Il re leone: un' unica realtà

Questa è la nuova versione della mia prima FF scritta un pò di tempo fa.

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  1. Kisasi8
     
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    Capitolo 6

    Kopa cercò di correre il più velocemente possibile, ma si rese presto conto che la sua inseguitrice era più veloce di lui.
    Inoltre un pensiero lo continuava a tormentare: Malkia era rimasta da sola contro gli altri cuccioli e non osava immaginare cosa le sarebbe potuto accadere. Così prese una decisione.
    Si nascose dietro una roccia in attesa che Vitani arrivasse, sperando di poterla prendere di sorpresa.
    "Devo saltarle addosso e immobilizzarla! Poi in un modo o nell'altro devo tornare a prendere Malkia."
    Quando la cucciola finalmente arrivò, Kopa usò tutte le sue energie per fare un salto abbastanza alto da poterla atterrare e in un attimo le fu sopra.
    -Ti ho presa! Adesso sei tu che sei in trappola!
    Vitani ringhiò e cercò di togliersi di dosso Kopa, fallendo.
    -Levati! O giuro che ti...
    -Non puoi fare nulla! Adesso ascoltami bene! Noi torneremo indietro e faremo uno scambio: io mi riprendo la mia amica e tu puoi tornare dai tuoi compagni! È chiaro?
    -Non se ne parla proprio!
    -Come tuo futuro re...
    -Tu non sarai mai il mio re...
    -Ma come osi...
    -Oh, scusa! Non te l'aspettavi?-ghignò Vitani-Sei sempre abituato ad avere tutto quello che vuoi, vero? Non questa volta!
    -Senti...possiamo risolverla a modo mio oppure possiamo andare da mio padre. Decidi tu come fare...
    A quel punto Vitani fece una faccia inferocita e disse:
    -Non è...
    -Scegli tu!
    -E va bene!-ma la sua espressione continuò ad essere carica di rabbia e odio.
    -Ma sia chiaro: ti tengo d'occhio!
    -E fai bene!-disse lei in un tono sadico.
    Kopa lasciò così andare Vitani e insieme partirono per tornare dagli altri.
    A un certo punto lungo la strada, la cucciola vide che proprio lì vicino c'era un piccolo dirupo con sotto un fiume.
    "Questa è la mia occasione!"
    A quel punto partì a tutta velocità, non permettendo a Kopa neppure di accorgersi cosa stesse succedendo, verso il dirupo e si buttò.
    "La riva non è tanta lontana! Posso arrivare dall'altra parte e tornare dagli altri!"
    Una volta tuffatasi ci mise qualche secondo a riemergere e a vedere la terra. A quel punto partì, cercando di imitare gli stessi movimenti che aveva visto fare agli ippopotami nel poco tempo che aveva vissuto nelle terre del branco. A un certo punto però sentì una voce che gli gridò:
    -Attenta!
    Si voltò e vide che a gridare era stato proprio Kopa.
    -Tanto non mi riprenderai mai!
    -No! Sul serio! Attenta! Dietro di te!-gridò sempre Kopa con un espressione di puro terrore.
    A quel punto Vitani si voltò e vide che due coccodrilli si stavano avvicinando rapidamente a lei.
    Subito iniziò a muoversi il più velocemente possibile, ma i suoi inseguitori erano troppo veloci.
    A quel punto fece una cosa che non credeva aver mai potuto fare: iniziò a piangere e a supplicare.
    -Vi prego! Non uccidetemi!
    Ma i coccodrilli la ignorarono e continuarono ad avvicinarsi.
    -Aiuto!-iniziò a gridare.
    In quel momento uno dei due coccodrilli aprì la bocca per poterla mordere e Vitani si era già data per spacciata, quando Kopa saltò sulla bocca del coccodrillo, chiudendola.
    -Presto! Scappa!
