Il re leone - Ujasiri e la sua storia

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  1. Simba 11
     
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    Carino^^
    Aspetto il continuo^^
     
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  2. Vivi&Simba99
     
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    Grazie... infatti Maua è il personaggio che ho delineato meglio.

    Capitolo 29: Hofu e Ugaidi, leoni dalla criniera nera
    Mentre il branco camminava, Uzuri e Ujasiri erano isolati alla fine della coda di leoni e Uzuri non era molto tranquilla.
    - Ujasiri… io sento un odore famigliare… -
    - Cosa? Non saranno mica iene? –
    - No, il loro odore lo conosco benissimo. Questo odore invece fa parte della mia infanzia… lo ricordo vagamente. –
    - Della tua infanzia? E allora cosa può essere? –
    Dopo queste parole, due leoni maschi nomadi sbucarono da dietro un cespuglio.
    - Ciao ragazzi… non vi ricordate di noi? Sono passati molti anni… quella volta i vostri genitori hanno dato una bella lezione a noi e a nostro padre… -
    - Chi siete? – disse con fare minaccioso Uzuri
    - Come, non ci ricordi Uzuri? –
    - Conoscete il mio nome? – rispose lei sbalordita
    - Eri molto ingenua da piccola Uzuri. Ti piaceva giocare e non avevi paura di nulla. Spiccavi nel gruppetto di piccoli leoncini, tutti maschi, per la tua vivacità e la tua testardaggine. Adesso sembri non essere più così. Quell’episodio ti ha fatto capire che bisogna diffidare dagli estranei. –
    Ujasiri poi ricordò. Erano i due leoni nomadi che avevano attaccato lui e Uzuri quando erano cuccioli.
    - Uzuri, io so chi sono. Sono i leoni nomadi di quel giorno. Il giorno in cui i tuoi genitori non ti permisero più di uscire per paura di rincontrarli. Sono Hofu e Ugaidi! – disse preoccupato Ujasiri
    - Cosa? No, lasciatemi in pace! Andate via! –
    I nomi dei due leoni significavano, rispettivamente, “ paura “ e “ terrore “. Infatti incutevano spavento a tutti con la loro folta criniera tendente al nero.
    Uzuri aveva paura, ma sapeva che non le sarebbe successo nulla finche Ujasiri avrebbe mantenuto la calma. Ma Ujasiri non sapeva che la voce sull’incendio e sulla morte di Simba era arrivata a tutti i nemici possibili e inimmaginabili del territorio che circondava la Terre del Branco.
    - Tu devi essere Ujasiri. Ti trovo cambiato dall’ultima volta. Hai un atteggiamento più regale… più possente! Potresti quasi spaventarci! Assomigli molto a tuo nonno, sai? –
