Mashujaa wa zamani

prequel.. (o come si scrive..)

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  1. bau1200 (Sarydor)
     
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    Arrivi nel branco


    Passò un mese, e il piccolo Tuhuma cresceva a vista d'occhio, irrobustendosi sempre più ogni giorno, ma la sua diffidenza non accennava a calare.
    La sua corporatura, nonostante fosse ancora arrotondata, a causa dello strato di grasso che tutti i cuccioli hanno a quell'età, era già ben delineata, gli anteriori ed i posteriori mostravano già una forte muscolatura, fuori dal comune, ma a fare impressione era il collo del cucciolo; grossi muscoli spesso guizzavano nervosi mentre Tuhuma osservava qualsiasi cosa, in oltre la sua soglia di attenzione era sempre molto elevata, notava qualsiasi cosa quasi sempre prima degli altri.
    Non si avvicinava mai a nessun leone del suo branco, rimaneva sempre in disparte, oppure in compagnia dei genitori, sempre silenzioso, finchè una sera, scorse un gruppo di lupi che lentamente stavano risalendo il pendìo della montagna.
    Velocemente il piccolo Tuhuma andò ad avvisare il padre, il quale ordinò a tutti i componenti del branco di nascondersi , tranne che ai leoni sentinella, coloro che solitamente lo accompagnavano a controllare il territorio, erano tutti dotati di forza e velocità fuori dal comune; ma la loro particolarità era un'altra.
    Quei leoni erano guerrieri, avrebbero combattuto fino alla morte per difendere il branco, e obbedivano ciecamente al loro re.
    I leoni si muovevano silenziosi, veloci, autentici fantasmi, la loro capacità di mimetizzarsi in qualsiasi ambiente nel quale si trovavano era sorprendente,e la loro tattica, in quel momento, era quella di accerchiare il branco invasore sui tre lati, lasciando loro lo strapiombo della montagna come via di fuga, dalla quale nessuno di loro sarebbe sopravvissuto se avesse cercato di fuggire in quella direzione, ovviamente finchè non avessero capito le loro intenzioni.
    Jormungr si muoveva fulmineo, le possenti zampe impattavano con la superficie irregolare, ripida e scagliosa della montagna senza fare il minimo rumore; vide che il branco era composto in tutto da nove individui, tre dei quali erano cuccioli, ed erano al centro della carovana, protetti dagli altri.
    Il leone grigio uscì fulmineo dal suo nascondigio, facendo trasalire il branco di lupi, che non si era accorto della presenza felina.
    -Chi siete e che volete!-
    Ringhiò Jormungr in tono minaccioso e autoritario, mentre gli altri leoni emergevano dai loro ripari circondando il gruppo di lupi sui tre lati.
    Il branco si parò di fronte ai cuccioli ringhiando ferocemente; le dentature messe in mostra lasciavano presagire solo ad uno spargimento imminente di sangue, poi qualcuno parlò.
    -Voi chi siete e che volete da noi!-
    Il leone grigio guardava severo i lupi sul sentiero, intanto gli altri leoni si stavano avvicinando minacciosamente, i muscoli tesi allo spasmo, le bocche semi aperte che facevano rimbombare il loro cupo ringhio, gli occhi completamente spalancati, avanzavano lentamente non in linea retta, ma zigzagando, le loro code si agitavano nervosamentee i loro musi erano quasi rasenti al terreno; sembravano guerrieri senza anima.
    Il terrore si stava impadronendo del branco di lupi, Jormungr se ne stava rendendo conto, e sapeva anche che le sentinelle non avrebbero mai attaccato senza un suo preciso ordine; nonostante tutto era altro che in quel momento lo aveva colpito.
    La sua attenzione era rivolta ai tre piccoli cuccioli tremanti nascosti dietro le zampe dei grandi, poi chiese in tono meno minaccioso ma sempre autoritario.
    -Voglio solo sapere che ci fate nei nostri territori.-
    Un lupo color bianco candido, col ventre blu chiaro e dalle sottili orecchie a punta rivolte all'indietro parlò.
    -Stiamo soltanto cercando un territorio dove poterci stabilire, non cerchiamo guai, lasciateci passare e noi non vi disturberemo.-
    Il leone grigio non riusciva a distogliere la sua attenzione dai tre cuccioli mentre ascoltava la lupa, erano visibilmente stanchi e impauriti, e poco nutriti a giudicare dalla sporgenza delle loro costole.
    -Da quanto tempo non fate un pasto come si deve? Il vostro aspetto non è dei migliori.-
    Una voce gracchiante interruppe il lupo che stava per parlare di nuovo.
    -Lasciateci passare subito!-
    Voltandosi di scatto e con un breve ringhio, la lupa zittì subito la componente del suo branco.
    -Aika, vuoi tacere una volta tanto? O devo morderti di nuovo?-
    Poi portando l'attenzione di nuovo al leone che torreggiava sopra di loro, continuò il discorso.
    -Io sono Jessy, e lui- indicando il lupo alla sua destra- E' James, il mio compagno, come detto prima, stiamo cercando un territorio per sopravvivere; siamo soltanto di passaggio, non sapevamo che questo fosse il vostro territorio, ce ne andremo così come siamo arrivati.-
    Jormungr abbandonò la posizione di dominio sopra al branco di lupi e saltò giù atterrando, dopo un saltodi dieci metri circa, di fronte alla coppia di lupi.
    All'impatto delle zampe col sentiero di pietra, i muscoli del leone vibrarono per attutire la caduta.