    A quel punto la cucciola ricominciò a muoversi e giunse finalmente a terra. Voltandosi vide che Kopa era caduto dalla testa del coccodrillo ed era finito a sua volta in acqua.
    "Bene! Adesso quei due se lo mangeranno per benino e io mi godrò lo spettacolo!" pensò Vitani.
    Kopa però riuscì a schivare morso di uno dei due coccodrilli e cercò di voltarsi per raggiungere la terra.
    Ma in quel momento l'altro coccodrillo gli bloccò la strada, impedendogli di proseguire.
    -Ti prego! Aiutami!-gridò a Vitani.
    "Che ti importa! Lui è il tuo nemico!" si disse tra sè e sè Vitani.
    Ma in quel momento qualcosa scattò in lei e senza che se ne rendesse conto neanche, partì per ritornare in acqua e colpire di sorpresa a un occhio il coccodrillo, facendolo urlare di dolore e permettendo così a Kopa di scappare.
    I due finalmente riuscirono ad arrivare alla riva insieme.
    -G-Grazie...-disse Kopa-Sai...per un attimo, ho pensato che mi avresti lasciato lì...
    -Hai pensato bene...
    -Ma allora perché mi hai salvato?
    -Diciamo che voglio che tu soffra maggiormente che finire divorato da due coccodrilli! Ecco tutto...
    -E hai rischiato la tua vita solo per questo?-disse Kopa con tono ironico.
    -Per cos'altro avrei dovuto rischiare? Sentiamo!-disse lei in tono furioso.
    - Perché in fondo tu sei buona!-disse lui con un sorriso beffardo.
    -Ma cosa stai dicendo? Io sono crudele e non ho pietà per nessuno!
    -Ma davvero? Io non ci credo! La verità è che tu sei buonissima!
    -Se non la smetti, ti ammazzo!-disse, balzandogli sopra.
    -Ma non volevi ammazzarmi già prima? O hai ancora cambiato idea?
    -Ma cosa...come osi!
    A quel punto lei gli saltò addosso.
    -Allora, sentiamo: tu perché mi avresti aiutata?-gli ringhiò lei.
    -Perché nessuno merita di morire così, neppure tu! Sarebbe da pazzi e da mostri lasciare che qualcuno venga divorato così!
    -Risparmiami le tue lezioni morali! Adesso andiamo!
    Vitani si tolse da sopra Kopa e cominciò a camminare.
    -Dove?-domandò lui sorpreso.
    -Non volevi fare lo scambio? Muoviamoci!-disse lei in tono seccato.
    -Oh...naturalmente...
    Così i due proseguirono fino a tornare dagli altri. Malkia era ancora prigioniera di Furaha e Kovu, mentre Kisasi si stava toccando la testa, lamentandosi.
    Quando videro che Kopa e Vitani stavano vendendo insieme e senza che nessuno dei due mostrasse segni di apparente ostilità verso l'altro, rimasero scioccati.
    -Che cosa è successo?-domandò Kovu.
    -Lascia perdere!-disse Vitani.
    -Ascoltate! Adesso voi libererete la mia amica e io lascerò andare...scusa non mi ricordo il tuo nome...-disse Kopa in tono imbarazzato.
    -Vitani!-ringhiò lei.
    -Ecco! Vitani! Io lascerò andare Vitani!
    -Ma lei non è tua prigioniera!-disse Furaha.
    -Infatti! Non la stai neppure trattenendo-osservò Kisasi.
    -Invece sì!
    E dette queste parole Kopa mise la propria zampa sulla coda di Vitani.
    -Visto! Lei è mia prigioniera!
    -Questo non è trattenere! Ci stai prendendo in giro!-gli urlò Kisasi.
    -Uffa! Certo che siete noiosi!-sbuffò Kopa.
    A questo punto mise sotto Vitani, bloccandola.
    -Adesso vi va bene?-disse lui annoiato.
    -Che situazione ridicola!-commentò con disgusto Vitani.
    -Allora accettate l'accordo?-urlò Kopa.
