A quel punto l'ombra si avvicinò a Kisasi e lo osservò.
    -Certo che sei davvero scheletrico! E con questa ferita anche inquietante!
    -Ma anche tu c'è l'hai!
    A quel punto Kisasi pensò che forse non era il caso di alzare la voce con uno dei grandi re del passato e quindi subito disse:
    -Io...scusa...non volevo offenderti...
    -Oh, non preoccuparti! A me piace avere questa cicatrice! Mi ricorda ogni giorno di avere sempre diffidenza degli altri e di non abbassare mai la guardia!
    -E come mai?
    -Devi sapere che fu il mio caro fratellastro a farmela...una storia davvero noiosa e triste...in ogni caso non trovi che sia curioso? Io ho una cicatrice, tuo padre aveva una cicatrice, tu hai una cicatrice...senza contare che tu sei un mio diretto discendente...il mio sangue scorre in te...a differenza di Kovu!
    -Cosa vuoi dire?-domandò Kisasi con sorpresa.
    Kifo ghignò e poi disse:
    -Non lo sai? Strano...-disse con finto stupore.
    -Non so cosa?
    -Bè...Kovu non è veramente tuo fratello...è più che altro un fratellastro...visto che Scar non era suo padre...
    -Cosa?! Scar non era suo padre?
    -Assolutamente no! Zira lo ebbe con un altro leone...
    -Ma perché Scar allora lo scelse come erede? Non sarebbe dovuto essere Nuka, visto che è il suo primogenito...
    -Nuka era considerato troppo debole sia fisicamente che mentalmente...
    -Ma allora Vitani? Lei non è debole...
    -È vero...ma diciamo che tuo padre avrebbe preferito che fosse un maschio a prendere il suo posto...cosa che io non ho mai compreso...è stata mia figlia a succedermi e si è dimostrata una buona regina!
    -Allora sarei dovuto essere io...
    -Sì...ma Kovu nacque prima di te e così pur non essendo suo figlio, Scar lo scelse come suo erede...e fu anche per questo motivo che ordinò a Zira di ucciderti...aveva paura che tu avresti potuto cercare di spodestare Kovu...
    -Ma io non l'avrei mai fatto!
    -Già...ma tuo padre non volle sentire ragioni...era davvero strano...
    -E mia madre? Lei acconsentì?
    -Oh, sì! Non battè ciglio! Nel preciso momento in cui Scar gli diede l'ordine, lei fu determinata ad eseguirlo!-mentì Kifo.
    -Ma allora che cosa posso fare? Io qui non ho un futuro!
    Kifo lo guardò e sempre sorridendo malignamente, disse:
    -Non preoccuparti! Forse tua madre non sarà perfetta, ma hai ancora tua sorella con te! E la tua amica Spotty, non si è forse offerta di dividere la propria razione di cibo con te? E tua zia Deni? Lei ti starà sempre accanto! Finché avrai loro dalla tua parte non avrai nulla da temere! Tua zia in particolare, sembra molto legata a te...chissà forse è perché gli ricordi in qualche modo suo figlio...
    -Deni ha un figlio?!-esclamò incredulo Kisasi.
    -Aveva un figlio...purtroppo scomparve poco prima della tua nascita...
    -Ma chi era il padre? Scar non permetteva a nessuno di entrare nelle terre del branco durante il suo regno...
    -Già...forse dovresti domandarlo a lei...comunque il mio tempo qui è finito...devo ritornare dai miei compagni...addio Kisasi! Ti auguro buona fortuna! E ricordati cosa ti ho detto!
    Così l'ombra cominciò a sparire, diventando tutt'una con le tenebre.
    Kisasi restò in silenzio e poi decise di tornare alla grotta.
    "Finché Vitani, Spotty e Deni mi saranno vicine non avrò nulla da temere!"
    Questo pensiero servì a ridargli coraggio e forza.
    Ma non appena se ne fu andato, Kifo ritornò ma questa volta accompagnato da un'altra figura anch'essa con gli occhi rossi che lo osservarono allontanarsi.
    -Mio signore,voi siete così saggio e astuto...siete riuscito a installare nella testolina di quel cucciolo il dubbio...presto l'invidia per il suo fratellastro Kovu non farà che crescere e lo porterà a seguire le nostre orme...
    -Kiburi! Voglio affidarti un incarico della massima importanza ed è necessario che tu lo svolga al più presto!-tuonò Kifo.
    -Ordinate ed io eseguirò, padrone!
    -Devi trovare Canine! Quella scimmia è stupida, ma è anche accecata dal potere e dal prestigio, quindi non dovrebbe essere difficile convincerlo ad unirsi a noi!
    -Se posso permettermi, potrei chiedervi perché avete bisogno di...
    -No, non puoi! Hai detto che avresti obbedito senza porre alcuna domanda ed è esattamente quello che devi fare! È chiaro?-disse Kifo con sguardo minaccioso.
    -Naturalmente, mio signore! Partirò immediatamente!
    E dette queste parole Kiburi scomparve, lasciando Kifo da solo ai suoi pensieri.
    "Presto le terre del branco torneranno ad essere avvolte dall'oscurità e allora...avrò la mia vendetta!"
    Intanto Kisasi era tornato alla grotta dove ormai si erano messe a dormire le altre leonesse.
    Deni e Vitani si erano già addormentate, ma Spotty era rimasta sveglia ad aspettarlo.
    -Kisasi...ma dove sei stato? Cominciavo ad avere paura che fossi tornato nel regno di Simba...
    -Non preoccuparti...avevo solo bisogno di schiarirmi le idee...
    Spotty lo guardò triste. Il viso di Kisasi era ancora leggermente sporco di sangue a causa del colpo di Zira.
    -Sei ancora un pò sporco...hai bisogno che qualcuno ti pulisca...
    Così prese Kisasi e cominciò a lavarlo, cercando di fare meno rumore possibile per non svegliare le altre leonesse.
    -Deve fare parecchio male, vero?
    -Sì e tanto...
    -Meno male che prima è arrivata subito Deni...non so cosa sarebbe potuto succedere altrimenti...
    -Spotty...perché hai voluto dividere la tua razione di cibo con me?-domandò Kisasi improvvisamente.
    Spotty lo guardò per un attimo e poi, ricominciando a lavarlo, disse:
    -Te l'ho già detto, mi sembra ingiusto che tu...
    -No...intendo perché proprio con me? Sono sicuro che se fosse stata Vitani o Kovu, non l'avresti mai fatto...
    Spotty lo guardò nuovamente triste e poi disse:
    -Diciamo che tra tutti i figli di Zira, tu sei quello che è più facile da gestire e quindi mi sei più simpatico...inoltre avevo un debito con te...tu non hai detto niente quando ho finto di essere stata solo io ad andare nelle terre del branco e ad avere scoperto che Simba ha un figlio...e poi è stato grazie a te se sono potuta uscire dalle terre di nessuno...e poi...in un certo senso mi ricordi me...
    -E come?
    -Siamo entrambi soli e senza nessuno a questo mondo...quindi è naturale che per me sia più facile legare con te che con gli altri...
    -Ma non è vero! Io ho anche Deni e Vitani e tu...hai tua sorella..
    -Io e Dotty ormai ci parliamo di rado...e quando lo facciamo capita molto spesso che si creino quei momenti silenziosi imbarazzanti in cui nessuna delle due sa cosa dire...è così che vanno le cose da quando nostra madre non c'è più...
    -Spotty? Ma che cosa è successo a tua madre?
    -In che senso "Cosa è successo a tua madre"?
    -Nessuno ne parla mai, ma Deni mi ha spiegato che era la leader delle leonesse prima di mia madre...
    -Oh, è morta...è stato poco dopo che tu e la tua famiglia siete arrivati...
    -Davvero? E com'era?
    -Come mai questo improvviso interesse?-domandò Spotty sospettosa.
    -Sei mia amica, no? Perché non mi dovrei interessare?
    -Io e te siamo alleati, non amici! Io non ho amici! Ficcatelo bene in testa! Tu fai un favore a me, io faccio un favore a te! Ecco come funziona il nostro rapporto! Fine della storia!-ringhiò lei.
    -Se lo dici tu...-disse in tono scherzoso Kisasi.
    -E ti avviso che se continui a domandare, non saremo più neanche alleati!
    -D'accordo! Comunque...sono abbastanza pulito?
    -Sì, ho finito...
    A quel punto Kisasi senza pensarci, si lasciò andare e si addormentò fra le braccia di Spotty.
    -Ehi, ma che...fantastico! Si è addormentato qui...pazienza...
    Così la leonessa si mise a dormire a sua volta, vicino a Kisasi. Prima di addormentarsi pensò:
    "Stupida Spotty! Per una volta hai un amico che cerca di starti vicino e tu ti comporti in quel modo! Vergognati!"
    Il giorno dopo Zira si svegliò abbastanza presto rispetto alla norma e andò a dare una controllata a Kisasi, mentre questo stava ancora dormendo.
    "Sembra che stia meglio! Bene! E anche Spotty l'ha pulito...dopo la ringrazierò..."
    In quel momento ,guardandolo, Zira avrebbe potuto giurare che suo figlio era un sosia di Scar: aveva lo stesso modo di dormire, gli stessi occhi, la stessa cicatrice...
    "Oh, Scar...perché hai scelto Kovu, come tuo erede? Lui crescerà e diventerà forte, ma non sarà mai veramente tuo figlio...ma Kisasi...lui è identico a te...e ho paura che tu avessi ragione su di lui...è chiaramente invidioso di Kovu, sebbene cerchi di nasconderlo in ogni modo possibile...io seguirò e mi assicurerò che Kovu diventi il re e che ti vendichi, uccidendo Simba, per amor tuo...ma non posso garantirti che mi schiererò da un parte se mai un giorno lui e Kisasi dovessero affrontarsi..."
    In quel momento uscì dalla grotta per andare alla ricerca di qualcosa da mangiare, ma trascorsa un'ora senza aver preso niente, decise di ritornare nelle terre del branco nella speranza di rimediare qualcosa.
    Ma proprio quando stava per entrare nel regno di Simba, fu attaccata all'improvviso da alcune leonesse nascoste dietro delle rocce.
    -Chi siete voi? Come osate venire qui e attaccarmi nel mio stesso territorio?!-ruggì Zira.
    Le leonesse cominciarono a ridere e fu a quel punto che ne riconobbe una.
    -Bianka! Vedo che sei sopravvissuta e che ti sei fatta delle nuove amiche! Dimmi, dove sono le tue vecchio compagne?
    -Oh, loro sono morte...non sono riuscite a resistere a lungo, ma le loro figlie sì...e sai, in un certo senso ti devo ringraziare per avermi esiliata Zira! Se non lo avessi fatto, non avrei mai conosciuto queste leonesse e la loro leader e mia nuova migliore amica, Uzuri!
    A quel punto si fece avanti un'altra leonessa, dal manto scuro e gli occhi blu.
    -E così tu saresti Zira...Bianka mi ha tanto parlato di te! È un onore conoscerti!-rise la leonessa.
    -Potrei sapere che cosa ci fate qui?-tuonò Zira furibonda.
    -Diciamo che siamo qui perché devo un favore a Bianka! Lei mi ha aiutato a impossessarmi di svariati regni e io in cambio ti ammazzo...nella maniera più crudele e sadica possibile, per intenderci!
    -Spiacente, ma non sarà così...
    -E cosa ti fa credere che tu possa sconfiggerci?-disse Uzuri con un ghigno.
    A quel punto le altre leonesse saltarono su Zira, la quale però con un salto riuscì ad evitarle e a scappare.
    -Prendetela!-ruggì Bianka e subito le altre leonesse cominciarono l'inseguimento.
    Zira corse più il velocemente possibile fino ad arrivare alla grotta, dove ormai le sue leonesse si erano svegliate.
    -Preparatevi a combattere! Ci stanno attaccando!-ordinò.
    Le altre leonesse, non capendo cosa stesse succedendo, rimasero ferme imbambolate finché non videro da lontano Uzuri, Bianka e le loro seguaci che stavano marciando contro di loro. A quel punto si misero in posizione e partirono alla carica a loro volta.
    La battaglia che si scatenò fu talmente disordinata e inattesa che entrambi gli schieramenti cominciarono ad andare in confusione. Infatti capitò in più momenti che le leonesse di uno stesso gruppo cominciassero a combattersi fra di loro, non riconoscendosi più a causa del caos attorno.
    Vitani, Kovu, Kisasi,Furaha, Nuka, Dotty e Spotty rimasero nascosti nella grotta ad osservare la scena con orrore.
    -Furaha...quelle leonesse sono le stesse...-iniziò a dire Vitani.
    -Sì, sono loro!-disse Furaha, non riuscendo a togliere lo sguardo da Uzuri che in quel momento, stava combattendo contro Zira.
    -Che cosa pensate che ci faranno se vincono?-domandò Nuka.
    -Ci uccideranno idiota! Che razze di domande fai?!-gli urlò Dotty con rabbia.
    -Non osare parlarmi così!-gli ruggì Nuka.
    -Smettetela voi due!-lì rimproverò Spotty spazientita-Dobbiamo pensare a cosa fare nel caso Uzuri dovesse vincere!
    -Dobbiamo scappare nel regno di Simba!-disse Furaha.
    -Ma sei impazzita?! Ci uccideranno non appena entreremo lì!-la rimproverò Kovu.
    -No! Kopa ci proteggerà...-disse Vitani.
    Tutti la guardarono straniti.
    -Vitani, non possiamo fidarci di Kopa...-cercò di spiegarle Dotty.
    -Kopa convincerà Simba a tenerci al sicuro! Potete starne certi!
    -Ma Vitani...-disse Kovu.
    -Io mi fido di Vitani!-disse Kisasi-Se dice che Kopa ci proteggerà allora per me sta bene!
    Spotty lo guardò e poi rassegnata disse:
    -Non riesco a credere che lo sto facendo...e va bene! Andiamo!

    Edited by Kisasi8 - 19/8/2018, 21:24
     
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    Speriamo che vengano accolti da Simba e il suo Branco. Almeno i cuccioli spero che si salvino; inoltre per quanto Zira possa essere cattiva e quindi è stata esiliata, non credo che Simba non abbia pietà dei cuccioli. Almeno su di loro penso che chiuderà gli occhi.

    Comunque appena ho del tempo libero, farò diversi disegni. Uno su Kopa e Vitani che giocano, uno su Zira che fa la cicatrice a Kisasi e un altro mentre quest'ultimo parla con Kifo.
     
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  6. Kisasi8
     
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    Sono davvero curioso di vederli
     
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    Allora, la storia si fa sempre più avvincente e interessante! Non vedo l'ora di leggere il seguito! Ora che kisasi ha incontrato kifo da qui inizia veramente il bello, perché ora ci saranno tutto un susseguirsi di eventi molto strani, con del paranormale, mistero battaglie sanguinolenti eccetera....👏🏻🖤🖤🖤
     