    Tutto il branco di lupi non potè ignorare il leone grigio, la sua possente muscolatura e la sua agilità erano un binomio fantastico, che unito alla terrificante dentatura ed agli artigli ricurvi ed affilati come rasoi, rendevano il leone un autentico guerriero apparentemente imbattibile.
    -Io mi chiamo Jormungr, e con la mia compagna Miremel, siamo i capibranco di questo territorio, visto che non avete intenzioni cattive e siete soltanto di passaggio, vi invito a trascorrere la notte qui al riparo con il mio branco, nella nostra grotta, deciderete poi quando andarvene, prima però, se ovviamente accetterete il mio invito, sarete rifocillati a dovere; mi pare che ne abbiate tutti quanti bisogno.-
    Gli altri leoni che poco prima erano in atteggiamento minaccioso, di sfida, si avvicinarono con calma al branco di lupi, ma con fare sempre guardingo.
    L'atmosfera si era rasserenata, ma i cuccioli del branco sembravano ancora terrorizzati.
    Jessy parlò brevemente col compagno James, il quale aveva la sua stessa livrea, differiva soltanto per la forma delle orecchie che erano tonde e per un ciuffo di peli che aveva sulla testa, a differenza di quelli della compagna che era bianco, il suo era blu.
    -Ti ringraziamo Jormungr, siamo onorati di accettare il tuo invito.-
    Il leone accennò un sorriso, e diede ordine ad un leone completamente nero e dagli occhi di ghiaccio della scorta, di andare ad avvisare il resto del branco dell'arrivo degli ospiti.
    I cuccioli di lupo rimasero a bocca aperta quando videro quel leone correre velocemente come una saetta verso la cima della montagna, dapprima seguendo il sentiero che la costeggiava, poi con una improvvisa deviazione, il leone stava salendo verticalmente verso la cima abbandonando il sentiero, arrampicandosi direttamente sulla ripida parete.
    Si muoveva con un'agilità straordinaria, sembrava che salisse gradini incavati nella dura roccia, ma esaminando più attentamente, si vedeva soltanto una lastra di dura pietra erosa dalle intemperie, non c'erano appigli visibili, il che rendeva straordinaria quell'impresa.
    Il gruppo iniziò a muoversi, i leoni in testa seguiti dai lupi, Jormungr era vicino ai capibranco e stava chiacchierando con loro.
    -Certo che questi leoni puzzano proprio,eh?-
    Jessy e James si fermarono di scatto e si voltarono verso la lupa dalla voce gracchiante; anche Jormungr si fermò.
    I capibranco non ebbero il tempo di dire nulla, il leone grigio aveva snudato gli artigli e con un agile balzo all'indietro, torcendosi in aria su se stesso,e passando sopra le teste di Jessy e James, si era portato di fronte alla lupa irriverente, che con un guaito, si era messa con le spalle appoggiate alla dura roccia, non aveva vie di fuga.
    L'espressione feroce del leone che le si stava avvicinado la terrorizzò, con gli occhi azzurri sgranati, Aika fissava impietrita il leone che avanzava verso di lei, a ogni passo gli artigli stridevano sulla roccia lasciando sottili solchi bianchi, un ringhio cupo fuoriusciva dalle fauci mentre il leone metteva in mostra la sua terrificante dentatura.
    Aika, la lupa rossa e bianca, ebbe un cedimento improvviso degli arti posteriori e si sedette incurvando la schiena, aveva una zampa anteriore sollevata, nel disperato tentativo di chiedere pietà, guaiva di terrore, il muso del leone era a non più di 5 centimetri dal suo.
    Gli altri leoni si pararono tra Jormungr e il branco di lupi, formando una barriera, in modo che nessun lupo avesse potuto interferire.
    Gli occhi del leone ridotti a due fessure non si staccavano per un attimo da quelli di Aika, improvvisamente il leone grigio spalancò gli occhi e le fauci si aprirono improvvisamente, avrebbero potuto mordere completamente tutta la testa della lupa e buona parte del collo, per poi chiudersi di scatto immediatamente, sfiorando appena il naso della lupa terrorizzata, la quale guaì dallo spavento.
    Con voce calma, ferma, profonda ma sempre infastidita, il leone grigio parlò.
    -Vedi, Aika, adesso tu puzzi molto più di noi leoni, te lo posso assicurare.-
    Tutti i lupi presenti rimasero a bocca aperta per la scena alla quale avevano appena assistito, poi seguirono con lo sguardo Jormungr.
    Detto ciò, il leone grigio si voltò tornando dai lupi capibranco, continuando la conversazione.
    Un cucciolo del branco dei lupi corse verso la coppia, passando tra le zampe del leone grigio come se nulla fosse, il suo colore azzurro ghiaccio lasciava intendere chiaramente di chi fosse il figlio.
    Jormungr sorrise, contento di non incutere poi tanta paura, almeno ad uno dei piccoli.
    -Mamma! Papà! Guardate! Aika se l'è fatta addosso!-
    Tutti risero a quell'escamazione, accentuata dalla voce acutissima del piccolo, tutti tranne Aika, che rimase a chiudere la fila per tutto il tragitto, distanziata dagli altri e in silenzio.
    Dopo circa un'ora di risalita raggiunsero il pianoro antistante alla grotta, dove tutti gli altri leoni stavano aspettando gli ospiti, nell'attesa era stato allestito un banchetto all'interno della caverna per rifocillare il branco di lupi, e furono preparati giacigli per la notte che da li a breve sarebbe sopraggiunta.
    Si stava alzando una brezza gelida, come tutte le sere, appena prima dell'imbrunire, e del resto, quasi sempre accadeva.



    con calma, vado avanti =) (forse troppa calma...) XD

    Edited by bau1200 - 7/8/2015, 04:43
     
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