    Ujasiri appena sentì quelle parole, si pietrificò letteralmente.
    A quel punto Uzuri era terrificata
    - No, no! Ujasiri non farmi questo! Mi avevi detto che avevi dimenticato, che era passato. Ti prego non lasciarmi così! Ti prego… - disse Uzuri con tutta la forza che aveva in corpo
    - Allora le voci che girano sono vere… Il principino fa tanto il re ma poi non è altro che un fifone… che peccato. Pensavamo di aver trovato un avversario degno di noi… -
    - Cosa volete? Mi perseguitate da quando ero solamente una cucciola! – rispose piangendo Uzuri – Lasciatemi in pace! –
    - Noi vogliamo solo crearci un branco nostro… cerchiamo leonesse… e tu sei un ottima candidata mia cara Uzuri. –
    Uzuri era terrorizzata. Ujasiri non rispondeva, era perso nei suoi ricordi e non ne riusciva più ad uscire.
    Nel frattempo il branco si accorse che Ujasiri e Uzuri non stavano camminando con loro.
    - Dove potrebbero essere? – disse preoccupata Kiara
    - Non lo so, ma dobbiamo tornare indietro a cercarli! – rispose Kovu
    Così il branco tornò indietro.
    Mentre il branco gli cercava, Uzuri aveva paura. Paura che i leoni la potessero portar via dal suo sogno: quello di poter vivere la sua vita con Ujasiri.
    - Aiuto! Aiutatemi! – urlò la leonessa
    - Non ti aiuterà nessuno… vieni con noi o saremo costretti a prenderti con la forza, Uzuri. –
    - Un attimo… solo un attimo e verrò con voi… -
    Uzuri si avvicinò a Ujasiri.
    - Perché mi fai questo… perché succede sempre così! Ujasiri, ti prego. Se non ti svegli non staremo mai più insieme. –
    Ujasiri mentre Uzuri parlava svenne.
    - Ujasiri, che stai facendo, nipote mio? –
    - NONNO! Perché cosa sto facendo? –
    - Hai abbandonato Uzuri. Lei ha bisogno di te. Devo sempre aprirti gli occhi, nipote. Devi agire, non devi ricordare quel giorno, devi ricordare ciò che ti ho insegnato: IL PASSATO ESISTE PERCHE’ DEVE INSEGNARCI QUALCOSA…-
    Simba sparì. Ujasiri l’aveva “ sognato “ , anche se non stava proprio dormendo, di nuovo.
    A quel punto Ujasiri si sveglio e partì all’attacco.
    I due leoni scapparono. Uzuri era un po’ sconvolta e un po’ felice.
    Il branco accorse in loro aiuto. Uzuri raccontò loro l’accaduto e anche il fatto che Ujasiri, come sempre, si era meritato di nuovo il suo nome.
    - Non è vero. E’ solo grazie al nonno che ho agito… -
    - Ma hai salvato lo stesso Uzuri figliolo. – li disse Kiara
    Ujasiri non rispose. Il branco riprese a camminare e per tutto il viaggio Ujasiri non disse una parola.
     
