Mashujaa wa zamani

prequel.. (o come si scrive..)

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  1. bau1200 (Sarydor)
     
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    Una tana insperata




    Il grande branco continuava lento la lunga marcia; la testa del gruppo aveva già incontrato la palude e stava guidando tutti gli altri attraverso le rive insidiose, ricoperte di fango molle e scivoloso.
    L'acqua calma e verdastra non permetteva quasi neanche dalla riva di vederne il fondo, complici anche le alghe verdi che ricoprivano gran parte della superficie, tranne che nella zona centrale dove vivevano delle ninfee con i loro bellissimi fiori bianchi.
    Tutto era circondato da grandi alberi dai tronchi ricoperti di muschio verde, ricchi di foglie verdi e brillanti sotto i raggi solari, dalle quali filtrava pochissima luce che con grande fatica arrivava a terra.
    Grossi tronchi d'albero spezzati davano un aspetto cupo e minaccioso a quel luogo, mentre sul versante opposto vi era una parete di roccia completamente ricoperta da muschio, sormontata anch'essa da grandi e maestosi alberi.
    Non era molto alta, ma dopo una prima ispezione risultò troppo stretta ed insidiosa per far passare tutti di li.
    Avrebbero dovuto camminare uno per volta, in fila, e le pietre viscide avrebbero quasi sicuramente fatto scivolare qualcuno in acqua.
    In oltre, al centro del lago alcuni videro di sfuggita un'ombra, un pesce davvero enorme e quindi decisero di affrontare la riva opposta; ne sarebbero usciti infangati, ma il percorso sembrava a prima vista molto più sicuro.
    Rasur grazie al suo potere planava in ricerca dei capibranco, sapeva che li avrebbe trovati in testa alla colonna, e così infatti fu.
    Trasportarli dai figli in fondo alla colonna sarebbe stato impossibile per lui e se fossero tornati indietro, avrebbero perso moltissimo tempo ed energie inutilmente; in oltre il branco non poteva concedersi il lusso di fermare la propria avanzata, molti erano ancora allo scoperto.
    Decise quindi di superarli, cercando un posto abbastanza grande che potesse ospitare l'immensa colonna, la vegetazione per fortuna non mancava in quella zona e avrebbe dato riparo dagli sguardi delle possibili sentinelle, che sicuramente Berial avrebbe inviato per scovarli e porre fine a quella storia.
    Rasur constatò invece che la zona purtroppo non avrebbe permesso al branco di sostare; le montagne li attorno avevano ripidi pendii ricoperti interamente da un intreccio piante spinose; lungo un canalone si ergeva una parete verticale ricoperta di piante dalle grandi foglie larghe, arbusti ed enormi piante rampicanti che creavano un intricato intreccio tra di loro.
    Tutta la flora di quel posto era rigogliosa, così differente dalla zona attraversata poco prima, eppure così vicina; secondo il demone, doveva scorrere una grande quantità di acqua nel sottosuolo per permettere quell'esplosione di vita.
    Rasur planò lentamente a terra, tra il fitto degli alberi, sedendosi poi con lo sguardo perso nel vuoto.
    Il branco non era molto lontano da lui, egli si trovava infatti a circa 1 ora di cammino dalla testa del gruppo.
    La situazione stava volgendo a loro svantaggio; non avevano nessuna via di fuga e nessun riparo, se fossero stati attaccati in quel punto, avrebbero avuto molte difficoltà a proteggere tutti,i in oltre era già pomeriggio avanzato, il branco era stanco, provato dalla fatica e affamato, in più quella zona alla notte sarebbe stata invasa da una grande umidità che durante la notte avrebbe raggelato tutti quanti, mettendo in serio pericolo la vita di molti.
    La situazione, se non avessero trovato una soluzione immediata, sarebbe diventata ben presto drammatica.
    Gli occhi verde smeraldo del demone scrutavano quel posto, ma qualcosa lo rendeva stranamente inquieto.
    Non udiva nulla, regnava un silenzio irreale, eppure la ricca vegetazione avrebbe offerto un habitat ideale per moltissime specie di uccelli, insetti e quant'altro.
    Si alzò lentamente, avvicinandosi verso quella parete che saliva quasi in verticale sul fianco di una grande montagna e che delimitava l'unico passaggio.
