Mashujaa wa zamani

prequel.. (o come si scrive..)

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    haahah il mio fedele lettore =)
    provvederò quanto prima =)
    ora però non so se fare succedere prima una cosa o un'altra... boh vediamo =)
    grazie ros =)
     
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  2. .:Kaizari:.
     
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    ehm...farle succede insieme? no eh? xD di niente cmq =)
     
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    vediamo =) vediamo =)
     
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  4. Keyla
     
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    *-* x una volta non rimango indietro*-* complimenti scemo =) bel capitolo e..MA GUARDA TUHUMA XD attento a rasur ke se si accroge...xD
     
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    grazie scmea XD
    appr, sai una cosa key? =)
    TI AMO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
     
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  6. Keyla
     
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    scmeo u.u....
    ti ci amo!!!! =)
     
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    amore lei =) ti amo da impazzire =)
     
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    Rabbia interiore

    Jormungr era rimasto tutta la sera a fissare i due cuccioli appena arrivati, senza che loro se ne riuscissero ad accorgere.
    Avevano rifiutato il cibo loro offerto ed erano rimasti soli in un angolo della caverna.
    Jody aveva cercato di parlare loro, ma invano, successivamente poi aveva abbandonato l'impresa.
    In quell'istante si trovava di fianco al leone grigio, i loro sguardi si perdevano nel nulla, oltre la grande pianura che si stagliava di fronte a loro.
    -Jody non sei riuscito ad alleviare la loro pena, vero?-
    -Purtroppo no Jormungr, credo che l'unica cura al loro stato d'animo sia il tempo.-
    Il leone grigio era molto pensieroso anche se non voleva darlo a vedere.
    -E di Lex invece? Che mi dici?-
    -Lex è convinto che sia stata la sua negligenza a causare la morte di quei due giovanissimi leoni.-
    -Credi che sia effettivamente colpa sua?-
    Dopo qualche attimo di silenzio Jody rispose.
    -Non credo, la temperatura non era così rigida da mandare quella coppia in ipotermia, anzi, ne sono certo; credo che le cause siano altre, ma non so quali.-
    -Comunque, i demoni hanno detto che vogliono vedere i corpi, loro credo siano gli unici in grado di stabilire le cause effettive.-
    -Esattamente, io avevo promesso a Lex che avremmo poi accompagnato sul luogo Vervada e Sender, per stabilire appunto questo; se andranno Rasur e Loynaar, faranno sicuramente prima e sapranno dire effettivamente quello che è successo.-
    -Si, concordo, ma resteremo senza difese.-
    Jody guardò per un breve istante il leone grigio di fianco a lui.
    -Jormungr, ne sono consapevole, ma so anche che Lex è parecchio provato da questa cosa, se ne è fatto una colpa e non possiamo permetterci adesso che un elemento valido come lui non sia in grado di agire in qualsiasi situazione.-
    -Già, hai ragione, e dovremmo anche cercare di capire qualcosa in più riguardo al branco degli scavatori.-
    Il leone marroncino levò lo sguardo al cielo, milioni di stelle facevano una splendida cornice ad un mare blu, mentre la luna illuminava fiocamente la piccola piazza antistante l'ingresso della grotta, proiettando lunghe ombre che si stagliavano contro la parete rocciosa.
    -E come? In tutta sincerità, io non me la sento di iniziare adesso questo tipo di discorso con loro; sono ancora troppo scossi Jormungr, il ricordo è ancora troppo vivo in loro.-
    Il leone grigio guardò per un breve istante l'altro leone seduto vicino a lui.
    -Sarai tu che dovrai farlo Jody, dato che con loro hai instaurato un rapporto.-
    -Jormungr, non me la sento, non ora per lo meno.-
    -Decidi tu quando farlo, ma ricorda che potremmo non avere molto tempo a disposizione.-
    -Già, potremmo non averlo, ma speriamo che non sia così.-
    L'attenzione dei due leoni fu attratta da due sfere luminose che si dirigevano velocemente verso di loro, percorrendo traiettorie irregolari.
    In breve i leoni demoni si materializzarono vicino a loro.
    -Bentornati Loynaar e Rasur, avete notato nulla di insolito?-
    Il demone ocra camminava nervosamente senza un'apparente meta nello spiazzo antistante l'ingresso della grotta.
    -Spariti, sono spariti tutti Jody.-
    I due leoni trasalirono.
    -Come sarebbe a dire che sono spariti tutti? A chi ti riferisci?-
    Il demone ocra scomparve all'istante lasciando li la leonessa.
    -Rasur si riferiva a tutti i vari branchi che dimoravano qui attorno.-
    -Non capisco, erano qui fino a pochi giorni fa, sappiamo che sono branchi nomadi, senza territorio, forse si sono spostati altrove.-
    I grandi occhi blu della leonessa incrociarono quelli dei due leoni.
    -Non avete capito, non ci sono più! E non credo che nessun essere vivente sia in grado di percorrere così tanta distanza senza riposare.-
    Il terrore stava facendo breccia nei due leoni che impietriti guardavano Loynaar.
    -Stai dicendo quindi che..-
    Il leone grigio si interruppe.
    -Si Jormungr; possono essere stati portati via da chissà quanti demoni, e non sappiamo quale sia il motivo.-
    -Non ne siete certi però.-
    -No, non lo siamo, ma ci sono ottime probabilità.-
    -Ecco perché volete scoprire la causa di morte dei due giovani leoni.-
    -Esattamente Jody, la loro morte per assideramento è assai improbabile, non escludiamo nulla sia chiaro, ma vogliamo esserne certi.-
    -Con noi quella notte c'erano solo i cuccioli e Aika, nessun altro.-
    -Jody, noi demoni possiamo renderci invisibili se lo vogliamo.-
    -Lo so Loynaar, ma perché uccidere solo loro e lasciare in vita noi? È alquanto strano.-
    -Già, ed è per questo che vogliamo scoprire la causa effettiva della loro morte.-
    -Ci sono troppe cose che non quadrano, credo che dovremo tenerci pronti.-
    La leonessa si alzò, fissando un piccolo fiore che cresceva in una piccola fessura tra le rocce di quel terreno inospitale.
    -Esatto, ci sono troppe cose che vanno contro logica, e la cosa non mi convince assolutamente.-
    Il leone grigio volse lo sguardo verso la leonessa.
    -Quando partirete per esaminare i corpi di quei due leoni?-
    -Partiremo domani, salvo imprevisti; devo ancora sentire Rasur però.-
    Jody stava osservando la leonessa.
    -Cosa ne pensa lui di tutto questo?-
    -E' parecchio preoccupato, dice che dovreste chiedere ai cuccioli cosa è successo al loro branco.-
    -Ne parlavamo poco prima che arrivaste; purtroppo il ricordo dei genitori morti è ancora troppo vivo in loro, non me la sento ancora di affrontare questo argomento.-
    I grandi occhi blu fissavano Jody.
    -Capisco, posso farlo io se vuoi.-
    -E come? Sono troppo scossi per rispondere a eventuali domande.-
    La leonessa sorrise.
    -Dimentichi che noi demoni abbiamo altre capacità.-
    Il leone marroncino inarcò un sopracciglio.
    -Cosa intendi?-
    La leonessa sorrise.
    -Posso insinuarmi nelle loro menti e scoprire cosa è realmente successo scavando nei loro ricordi, senza porre domande e senza che loro se ne accorgano, teoricamente.-
    -Beh, questo risolverebbe il problema del tempo, ma perché teoricamente?-
    La leonessa fece una breve pausa, poi continuò.
    -Perché se hanno la capacità di resistere agli attacchi mentali, si accorgerebbero subito del mio tocco, opporrebbero resistenza e tutto diverrebbe molto complicato.-
    -Cosa vorresti dire?-
    -Jody, voglio dire che se i piccoli avessero realmente la capacità di resistere agli attacchi mentali, capirebbero che io sto cercando di scoprire i loro segreti, e potrebbero chiudersi ancor di più nel loro dolore.-
    -Preferirei evitare ulteriori sofferenze ai piccoli, stanno già soffrendo tantissimo.-
    La leonessa si alzò e andò a sedersi sul bordo dello spiazzo.
    -Ci sarebbe un'altra soluzione anche.-
    I leoni drizzarono le orecchie.
    -Quale altra soluzione?-
