Il re leone: un' unica realtà

Questa è la nuova versione della mia prima FF scritta un pò di tempo fa.

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  1. Kisasi8
     
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    Capitolo 13

    -È una follia! Non puoi davvero...-iniziò a lamentarsi Bianka.
    -Invece ho proprio intenzione di accoglierli nel mio branco! Se non ti sta bene, non è un mio problema!-la interruppe Uzuri, in tono seccato.
    -Per colpa della madre di quella palla di pelo, dei coccodrilli mi hanno reso cieca ad un occhio! Devono pagare!
    -Come hai appena detto tu stessa, è stata Zira ha farti precipitare da quel dirupo! E poi Kisasi odia sua madre e la sua famiglia, quindi non vedo dove sia il problema...
    -Il problema è che anche se lui fosse davvero intenzionato ad aiutarci come dici tu, rimane pur sempre un reietto figlio di Zira e di Scar! Per lui, il tradimento e l'inganno sono cose naturali! Se mai potesse trarre vantaggio nel tradirci, sta sicura che lo farebbe senza esitazione!
    -Se mai dovesse farlo, lo ucciderò senza pietà, ma fino ad allora lui rimarrà qui con noi insieme alla sua amica! Se non sbaglio conosci anche lei, vero?
    -Già...-rispose Bianka con espressione insoddisfatta e piena di rancore.
    -Sappi che se mai dovesse succedergli qualcosa, darò per scontato che sia colpa tua...e tu lo sai qual'è la punizione per chi si mette contro di me, vero?-chiese Uzuri, con un sorriso diabolico.
    -Non preoccuparti...se loro non mi daranno fastidio, non ci saranno problemi!-rispose la sua seguace, per niente intimorita dalle parole intimidatorie della regina.
    A quel punto Uzuri ordinò alle sue leonesse di radunarsi fuori dalla rupe e di formare un cerchio, in onore dei due nuovi membri del branco.
    Quando questi arrivarono, dovettero come per tradizione fare un giro del cerchio e guardare in faccia ogni singola leonessa senza mai abbassare lo sguardo, in segno di fiducia, ma anche di rispetto.
    Kisasi e Malkia fecero come gli era stato detto e procedettero con il giro, finché non lo ebbero completato del tutto. Dopo di che, andarono a mettersi al fianco di Uzuri, cosa che irritò non poco Bianka, che rimase però composta e si unì alle altre nel ruggito del branco per dare il benvenuto ai due cuccioli.
    Una volta terminata la cerimonia, finalmente decisero tutti quanti di andare a dormire nella grotta. Quando entrarono Kisasi e Malkia non credettero alla fortuna che avevano avuto in quella notte: non solo avevano convinto Uzuri a risparmiarli, ma adesso avevano anche un posto dove dormire.
    Si misero entrambi in angolo in fondo alla grotta, dove poter parlare senza disturbare le altre leonesse.
    -Accidenti! Siamo salvi! E adesso possiamo anche riposarci!-disse Kisasi soddisfatto mentre guardava la caverna intorno a sè.
    -Ancora non mi capacito di come sia possibile...
    -Perché è come ti avevo detto: non appena abbiamo tirato in ballo il potere, abbiamo avuto Uzuri in pugno!
    -Già...però adesso viene la parte più difficile...-disse Malkia, in tono pensieroso.
    -E sarebbe?
    -L'unico motivo per cui ci ha permesso di entrare nel suo branco è perché crede che possiamo essergli utili per conquistare qualche regno...ma se falliamo, allora sarà davvero la fine per noi...
    -Sì, ma...per conquistare un regno intende tipo scacciare i leoni che abitano lì, vero?-chiese Kisasi cercando di assumere un tono sicuro.
    -Lo sai benissimo cosa intende con "conquistare"! E comunque che ti importa? Non eri tu quello che diceva che bisogna essere crudeli e malvagi nella vita? Perché la cosa ti dovrebbe preoccupare, eh?
    -S-Sì, certo...era solo per chiedere, tutto qui!