    Grandi piante rampicanti salivano verso l'alto, nascondendo la nuda roccia con un intrico di radici e foglie; Rasur le studiava attentamente, cercava degli insetti, ma non ne trovò la presenza.
    Quel luogo era strano e a suo pensare, pericoloso per la colonna che si stava avvicinando, e col passare del tempo, lo sarebbe stato ancora di più.
    Qualcosa attirò la sua attenzione, una cavità dall'apertura abbastanza ampia seminascosta dalla selva di rampicanti.
    Si avvicinò lentamente, tastando con la mente il territorio circostante alla ricerca di possibili pericoli.
    Avvertì immediatamente un'aura di energia e si bloccò istantaneamente, schermando la sua mente da un possibile attacco, acquattandosi immediatamente a terra per non essere visto.
    Non sapeva se quell'entità, qualsiasi cosa fosse, si fosse accorta del suo tocco mentale e rimase in guardia, pronto al combattimento; i minuti passarono, ma non accadde nulla.
    L'unica cosa che poteva fare era quella di accertarsi della natura di quell'energia, fermare la colonna e richiedere l'aiuto sia di Tuhuma che di Iorody; non sapeva contro chi avrebbe dovuto battersi, quale fosse realmente la sua potenza e neanche se ci fossero stati più avversari, non poteva rischiare di mettere a repentaglio le vite del branco in movimento.
    Si immerse nel suo potere, lanciando un segnale diretto ai due giovani guerrieri, conosceva ormai alla perfezione le loro menti e avrebbe mandato il segnale solamente a loro, senza che nessun altro potesse intercettarlo, rimanendo comunque vigile a tutto ciò che aveva attorno.
    Tuhuma,ancora in fondo alla colonna, fu il primo a ricevere quel contatto, trasalendo improvvisamente.
    “Tuhuma, ho bisogno di voi, adesso.”
    La voce di Rasur, atona e fredda, lasciò comunque intendere tutta la preoccupazione del leone demone.
    “Arriviamo immediatamente! Dimmi dove sei!”
    Tuhuma scattò in piedi immediatamente, facendo voltare tutti gli altri che vegliavano Sender e Beroam, ancora privi di sensi e distesi a terra.
    “Avvisa immediatamente i capibranco di fermare la colonna, cercare riparo e di non muoversi assolutamente, ma fallo a voce, non contattarli mentalmente, potrebbe essere pericoloso.”
    Il demone ocra inviò mentalmente le immagini del luogo dove si trovava, apparentemente sembrava facile da individuare grazie alla minuzia di particolari.
    Rasur era maestro nel mandare immagini dei luoghi dove si trovava; non era mai stato un problema per i due giovani guerrieri trovarlo.
    Tuhuma non fece in tempo a rispondere che il contatto venne troncato di netto.
    -Che sta succedendo?-
    Chiese Iorody avvicinandosi velocemente a lui con sguardo preoccupato.
    -Non lo so, Rasur ha detto che ha bisogno di noi e che dobbiamo fermare il branco immediatamente, dobbiamo andare e alla svelta!-
    -Sai dove?-
    Gli chiese il giovane amico volgendo poi per un attimo l'attenzione verso la leonessa e il giovanissimo lupo.
    -Si, alla perfezione.-
    Rispose il giovane leone, guardando anch'egli i due a terra.
    -Stanno bene e sono fuori pericolo, appena si sveglieranno, potranno riunirsi alla carovana, noi non abbiamo tempo da perdere adesso!-
    Iorody annuì, voltandosi poi verso la direzione presa dal grande branco.
    -Andiamo allora-
    Tuhuma annuì, immergendosi nella sua fonte di potere e cominciando a levitare verso l'alto, imitato dal suo giovane amico e dirigendosi entrambi verso la testa della carovana a grande velocità.
    Sfrecciavano velocissimi sopra alle teste che lentamente camminavano incolonnate e che seguivano la loro traiettoria col capo, finchè poi rallentarono e cominciarono a scendere, rimanendo comunque sospesi in aria tra lo stupore dei loro genitori che segnavano agli altri la direzione da intraprendere.