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  8. Kisasi8
     
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    Capitolo 10

    -Per prima cosa, dobbiamo uscire dalla grotta senza che qualcuno ci veda! Perciò mettetevi in fila e cercate di attirare il meno possibile l'attenzione!-ordinò Spotty.
    Così il primo ad uscire fu Nuka, seguito da Furaha, Kovu e Dotty i quali si diressero silenziosamente il più lontano possibile dalla battaglia che stava avvenendo poco distante da loro.
    Vitani che avrebbe dovuto seguire Dotty, però incontrò lungo il percorso da fare, una cucciola della sua stessa età dal manto simile a quello di Bianka, forse solo un pò più grigio e dallo sguardo malefico.
    -Salve Vitani! A quanto pare le nostre madri se le stanno dando di santa ragione, eh?
    -Baridi! Lasciami andare o giuro che...
    -Tu non farai niente! Il tuo branco sarà distrutto dal mio e così io e mia madre ci potremo finalmente vendicare di te e della tua famiglia!
    -Vuoi la guerra o sbaglio?-ringhiò Vitani lanciandole uno sguardo pieno di disgusto.
    -Altrimenti perché vi avremmo attaccato?-sghignazzò Baridi.
    A quel punto saltò su Vitani, la quale però riuscì a spostarsi in tempo, schivandola.
    -Sei piuttosto abile...questo lo devo ammettere!
    -E quel balzo non era niente male! Peccato che non potrai più farlo dopo quello che ti avrò fatto!
    Le due cucciole cominciarono a lottare selvaggiamente, colpendosi più volte, senza che nessuna riuscisse a prevalere sull'altra.
    A un certo punto Baridi, essendosi evidentemente stufata di lottare e con il fiatone, urlò:
    -Pua! Claw! Uscite! Mi sono stancata di questa stupida mocciosa!
    A quel punto da dietro delle rocce spuntarono le due cucciole anch'esse con sguardo cattivo.
    -A voi l'onore di uccidere questa scocciatura!-disse Baridi.
    -Sarà davvero divertente!-rise Claw.
    -Come prima cosa, le spezziamo le zampe e poi le caviamo gli occhi...-disse Pua con voce sadica.
    -Io dico che invece non farete un bel niente!-tuonò una voce alle loro spalle.
    A parlare era stata Spotty che era partita poco dopo Vitani, insieme a Kisasi.
    Sebbene Claw e Pua arretrarono spaventate, Baridi invece avanzò spavalda e ridendo disse:
    -Ma guarda un pò chi c'è qui! La mia vecchia amica Spotty! È un grande peccato che adesso ci troviamo in squadre diverse! Ma forse non così grande!
    -Che cosa hai intenzione di fare? Potrai combattere alla pari con Vitani, ma io sono più grande ed esperta sia di lei che di te! Quindi se non vuoi morire, ti conviene andartene!
    -Tranquilla! Me ne vado...ma non prima di averti fatto una promessa chiara e semplice: un giorno io e te potremo combattere alla pari ed allora io ti ucciderò nella maniera più crudele e sadica possibile!
    Così Baridi, Pua e Claw se ne andarono lasciando Vitani, Kisasi e Spotty in particolare, furiosi.
    -Ma chi si crede di essere? Se mai un giorno dovessimo affrontarci sarò io ad ucciderla!-brontolò.
    I tre proseguirono fino a raggiungere gli altri che li stavano aspettando vicino al confine.
    -Perché ci avete messo tanto?-domandò Kovu.
    -Abbiamo avuto un imprevisto!-ringhiò Spotty.
    -Seguitemi...conosco queste terre meglio di tutti, visto che sono stato il primogenito di Scar!-disse Nuka.
    -Sì...lo sappiamo Nuka che sei il primogenito di Scar...non c'è bisogno di ripeterlo!-disse Dotty con aria annoiata.
    -Forza, muoviamoci!-ringhiò Spotty.
    Così il gruppo superò il confine ed entrò nel regno di Simba.
    -Certo che qui è tutto diverso...-disse Dotty, osservando la vegetazione e gli altri animali.
    -Un giorno tutto questo sarà di Kovu! Certo che sei davvero fortunato!-disse Furaha.
    -La rupe dei re è da questa parte! Muoviamoci!-disse Nuka visibilmente irritato dall'ultima frase di Furaha.
    -E voi chi siete e cosa ci fate qui?-disse una leonessa apparsa all'improvviso da dietro un cespuglio.
    -Ehm...noi...siamo qui perché...-provò a dire Nuka.
    -Ma tu sei Nuka! È passato tanto tempo dall'ultima volta che ti ho visto!
    In quel momento anche Nuka riconobbe la leonessa.
    -Sarabi! Che bello rivederti!-esclamò contento.
    -Ma guardati, quanto sei cresciuto! E ovviamente mi ricordo anche di te, Vitani! Sei davvero una bellissima cucciola!
    -G-Grazie...-ripose lei arrossendo.
    -E guarda un pò chi abbiamo qui! Ma chi sarà mai questo cucciolo così forte e bello?-disse Sarabi vedendo Kovu e fingendo di non riconoscerlo.
    -Ma...non mi riconosci? Sono io, Kovu!
    -Ma certo che ti riconosco! Come potrei scordarmi di te! E tu devi essere il piccolo Kisasi!
    -Ehm...sì...sono io...
    -Oh, probabilmente non ti ricorderai di me, visto quanto piccolo eri...ma io mi ricordo perfettamente di te...
    In quel momento Sarabi vide la cicatrice di Kisasi e assunse un'aria preoccupata.
    "È identico a lui"
    -C'è qualcosa che non va?-chiese Nuka.
    -N-No...niente...è solo che...lasciamo perdere! E chi sono queste due giovani leonesse e questa cucciola?-domandò cercando di nascondere la propria paura con un sorriso amichevole.
    -Oh, queste due sono Dotty e Spotty! E quest'altra cucciola è Furaha!
    -Salve!-disse quest'ultima sorridendo.
    -E che cosa ci fate qui?-domandò Sarabi.
    -Ehm...vorremo chiedere se non è troppo disturbo...se magari potreste farci rimanere qui nelle terre del branco...-disse Nuka.
    -Oh, insomma! Veniamo al dunque! È appena scoppiata una guerra nelle terre di nessuno e non sappiamo quanto durerà né se finirà a nostro favore oppure no! Se ci rimandate laggiù, avremo buone possibilità di farci ammazzare! Quindi abbiamo bisogno di rimanere almeno per un pò di tempo al sicuro!-sbraitò Dotty.
    Sarabi le guardò triste e disse:
    -Se dipendesse da me, vi farei restare, ma non dipende da me...dovete parlare con mio figlio...venite! Vi faccio strada.
    Seguita da Nuka e dagli altri in silenzio, giunse fino alla rupe dei re, dove in quel momento Simba stava parlando con Kopa e Malkia.
    Alla vista di Vitani, il cucciolo smise di ascoltare suo padre e senza pensarci due volte corse verso di lei e disse:
    -Vitani! Ma che ci fai qui?! Sei venuta per restare? Ti prego, dimmi di sì!
    -Ehm...Kopa...questo non è il momento adatto...-disse lei imbarazzata.
    -Oh, giusto! Dobbiamo ancora fingere di essere nemici così i tuoi fratelli non penseranno che siamo amici, vero?
    -Ehm...no...sanno già tutto...
    -Oh...allora, salve fratelli e amici di Vitani! Io sono Kopa! Alcuni di voi già mi conoscono...tipo voi tre!-disse lui rivolgendosi a Kovu, Kisasi e Furaha.
    -Madre! Che significa? Hai portato qui i figli e le seguaci di Zira! Perché?-domandò Simba sorpreso a Sarabi.
    -È appena scoppiata una guerra nella loro terra e mi hanno chiesto se potevano restare qui! Ho detto che dovevano parlare con te...
    -Papà! Ti prego, falli rimanere! Almeno Vitani!-lo supplicò Kopa.
    -Tu la conosci?-domandò Simba stupito.
    -Ehm...sì...-rispose lui imbarazzato.
    -Tu vuoi che rimangano qui?!-ruggì Malkia che fino a quel momento era rimasta zitta ad osservare Vitani con sospetto.
    -Ma che problema c'è? Non mi sembrano pericolosi...-disse Kopa, guardandola stupito.
    -Devo forse ricordarti che ci hanno attaccato?-ringhiò lei furiosa.
    -Vi hanno attaccato?!-esclamò Simba.
    -No! Era solo un gioco!-tentò di giustificarsi Vitani.
    -E poi credevo fosse acqua passata, visto che io e te abbiamo cacciato quei topi e poi li abbiamo divisi!-ringhiò a sua volta Kisasi a Malkia.
    -Ma cosa...così mi hai mentito! Avevi detto che non ti aveva visto nessuno!-urlò a sua volta Spotty.
    -Ops...-la faccia di Kisasi assunse un'espressione preoccupata e imbarazzata allo stesso tempo.
    -Guardo che io non ho alcun problema a farvi entrare, a condizione che lei rimanga fuori!-disse Malkia, indicando Vitani.
    -Non abbandoneremo nostra sorella!-gridò Kovu.
    -Ecco, bravo!-esclamò Kopa.
    -Così preferisci lei a me!-ringhiò Malkia.
    -Ma cosa c'entra? Io ti adoro...
    -Davvero? Allora visto che mi adori e sono la tua futura compagna e regina, ti conviene starmi ad ascoltare!
    -Ma...tu non sei la mia futura compagna...-disse Kopa confuso.
    -Cosa intendi dire?!-ruggì Malkia.
    -Ecco...io ti adoro...ma come amica...
    -Come amica...solo come amica?-disse Malkia con le lacrime agli occhi.
    -Malkia...ascolta io...
    -Rispondi!
    Kopa la guardò triste e con espressione rassegnata disse:
    -Sì...mi dispiace molto...
    A quel punto Malkia con sguardo perso e triste, iniziò a correre, allontanandosi dalla rupe dei re.
    -Malkia!-gridò Simba.
    -No, lasciala stare...lascia che si sfoghi!-lo bloccò Sarabi anch'essa con espressione triste.
    Simba rimase fermo e in silenzio per alcuni minuti a riflettere, lasciando tutti gli altri sulle spine. Infine si voltò verso Nuka, Spotty e gli altri e con voce tremante disse:
    -Andatevene!
    -Ma...noi rischiamo di morire se torniamo laggiù...-disse Nuka spaventato.
    -Papà...ti supplico, non farlo!
    Ma Simba ruggì con rabbia:
    -Avete attaccato mio figlio e Malkia e li avete messi l'uno contro l'altro! Inoltre siete figli e seguaci di Zira! Non posso fidarmi di voi! Perciò andatevene!
    -Simba...tutto questo è ridicolo!-disse Sarabi.
    Ma Simba non volle sentire ragioni e li scacciò.
    Vitani triste e addolorata andò insieme agli altri, senza avere il coraggio di voltarsi e guardare Kopa, il quale nel tentativo di seguirli era stato fermato dalle altre leonesse.
    -Lo sapevo che non potevamo fidarci di Simba, né di Kopa!-esclamò Nuka con rabbia.
    -Ma almeno lui ha provato a difenderci...-disse timidamente Vitani.
    -Ma davvero? E allora come mai non è qui con te? Tu lo difendi solo perché credi di amarlo, ma se anche lui ti amasse davvero...allora si sarebbe opposto con maggior convinzione...
    -Ma è solo un cucciolo!-disse lei con di nuovo le lacrime agli occhi.
    -Anche tu sei una cucciola e guarda cosa hai fatto oggi! Hai combattuto per la vita contro Baridi e per poco non ci finivi secca!-replicò seccata Spotty.
    -Che ti prende Vitani? Da quando sei una una piagnucolona insopportabile dal cuore tenero?-disse Dotty con cattiveria.
    -Io...non sono...
    -Sì, invece che lo sei! Sei soltanto una stupida mocciosa che ci ha portati nelle terre del branco per niente!-disse Nuka.
    -Ma...
    A quel punto Vitani iniziò un pianto silenzioso e proseguì insieme agli altri per ritornare nelle terre di nessuno.
    -Non ti preoccupare! Sono sicuro che Kopa prova davvero qualcosa per te...-provò a consolarla Kisasi.
    -Non lasciarti andare...-le disse Furaha.
    -Nuka, Dotty e Spotty non pensano davvero quello che hanno detto!-aggiunse Kovu-Sono solo arrabbiati e impauriti...
    Ma Vitani non li ascoltava. Il pensiero del non poter più rivedere Kopa la stava schiacciando e distruggendo.
    -E adesso che cosa facciamo?-disse Nuka, una volta usciti dalle terre del branco.
    -Dovremmo tornare indietro?-disse Dotty.
    -Non se ne parla neanche! Se avessero vinto le leonesse di Uzuri, non oso immaginare cosa ci farebbero se dovessero catturarci!-sbraitò Spotty.
    -Ma allora che cosa possiamo fare? Non possiamo stare qui e basta!-le fece notare sua sorella.
    In quel momento una voce da lontano li chiamò. Tutti si voltarono e videro che Deni stava correndo verso di loro.
    -D-Deni...che cosa è successo? Chi ha vinto?-chiese Nuka.
    Deni senza rispondere, li guardò uno per uno e poi cominciò a urlare:
    -Ma dove eravate finiti?! Sareste dovuto rimanere nella grotta...e se vi fosse successo qualcosa? Se vi avessero preso?
    -D-Deni...noi avevamo paura che se Uzuri avesse vinto, allora ci avrebbe fatto del male...-disse Furaha spaventata.
    -Avreste dovuto avvisare me o qualcun'altro almeno...ho pensato che vi avessero catturato o peggio...non sarei riuscita a sopportarlo! Non di nuovo!
    A quel punto la leonessa scoppiò a piangere, lasciando basiti tutti gli altri.
    -Zia Deni! Stai bene?-domandò Nuka.
    -Cretino! Ovvio che non sta bene!-gli urlò Dotty.
    -Oh, insomma! La vuoi smettere di insultarmi?!-gli urlò lui a sua volta.
    -Solo se tu la smetti di comportarti in maniera ridicola!
    -Adesso voi due mi avete davvero stancato! Se avete alcuni problemi da risolvere, vedete di risolverli lontani da noi senza assillarci tutto il tempo!-ruggì Spotty con rabbia.
    A quel punto sia Nuka che Dotty si zittirono visibilmente imbarazzati.
    -Allora come è finita la battaglia?-chiese Spotty dopo aver lanciato un'ultima occhiataccia a sua sorella e Nuka.
    -Le leonesse di Uzuri si sono temporaneamente ritirate...ma hanno giurato che ritorneranno...il problema è che abbiamo parecchie leonesse ferite...-rispose Deni, asciugandosi gli occhi.
    -Quindi adesso la grotta è al sicuro?-domandò Kovu.
    -Sì...seguitemi!
    Così Deni li ricondusse alla loro casa dove le altre leonesse si stavano riposando dopo la battaglia appena combattuta. Zira non appena li vide, gli corse subito incontro e non appena fu lì, prese Kovu e lo abbracciò.
    -Piccolo mio...pensavo che ormai fossi morto, ma sono stata una stupida! Del resto tu sei l'erede di Scar! È naturale che tu sia riuscito a sopravvivere e a proteggere i tuoi fratelli e i tuoi amici!
    -Chi ha protetto chi?-brontolò sottovoce Nuka.
    -Piuttosto dove vi siete andati a nascondere? Non me l'avete ancora detto!-disse Deni con tono sospettoso.
    -Ehm...noi siamo andati nelle terre del branco...a chiedere aiuto a Simba...-rispose Kovu.
    Ci fu un breve attimo di silenzio in cui tutti guardarono con orrore gli occhi di Zira che da gioiosi e felici diventarono freddi e crudeli.
    -Voi...siete...andati...da...Simba?
    La sua voce tremava dalla rabbia e dalla frustrazione e la stessa Deni non ricordò di averla mai vista così furiosa in tutti quegli anni da quando la conosceva.
    -Ehm...mamma?-disse timidamente Kovu.
    -Chi...ha avuto questa idea?
    -Ehm...ma che importanza può avere? Quello che conta è che somo tutti salvi...o no?-disse Deni, guardandola con rimprovero.
    -Taci! Voglio sapere immediatamente chi ha avuto questa idea o giuro che vi punirò personalmente uno ad uno, finché la verità non salterà fuori!
    A quel punto Furaha rassegnata e spaventata, disse:
    -Ecco...l'ho proposto io...la prego...non mi punisca!
    Zira la guardò disgustata per alcuni secondi e disse:
    -Sei fortunata che sei la futura compagna di Kovu e che quindi non possa colpirti! Altrimenti ti avrei sfregiato fino a renderti orribile come ho fatto con mio figlio!
    A quel punto Kisasi non riuscì più a trattenersi.
    -Adesso, basta! Sono stufo di essere insultato da te e di venire continuamente paragonato a Kovu! Non puoi continuare a trattarmi in questo modo!
    Zira lo guardò furiosa e replicò:
    -Ma cosa pretendi? Sono tua madre e ti posso trattare come voglio! E non azzardarti a parlare di Kovu! Lui è il tuo futuro re e quindi di fronte a lui, chiunque diventa niente e tu non fai eccezione!
    -Non è vero che Kovu è migliore di noi in tutto! Sei solo tu che lo esalti come se fosse un dio, ma non lo è! Lui è soltanto un cucciolo come me e l'unico motivo per cui è riuscito a sopravvivere è perché siamo stati sempre affiancati da Dotty, Spotty e Nuka.
    -Ah, ecco...qualcuno l'ha detto!-disse scocciato Nuka.
    -Qualunque cosa tu possa pensare, questo non cambierà il fatto che Kovu è stato scelto come erede da Scar!
    -Ma davvero? Almeno puoi rispondere a una domanda? Scar lo sapeva che Kovu non era veramente suo figlio o hai mentito anche su quello?!-gli urlò Kisasi.
    A quel punto tutti quanti tacerono. Zira guardò Kisasi non più con rabbia, ma con paura.
    -Tu...come lo sai?
    -Non importa come lo so! Rispondimi! Voglio sapere la verità! Lui lo sapeva?! Ho ancora qualche dubbio su questa faccenda e vorrei sapere la tua opinione se non ti dispiace!
    Zira lo guardò per un attimo e poi, riprendendo il suo solito sguardo freddo, disse:
    -Sì! Lui lo sapeva! Questa è la prova che Scar teneva al suo regno, visto che non avrebbe permesso di far diventare re, uno smidollato come Nuka...o te!
    A quel punto Kovu disse:
    -Quindi...io non sono vero figlio di Scar...ma allora chi era mio padre?
    -Oh, povero Kovu...mi dispiace, ma questo proprio non posso dirtelo...se la cosa ti consola sappi che Scar ti voleva bene e che ti considerava suo figlio...
    -Tanto che decise di farmi uccidere per evitare che un giorno potessi rivelarmi un ostacolo per lui!-ringhiò Kisasi.
    -Già...e ti avviso che se continui a comportarti così, ti lascerò una cicatrice anche sull'altro occhio!-lo minacciò Zira.
    -Fa come ti pare! Ma Kovu non sarà mai il vero erede al trono! Lui non è un vero discendente di Kifo, il primo re delle terre del branco!
    Zira lo guardò furiosa per l'ennesima volta e disse:
    -E tu che ne sai di Kifo?
    -So che è stato il più grande re che le terre del branco abbiano mai avuto! E che Kovu non è un suo discendente! Questo è più che sufficiente!
    -Ma davvero? Il più grande re delle terre del branco? Ne sei davvero convinto?-rise sua madre.
    -Perché? Sicuramente è stato meglio di Scar o di Simba!