    "Accidenti a me e ai consigli di Kifo! Che cavolo mi è venuto in mente? Adesso mi toccherà lavorare per Uzuri! Perché ho deciso di venire qui? Che cosa stavo pensando? Io non ho mai voluto essere un assassino, volevo solo...essere un pò più freddo e calcolatore come faceva Vitani prima di conoscere Kopa!"
    In quel momento i pensieri di Kisasi si interruppero, poichè Baridi, Pua e Claw li aveva raggiunti per parlare con loro.
    -E così tu sei il fratellino di Vitani? Mi ricordavo di averti già visto, ma non avevo realizzato che voi due foste della stessa famiglia! In ogni caso, sono qui perché a differenza di mia madre, io ho un'anima che perdona e che sa riconoscere se qualcuno è ok, oppure no! E tu e la tua amica siete ok, quindi potete stare tranquilli, ma vi avverto: mia madre sa essere molto pericolosa e impulsiva!-disse la cucciola, con espressione indecifrabile.
    -Oh, grazie!-disse Malkia cercando di essere gentile.
    -Domani noi andiamo a lezioni di caccia! Volete venire?-chiese Pua.
    -La scorsa volta abbiamo preso un cucciolo di zebra e ci siamo riempite la pancia!-aggiunse Claw, chiudendo gli occhi come se quella zebra fosse ancora lì e lei potesse vederla.
    -Perché fate tanto le amiconi? Non mi sembrate proprio le tipe...-disse Kisasi in tono sospettoso.
    Baridi ghignò e disse:
    -Sei sveglio, sai? Hai ragione, noi non siamo esattamente...le cucciole più sociali del mondo! Ma abbiamo bisogno di alleati se vogliamo essere sicure di sconfiggere Kiwa!
    -Kiwa? E chi sarebbe Kiwa?-chiese Malkia.
    -Kiwa è una adolescente poco più grande di noi che si diverte a bullizzarci ogni volta che ci vede!-rispose Pua con rabbia.
    -Ci ruba sempre le prede e si diverte a umiliarci ogni volta che la sfidiamo ad un combattimento...leale!-aggiunse ancora una volta Claw, indugiando sull'ultima parola.
    -Quindi avete bisogno di più artigli, se volete batterla, vero?-domandò Kisasi con ironia.
    -Esattamente! Allora, venite con noi o no, domani?
    -D'accordo, ma in cambio...-iniziò a dire Malkia.
    -Ehm...in cambio niente! Naturalmente verremo e vi aiuteremo!-la interruppe Kisasi, tappandole la bocca ed impedendole di parlare.
    -Uhm...staremo a vedere!-disse Baridi in tono sospettoso.
    Quando si fu allontanata insieme alle sue compagne, Malkia si liberò della zampa di Kisasi e disse arrabbiata:
    -Ma perché mi hai interrotto? Stavo per fare un accordo come mi hai detto di fare tu, se si vuole essere perfidi!
    -Sì, ma c'è una differenza fra il fare un accordo con qualcuno solamente avido e qualcuno fuori di testa! E purtroppo Baridi è sia avida che fuori di testa, quindi...
    -Ma tu giudichi sempre così gli altri? Dovresti imparare prima a conoscere e poi dare un giudizio su qualcuno!-replicò lei arrabbiata.
    -Proprio tu parli che chiami tutti quelli che vivono nelle terre di nessuno, reietti?
    -Ti sbagli! Io ti ho conosciuto e ho capito che sei un individuo...rispettabile!
    -Rispettabile? Ma se è tutto il giorno che ti dico che sono cattivo e...
    -Io credo che tu sia solamente uno stupido!-lo interruppe lei, lasciandolo basito.
    -Come? Perché sarei uno stupido?
    -Perché dici una cosa e ne fai un'altra! Sostieni di essere crudele e senza pietà, ma ti fai già problemi per quanto riguarda attaccare un altro regno! Sfido che ti trovavi male con Zira! Lei era ossessionata dal suo voler uccidere Simba mentre tu volevi solo stare in pace e in tranquillità! E non venirmi a ripetere che tu sei sempre stato crudele, ma che lo hai capito solo adesso, perché non è vero! Dici e usi queste sciocchezze solo come difesa personale contro gli altri! E adesso per colpa di tutto ciò saremo costretti ad attaccare un altro regno!
