Mashujaa wa zamani

prequel.. (o come si scrive..)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. bau1200 (Sarydor)
     
    .
    Avatar

    Re Leone

    Group
    Principe
    Posts
    5,283
    Location
    NARNIA

    Status
    Offline
    Incontro tra branchi

    -Dunque- Jormungr stava parlando con i capibranco lupi -Come mai state vagando in cerca di un territorio? Non credo che il vostro sia un branco formatosi durante il percorso.-
    -Esattamente, avevamo un territorio nostro, ma abbiamo dovuto abbandonarlo, sono successe cose strane, noi siamo la squadra che di solito controllava i confini, tranne i cuccioli, Aika, che si è aggiunta a noi, e Jessy, la quale era distante dato che stava per dare alla luce il nostro cucciolo, Iorody.- Mentre parlava, James spostava lo sguardo sul figlio di Jormungr e Miremel, che se ne stavano in disparte in un angolo.
    I due branchi erano disposti in cerchio, attorno ad una strana pietra cristallina, la quale rilasciava un tenue bagliore che illuminava la caverna; i cuccioli erano incuriositi da quello strano oggetto.
    -Cosa è successo?- Chiese Miremel avvicinandosi agli altri.
    -Nessuno lo sa, eravamo in perlustrazione, e al nostro ritorno abbiamo trovato una strage; nessun segno di lotta, ma tutto il nostro branco era stato sterminato.-
    James aveva lo sguardo basso mentre parlava.
    -Come è possibile? Nessun segno di lotta?- Il leone grigio guardava con aria interrogativa il lupo.
    -Nessuno, nessuna ferita, niente caos, tutto era al proprio posto, è stato come se tutti avessero cessato di vivere improvvisamente.-
    -Ma che stranezza è mai questa?- Intervenne Miremel.
    -Nessuno di noi è mai riuscito a capire nulla di quello che può essere successo, perfino gli alberi, le piante, erano senza vita, proprio come se fossero stati prosciugati.- Jessy parlava atono, ma si leggeva chiaramente la tristezza nei suoi occhi.
    -Mamma! Che cosa è questa strana pietra? Sbrilluccica!-
    Iorody saltellava allegramente attorno a quello strano masso luminescente sfiorandolo di tanto in tanto con lievi zampate.
    -Non lo so, perche non te lo fai spiegare dai padroni di casa?-
    -Da quel leonone grande grande?-
    Jessy guardava amorevolmente il cucciolo mentre quest'ultimo si portava di fronte al leone grigio.
    -Leonone, mi spieghi cosa è quella pietra sbrilluccicosa?-
    Jormungr sorrise al cucciolo che lo stava fissando con aria interrogativa.
    -Sai che non lo so neanche io? La ha trovata per caso mio figlio, abbiamo scavato, ed eccola qui. E' utile qui dentro, al buio.-
    -Tuo figlio?- Esclamò sobbalzando sulle quattro zampe -Tu hai un figlio? E dov'è adesso?-
    -Si, ho un figlio, ed è qui con noi, vedi se riesci a trovarlo.-
    Jormungr sorrideva divertito, l'energia che aveva quel cucciolo di lupo, unita alla sua voce acutissima lo rendeva adorabile ai suoi occhi.
    -Ma certo che lo troverò! Il mio fiuto non sbaglia mai! Sono un ottimo segugio, io! Non c'è traccia che mi sfugga!!-
    Detto questo, il piccolo lupo azzurro partì alla ricerca del cucciolo nascosto.
    Sorrisero tutti nel vedere quel piccolo che scorrazzava a destra e a manca col muso radente al suolo in una ipotetica caccia, passando davanti a Tuhuma tre volte senza neanche vederlo.
    -Sento l'odore! È qui vicino!- esclamò avvicinandosi al branco riunito in cerchio -Ah no, Aika sei tu.. Mamma mia che puzza!-
    Tutto il branco esplose in una fragorosa risata mentre la lupa bianca e rossa borbottava qualcosa gracchiando in modo incomprensibile.
    Jormungr si rivolse a Miremel in modo appena percettibile.
    -Forse, se Tuhuma riesce ad avere un contatto con qualcuno che non conosce, magari riuscirà a vincere la sua diffidenza.-
    -Speriamo, anche se non credo.-
    -Già, ho dei seri dubbi anche io.-
    Intanto il piccolo Iorody si era portato su una sporgenza leggermente sopraelevata quando intravide la sagoma di un cucciolo di leone nascosto dall'ombra.
    Senza pensarci due volte, balzò verso il cucciolo, ma quest'ultimo all'ultimo momento scartò di lato facendo atterrare pesantemente il piccolo lupetto a terra.
    Guaendo di dolore, il piccolo corse zoppicando verso la madre, la quale lo abbracciò dolcemente.
    Tuhuma si avvicinò alla madre e le si sedette vicino, osservando il piccolo che si lamentava per il dolore; l'atterraggio scomposto sulla dura roccia gli aveva procurato una lussazione ad una zampa anteriore.