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    Re Leone

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    inizia ad essere stancante sta storia di ujasiri che si pietrifica, ciccio reagisci! XD nn può andare sempre bene XD se continua così la prossima volta per risvegliardsi dalla pietrificazione cosa ci vuole, il sangue di uzuri che gli schizza in faccia?

    uh, sarebbe una scena fighissima, anche se veramente deprimente D:
     
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  4. Vivi&Simba99
     
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    Ihihihihi XD Ecco la continua

    Capitolo 30: Il silenzio di Ujasiri
    Una volta tornati alle Terre del Branco, Uzuri si avvicinò a Ujasiri.
    - Che ti succede? Perché non parli più? Sei deluso forse? Io riesco a capirti Ujasiri, a me non puoi nasconderti niente. I tuoi occhi fanno capire tutto su di te e su quanto tu abbia sofferto negli ultimi anni. Lo so che sei deluso. Deluso dal fatto che mi hai lasciato da sola. Pensi che io ora sia arrabbiata, ma non è affatto così! Credimi! – disse Uzuri
    Ujasiri non rispose. Era deluso da se stesso. Era felice che Uzuri non fosse arrabbiata con lui, ma allo stesso tempo si rendeva conto che sarebbe stata in continuo pericolo stando affianco a lui, senza protezione costante.
    Kiara osservò la scena. Era molto preoccupata dalla reazione del figlio. Sapeva benissimo che Ujasiri amava Uzuri e non riusciva a capire perché non volesse parlarle più. Così si diresse verso di loro.
    - Uzuri, potresti lasciarci un po’ da soli? Devo fare una chiacchierata con mio figlio. –
    Uzuri si allontanò delusa dal comportamento infantile di Ujasiri.
    - Piccolo mio… lo so come sei. Sei deluso. Hai paura di perdere Uzuri, così l’allontani da te perché pensi che sia tu a metterla in pericolo. Ma così peggiori le cose. Vuoi capire che Uzuri ti ama e sa che non sei tu a metterla in pericolo? –
    - Mamma… hai ragione. La penso esattamente come hai detto tu. Nessuno riesce a capirmi oltre a te. Neanche papà ci riesce. –
    - Devi essere paziente con lui, sta ancora imparando il tuo modo di pensare. Sei un leone complicato e lo sai bene. –
    - E’ per questo che non riesco a dimenticare la morte del nonno. Anche lui mi capiva come te. Vorrei che lui fosse ancora qui per aiutarmi. –
    - Lo sai che non è possibile, ma lui è sempre con te, è sempre con noi Ujasiri. Ci osserva da lassù e come vedi non smette mai di darti consigli, anche ora che non lo vedi più. Ujasiri, sei giovane. Non devi rovinarti la vita in questo modo. Adesso va da Uzuri e chiedile scusa per prima. – disse Kiara sorridendo
    - Sarà fatto mamma! – rispose lui
    Anche Kovu aveva visto la scena e si rendeva sempre più conto di non essere stato un bravo padre per Ujasiri, così Kiara andò da lui.
    - Lo so cosa stai pensando e toglitelo subito dalla mente! Siete tutti e due uguali, anche se in modo diverso! – disse Kiara sorridendo a Kovu
    - Che intendi dire? –
    - Non vi riuscite a capire perché in fondo siete uguali! Ecco cosa intendo. Non sei stato un cattivo padre come pensi. Anzi, Ujasiri sa bene quando ti sia impegnato con lui e ti rispetta per tutto ciò. Lui ti ammira come ammirava suo nonno. Non pensare che il suo ideale sia solo mio padre, perché non è così. Lui stima anche te. Ricordi quella volta con Haraka? Non ha esitato a raccontarti tutto perché sapeva che avresti fatto la scelta giusta. –
    - Hai ragione, come sempre. –
    I due, stanchi per il viaggio, andarono a dormire, mentre…
    - Uzuri… voglio parlarti… - disse Ujasiri
    - Lasciami in pace Ujasiri! Non ne posso più! –
    - Lo so, e mi dispiace che per colpa mia tu stia soffrendo. Io ti amo Uzuri, e non voglio che tu soffra per colpa mia. Non essere arrabbiata con me… -
    Uzuri lo guardò negli occhi. Non poteva resistere ai suo occhi marroni, profondi, che rispecchiavano il suo modo di essere.
    - Sei perdonato. – rispose freddamente lei – Oh, basta non riesco ad essere arrabbiata con te! –
    I due si abbracciarono. Il loro legame era più forte di un incomprensione.
    Andarono tutti a dormire, aspettando l’alba.
     
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    Re Leone

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    questo mi è sembrato veramente un po affrettato come capitolo, forse essendo discorsi delicati avresti dovuto renderli in modo più tranquillo, comunque mi è piaciuto quando kiara riprede kovu dicendo che è uguale e diverso a suo figlio XD

    visto che ormai scrivi da un po qui dai un occhiata a questo
    https://lionking.forumcommunity.net/?t=49242989
    magari ti interessa^^
     
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  6. Vivi&Simba99
     
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    Ahahahaha è una bella idea ma non credo di essere all'altezza. Sono ancora iscritta da poco e diciamo che il mio livello non è ancora molto
    alto per partecipare. Ti ringrazio comunque per la proposta.
    Comunque all'inizio avevo paurissima di postare la mia ff, ma adesso che piace mi viene più spontaneo... sono una ragazza molto timida e non mi esprimo molto bene a parole, invece qui posso stare tranquilla perchè non mi chiederete mai di parlare! ;)