    A quel punto Malkia si girò verso il muro della grotta per non doverlo più guardare e si addormentò.
    Kisasi rimase lì a fissarla in silenzio, a riflettere su quello che gli aveva detto.
    Si sentiva male allo stomaco, dopo quello che Malkia gli aveva detto, perché sapeva che aveva ragione: lui non era Kifo, non era Scar, nè tantomeno Zira. Era solo un cucciolo che aveva giocato a fare l'adulto e che adesso si trovava in una situazione terribile.
    Decise di non pensarci più e di mettersi a dormire, nella speranza che il sonno gli potesse schiarire le idee.
    Ma quella notte gli incubi popolarono la sua testa: rivedeva la morte di Deni, lui che precipitava in acqua e soprattutto l'ombra di Kifo che rideva e che lo scherniva definendolo un fallimento, mentre vicino a lui c'era Kovu che lo guardava malignamente e ripeteva:
    "Io sono l'erede! Io sono l'erede! Io sono l'erede!"
    Quando la mattina dopo si svegliò a causa uno di questi questi incubi, vide che tutte le altre leonesse si erano già alzate ed erano uscite dalla grotta.
    "Sarà meglio che esca anche io...non mi piace stare qui da solo!"
    Quando fu uscito vide, ora che il sole illuminava tutto il territorio, che il regno di Uzuri non era affatto male. Gli altri animali mangiavano e si riposavano tranquillamente e la vegetazione non poteva essere migliore.
    "Wow! È incredibile! Mi chiedo perché Uzuri voglia così tanto conquistare altri regni! Voglio dire...cosa ha che non va questo qui?"
    Rimase ad osservare per ancora qualche minuto il paesaggio, finché non si decise a trovare Baridi, per raggiungerla come gli aveva promesso.
    La trovò mentre stava lottando contro Claw, mentre Pua stava chiacchierando con Malkia.
    -Lasciami andare Baridi! Ho detto che mi sono arresa!
    -Prima devi dire chi è la più forte!
    -Ma che importanza ha? Lo sappiamo tutti che mi batti sempre, quindi perché ribadirlo?
    -Mi stai disobbedendo?-chiese Baridi, lanciandole uno sguardo omicida.
    -Ehm...no! Assolutamente no!-si affrettò a rispondere subito Claw.
    -Allora, fa come ti ho detto! Ora!
    -Sei tu la più forte! Sei tu la più forte!-gridò disperata la cucciola, spaventata.
    A quel punto Baridi la lasciò andare con espressione soddisfatta.
    -Brava! Visto che se fai come ti dico, non c'è motivo di preoccuparsi?
    Notando che Kisasi era appena arrivato, lei esclamò in tono seccato:
    -Guarda un pò chi c'è! Stavo per mandare qualcuno a svegliarti!
    -S-Scusa per il ritardo...-cercò di giustificarsi lui, spaventato dal suo sguardo freddo.
    -Sarà meglio che ti svegli prima, altrimenti darai l'impressione di essere soltanto un cucciolo pigro, cosa che Uzuri non sopporta!-lo minacciò lei, divertita dalla sua paura.
    -Non accadrà più, te lo prometto!
    -Bene! Adesso che ci siamo tutti, muoviamoci! Le lezioni di caccia iniziano tra poco e non ho voglia di arrivare in ritardo!
    Così tutti e cinque partirono e si diressero verso una roccia appuntita dove li stava aspettando una leonessa dal manto grigio sporco, con tutto il pelo arruffato e dagli occhi azzurri.
    -Vedo che siete arrivati con i nuovi arrivati! Spero per voi due che siete veloci e forti nella caccia, perché qui non c'è posto per i perdenti! Adesso ditemi qual'è la preda più grossa che siete mai riusciti a prendere!
    -Ehm...io ho preso un topo più grosso degli altri una volta...-rispose Malkia, intimorita dall'istruttice.
    -Io...invece solo qualche topo normale...-disse Kisasi imbarazzato mentre cercava di ignorare le risatine di Pua e Claw.