    -Io non ho fatto nulla, mi sono solo levato.-
    Il piccolo leone stava guardando la madre con espressione triste, consapevole dell' incidente.
    -Lo so, tranquillo, è stato un incidente, va a chiamare Sender o Vervada, dovrebbero essere qui attorno.-
    Tuhuma si alzò e si avvicinò al piccolo Iorody, vide la sua zampina inerme in una posizione innaturale, mentre il piccolo lupo azzurro piangeva per il dolore.
    -Non preoccuparti, vado a chiamare le guaritrici, tra poco starai bene.-
    Detto questo il piccolo leone si voltò e corse attraverso il corridoio verso l'uscita della grotta alla ricerca delle leonesse guaritrici.
    Le trovò poco distanti dall'ingresso della caverna, spiegò loro il problema e si avviarono verso il rifugio.
    Jormungr e Miremel si guardarono sorpresi.
    -Ho capito bene? Nostro figlio ha rivolto parola a.. quel cucciolo?-
    I due genitori si guardarono con aria stupita, increduli alla scena appena vista.
    -Già, sembrerebbe proprio così..-
    In quell'istante fecero il loro ingresso nella grotta le leonesse guaritrici precedute dal piccolo leone, il quale andò immediatamente dal piccolo lupo azzurro che ancora era tra le zampe della madre.
    Sender e Vervada si avvicinarono al cucciolo mentre Jessy le guardava preoccupata.
    Gli occhi nocciola della leonessa si posarono immadiatamente sull'arto di Iorody, notando l'innaturale posizione, esaminarono il cucciolo rapidamente e poi incontrarono quelli della madre,silenziosamente preoccupata.
    -Sta tranquilla, non è nulla di che, ci serve solo qualche minuto per organizzarci, tutto qui.-
    James si fece avanti in quel momento avvicinandosi alla famiglia.
    -Non vi conosco, e di certo non vi farò avvicinare a mio figlio.-
    Fu Tuhuma a parlare, tra l'incredulità generale del branco felino.
    -Loro sono Sender e Vervada, sono le guaritrici più abili di tutte le lande conosciute fino ad ora.-
    -Oddio, nostro figlio è impazzito.-
    Miremel stava guardando il suo piccolo con gli occhi sgranati.
    James stava guardando con attenzione le leonesse, perfettamente identiche, differenti soltanto per il colore degli occhi, poi una di loro si voltò ed usci a passo svelto dalla grotta, per rientrarvi poco dopo con una radice tra le fauci, e si andò a parare di fronte al piccolo lupo gemente di dolore.
    -Cucciolo, ascolta, adesso prendi questa radice, riesce a far passare qualsiasi tipo di dolore e in pochissimo tempo, però è molto dura, devi mordere con forza.-
    Il piccolo Iorody aveva il muso rigato dalle lacrime e singhiozzava di dolore, osservò per qualche istante la leonessa dagli occhi glaciali che aveva di fronte, poi lentamente afferrò quella strana radice, sentiva uno strano odore dolciastro e un gusto sgradevolmente amaro in bocca; mordicchiò per qualche istante quella strana cosa, era molto resistante al morso, ma sentiva che i denti affondavano nello strano legno amaro.
    -Piccolo, devi mordere con forza, altrimenti non succede nulla.-
    Appena il cucciolo morse con forza lo strano legno, Vervada trattenne il cucciolo per i fianchi mentre Sender afferrò con le fauci il piccolo arto del lupetto azzurro facendogli fare un movimento circolare.
    Tutto si svolse in una frazione di secondo, nessuno riuscì a rendersi conto della manovra.
    Con un sonoro scrocchio, l'arto di Iorody tornò nella propria sede facendo urlare di dolore il cucciolo, il quale morse istintivamente con forza quella radice, la quale aveva l'unico scopo di non far frantumare la dentatura del piccolo, causata della contrazione improvvisa dei muscoli delle mascelle.
    -Problema risolto, vero sorella?-
    Vervada guardava compiaciuta la sorella.
    La maestria che avevano le due sorelle nel trattare qualsiasi ferita, o altro, era da manuale.
    Sender accennò un lieve sorriso nei confronti dell'altra leonessa, poi lentamente si avviarono verso l'uscita della caverna lasciando tutti a bocca aperta, tutti tranne il piccolo lupetto azzurro che stava piangendo.
    Tuhuma si avvicinò al piccolo Iorody.
    -Prova a camminare, vedrai che adesso ci riuscirai, anche se ti farà ancora un po male.-
    Il lupetto non degnò minimamente il cucciolo di leone, continuando nel suo pianto tra le zampe della madre ancora esterrefatta, e sentendosi ignorato, Tuhuma andò di nuovo a nascondersi nella penombra del suo nascondiglio.


    Edited by bau1200 - 7/8/2015, 04:44
     
    .
177 replies since 21/3/2012, 12:51   2566 views
  Share  
.