    -Allora permettimi di darti una piccola lezione di storia: Kifo è stato il sovrano più crudele e sadico di tutta la storia dei regni della Savana! Durante la sua reggenza, migliaia di cuccioli e leoni scomparvero e fu proprio in questo periodo che cominciarono le ostilità con le iene! E la sua fama di re sanguinario e malvagio servì a dargli l'appellativo di "Demonio della Savana"! Quindi non so chi ti abbia detto che lui fu un buon re, ma ti ha preso in giro!
    Kisasi la guardò con espressione assassina e disse:
    -E perché dovrei crederti? Mi hai sempre e solo preso in giro e mentito! Perché questa volta dovrebbe essere diverso?
    E dette queste parole, si allontanò.
    Zira a quel punto prese Kovu con sè e disse:
    -Vieni, piccolo mio! Avrai sicuramente fame dopo tutto quello che ti è successo!
    Quel pomeriggio Zira organizzò un incontro con le sue leonesse davanti alla grotta.
    -Ascoltate! La situazione è più grave di quanto appaia. Pur essendo in numero superiore rispetto alle leonesse di Uzuri, abbiamo subito gravi danni e ci siamo fatte trovare impreparate! Quindi la prossima volta che le rivedremo dovremo essere pronte e spietate! E saremo noi ad attaccare!
    -Ma come faremo a vincere? L'hai detto tu stessa che abbiamo subito gravi danni ed è chiaro che alcune di noi non potranno più combattere!-disse una leonessa.
    A quel punto Zira sorrise e disse:
    -Non preoccupatevi! Saremo in grado di sconfiggerle la prossima volta che le affronteremo! Avremo più di un vantaggio!
    -Spiegati meglio!-disse sempre la solita leonessa.
    -Per prima cosa manderò mia sorella a trattare con alcuni individui specializzati nell'uccidere!
    -Di chi stai parlando?
    -Delle iene, ovviamente! Sebbene cerchino di nascondersi e di non farsi vedere, sono proprio qui nelle terre di nessuno! Si nascondono più a Nord di qui!
    -Ma come le hai trovate?-chiese un'altra leonessa.
    -Oh, credete davvero che non le abbia fatte tenere d'occhio dopo che sono diventato la vostra leader?-ridacchiò Zira.
    -Ma non capiamo una cosa...non sono forse state le iene ad uccidere Scar? Perché vorresti allearti con loro?
    -Chi ha detto che loro trarranno vantaggio da questo scontro? Se tutto va bene, moriranno insieme a Uzuri e il suo branco! Dovranno solo credere che siamo loro alleate!
    -E come pensi di convincerle?
    -Ho già detto a Deni come fare...ma non è finita qui! Perché il mio piano prevede anche Simba e il suo branco!
    -Cosa? E cosa c'entrano loro?
    -Oh, vi ho già detto di non preoccuparvi! Anche loro saranno costretti a venire in guerra! Ogni cosa vi sarà presto chiara! Voi riposatevi intanto e recuperate le forze!
    A quel punto Zira chiamò Vitani che era stata mandata nella grotta e sorvegliata da Dotty e Nuka, in modo che non potesse sentire.
    -Piccola mia...volevo dirti che mi dispiace tanto di averti trattato così male...se vuoi, adesso puoi parlare...-disse dolcemente.
    Vitani la guardò stupita. Sua madre non si era mai comportata in quel modo con lei.
    -Dimmi Vitani...tu vuoi veramente bene a Kopa?
    -M-Mamma...perché fai così?
    -Cosa intendi?
    -Perché mi parli così? Tu...non lo fai mai...solo con Kovu...
    -Oh, piccola mia...le parole di Kisasi mi hanno fatto riflettere! È vero, dovrei cominciare a considerarvi tutti e non solo Kovu...spero tu possa perdonarmi per averti sempre trattato così male...prometto che sarò una madre dolce e amorosa da questo momento in poi!
    Vitani la guardò sospettosa. Sua madre aveva un'espressione buona e tenera e soprattutto felice, come non l'aveva mai vista prima.
    "Forse è davvero cambiata...forse dovrei darle un'altra possibilità..."
    -Ti perdono, mamma....-disse.
    -Oh, piccola mia...sono così felice!-disse Zira, abbraciandola.
    -Ma vuoi bene anche a Nuka e Kisasi?-domandò Vitani.
    -Ovviamente! E voglio dimostrarti che non mento! Perché non porti qui Kopa, così me lo presenti?
    -Kopa? Vuoi davvero conoscerlo?
    -Certo! Mi rendo conto che lui non ha colpa se Scar è morto...e immagino che io possa trovare un accordo anche con Simba affinché possiamo vivere in pace, tutti insieme nelle terre del branco...
    -Davvero? Ma è...fantastico!-esclamò Vitani, non credendo a quello che stava succedendo.
    -Lo so...allora perché non mi porti Kopa, così lo posso conoscere meglio? Ma fa attenzione che nessuno ti veda!
    -Perché?-chiese Vitani-Se possiamo vivere felici tutti insieme, perché non dovrei farmi vedere?
    -Un passo alla volta, mia piccola principessa! Non vorrei che pensassero che abbiamo cattive intenzioni!-disse Zira.
    -Oh, va bene! Allora vado e torno!-disse lei entusiasta.
    -Ti voglio bene, lo sai piccola mia?-disse Zira.
    -Anche io ti voglio bene, mamma!
    E dette queste parole, partì.
    "Bene! Adesso non devo fare altro che aspettare che Vitani e Deni portino a termine le loro missioni e allora avrò la mia vendetta su Simba, le iene e su Bianka! Sarà una vera carneficina!"
    Deni intanto si stava preparando a partire per andare a parlare con le iene, quando arrivarono Kisasi e Furaha.
    -E voi due cosa ci fate qui?
    -Ecco...volevamo chiederti se potevamo venire con te...-disse Kisasi.
    -Non se ne parla neanche! È troppo pericoloso!
    -Per favore! Promettiamo che staremo zitti tutto il tempo e faremo tutto quello che dici...-disse Furaha.
    -Perché volete tanto venire con me?-domandò Deni.
    -Ehm...perché non abbiamo mai visto una iena e perché...-rispose Furaha.
    -E perché voglio stare lontano da questo posto! Ti prego, zia Deni! Portaci con te!-disse Kisasi.
    La leonessa li guardò triste e si soffermò in particolare su suo nipote, così piccolo e fragile. Era sicura che le motivazioni del loro volersi allontanare dalla loro casa fossero altre oltre a quelle raccontate, ma decise di non approfondire oltre. Avevano già avuto troppi problemi quel giorno.
    -E va bene! Ma fate attenzione durate il viaggio!
    Così i tre partirono per la nuova tana delle iene. Per la maggior parte del viaggio Furaha non fece altro che chiacchierare con Deni, mentre Kisasi era immerso nei propri pensieri.
    A un certo punto domandò improvvisamente:
    -Deni...tu avevi un figlio prima di venire esiliata?
    La domanda colse così di sorpresa Deni che non riuscì a capire cosa avesse detto, inizialmente. Quando finalmente gli fu chiaro, chiese come facesse a saperlo.
    -Me l'ha detto...un amico! È la verità, quindi?
    Deni, capendo che era inutile mentire annuì con la testa, mentre le lacrime cominciarono a scendergli lungo il viso.
    -Posso...chiederti come si chiamava?-disse Kisasi dolcemente e con la sua sua vecchia voce, calda e accogliente, che sembrava essere stata sostituita da un pò di tempo da una voce molto più fredda e dura.
    -Lui...si chiamava Mwana...
    -E chi era il padre?
    -È una lunga storia...ero arrivata nelle terre del branco quando ero ancora una cucciola, ma quando conobbi il mio amore ero ormai diventata una leonessa giovane e desiderosa di avere un mio cucciolo...ma Scar non permetteva a nessun'altro leone di entrare nelle terre del branco, per paura di essere spodestato nel caso il suo rivale si fosse rivelato più forte di lui...così faceva pattugliare i confini dalle iene...ma io ero testarda e così un giorno decisi di uscire dal regno...fu un miracolo se riuscii a non farmi vedere dalle iene...e fu allora che lo incontrai. Era un leone bello, dalla criniera nera e dal manto dorato, con dei bellissimi occhi verdi e soprattutto era forte fisicamente. Avrebbe potuto sconfiggere Scar in un batter d'occhio se solo fosse riuscito a superare il confine...ma in quel momento l'unica cosa di cui mi importava era di passare più tempo con lui! Quello fu il periodo più felice di tutta la mia vita: non so quante volte oltrepassai il confine per potermi vedere e giocare con lui...parlavamo del nostro futuro e di come ci sarebbe piaciuto andarcene da quel posto per trovare un regno tutto nostro...oh, che sbadata...non vi ho detto come si chiamava...Bahari. Il suo nome era Bahari. Comunque un giorno rimasi incinta e la cosa non passò di certo inosservata...così Zira e Scar mi chiesero spiegazioni di come fosse possibile che io stessi aspetta un figlio e fui costretta a confessare. Mia sorella era talmente furiosa che mi costrinse a guidarla da Bahari...ma quando arrivammo, Bahari si mostrò per quello che era veramente...rivelò che per lui non ero stata che un divertimento e che presto lo sarebbe stata anche Zira...a quel punto mi colpì e a causa del cucciolo che aveva dentro di me, caddi a terra svenuta, nonostante il colpo non fosse neanche troppo forte...ma quando mi risvegliai, Bahari non c'era più e neanche Zira...li cercai per un giorno e una notte interi...finché non sentii i lamenti di mia sorella provenire da lontano, in una caverna abbandonata...quando arrivai Zira stava piangendo, ma di Bahari nessuna traccia. Quando le chiesi cosa fosse successo, disse che Bahari le aveva fatto delle cose...così la riportai alla rupe dei re. Quando Scar seppe la notizia, non battè ciglio e chiese semplicemente cosa avessi intenzione di fare con il cucciolo...io risposi che me lo sarei tenuto e lui rispose semplicemente che avrei dovuto educarlo bene affinché diventasse un buon consigliere per il futuro re che era in arrivo...allora non capii cosa volesse dire, finché qualche mese dopo la pancia di Zira non crebbe e qualche mese dopo ancora nacque Kovu...ma nel frattempo era già nato anche Mwana...era un cucciolo così bello e intelligente...lo amavo più di qualunque altra cosa al mondo...
    Deni chiuse gli occhi per un momento come se nel farlo potesse rivedere qualche frammento del proprio passato:
    -Finché un giorno...lo lasciai per pochi minuti per andare a trovare qualcosa da mangiare e quando ritornai...lui era scomparso...lo cercai per tutte le terre del branco e di nessuno...ma non lo trovai più...lo stesso Scar mandò le proprie iene a cercarlo, ma fu tutto inutile...
    Kisasi e Furaha erano rimasti ad ascoltare, senza mai interromperla. Entrambi erano rimasti scioccati dalla storia e nessuno sapeva bene cosa dire, così decisero di rimanere in silenzio e di continuare il viaggio.
    Il territorio si faceva sempre più oscuro e la sera stava lentamente calando. Poi finalmente arrivarono alla meta. La tana delle iene era una gigantesca grotta buia e talmente profonda che non si vedeva la fine.
    Deni avanzò a passo deciso e disse ad alta voce:
    -Ascoltate! So che siete qui! Voglio solo parlarvi e farvi una proposta!
    Non ebbero alcuna risposta.
    Di nuovo Deni ripetè:
    -Voglio solo parlarvi e farvi una proposta!
    A quel punto centinai di occhi cominciarono a fissarli e la grotta si riempì di risate.
    -Una proposta? A noi? Sono colpito!-disse una voce.
    Dalla grotta uscì la iena dagli occhi rossi con dietro alcune guardie del corpo.
    -Fisi...non ti sto prendendo in giro...vengo qui in pace! Quella che ti propongo è un'alleanza vera e propria!
    -E perché dovrei crederti? Non sei forse la sorella di quella pazza di Zira?
    -Io sono la sorella di Zira...e vengo qui come sua messaggera! Ascolta: siamo disposti a dimenticare il passato per una causa più grande! Se ci aiuterai, ti promettiamo il dominio indipendente su parte delle terre del branco.
    A quelle parole, gli occhi di Fisi brillarono di malvagità e disse:
    -Discutiamo dei particolari!
    -Bene! Voi due...-disse rivolgendosi a Kisasi e Furaha-...restate qui e aspettate! Non ci metterò molto!
    A quel punto Kisasi e Furaha cominciarono a parlare:
    -Hai sentito, che storia raccapricciante?-disse Furaha.
    -E così Kovu è figlio di Bahari...mi chiedo come sia possibile che Scar non abbia fatto niente a proposito...
    -Cosa pensi che sia successo a Mwana?
    -Non lo so...ma non mi piace! Ci sono troppe ombre intorno alla nostra storia...Scar che uccide il suo stesso fratello e che cerca di fare la stessa cosa con Simba...poi Zira che esegue i suoi ordini e tenta di uccidermi per paura che cerchi di ostacolare Kovu una volta diventato adulto...e adesso veniamo a scoprire che sempre Zira è stata stuprata dallo stesso leone che ha finto di amare Deni...
    -Kisasi...da quando, chiami tua madre per nome?
    -Ma che importanza ha? Quello che conta è che queste terre hanno qualcosa che non vanno...è come se fossero maledette...
    -Vuoi dire che potrebbe esserci uno spirito maligno?
    -Cosa intendi?
    -Mia madre diceva sempre che quando un'anima malvagia muore senza essersi pentito veramente dei propri crimini, diventava uno spirito cattivo che si diverte a fare del male e a corrompere le anime buone per farle diventare come lui...sono gli acerrimi nemici dei grandi re del passato...
    Kisasi rifletté molto su quello che Furaha gli aveva appena detto.
    "Se fosse vero, allora questo vorrebbe dire che Kifo era uno di questi spiriti...ma lui non ha cercato di tentarmi...mi ha detto anzi di continuare a fidarmi finché avessi avuto Vitani, Spotty e Deni con me...ed è quello che intendo fare"
    A quel punto Furaha, preoccupata a causa del continuo stare zitto di Kisasi, disse:
    -Ma ovviamente sono solo storie di fantasia...nulla di vero, giusto?
    -Oh...s-sì certo...sono solo questo...
    In quel momento Deni uscì dalla grotta con espressione soddisfatta insieme a Fisi.
    -Allora, abbiamo un accordo?-disse Deni.
    -Naturalmente! Farò come mi hai detto...
    -Bene...ragazzi! È ora di ripartire!
    Ma in quel momento Fisi disse una cosa che le fece gelare il sangue:
    -Per caso ti interessa sapere la verità su tuo figlio Mwana?
    Deni senza dire nulla, saltò addosso a Fisi e ruggì.
    -Non osare pronunciare il suo nome, iena! Tu non sai niente!
    Ma Fisi sorrise e disse:
    -Davvero? Io non ne sarei così sicuro se fossi in te!
    Deni lo guardò per un momento e poi con disgusto disse:
    -Vedo che anche tu ci hai fatti sorvegliare! Immagino che le tue iene ci abbiano spiato mentre raccontavo la storia di mio figlio!
    -Ovvio! Ma non ho mentito! Io conosco una parte della storia di cui tu non sei a conoscenza!
    -E che cosa ci guadagni a raccontarmela?
    -Niente! Solo...voglio vedere la tua reazione...
    -Avanti, racconta! Sono tutta orecchie
    -Deni...forse dovremmo andare...-disse Furaha.
    -Solo un momento! Voglio sapere cosa sa questa iena più di me!-disse lei furiosa.
    -Bè...partirò con il porti una domanda, leonessa: non ti sei mai chiesta cosa ci facesse quel leone fuori dalle terre del branco?
    -Era solo uno dei tanti leoni vagabondi che passavano di lì...niente di più...
    -Davvero? E allora lascia che ti ponga un'altra domanda: non ti sei mai chiesta come fosse possibile che nessuno ti avesse vista oltrepassare il confine neanche una volta?
    -Io...ero molto abile...
    La iena sghignazzò.
    -Ah! Tu credi che fosse solo abilità? Niente affatto! Vuoi sapere la verità? Bahari si trovava lì proprio perché stava aspettando te, piccola stupida!
    -Cosa stai dicendo?
    -Vedo che continui a non capire! Allora lascia che ti spieghi: Scar, ormai da tempo stava cercando di avere un erede degno...ma non ci riusciva! Fino a quel momento l'unico risultato che aveva ottenuto erano stati Nuka e Vitani, due delusioni...ma Scar non era stupido. Lui voleva un erede maschio e forte, ma sapeva che non avrebbe mai potuto metterlo al mondo se fosse dipeso solo da lui e Zira...così prese una decisone: era necessario che Zira avesse un figlio da un leone molto più forte di lui! Ma qui sorgeva un problema: Zira non avrebbe mai accettato di avere un figlio da qualcun'altro...così era necessario che lei rimanesse incinta contro la sua volontà! Ma come fare? Lei non usciva mai dalle terre del branco a differenza di te! Così ecco l'idea: usarti come esca, per farla uscire! E funzionò! Scar fece cercare per mesi alle iene un leone abbastanza affascinante e crudele da fare questo piccolo lavoretto per lui e alla fine fu scelto Bahari! Così Zira rimase incinta e Scar poté avere così il suo erede. Una volta completata la missione, Scar ricompensò Bahari donandogli del cibo e qualche iena che potessero servirlo. Bahari lasciò le terre del branco e non fece più ritorno! Ma c'era ancora un piccolo problema: il tuo cucciolo! Scar non tollerava l'idea che ci fosse un altro cucciolo maschio che potesse avere interesse a spodestare Kovu, così convinse Zira ad ucciderlo, proprio come fece per Kisasi...
    Deni rimase ferma e in silenzio.
    -Sorpesa, vero?-ridacchiò Fisi-Bè il nostro accordo è ancora valido...sarà meglio che ci prepariamo alla battaglia...
    Fisi rientrò dentro la grotta lasciando così soli Kisasi, Furaha e Deni.
    -Zira non sa che Scar aveva ideato un piano per farla stuprare?-chiese Furaha.
    -Ovvio che no! Altrimenti non ne parlerebbe così bene!
    -Zira...ha ucciso mio figlio...
    Deni aveva un'espressione completamente distrutta e affranta.
    -Lei...ha ucciso Mwana...e Scar aveva ideato tutto...
    A quel punto le lacrime cominciarono a colare lungo il viso di Deni.
    -Giuro che la ucciderò...il suo sangue sarà mio! Furaha! Kisasi! Torniamo a casa!