    -Potrei entrare nelle loro menti, e se venissi scoperta, potrei inviare le immagini dei loro genitori, potrei cercare di confortarli e fargli ritrovare la voglia e la forza per andare avanti, come se stessero sognando.-
    Il leone marroncino si alzò e si portò di fronte alla leonessa, guardandola negli occhi.
    -Potresti davvero farlo Loynaar?-
    -Si Jody, posso farlo, ma devo conoscere i tratti somatici dei genitori, e questo il problema adesso; tu hai visto i loro corpi?-
    -Si, li ho visti, ero con loro quando li hanno trovati, ma non credo che possa esserti di aiuto, i loro corpi erano ormai consumati, irriconoscibili quasi, praticamente c'era solo lo scheletro.-
    -Valuterò io se vale davvero la pena tentare questa strada, adesso però devo vedere attraverso i tuoi ricordi i loro resti.-
    Jody acconsentì, si sedette rilassandosi mentre la leonessa entrava nella sua mente e scavava nei suoi ricordi, poi in modo appena percettibile si ritrasse.
    -Jody, attraverso te ho sentito anche il dolore che avete provato facendo quella scoperta; posso farlo, dovrò dare un'immagine molto sfocata dei genitori ai piccoli, ma posso riuscirci.-
    Il leone grigio che fino a quel momento era rimasto in silenzio, si alzò e si portò anch'egli di fronte alla leonessa demone.
    -Loynaar, vogliamo certezze, non possiamo permetterci di far soffrire oltre quei due cuccioli, e poi comunque non credo sia una cosa giusta da fare.-
    La leonessa guardò il leone grigio.
    -Cosa vorresti dire Jormungr?-
    -Voglio dire che così facendo, li inganneremmo, non approvo questa soluzione nonostante la situazione sia molto grave.-
    -Capisco cosa vuoi dire Jormungr, ma credo che sia la giusta soluzione al momento.-
    -Vorrei sentire anche il parere di James prima, è un capobranco come me e mio pari, quindi anche lui ha diritto di sapere.-
    -Concordo con te Jormungr.-
    Dalla grotta si stava avvicinando a lenti passi il lupo azzurro.
    -Non approvo questa soluzione, ma al momento non possiamo concederci il lusso di aspettare, almeno finché non avremo le risposte alle nostre domande.-
    Il trio di felini si voltò di scatto in direzione della grotta.
    -Non ti abbiamo sentito arrivare James.-
    Il lupo si avvicinò ai leoni sedendosi vicino a loro.
    -Non approvo questa soluzione, però non abbiamo scelta al momento, e comunque non è detto che i piccoli siano in grado di rendersi conto del tocco di Loynaar.-
    -Come avresti intenzione di agire?-
    Chiese Jody alla leonessa demone.
    -Avevo pensato di indurre loro un sonno forzato, mentre stanno già dormendo, in modo che non possano rendersi conto del mio primo tocco mentale, poi successivamente mi insinuerò nelle loro menti e cercherò di capire ciò che è successo, e se dovessi rendermi conto di essere scoperta, gli farò vivere una sorta di sogno, durante il quale farò comparire i loro genitori, cercando di spronarli a reagire.-
    -Saresti quindi in grado di far comparire perfettamente nelle loro menti i loro genitori?-
    -Purtroppo no Jody, non conosco le loro voci, e i loro tratti somatici saranno parziali, però posso far apparire un'immagine non definita, e posso rendere la loro voce echeggiante; la loro convinzione di trovarsi di fronte ai genitori in sogno poi, farà il resto.-
    Il leone grigio si volse verso la leonessa.
    -Loynaar, questa è una crudeltà; non mi piace questa soluzione.-
    La leonessa fissò il leone di fianco, i suoi occhi improvvisamente divennero duri.
    -Jormungr non abbiamo alternative, se venissimo attaccati potremmo anche venire sopraffatti con le conseguenze che tu ben puoi immaginare.-
    Il leone grigio volse lo sguardo verso il terreno.
    -E sia allora, ma poi gli riveleremo tutto quanto, e ognuno di noi si assumerà le proprie responsabilità.-
    Dopo un lungo periodo di tempo tutti annuirono, e diedero il loro consenso alla leonessa demone.
    Loynaar chiuse i grandi occhi blu, raggiunse mentalmente i due piccoli lupi che stavano dormendo in un angolo all'interno della grotta, in disparte, vicini uno all'altro.
    Istantaneamente indusse loro un sonno forzato, in modo che non potessero svegliarsi durante l'esplorazione dei ricordi.
    La leonessa si insinuò nelle menti dei cuccioli di lupo, il suo tocco era quasi impercettibile, si muoveva lentamente da un ricordo all'altro, senza mai soffermarsi, sapeva quello che doveva trovare; poi ad un certo punto si arrestò.
    -Mi hanno individuata, sono in grado di contrastare gli attacchi mentali!-
    Jormungr, Jody e James si irrigidirono, la loro preoccupazione era chiaramente visibile.
    La leonessa, lentamente, fece comparire delle immagini sfocate che pian piano prendevano forma.
    Lentamente comparve nelle menti dei piccoli un'ampia distesa verdeggiante; i due cuccioli si ritrovarono a camminare in quella vasta pianura, alberi dai fiori colorati erano sparsi irregolarmente illuminati da un sole caldo, mentre una leggera brezza faceva ondeggiare le loro fronde, Hyrador, il cucciolo bianco ghiaccio, si sedette a terra, ruotando più volte il capo, esplorando quella pianura sconfinata, mentre Beroam continuava a camminare, osservando gli insetti che danzavano volando attorno a lui, posandosi di tanto in tanto su qualche fiore dai colori vivaci.
    Entrambi i piccoli portavano ancora nel cuore la tristezza per la scoperta fatta pochi giorni prima, ma quel luogo la attenuava fino a farla quasi scomparire.
    -Dove siamo Hyrador?-
    -Non lo so, non ci sono mai stato qui prima d'ora.-
    -Come ti senti?-
    -Bene, è stranissimo, ma mi sento bene Beroam.-
    -Anche io, e strano questo posto, davvero strano.-
    Le voci dei piccoli echeggiavano, ogni secondo che passava, sembrava come se la vita volesse aumentare di intensità.
    Improvvisamente la loro attenzione venne attirata da una coppia di animali in lontananza, che si stavano avvicinando.
    I cuccioli si sedettero uno di fianco all'altro, incuriositi da quelle figure che la distanza non permetteva di mettere a fuoco, sempre più vicine a loro ogni secondo che passava.
    Gli occhi dei due cuccioli si inondarono di lacrime.
    -Mamma... Papà...-
    Le voci dei due lupi vibrarono dolcemente nell'aria echeggiando.
    -Hyrador, Beroam, perché piangete? Noi saremo sempre al vostro fianco.-
    Durante quel sogno comandato, la leonessa demone si spostava lentamente tra i ricordi dei due piccoli, finché non riuscì a trovare ciò che stava cercando, e li vide all'interno del nascondiglio sotterraneo del grande branco degli scavatori, nascosti ed impauriti mentre un altro lupo diceva loro di non muoversi assolutamente e restare li nascosti.
    -Perché non siete rimasti con noi?-
    -Non potevamo restare con voi, vi avremmo messo in pericolo, era l'unico modo per non farvi correre rischi.-
    Sia nel sogno che all'interno della grotta, i musi dei piccoli lupi si inondarono di lacrime, il loro respiro si fece rapido e affannato mentre i loro piccoli cuori battevano sempre più velocemente.
    La leonessa demone iniziò a tremare vistosamente.
    -Devo interrompere il sogno, qualcosa non va come dovrebbe andare!-
    -Cosa succede Loynaar?-
    -Non lo so, non capisco, non riesco a vedere i loro ricordi.-
    Improvvisamente quel sogno indotto venne spazzato via da una improvvisa tempesta, la leonessa venne scoperta dai piccoli lupi ansimanti ancora immersi in un sonno profondo.
    La leonessa non riusciva a ritrarsi dalle menti dei piccoli, finché non venne trascinata in quel sogno, trovandosi in un universo completamente nero, di fronte aveva i piccoli lupi, i quali la fissavano con espressione assente.
    Il dolore che provavano in quel momento assomigliava ad una lancia infuocata conficcata nei loro piccoli petti; improvvisamente sentirono entrambi esplodere dentro di loro una fonte di energia immensa.
    Da dentro la grotta si udirono due distinti ululati che fecero trasalire sia il piccolo gruppo fuori sullo spiazzo antistante l'entrata, sia il branco all'interno che ancora dormiva.
    Veloci come lampi, i piccoli uscirono dalla grotta, lasciando dietro di loro una striscia di roccia fusa, balzando poi addosso alla leonessa demone, inchiodandola al terreno con inaudita violenza e ferocia; entrambi i piccoli ansimavano pesantemente, i loro occhi si erano trasformati in rubini rosso fuoco dai quali cadevano lacrime cristallizzate trasparenti, le quali cadevano tintinnando sulla dura roccia del piccolo spiazzo.