    -Che schifo! Qui con me, imparerete a prendere prede ben più soddisfacenti come sciacalli adulti!-replicò la leonessa con disgusto-Adesso mettetevi a guardare Baridi e osservate la sua posizione di attacco e imparate!
    -Ma allora che cosa ci viene a fare alle lezioni di caccia se sa già tutto?-chiese sottovoce Malkia a Pua.
    -Oh, non farti ingannare! È vero che Baridi è un talento naturale, ma è pur sempre una cucciola!-rispose quella in tono divertito.
    Baridi intanto si era già messa in posizione in modo che gli altri potessero guardarla bene.
    -Osservate! Si è già messa a studiare il terreno e a cercare le tracce di qualche potenziale preda! Perché voi non l'avete ancora fatto, seguendo il suo esempio?!-ruggì la leonessa con rabbia.
    Subito tutti gli altri cercarono di imitare Baridi, non ottenendone però lo stesso successo e la stessa approvazione da parte dell'istruttirice che continuò a rimproverarli per tutto il tempo, deridendoli ogni volta che trovava qualcosa di sbagliato. Alla fine disse in tono rassegnato:
    -Visto che fate tutti pena, con l'eccezione ovviamente di Baridi, propongo una sfida fra di voi: tutti e cinque dovrete portarmi una preda che dovrete cacciare entro un'ora! Non provate a barare perché me ne accorgerò! Sappiate che giudicherò tutto: dalle dimensioni della preda fino allo stato in cui me lo porterete! E per chi non mi porterà nulla, non gli sarà concesso di mangiare per pranzo e dovrà passare il resto della giornata con me! Quindi muovetevi!
    A quel punto tutti quanti partirono per andare in direzioni diverse in cerca di qualche animale da portarle.
    Pua fu la prima ad imbattersi in uno di questi: si trattava di un cucciolo di zebra che se ne stava apparentemente da solo a bere da una piccola pozza dell'acqua.
    "Questo mi farà guadagnare parecchi punti! Lo caccerò tutto da sola e senza l'aiuto di nessuno, stavolta! Non è da tutti giorni imbattersi in un altro cucciolo di zebra così succulenta e..."
    In quel momento notò che anche Claw era poco distante da lì e stava fissando il suo stesso obbiettivo.
    A quel punto cominciò a sussurrarle in modo che il cucciolo di zebra non scappasse:
    -Vattene via! L'ho visto prima io!
    -Davvero? Hai le prove?-rispose quella ghignando.
    -Non prendermi in giro! Se non te ne vai...
    -Cosa farai? Se cercherai di fermarmi, quella zebra scapperà!
    -La stessa cosa vale per te!
    -Allora abbiamo un problema!
    -Ascolta...questo è l'ultimo avvertimento: vattene altrimenti io...
    -Ma chi li ascolta i tuoi noiosi avvertimenti?!-rispose lei in tono non curante.
    -Stai dicendo che sono noiosa?-ringhiò a quel punto Pua, avvertendo la zebra del pericolo imminente e facendola scappare.
    -Sì e anche parecchio! Voglio dire...ma ti senti quando parli? Ti lamenti sempre che nessuno ti ascolta, ma cosa pretendi? Faresti addormentare chiunque!
    -Davvero? E tu allora? Ti spacci per chissà quale grande bellezza, quando sei semplicemente nella norma!
    -Cosa? Ma come osi?! Sappi che io sono la cucciola più adorabile, più dolce, più bella...
    -Più egocentrica, più stupida, più irritante...-iniziò a dire Pua.
    -Smettila di prendermi in giro!-iniziò a gridarle Claw irritata.
    -Perché dovrei? È quello che sei, no? Solo una insopportabile e irritante cucciola che non è anche riuscita una volta a battere Baridi in uno scontro!
    -Almeno io ci provo! Tu che scusa hai?
    -Non mi abbasso a certe cose!
    -Ma davvero? Allora io...
    Ma gli strilli di Claw e Pua furono interrotti dal passaggio di Malkia che stava tornando al punto di partenza dove li stava aspettando l'istruttrice, trascinandosi dietro qualcosa.