    Edited by Kisasi8 - 29/8/2018, 11:26
     
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  9. Kisasi8
     
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    Sono davvero contento che la mia FF piaccia così tanto! E devo dire che non vedo l'ora di vedere i disegni...sono proprio curioso! Grazie anche per tutti i complimenti!
     
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  10. Kisasi8
     
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    Capitolo 11

    Kopa passò due ore a cercare Malkia prima di riuscire a trovarla vicino alla pozza dell'acqua, dove se ne stava sdraiata a guardare il nulla, con un'espressione indecifrabile.
    -Ehm...ciao!-disse Kopa, cercando di mostrarsi allegro come al solito.
    Malkia però non rispose.
    -Sai...a il mio papà e la mia mamma farebbe molto piacere se tu tornassi alla rupe dei re...e piacerebbe anche a me...
    Per tutta risposta, lei si girò dall'altra parte per non doverlo più guardare.
    -Ti scongiuro...abbiamo sempre parlato e ci siamo sempre fidati tra di noi...lo so che sei arrabbiata, ma...
    -Arrabbiata?!-lo interruppe a quel punto Malkia.
    -Non...sei arrabbiata?-chiese Kopa sorpreso.
    -Io sono furiosa con te! Mi hai mentito! Mi hai detto che non avrei dovuto dire niente a tuo padre del fatto che ci avevano attaccato per paura che potesse annullare la tua lezione, ma la vera motivazione era che tu così non avresti più potuto vedere Vitani! E poi...hai detto che non mi amavi davanti a tutti! Tuo padre, tua nonna e gli altri...come pensi che mi sia sentita?!
    -Ecco...mi dispiace...
    -Ti dispiace?! Sei soltanto uno stupido! Davvero pensavi che potessi stare con lei? Lascia che ti rinfreschi la memoria! Vitani è nostra nemica! Sua madre è Zira e lei e Simba si odiano! Ma ovviamente a te non importa! Sei solo uno stupido cucciolo che pensa solo a sè stesso e non si accorge quando qualcuno tiene davvero a lui!
    A quel punto Malkia cominciò a piangere, lasciando Kopa basito.
    -Ti sbagli...-disse lui.
    -Cosa? In cosa mi sbaglio?-chiese lei con le lacrime che gli scendevano lungo il viso.
    -Io sono convinto... che noi possiamo stare tutti insieme...la famiglia di Vitani e la nostra...
    -Sei fuori di testa?! Questo non accadrà mai...
    -Lo so che ti sembra assurdo, ma...
    -Non sembra, è assurdo!
    A quel punto sentirono un rumore proprio dietro di loro, proveniente da un cespuglio.
    -Chi c'è?-domandò Kopa.
    A quel punto la testa di Vitani uscì dal cespuglio.
    -Vitani...ma che ci fai qui?-chiese Kopa non riuscendo a nascondere la felicità sul proprio viso.
    -Tu!-ringhiò Malkia.
    -Calma...non sono qui in cerca di guai...voglio solo discutere...-tentò di dire lei, mentre usciva completamente dal cespuglio.
    -Non c'è proprio niente di cui discutere! Devi andartene via e basta se non vuoi fare una brutta fine!
    Ma Vitani ignorò le minacce di Malkia e cominciò a parlare:
    -Ho ascoltato la vostra conversazione e sono d'accordo con Kopa! Noi possiamo vivere tutti insieme senza alcun tipo di problema!
    -Ma davvero? Sono sicura che fino a poco tempo fa la pensavi in maniera diversa!-ribadì Malkia con disprezzo.
    -È vero! Ma poi ho conosciuto Kopa e lui è riuscito a farmi cambiare idea...
    E dette queste parole rivolse un sorriso gentile a quest'ultimo, cosa che irritò particolarmente Malkia, la quale disse:
    -Voi due potrete anche pensarla così, ma temo che i vostri genitori non potranno mai trovare un accordo!
    -Ti sbagli! Se mi trovo qui è perché mi ha mandato mia madre! Mi ha detto che vuole conoscere meglio Kopa e trovare un modo per poter fare pace con Simba!
    Le facce di Kopa e Malkia assunsero prima la stessa espressione di stupore e poi cambiarono entrambe: Kopa si mostrò entusiasta e contento delle parole di Vitani, ma Malkia non era più semplicemente furiosa con loro due, ma spaventata.
    -Kopa, non devi andare! È solo una trappola! Zira non potrebbe mai volere fare pace con tuo padre! Se vai laggiù, non oso immaginare cosa ti faranno!
    -Malkia...non preoccuparti! Io mi fido di Vitani e so che non mi farebbe mai del male...
    -Potrai anche fidarti di Vitani, ma non puoi realmente credere che Zira...
    -Tranquilla! Andrà tutto bene! Tornerò a casa, prima che tu te ne accorga...
    -Ma...
    -Se sei così preoccupata per me, perché non vieni anche tu? Così vedrai con i tuoi occhi che non c'è niente di cui avere paura!-gli disse Kopa, visibilmente seccato dalla testardaggine della sua amica.
    -Ehm...ma mia madre avrebbe detto che avrei dovuto portare solo te...ho già commesso un errore perché non mi sarei dovuta far vedere da nessuno...-disse timidamente Vitani.
    -Visto? Non trovi sospetta la cosa, che Zira non voglia che nessuno sappia che tu vada nelle terre di nessuno?-ringhiò a quel punto Malkia a Kopa.
    -Calmati! Il motivo è molto più semplice: ha paura che se si sapesse che lo sto portando da lei, tutti quanti penserebbero che stiamo tramando qualcosa, come stai facendo tu al momento!-ringhiò a sua volta Vitani.
    -Sei soltanto un'ingenua...oppure sei davvero cattiva come tua madre!
    -Adesso basta Malkia! Devi smetterla di trattare Vitani in questo modo! Ho deciso che andrò con lei, quindi se vuoi vieni altrimenti rimani qui da sola!-intervenne Kopa in tono arrabbiato.
    Malkia lo guardò furiosa e disse:
    -Bene! Se è questo che vuoi non ti fermerò! Vai pure insieme alla tua Vitani e ti auguro di morire nella maniera più dolorosa possibile!
    E dopo aver detto ciò, se ne andò, non voltandosi più indietro.
    -Pensi che dovrei fermarla?-chiese Kopa a Vitani.
    -No...capirà da sola che ha torto...allora partiamo?
    -Certo! Non vedo l'ora di vedere la faccia di mio padre quando vedrà che Zira è diventata sua alleata...
    Così i due cuccioli partirono per le terre di nessuno, proprio mentre Deni stava venendo a conoscenza della verità su come fosse morto suo figlio. Anche se ancora non potevano saperlo in quegli istanti erano state prese decisioni che avrebbero determinato molte cose in futuro.
    Così mentre tutti stavano andando nelle terre di nessuno, le tenebre stavano diventando padrone della Savana e con il loro arrivo, comparvero anche le ombre.
    Kifo infatti comparve e si mise sopra un'altura nelle terre di nessuno, da cui avrebbe potuto vedere tutto lo scontro che sarebbe scoppiato in seguito.
    -Il momento è vicino...presto leoni e iene saranno distrutti e io potrò avere la mia vendetta sui leoni e le iene!
    In quell'istante comprarve al suo fianco anche Kiburi, che subito cominciò ad esclamare con tono eccitato:
    -Ho trovato Canine! Sta venendo anche lui qui! Ormai è tutto pronto!
    -Bene...allora godiamoci lo spettacolo!-replicò tranquillamente Kifo.
    Nel frattempo Simba, preoccupato della lunga assenza di Kopa e Malkia, aveva mandato per tutte le terre del branco le sue leonesse e Zazu a cercarli. E fu proprio quest'ultimo a vederli dall'alto, mentre i due cuccioli stavano superando il confine.
    -Il giovane principe è entrato nelle terre di nessuno! Devo avvisare subito il re!-gridò con orrore.
    Volando il più velocemente possibile, raggiunse Simba che insieme a Nala stava cercando Kopa e Malkia poco distante da lì.
    -Mio signore, è terribile! Kopa ha oltrepassato i confini delle terre del branco! È dentro il territorio di Zira!-urlò con quanto fiato aveva.
    Simba non perse un attimo di tempo e subito disse:
    -Zazu! Raduna tutte le leonesse e digli di raggiungerci nelle terre di nessuno!
    -Ai suoi ordini, sire!
    E dette queste parole, sia Simba, Nala e Zazu partirono, ma per andare in direzioni opposte.
    -Perché pensi che Kopa abbia voluto entrare nel territorio di Zira?-chiese Nala mentre correvano.
    -È probabile che sia a causa di Vitani...dobbiamo trovarlo al più presto!
    -Simba...se dovesse succedere qualcosa a Kopa...
    -Non dirlo nemmeno! Non gli succederà niente, vedrai...
    Ma le sue parole erano piene di paura e disperazione, nonostante non volesse assolutamente mostrarlo.
    "Padre, ti prego! Proteggi Kopa e non lasciare che gli venga fatto del male!"
    Intanto Deni, Furaha e Kisasi erano finalmente tornati alla grotta dove Zira, le altre leonesse e Nuka li stavano aspettando.
    -Le iene sono con noi?-chiese Zira.
    -Certo...-rispose in tono freddo Deni.
    -Ottimo! Allora non ci resta che aspettare Vitani e potremo procedere con il piano!
    -Ehm...mamma? Io ancora non l'ho ben capito...-disse Nuka.
    -Non è importante che tu lo capisca! L'unica cosa che importa è che tu ubbidisca!-replicò lei annoiata.
    -Certo...ma dov'è Kovu? Lui non viene?-chiese con irritazione il suo primogenito.
    -Idiota! Lui è troppo prezioso, per questo rimarrà nella grotta sorvegliato da Dotty e Spotty! Oh, bene... Vitani ha portato qui il principino!-esclamò Zira, vedendoli da lontano.
    Infatti Vitani era finalmente arrivata insieme a Kopa, ridendo e scherzando.
    -È diventato notte ormai...-disse Kopa guardando il cielo, preoccupato.
    -Avanti, siamo appena arrivati...manca davvero poco...e comunque i tuoi genitori ti perdoneranno per questa volta, considerato le belle notizie che gli porterai quando li rivedrai!
    Zira li venne incontro e li accolse con un gran sorriso:
    -Vitani! Sei finalmente tornata, mia cara! E quindi questo bellissimo cucciolo sarebbe Kopa? Lieta di fare la tua conoscenza! Io sono Zira.
    -Piacere di conoscerla...sono felice che mi abbia permesso di venire qui...-rispose lui in tono gentile.
    -Oh, ma anche io sono felice che tu sia qui! Sai, avevo paura che decidessi di non venire a causa di quello che gli altri leoni pensano di noi...
    -Io non sono come gli altri leoni...sono convinto che possiamo convincerli a cambiare idea...
    -Ne sono sicura! Allora, so che oltre a Vitani conosci anche i miei altri figli...ma che non andate particolarmente d'accordo...
    -Ehm...non proprio...
    -Questa cosa è davvero terribile! So anche che ti hanno attaccato mentre stavi giocando con una tua amica...bambini! Venite qui a scusarvi con Kopa!
    -Bambini?-disse Nuka.
    -Scusarsi con Kopa?-disse a sua volta Kisasi.
    -Volete farmi arrabbiare per caso?
    -No...assolutamente no...è solo che io non l'ho mai attaccato...non c'ero neanche!-disse Nuka.
    -Oh, giusto...allora Kisasi, vieni solo tu...avevo dimenticato che Nuka fosse troppo codardo per attaccare chiunque...
    -Signora...non è necessario...-provò a dire Kopa.
    -Oh, povero Kopa...tu sei il nostro futuro re! E se dobbiamo allearci e vivere insieme è necessario che anche i miei figli lo accettino! Allora tu...che stai aspettando?
    Kisasi venne avanti tenendo il viso verso il basso, per evitare di dover guardare negli occhi chiunque.
    -Scusa...se ti ho attaccato...-disse, cercando di trattenere la rabbia.
    -Ehm...scuse accettate...-rispose imbarazzato Kopa.
    -Bene! E adesso...-stava dicendo Zira quando fu interrotta da un ruggito.
    Simba e Nala li avevano appena raggiunti.
    -Zira! Lascia stare mio figlio!-ruggì la leonessa.
    -Lasciarlo stare? Non gli ho torto un solo pelo...-ribadì lei con aria innocente.
    -Papà...mamma...sto bene! Non mi hanno fatto del male...-tentò di dire Kopa inutilmente.
    -Ascolta Zira! Tra poco le mie leonesse saranno qui, quindi se non vuoi la guerra...-la minacciò Simba.
    -Ma qui mi sembra che l'unico che vuole la guerra sia tu...saresti disposto a rischiare la vita di tuo figlio perché sei troppo orgoglioso per ammettere che hai torto su di noi?-disse lei, sforzandosi di non mettersi a ridere.
    -Papà...-disse Kopa con tono disperato.
    -Kopa...non starla a sentire...ti sta solo ingannando!-urlò Nala.
    -Davvero? A me sembra proprio il contrario!-ringhiò Zira.
    In quel momento arrivò la stessa leonessa che aveva rivelato che Deni aveva dato una razione di cibo a Kisasi, che si avvicinò a Zira e le disse all'orecchio, in modo che nessun'altro potesse sentire:
    -Le iene hanno appena attaccato il branco di Uzuri e le stanno conducendo qui!
    -Bene! Tutto procede come ho pianificato! Vai a dire alle altre leonesse di prepararsi!
    A quel punto, stanca di continuare a fare la parte della vittima innocente, si rivolse a Simba, dicendogli:
    -Hai detto che le tue leonesse stanno arrivando? Bene! Allora vi uccideremo adesso che siete solo in due! Attaccateli!
    Kopa guardò la scena disperato: gli sembrava che il mondo intero fosse impazzito. Simba e Nala cercavano di difendersi mentre erano completamente sommersi dalle leonesse di Zira che cercavano di ucciderli, mentre quest'ultima guardava la scena divertita.
    -Mamma...che stai facendo? Avevi detto che avremmo trovato un accordo con Simba!-gridò Vitani, disperata.
    -Mia cara, hai visto con i tuoi occhi che Simba non ha intenzione di unirsi a noi! Quindi non ci lascia altra scelta che eliminarlo!
    -La prego! Gli risparmi la vita! La supplico!-disse Kopa cominciando a piangere.
    Ma in tutta riposta, Zira disse, ghignando:
    -Spiacente, ma ormai è troppo tardi! A quanto pare ci sbagliavamo e non c'è possibilità di una convivenza pacifica fra di noi!
    -Ma non ha neppure realmente tentato di...
    -Taci, se non vuoi fare una fine anche peggiore dei tuoi adorabili genitori!
    Kopa a quel punto guardò Vitani e disse con le lacrime agli occhi:
    -Ti supplico, aiutami a salvarli!
    Vitani lo guardò con espressione terrorizzata.
    -Kopa...io non lo so...se tradissi la mia famiglia, non so cosa potrebbe succedere!
    -Ti prego, se davvero mi vuoi bene...non lasciare che muoiano...
    Vitani lo guardò triste e disse:
    -Va bene...ma facciamo attenzione...
    In quel momento le leonesse di Simba, guidate da Sarabi arrivarono e vedendo che il loro re e la loro regina erano in pericolo, partirono alla carica, iniziando uno scontro con le reiette.
    -Dovrete resistere ancora per poco! Tra non molto sarà tutto finito!-urlava Zira a quest'ultime.
    "Che cosa avrà in mente? Perché dice che tra non molto sarà tutto finito?"
    Mentre Simba combatteva, cominciò a insospettirsi e a notare come le seguaci di Zira, nonostante la lotta, sembrassero non impegnarsi troppo, come se non si trovassero davvero in pericolo.
    Poi si sentì un altro ruggito e tutti si voltarono.
    Un centinaio di iene stava correndo verso di loro, seguito da un branco di leonesse guidate da Uzuri e Bianka.
    -Bene! Il piano ha funzionato! E adesso...ritiratevi!-urlò Zira.
    In pochi secondi Simba e il suo branco si ritrovarono completamente travolti dall'ondata di iene e di leonesse, mentre Zira e le sue seguaci portando con loro Kopa, si misero in una posizione di vantaggio,sopra la grotta, dove potevano osservare la scena.
    -Finalmente, potrò avere la mia vendetta dopo tanto tempo! Tutti i miei nemici che si uccidono fra di loro, non c'è spettacolo migliore di questo! E per rendere il tutto ancora più magnifico, c'è solo un'ultima cosa da fare!
    Zira guardò malignamente Kopa e gli tirò una zampata che lo colpì alla gamba sinistra, facendolo ruzzolare giù dalla grotta.
    -Mamma! Ti prego, non farlo!-la implorò Vitani.
    -Spiacente Vitani, ma lui è il figlio di Simba e non possiamo permetterci di avere pietà con nessuno che possa intralciare Scar e la sua famiglia!
    -Come mio figlio?-disse Deni.
    Zira si voltò e la guardò con orrore.
    -C-Cosa hai detto?
    -Ho chiesto se anche Mwana era una minaccia per Scar e la sua famiglia!-ruggì Deni.
    -D-Deni...che cosa stai d-dicendo?
    -Che c'è Zira? Non ti avevo mai vista così terrorizzata! Forse è perché sai che questa volta niente e nessuno potrà proteggerti!
    A quel punto Zira urlò alle sue leonesse lì intorno:
    -Fermatela! Vuole uccidermi!
    Ma prima che chiunque potesse fare qualcosa, Deni saltò addosso a sua sorella, finendo con il cadere insieme dalla grotta a loro volta.
    A quel punto tutte le reiette cominciarono a scendere, nella speranza di dividerle, cercando di non scontrarsi con qualche leonessa loro nemica, seguite da Vitani, Kisasi e Nuka che furono notati da lontano da Baridi, nascosta dietro una roccia.
    -Oggi finalmente potrò fare a pezzi Vitani! È un'occasione troppo buona per lasciarla perdere così.
    La cucciola si avvicinò lentamente cercando di non farsi notare da nessuno, con gli occhi iniettati di sangue.
    "La mamma sarà fiera di me! Le porterò la testa della figlia della sua odiata rivale! E poi potrò fare bella figura davanti a Uzuri! Sicuramente dopo questo atto di coraggio, mi nominerà sua erede, visto che non ha figli!"
    Vitani intanto aveva raggiunto Kopa che era atterrato sulla terra.
    "È solo svenuto...che fortuna! Devo portarlo via di qui, prima che..."
    In quel momento Baridi saltò addosso a Vitani, atterrandola.
    -Guarda un pò che cosa abbiamo qui! Mi divertirò un mondo! Ah, ah!-rise la cucciola.
    -Baridi, te l'ha mai detto nessuno che sei odiosa?-disse Vitani in tono gelido.
    -Una volta! È stato un cucciolo molto stupido! Avresti dovuto vedere sua madre quando le ho portato il suo cadavere! Comunque nessuno ti aiuterà questa volta a salvarti...
    -Come se avessi bisogno di aiuto per sconfiggere un avversaria come te!-replicò gelida Vitani.
    -Ma davvero? Fossi in te non sarei così sicura! Ricordati che in questo momento tu sei quella atterrata e il tuo caro Kopa è solo ed indifeso! Un'occasione da non sprecare!
    -Non osare toccare Kopa, strega!
    -E come pensi di fare? Chiamerò Pua e Claw, affinché ti trattengano al posto mio, per permettermi di ammazzarlo a dovere! E come ho già detto, nessuno ti aiuterà!
    Come se il destino volesse prendersi gioco di lei, in quel momento Kovu sbucò da dietro Baridi e riuscì con una zampata a farla spostare da sopra sua sorella.
    -Kovu...ma tu non dovevi restare nella grotta, sorvegliato da Dotty e Spotty?-domandò Vitani non credendo ai suoi occhi.
    -Sì, ma tutti e tre ci siamo stufati di rimanere lì dentro non appena abbiamo sentito il baccano che era scoppiato! Così siamo usciti e non appena ho visto che Baridi si stava avvicinando per saltarti addosso, sono corso subito qui!
    -In ogni caso, il tuo gesto è stato stupido! La mia faccia sarà l'ultima cosa che vedrai!-gli ringhiò Baridi.
    -Lo vedremo!-disse Kovu, sicuro di sè.
    I due cuccioli iniziarono a lottare, proprio mentre Kopa cominciò a riprendere i sensi.
    -Vitani...ma che è successo?
    -Kopa! Dobbiamo muoverci! Devo portarti fuori da qui! Il tuo branco ha iniziato a combattere solo perché ti ho portato qui...se uscissi dalle terre di nessuno, sareste tutti salvi...
    -Vitani...crede di avere la gamba rotta...-gemette il cucciolo.
    -No! Forse...che faccio? È troppo rischioso e...non posso portarti da sola...-iniziò a disperarsi lei.
    In quel momento apparve Kisasi che stava scappando da una leonessa del branco di Bianka.
    -Aiuto!-gridò disperato.
    -Troppo tardi! Ora farai una brutta fine, tu stupido...-iniziò a sghignazzare la leonessa, quando Dotty e Spotty apparvero all'improvviso, attaccandola.
    -Che pensavi di fare, eh?-ringhiò Spotty, mentre le mordeva il collo.
    -G-Grazie ragazze...-disse Kisasi ancora tremando dalla paura.
    -Tu vai, ci pensiamo noi a questa!-gli disse Dotty, facendogli l'occhiolino.
    -Kisasi!-lo chiamò Vitani-Ti prego, aiutami! Dobbiamo portare Kopa fuori dalle terre di nessuno!
    Kisasi la guardò e spaventato, disse:
    -Ma...se la mamma dovesse scoprirlo...
    -Kisasi! Ti scongiuro...se lo portiamo dall'altra parte, noi...
    -E poi in questo modo non faremo altro che danneggiarci...se lui diventa re, rimarremo per sempre nelle terre di nessuno...hai visto come si è comportato Simba...
    -Kopa non è Simba...lui non ci abbandonerà nè ci tradirà...
    -Ascolta...so che gli vuoi bene e io ti ho difesa sempre da tutti riguardo a lui, ma...
    -Kisasi...ti fidi di me? Allora, aiutami a portarlo fuori dalle terre di nessuno...-disse Vitani guardandolo dritto negli occhi.
    Kisasi fece un profondo respiro e disse:
    -Va bene...ma cerchiamo di non farci vedere...
    Così fratello e sorella misero su entrambe le loro schiene Kopa, il quale continuava a lamentarsi di dolore e partirono per superare il confine.
    Deni intanto stava combattendo contro Zira, con una rabbia che non aveva mai provato prima.
    -Assassina! Tu non meriti di vivere! Ti ucciderò senza alcuna pietà!
    -Deni non voglio ferirti, ma il tuo comportamento ci sta ostacolando, quindi se non ti dai una calmata, sarò costretta a farti molto male!-ribadì freddamente sua sorella.
    -Taci! Sei soltanto una stupida che mette sè stessa o Scar al primo posto in qualunque cosa! A te non importa niente se Kovu diventa re, l'unica cosa che ti interessa davvero è uccidere Simba e sei disposta a sacrificare tutti quanti quelli che conosci per realizzare il tuo scopo!
    Le due sorelle continuarono a combattere selvaggiamente, finché qualcuno non li interruppe.
    -Ma bene! A quanto pare non c'era davvero bisogno che venissi io qui, visto che vi state massacrando da sole!
    A parlare era stata proprio Bianka, il cui manto bianco era stato sporcato completamente dal fango e dal sangue.
    -Deni...ascolta! Abbandona la tua rabbia per una volta e aiutami a sconfiggere Bianka!-disse Zira.
    -Mai! Preferisco morire, piuttosto che allearmi con te!-rispose Malkia cercando di colpirla, invano.