    La leonessa si dimenava a terra cercando di divincolarsi da quella ferrea morsa, ma la potenza dei due piccoli lupi era impressionante.
    Tutti osservavano impietriti la scena, incapaci di muoversi per fare qualsiasi cosa.
    Intense fiamme cremisi saettarono dagli occhi dei due cuccioli di lupo e impattarono violentemente contro la leonessa demone, la quale venne scagliata in aria e atterrò di schianto sulla schiena mentre i piccoli le si stavano avventando nuovamente contro, colpendola con una serie impressionante di zampate e morsi.
    In quell'istante Tuhuma e Iorody arrivarono correndo all'imboccatura della caverna, la scena che gli si parò davanti li fece rabbrividire.
    Loynaar veniva continuamente scagliata in aria e colpita a turno dai due piccoli lupi, la violenza dei colpi ricevuti era spaventosa, irreale a tal punto che si vedevano in modo appena percettibile i movimenti degli assalitori contro il loro bersaglio, ormai privo di sensi.
    -SMETTETELA!-
    L'urlo improvviso del cucciolo di leone fermò per un breve istante i due piccoli.
    Tuhuma aveva un ringhio ferino stampato sul piccolo muso, mentre i due piccoli fratelli lupi erano completamente inespressivi, entrambi volsero lentamente lo sguardo verso Tuhuma e Iorody.
    Senza preavviso si scagliarono contro i nuovi arrivati, i quali riuscirono appena in tempo ad evitarli, scartando di lato.
    Gli attacchi dei due fratelli cuccioli si susseguivano ad un ritmo elevatissimo, Tuhuma e Iorody faticavano ad evitarli, subivano quasi senza sosta i colpi inferti loro dai fratelli ormai senza controllo, la velocità dei fratelli era impressionante così come la loro potenza di attacco, sotto la loro corsa la roccia diveniva incandescente, fino a fondere.
    Jormungr, James e Jody scattarono immediatamente cercando di fermare la furia dei due piccoli lupi ma vennero colpiti immediatamente da una serie di potenti zampate, finendo sbalzati contro la dura parete di roccia della montagna.
    Hyrador e Beroam osservarono per un breve istante i due grandi leoni e il lupo svenuti a terra, poi si voltarono lentamente verso i due cuccioli ansimanti.
    Lo sguardo vitreo, inespressivo dei piccoli fratelli dagli occhi di rubino era fisso su Tuhuma e Iorody.
    -Tuhuma, non ce la faremo mai!-
    -Si che ce la facciamo Iorody! Coraggio!-
    Beroam si fermò mentre il fratello continuava a camminare lentamente in cerchio, Tuhuma seguiva a sua volta i movimenti, ruotando sul posto, mantenendo sempre una vista frontale, finché non si trovò fianco a fianco di Iorody, ma in direzione opposta.
    I fratelli lupi scattarono contemporaneamente in avanti; Il piccolo leone capì quale era il loro obiettivo.
    I fratelli avrebbero attaccato contemporaneamente uno solo di loro, e sapeva di essere lui il bersaglio.
    Con un potente calcio sferrato coi posteriori, colpì Iorody, scaraventandolo a diversi metri di distanza e successivamente, dandosi una forte spinta con gli anteriori, il piccolo leone fece un balzo indietro.
    Tuhuma riuscì ad evitare l'attacco frontale di Hyrador, ma Beroam lo colpì violentemente alla schiena, sbalzandolo violentemente contro una roccia.
    Il giovane leone cadde a terra pesantemente, l'impatto contro quel masso gli aveva causato una profonda ferita al capo dalla quale sgorgava un intenso fiotto di sangue rosso vivo.
    Ansimando e con la vista appannata, il piccolo leone si rialzò di scatto, e in quel momento i fratelli lupi attaccarono nuovamente facendo stridere intensamente i loro piccoli artigli sulla dura roccia, scavando profondi solchi e riscaldandola fino alla temperatura quasi di fusione.
    Tuhuma raccolse le ultime forze rimastegli in corpo e all'ultimo istante riuscì a balzare lateralmente.
    I due fratelli lupi si trovarono a correre uno contro l'altro ad una velocità assurda.
    L'impatto fu inevitabile.
    Nell'aria riverberò un tonfo sordo dovuto al terribile impatto tra i due cuccioli di lupo, e nello stesso momento Tuhuma e Iorody si portarono velocemente sopra di loro, azzannandoli violentemente alla gola immobilizzandoli a terra.
    -Smettetela!-
    Il piccolo leone urlò quell'ordine, e inspiegabilmente i fratelli lupi tornarono alla normalità, perdendo i sensi in quel preciso istante.
    Lentamente i due piccoli cuccioli allentarono la presa, mentre gli altri componenti del branco uscivano dalla grotta.
    Il piccolo lupo azzurro corse immediatamente in contro all'amico ferito, riuscendo a sorreggerlo in tempo appena prima che rovinasse a terra.
    -Tuhuma! Stai bene?-
    Il cucciolo di leone sorrise leggermente all'amico, poi svenne a sua volta.
    Il branco fu colto dal panico, nessuno sapeva cosa fare e l'agitazione generale stava crescendo in modo esponenziale.
    Regnava il caos più totale, tutti erano in preda al panico credendo ad un attacco dei demoni; poi il piccolo lupo azzurro raccolse tutto il fiato a disposizione emettendo un ululato acutissimo.
    Il branco si fermò all'istante, e Iorody colse immediatamente quell'attimo di silenzio e apparente calma impartendo ordini.
    -Sbrigatevi! Portate Loynaar dal masso luminoso dentro la grotta, portate dentro anche Jormungr, James e Jody! Sbrigatevi! Anche i piccoli lupi! E chiamate le guaritrici! Svelti! Non abbiamo un secondo da perdere!-
    Il branco obbedì al piccolo lupo azzurro, portando i feriti all'interno della grotta, mentre Roy e Werrin corsero immediatamente a cercare Vervada e Sender.
    Dopo una manciata di minuti erano di ritorno con le guaritrici al seguito, le quali si misero subito all'opera esaminando i feriti e prestando loro le prime cure.
    Iorody si avvicinò a Loynaar, la quale giaceva priva di sensi vicino al grande masso di pietra lunare, ma non succedeva nulla.
    Afferrando una zampa della leonessa tra le fauci, la avvicinò fino alla grande pietra, fino a farle sfiorare.
    Il piccolo lupo chiuse gli occhi istintivamente, ricordando il grande bagliore che si generava ogni volta che i demoni attingevano energia, ma non succedeva nulla; la leonessa era sempre immobile, i grandi occhi blu erano vitrei, immobili, quasi grigi.
    Gli occhi del piccolo lupo azzurro si inondarono di lacrime mentre continuava a ripetere l'operazione, ma non successe mai nulla.
    Iorody lasciò la zampa della leonessa e sedette di fronte a lei.
    Il piccolo lupo digrignava i denti mentre un forte dolore esplodeva dentro di lui; non poteva credere che la sua istruttrice avesse cessato di esistere.
    Grandi lacrime inondarono gli occhi del piccolo lupo azzurro, scivolando lungo gli zigomi e poi cadere a terra, inzuppando in breve tempo il piccolo muso.
    La disperazione per quello che era successo pochi istanti prima esplose improvvisamente, Iorody singhiozzava.
    -Rasur... Aiutaci.. Ti prego..-
    -...Rasur...-
    Nessuno sapeva dove si trovasse i demone ocra, appena arrivato era nuovamente scomparso, senza dare spiegazioni, Iorody e gli altri erano soli in quel momento; quella situazione spaventava tantissimo il piccolo cucciolo azzurro, che si trovò poi in un pianto disperato.
    Il piccolo lupo urlò con tutto il fiato che aveva in corpo.
    -RASUR!!!-
    Una potentissima onda d'urto si generò dal corpo del piccolo lupo azzurro, la quale impattò violentemente contro tutti i componenti del branco, sbalzandoli in aria e facendoli cadere a terra, mentre il grido acutissimo trafisse come una lancia infuocata il cervello di tutti quelli che si trovavano in quel luogo.
    L'onda d'urto si propagò per tutta la montagna, continuando la sua corsa nella pianura e oltre.
    A centinaia di chilometri di distanza, il demone ocra udì quella voce, proprio come se chi la avesse urlata si stesse trovando a pochi passi di distanza.
    Rasur iniziò a correre velocemente, poi saltò un albero caduto che era di fronte e gi sbarrava la strada ed esplose in un bagliore accecante.
    Sotto forma di sfera luminosa raggiunse un'incredibile velocità, puntando dritto verso la montagna, schizzando via rasente al terreno.


