Il re leone 4: Un'unica realtà'

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  1. Kisasi. 3
     
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    Capitolo 13

    Passarono alcuni giorni e non c'era stato ancora nessun attacco da parte delle forze di Kisasi. Simba intanto aveva ordinato alle leonesse di cominciare ad addestrarsi per diventare più forti e abili nel combattimento. Ma sapeva bene che nonostante tutto non sarebbero mai riusciti a vincere contro Kisasi.
    Kovu intanto passava le sue giornate con Kiara per tranquillizzarla sul fatto che non sarebbe mai accaduto niente a suo padre e a lui. Nala invece aveva chiesto dei consigli a Rafiki che però aveva detto che solo i grandi re del passato potevano proteggerli.
    Nelle terre di Kisasi, le leonesse intanto litigavano fra di loro perché volevano combattere e Kisasi non lo permetteva.
    -Non è giusto! Io voglio uccidere!-si lamentava Pua.
    Ma Baridi prese subito in mano la situazione per calmarle.
    -Schiocche! Non è con una sola battaglia che ci prenderemo il regno di Simba! Kisasi ha già preparato un eccellente piano e vederete che non fallirà!
    A quel punto tutte le leonesse si misero a ridere e a ruggire per la contentezza.
    Ma quella stessa notte nelle terre di Kisasi entrò una leonessa misteriosa che riuscì a superare la sorveglianza di alcune leonesse e andare nella caverna di Kisasi dove lui era ancora sveglio e non rimase sorpreso quando vide chi era.
    -Vitani! Siediti sorella! Sei venuta per morire?-chiese sorridendo Kisasi.
    Vitani però non sorrise e disse con serietà:
    -Perché hai fatto tutto questo? Hai ucciso, terrorizzato e distrutto ogni cosa che sarebbe potuto essere anche il minimo ostacolo per te! Cosa sei diventato? Questo non sei tu! Io ricordo un cucciolo giovane e buono che avrebbe tanto voluto conoscere il proprio padre e che avrebbe dato qualsiasi cosa per stupire la propria madre!
    Kisasi tranquillo le rispose:
    -Devi sapere che quando vivi da solo per tanti anni senza nessuno che ti ami e che sia lì per te quando ne hai bisogno, ti porta a credere che l'unico modo per avere qualcosa è toglierla agli altri e prendertela. E ormai di mio padre, non mi importa più! Era solo un pazzo che siccome non riusciva a diventare qualcuno, ha fatto fuori suo fratello e ha pure provato a eliminare il caro nipotino, senza successo. Per quanto riguarda Zira...io l'ho stupita. Gli ho dimostrato che avrei ucciso anche la mise attesa madre per ottenere qualcosa.
    Vitani era senza parole. Quello non poteva essere Kisasi...il cucciolo che ogni sera si metteva a guadare le stelle nel cielo, che faceva sempre domande su suo padre e che cercava sempre l'affetto della madre.
    A quel punto Vitani scappo' e fortunatamente non incontrò nessuno sulla sua strada.
    Intanto bardi aveva raggiunto Kisasi.
    -Vitani è stata qui, pochi minuti fa- disse Kisasi.
    -Cosa! Se mi avessi avvertito, ora lei sarebbe morta e sepolta!
    -Ma non hai capito. Io ho bisogno che lei sopravviva se vogliamo che il piano funzioni. Ma quando non servirà più potrai ucciderla.
     
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