    -Malkia! Hai già catturato qualcosa?-chiese Pua, sorpresa.
    -Sicuramente sarà soltanto qualche topo...-disse Claw ghignando.
    Malkia a quelle parole, iniziò a ridere e disse:
    -Ammirate e piangete!
    Non appena videro che cosa aveva preso, rimasero a bocca aperta: era la stessa zebra che avevano visto poco prima.
    -Ma...
    -Quella...
    -Sorprese, vero? L'ho vista mentre stava correndo da qualche parte. Doveva aver visto qualcosa che l'ha spaventata!-spiegò Malkia mentre guardava soddisfatta le loro facce.
    Intanto Kisasi si trovava poco lontano da lì, mentre osservava uno sciacallo adulto che si stava riposando senza nessun altro della sua specie lì intorno.
    "Cacciano anche gli sciacalli, eh? Bene! Adesso gli farò vedere chi sono!"
    Si mise in posizione, pronto ad attaccare quando sentì qualcuno che parlava poco distante da lì. E probabilmente lo sentì anche lo sciacallo perché questo subito iniziò a correre, facendo infuriare Kisasi.
    "Fantastico, è fuggito! Sarà meglio che chiunque sia stato, abbia una buona giustificazione per iniziare una discussione proprio durante la mia battuta di caccia!"
    Così iniziò a seguire le voci finché non vide che a parlare era stata Baridi e una leonessa adolescente dal manto chiaro, ma sporco di fango e dagli occhi rossi.
    "Cavolo! Questa deve essere Kiwa! Se faccio piano, forse non si accorgono di me..."
    Ma prima che riuscisse a fare qualsiasi cosa, Baridi lo notò e subito disse:
    -Kisasi! Bene, avevo proprio bisogno di qualcuno che mi aiutasse a battere questa scocciatura!
    -Davvero? Scocciatura è il miglior insulto che ti sia venuto in mente?-la derise Kiwa-Piuttosto questo è il nuovo arrivato, eh? Ieri non ho avuto l'onore di conoscerti perché ero impegnata altrove!
    -Sì...io sono Kisasi!-rispose lui, intimorito dalla sua muscolatura.
    Kiwa lo studiò per paio di secondi e poi disse:
    -Ma che hai fatto all'occhio sinistro?
    -Ehm...un brutto incidente con...un altro cucciolo...-mentì lui, non volendo raccontare di come si fosse procurato quella cicatrice.
    -Che peccato! Hai dei bellissimi occhi verdi, sai? Anche il mio compagno li ha identici come i tuoi!
    -Compagno?!-disse in tono sorpreso Baridi.
    -Perché sei così stupita?-le ringhiò Kiwa.
    -Perché non ci sono maschi della tua età nel nostro branco! Quindi deve essere per forza un leone vagabondo!
    -E se anche fosse?
    -Niente! Solo che...dubito che Uzuri approverebbe...-disse lei, malignamente.
    Ma Kiwa non si scompose e anzi sorrise e disse:
    -Uzuri lo sa già e non gli importa!
    -Cosa?! Ma lei...
    -Lei non è mia madre e posso fare tutto quello che voglio! A differenza di te...
    In quel momento arrivò proprio il compagno di Kiwa, un adolescente dal manto giallo, dalla criniera nera e dagli occhi verdi luminosi proprio come Kisasi.
    -Kiwa! Ti ho cercata dappertutto! Ma dove ti eri cacciata?
    -Scusa Hamu, ma ero impegnata con questi due!
    -Non gli hai fatto del male, vero?-chiese lui in tono preoccupato.
    -Ma per chi mi hai preso? Li ho solo provocati un pò, tutto qui!
    -Ascolta, mio padre vuole che lo raggiungiamo al più presto! Le sue iene hanno di nuovo fame!
    -Iene?-domandò Baridi-Un leone che ha come servi delle iene? Questa è nuova! Pensavo che solo Scar ne fosse in grado!
    -Per caso volete venire? O siete troppo codardi?-disse Kiwa ghignando.
    -Certo che veniamo!-le rispose irritata la cucciola.
    "Già...potrebbe essere davvero interessante!"
