Mashujaa wa zamani

prequel.. (o come si scrive..)

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  1. .:Kaizari:.
     
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    ahahahaahah iorody è un grande u.u bel capitolo come sempre^^ aspetto il prossimo =)
     
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    ^^ grazie ro =) dal prossimo si fa sul serio... =) molto sul serio =)
     
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    CITAZIONE (bau1200 @ 6/4/2012, 21:39) 
    ^^ grazie ro =) dal prossimo si fa sul serio... =) molto sul serio =)

    cavolo, perchè ho già l'impressione che vedrò arti volare a destra e a manca e sange scorrere a fiumi? ho paura D:


    cmq ce l'hai proprio con aika XD
     
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    xD mi serve una valvola di sfogo kun =) cmq per il gore c'e tempo =)
    kun commenta, che te ne pare? mi interessano i vostri commenti a riguardo =)
     
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    se non dico niente riguardo alla forma è perchè per me nn c'è nulla da segnalare, poi io nn sono affatto un esperto di forma quindi il mio giudizio sarebbe pure fuori luogo^^
    mi piace, e mi intriga, solo che nn posso sempre dire le stesse cose, così commento la storia^^
     
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  6. simba90(ale)
     
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    cmq ce l'hai proprio con aika XD

    Si.. è una mia pg... chissà perchè gli è rimasta in mente.. XD, ma ha una sorellina che si farà conoscere mejo di aika al gattone ^_^ XDD
     
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    CITAZIONE (simba90(ale) @ 7/4/2012, 02:37) 
    CITAZIONE
    cmq ce l'hai proprio con aika XD

    Si.. è una mia pg... chissà perchè gli è rimasta in mente.. XD, ma ha una sorellina che si farà conoscere mejo di aika al gattone ^_^ XDD

    la faccio crepare nel peggiore dei modi!!! e dire che volevo graziarla... XD
    cmq kun, se noti qualcosa che magari mi è sfugito, fallo notare, e grazie ancora =)
     
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  8. .:Kaizari:.
     
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    grande bau falla morire!!!!!!!!
     
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  9. Simba 11
     
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    Ho riletto tutto il capitolo ed è stupendo ^^
    Complimenti Bau^^
     
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  10. simba90(ale)
     
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    CITAZIONE
    la faccio crepare nel peggiore dei modi!!! e dire che volevo graziarla... XD
    cmq kun, se noti qualcosa che magari mi è sfugito, fallo notare, e grazie ancora

    CITAZIONE
    grande bau falla morire!!!!!!!!

    ecco... oltre la sorellina.. Aika avrà una figlioletta... preparatevi... muahahahaha :P
     
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    =) grazie a tutti =) shu, sta buono tu perchè ti stermino tutta la stirpe di aika!!! XD
     
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  12. Keyla
     
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    capitoli bellissimi micio =) e il modo di scrivere mi piace molto,lo sai =) xo..nn puoi concludere cosi il capitolo e farmi stare in ansia x la povera leonessa guaritrice ke e' in mezzo alla tempesta T.T...
     
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    ^^ grazie amore mio =) i prossimi però... non credo che li apprezzerai molto... XD tornano quei "due"... XD
    mao mao... possho dirti una cosha?? ^^"""
    ti voglio troppo bene cucciolotta mia!!! quel bene che si chiama amore!!!
     