    -Se non vuoi farlo per te stessa, almeno fallo per Kisasi! Se Malkia dovesse vincere, per Kisasi sarebbe la fine...ma se mi dai una mano, allora...-disse Zira, sapendo di avere fatto centro, dopo avere visto la faccia di Deni non appena ebbe tirato in ballo Kisasi.
    -Solo per questa volta!-disse Deni, con gli occhi carichi di odio.
    -Naturalmente!-disse Zira, ghignando.
    -Così le due sorelle contro di me? Visto il vostro mediocre livello di combattimento, sarà una passeggiata per me!-rise Bianka.
    -Staremo a vedere!-disse Deni-Zira sei pronta?
    Non udendo alcuna riposta, si voltò a guardare la sorella che si era bloccata a fissare qualcosa.
    -Zira, cosa stai...-disse Deni, prima di capire cosa Zira avesse visto e le avesse fatto perdere la concentrazione.
    -Vitani e Kisasi...stanno portando via Kopa...loro stanno rovinando tutto...-disse con un filo di voce, non togliendogli gli occhi di dosso.
    -Zira! Non lo fare!-ruggì Deni.
    Ma senza più dire nulla, Zira partì alla carica seguita da Deni. Bianka invece rimase lì, non avendo capito cosa fosse successo.
    -Ma che cosa hanno fatto? Perché se ne sono andate così?
    In quel momento la sua attenzione fu attirata da sua figlia che stava ancora combattendo contro Kovu.
    -Baridi...quello è il figlio di Zira?-chiese.
    -Sì...volevo portartelo come trofeo, ma...-disse Baridi, prima di essere bloccata da Kovu.
    -Capisco! A questo punto ci penserò io!
    Così Bianka prese Kovu senza alcuna fatica con la zampa destra e disse:
    -Tu, mio caro, mi sarai molto utile!-ghignò.
    Vitani e Kisasi avevano finalmente superato il confine ed erano dentro le terre di Simba.
    -Come stai?-chiese Vitani a Kopa.
    -La gamba fa ancora male...ma credo di farcela!-disse Kopa, cercando di mostrarsi positivo.
    In quel momento Malkia arrivò e dopo aver visto la gamba di Kopa, gridò:
    -Kopa! Che cosa ti è successo? Ho visto che tutte le leonesse erano partite per le terre di nessuno e ho temuto che ti fosse successo qualcosa! Devi farti vedere subito da Rafiki, altrimenti...
    Solo in quel momento si rese conto della presenza degli altri due cuccioli. A quel punto senza esitazione, balzò su Vitani, atterrandola.
    -Tu, strega! Lo hai quasi fatto ammazzare! Io vi avevo avvertito, ma non mi avete dato retta!
    -Togliti di dosso! Sappiamo entrambe che sono più forte io!-ringhiò la sua rivale.
    -Malkia! Non farlo!-gridò Kopa.
    -Lascia stare mia sorella!-la minacciò Kisasi saltando a sua volta su Malkia, liberando così Vitani.
    Iniziò così un combattimento due contro una, in cui la superiorità numerica diede i suoi frutti. Infatti sebbene Malkia combattesse con ferocia, procurando non pochi problemi, dopo un pò di tempo a causa della stanchezza, cominciò a rallentare sia in attacco che in difesa.
    -Arrenditi! Noi abbiamo appena salvato la vita a Kopa!-le intimò Vitani.
    -Dopo che lo avete portato a rischiare la vita! E comunque io ho ancora un conto aperto con te!
    In quel momento arrivò anche Zira.
    -Bene! Vedo con piacere che i miei piccoli stanno combattendo contro un membro del branco di Simba! A questo punto però sorge spontanea una domanda: perché avete aiutato Kopa ad uscire dalle terre di nessuno?! Se Simba lo dovesse venire a scoprire, lascerebbe immediatamente il campo di battaglia!
    -Mamma...noi siamo stanchi della guerra e dell'odio che provi per Simba...quindi ti prego, se ci vuoi davvero bene come dici, lascia andare Kopa!-disse Vitani.
    Zira la guardò per un lunghissimo istante con un'espressione di puro disgusto e poi disse:
    -Sei soltanto una delusione! Ho cercato di ragionare con te Vitani, ma vedo che mi costringi ad adottare misure estreme! Sei una figlia disubbidiente e sleale! E i figli disubbidienti vanno puniti!
    Allora si girò verso Kopa e con un ghigno, disse:
    -Mi assicurerò che la tua morte sia lenta e dolorosa!
    -No...la prego...non voglio morire...abbia pietà...-iniziò a piangere allora, il cucciolo.
    -Qualcuno ha avuto pietà per Scar? No! Allora perché dovrei essere io quella che prova pietà per qualcun'altro?
    Subito si lanciò verso Kopa e cominciò a morderlo ripetutamente, sotto gli occhi atterriti di Malkia, Kisasi e Vitani.
    -No...fermati!-urlò quest'ultima.
    Ma Zira non si fermò e continuò a mordere e a graffiare Kopa, il quale continuava ad emettere dei lamenti sempre più strazianti. Poi improvvisamente smise. A quel punto Zira lasciò andare il corpo del leoncino e cominciò a pulirsi le zampe dal sangue.
    -Adesso che sei stata punita, spero che tu abbia imparato la lezione Vitani!
    -Kopa...-disse quest'ultima con le lacrime agli occhi.
    Si avvicinò al corpo del cucciolo e cominciò a stringerlo.
    -Ti prego, non lasciarmi! Io ti voglio bene...io ti...
    -Lascia stare! È morto e non può più sentirti ormai!-le disse Zira, per poi voltarsi su Malkia- Ora tornando a te, piccola dolce cucciola...
    Malkia indietreggiò tremando dalla testa alle zampe.
    -Credo di averne anche per te!-disse Zira sorridendole.
    In quel momento Deni arrivò e senza dire niente, colpì la sorella al viso.
    -Tu...soffrirai molto per quello che hai fatto oggi!-le disse.
    -Deni...vedo che cerchi ancora di ostacolarmi...
    -Kisasi! Porta tua sorella e questa cucciola via da qui! Tua madre ed io dobbiamo parlare!
    -Kisasi! Se oserai farlo, ti assicuro che...-iniziò a dire Zira.
    -Io non ho paura di te!-gli urlò con rabbia il cucciolo.
    Kisasi prese così Vitani ed insieme a Malkia si allontanarono mentre Zira e Deni cominciavano il loro secondo scontro.
    -Dove possiamo andare? Questa zona non la conosco!-si lamentò dopo un pò che erano in viaggio.
    -Poco più avanti c'è un fiume in cui vivono dei coccodrilli...facciamo attenzione a non caderci!-disse Malkia, anch'essa con le lacrime agli occhi.
    "Un fiume con dei coccodrilli...e io riconosco questo posto...è lo stesso dove io e Kopa ci siamo incontrati la prima volta..."
    Vitani non aveva più detto una parola da quando si erano allontanati da Deni e Zira. Si sentiva debole e frastornata, oltre che delusa. Aveva portato Kopa nelle terre di nessuno e per colpa sua adesso, era morto ed era cominciata una terribile guerra.
    I tre cuccioli si fermarono a riposare sotto un albero, dopo essersi assicurati che nessuno li avesse seguiti.
    -Saremo abbastanza lontani?-chiese Malkia.
    -Credo di sì...non dovrebbero averci seguito!-disse Kisasi.
    -Perché mi stai aiutando? Tu ed io, poco fa stava combattendo...-chiese Malkia.
    -Solo perché stavi attaccando mia sorella...ma dopo aver visto quello che Zira ha fatto a Kopa...anche se io e lui in teoria saremmo dovuti essere nemici... nessuno merita di fare quella fine orribile...
    -Tu chiami tua madre per nome?
    -No! Zira non è mia madre! La mia vera mamma si chiama Deni!-disse lui con rabbia.
    -La leonessa che prima ci ha aiutato? Non sei preoccupato che possa capitargli qualcosa?
    Prima che Kisasi potesse rispondere, Vitani dopo essere stata in silenzio per tutto quel tempo, disse:
    -Zitti! Ho sentito uno strano odore...
    Fu allora che apparve Bianka, con in bocca Kovu, ferito ma vivo.
    -È stata davvero dura seguirvi! Adesso piccoli miei, faremo un bel gioco! Voi mi seguirete senza dire e fare niente di stupido, altrimenti il vostro carissimo Kovu farà una bruttissima fine. Tutto chiaro?
    -Kovu...stai bene?-disse Kisasi, non capendo di aver appena ignorato ciò che Bianka aveva appena detto.
    La leonessa a quel punto strinse con i denti il corpo di Kovu, che emise un lamento orribile.
    -Ripeto per l'ultima volta: tutto chiaro? Annuite con le testa!
    Dopo che ebbero annuito, Bianka disse soddisfatta:
    -Bene! Allora seguitemi!
    Il trio fece tutto quello che la leonessa gli ordinò fino a che non giunsero allo stesso dirupo da cui si poteva saltare sul fiume, dove Vitani e Kopa era caduti.
    -Benissimo! Adesso come potete vedere c'è da fare un bel salto! Quindi, saltate!-ghignò lei.
    -Cosa? Ma è una follia!-disse Malkia.
    -Attenzione! Ricorda cosa ha promesso di fare a Kovu nel caso dovessi fare qualcosa di stupido.
    -A me non importa nulla di Kovu! Perciò non me ne starò zitta mentre tu ci fai uccidere!
    -Guarda che io ti sto offrendo una possibilità di salvezza: se rifiuti di saltare, io ti ucciderò sicuramente! Ma se salti e sei fortunata e abile a nuotare, forse eviterai i coccodrilli!-rise quella.
    -Sei soltanto una pazza!-le ringhiò contro lei.
    -Forse...ma in ogni caso, farai quello che ti dico se non vuoi venire sbranata!
    In quel momento Zira arrivò completamente sporca di fango e vedendo cosa stava facendo Bianka, le si scagliò contro, facendole lasciare Kovu.
    -Finalmente, possiamo batterci! Non hai idea di quanto abbia aspettato questo momento! Ma toglimi una curiosità: cosa ne è stato della tua sorellina? L'hai uccisa o semplicemente tramortita?
    -Nonostante tutto, Deni rimane mia sorella! In questo momento è svenuta e di lei mi occuperò più tardi! Adesso ciò che conta è pensare a te!
    -Sarà davvero divertente!
    Le due rivali iniziarono a lottare, rischiando entrambe più volte di cadere nel fiume.
    Malkia, Vitani, Kisasi e Kovu spaventati, non poterono fare altro che osservare la scena. Nessuno sapeva effettivamente sperare chi vincesse, in particolare Malkia.
    "Entrambe mi vogliono ammazzare! E non c'è nessuno che possa proteggermi!"
    A un certo punto Bianka essendosi liberata di Zira per qualche secondo, vide che i cuccioli erano indifesi e senza pensarci due volte tirò un calcio sia a Kovu che Kisasi, facendoli cadere dal dirupo.
    -Kovu! Kisasi! No!-urlò Vitani.
    Quando andò a vedere se fossero caduti in acqua, ritrovò la speranza poichè, entrambi erano riusciti ad aggrapparsi alle due estremità di un ramo conficcato nella roccia.
    -Non vi preoccupate! Adesso scendo e vi aiuto!-disse saltando su una piccola estremità che sporgeva lunga la parete del dirupo, poco distante dal ramo.
    Una volta atterrata cercò di allungare la zampa per riuscire ad afferrare il centro del ramo sollevandoli così entrambi.
    Ma il peso era troppo perché riuscisse a sollevarli entrambi. A quel punto vide che Malkia stava osservando la scena e subito disse:
    -Che stai aspettando? Aiutaci!
    Ma Malkia invece sorrise disse:
    -Dov'è il tuo caro Kopa, Vitani? È morto! Per colpa tua!
    E dette queste parole si allontanò, lasciandoli al loro destino.
    -Malkia! Torna qui!-gridò lei con tutto il fiato che aveva in corpo.
    -Lascia perdere, Vitani! Pensa a salvare Kovu, piuttosto!-gli urlò Zira, mentre combatteva contro Bianka.
    -Ma...non posso! Se aiuto solo Kovu, c'è il rischio che la parte di ramo di Kisasi si spezzi e che lui cadda nel fiume!
    -Vitani! Ti ordino di salvare Kovu, a qualunque costo! Vuoi essere punita ancora?!
    A quel punto il cuore di Vitani sussultò. Guardò entrambi i suoi fratelli e con le lacrime agli occhi, disse:
    -Kisasi...perdonami!
    -Cosa stai facendo, Vitani?-gli chiese Kisasi, mentre cominciaavano anche a lui a scendere le lacrime dagli occhi.
    -Io...devo farlo...scusami!
    -No, Vitani! Ti supplico non farlo!-iniziò a implorarla anche Kovu-Non farlo cadere! Possiamo rimanere qui ad aspettare che...
    -No! Il ramo si sta per spezzare e se non faccio subito qualcosa cadrete entrambi!-urlò Vitani.
    -Ti prego! Non voglio morire...-disse Kisasi.
    -Mi dispiace davvero!-disse Vitani.
    -Avevi detto che mi saresti stata vicina! Ti supplico...-disse lui.
    -Vitani! Che stai aspettando? Salva Kovu!-ruggì Zira.
    A quel punto Vitani chiuse gli occhi e sollevò solo l'estremità del ramo di Kovu.
    Il ramo si spezzò e Kisasi cadde nel fiume. Kovu e Vitani guardarono la scena letteralmente paralizzati dalla paura e dal terrore.
    Kisasi cominciò ad agitarsi e ad urlare, mentre i coccodrilli si avvicinavano sempre di più a lui.
    In quel momento arrivò Deni la quale, dopo essersi ripresa dalla lotta contro Zira, aveva seguito le sue tracce e vedendo quello che stava succedendo, senza esitare un secondo si buttò anch'essa nel fiume.
    -Deni!-gridarono sia Kovu che Vitani.
    La leonessa una volta in acqua prese Kisasi per la collottola e iniziò a combattere per quello che poteva contro i coccodrilli, i quali erano almeno una decina.
    "Io e Kopa siamo riusciti a scappare per miracolo, ma erano solo in due..."
    -Coraggio Deni! Puoi farcela!-la incitava Kovu.
    -Smettila!-gli gridò Vitani.
    -Ma perché?-chiese lui sorpreso.
    -Non lo capisci? È una battaglia persa...-gli rispose lei tristemente.
    -No! Ti sbagli! Lei può farcela! Io lo so!-disse Kovu, cercando di mostrarsi convinto.
    Ma proprio in quel momento un coccodrillo morse una zampa di Deni, facendogli gridare di dolore e perdere così Kisasi.
    A quel punto entrambi sprofondarono nell'acqua finché non furono più distinguibili neanche le sagome da sopra.
    -Deni! Kisasi!-urlò Kovu.
    In quel momento Zira, essendosi resa conto di quello che era appena successore a causa delle urla di Kovu e Vitani, disse:
    -Deni e Kisasi sono morti...
    La sua espressione si fece cupa e vuota.
    Bianka a quel punto ghignò e disse a sua volta:
    -A quanto pare in un colpo solo hai perso due membri della tua famiglia! Sei davvero incredibile, sai Zira? Ma se la cosa ti può consolare sappi che presto potrai raggiungerli!
    A quel punto qualcosa cambiò dentro Zira. Tutta la sua rabbia, la sua frustrazione e la sua collera esplosero in un solo istante.
    -Tu soffrirai molto per quello che hai detto!-ruggì.
    Con una forza mai usata prima, colpì Bianka talmente forte al viso da scaraventarla dal dirupo.
    La leonessa cadde senza riuscirsi ad attaccare a niente, finendo proprio in mezzo ai coccodrilli, i quali cominciarono ad attaccarla da ogni parte, facendola urlare di dolore e di rabbia finché non fu colpita un'altra volta in faccia.
    -Non ci vedo più! Sono cieca! Vi prego, lasciatemi!
    In quel momento arrivarono Uzuri e le sue leonesse, attirate dalle grida di dolore, le quali cominciarono a scacciare i coccodrilli per soccorrere la loro compagna.
    -Adesso, calmati! Dobbiamo andarcene da queste terre! Simba e il suo branco stanno vincendo e non dobbiamo farci trovare qui, quando cercheranno vendetta per quello che è successo oggi!-le disse la sua leader.
    -No, non ci dobbiamo arrendere! Possiamo ancora vincere...-gridò Bianka.
    -Non essere ridicola! Per colpa della tua stupida vendetta abbiamo già perso parecchie leonesse! Andiamocene, ora!
    -E mia figlia? Dov'è mia figlia?
    -Baridi è al sicuro, insieme a Pua e Claw. Ci stanno aspettando poco lontano da qui! Muoviamoci!
    Non appena le leonesse di Uzuri si furono allontanate e che i coccodrilli fossero lontani , Zira scese a sua volta nel fiume insieme a Kovu e Vitani e iniziò a cercare Kisasi e Deni.
    -Forza! Non possono essere troppo lontani! Loro sono sicuramente da qualche parte! Dobbiamo solo trovarli e...
    Zira non riusciva a capire cosa gli fosse successo: era come se si fosse risvegliata da un incantesimo.
    "Che cosa ho fatto? Il mio desiderio di vendetta su Simba, mi ha portato a trattare come nemici sia mia sorella che mio figlio! Io...non ho idea di cosa mia sia preso...sono morti per colpa mia! Giuro che se mai dovessi rivederli, li stringerò e non li lascerò più andare!"
    Simba intanto era finalmente riuscito a scacciare le iene e con esse Fisi, ma non prima che questo avesse giurato di vendicarsi.
    -Presto o tardi, il tuo regno sarà mio!
    -Quando quel giorno arriverà, allora sarà davvero la fine delle terre del branco!-rispose Simba.
    Dopo la battaglia, ordinò alle sue leonesse di cercare Kopa, poiché l'aveva perso di vista durante la battaglia.
    Ma nessuno riuscì a trovarlo finché non si imbatterono in Zira che era ritornata alla grotta con Vitani e Kovu.
    -Zira! Dov'è Kopa? Rispondi!-ruggì Nala.
    Ma Zira con le lacrime agli occhi disse:
    -Avete vinto voi! Voi avete perso un membro della vostra famiglia e io invece ne ho persi due!
    -Di che cosa stai parlando?-chiese Simba.
    -Spiegati meglio!-ruggì a sua volta Sarabi.
    -Voi avete perso Kopa...io ho perso Deni e Kisasi...avete vinto voi...per adesso...
    -No!-disse Nala.
    -Kopa...che cosa hai fatto?!-urlò Simba.
    A quel punto Nala colpì Zira e la atterrò.
    -Hai ucciso mio figlio, tu maledetta assassina! Ma ora lo vendicherò!
    Alzò la zampa, pronta a colpirla con tutta la rabbia che aveva dentro. Ma poi vide i suoi occhi. Avevano qualcosa di diverso rispetto alle altre volte che l'aveva incontrata. Poi ripensò a quello che gli aveva detto, al fatto che aveva perso sua sorella e soprattutto suo figlio.
    A quel punto, si tolse da sopra Zira e disse in tono triste:
    -Non potrei mai fare del male a qualcuno che ha appena perso il proprio figlio, anche se quel qualcuno sei tu! Se mai dovessi rivederti, non avrò pietà per te, ma oggi sei fortunata! Basta morti e feriti! Onora i tuoi caduti così come ho intenzione di fare io! Spero che tua sorella e tuo figlio abbiano trovato un posto accanto ai grandi re del passato e che abbiano trovato un posto migliore! Ti chiedo solo di dirmi se anche Malkia è morta oppure...
    -Malkia è scappata! L'ultima volta che l'abbiamo vista era vicino al fiume...-disse Vitani.
    A quel punto tutte le leonesse partirono per cercarla, ma inutilmente.
    Così Simba e il suo branco tornarono nelle terre del branco per potere celebrare la morte del giovane principe.
    "È finita! Sarebbe potuto essere meraviglioso, ma Kopa è morto, Malkia è scappata e quindi adesso il regno non ha un futuro re..."
    Simba non riuscì a dormire quella notte. Continuava a incolparsi per la morte di suo figlio, per non essere stato abbastanza attento a lui e ad averlo lasciato entrare nelle terre di nessuno.
    "Dovrò per forza avere un altro erede...e non posso permettermi che anche lui scompaia...lo seguirò e mi assicurerò che non possa mai succedergli niente!"
    Mentre era immerso nei suoi pensieri, Nala si girò verso di lui, rivelando che neanche lei riusciva a dormire a causa del dolore.
    -Le leonesse non sono riuscite a trovare il corpo...non riusciremo neanche a stringerlo un'ultima volta...
    -Non preoccuparti...sicuramente adesso Kopa è vicino a mio padre e ci sta osservando...-tentò di tranquillizzarla Simba.
    -Io non lo voglio vicino a tuo padre! Io lo voglio qui con me!-urlò a quel punto Nala, svegliando tutte le altre leonesse che dormivano lì attorno.
    A quel punto cominciò a piangere e disse:
    -Scusami...non volevo urlarti contro...
    Simba le si avvicinò e la abbracciò teneramente.
    -Lo so...non preoccuparti...
    -Mi manca così tanto...
    -Manca anche a me...
    Nelle terre di nessuno intanto, Zira stava facendo un discorso alle sue leonesse:
    -La morte di Kisasi e Deni è un tragico evento che ci rimarrà segnato per sempre! Io per prima, riconosco che sono stata una terribile sorella e madre per loro e questa colpa me la porterò per sempre dentro al cuore...ma la loro morte sarà anche uno stimolo! Uno stimolo per noi affinché ci impegniamo di più per riuscire a conquistare le terre di nessuno! Sono convinta che in questo momento ci stanno osservando da lassù insieme e a Scar, con affetto e gioia!
    A quel punto tutte le rinnegate tornarono nella grotta senza dire una parola. Solo Vitani, Furaha e Spotty rimasero fuori.
    -Com'è morto Kisasi?-chiese Furaha-Voglio dire...tu c'eri, vero Vitani?
    -I-Io...no! Non c'ero! Perché sarei dovuta essere lì?-rispose lei completamente terrorizzata.
    -Ci stai nascondendo qualcosa?-disse Spotty sospettosa.
    -N-No...lo giuro!
    Spotty lo guardò intensamente e poi disse:
    -Va bene...allora io me ne vado a dormire...
    -Aspetta...vengo anch'io...-disse Furaha come se avesse paura di rimanere da sola con Vitani.
    Quando furono dentro la grotta, il sole stava ormai sorgendo.
    -È stata una notte folle...-disse Spotty.
    -Credi che Vitani non ci abbia detto tutta la verità?
    -È ovvio che ci ha mentito! Ma non riesco ad immaginare perché debba farlo...
    -Hai visto Zira? Non l'avevo mai vista così triste per Deni e Kisasi...pensi stesse fingendo?
    -Non lo so...adesso mettiamoci a dormire...sono stanca morta...
    Ma Spotty non riuscì ad addormentarsi. Kisasi gli era sempre stato amico, forse l'unico che avesse mai avuto veramente, nonostante lei cercasse di non mostrare di tenere a lui e adesso era morto.
    "Perché non sono mai riuscita a fargli capire che gli volevo bene? E perché quello stupido cucciolo non mi è stato vicino durante la battaglia? L'avrei protetto e non gli sarebbe successo nulla! Se solo...fossi stata meno egoista e..."
    A quel punto scoppiò in lacrime, cercando però di non svegliare le altre leonesse che si erano già addormentate.
    Vitani invece, quando fu finalmente sola, ripensò a quello che gli aveva detto Kopa la prima volta che l'aveva incontrato:
    "Perché nessuno merita di morire così, neanche te! Sarebbe da pazzi e da mostri lasciare che qualcuno venga divorato così!"
    -Kopa si sbagliava su di me...ho lasciato che Kisasi venisse divorato dai coccodrilli! Se non fosse stato per me, questo non sarebbe mai successo...in una notte sola, ho tradito sia mio fratello che il mio amico...tutto questo perché mi sono illusa! Malkia aveva ragione: io e la mia famiglia siamo destinati a rimanere nemici per sempre di Simba...è stato tutto inutile! Non permetterò mai più che le mie emozioni e i miei sentimenti mi siano d'ostacolo!