    -Ma perché dovremmo? Vitani può benissimo liberarsi da sola!-disse Kovu.
    -No, Kovu! Sono veramente prigioniera...non lo vedi?-disse lei con scarso interesse.
    -Non capisco se sta scherzando oppure se è seria...-disse Furaha a Kisasi.
    -Allora?-urlò nuovamente Kopa.
    -Ma che stai facendo Vitani? Liberati, forza!-urlò a sua volta Kovu.
    -Te l'ho detto Kovu... non posso...non lo vedi? Aiuto...aiuto...
    -Sentito? La vostra amica sta morendo dalla paura!-disse Kopa con finta cattiveria.
    -Ma...sta palesemente fingendo!-gridò dalla rabbia Kisasi.
    -No...non lo vedi? Conto fino a tre...uno...due...-iniziò Kopa.
    -E va bene! Lasciamo andare la tua amica!-disse Kovu.
    -Cosa?!-gridò Kisasi.
    A quel punto Kovu e Furaha lasciarono andare Malkia che subito andò al fianco di Kopa, il quale a sua volta lasciò Vitani.
    -Andiamo Kopa!-disse Malkia.
    -Andiamo anche noi!-disse Vitani.
    -Ma...-disse Kisasi, non credendo ancora ai suoi occhi a quello che era appena successo.
    -Coraggio...-gli disse Furaha.
    Sulla strada del ritorno Kopa e Malkia rimasero in silenzio per la maggior parte del tempo, finché non fu lui a rompere il silenzio:
    -Per favore, non dire niente a mio padre!
    -Cosa?! E perché?-domandò lei stupefatta.
    -Ecco...il fatto è che...se glielo diciamo...rimanderà la mia lezione per stanotte...e io...ci tengo particolarmente...
    -Ma...
    -Ti prego Malkia...
    Lei lo guardò con espressione interrogativa e infine disse:
    -E va bene! Anche se non mi piace, lo farò...
    Intanto Vitani si stava interrogando sul suo gesto:
    "Cosa mi è venuto in mente? Avrei potuto stendere Kopa subito eppure ho preferito farmi umiliare...non ha senso...ho finto di essere in pericolo...per lui? Forse...volevo che avesse successo e che intimorisse gli altri? Non lo so..."
    Una volta ritornati nelle terre di nessuno, Kovu andò a riposare nella grotta, mentre gli altri si misero a parlare fra di loro.
    -Che cosa ti è preso? Era davvero così forte?-domandò Kisasi.
    -Sì...pure io sono rimasta stupita-mentì Vitani.
    -Accidenti! Devi aver avuto paura!-disse Furaha.
    -Più che altro rabbia! La prossima volta che lo vedrò , sarò preparata e non fallirò!
    I tre discussero ancora per un pò finché il cielo non si fece scuro. A quel punto Furaha si fece triste.
    -Sapete...è stato proprio di notte che la mie terre sono state attaccate e distrutte...
    -Non ci hai mai raccontato com'è successo...-disse Vitani.
    -Se non vuoi parlarne lo possiamo capire...-le disse Kisasi.
    -No...ho bisogno di parlarne con qualcuno...ecco...il fatto è che...io e la mia famiglia stavamo dormendo dentro una grotta insieme agli altri leoni...era stata una giornata di festa visto che il re, mio padre, si era appena sposato con una leonessa proveniente da un altro regno che era venuto insieme alle sue leonesse...così quando siamo andati tutti a dormire tardi eravamo parecchio stanchi...così ci siamo addormentati subito...e poi...
    Furaha si bloccò.
    -E poi cosa?-domandò Vitani, pur avendo già intuito la risposta.
    -Poi durante la notte...tutte le leonesse dell'altro regno si sono alzate e senza che qualcuno se ne accorgesse hanno cominciato ad uccidere tutti quanti nel sonno...e la nuova regina...era una loro complice...era Uzuri...solo dopo ho scoperto che questa leonessa va di regno in regno e diventa compagna di mio padre per poi ucciderlo la stessa notte in cui si misero insieme...