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    Anime spettrali


    A qualche chilometro di distanza, su una piccola pianura, una profonda insenatura si era aperta dal nulla, causando forti scosse sismiche.
    Non era una comune spaccatura, pulsava al suo interno una luce soffusa, dalle tonalità rosso- violaceo.
    L'erba fitta, sferzata da una leggera brezza gelida proveniente dalle montagne innevate, si muoveva a ritmo costante, ondeggiando.
    Nell'oscurità della notte, quel bagliore cremisi creava ombre spettrali sulla pianura, accentuate dal continuo oscillare delle fronde arboree.
    Alcuni animali selvatici, attirati da quel bagliore insolito, si avvicinarono cauti , incuriositi dallo strano evento.
    Improvvisamente il tenue bagliore esplose illuminando a giorno l'intera pianura, gli animali terrorizzati scapparono disperdendosi in ogni direzione, e da quella ferita della terra schizzarono fuori due sfere, grandi come un pugno, una verde smeraldo, l'altra blu elettrico, salirono alte nel cielo, poi caddero sul terreno, l'impatto sprigionò energia, energia che incendiò l'erba formando un cerchio di cenere.
    Il bagliore calò vertiginosamente di intensità, mentre si stava alzando un banco di spessa nebbia plumbea attorno a quelle piccole sfere.
    Passarono alcuni istanti prima che la spessa nebbia si dissolvesse, lasciando al suo posto le sagome di due leoni, di media statura, immobili, sembrava che neanche stessero respirando.
    Passò molto tempo, poi in modo appena percettibile, i leoni mossero gli arti; erano debolissimi.
    La luce dalla frattura del terreno continuava a rendere spettrale la piccola pianura, impediva in oltre di riuscire a capire la livrea del manto di quei leoni, venuti da chissà dove.
    Lentamente le palpebre dei felini si aprirono, la luce di quella fenditura del terreno, riflettè in un bagliore cremisi nei loro occhi.
    Passò ancora molto tempo, entrambi i leoni erano sempre immobili sul terreno, ormai era notte fonda, quando un'improvvisa scossa di terremoto sconquassò la tranquillità che stava dimorando.
    -Loinaar... dobbiamo recuperare immediatamente le forze..-
    Una voce profonda, roca, uscì dalla gola di uno dei due leoni distesi a terra.
    Gli occhi dell'altro leone si fecero tristi, ma poi quest'ultimo annuì.
    Entrambi socchiusero gli occhi, e un flusso costante di energia raggiunse i loro corpi donando nuovo vigore, ma nello stesso momento, molte piante cessarono di vivere.
    Riuscirono appena ad alzarsi in piedi entrambi, quando un bagliore improvviso esplose di nuovo.
    -CHIUDIAMO LA FALLA!!!!-
    Un ruggito diede l'ordine, ed entrambi i leoni unirono la loro energia indirizzando il flusso verso la spaccatura del terreno.
    Lo sforzo fu notevole, la fenditura rifiutava di chiudersi, come se ci fosse una forza uguale e contraria che ne impedisse la chiusura.
    Entrambi i leoni avevano sul muso i segni della fatica, entrambi tremavano vistosamente, un feroce ringhio era presente sui loro musi.
    Gli occhi dei due leoni si incontrarono per un breve istante, quell'attimo fu sufficiente per l'intesa tra i due; con un ultimo sforzo, convogliarono tutta l'energia rimasta nei loro corpi in quella fenditura, contro quella forza che gli impediva di chiudersi, coscenti entrambi che avrebbero avuto a disposizione solo ed esclusivamente quel tentativo.
    Non dovevano fallire per nessuna ragione.
    Un' intensa esplosione di luce seguita da un fortissimo boato sconvolse l'equilibrio di quella piccola pianura, l'intenso calore generato arse all'istante tutte le piante, alberi e arbusti presenti.
    Quando tutto ebbe termine, rimasero soltanto i corpi dei due leoni svenuti a terra, adagiati sulla cenere incandescente, mentre i tronchi degli alberi stavano ancora bruciando con vigore data la brezza che soffiava incessantemente e in modo costante.
    Lentamente la notte lasciò il posto al nuovo giorno, i sole comparve all'orizzonte, e i tiepidi raggi solari riscaldarono il paesaggio, già si udiva il cinguettare degli uccellini che si stavano svegliando dal torpore della notte.