    direi che così scritto, si legge meglio, no? =)
     
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  9. .:Kaizari:.
     
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    bel capitolo!!!! ottimo come sempre^^ e si la scrittura va meglio xD povera Loynaar..ma adesso arriva Rasur con pollon e la salva u.u continua presto!!!
     
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  10. Keyla
     
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    LOYNAAAAARRRR!!!!!!!!!!!!! T.T....cosi non vale xo eh?ogni volta ci lasci sulle spine..peggio un telefilm T.T...complimenti ancora scmeo =) bellissimo capitolo =) secondo me..data la strepitosa forza dei cuccioli..dieri ke c'e' lo zampino di quei brutti cosi antipatici u.u..vedremo =)...continua a scrivere ke sono curiosa xD
     
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  11.  
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    grazie fedeli lettori =) quello che accadrà... lo leggerete col tempo =) pazientate signori... il micio non è una macchinetta! XD
    grazie ros e grazie amore mio =)
    ti amo bimbetta =)
     
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  12. OoKiraoO
     
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    bel capitolo anche questo bau!! ero rimasta un pò indietro con la storia.. ma ora ho recuperato tutto! continua presto^^
     
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  13.  
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    =) grazie =)appena ho l'ispirazione continuo =)
     
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  14.  
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    Ritorno del demone