    Edited by Kisasi8 - 3/7/2018, 12:17
     
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  11. Kisasi8
     
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    Capitolo 12

    -È ancora vivo?-chiese Kifo, mentre lui e Kiburi si trovavano davanti al corpo di Kopa, insieme a un babbuino dall'aspetto trasandato e dagli occhi rossi proprio come i loro.
    -Incredibile, ma vero! Pare che Zira non sia riuscita a dargli il colpo definitivo oppure ha creduto di averlo ucciso e lo ha lasciato andare! Ma è debole...potrebbe non riuscire a superare la notte...ha bisogno di essere curato e nutrito!-rispose il babbuino.
    -Bene...allora affido a te l'incarico di occuparti di lui...con ovviamente la supervisione di Kiburi!
    La faccia del babbuino si imbruttì parecchio: pur essendo un servitore di Kifo, non gli era mai piaciuto l'altra ombra che lo seguiva ovunque andasse. Ma rendendosi conto che sarebbe stato inutile, oltre che pericolosissimo, contestare un ordine impartitogli dal demonio della Savana, si limitò a dire:
    -Farò...come desideri, mio signore!
    -Allora vai! Prendi quel cucciolo e lascia queste terre, prima che qualcun'altro lo trovi!
    -Ma m-mio signore...q-questo v-v-vuol dire che...dovremo stare s-s-s-separati per un p-pò...-iniziò a balbettare Kiburi, con terrore.
    -La cosa ti crea problemi?-domandò Kifo, fulminandolo con gli occhi.
    -C-Certo che no...solo...
    -Allora vattene! Proteggi quel cucciolo e rendilo forte...ne avremo bisogno!
    A quel punto Canine prese Kopa, che continuava a non emettere alcun suono nè movimento e cominciò a camminare.
    Kiburi decise che li avrebbe seguiti, non facendosi vedere, nascosto nell'oscurità, diventando così tutt'uno con essa.
    Kifo li osservò allontanarsi finché non scomparvero dalla sua vista, poi decise di procedere con l'altra fase del suo piano e scomparve anche lui.

    Kisasi si svegliò di colpo e sbattè la testa su qualcosa.
    -Ahia! Ma che cosa...
    Alzò la sguardo e vide che aveva urtato un sasso vicino a lui. Guardando verso il cielo, vide che era ancora notte.
    -Ma quanto ho dormito? Che male! Ma dove sono? Non riconosco questo posto...-disse, mentre cercava di schiarirsi le idee. Non riusciva a ricordare ancora che cosa fosse successo, pur avendo ancora qualche frammento di ricordo: lui che cadeva da un dirupo, le grida di Kovu e Vitani, dei coccodrilli che gli si avvicinavano e Deni che lo afferrava per la collottola.
    Il territorio intorno a lui era completamente spoglio di qualsiasi tipo di vegetazione o di fauna. L'unico rumore che si sentiva era solo quello dell'acqua che scorreva lungo il fiume che andava a stringersi sempre di più fino a diventare sempre più piccolo e corto.
    -Cavolo! Ma questo posto è terribile...ma non sembrano le terre di nessuno...allora dove...
    In quel momento Kisasi vide qualcosa: una sagoma appoggiata lungo la riva del fiume, immobile e terribilmente silenziosa. Il cucciolo si avvicinò spaventato e quando fu lì, ebbe come l'impressione che il suo cuore si fosse rotto.
    La sagoma era Deni, la quale aveva gli occhi chiusi come se stesse dormendo.
    -D-Deni?-disse il cucciolo, cercando di non pensare al peggio.
    Ma la leonessa non rispose.
    -Deni...coraggio! Dobbiamo tornare a casa dagli altri!-le urlò allora Kisasi, cercando di tirarla via da lì da un orecchio, mentre le lacrime cominciavano a scende lungo il viso.
    Ma Deni continuò a non muoversi nè a rispondere.
    -Ma come...è successo? Io e lei...perché siamo qui? Noi...
    In quel momento ricordò tutto: di come fosse caduto dal dirupo, pieno di coccodrilli, di come Deni fosse occorsa in suo aiuto senza la minima esitazione, di come entrambi fossero stati trascinati in fondo al fiume dai loro aggressori e di come avessero perso i sensi laggiù poco dopo aver visto che anche Bianka era caduta nel fiume ed era stata aggredita dai coccodrilli.
    -Deni! Ti supplico, alzati! Non ti voglio perdere! Per favore, mamma!-disse, piangendo.
    Ma ottenendo sempre lo stesso risultato, Kisasi si arrese e smise si parlare.
    Era tutto finito. Deni non c'era più ed era tutta colpa sua: era venuta in suo soccorso e aveva pagato con la vita per il suo atto di eroismo. Tutto quello di cui gli era sempre importato non contava più niente ormai: l'unica cosa che desiderava era che Deni fosse lì insieme a lui, soltanto per aiutarlo. E il terrore e la disperazione che provava in quel momento erano insopportabili: era da solo, in un territorio che non conosceva e completamente inadatto alla vita.
    "Almeno c'è l'acqua del fiume...ma non posso vivere sola di quella...e poi...che cosa dovrei fare? Tornare a casa? Potrei seguire il fiume in senso contrario e ritrovare le mie terre, però..."
    I dubbi cominciarono a insinuarsi nella sua testa: valeva davvero la pena di ritornare? Adesso che era senza Deni, la vita sarebbe stata molto più dura lì. Lei era sempre riuscita, seppur di poco, a porre freno a tutte le follie di Zira e si era sempre dimostrata gentile e pronta ad aiutare chiunque. E poi c'era Vitani. Lui l'aveva sempre difesa anche a costo di andare contro la loro madre, finendo tra l'altro per ottenere una orribile cicatrice e lei lo aveva lasciato cadere, facendolo finire nel fiume.
    "Forse...si è lasciata guidare dalle sue emozioni...c'era Zira lì vicino che le urla al di salvare Kovu...aveva appena perso Kopa ed era sotto shock..."
    Ma quelle giustificazioni non servirono a farlo sentire meglio. Si sentiva ugualmente tradito e ferito, oltre che spaventato. Aveva riposto la sua fiducia in Vitani e questa era stata spezzata, completamente.
    A quel punto decise di stare insieme a Deni ancora un pò. Si mise vicino a lei e ricominciò a dormire, nonostante si fosse appena risvegliato. Ma questa volta il suo sonno fu molto più breve, perché dopo poco, una voce alle sue spalle lo svegliò nuovamente. Quando si voltò per vedere chi fosse, non credette ai suoi occhi.
    -Kifo...che ci fai qui?
    -Sono venuto a dare un'occhiata al mio discendente e devo dire che la situazione è tragica! Hai perso tutto e sei stato tradito dalla tua famiglia e in particolar modo da tua sorella...deve essere brutto per te!-disse l'ombra fingendosi rattristata.
    -Tu hai visto tutto?-chiese Kisasi, sempre con le lacrime agli occhi, non ancora asciugatesi da prima.
    -Purtroppo sì, mio caro!
    -Ma perché non hai fatto niente? Avresti potuto impedire tutto questo!-gli gridò allora Kisasi.
    -Mi dispiace, ma io non posso interferire con le faccende dei vivi...posso solo darti consigli!
    -Io non li voglio i tuoi consigli! Mi hanno detto la verità su di te! Sei stato un re sanguinario e malvagio! Non voglio ascoltare niente da te!
    Fingendo che la cosa non l'avesse infastidito, Kifo disse con la sua solita calma:
    -È vero, sono stato malvagio e sanguinario! E guarda cosa ho ottenuto! Ho fatto nascere uno dei più grandi regni di tutta la Savana! E cosa hai ottenuto tu a forza di aiutare gli altri, invece? Hai provato ad aiutare tua sorella e sei stato buttato via da quest'ultima per Kovu, un fratellastro che non ha neanche una goccia del mio sangue regale!
    -Sei stato tu a dirmi che sarei stato al sicuro finché avessi avuto con me Vitani, Spotty e Deni!
    -Mi dispiace, ma ti ho mentito! Era solo per insegnarti una dura lezione di vita: a questo mondo nessuno gli importa veramente di te e l'unica cosa che puoi fare è cercare di essere il più forte dei forti e il più furbo dei furbi! Se ti crei la fama di essere uno stupido cucciolo di buon cuore, verrai trattato come un debole e preso di mira da tutti! Vuoi rispetto? Allora ottienilo con la violenza! È l'unico modo per risolvere certe questioni!
    -Ma Spotty? Vitani mi ha abbandonato...ma Spotty è ancora viva, no?
    Kifo sorrise e disse:
    -Certo che è viva! E si sta gustando una bella cenetta in questo momento! Deve essere davvero sostanzioso, adesso che deve dividerlo solo con Kovu! Voglio dire...era davvero poco quando doveva dividerlo anche con te!
    -Ma è stata lei a proporre di dividerlo!-protestò il cucciolo.
    -Solo perché aveva paura che ti scoprissero nelle terre del branco e non ci fosse più cibo per lei! Il suo gesto non è stato assolutamente altruistico, non gli è mai importato niente di te e questo lo sai!
    -Ti sbagli! E tu sei soltanto...
    -Bada a come parli! Sono comunque uno dei grandi re del passato ed esigo rispetto!-ruggì l'ombra, evidentemente stanca di quella conversazione.
    -Scusa...io non volevo mancarti di rispetto...-disse Kisasi, abbassando lo sguardo.
    -Ricordati che l'unico motivo per cui sono qui è per aiutarti e nient'altro, ma se credi davvero di cavartela da solo...-ghignò Kifo.
    -No! Non lasciarmi solo, ti prego! Io...non so più cosa fare...-lo supplicò il cucciolo.
    -Bene! Allora ascoltami bene: non importa quanto ti impegni, non otterrai mai nulla se sarai sempre buono e gentile con gli altri! Guarda cosa ha fatto Simba quando siete andati a chiedere il suo aiuto: nonostante aveste le migliori intenzioni, siete stati scacciati, non ottenendo nulla! Oppure pensa alla tua cara Deni!
    -C-Che cosa c'entra lei?
    -È morta per colpa tua....o meglio della tua stupidità!
    -C-Come...io non ho mai voluto...
    -Se tu non avessi deciso di aiutare Vitani a portare Kopa nelle terre del branco, lei non sarebbe mai venuta per aiutarti! Se non fosse per te, sarebbe ancora viva!
    -Ma che cosa posso fare adesso?
    -Per prima cosa devi scappare il più lontano possibile dalle terre del branco e di nessuno! Trova un nuovo branco che ti accolga e potrai essere temuto e rispettato...solo se ti comporterai come ti ho suggerito!
    -E te invece? Cosa farai?
    -Questo è il nostro ultimo incontro...io ti ho mostrato la via...ora spetta a te scegliere se seguirla! Sappi che ti osserverò da lassù...
    A quel punto l'ombra si dissolse completamente fino a non rimanere più niente, lasciando Kisasi da solo.
    "E adesso? Devo seguire il consiglio di Kifo? Voglio dire...lui è malvagio, però...su una cosa ha ragione: non posso tornare nelle terre di nessuno! Lì ormai non c'è più niente per me...vorrà dire che dovró mettermi in marcia, subito!"
    Prima di partire però Kisasi diede un addio a Deni. Così le si avvicinò e gli diede un ultimo abbraccio, dicendo sottovoce:
    -Sarai fiera di me, non ti deluderò! E grazie per avermi sempre aiutato! Ti voglio bene...
    Così il cucciolo partì in direzione opposta a quella per andare nelle terre di nessuno. Non sapeva se Deni fosse già insieme ai re del passato nè il perché avesse voluto dirle addio pur essendo già morta: sentiva solo che ne aveva avuto bisogno.
    "Dovrò procedere per un pò, visto che qui non c'è quasi niente da mangi..."
    Mente stava pensando questo, vide due piccoli topi che stavano correndo per nascondersi dentro un piccolo buco nascosto nel suolo.
    "Come non detto!"
    Quando fu sopra il buco vide che questo non era troppo profondo per infilarci dentro la zampa e afferrare entrambi i topi.
    "Sarà uno spuntino semplice e più che sufficiente!"
    Ma mentre si stava preparando a prendere le sue prede, una voce femminile da dietro lo chiamò:
    -Kisasi? Che ci fai qui?
    Il cucciolo si voltò e vide che a parlare era stata Malkia.
    Lo stupore comparve anche sul suo viso e rimasero lì a fissarsi per qualche secondo prima che Kisasi riuscisse a dire:
    -Ma che cosa ci fai tu qui?
    -Rispondi tu per primo!
    -Io...ho deciso di andarmene dalle terre di nessuno...tutto qui!
    -Davvero? E come mai?
    -Questi non sono affari tuoi! Tu piuttosto perché sei qui?
    -Diciamo che anche io me ne sto andando! Non c'è più niente per me laggiù...Kopa è morto e...
    Le lacrime cominciarono a scendere nuovamente lungo il viso di Malkia. Evidentemente il ricordo del suo amico era ancora troppo doloroso per lei.
    Kisasi la guardò e vedendola in quello stato, prese uno dei due topi e glielo diede.
    -Tieni! Hai bisogno di mangiare...così come me...
    -G-Grazie...-disse Malkia asciugandosi le lacrime dagli occhi.
    Entrambi presero i rispettivi topi e cominciarono a mangiarli. A quel punto si misero a parlare in attesa che sorgesse l'alba.
    -Così entrambi vogliamo andarcene, eh?-disse la cucciola.
    -A quanto pare...
    -Sai, potremmo andare noi due! Voglio dire, se stessimo insieme sarebbe molto più facile per noi sopravvivere!
    -Non lo so...voglio dire...le nostre famiglie si odiano...
    -Non avevi rinnegato la tua famiglia?
    -Non proprio...diciamo che ho rinnegato Zira...
    -Sai che fine ha fatto?-chiese Malkia, sperando di ricevere una risposta soddisfacente.
    -No...e francamente non mi importa niente!
    -Oh...capisco!-disse lei, delusa.
    -Tu piuttosto...non vuoi sapere come stanno Simba o Nala?
    -Certo che no! Quei due deficienti hanno lasciato morire Kopa! Che razza di irresponsabili lasciano che il loro figlio frequenti dei reitti...
    A quel punto si accorse di ciò che aveva appena detto e subito disse:
    -Scusa! Non volevo offenderti! Non parlavo di te...sai...tu sei ok, ma tua sorella...
    -Non preoccuparti! Insultala pure! Non mi importa più!
    -Cosa? Ma se abbiamo pure combattuto perché tu...
    -Questo era prima!
    -Prima di cosa?
    -Prima che lei mi buttasse in pasto a dei coccodrilli!-urlò Kisasi con rabbia.
    -Cosa? Lei...ma perché?
    -Perché? Per Kovu! Chi altro se non Kovu? Sempre e solo Kovu! Kovu è il migliore, Kovu è il più bello, Kovu è il più intelligente! Chi se ne importa se l'ho sempre difesa da tutti e mi sono pure preso questa cicatrice, l'importante è che Kovu sia sempre pronto a umiliarmi! Anche a costo di sacrificare il suo stesso fratello!
    -Ma anche lui non è...
    -È un fratellastro! Non è veramente figlio di Scar...ti basta sapere questo!
    -Cosa? Ma come...
    -Ti scongiuro non me lo chiedere! È un racconto lungo e adesso non mi va di raccontarlo!
    -V-Va bene...tu però stai calmo...
    -Certo...non ti sembro calmo?-disse lui, con espressione furiosa.
    -Credo che tu abbia bisogno di riposare...sembri parecchio stressato!
    -Già...forse hai ragione! Comunque ormai manca poco al sorgere del sole...svegliami in quel momento, ok?
    -Certo...-disse Malkia sdraiandosi a sua volta.
    "Cosa crede? Anche io sono stanca morta! Si parte quando entrambi saremo freschi e riposati!"
    Così entrambi rimasero a dormire per un lunghissimo lasso di tempo, finché non si svegliarono il giorno dopo, quando era ormai pomeriggio.
    -Non ti avevo detto che saremmo partiti quando sarebbe spuntanto il sole?-disse Kisasi, seccato.
    -Già, sono davvero sbadata! Devo essermene dimenticata!-disse lei, sorridendo.
    Kisasi alzò gli occhi al cielo e cominciò a procedere in silenzio, seguito da Malkia.
    Procedettero per un pò in questo modo, finché la cucciola, evidentemente annoiata, non ricominciò a parlare.
    -Sai, potremmo creare il nostro branco! Io sarò la leader di un gruppo di caccia e tu sarai il re...avremo il nostro regno e...
    -Oppure potremmo unirci ad un branco già esistente...-disse Kisasi, annoiato.
    -Dici? Chissà se troveremo qualcuno che ci accolga...
    -Dovremmo impressionarli per ottenere la loro fiducia...dovremmo dimostrare che non siamo un peso...
    -Ma siamo due cuccioli! Ovvio che chiunque ci vedrà come un peso...
    -Allora dovremo trovare un'altra soluzione...
    -Conosci qualche branco che vive da queste parti?
    -Solo uno! E diciamo che non lo conosco molto bene, ma so che hanno un regno e questo basta avanza...
    -Ottimo!
    -Devo avvertirti di una cosa però: sono le stesse leonesse che ci hanno attaccato e contro cui Zira e Simba hanno combattuto...
    Malkia si bloccò di colpo.
    -Vuoi dire...il branco di quella leonessa dal manto bianco...
    -Esatto! La cosa ti crea qualche problema?
    -Certo che me lo crea! Ci ammezzeranno nel preciso istante che ci vedranno...è un suicidio...
    -Calmati! So benissimo quali sono i rischi di entrare nel loro regno, ma dimentichi una cosa: Bianka, la leonessa dal manto bianco, non è la regina! È soltanto una leonessa al servizio di Uzuri ed è proprio di lei che dobbiamo ottenere la fiducia!
    -Ma sei impazzito? Cosa ti fa credere che possa volerci risparmiare?
    -So che a differenza di Bianka, che è soltanto una pazza furiosa come Zira in cerca di vendetta, Uzuri è soltanto una leonessa assetata di potere! Ed è proprio di questo che si tratta: potere! Quando qualcuno lo vuole, diventa facilmente manipolabile!-ghignò Kisasi.
    -Ma come stai parlando? Ti ricordo che siamo due cuccioli e tu fino a poco tempo fa, non avresti mai fatto discorsi del genere nè avresti avuto certi pensieri!
    -Ti sbagli! Io sono sempre stato così, solo che...ci ho messo un pò a capirlo! E tu faresti bene a seguire il mio esempio! A questo mondo non troverai mai qualcuno disposto ad aiutarti in cambio di qualcosa!
    -Ma tu mi hai aiutato...mi hai dato quel topo...
    -Certo! E in cambio ti chiedo di essermi sempre leale e amica!
    -Ma...
    -Malkia, apri gli occhi! Il tuo caro Kopa ti è stato strappato via da mia sorella e sebbene tu lo amassi, che cosa hai ottenuto? Anche nei suoi ultimi istanti di vita, lui ha amato Vitani più di qualsiasi cosa, anche di te!
    -Come puoi dire questo? Lui...
    -Lui non ti amava! Smettila di vivere nel tuo mondo di fantasia e svegliati!
    Malkia colpì Kisasi al viso. Questo però si rialzò subito, ma non mostrò il minimo desiderio di voler combattere.
    -Scusa Malkia...ho esagerato...-provò a dire.
    -No...il motivo per cui ti ho colpito è perché hai ragione...Kopa non mi ha mai amato! Sono stata una stupida ad illudermi che noi due potessimo stare insieme! Tutto il mio amore per lui non mi ha portato altro che dolore! Se essere spietata come dici tu, non mi farà mai più sentire triste, allora...ti seguirò!-disse lei, con aria triste.
    Kisasi, dopo averla ascoltata, le sorrise e disse:
    -Molto bene! Allora rimettiamoci in marcia! C'è ancora molta strada da fare!
    -Ma non mi hai detto ancora una cosa! Come sai che Bianka non disobbedirà a Uzuri, se deciderà di risparmiarci?
    -In un modo o nell'altro ci faremo amiche tutte le leonesse del loro branco...così si ritroverà senza alleati!
    -Sarà...mi sembra abbastanza improbabile...ma come ho già detto, ti seguirò!-disse lei, questa volta in tono più convinto.
    A quel punto continuarono a viaggiare finché non arrivò di nuovo la sera. A quel punto scorsero da lontano una rupe molto simile a quella delle terre del branco, ma molto più malmessa e sporca.
    -Credi che ci siamo?-chiese Malkia.
    -Non può essere che il regno di Uzuri...facciamo attenzione! Una mossa sbagliata e siamo morti!
    -Buona a sapersi! Muoviamoci!
    Così i due cuccioli iniziarono a muoversi lentamente e cercando di fare meno rumore possibile, arrivarono alla rupe dopo molto tempo a causa del silenzio che dovevamo fare.
    Una volta lì, videro che le leonesse non erano ancora andate a dormire e che si stavano riposando fuori dalla grotta, evidentemente ancora stremate dallo scontro del giorno prima e dal duro viaggio di ritorno.
    -Che cosa facciamo? Se ci vedono e ci ammazzano prima che cominciamo a parlare sarà stato tutto inutile!-disse Malkia in tono silenzioso.
    -Dimentichi che non dobbiamo convincere loro, ma solo Uzuri! Se a lei va bene una cosa, deve andare bene anche alle altre! Quindi dov'è Uzuri?-disse Kisasi osservando attentamente ogni leonessa.
    -Eccola! È quella che si sta riposando su quella roccia laggiù da sola!-esclamò Malkia indicandola con la zampa.
    -Ottimo! Almeno non avremo alcuna interruzione! Andiamo!
    Così senza farsi vedere da nessuno, fecero il giro largo nell'erba alta per non farsi vedere da nessuno e finalmente raggiunsero la roccia di Uzuri, la quale aveva gli occhi chiusi e non si muoveva di un centimetro. Per un attimo, a Kisasi ricordò Deni, ma poi scacciò subito questo pensiero e disse:
    -Ehm...salve?
    La leonessa aprì i suoi occhi blu e li guardò senza dire nulla.
    -Tu sei Uzuri, la bellissima regina di questo incantevole regno, vero?-disse Kisasi cercando di mostrarsi cordiale e gentile.
    -E voi due chi siete?-ringhiò la leonessa.
    -Oh, ma che maleducati! Non ci siamo nè inchinati nè presentati!
    A questo punto sia Malkia che Kisasi fecero un profondo inchino, nella speranza di lasciar ammirata Uzuri, cosa che purtroppo non avvenne.
    -Basta con queste stupide formalità! Ditemi chi siete, altrimenti vi sbrano!-ringhiò nuovamente.
    Allora i visi di Kisasi e Malkia da gioiosi e felici, cambiarono in un istante, diventando bui e freddi.
    -Io sono Kisasi, ultimogenito di Zira e Scar e discendente di Kifo, il demonio della Savana!
    -Io sono Malkia, legittima compagna del principe caduto Kopa e figlia adottiva del re Simba e della regina Nala!
    -Ma bene! Avevo proprio voglia di uccidere qualcuno, per sfogarmi dopo la batosta di ieri! Quindi...-disse Uzuri, tirando fuori gli artigli.
    -Ascolta! Noi odiamo le nostre famiglie e abbiamo a cuore la loro morte quanto te! E siamo qui per farti una proposta!-gridò Malkia
    -Una proposta! Siete soltanto due cuccioli, che cosa potreste mai offrirmi?!-esclamò la leonessa.
    -Il potere! Che altro potresti desiderare? E noi possiamo procurartelo!-disse Kisasi.
    -Davvero? E come potreste fare? Siete soltanto...
    -Dei cuccioli? È questa la nostra arma vincente! Possiamo essere adorabili di fuori e crudeli dentro! Qualunque leone di buon cuore, ci farebbe entrare nel suo regno, permettendoci così di aiutarvi ad entrare e conquistarlo!-spiegò sempre Kisasi.
    Uzuri si bloccò e stette zitta per qualche secondo.
    -Potreste davvero farlo?-chiese all'improvviso.
    -Certamente!-annuirono entrambi.
    -Mettiamo che vi faccia rimanere qui...che cosa volete in cambio?
    -Niente! Solo un pò di cibo e d'acqua!-rispose Malkia.
    -Allora, affare fatto?-domandò Kisasi.
    -Affare fatto!-disse Uzuri, sorridendogli.
     