    Su un tappeto di cenere, giacevano ancora i corpi dei due leoni, immobili, fino a quando il sole non li raggiunse illuminandoli.
    Un leone si svegliò improvvisamente, sgranando gli occhi, inspirando profondamente come se fino a quel momento fosse stato in apnea, tossì ripetutamente sputando un grumo di sangue, cercò di rialzarsi, ma cadde pesantemente a terra.
    Ora stava ansimando pesantemente, digrignando i denti, e dopo qualche minuto, cercò nuovamente di rialzarsi, la testa gli pulsava intensamente, strizzando gli occhi e facendo uso delle ultime energie rimaste, riuscì a sollevarsi da terra.
    La vista annebbiata non gi permetteva di vedere nulla, solo un alone attorniato dalla nebbia, non riusciva a capire dove si trovava, gli arti gli tremavano incessantemente, il sole alle sua spalle proiettava la sua ombra sul terreno.
    Ogni piccolo movimento causava una scossa di dolore che gli percorreva tutta la colonna vertebrale fino ad entrare prepotentemente nel cervello come uno spillo.
    Lentamente mosse un passo, sentiva lo scricchiolio della cenere sotto le sue zampe, non riusciva ancora a capire che cosa fosse successo; i suoi movimenti erano lenti, trascinava gli arti, si muoveva a fatica, ogni passo nella sua mente era come se fosse stato l'ultimo.
    Inciampò pesantemente in qualcosa, qualcosa di grande, rovinandogli addosso.
    "Questa è la fine..." Pensò, poi tutto si fece nero.
    Stava ormai sopraggiungendo la sera, i corpi dei leoni giacevano sempre li, nella stessa posizione, sopra di loro volteggiavano i primi mangiacarogne che li avevano avvistati.
    Alcuni grossi corvi erano già scesi a terra e si stavano avvicinando al loro banchetto.
    Uno di loro si stava avvicinando verso i leoni immobili, e con gli occhi tondi stava osservando tutt'attorno, poi un potente colpo di becco affondò nelle carni feline.
    Il corvo rimase immobile in quella posizione, il becco sempre conficcato nel ventre del leone a terra, rimase immobile per diversi attimi, poi dopo un'improvviso tremore, cadde a terra, privo di vita.
    La stessa cosa successe ad altri due volatili, poi le palpebre del leone iniziarono a tremare.
    Lentamente una zampa si mosse e dopo pochi istanti, un leone color ocra si stava trascinando verso una zona erbosa, attorno a lui vi era solo cenere.
    Lentamente stava strisciando, ogni centimentro guadagnato costava una fatica immane, poi allungò una zampa, non sentiva più cenere, fredda, inanimata, ma sentì erba, sentì la linfa che scorreva al suo interno, sentì la vita.
    Quando risollevò la zampa, l'erba appena sfiorata, era appassita, piegata su se stessa, di un colore verde scuro, quasi grigia.
    Riuscì ad aprire un occhio, si guardò attorno, l'iride verde smeraldo si muoveva alla ricerca di qualcosa.
    Vide quello che stava cercando, un corpo adagiato sulla cenere, proprio di fianco a dove era lui prima, immobile completamente.
    Vide anche un albero immenso a pochi passi da dove si trovava,
    "Devo raggiungerlo. Mi serve energia.. e subito.." pensò tra se, e lentamente si mosse.
    Stava quasi per raggiungere il suo obiettivo, quando sopraggiunse una mandria di bufali, lui rimase immobile, non voleva farsi notare, sapeva del pessimo carattere di quegli animali.
    Non era in condizioni di difendersi, ma soprattutto era preoccupato per l'altro leone ancora a terra.
    Il branco si era fermato e stava brucando tranquillamente li attorno placidamente, avevano visto i leoni a terra, ma sembravano non dare importanza.
    Un cucciolo mosso da curiosità, si era avvicinato al leone sdraiato sulla cenere, ora lo stava annusando a distanza.
    Lentamente, si stava avvicinando, poi sfiorò col naso l'immobile felino.
    Rimase fermo immobile in quella posizione per alcuni secondi, i muscoli contratti risaltavano da sotto il pelo, aveva gli occhi sbarrati.
    Poi si accasciò a terra esanime.
    Immediatamente il branco di bufali si disperse, fuggendo terrorizzato.
    Il leone che poco prima giaceva immobile sulla cenere, svanì nell'aria istantaneamente, per comparire subito dopo di fronte ad un bufalo in piena corsa, l'impatto fu inevitabile.