    Rasur si spostava velocemente sotto forma di sfera luminosa verso la grande montagna, quando la sua attenzione venne catturata da un piccolo leone scuro, raggomitolato sotto ad un cespuglio di rosa canina.
    “Non posso fermarmi ora, tornerò dopo, forse.”
    In brevissimo tempo il demone ocra arrivò ai piedi della montagna, salendo poi verticalmente lungo la parete e veloce come una saetta si materializzò di fronte all'entrata della grotta, in quel mentre stava uscendo velocemente una delle leonesse guaritrici.
    Vervada si spaventò e arrestò immediatamente la sua corsa, graffiando con gli artigli la dura roccia della piazza antistante l'ingresso.
    -Rasur! Per fortuna sei arrivato! Abbiamo bisogno di te adesso!-
    -Cosa è successo? Chi mi ha chiamato?-
    -Non so nulla, io e mia sorella siamo state chiamate da Roy e Werrin, e quando siamo arrivate abbiamo visto i feriti, non sappiamo altro.-
    -Andiamo!-
    Il demone e la leonessa si addentrarono rapidamente nella caverna, percorrendo velocemente il buio tunnel che portava all'ampia sala circolare, illuminata dalla pietra lunare.
    -Chi sono i feriti?-
    -Sono Jormungr e Jody, ma chi sta peggio di tutti sono James, Tuhuma e Loynaar.-
    A quel nome il demone ocra si arrestò immediatamente.
    -Loynaar?-
    Vervada volse in dietro lo sguardo fermandosi a sua volta.
    -Si, Iorody la ha fatta portare vicino alla pietra lunare, ma a quello che ho sentito, non è successo nulla; non c'è stato nessuno scambio di energia.-
    Il demone iniziò a tremare vistosamente.
    -Andiamo adesso, ci sono dei feriti da curare.-
    In brevissimo tempo la coppia di leoni aveva fatto ingresso nella grande sala circolare.
    Vi era un gran fermento, lupi e leoni si spostavano da un punto all'altro della sala, portando il loro aiuto a Sender, la quale stava tamponando la profonda ferita sul capo di Tuhuma.
    Tutti si fermarono all'istante nel vedere il leone demone.
    A passi lenti, Rasur si avvicinò al piccolo leone svenuto a terra, appoggiandogli una zampa sul capo.
    -Ha le ossa della testa fratturate, non sarà semplice.-
    Miremel era di fianco al suo piccolo, il dolore la stava distruggendo, piangeva in silenzio,ma la sua smorfia lasciava capire quanto stesse soffrendo in quell'istante.
    Il demone chiuse gli occhi, attingendo energia dal suo corpo generò un tenue bagliore tra la sua zampa e il capo del piccolo leone.
    L'energia del demone si insinuò nelle fratture ossee del piccolo leone, formando una sottile ragnatela, la quale poi calcificò in brevi istanti, successivamente anche la ferita sul capo si rimarginò allo stesso modo.
    Il demone iniziò a tremare vistosamente e le forze gli mancarono.
    Senza rendersi conto, il demone ocra perse i sensi.
    Il piccolo lupo azzurro corse in contro al demone accasciato a terra.
    -Presto! Alla pietra!-
    Lex e Werrin afferrarono tra le loro forti mascelle gli anteriori del demone e lo avvicinarono alla grande pietra lunare.
    Immediatamente un bagliore esplose e violente scariche elettrice saettarono nell'aria; il branco si stava proteggendo gli occhi voltandosi dalla parte opposta e coprendoli con le zampe.
    Quando tutto cessò, il branco di leoni e lupi vide Rasur in piedi sulle quattro zampe, di fronte al corpo della leonessa demone, distesa immobile a terra.
    Rasur le si avvicinò, sfiorando la zampa di lei con la sua, poi si abbassò fino a quando i loro nasi si sfiorarono, poi lentamente, si ritrasse e andò a esaminare gli altri feriti.
    Non disse più una parola, lentamente il demone ocra esaminò James, curando alcune fratture, poi Jormungr anche egli aveva varie fratture anche se di minore entità, in fine passò a Jody, il quale durante l'impatto contro la parete di roccia, aveva subìto la frattura del setto nasale e conseguente perdita dei denti.
    Il demone si avvicinò quindi ai due fratelli cuccioli, osservandoli intensamente; in quel momento il piccolo lupo azzurro gli si avvicinò sedendosi di fianco a lui.
    -Iorody, cosa è successo?-
    -Non lo so Rasur, io e Tuhuma abbiamo sentito un gran rumore, la roccia del pavimento scottava, ma siamo riusciti ad uscire lo stesso, poi abbiamo visto loro.-
    Dopo un attimo di silenzio il piccolo lupo azzurro riprese a parlare.
    -Erano strani, avevano entrambi gli occhi rossi fiammeggianti, la loro velocità e forza erano spaventose, molto più di quella che voi avete usato durante i nostri allenamenti.-
    Il demone contrasse i potenti muscoli del collo, mettendo in mostra la sua feroce dentatura.
    -Chi era presente sul luogo?-
    -Credo Jormungr, Jody, mio padre e Loynaar.-
    -Attenderò che si sveglino e mi raccontino quello che è successo prima di fare qualsiasi cosa.-
    Il piccolo lupo azzurro si alzò e andò nuovamente vicino alla leonessa demone, osservandola.
    -Non puoi fare nulla per lei?-
    -No, adesso non posso fare nulla.-
    Gli occhi del piccolo lupo si inondarono all'istante di lacrime che inzupparono istantaneamente il piccolo muso.
    -E Tuhuma? Come sta?-
    Il demone ocra fissava la parete di roccia che aveva di fronte, distrattamente.
    -Ha solo bisogno di riposare adesso, ma sta bene per fortuna.-
    Il brusìo generale che si udiva nella grotta si spense all'istante.
    Rasur si voltò contemporaneamente a Iorody, dietro di loro, seduti a terra, vi erano i fratelli cuccioli.
    Le loro espressioni erano nuovamente assenti e i loro occhi rilasciavano un'intensa luce rosso rubino.
    Il demone scatto immediatamente in piedi, ben piazzato sulle quattro zampe, mentre sul suo muso compariva un'espressione feroce; il piccolo Iorody tremava terrorizzato di fianco al demone.
    I fratelli cuccioli li stavano guardando con espressione assente, inclinando leggermente il capo, poi scattarono entrambi in avanti afferrando le zampe anteriori di Rasur, atterrandolo e immobilizzandolo senza che se ne potesse rendere conto.
    La velocità e potenza dei piccoli erano impressionanti e il piccolo lupo azzurro rimase impietrito, immobile.
    Rasur era inchiodato a terra, Beroam aveva tra le piccole mascelle un anteriore del leone demone mentre il fratello, Hyrador, stringeva un posteriore, tirando in direzione opposta; il corpo di Rasur era costretto a fare una torsione, la quale gli impediva ogni tipo di movimento.
    Improvvisamente, un' esplosione di luce azzurro ghiaccio divampò attorno al corpo di Iorody, impattando violentemente contro i piccoli fratelli e scagliandoli a diversi metri di distanza contro la parete della caverna e lasciandoli privi di sensi.
    Il demone scattò nuovamente in piedi, in atteggiamento difensivo, squadrando i corpi incoscienti dei piccoli lupi.
    Dopo una breve osservazione, si avvicinò a Iorody.
    Il piccolo lupo azzurro ansimava pesantemente con lo sguardo fisso al pavimento, la sua vista si stava annebbiando sempre più velocemente; gli cedettero gli arti senza preavviso.
    Si sentì afferrare poco prima di cadere a terra, e sentì una voce ovattata, incomprensibile.
    Il piccolo cuore del lupo batteva velocissimo, e sempre più debolmente, l'aria sembrava stesse rifiutandosi di entrare nei piccoli polmoni
    Poi tutto si fece nero.
    Il demone si rese immediatamente conto che la quantità di energia utilizzata da Iorody era spaventosa e che lo aveva prosciugato quasi totalmente.
    Con il piccolo cucciolo sorretto da una sua zampa, Rasur si avvicinò il più velocemente possibile al grande frammento di pietra lunare, attingendone potere e infondendo energia vitale nel corpo del lupo azzurro che ormai stava sul baratro della morte.
    Scariche elettriche di straordinaria intensità saettarono all'interno della grotta per istanti che sembrarono ore, poi il piccolo cuore del lupo riprese a battere ad un ritmo più regolare, così come il suo respiro.