    -Fermate il branco! Nascondetevi e rimanete immobili! Abbiamo qualche problema più avanti, vi faremo sapere noi quando riprendere la marcia!-
    Jormungr guardò per qualche istante stupito il figlio fluttuare sopra di lui, poi ordinò al suo gruppo di leoni di fermare immediatamente il branco e di trovare riparo tra la vegetazione.
    Il gruppo di leoni annuì all'unisono, scattando velocemente verso la colonna che li stava seguendo per informarli e aiutare i più deboli a trovare un nascondiglio sicuro.
    -Che sta succedendo?-
    Chiese poi Jormungr visibilmente preoccupato a Tuhuma.
    -Non lo so ancora, Rasur ha chiesto il nostro aiuto poco più avanti, dobbiamo andare adesso!-
    In quel momento arrivarono anche Jessy e James, i quali vennero avvisati da Iorody riguardo ciò che stava accadendo.
    Tuhuma scese a terra e si avvicinò ai genitori.
    -Non preoccupatevi, andrà tutto bene.-
    Disse sicuro di se, cercando di allentare la loro preoccupazione.
    -Mandate una squadra in fondo alla colonna, ci sono Beroam e Sender che hanno bisogno di aiuto, stanno bene ma sono deboli, ci sono anche Vervada, Roy e Werrin, ma una zampa in più gli farà comodo e guadagneranno tempo prezioso.-
    -Manderò i miei lupi, sono molto veloci.-
    Rispose James al giovane leone, avvicinandosi a loro con passo fiero, lanciando poi una rapida occhiata a quattro sue guardie che scattarono immediatamente tornando indietro rapidamente.
    -Il loro fiuto li porterà immediatamente da loro e in breve si riuniranno al branco.-
    Tuhuma annuì e si volse verso la direzione da intraprendere, aveva già perso troppo tempo prezioso.
    -Fa attenzione piccolo mio..-
    Sussurrò appena Miremel mentre i suoi occhi verdi si facevano lucidi; Tuhuma si volse guardandola severo.
    -Ormai non sono più un cucciolo, mamma.-
    Tornò a guardare Iorody e si alzò in volo, imitato dallo stesso, affiancandosi poi l'un l'altro.
    -Andiamo, avviciniamoci al luogo e poi proseguiremo al passo.-
    Il giovane guerriero azzurro ghiaccio annuì e contemporaneamente a lui, si diressero velocemente verso il punto mostratogli dal demone ocra che li stava aspettando poco più avanti.
    La leonessa seguì sgomenta il giovane figlio che velocemente sparì alla sua vista grazie ai suoi poteri.
    Miremel si volse verso Jormungr che le si avvicinò per portarle quel minimo di conforto che le serviva, e lei infossò il capo nella criniera del collo di lui, singhiozzando.
    Lui rimase in silenzio, mettendole una zampa sulle spalle e stringendola a se, mentre il suo sguardo si perdeva nella direzione presa dai due giovani guerrieri.
    -Tuhuma, forse sei stato troppo duro con tua madre in quella risposta..-
    Disse timidamente interrompendo quel silenzio che si era creato.
    -Iorody abbiamo altro a cui pensare adesso.-
    -Lo so, ma è pur sempre tua madre, è normale che si preoccupi.-
    -Ho delle responsabilità e le hai anche tu, non siamo noi a dipendere da loro, sono loro, tutti quanti loro che dipendono da noi.-
    Tuhuma rispose con un tono che non ammetteva repliche, la sua mente era concentrata su quello che avrebbero potuto trovarsi davanti e come eventualmente proteggere il branco da un attacco potenzialmente numeroso, dato che una fuga in massa sarebbe risultata inefficace e inutile anche, l'unica via di fuga era obbligata verso una zona aperta, arida e come se non bastasse, senza nascondigli.
    Il giovane leone guardò il sole che lentamente si stava abbassando all'orizzonte e che gli offriva ancora poche ore di luce prima che sopraggiungesse il crepuscolo quindi la notte.
    Tuhuma era visibilmente teso.
    Il giovane leone rallentò improvvisamente, e planò velocemente a terra, seguito dall'amico e si addentrarono rapidamente tra la vegetazione del luogo.
    Entrambi si guardarono attorno con attenzione, cercando di captare qualsiasi movimento o avvisaglia di pericolo, quindi presero ad avanzare prudentemente ma a passo veloce verso il demone ocra che li attendeva poco più avanti.