    Si udì un tonfo sordo seguito immediatamente da uno scrocchio, simile ad un legno che si spezza, il leone non si mosse mentre il bufalo cadde a terra con gli arti anteriori spezzati muggendo di dolore.
    Una leggera coltre di nebbia apparve attorno all'animale ferito, il quale venne sollevato da terra, e portato innanzi al leone che ancora stava accuattato tra l'erba, poi venne adagiato sul terreno.
    Il leone ocra sollevò una zampa e la appoggiò sulla fronte del bufalo terrorizzato che cercò istintivamente di incornare l'arto ma senza riuscirvi; i disperati tentativi di fuga dell'animale cessarono all'istante. Con gli occhi sgranati, l'animale contrasse gli arti dal terrore, poi rimase immobile sul terreno.
    -Questa volta ci è andata davvero bene, non credo che la prossima volta saremo così fortunati.-
    Stava parlando una leonessa marroncino chiaro, dagli intensi occhi blu, in quel momento stava guardando l'ambiente circostante in cerca di eventuali pericoli, ma soprattutto, stava fissando un blocco di pietra fusa al centro di un'area interamente incenerita.
    -Rasur, mi hai sentito? Stai bene?-
    Lentamente il leone ocra si stava alzando, gli occhi verde smeraldo brillavano ai raggi solari come pietre preziose.
    -Si, ti ho sentito, sto bene Loynaar, grazie. Adesso dobbiamo controllare che il passaggio sia chiuso, poi potremo allontanarci.-
    La voce roca del leone echeggiava, come se chi stesse parlando fosse all'interno di una profonda caverna.
    -Era proprio necessario prosciugare tutta l'energia vitale di questo bufalo? Non potevi lasciarne un minimo per la sua sopravvivenza?-
    -Abbiamo bisogno di energia, non c'è piu il pozzo delle anime a tenerci in vita, quindi, fatti meno scrupoli da ora in poi,abituati all'idea.-
    -Lo so benissimo, ma potevi risparmiarlo lo stesso.-
    -Vogliamo parlare allora di chi hai usato tu per recuperare le energie? Guardalo.-
    La leonessa si voltò verso il cucciolo che era a terra, e lentamente gli si avvicinò esaminandolo con attenzione.
    -Hai ragione, ne ho assorbita troppa, non si salverà.-
    Detto ciò, appoggiò una zampa sulla fronte del piccolo, per poi toglierla pochi istanti dopo.
    Il cucciolo era immobile a terra, senza vita.
    -Avrebbe sofferto e basta, non c'era altra soluzione.-
    -Controlliamo il gate e poi andiamocene, questo posto non mi piace per niente.-
    -Dovremmo nascondere il passaggio, non è sicuro lasciarlo in vista.-
    -Lo stavo pensando anche io, infatti così faremo.-
    Con molta cirospezione, i due leoni si avvicinarono molto cautamente alla fenditura sigillata dalla roccia fusa, il loro avanzare sollevava piccole nuvolette di cenere, finchè non raggiunsero il loro obiettivo.
    La fenditura non emanava nessuna fonte di energia, ed era proprio questo che aveva importanza.
    Nessuno sarebbe potuto uscire di nuovo da quel passaggio.
    -Ricopriamolo di terriccio, poi faremo crescere un po di erba per cammuffare, tra qualche giorno sarà totalmente invisibile, e dimenticato per sempre.-
    Disposti parallelamente al gate sigillato, il leoni concentrarono le loro forze e uno strato di terriccio si spostò formando una superficie compatta, successivamente molti fili d'erba spuntarono dal terreno, fino a ricoprire quasi tutta l'area.
    Una volta terminato quel compito, i leoni si sedettero a terra ansimando.
    -Abbiamo consumato più energia del previsto, dobbiamo reintegrarla al più presto.-
    -Rasur, questa volta cerchiamo di limitarci a quella che ci serve.-
    -Vedremo, Loinaar, vedremo, non ha importanza adesso.-
    La leonessa squadrò il leone dagli occhi verdi, ma non protestò, poco dopo si avviarono verso le vicine colline, in cerca di fonti di energia per rifocillarsi.


    Edited by bau1200 - 7/8/2015, 04:46
     
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  15. .:Kaizari:.
     
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    bel capitolo bau^^ ma...questi nn sono i genitori di uno dei 2 demoni vero?^^"
     
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177 replies since 21/3/2012, 12:51   2537 views
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