    Iorody aprì lentamente gli occhi, osservando il demone ocra che lo stava sorreggendo.
    -Cosa è successo?-
    -Te lo racconterò dopo, adesso dobbiamo svegliare Loynaar.-
    -Come svegliare? Credevo non ci fossero più speranze per lei.-
    Il demone lasciò il piccolo lupo, il quale si sedette di fronte a lui, tremante; nonostante la sua energia vitale fosse stata reintegrata completamente, la fatica non si era dissolta totalmente.
    -Vedi Iorody, quando noi demoni stiamo per venire sopraffatti, se ne abbiamo il tempo, ci chiudiamo in noi stessi, e abbandoniamo le nostre sembianze; il nostro corpo sembra come morto, abbiamo solo bisogno di essere nuovamente svegliati.-
    Jormungr e James si stavano avvicinando velocemente al demone, chiaramente scossi dall'accaduto.
    -Rasur, come è possibile che sia tu che Loynaar siate stati sopraffatti da quei due cuccioli!-
    Il demone ocra si voltò verso i due capibranco.
    -Ve lo spiegheremo io e Loynaar tra poco, in privato; adesso devo svegliarla.-
    Detto ciò, il demone si avvicinò al corpo apparentemente privo di vita della leonessa, appoggiando una zampa su quella di lei.
    Passarono molti minuti, minuti che sembravano ore e non accadeva nulla, il piccolo lupo azzurro
    continuava a fissare il corpo immobile di Loynaar, mentre il leone grigio scuoteva in modo appena percettibile il capo.
    Iorody si rese conto che gli occhi vitrei e grigi della leonessa, lentamente, acquistavano di nuovo il loro colore blu.
    Rasur tolse la zampa da quella di lei e molto lentamente la leonessa demone si avvicinò alla pietra lunare che pulsava di luce propria.
    Appena Loynaar sfiorò il cristallo, questi cessò immediatamente di irradiare la propria luce, lasciando la grotta nell'oscurità più totale, poi esplose un'accecante bagliore di luce bianca mentre lampi di elettricità saettavano nell'aria rombando in un frastuono assordante.
    Poi tornarono l'oscurità e il silenzio più totale più totale.
    Il silenzio che regnava in quel momento era solo una conseguenza alla paura del branco, si udiva solo il respiro tremante degli individui nascosti dall'oscurità.
    Lentamente la pietra lunare riprese a emanare una debole luce, tornando ad illuminare la grotta.
    In piedi di fianco alla pietra vi era la leonessa demone.
    Il piccolo lupo azzurro scattò in avanti verso la leonessa, quando fu a poca distanza da lei, balzò abbracciandole il collo, restando sospeso da terra.
    -Loynaar! Ti credevo persa!-
    La leonessa sorrise.
    -No Iorody, mi ero solo rifugiata in un universo parallelo, chiamiamolo così.-
    Il leone grigio si avvicinò alla leonessa demone.
    -Credo che voi ci dobbiate qualche spiegazione.-
    Il demone ocra anticipò la leonessa che stava per rispondere.
    -Si, andiamo nella sala di sotto, li vi spiegheremo; sarebbe opportuno che ci fossero anche Iorody e Tuhuma con noi.-
    -Mio figlio è ancora a terra, non credo che possa partecipare.-
    -Posso infondergli energia per farlo svegliare, aspettate un attimo.-
    Rasur si avvicinò al piccolo leone incosciente a terra, infondendogli nuovo vigore.
    Il piccolo leone aprì gli occhi lentamente.
    -Sono stato attaccato da una mandria di bufali? Non c'è una parte del mio corpo che non mi tormenti...-
    Iorody corse immediatamente dall'amico strillando a gran voce.
    -Tuhuma!! Ero in pensiero per te! Come stai amico mio?-
    Il piccolo leone strizzò gli occhi.
    -Iorody, ti prego non urlare. Ho un alveare di calabroni in testa e la tua voce mi sta uccidendo!-
    Il piccolo lupo azzurro abbassò le orecchie e parlò con un filo di voce, appena percettibile.
    -Scusami, starò attento.-
    Tuhuma sorrise.
    -Vedi che quando vuoi riesci a tenere a freno la voce?-
    Il piccolo lupo azzurro guardò di storto il cucciolo di leone di fronte a lui.
    -Se non ti fossi appena ripreso, ti avrei già atterrato.-
    -Oggi magari no, domani potrai provare; potrebbe essere il tuo primo successo!-
    I cuccioli si scambiarono un sorriso divertito.
    -Il vostro buon umore è una cosa positiva, adesso andiamo, dobbiamo parlare di quello che è successo.-
    Il gruppo si avviò verso la piccola sala sottostante la grotta, percorrendo uno stretto cunicolo, raggiungendola in breve tempo.
    -Prima di iniziare- Disse Rasur a Jormungr -Dovresti mandare qualcuno in direzione sud, c'è una piccola pianura con arbusti di rose canine, mentre stavo venendo qui ho notato il corpo di un leone, forse non c'è più nulla da fare, ma potrebbe essere ancora vivo, manda qualcuno a controllare.-
    -Va bene, manderò Roy e Werrin, e con loro andranno anche Vervada e Sender nel caso servissero cure immediate.-
    Ci furono alcuni minuti di pausa, nessuno voleva porre domande ai demoni; tutti avevano paura di conoscere ciò che li stava attendendo.
    Inaspettatamente, fu Tuhuma a interrompere il silenzio.
    -Loynaar, raccontaci cosa è successo prima del nostro intervento.-
    La leonessa rimase in silenzio per un breve istante.
    -Volevamo ottenere informazioni riguardo il branco degli scavatori, e così ho cercato nella mente dei due piccoli, ad un certo punto però mi hanno scoperta e di conseguenza ho inviato loro le immagini approssimative dei loro genitori, sia per sviare la loro attenzione che per dare loro forza, cercando di aiutarli a superare prima il loro dolore, ma purtroppo, non so come, hanno spazzato via la mia illusione; quello che è successo dopo credo non sia necessario raccontare.-
    Il leone grigio intervenne.
    -Si, ma non mi spiego come sia possibile che due cuccioli abbiano avuto la meglio su voi demoni.-
    -Beh, possiamo spiegarlo.-
    Intervenne Rasur attirando l'attenzione su di se.
    -Vedete, io e Loynaar siamo demoni, è vero, ma siamo giovani, quindi abbiamo un potere molto limitato rispetto agli altri, vedete, più un demone invecchia, più la sua potenza aumenta; quei due cuccioli sono dotati di poteri proprio come lo sono sia Iorody che Tuhuma, e quando hanno scoperto l'imbroglio di Loynaar, il dolore che portano dentro di loro è esploso, proprio come è successo prima con Iorody, anche se nel suo caso è stata la paura a scatenare la sua forza interiore, e di conseguenza loro hanno avuto la meglio su di noi.-
    James si rivolse immediatamente al demone.
    -Quanto è limitato il vostro potere rispetto agli altri?-
    La leonessa rispose.
    -Limitato a tal punto che due cuccioli dotati come possono essere ad esempio Tuhuma, Iorody, Hyrador o Beroam, possono contrastarci o sopraffarci.-
    Il lupo sospirò.
    -Siamo in un mare di guai allora.-
    Tuhuma si voltò di scatto verso James.
    -No! Abbiamo ancora una speranza!-
    Il lupo si voltò di scatto ringhiando ferocemente.
    -Che speranze abbiamo? Spiegamelo! Come potete voi cuccioli sperare di poter solo che ostacolare i demoni? Spiegamelo! Avanti! Facendo affidamento a cosa? A due demoni troppo giovani e senza energia necessaria a un combattimento tra pari?-
    James si spostava nervosamente da un lato all'altro della piccola sala.
    -Te lo dico io a cosa siamo destinati! A morire! Possiamo difenderci per quanto? Un minuto al massimo?-
    Tuhuma scattò in avanti impattando contro il lupo e facendolo indietreggiare fino alla dura parete..
    -Finché ci sarà una sola, misera speranza, io combatterò! Ricordatelo James, fossi anche solo contro tutti!-
    Jormungr si avvicinò al figlio, cingendolo con una zampa e allontanandolo dal lupo.
    -Ne discuteremo poi, adesso andiamo, devo mandare i soccorsi a quel leone.-
    Tuhuma e James rimasero alcuni istanti a fissarsi intensamente.
    Negli occhi del piccolo leone ardeva intensa la fiamma della battaglia.
     