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  12. Kisasi8
     
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    Capitolo 13

    -È una follia! Non puoi davvero...-iniziò a lamentarsi Bianka.
    -Invece ho proprio intenzione di accoglierli nel mio branco! Se non ti sta bene, non è un mio problema!-la interruppe Uzuri, in tono seccato.
    -Per colpa della madre di quella palla di pelo, dei coccodrilli mi hanno reso cieca ad un occhio! Devono pagare!
    -Come hai appena detto tu stessa, è stata Zira ha farti precipitare da quel dirupo! E poi Kisasi odia sua madre e la sua famiglia, quindi non vedo dove sia il problema...
    -Il problema è che anche se lui fosse davvero intenzionato ad aiutarci come dici tu, rimane pur sempre un reietto figlio di Zira e di Scar! Per lui, il tradimento e l'inganno sono cose naturali! Se mai potesse trarre vantaggio nel tradirci, sta sicura che lo farebbe senza esitazione!
    -Se mai dovesse farlo, lo ucciderò senza pietà, ma fino ad allora lui rimarrà qui con noi insieme alla sua amica! Se non sbaglio conosci anche lei, vero?
    -Già...-rispose Bianka con espressione insoddisfatta e piena di rancore.
    -Sappi che se mai dovesse succedergli qualcosa, darò per scontato che sia colpa tua...e tu lo sai qual'è la punizione per chi si mette contro di me, vero?-chiese Uzuri, con un sorriso diabolico.
    -Non preoccuparti...se loro non mi daranno fastidio, non ci saranno problemi!-rispose la sua seguace, per niente intimorita dalle parole intimidatorie della regina.
    A quel punto Uzuri ordinò alle sue leonesse di radunarsi fuori dalla rupe e di formare un cerchio, in onore dei due nuovi membri del branco.
    Quando questi arrivarono, dovettero come per tradizione fare un giro del cerchio e guardare in faccia ogni singola leonessa senza mai abbassare lo sguardo, in segno di fiducia, ma anche di rispetto.
    Kisasi e Malkia fecero come gli era stato detto e procedettero con il giro, finché non lo ebbero completato del tutto. Dopo di che, andarono a mettersi al fianco di Uzuri, cosa che irritò non poco Bianka, che rimase però composta e si unì alle altre nel ruggito del branco per dare il benvenuto ai due cuccioli.
    Una volta terminata la cerimonia, finalmente decisero tutti quanti di andare a dormire nella grotta. Quando entrarono Kisasi e Malkia non credettero alla fortuna che avevano avuto in quella notte: non solo avevano convinto Uzuri a risparmiarli, ma adesso avevano anche un posto dove dormire.
    Si misero entrambi in angolo in fondo alla grotta, dove poter parlare senza disturbare le altre leonesse.
    -Accidenti! Siamo salvi! E adesso possiamo anche riposarci!-disse Kisasi soddisfatto mentre guardava la caverna intorno a sè.
    -Ancora non mi capacito di come sia possibile...
    -Perché è come ti avevo detto: non appena abbiamo tirato in ballo il potere, abbiamo avuto Uzuri in pugno!
    -Già...però adesso viene la parte più difficile...-disse Malkia, in tono pensieroso.
    -E sarebbe?
    -L'unico motivo per cui ci ha permesso di entrare nel suo branco è perché crede che possiamo essergli utili per conquistare qualche regno...ma se falliamo, allora sarà davvero la fine per noi...
    -Sì, ma...per conquistare un regno intende tipo scacciare i leoni che abitano lì, vero?-chiese Kisasi cercando di assumere un tono sicuro.
    -Lo sai benissimo cosa intende con "conquistare"! E comunque che ti importa? Non eri tu quello che diceva che bisogna essere crudeli e malvagi nella vita? Perché la cosa ti dovrebbe preoccupare, eh?
    -S-Sì, certo...era solo per chiedere, tutto qui!
    "Accidenti a me e ai consigli di Kifo! Che cavolo mi è venuto in mente? Adesso mi toccherà lavorare per Uzuri! Perché ho deciso di venire qui? Che cosa stavo pensando? Io non ho mai voluto essere un assassino, volevo solo...essere un pò più freddo e calcolatore come faceva Vitani prima di conoscere Kopa!"
    In quel momento i pensieri di Kisasi si interruppero, poichè Baridi, Pua e Claw li aveva raggiunti per parlare con loro.
    -E così tu sei il fratellino di Vitani? Mi ricordavo di averti già visto, ma non avevo realizzato che voi due foste della stessa famiglia! In ogni caso, sono qui perché a differenza di mia madre, io ho un'anima che perdona e che sa riconoscere se qualcuno è ok, oppure no! E tu e la tua amica siete ok, quindi potete stare tranquilli, ma vi avverto: mia madre sa essere molto pericolosa e impulsiva!-disse la cucciola, con espressione indecifrabile.
    -Oh, grazie!-disse Malkia cercando di essere gentile.
    -Domani noi andiamo a lezioni di caccia! Volete venire?-chiese Pua.
    -La scorsa volta abbiamo preso un cucciolo di zebra e ci siamo riempite la pancia!-aggiunse Claw, chiudendo gli occhi come se quella zebra fosse ancora lì e lei potesse vederla.
    -Perché fate tanto le amiconi? Non mi sembrate proprio le tipe...-disse Kisasi in tono sospettoso.
    Baridi ghignò e disse:
    -Sei sveglio, sai? Hai ragione, noi non siamo esattamente...le cucciole più sociali del mondo! Ma abbiamo bisogno di alleati se vogliamo essere sicure di sconfiggere Kiwa!
    -Kiwa? E chi sarebbe Kiwa?-chiese Malkia.
    -Kiwa è una adolescente poco più grande di noi che si diverte a bullizzarci ogni volta che ci vede!-rispose Pua con rabbia.
    -Ci ruba sempre le prede e si diverte a umiliarci ogni volta che la sfidiamo ad un combattimento...leale!-aggiunse ancora una volta Claw, indugiando sull'ultima parola.
    -Quindi avete bisogno di più artigli, se volete batterla, vero?-domandò Kisasi con ironia.
    -Esattamente! Allora, venite con noi o no, domani?
    -D'accordo, ma in cambio...-iniziò a dire Malkia.
    -Ehm...in cambio niente! Naturalmente verremo e vi aiuteremo!-la interruppe Kisasi, tappandole la bocca ed impedendole di parlare.
    -Uhm...staremo a vedere!-disse Baridi in tono sospettoso.
    Quando si fu allontanata insieme alle sue compagne, Malkia si liberò della zampa di Kisasi e disse arrabbiata:
    -Ma perché mi hai interrotto? Stavo per fare un accordo come mi hai detto di fare tu, se si vuole essere perfidi!
    -Sì, ma c'è una differenza fra il fare un accordo con qualcuno solamente avido e qualcuno fuori di testa! E purtroppo Baridi è sia avida che fuori di testa, quindi...
    -Ma tu giudichi sempre così gli altri? Dovresti imparare prima a conoscere e poi dare un giudizio su qualcuno!-replicò lei arrabbiata.
    -Proprio tu parli che chiami tutti quelli che vivono nelle terre di nessuno, reietti?
    -Ti sbagli! Io ti ho conosciuto e ho capito che sei un individuo...rispettabile!
    -Rispettabile? Ma se è tutto il giorno che ti dico che sono cattivo e...
    -Io credo che tu sia solamente uno stupido!-lo interruppe lei, lasciandolo basito.
    -Come? Perché sarei uno stupido?
    -Perché dici una cosa e ne fai un'altra! Sostieni di essere crudele e senza pietà, ma ti fai già problemi per quanto riguarda attaccare un altro regno! Sfido che ti trovavi male con Zira! Lei era ossessionata dal suo voler uccidere Simba mentre tu volevi solo stare in pace e in tranquillità! E non venirmi a ripetere che tu sei sempre stato crudele, ma che lo hai capito solo adesso, perché non è vero! Dici e usi queste sciocchezze solo come difesa personale contro gli altri! E adesso per colpa di tutto ciò saremo costretti ad attaccare un altro regno!
    A quel punto Malkia si girò verso il muro della grotta per non doverlo più guardare e si addormentò.
    Kisasi rimase lì a fissarla in silenzio, a riflettere su quello che gli aveva detto.
    Si sentiva male allo stomaco, dopo quello che Malkia gli aveva detto, perché sapeva che aveva ragione: lui non era Kifo, non era Scar, nè tantomeno Zira. Era solo un cucciolo che aveva giocato a fare l'adulto e che adesso si trovava in una situazione terribile.
    Decise di non pensarci più e di mettersi a dormire, nella speranza che il sonno gli potesse schiarire le idee.
    Ma quella notte gli incubi popolarono la sua testa: rivedeva la morte di Deni, lui che precipitava in acqua e soprattutto l'ombra di Kifo che rideva e che lo scherniva definendolo un fallimento, mentre vicino a lui c'era Kovu che lo guardava malignamente e ripeteva:
    "Io sono l'erede! Io sono l'erede! Io sono l'erede!"
    Quando la mattina dopo si svegliò a causa uno di questi questi incubi, vide che tutte le altre leonesse si erano già alzate ed erano uscite dalla grotta.
    "Sarà meglio che esca anche io...non mi piace stare qui da solo!"
    Quando fu uscito vide, ora che il sole illuminava tutto il territorio, che il regno di Uzuri non era affatto male. Gli altri animali mangiavano e si riposavano tranquillamente e la vegetazione non poteva essere migliore.
    "Wow! È incredibile! Mi chiedo perché Uzuri voglia così tanto conquistare altri regni! Voglio dire...cosa ha che non va questo qui?"
    Rimase ad osservare per ancora qualche minuto il paesaggio, finché non si decise a trovare Baridi, per raggiungerla come gli aveva promesso.
    La trovò mentre stava lottando contro Claw, mentre Pua stava chiacchierando con Malkia.
    -Lasciami andare Baridi! Ho detto che mi sono arresa!
    -Prima devi dire chi è la più forte!
    -Ma che importanza ha? Lo sappiamo tutti che mi batti sempre, quindi perché ribadirlo?
    -Mi stai disobbedendo?-chiese Baridi, lanciandole uno sguardo omicida.
    -Ehm...no! Assolutamente no!-si affrettò a rispondere subito Claw.
    -Allora, fa come ti ho detto! Ora!
    -Sei tu la più forte! Sei tu la più forte!-gridò disperata la cucciola, spaventata.
    A quel punto Baridi la lasciò andare con espressione soddisfatta.
    -Brava! Visto che se fai come ti dico, non c'è motivo di preoccuparsi?
    Notando che Kisasi era appena arrivato, lei esclamò in tono seccato:
    -Guarda un pò chi c'è! Stavo per mandare qualcuno a svegliarti!
    -S-Scusa per il ritardo...-cercò di giustificarsi lui, spaventato dal suo sguardo freddo.
    -Sarà meglio che ti svegli prima, altrimenti darai l'impressione di essere soltanto un cucciolo pigro, cosa che Uzuri non sopporta!-lo minacciò lei, divertita dalla sua paura.
    -Non accadrà più, te lo prometto!
    -Bene! Adesso che ci siamo tutti, muoviamoci! Le lezioni di caccia iniziano tra poco e non ho voglia di arrivare in ritardo!
    Così tutti e cinque partirono e si diressero verso una roccia appuntita dove li stava aspettando una leonessa dal manto grigio sporco, con tutto il pelo arruffato e dagli occhi azzurri.
    -Vedo che siete arrivati con i nuovi arrivati! Spero per voi due che siete veloci e forti nella caccia, perché qui non c'è posto per i perdenti! Adesso ditemi qual'è la preda più grossa che siete mai riusciti a prendere!
    -Ehm...io ho preso un topo più grosso degli altri una volta...-rispose Malkia, intimorita dall'istruttice.
    -Io...invece solo qualche topo normale...-disse Kisasi imbarazzato mentre cercava di ignorare le risatine di Pua e Claw.
    -Che schifo! Qui con me, imparerete a prendere prede ben più soddisfacenti come sciacalli adulti!-replicò la leonessa con disgusto-Adesso mettetevi a guardare Baridi e osservate la sua posizione di attacco e imparate!
    -Ma allora che cosa ci viene a fare alle lezioni di caccia se sa già tutto?-chiese sottovoce Malkia a Pua.
    -Oh, non farti ingannare! È vero che Baridi è un talento naturale, ma è pur sempre una cucciola!-rispose quella in tono divertito.
    Baridi intanto si era già messa in posizione in modo che gli altri potessero guardarla bene.
    -Osservate! Si è già messa a studiare il terreno e a cercare le tracce di qualche potenziale preda! Perché voi non l'avete ancora fatto, seguendo il suo esempio?!-ruggì la leonessa con rabbia.
    Subito tutti gli altri cercarono di imitare Baridi, non ottenendone però lo stesso successo e la stessa approvazione da parte dell'istruttirice che continuò a rimproverarli per tutto il tempo, deridendoli ogni volta che trovava qualcosa di sbagliato. Alla fine disse in tono rassegnato:
    -Visto che fate tutti pena, con l'eccezione ovviamente di Baridi, propongo una sfida fra di voi: tutti e cinque dovrete portarmi una preda che dovrete cacciare entro un'ora! Non provate a barare perché me ne accorgerò! Sappiate che giudicherò tutto: dalle dimensioni della preda fino allo stato in cui me lo porterete! E per chi non mi porterà nulla, non gli sarà concesso di mangiare per pranzo e dovrà passare il resto della giornata con me! Quindi muovetevi!
    A quel punto tutti quanti partirono per andare in direzioni diverse in cerca di qualche animale da portarle.
    Pua fu la prima ad imbattersi in uno di questi: si trattava di un cucciolo di zebra che se ne stava apparentemente da solo a bere da una piccola pozza dell'acqua.
    "Questo mi farà guadagnare parecchi punti! Lo caccerò tutto da sola e senza l'aiuto di nessuno, stavolta! Non è da tutti giorni imbattersi in un altro cucciolo di zebra così succulenta e..."
    In quel momento notò che anche Claw era poco distante da lì e stava fissando il suo stesso obbiettivo.
    A quel punto cominciò a sussurrarle in modo che il cucciolo di zebra non scappasse:
    -Vattene via! L'ho visto prima io!
    -Davvero? Hai le prove?-rispose quella ghignando.
    -Non prendermi in giro! Se non te ne vai...
    -Cosa farai? Se cercherai di fermarmi, quella zebra scapperà!
    -La stessa cosa vale per te!
    -Allora abbiamo un problema!
    -Ascolta...questo è l'ultimo avvertimento: vattene altrimenti io...
    -Ma chi li ascolta i tuoi noiosi avvertimenti?!-rispose lei in tono non curante.
    -Stai dicendo che sono noiosa?-ringhiò a quel punto Pua, avvertendo la zebra del pericolo imminente e facendola scappare.
    -Sì e anche parecchio! Voglio dire...ma ti senti quando parli? Ti lamenti sempre che nessuno ti ascolta, ma cosa pretendi? Faresti addormentare chiunque!
    -Davvero? E tu allora? Ti spacci per chissà quale grande bellezza, quando sei semplicemente nella norma!
    -Cosa? Ma come osi?! Sappi che io sono la cucciola più adorabile, più dolce, più bella...
    -Più egocentrica, più stupida, più irritante...-iniziò a dire Pua.
    -Smettila di prendermi in giro!-iniziò a gridarle Claw irritata.
    -Perché dovrei? È quello che sei, no? Solo una insopportabile e irritante cucciola che non è anche riuscita una volta a battere Baridi in uno scontro!
    -Almeno io ci provo! Tu che scusa hai?
    -Non mi abbasso a certe cose!
    -Ma davvero? Allora io...
    Ma gli strilli di Claw e Pua furono interrotti dal passaggio di Malkia che stava tornando al punto di partenza dove li stava aspettando l'istruttrice, trascinandosi dietro qualcosa.
    -Malkia! Hai già catturato qualcosa?-chiese Pua, sorpresa.
    -Sicuramente sarà soltanto qualche topo...-disse Claw ghignando.
    Malkia a quelle parole, iniziò a ridere e disse:
    -Ammirate e piangete!
    Non appena videro che cosa aveva preso, rimasero a bocca aperta: era la stessa zebra che avevano visto poco prima.
    -Ma...
    -Quella...
    -Sorprese, vero? L'ho vista mentre stava correndo da qualche parte. Doveva aver visto qualcosa che l'ha spaventata!-spiegò Malkia mentre guardava soddisfatta le loro facce.