    Lo raggiunsero in una manciata di minuti, trovandolo semi nascosto e immobile dietro un intreccio di radici e arbusti fitti dalle foglie sottili e di un verde intenso.
    Tutt'attorno il verde acceso delle piante rigogliose trionfava in un'esplosione di vita, in un silenzio irreale che entrambi i nuovi arrivati notarono immediatamente.
    Strisciando a terra, entrambi gli si avvicinarono, silenziosi come ombre, cercando di captare qualsiasi segnale che potesse rivelare la presenza di qualcuno, ma tutto quel silenzio non faceva altro che aumentare il loro disagio, rendendoli oltremodo nervosi, e tutto quel nervosismo avrebbe potuto fargli fare degli errori che, data la situazione, avrebbero potuto mettere loro e il branco in serio pericolo.
    Rasur spiegò quindi brevemente ciò che aveva scoperto, evitando accuratamente di lamentarsi per il troppo tempo impiegato, vedeva che entrambi i giovani erano chiaramente irrequieti.
    -Non so cosa si nasconde all'interno di quella grotta, ma dobbiamo assolutamente eliminare la fonte di quell'energia, qualunque essa sia.-
    Il demone parlava in modo appena percettibile ai due giovani guerrieri, sempre guardando avanti verso l'imboccatura di quella grotta nascosta da immense piante rampicanti.
    -Rasur, non sappiamo cosa c'è all'interno, potrebbe esserci qualsiasi cosa, anche non ostile.. potremmo anche uccidere degli innocenti..-
    Il demone volse lentamente il capo verso il giovane leone, fissandolo coi suoi grandi occhi verdi.
    -Se c'è qualcosa, e se facessimo come dici tu, gli daremo il modo e il tempo di reagire, dobbiamo agire di sorpresa, colpire per primi qualsiasi cosa ci sia.-
    -Ma così facendo rischiamo anche di uccidere degli innocenti, noi dobbiamo salvarli invece!-
    Rasur guardò duramente il giovane leone al suo fianco.
    -E' più importante per te la vita di uno solo, oppure la vita di mille e più tra lupi e leoni? O la vita tua e di Iorody, se vi uccidessero per una stupidaggine simile, condannereste tutto il branco, è questo che vuoi?-
    Tuhuma rimase in silenzio per qualche istante, abbassando lo sguardo, Iorody gli mise poi una zampa sopra la sua.
    -Rasur ha ragione, è la dura realtà amico mio, so che è crudele, ma non possiamo salvare tutti purtroppo.-
    Il giovane leone alzò lo sguardo, triste ed impotente di fronte alla realtà delle cose, incrociando gli occhi dell'amico per qualche attimo.
    -Andiamo allora.-
    Rispose il giovane leone dagli occhi verde smeraldo.
    -Che la Madre Terra ci perdoni...-
    I tre si concentrarono sul loro obiettivo, Tuhuma e Iorody si immersero nella fonte del loro immenso potere, pronti a farlo esplodere non appena fossero entrati nella grotta, distruggendo ogni forma di vita che avessero trovato all'interno di quella cavità; anche loro avvertivano un' aura energetica che chiaramente non apparteneva al loro mondo.
    Scattarono contemporaneamente in avanti, rapidi verso l'ingresso di quella cavità, reso quasi impenetrabile dalla vegetazione, solo un punto permetteva di entrare.
    Tuhuma e Iorody rallentarono la corsa, mettendosi in fila dietro al demone, il quale arrestò la propria corsa poco prima di entrare, scivolando sul terreno umido e ricoperto di erba, abbassandosi fino a far sfiorare il proprio ventre a terra, nel mentre i due alle sue spalle fecero un balzo, superandolo in volo e portandosi verticalmente sopra di lui.
    Entrarono contemporaneamente in quel minuscolo spazio che nascondeva un'ampia grotta;
    i due guerrieri si ancorarono alle grosse liane con le zampe anteriori, e con una giravolta su loro stessi, atterrarono proprio ai fianchi di Rasur; nel mentre il demone aveva individuato la fonte di quel potere, nascosta nell'oscurità, indirizzandovi contro un potente raggio di energia.