    -Che cosa è successo dopo?
    -Quando mi sono resa conto dell'accaduto era già troppo tardi... la mia famiglia era morta...mio padre...mia sorella...e stavano per fare la stessa cosa a me, ma sono subito partita il più velocemente possibile e penso che questo mi abbia aiutato...le leonesse credevano che stessi dormendo e sono rimaste stupite che fossi scappata così all'improvviso...e ho viaggiato per giorni per poi giungere qui...dove ho trovato voi...
    -Ma le cose sono migliorate per te, giusto? Voglio dire...sposerai Kovu...lui è il futuro re che prenderà il posto di Simba...-disse Kisasi.
    -Non lo so...-disse lei triste-...la verità è che ho accettato solo perché ho pensato...che se mi fossi sposata con Kovu, avrei avuto un esercito con cui potermi vendicare...di Uzuri...e della sua nuova scagnozza...
    -Nuova scagnozza?-domandò Vitani.
    -Sì...una leonessa che da quel che ho capito si era unità da poco a Uzuri...era insieme ad altre sue leonesse e ad alcune cucciole...
    -Ma perché c'è l'hai in particolare con questa leonessa?
    -Perché mentre Uzuri era impegnata ad uccidere mio padre, questa è stata la responsabile per la morte di mia sorella! E mentre lo faceva, rideva! Non potrò mai dimenticarla...lei e il suo manto bianco...
    -Scusa, come?-disse Vitani, credendo di non avere capito.
    -Ho detto che aveva un manto bianco! Perché?
    -N-Niente...è solo...che da queste parti avere il manto bianco è piuttosto raro...
    -E non solo lei...anche sua figlia... anche se forse lei è più tendente al grigio...una cucciola poco più grande di me...si è finta pure mia amica all'inizio...per poi tradirmi come tutti gli altri...
    -È terribile...-disse Kisasi.
    Furaha se ne stette zitta per un pò e poi disse:
    -Però avete ragione...alla fine ho conosciuto voi...e di questo sono contenta...le cose sono migliorate...
    A quel punto arrivarono Zira e Deni, di ritorno dalla caccia nelle terre del branco.
    -Dov'è Kovu? Devo dargli un pezzo di zebra da mangiare!-ringhiò Zira.
    -È nella grotta a riposarsi...-rispose Kisasi.
    Senza dire più niente Zira si diresse verso la grotta.
    -Mangiate!-disse Deni, appoggiando un altro pezzo a terra per loro.
    -Grazie zia Deni!-disse Vitani
    -Tu cosa mangerai?-chiese Kisasi.
    -Non preoccuparti...per stasera salterò il pasto...
    Così i tre mangiarono il pezzo di zebra e Kisasi non ci poteva credere: era la prima volta che mangiava un pezzo così grosso e che non fosse un avanzo.
    -È buonissima!-gridò entusiasta.
    -Che cosa è buonissima?-domandò una voce proveniente da dietro Deni.
    A parlare era stata una leonessa grigia e vecchia, a cui mancava un occhio.
    -Vedo che non segui le regole Deni! Zira ha ordinato di dare da mangiare a Kisasi solo gli avanzi...è già la seconda volta che lo fai...chissà quanto sarà arrabbiata quando lo saprà!-ghignò la leonessa.
    -Non oserai...-le ringhiò Deni.
    -Troppo tardi!
    La leonessa partì ed entrò dentro la grotta. Dopo neanche un minuto, l'urlo di Zira non tardò a farsi sentire:
    -Deni! Vieni qui, subito!
    La leonessa spaventata, andò dentro la grotta. Zira la stava attendendo furiosa, mentre la leonessa grigia e cieca a un occhio se ne stava seduta in angolo a ridacchiare.