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    Il gruppo aveva fatto ritorno nella grande sala circolare; tutti li stavano osservando in silenzio.
    Il leone grigio si portò con passi lenti e misurati su una roccia piatta, perfettamente liscia e in posizione sopraelevata, in modo da essere visto da tutti, poi si voltò verso le leonesse guaritrici.
    -Vervada, Sender, Rasur ci ha comunicato poco fa di aver avvistato un giovane leone in difficoltà, probabilmente sarà un'operazione inutile, ma potrebbe essere ancora vivo ed avere necessità di cure immediate.-
    Le leonesse fecero qualche passo in avanti.
    -Dove si trova di preciso?-
    Jormungr guardò per un breve istante il demone ocra il quale inviò mentalmente le immagini della pianura, con precisi punti di riferimento per l'individuazione del leone da soccorrere.
    Le leonesse guaritrici annuirono.
    -Partiremo a breve, al sorgere del nuovo giorno.-
    Il leone grigio annuì.
    -Per la vostra sicurezza, vi verrà fornita una scorta; Roy e Werrin vi accompagneranno.-
    I due leoni trasalirono sorpresi mentre le leonesse si voltarono osservandoli brevemente.
    Nulla trapelava dai loro sguardi; quando veniva loro affidata una missione, Vervada e Sender seguivano una disciplina ferrea e irremovibile, nonostante fossero molto compiaciute per la scorta assegnata a loro.
    -Cercate di non dilungarvi troppo, il vostro aiuto ci potrebbe servire qui.-
    Jormungr parlava distrattamente portando poi la sua attenzione verso i leoni demoni, immobili mentre fissavano il grande branco.
    -Rasur, tu e Loynaar potreste invece andare a controllare i corpi di quei due giovanissimi leoni, anche se credo che ormai sia totalmente inutile.-
    La leonessa demone portò la sua attenzione sul leone grigio di fronte a lei.
    -Crediamo anche noi che ormai sia superfluo; però potremmo scoprire se quei due leoni sono stati manipolati da forze demoniache, e se abbiamo fortuna, potremmo anche capire se ci sono pericoli imminenti e soprattutto dove si celano.-
    -Cosa intendi Loynaar?-
    -E' semplice, se sono stati controllati, avranno ancora un residuo di potere demoniaco, e grazie a quello, possiamo scoprire se ci sono altri demoni qui attorno e soprattutto da dove proviene la fonte di quel potere, una volta scoperta la provenienza, possiamo in oltre trovare un metodo per attaccarli e distruggerli; il fattore sorpresa poi giocherà a nostro vantaggio e ci renderà il tutto molto semplice.-
    Il leone grigio aveva un'espressione grave sul muso.
    -Prima di attaccare, credo dobbiate istruirci a dovere, non sappiamo nulla su di voi, ne su come contrastarvi.-
    -A tempo debito, questa comunque è ancora un'ipotesi.-
    Tuhuma si alzò e lentamente con piccoli passi si avvicinò ai demoni.
    -E' anche un rischio che non possiamo sottovalutare, se venissimo attaccati in questo momento noi non potremmo esservi di nessun aiuto.-
    La leonessa demone dagli occhi blu guardò il piccolo cucciolo che si era avvicinato.
    -Si, lo sappiamo e abbiamo le nostre ragioni per aver vi tenuti allo scuro di tutto; il tuo amico Iorody lo ha scoperto da solo ed è quasi morto, dato che non aveva ne l'esperienza ne le conoscenze adatte per gestire il suo potere.-
    -Perché non siamo stati istruiti?-
    -Perché non avete ancora la forza necessaria e sufficiente per gestire e vincere la battaglia con un demone.-
    Il cucciolo di leone si sedette inarcando un sopracciglio.
    -Come non abbiamo le forze sufficienti?-
    La leonessa demone sorrise.
    -Siete ancora cuccioli, nonostante abbiate dentro di voi un grande potere, questo è ancora troppo poco potente per una battaglia contro noi demoni; man mano che accrescerete le vostre capacità, gli allenamenti entreranno sempre più nello specifico, imparerete nuove tecniche finché non sarete pronti al combattimento vero e proprio, ma fino ad allora, dovrete evitare a tutti i costi lo scontro.-
    La leonessa fece una pausa.
    -Se foste coinvolti in uno scontro, sareste preda facile.-
    I cuccioli annuirono.
    Il leone grigio si avvicinò.
    -Quando avreste intenzione di partire?-
    Il demone ocra rispose.
    -Domattina, io e Loynaar partiremo alle prime luci dell'alba, ed entro sera saremo di ritorno.-
    Jormungr parve sorpreso.
    -Credevo che con la vostra velocità avreste risolto la questione in molto meno tempo.-
    -Il tempo del viaggio sarà brevissimo infatti, ma l'analisi dei corpi impiegherà molto tempo e anche energie, poi daremo loro degna sepoltura, e quando avremo recuperato le energie faremo rientro alla grotta.-
    In quell'istante una debole voce aspra, gracchiante, si udì appena nella grotta.
    -Vi ringrazio, date loro una degna sepoltura; quei due leoni giovanissimi mi hanno aiutata molto durante il mio girovagare, poi appena potrò, andrò a fare loro visita, glielo devo dopo tutto quello che hanno fatto per me.-
    Jessy e James rizzarono le orecchie increduli.
    -Aika, comincio a credere che tu sia cambiata davvero e in pochissimo tempo.-
    La lupa bianca e rossa si rivolse al capobranco dei lupi.
    -Ho capito molte cose, il tempo passato a riflettere mi ha fatto capire cosa conta davvero nella vita.-
    Nel mentre, Miremel, la leonessa bianca, si stava avvicinando al compagno.
    -Jormungr, che ne pensi se oltre a quei due giovani leoni, Rasur e Loynaar facessero un controllo anche dal branco degli scavatori? Potrebbero scoprire qualcosa in più.-
    Il leone grigio si volse verso la compagna che ormai gli era di fianco.
    -Hai ragione, non ci avevo pensato, voi cosa ne pensate?-
    I demoni si scambiarono una veloce occhiata.
    -Nessun problema, anzi, potremmo raccogliere molte informazioni su quello che è successo realmente, senza dover sconvolgere i fratelli cuccioli un'altra volta, ma impiegheremo almeno mezza giornata in più.-
    Jormungr si fece serio.
    -Questo è un grosso problema al quale non avevo pensato.-
    -Cosa vuoi dire, padre?-