    Iorody e Tuhuma assunsero la forma da battaglia quasi istantaneamente, esplodendo in un bagliore accecante e anch'essi indirizzarono in quella direzione i loro attacchi, generando un immenso boato che rimbombò nelle cavità di quell'enorme grotta e generò una grossa e fitta nube di polvere, ma la fonte di potere non accennava a diminuire.
    Tutti e tre rimasero immobili, ben attenti a quello che stava succedendo, incapaci di capire come mai i loro attacchi fossero stati inefficaci nonostante avessero colpito in pieno quella fonte di potere.
    Nel mentre, la nube di polvere scendeva di nuovo a terra.
    -Attenzione..-
    Rasur si guardava attorno teso, cercando di captare un qualsiasi movimento che svelasse la presenza di qualcuno, nel mentre i due giovani nella loro forma guerriera rimanevano concentrati su quella fonte di potere invisibile, nonostante fosse proprio di fronte a loro.
    Improvvisamente un rumore di sassi fece voltare immediatamente il demone ocra di lato, nella direzione di Tuhuma.
    Senza pensarci, Rasur generò istantaneamente una sfera di energia che indirizzò verso la fonte di quel rumore.
    Tuhuma si volse anch'egli di scatto, riuscendo a vedere una giovane leonessa che terrorizzata stava cercando di uscire dalla grotta, ma che a quel bagliore rimase impietrita.
    -NO!!!-
    Ruggì improvvisamente, scattando verso di lei e facendole scudo col suo corpo appena prima che quel bolo di energia la uccidesse all'istante.
    Tuhuma venne colpito in pieno muso e nonostante la dura corazza, gli si spezzò un corno del capo e il dolore che provò il quel momento fu acutissimo mentre veniva poi sbalzato contro quella giovane, cadendole rovinosamente addosso.
    Iorody abbandonò immediatamente la sua posizione correndo in contro all'amico
    -Tuhuma! Stai bene?-
    Chiese visibilmente preoccupato ma il giovane leone si rialzò immediatamente scrollando il capo.
    -Si, sto bene.. più o meno..-
    In realtà il giovane leone provava un dolore acutissimo che gli annebbiò la vista per qualche istante.
    -TORNATE AI VOSTRI POSTI!-
    Ruggì furiosamente Rasur, attento a quello che sarebbe potuto accadere, e i due giovani presero a perlustrare quell'enorme caverna sotterranea, trovando l'origine di quell'energia proveniente da dietro una spessa parete di roccia scalfita in profondità dal loro precedente attacco congiunto.
    Analizzarono attentamente quella forza; era differente da quelle demoniache anche se molto simile, decisero quindi di indagare dopo.
    Ognuno di loro prese poi direzioni differenti nei cunicoli che conducevano nelle viscere di quella montagna, scandagliandone ogni minimo anfratto, avvertendo sempre quella strana fonte di energia e mantenendosi sempre in contatto tra di loro, inviandosi sempre immagini sulle direzioni prese in modo che, in caso di necessità, avrebbero potuto raggiungersi in pochissimo tempo.
    Impiegarono parecchio tempo a perlustrare ogni cunicolo, ogni sala, la dimensione di quel nascondiglio era davvero immensa, avrebbe potuto ospitare tutta la carovana comodamente, in oltre il pavimento non aveva asperità, così come la mite temperatura al suo interno.
    Tuhuma rimase sbalordito quando si ritrovò in una cavità dentro la quale crescevano dei funghi, moltissimi.
    Lentamente si avvicinò, annusandoli ma non avvertì nessun odore, quindi ne prese uno, assaggiandone una piccola parte.
    La forma la conosceva bene, era come quelli che crescevano nella grande montagna e anche questo non aveva nessun sapore; notò anche che al posto di quello che aveva appena colto, ne era cresciuto subito un altro e sentendosi anche leggermente rinvigorito rispetto a prima.
    -Questa si che è fortuna!-
    Esclamò per poi voltarsi e tornare indietro velocemente, portando tra le fauci quel ritrovamento.
    Si ritrovò nella grande sala d'ingresso con Iorody e dopo qualche tempo anche Rasur riemerse da uno dei corridoi.
    -Tutto tranquillo, non c'è nessuno.-
    Disse Iorody e Tuhuma fece un cenno di approvazione indicando il fungo trovato e spiegando quanti ne avevano a disposizione, quindi abbandonarono la loro forma da battaglia per avvicinandosi alla giovane priva di sensi, ancora a terra dove la avevano lasciata.