    Capitolo 31: L’alba
    Era ormai l’alba. Ujasiri non era riuscito a dormire quella notte. Aveva sognato Hofu e Ugaidi che lo insultavano e che alla fine del sogno, portavano via per sempre Uzuri.
    Sapeva che era solo un sogno e che doveva stare tranquillo, ma aveva lo stesso paura.
    Uzuri si accorse che Ujasiri era già sveglio.
    - Che ti prende? Come mai sei già sveglio? –
    - Non avevo voglia di dormire. Le Terre del Branco all’alba sono bellissime. Volevo godermi un po’ tutto questo splendore. –
    - Già hai ragione. Per caso hai fatto sogni strani stanotte? –
    - N – no… perché? – le rispose balbettando Ujasiri
    - Sei sicuro? Stanotte ti sentivo agitato… -
    - Sarà stata una tua impressione Uzuri. –
    - Si, ma lo sai che le mie impressioni non sbagliano mai! –
    Uzuri, dopo aver detto questa frase, si allontanò.
    Ujasiri era confuso. Non voleva spaventarla con il suo sogno, ma non voleva neanche che uscisse da sola.
    - Uzuri aspetta, torna indietro! –
    - Si, cosa c’è? –
    - Aspetta che si sveglino le altre leonesse prima di andare a cacciare. –
    - Perché? –
    - Perché stare in compagnia rende la caccia più efficace! –
    - Sei sicuro che sia per questo? –
    - Ehm… si! Anzi, oggi riposati e rimani qui, è meglio! –
    - Perché?! Il mio compito è quello di cacciare e lo sai bene! Ma che stai cercando di dirmi Ujasiri? –
    Ujasiri non poteva continuare a fare il vago, Uzuri non ci sarebbe mai cascata. Così le raccontò il suo sogno.
    - Ujasiri, lo so che hai paura e che i tuoi sogni la maggior parte delle volte rispecchiano quello che succederà, ma non puoi costringermi a non far nulla per tutta la giornata. Qui non potranno mai raggiungermi. Stai tranquillo. –
    - No, ti prego Uzuri, resta qui! –
    - Mi dispiace. Ci vediamo più tardi. –
    La leonessa si allontanò.
    Ujasiri era disperato. Così svegliò suo padre. Era la prima volta che per un problema correva da lui. Di solito quando aveva bisogno di aiuto chiamava sempre sua madre.
    - Ohau… cosa c’è Ujasiri? –
    - Papà, Uzuri è uscita da sola. –
    - E allora? Lo fa spesso. Vorrà perfezionare i suoi metodi di caccia! – li rispose tranquillamente Kovu
    - Non riesci proprio a capire! – rispose Ujasiri arrabbiato
    - No, se tu non mi spieghi come stanno le cose! –
    Kiara fu svegliata dai due che bisticciavano.
    - Che sta succedendo? – disse lei preoccupata
    - Nostro figlio mi ha svegliato e non vuole spiegarmi bene il perché! –
    - Tu non mi fai parlare, papà! –
    - Adesso calmiamoci! Ujasiri chiedi scusa a tuo padre e poi spiegaci che cos’è che ti turba! – rispose Kiara tranquillamente
    - Non li chiederò scusa, mi dispiace mamma! Me la sbrigherò da solo! –
    Ujasiri scappò verso i territori di caccia, dove si stava allenando Uzuri.
    - Ujasiri aspetta! – urlò Kiara
    - Devo andare da lui. –
    - No aspetta! Prima mi devi raccontare per bene cosa è successo. –
    - Va bene. –
    Kovu raccontò tutto a Kiara. Il re si sentiva in colpa per ciò che era successo. Aveva paura che suo figlio non l’avrebbe mai più consultato quando aveva dei problemi. Kiara si rendeva conto che la situazione stava peggiorando tra Ujasiri e Kovu.
    - Avevi detto che mi stimava, e adesso guarda cos’è successo! – disse tristemente Kovu
    - E’ successo tutto questo proprio perché lui nel momento del bisogno è venuto da te e tu non l’hai saputo capire. –
    - Come faccio a capirlo se non si spiega bene! –
    - Devi solamente guardarlo negli occhi. E’ così che faccio io ed è così che facevano i miei genitori con lui. –
    Kovu era confuso. Cosa poteva essere successo a Ujasiri che l’avesse fatto preoccupare tanto?
     