    Il piccolo leone si sedette curioso, osservando il grande leone grigio torreggiante sopra di lui.
    -I due fratelli cuccioli, questo intendo.-
    Jormungr parlava al branco, coinvolgendo con grande abilità tutti i componenti della comunità.
    -Adesso stanno dormendo, ma il problema arriverà quando si sveglieranno.-
    La leonessa demone intervenne.
    -Quando si sveglieranno, non saranno in grado di sferrare altri attacchi, e non lo saranno per molto tempo, grazie a un piccolo stratagemma, io e Rasur abbiamo bloccato loro la capacità di attingere al loro potere, questo permetterà a voi di tranquillizzarli, spiegare loro il perché abbiamo agito in questo modo; e comunque noi avremo il tempo di tornare qui, ed evitare quindi possibili problemi.-
    Il leone grigio parlò a voce alta, in modo che tutti quanti lo potessero udire.
    -Allora è deciso, Vervada e Sender andranno a portare soccorso a quel giovane leone, Roy e Werrin saranno la loro scorta; Rasur e Loynaar invece, andranno ad ispezionare i corpi di quei due giovanissimi leoni, poi successivamente andranno ad ispezionare la caverna del branco degli scavatori.-
    Un gran trambusto echeggiò nella grotta, ruggiti e ringhi di eccitazione si susseguirono per lunghi minuti, poi il leone grigio fece tacere il branco.
    -Si stabiliscano adesso i turni di guardia all'ingresso e le sentinelle da appostare, domani sarà una grande giornata, in oltre dobbiamo riposare, domani dovremo aumentare le difese alla montagna.-
    Lentamente, il grande branco si preparò per la notte, leoni e lupi cooperavano in piena armonia, dividendo ogni compito senza discussioni.
    Iorody e Tuhuma cercarono di prendere sonno, con scarsi risultati; entrambi stavano fissando il grande masso luminescente al centro della sala, accucciati uno di fianco all'altro.
    -Che ne pensi Tuhuma?-
    -Riguardo a cosa?-
    -Riguardo a tutta questa situazione, io non so che pensare.-
    -Io ho fiducia nei demoni, credo che riusciranno a trovare molte risposte alle domande che ci stiamo facendo.-
    Il piccolo lupo azzurro rimase in silenzio con lo sguardo fisso sulla grande pietra luminosa.
    -Io pensavo ad altro, Tuhuma.-
    Il piccolo leone volse lo sguardo verso l'amico.
    -Ci siamo trovati immersi in una cosa molto più grande di noi, della quale non sappiamo praticamente nulla; sappiamo solo che ci sono forze in grado di distruggere tutto quanto.-
    -Che vuoi dire Iorody?-
    -Voglio dire che non so se riusciremo. E se non riuscissimo? Se cercassimo invece di salvarci scappando da qualche parte?-
    -Hai paura,vero?-
    Il piccolo lupo azzurro annuì.
    -Anche io ho paura, molta anche; potremmo anche scappare, ma come ci è stato detto, nessun luogo sarebbe abbastanza sicuro, ci troverebbero lo stesso, non ci resta che combattere, e poi sai come la penso io.-
    Ci fu un brevissimo silenzio spezzato dalla domanda del piccolo lupo azzurro.
    -Cosa pensi Tuhuma?-
    Il cucciolo di leone sorrise all'amico.
    -Penso che se non ci si prova, si ha già perso in partenza!-
    Il lupo azzurro sorrise.
    -Come fai ad essere sempre così sicuro di te, me lo dovrai spiegare un giorno.-
    -Beh, sai, sono un leone, e noi leoni non ci arrendiamo molto facilmente.-
    -Lo ho notato sai?-
    I cuccioli si scambiarono un sorriso divertito.
    -Adesso cerchiamo di riposare Tuhuma, domani credo sarà un'altra giornata molto stancante.-
    -Hai ragione, credo anche io.-
    Lentamente i cuccioli scivolarono nel sonno sotto gli occhi attenti della lupa bianca e rossa che non aveva mai smesso di osservarli.
    Aika volse i suoi pensieri attraverso il cunicolo della grotta che portava all'uscita, facendoli scivolare sui pendii della montagna, facendoli attraversare velocemente la grande pianura immersa nella notte fonda, che si stagliava di fronte al suo rifugio attuale, finché non furono raccolti dal demone nero, Shruykan, il quale fluttuava sotto forma di piccola sfera luminosa sopra la tetra fortezza.
    “Aika, spero tu abbia buone notizie per noi.”
    La voce del demone si insinuò nella mente della lupa veloce e tagliente come una lama, provocando un dolore intenso e acuto.
    “Per nulla assolutamente Shruykan, anzi!”
    “Parla!”
    “Loynaar e Rasur domattina andranno ad ispezionare la coppia di leoni che mi avete fornito come accompagnamento al mio viaggio.”
    “Come fanno a sapere di loro?”
    “Mentre stavo viaggiando verso la montagna, sono arrivati dei componenti del branco, io ho tolto a quella coppia l'uso della parola per non essere scoperta, dicendo loro che quei due giovani non potevano parlare in quanto muti, poi quando ho sentito che volevano portarli da Rasur e Loynaar per farli guarire, durante la notte li ho uccisi; mai avrei creduto che i demoni poi sarebbero stati inviati ad analizzarli per capire la causa della loro morte.”
    Passarono alcuni istanti prima che il demone parlasse nuovamente attraverso i suoi pensieri.
    “Sei riuscita a scoprire perché verranno inviati a esaminare quei corpi? “
    “Rasur e Loynaar scopriranno che i due leoni sono stati obbligati e uccisi con la magia, e riusciranno a risalire a voi!”
    “E' vero, capiranno che ci siamo noi dietro a tutto, ma questo non è un problema.”
    “Se verrete scoperti, vi attaccheranno, e scopriranno la fortezza.”
    “Noi saremo preparati a questo, in oltre adesso lo sappiamo e non ci faremo cogliere alla sprovvista.”
    “Bene, io sto per essere di nuovo accettata nel branco, e sto escogitando un modo per portare via la pietra.”
    “Perfetto Aika, escogita un metodo, ruba la pietra, e sarai premiata; avrai un posto di riguardo nel nuovo impero!”
    La lupa rimase in silenzio, sorpresa.
    “Continua a fare come se nulla fosse, sarai contattata quando sarà tutto pronto.”
    Detto ciò, il demone, con un improvviso guizzo, si ritrasse dalla mente di Aika, lasciandola a bocca aperta, incredula.
     
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