    Appena prima che potessero sincerarsi delle condizioni della giovane, il giovane leone ricevette una poderosa zampata sul muso che lo scaraventò a terra, stessa sorte capitò poi al suo giovane amico.
    Il demone torreggiava su di loro con espressione feroce sul muso.
    -Siete due idioti!-
    Ruggì furiosamente contro di loro.
    -Vi siete resi vulnerabili!-
    Tuhuma si rialzò, ferito nell'orgoglio più che nel fisico.
    -Cosa avrei dovuto fare? Vederla morire senza far nulla forse?-
    Il giovane leone si volse guardando dritto negli occhi il demone mentre avvertiva il sapore dolciastro del sangue tra le fauci.
    -Il nostro compito è quello di salvare vite, non ucciderle!-
    Tuhuma era a pochi centimetri dal muso del demone.
    -Rasur per te non ha importanza salvare una vita, a te importa solamente eliminare Berial! Ma ricordati che noi non siamo demoni! Noi siamo un branco e dobbiamo salvare più vite possibili!-
    -Calmatevi adesso! Abbiamo altre cose a cui pensare invece che litigare tra noi!-
    Iorody interruppe quel confronto ma i due rimanevano fermi nelle loro posizioni, poi Rasur si volse e andò verso l'uscita, fermandosi sul limitare.
    -Così facendo hai messo a rischio la vita di tutti quelli che assieme abbiamo salvato, ricordalo.-
    Volse quindi il capo verso il giovane leone che ancora lo stava guardando rabbioso.
    -Noi tutti abbiamo salvato; c'ero anche io. Hai corso un rischio inutile e potenzialmente dannoso per salvare una sola vita.-
    Disse atono, avviandosi poi al di fuori della grotta.
    -Così dev'essere.-
    Replicò ringhiando a denti stretti il giovane leone per poi voltarsi di scatto, dandogli le spalle e andando verso un angolo della caverna, lasciandosi cadere a terra sbuffando.
    -Voi due avete due zucche talmente dure che potreste scavare a testate un altro cunicolo lungo tutta questa montagna prima di farvi male!-
    Esclamò il giovane lupo con la sua voce squillante, e visibilmente contrariato dal comportamento dei due, andò quindi verso la giovane leonessa.
    -E' svenuta ma credo che non abbia nulla di rotto.-
    Disse guardandola attentamente per poi voltarsi verso il giovane amico.
    -Dammi una zampa, sistemiamola meglio, cerca qualcosa da metterle sotto la testa almeno.-
    Tuhuma si alzò sbuffando e andò verso l'ingresso, strappando uno spesso strato di muschio da una delle grosse liane che salivano verso l'alto e portandola poi all'interno della caverna.
    Iorody sollevò il capo della giovane per mettere quel morbido cuscino; in quel momento la giovane si svegliò.
    -Cosa.. Cosa è successo? Ah.. La mia testa.. Che male..-
    Disse confusamente mentre si tastava il capo con una zampa, poi aprì gli occhi e sobbalzò appena vide i due di fronte a lei.
    -CHI SIETE!-
    Esclamò spaventata saltando sulle quattro zampe e cominciando a retrocedere fino a trovarsi con la schiena contro alla parete.
    -Sta tranquilla, non vogliamo farti del male, io mi chiamo Iorody e lui è il mio amico Tuhuma, siamo qui per aiutarti.-
    Le disse sorridendole il giovane lupo azzurro mentre il giovane leone si sedette indispettito a terra, voltandosi con la testa di lato.
    -E smettila un po tu! Dai! Poi ne parliamo!-
    Esclamò Iorody con la sua voce acutissima e la giovane accennò un sorriso.
    -Che voce.. assordante! Io mi chiamo Aireth!-
    Disse avvicinandosi a loro e in particolare a Tuhuma, riconobbe in lui la forma felina che la aveva salvata.
    -Grazie per.. Avermi salvata da non so cosa..-
    Tuhuma non riuscì a risponderle che si trovò il capo di lei contro il suo collo e ricevette poi una piccola leccata su una guancia.
    Il giovane leone strabuzzò gli occhi iniziando a tossire, completamente spiazzato da quel cenno di affetto totalmente inaspettato e mai ricevuto se non dai genitori.