    Kisasi non riusciva a togliersi dalla testa ciò che Fisi aveva detto a Deni riguardo a Bahari, il suo vecchio compagno:
    "Scar ricompensò Bahari donandogli del cibo e qualche iena che potessero servirlo!"
    Il pensiero che Hamu potesse essere un altro figlio di Bahari non fecero che fargli crescere la paura, ma cercò di non dimostrarlo e proseguì senza dire più niente.
    Hamu e Kiwa li condussero poco oltre i confini del regno di Uzuri, dove ad attenderli c'erano almeno una decina di iene e un leone, dal manto dorato, dalla criniera nera e sopratutto dagli occhi Verdi proprio come quelli di Hamu e Kovu.
    -Hamu! Vedo che hai portato degli amichetti!-disse il leone in tono annoiato.
    -Scusa il ritardo papà...tieni ti ho portato questo!-rispose suo figlio, porgendogli un pezzo di zebra.
    -Non darlo a me...pensa piuttosto a nutrire le iene! Sono affamate! Ora occupiamoci delle presentazioni!-disse suo padre guardando i due cuccioli-Chi è questa bellissima cucciola?
    -Io sono Baridi!-rispose in tono sgarbato lei.
    -Bene! E invece questo giovanotto?-domandò lui, ignorando il modo in cui Baridi gli aveva parlato.
    -Mi c-chiamo K-Kisasi...
    -Piacere di fare la vostra conoscenza! Io sono Bahari!
    "È lui!"
    Kisasi cominciò a tremare dalla paura. Quel leone era malvagio e di certo non si sarebbe fatto scrupoli ad uccidere qualche cucciolo, se fosse stato costretto.
    "Che faccio? Se scopre che sono figlio di Zira e nipote di Deni... mi ucciderà senza esitazione! Non vorrebbe mai rischiare che io possa rivelare qualcosa su di lui a suo figlio o a qualcun'altro...anche se non ha ancora la conferma se io so qualcosa su di lui o no, non credo che possa cambiare più di tanto...devo tornare nel regno di Uzuri e subito!"
    -E ditemi, voi siete parte del branco di Uzuri e provenite da qualche altra parte? Perché anche io sarei interessato a vivere nel suo regno e magari...diventare re, un giorno!-disse Bahari nel tono più innocente possibile.
    -Io e mia madre siamo venute qui molto tempo fa...Kisasi giusto ieri!-rispose Baridi.
    -Davvero? E sei venuto da solo?
    -Ehm...no! C'era anche una mia amica che...
    -Intendo, senza nessun adulto?-domandò il leone con sguardo penetrante.
    -No...io e lei abbiamo fatto il viaggio da soli...
    -Davvero? Che coraggiosi! Ma da qualche parte dovrete pur venire!
    -Ehm...ecco io...provengo dalle terre di nessuno...
    Gli occhi di Bahari si illuminarono di colpo.
    -Le terre di nessuno? Vuoi dire quel territorio vicino al regno di Scar?
    -Adesso è il regno di Simba!-precisò Baridi.
    -Simba? Perché si chiama così? Cos'è successo a Scar?
    -È stato spodestato e tutti i suoi seguaci sono stati esiliati nelle terre di nessuno!-rispose sempre Baridi.
    -Davvero? Sono stato nel regno di Scar una volta...è stato molto tempo fa...
    -Davvero papà?-chiese Hamu.
    -Sì, figliolo! È stato poco prima che ti rincontrassi dopo tanto tempo...ma la vita da servo non faceva per me, quindi ci rimasi per poco tempo! Ma fu un viaggio davvero...interessante e fruttuoso!-disse Bahari in tono deplorevole e crudele.
    -Ehm...già! Credo che sia meglio se torniamo adesso! Dobbiamo ancora catturare le nostre prede, vero Baridi?
    -Come mai tanta fretta? Avete forse paura?-li canzonò Kiwa.
    -No! Ma Kisasi ha ragione e dobbiamo prendere le nostre prede! Perciò addio!-replicò Baridi, furiosa.
    -Sì, certo! Sei solamente una codarda come tua madre!
    Non appena sentì Kiwa insultare Bianka, Baridi caricò verso di lei, colpendola al petto.