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    Bravo Cacciatore

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    Uhm, molto interessante questa ff.
    Scrivi molto bene (anche se a mio parere fai i capitoli un pò eccessivamente corti), e la trama prende.
    Secondo me se migliori qualche piccolo aspetto (Magari cerca di ampliare l'aspetto descrittivo e la profondità dei dialoghi) puoi rendere questa storia ancora più bella ^^.

    ps: riguardo alla proposta di Kun..
    Non ti preoccupare se ti sei appena iscritta, non è importante nemmeno l'esperienza che hai. L'importante è la passione che ci metti nel fare queste cose, e tu a quanto vedo ne hai parecchia :)

    pps: io sono un altro fondatore del gruppo, comunque, insieme a Kun, se te lo stai chiedendo xD
    Il mio dubbio è lecito, avresti potuto dire, leggendo il mio post: "Ehi, ma questo chi cavolo è e perché si infila nei discorsi altrui?"


    Spero che tu ci ripensa xD
     
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    Re Leone

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    ujasiri è un frignone XD anche se un po lo capisco

    riguardo la proposta il mio compare ha già detto tutto, non bisogna essere dei geni per entrare, basta avere la passione, anzi nel gruppo abbiamo anche alcuni che non scrivono ma si limitno a leggere quindi se vuoi fa comunque per te ( e il fatto che io ti abbia invitato ne è già la prova^^ )
     
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  9. Vivi&Simba99
     
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    :) Va bene ci ripenserò su... vi farò sapere! ;)
    Comunque la ff l'ho scritta precendentemente su Word e quindi sarà un po' difficile allungare i capitolo visto che l'ho già fatta.
    Comunque ecco la continua!

    Capitolo 32: Uzuri in pericolo
    Ujasiri era arrivato e a suo malincuore trovò una brutta sorpresa.
    - Uzuri! – urlò Ujasiri
    - Ujasiri! Eccoti grazie al cielo! Sento l’odore di Hofu e Ugaidi. Avevi ragione tu, mi dispiace di non averti creduto! – rispose lei – Ho paura. –
    - Stai tranquilla, andiamo alla Rupe, veloce! –
    - No… voi da qui non passerete! – disse Hofu sbucando da dietro una roccia
    - Come avete fatto ad entrare qui?! – rispose Ujasiri arrabbiato
    - Semplice. Tuo padre dovrebbe migliorare i suoi sistemi di sicurezza, ahahahaha. – rispose Ugaidi
    - Andatevene, stavolta non mi bloccherò come la volta scorsa. Se non volete rimanere feriti, andate via e lasciate in pace Uzuri. –
    Uzuri era felice. Ujasiri stava sfoderando il suo modo di essere. Aveva solo paura che questa situazione non sarebbe durata a lungo.
    - Noi non andremo via da qui fin che non ci date Uzuri. –
    - Ma perché volete me? –
    - Questa è un'altra storia, Uzuri. – rispose Hofu
    - Sarei felice di ascoltarla. – replicò Uzuri
    - Se verrai con noi, avremo tutto il tempo di raccontartela! –
    - Non accadrà mai! –
    Mentre loro parlavano, Kovu e Kiara avevano seguito le tracce del figlio e stavano ad osservare la scena.
    - Dobbiamo andare! – disse Kovu
    - No, nostro figlio sta finalmente ricordando gli insegnamenti che ha ricevuto e non la morte di mio padre. Credo che ce l’abbia quasi fatta. Restiamo a guardare e se la situazione si mette male, lo aiutiamo! –
    - Va bene. –
    Ujasiri li guardava con fare minaccioso negli occhi. Nei loro occhi vedeva tanta malvagità, ma anche tanta sofferenza. Il loro era desiderio di vendetta. Ma perché cercavano proprio Uzuri?
    Uzuri nel frattempo si ricordò tutto.
    - Adesso ricordo! Siete i figli della leonessa amica di mia madre. Durante il regno di Simba, prima della mia nascita, vostra madre morì e vostro padre vi portò a fare una vita da leoni nomadi! Ma adesso perché ve la prendete con me?! –
    I due leoni non risposero. Andarono via misteriosamente. Ujasiri non riusciva a capire più niente. Un attimo prima volevano portarsi via Uzuri ed un attimo dopo volevano scappare dai loro ricordi.
    - Siamo fieri di te, figliolo. Hai mantenuto la calma e sei stato perfetto! – disse Kiara ad Ujasiri
    - Mamma, papà? Che ci fate qui? –
    - Eravamo preoccupati per te. –
    Kovu restò in silenzio. Anche lui era fiero di Ujasiri, ma aveva paura che se parlava con lui Ujasiri si sarebbe arrabbiato.
    - Papà… volevo chiederti scusa. –
    Kovu alzò lo sguardo e lo guardò negli occhi come li aveva detto di fare Kiara.
    I suoi occhi erano sinceri.
    - Non sei tu a dover chiedere scusa, ma io. Scusami se non riesco mai a capirti. –
    Kiara era felicissima che Ujasiri avesse chiesto scusa a Kovu. Soprattutto era felice perché Kovu sembrava più contento ora che non si sentiva più un cattivo padre.
    Così tutti tornarono alla Rupe.
     