    -Fi..Figurati.. N...Non c'è di che..-
    Balbettò imbarazzatissimo, facendo sorridere lei; Iorody cercò di trattenere una risata ma alla fine non ci riuscì e si allontanò verso l'uscita.
    -Dove vai! Vieni qui subito!-
    Esclamò il giovane leone quasi colto dal panico nel rimanere solo con quella giovane così intraprendente.
    -Vado a chiamare il branco, sta tranquillo che torno!-
    -Iorody non vorrai lasciarmi qui da solo con lei!-
    Volse il capo di scatto e si ritrovò col naso appiccicato a quello della giovane leonessa.
    -Afa.. Afa.. Afa...-
    Balbettò con gli occhi a palla, imbarazzatissimo mentre provava un calore all'interno del suo corpo con il quale avrebbe tranquillamente potuto incendiare un tronco d'albero.
    -Che buffo che sei, Tuhuma!-
    Disse la giovane accennando un dolce sorriso.
    -Hai... Hai fame?-
    Rispose Tuhuma con la prima cosa che gli passava per la testa e la fece divertire ancora di più.
    -Adesso no, grazie-
    Rispose lei sorridendogli, Tuhuma fece un passo indietro, inciampando su dei sassi e finendo col sedersi sul fungo raccolto poco prima, il quale come una spugna inzuppata, alla pressione del corpo del giovane leone rilasciò una grossa quantità di acqua.
    La giovane rise divertita da quel buffo incidente mentre invece Tuhuma desiderava solo scomparire all'istante a causa dell'imbarazzo e della vergogna.
    -Sembra che te la sei fatta addosso!-
    Esclamò Hairet ridendo divertita.
    -Ma sei simpatico lo sai? Buffo e simpatico!-
    Lei fece un passo in avanti e si sedette di fronte al giovane, socchiudendo gli occhi e sorridendogli, inclinando leggermente il capo su un lato, mentre Tuhuma non sapeva più come fare per togliersi da quella situazione di grande imbarazzo;gli occhi e lo sguardo di lei lo mettevano in imbarazzo.
    Iorody nel mentre tornava trotterellando verso il branco, ridacchiando tra se e incontrando lungo il tragitto il demone ocra, seduto vicino a un albero.
    Tornò serio e gli si avvicinò con lo sguardo basso.
    -Ti chiedo scusa, ho fatto una stupidaggine mettendo a rischio la riuscita di tutto.. Sono stato un stupido..-
    Rasur si volse lentamente verso di lui.
    -Si, tu e Tuhuma avete fatto una grossa stupidaggine e siamo stati fortunati che in quella grotta non ci fosse stato nessun demone.-
    Si volse nuovamente a guardare di fronte a se, con lo sguardo perso nel vuoto come sua consuetudine.
    -Riconosco di aver sbagliato anche io però, il mio e il vostro mondo sono molto differenti e devo ancora imparare parecchio da voi.-
    Il giovane lupo sollevò lo sguardo verso il grande demone al suo fianco.
    -Ci vuole tempo, e non ne abbiamo così tanto, vero Rasur?-
    -Purtroppo no, non ne abbiamo.-
    Il leone rimase in silenzio per qualche attimo prima di parlare di nuovo
    -Tuhuma dov'è?-
    Iorody si lasciò scappare una risatina.
    -Oh, non ti preoccupare, è con quella giovane leonessa, nella grotta!-
    -E' rimasto li?-
    -Diciamo che lo ho lasciato li, ma.. in buona compagnia da quello che ho visto!-
    Rasur si volse di scatto verso il giovane lupo e per la prima volta da quando si conoscevano, aveva un'espressione stupita.
    -Non mi dire che...-
    Iorody chiuse gli occhi e annuì sicuro.
    -Beh, se vuoi non te lo dico, ma da quello che ho visto, credo che a breve il guerriero avrà una compagna! Adesso vado a chiamare il branco, ci vediamo a breve!-
    E il giovane lupo scattò a passo svelto verso gli altri che aspettavano loro notizie,mentre il sole ormai stava quasi per scomparire all'orizzonte.
    “Ci mancava solo questa adesso..”
    Pensò tra se il demone ocra sospirando mentre seguiva con lo sguardo il piccolo lupo azzurro correre via veloce.
     
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