    -Non osare insultare mia madre!-le gridò con rabbia.
    -Ho toccato un tasto dolente?-chiese Kiwa mentre si rialzava a causa della botta presa-Forse hai ragione! Tuo padre era peggio di lei!
    -Tu...-le ringhiò Baridi.
    -Non è vero? Trattava te e tua madre come delle schiave! Metti insieme una codarda e un idiota e cosa esce fuori? Tu! Ah! Ah! iniziò a ridere malignamente.
    Kisasi si sarebbe aspettato che Baridi rispondesse all'offesa con un altro attacco, ma invece lei si voltò e cominciò a correre con le lacrime agli occhi.
    -Baridi, aspetta!-le gridò da dietro.
    Ma la cucciola non si fermò e continuò a correre, seguita da Kisasi, nella speranza di calmarla.
    -Vai a correre dietro quella psicopatica, vai!-gli gridò da dietro Kiwa.
    -Non avresti dovuto insultarla!-la rimproverò Hamu.
    -Sei così ingenuo! Baridi si merita questo e molto di più!-replicò lei.
    Intanto Kisasi era finalmente ritornato nel regno di Uzuri e aveva raggiunto Baridi che si era messa davanti a un piccolo lago.
    -Baridi! Non devi starla a sentire! È solamente...una stupida!-cercò di consolarla lui.
    -Kisasi...ho bisogno di chiederti un favore...-gli disse, senza smettere di guardare la propria immagine riflessa.
    -Un favore?
    -Sì...è una cosa molto semplice... non dire niente di quello che ha detto Kiwa...
    -Vuoi dire, che le altre leonesse non sanno del passato tuo e di tua madre?
    -No...non vogliamo che lo scoprano...
    -Puoi stare tranquilla che non lo dirò a nessuno!
    -Me lo prometti?
    -Certo...
    -Grazie mille! Di solito non mi metto a piangere, però...non so cosa mi sia successo oggi...
    -È perfettamente normale che tu ti sia messa a piangere! Chiunque l'avrebbe fatto...
    -Ma io non voglio essere chiunque...
    -Cosa intendi?
    -Voglio dire...spero di diventare regina un giorno e di poter regnare sul mio regno...
    -Bè, credo che sia più o meno il sogno della maggioranza dei leoni...
    -Già... Sai...quel leone, Bahari, era davvero inquietante...
    -Già...inquietante è dire poco! Credi davvero che Uzuri gli permetterà di unirsi al nostro branco?
    -No...almeno non credo...
    -Sarebbe un disastro se davvero un giorno diventasse re...
    -Oh, io non glielo permetterei...se capisci cosa intendo...-sghignazzò lei, ripresasi subito dopo la promessa fatta da Kisasi.
    -Sì, capisco...-rispose lui in tono indecifrabile.
    -Adesso concentriamoci sul trovare la tua preda!
    -Cosa? E la tua, allora? E perché mi vuoi aiutare?
    -Non ti preoccupare! Hai visto quanto l'istruttrice mi adora...non mi dirà nè farà niente se per una volta, non le porto qualcosa...e poi perché non dovrei aiutarti? Tu l'hai appena fatto per me!
    A quel punto iniziò a studiare il terreno e ad annusare l'aria.
    -Aspetta qui!-disse, prima di scomparire fra i cespugli.
    "Certo che è strana...però se mi aiuta con la caccia, non mi lamento di certo!"
    Baridi ritornò pochi minuti dopo con il corpo di un cucciolo di antilope.
    -Ehm...ecco qua! Scusa se ci ho messo un pò, ma ho dovuto fare davvero attenzione a non farmi scoprire...
    -Wow! Grazie, ma come facciamo con l'istruttrice? Ha detto che si accorge se qualcuno bara o no...
    -Non preoccuparti! In realtà di come li prendiamo non gli importa niente, basta solo che gli portiamo qualcosa da mangiare!-gli disse, strizzandogli l'occhio.
    -Sei sicura?
    -Sicurissima!
    -Va bene...a questo punto direi che possiamo partire...