    -Come hai osato infrangere le regole una seconda volta?! Se non fossi mia sorella, ti avrei già fatto uccidere!-ruggì Zira.
    -Non puoi continuare a trattare così Kisasi! Ha diritto anche lui di mangiare!
    -Fa silenzio! Solo io posso decidere cos'è meglio per lui! È mio figlio e non tuo!
    -Questo non c'entra niente! Lo so qual'è il motivo per cui lo tratti così: sei convinta che è stata per colpa sua se quella notte non hai potuto essere alla rupe dei re per difendere Scar! Ma non è così! L'unico vero motivo per cui tu non eri lì è perché eri accecata dalla follia e dalla rabbia!
    Zira rimase in silenzio per un qualche secondo e poi disse, sorridendogli:
    -Te l'ho già detto! Kisasi è mio figlio e non potrà mai essere il tuo carissimo Mwana!
    A quel punto Deni ruggì e saltò addosso a Zira.
    -Non permetterti di parlare di Mwana! Non osare neppure per un attimo...
    A questo punto Deni però si rese conto di avere perso completamente il controllo. Lasciò andare Zira e uscì dalla grotta con le lacrime agli occhi.
    -E così ho scoperto qual'è il punto debole di quella sciocca di mia sorella! Interessante!-esclamò Zira con un ghigno.
    -Vuoi che continui a sorvegliarla?-le chiese la leonessa vecchia.
    -Sì! Non perderla mai di vista!
    Quella notte mentre tutti dormivano, Vitani stava riflettendo:
    "Un manto bianco...anche la mamma ha cacciato una leonessa con un manto bianco...e aveva una figlia...e la scagnozza di Uzuri si era unità da poco a lei...non può che trattarsi della stessa leonessa...come si chiamava? Non mi ricordo bene...forse...Dianka...oppure...no! Ora ricordo: Bianka! E sua figlia si chiamava Baridi!
    A quel punto ebbe un tuffo al cuore:
    "Se la mamma non l'avesse esiliata, Bianka non avrebbe mai ucciso la famiglia di Furaha..."
    Quella stessa notte Simba e Kopa stavano guardando le stelle.
    -Non mi ero mai messo veramente a guardarle...sono bellissime...-disse Kopa.
    -Vero?
    -Tu lo facevi quando eri piccolo con il nonno?
    -Io...l'ho fatto solo una volta...
    -Davvero? E perché?
    -Perché...è stato l'ultimo momento di felicità che ho avuto con lui...
    -Oh...scusa papà...non volevo farti ricordare...
    -Non fa niente, non preoccuparti! Piuttosto ricordati sempre che le stelle ti faranno da guida...
    -E come?-domandò Kopa.
    -Tutti i grandi re del passato ci guardano da lassù...loro saranno sempre lì per guidarci verso un futuro migliore...
    -Davvero? È incredibile!
    -Anche io sarò lassù un giorno, perciò quando ti sentirai solo, ti basterà guardarle e io sarò lì...
    -Me lo prometti?
    -Te lo prometto!
    -Grazie papà!
    -Piuttosto...come va con Malkia? È davvero carina, non trovi?-disse Simba, ridendo.
    -S-Sì...insomma è sicuramente attraente...-rispose Kopa imbarazzato.
    -Sai molte leonesse credono che voi due finirete insieme...
    -Cosa?! No! Non succederà mai!
    -Sai, io dissi così quando mio padre mi disse che un giorno avrei finito con il sposare tua madre...
    -Ma non è questo il punto...è semplicemente che non voglio stare con lei...io...in verità, ho conosciuto una cucciola...
    -Davvero? E non vuoi dirmi chi è?
    -No! Non posso dirtelo!
    -Va bene...in fondo è una tua decisione...
    Quella notte Kopa non riuscì a dormire, a causa del pensiero di Vitani:
    "Devo rivederla! A qualunque costo!"-pensò.

    Edited by Kisasi8 - 13/9/2018, 14:46
     
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