    Intanto Kisasi si trovava poco lontano da lì, mentre osservava uno sciacallo adulto che si stava riposando senza nessun altro della sua specie lì intorno.
    "Cacciano anche gli sciacalli, eh? Bene! Adesso gli farò vedere chi sono!"
    Si mise in posizione, pronto ad attaccare quando sentì qualcuno che parlava poco distante da lì. E probabilmente lo sentì anche lo sciacallo perché questo subito iniziò a correre, facendo infuriare Kisasi.
    "Fantastico, è fuggito! Sarà meglio che chiunque sia stato, abbia una buona giustificazione per iniziare una discussione proprio durante la mia battuta di caccia!"
    Così iniziò a seguire le voci finché non vide che a parlare era stata Baridi e una leonessa adolescente dal manto chiaro, ma sporco di fango e dagli occhi rossi.
    "Cavolo! Questa deve essere Kiwa! Se faccio piano, forse non si accorgono di me..."
    Ma prima che riuscisse a fare qualsiasi cosa, Baridi lo notò e subito disse:
    -Kisasi! Bene, avevo proprio bisogno di qualcuno che mi aiutasse a battere questa scocciatura!
    -Davvero? Scocciatura è il miglior insulto che ti sia venuto in mente?-la derise Kiwa-Piuttosto questo è il nuovo arrivato, eh? Ieri non ho avuto l'onore di conoscerti perché ero impegnata altrove!
    -Sì...io sono Kisasi!-rispose lui, intimorito dalla sua muscolatura.
    Kiwa lo studiò per paio di secondi e poi disse:
    -Ma che hai fatto all'occhio sinistro?
    -Ehm...un brutto incidente con...un altro cucciolo...-mentì lui, non volendo raccontare di come si fosse procurato quella cicatrice.
    -Che peccato! Hai dei bellissimi occhi verdi, sai? Anche il mio compagno li ha identici come i tuoi!
    -Compagno?!-disse in tono sorpreso Baridi.
    -Perché sei così stupita?-le ringhiò Kiwa.
    -Perché non ci sono maschi della tua età nel nostro branco! Quindi deve essere per forza un leone vagabondo!
    -E se anche fosse?
    -Niente! Solo che...dubito che Uzuri approverebbe...-disse lei, malignamente.
    Ma Kiwa non si scompose e anzi sorrise e disse:
    -Uzuri lo sa già e non gli importa!
    -Cosa?! Ma lei...
    -Lei non è mia madre e posso fare tutto quello che voglio! A differenza di te...
    In quel momento arrivò proprio il compagno di Kiwa, un adolescente dal manto giallo, dalla criniera nera e dagli occhi verdi luminosi proprio come Kisasi.
    -Kiwa! Ti ho cercata dappertutto! Ma dove ti eri cacciata?
    -Scusa Hamu, ma ero impegnata con questi due!
    -Non gli hai fatto del male, vero?-chiese lui in tono preoccupato.
    -Ma per chi mi hai preso? Li ho solo provocati un pò, tutto qui!
    -Ascolta, mio padre vuole che lo raggiungiamo al più presto! Le sue iene hanno di nuovo fame!
    -Iene?-domandò Baridi-Un leone che ha come servi delle iene? Questa è nuova! Pensavo che solo Scar ne fosse in grado!
    -Per caso volete venire? O siete troppo codardi?-disse Kiwa ghignando.
    -Certo che veniamo!-le rispose irritata la cucciola.
    "Già...potrebbe essere davvero interessante!"
    Kisasi non riusciva a togliersi dalla testa ciò che Fisi aveva detto a Deni riguardo a Bahari, il suo vecchio compagno:
    "Scar ricompensò Bahari donandogli del cibo e qualche iena che potessero servirlo!"
    Il pensiero che Hamu potesse essere un altro figlio di Bahari non fecero che fargli crescere la paura, ma cercò di non dimostrarlo e proseguì senza dire più niente.
    Hamu e Kiwa li condussero poco oltre i confini del regno di Uzuri, dove ad attenderli c'erano almeno una decina di iene e un leone, dal manto dorato, dalla criniera nera e sopratutto dagli occhi Verdi proprio come quelli di Hamu e Kovu.
    -Hamu! Vedo che hai portato degli amichetti!-disse il leone in tono annoiato.
    -Scusa il ritardo papà...tieni ti ho portato questo!-rispose suo figlio, porgendogli un pezzo di zebra.
    -Non darlo a me...pensa piuttosto a nutrire le iene! Sono affamate! Ora occupiamoci delle presentazioni!-disse suo padre guardando i due cuccioli-Chi è questa bellissima cucciola?
    -Io sono Baridi!-rispose in tono sgarbato lei.
    -Bene! E invece questo giovanotto?-domandò lui, ignorando il modo in cui Baridi gli aveva parlato.
    -Mi c-chiamo K-Kisasi...
    -Piacere di fare la vostra conoscenza! Io sono Bahari!
    "È lui!"
    Kisasi cominciò a tremare dalla paura. Quel leone era malvagio e di certo non si sarebbe fatto scrupoli ad uccidere qualche cucciolo, se fosse stato costretto.
    "Che faccio? Se scopre che sono figlio di Zira e nipote di Deni... mi ucciderà senza esitazione! Non vorrebbe mai rischiare che io possa rivelare qualcosa su di lui a suo figlio o a qualcun'altro...anche se non ha ancora la conferma se io so qualcosa su di lui o no, non credo che possa cambiare più di tanto...devo tornare nel regno di Uzuri e subito!"
    -E ditemi, voi siete parte del branco di Uzuri e provenite da qualche altra parte? Perché anche io sarei interessato a vivere nel suo regno e magari...diventare re, un giorno!-disse Bahari nel tono più innocente possibile.
    -Io e mia madre siamo venute qui molto tempo fa...Kisasi giusto ieri!-rispose Baridi.
    -Davvero? E sei venuto da solo?
    -Ehm...no! C'era anche una mia amica che...
    -Intendo, senza nessun adulto?-domandò il leone con sguardo penetrante.
    -No...io e lei abbiamo fatto il viaggio da soli...
    -Davvero? Che coraggiosi! Ma da qualche parte dovrete pur venire!
    -Ehm...ecco io...provengo dalle terre di nessuno...
    Gli occhi di Bahari si illuminarono di colpo.
    -Le terre di nessuno? Vuoi dire quel territorio vicino al regno di Scar?
    -Adesso è il regno di Simba!-precisò Baridi.
    -Simba? Perché si chiama così? Cos'è successo a Scar?
    -È stato spodestato e tutti i suoi seguaci sono stati esiliati nelle terre di nessuno!-rispose sempre Baridi.
    -Davvero? Sono stato nel regno di Scar una volta...è stato molto tempo fa...
    -Davvero papà?-chiese Hamu.
    -Sì, figliolo! È stato poco prima che ti rincontrassi dopo tanto tempo...ma la vita da servo non faceva per me, quindi ci rimasi per poco tempo! Ma fu un viaggio davvero...interessante e fruttuoso!-disse Bahari in tono deplorevole e crudele.
    -Ehm...già! Credo che sia meglio se torniamo adesso! Dobbiamo ancora catturare le nostre prede, vero Baridi?
    -Come mai tanta fretta? Avete forse paura?-li canzonò Kiwa.
    -No! Ma Kisasi ha ragione e dobbiamo prendere le nostre prede! Perciò addio!-replicò Baridi, furiosa.
    -Sì, certo! Sei solamente una codarda come tua madre!
    Non appena sentì Kiwa insultare Bianka, Baridi caricò verso di lei, colpendola al petto.
    -Non osare insultare mia madre!-le gridò con rabbia.
    -Ho toccato un tasto dolente?-chiese Kiwa mentre si rialzava a causa della botta presa-Forse hai ragione! Tuo padre era peggio di lei!
    -Tu...-le ringhiò Baridi.
    -Non è vero? Trattava te e tua madre come delle schiave! Metti insieme una codarda e un idiota e cosa esce fuori? Tu! Ah! Ah! iniziò a ridere malignamente.
    Kisasi si sarebbe aspettato che Baridi rispondesse all'offesa con un altro attacco, ma invece lei si voltò e cominciò a correre con le lacrime agli occhi.
    -Baridi, aspetta!-le gridò da dietro.
    Ma la cucciola non si fermò e continuò a correre, seguita da Kisasi, nella speranza di calmarla.
    -Vai a correre dietro quella psicopatica, vai!-gli gridò da dietro Kiwa.
    -Non avresti dovuto insultarla!-la rimproverò Hamu.
    -Sei così ingenuo! Baridi si merita questo e molto di più!-replicò lei.
    Intanto Kisasi era finalmente ritornato nel regno di Uzuri e aveva raggiunto Baridi che si era messa davanti a un piccolo lago.
    -Baridi! Non devi starla a sentire! È solamente...una stupida!-cercò di consolarla lui.
    -Kisasi...ho bisogno di chiederti un favore...-gli disse, senza smettere di guardare la propria immagine riflessa.
    -Un favore?
    -Sì...è una cosa molto semplice... non dire niente di quello che ha detto Kiwa...
    -Vuoi dire, che le altre leonesse non sanno del passato tuo e di tua madre?
    -No...non vogliamo che lo scoprano...
    -Puoi stare tranquilla che non lo dirò a nessuno!
    -Me lo prometti?
    -Certo...
    -Grazie mille! Di solito non mi metto a piangere, però...non so cosa mi sia successo oggi...
    -È perfettamente normale che tu ti sia messa a piangere! Chiunque l'avrebbe fatto...
    -Ma io non voglio essere chiunque...
    -Cosa intendi?
    -Voglio dire...spero di diventare regina un giorno e di poter regnare sul mio regno...
    -Bè, credo che sia più o meno il sogno della maggioranza dei leoni...
    -Già... Sai...quel leone, Bahari, era davvero inquietante...
    -Già...inquietante è dire poco! Credi davvero che Uzuri gli permetterà di unirsi al nostro branco?
    -No...almeno non credo...
    -Sarebbe un disastro se davvero un giorno diventasse re...
    -Oh, io non glielo permetterei...se capisci cosa intendo...-sghignazzò lei, ripresasi subito dopo la promessa fatta da Kisasi.
    -Sì, capisco...-rispose lui in tono indecifrabile.
    -Adesso concentriamoci sul trovare la tua preda!
    -Cosa? E la tua, allora? E perché mi vuoi aiutare?
    -Non ti preoccupare! Hai visto quanto l'istruttrice mi adora...non mi dirà nè farà niente se per una volta, non le porto qualcosa...e poi perché non dovrei aiutarti? Tu l'hai appena fatto per me!
    A quel punto iniziò a studiare il terreno e ad annusare l'aria.
    -Aspetta qui!-disse, prima di scomparire fra i cespugli.
    "Certo che è strana...però se mi aiuta con la caccia, non mi lamento di certo!"
    Baridi ritornò pochi minuti dopo con il corpo di un cucciolo di antilope.
    -Ehm...ecco qua! Scusa se ci ho messo un pò, ma ho dovuto fare davvero attenzione a non farmi scoprire...
    -Wow! Grazie, ma come facciamo con l'istruttrice? Ha detto che si accorge se qualcuno bara o no...
    -Non preoccuparti! In realtà di come li prendiamo non gli importa niente, basta solo che gli portiamo qualcosa da mangiare!-gli disse, strizzandogli l'occhio.
    -Sei sicura?
    -Sicurissima!
    -Va bene...a questo punto direi che possiamo partire...
    Così tornarono al punto di ritorno dove Malkia e l'istruttrice li stavano aspettando.
    Come aveva detto Baridi, quest'ultima non si interessò di come Kisasi fosse riuscito a catturare l'antilope nè che la sua allieva prediletta non avesse portato nulla. Così sia Malkia, Kisasi e Baridi furono liberi di andare a differenza di Pua e Claw che furono costrette, come promesso a passare tutta la giornata con l'istruttrice.
    Kisasi mantenne la parola data a Baridi e non disse nulla della lite con Kiwa e giocò con lei per tutto il resto del giorno.
    "Non è poi tanto male! Malkia aveva ragione, dovrei imparare a conoscere meglio gli altri prima di giudicarli!"
    Quando poi arrivò la sera, il trio tornò alla rupe dove Uzuri li stava aspettando.
    -Bene, piccoli miei! Adesso se non vi dispiace, vorrei parlarvi di qualcosa di molto importante!
    Tutti e tre si fermarono e guardarono la regina con perplessità.
    -Kisasi, Malkia...è ora di far valere il nostro patto! Vi ho osservati e ho visto che vi siete integrati bene nel mio branco, ma tutto questo è stato possibile grazie a me che vi ho accolti! Ed è giunto il momento per voi di ripagarmi per la mia bontà! Domani partiremo per andare a conquistare un regno a Sud e voi mi aiuterete!
    Le facce di Kisasi e Malkia si allungarono.
    -Vi consiglio di dormire bene questa notte, perché domani avrete bisogno di parecchie energie! Ah, ovviamente verrai anche tu Baridi! Fa sempre comodo avere qualche cucciolo in più per fa intenerire gli altri...
    -Aspetta! E come lo conquisteremo il regno, noi quattro da soli?-chiese Malkia.
    -Oh, non saremo solo noi quattro, ma verrà tutto il branco! Ma toccherà a noi la parte più complicata: fingeremo che io sia vostra madre e che ci siamo persi e stiamo per morire di fame, insomma faremo pietà a quegli sciocchi leoni a cui soffieremo il regno! In un modo o nell'altro otterremo la loro fiducia e ci faremo svelare quali sono i punti strategici che durante la notte non vengano pattugliati dalle sentinelle...
    -Sentinelle?-disse Malkia incuriosita, non conoscendo il significato di quella parola.
    -Sono delle guardie che sorvegliano il confine, come gli uccelli per esempio...-gli spiegò Baridi.
    -E quando avremo ottenuto quelle informazioni, allora manderò uno di voi a riferirle alle altre che aspetteranno pazientemente oltre il confine del regno...e quando sarà finalmente notte e tutti i leoni dormiranno...
    Uzuri scoppiò in una lunga e fredda risata.
    Una volta entrati dentro la grotta, Baridi non capiva il perché del continuo agitarsi di Kisasi e Malkia.
    -Non capisco di cosa vi preoccupiate tanto! Io l'ho già fatto una volta e sono uscita perfettamente sana ed illecita!
    -Ma qui si tratta di vite innocenti, non possiamo fare finta di niente...-iniziò a gridare Malkia.
    -Mi dispiace, ma non avete altra scelta! Se volete che Uzuri non vi faccia del male, dovrete aiutarla...anche a costo di ferire o uccidere degli...innocenti!
    -Ormai è troppo tardi per tirarsi indietro, dobbiamo farlo...-disse Kisasi rassegnato.
    "Volevo tanto fare il duro e il cattivo e ora ho ottenuto quello che mi merito...che mi serva da lezione!"
    Malkia a quel punto, visto che nessuno diceva più niente, si mise sdraiata a pensare.
    "Fantastico! Figurarsi se potevo essere felice...dopo tanto tempo finalmente avevo avuto una giornata senza tristezza e adesso, mi vengono a dire che dovrò conquistare un regno...perché abbiamo fatto quella promessa?! E la cosa peggiore è che l'abbiamo proposta noi! Credevamo di farcela, ma...ci sbagliavamo!"
    Così il loro primo e ultimo giorno di pace nel regno di Uzuri finì.

    Edited by Kisasi8 - 10/7/2018, 13:35
     
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    Ciao Kisasi. Non ho letto più la tua FF perché non sono più entrata a causa di un momento difficile. Comunque ho letto il capitolo 11 ed è veramente brutale e violento. Così alla fine Zira si rende conto di quello che ha fatto...fa morire Kisasi e Deni per salvare solo la vita di kovu. Giuro non credevo che potesse arrivate a questo punto, ma la cosa che mi ha sorpresa è stato vedere che lei alla fine si è pentita di quello che ha fatto, purtroppo a scoppio ritardato. Inoltre è stato veramente brutale e violento il modo in cui ha ucciso Kopa e come lo ha fatto soffrire.

    Edited by Nala - 21/4/2020, 16:27
     
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  14. Kisasi8
     
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    Grazie! Felice che sei di nuovo qui e comunque cercherò di mettere qualche Fan Art come hai detto tu
     
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    Ho letto anche il capitolo 12. Giuro che non mi sembra una storia del TLK ma di leggere un copione di un film horror. Il modo in cui la stai scrivendo e stai inserendo tutti i dettagli, per giunta il fatto che stai spiegando molte cose sui personaggi, fa venire i brividi. Io in questa storia mi ci immerge proprio. Così piccoli come sono Kisasi e Malkia hanno deciso di entrare nel Branco di Uzuri e di fare affari! Non posso credere che Malkia si stia trasformando in un mostro.
     
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