    Così tornarono al punto di ritorno dove Malkia e l'istruttrice li stavano aspettando.
    Come aveva detto Baridi, quest'ultima non si interessò di come Kisasi fosse riuscito a catturare l'antilope nè che la sua allieva prediletta non avesse portato nulla. Così sia Malkia, Kisasi e Baridi furono liberi di andare a differenza di Pua e Claw che furono costrette, come promesso a passare tutta la giornata con l'istruttrice.
    Kisasi mantenne la parola data a Baridi e non disse nulla della lite con Kiwa e giocò con lei per tutto il resto del giorno.
    "Non è poi tanto male! Malkia aveva ragione, dovrei imparare a conoscere meglio gli altri prima di giudicarli!"
    Quando poi arrivò la sera, il trio tornò alla rupe dove Uzuri li stava aspettando.
    -Bene, piccoli miei! Adesso se non vi dispiace, vorrei parlarvi di qualcosa di molto importante!
    Tutti e tre si fermarono e guardarono la regina con perplessità.
    -Kisasi, Malkia...è ora di far valere il nostro patto! Vi ho osservati e ho visto che vi siete integrati bene nel mio branco, ma tutto questo è stato possibile grazie a me che vi ho accolti! Ed è giunto il momento per voi di ripagarmi per la mia bontà! Domani partiremo per andare a conquistare un regno a Sud e voi mi aiuterete!
    Le facce di Kisasi e Malkia si allungarono.
    -Vi consiglio di dormire bene questa notte, perché domani avrete bisogno di parecchie energie! Ah, ovviamente verrai anche tu Baridi! Fa sempre comodo avere qualche cucciolo in più per fa intenerire gli altri...
    -Aspetta! E come lo conquisteremo il regno, noi quattro da soli?-chiese Malkia.
    -Oh, non saremo solo noi quattro, ma verrà tutto il branco! Ma toccherà a noi la parte più complicata: fingeremo che io sia vostra madre e che ci siamo persi e stiamo per morire di fame, insomma faremo pietà a quegli sciocchi leoni a cui soffieremo il regno! In un modo o nell'altro otterremo la loro fiducia e ci faremo svelare quali sono i punti strategici che durante la notte non vengano pattugliati dalle sentinelle...
    -Sentinelle?-disse Malkia incuriosita, non conoscendo il significato di quella parola.
    -Sono delle guardie che sorvegliano il confine, come gli uccelli per esempio...-gli spiegò Baridi.
    -E quando avremo ottenuto quelle informazioni, allora manderò uno di voi a riferirle alle altre che aspetteranno pazientemente oltre il confine del regno...e quando sarà finalmente notte e tutti i leoni dormiranno...
    Uzuri scoppiò in una lunga e fredda risata.
    Una volta entrati dentro la grotta, Baridi non capiva il perché del continuo agitarsi di Kisasi e Malkia.
    -Non capisco di cosa vi preoccupiate tanto! Io l'ho già fatto una volta e sono uscita perfettamente sana ed illecita!
    -Ma qui si tratta di vite innocenti, non possiamo fare finta di niente...-iniziò a gridare Malkia.
    -Mi dispiace, ma non avete altra scelta! Se volete che Uzuri non vi faccia del male, dovrete aiutarla...anche a costo di ferire o uccidere degli...innocenti!
    -Ormai è troppo tardi per tirarsi indietro, dobbiamo farlo...-disse Kisasi rassegnato.
    "Volevo tanto fare il duro e il cattivo e ora ho ottenuto quello che mi merito...che mi serva da lezione!"
    Malkia a quel punto, visto che nessuno diceva più niente, si mise sdraiata a pensare.
    "Fantastico! Figurarsi se potevo essere felice...dopo tanto tempo finalmente avevo avuto una giornata senza tristezza e adesso, mi vengono a dire che dovrò conquistare un regno...perché abbiamo fatto quella promessa?! E la cosa peggiore è che l'abbiamo proposta noi! Credevamo di farcela, ma...ci sbagliavamo!"
    Così il loro primo e ultimo giorno di pace nel regno di Uzuri finì.

    Edited by Kisasi8 - 10/7/2018, 13:35
     
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