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  10. .:Kaizari:.
     
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    bello questo capitolo^^
     
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  11.  
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    Carino, anche se mi sento un po come ujasiri di fronte al comportamento dei 2 leoni, confuso, non capisco il loro comportamento...
    Bella la fine con le scuse tra kovu e ujasiri
     
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  12. Vivi&Simba99
     
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    Grazie.
    Ieri ho rivisto il re leone 2 per la 100esima e alla fine del film avevo il mal di stomaco... ma non nel senso: < Che schifezza, mi viene da vomitare > ma invece avevo le farfalle nello stomaco, insomma era un mal di pancia piacevole. Cosa che mi viene solo quando sento Un' Unica Realtà... io amo quella canzone e siccome c'è quasi in tutto il film come sottofondo mi vengono sempre le farfalle nello stomaco... che bello. La morale è bellissima nel secondo... <3 <3

    Capitolo 33: La visita
    Dopo la disavventura avuta nei territori di caccia, i quattro leoni tornarono alla Rupe.
    - Ciao amici! – disse una cucciola correndo verso Ujasiri e Uzuri
    - Maua?! – rispose sbalordito Ujasiri – Dov’è papà e che ci fai qui? –
    - Ehm… io… sono scappata! –
    - Che cosa?! – disse spaventata Uzuri
    - Non ne potevo più. Papà è diventato severissimo con me. Non mi fa più uscire con i miei amici… -
    - Ci sarà un motivo valido per farti rimanere nella grotta… - rispose Ujasiri
    - In realtà si. Qualche settimana ero uscita per giocare con i miei amici e… ehm… siamo andati oltre i confini e le iene ci hanno attaccati. –
    - Ma è terribile! – disse Uzuri
    - Adesso capisco perché Nguvu abbia reagito così… Ma tu come hai fatto ad arrivare fin qui? –
    - SEGRETO! Però mi dovete promettere che non direte niente a mio padre. Né a tuo padre Ujasiri o mi riporteranno a casa. –
    - Ma cosa posso dire a mio padre? –
    - Che mi ha portato il servitore reale! –
    - Sei furba cucciola, ma anche io e Uzuri siamo adulti e sappiamo cosa è meglio per te. – rispose seriamente Ujasiri
    - Io invece voglio farla restare qui solo qualche giorno, fino a che non capisce dove è meglio stare. – rispose Uzuri
    - Sei sicura? Nguvu sarà in pensiero per lei… -
    - Non è vero, non si è neanche accorto che sono sparita secondo me. Pensa sempre al suo regno ed io finisco sempre per stare con le leonesse… - rispose Maua tristemente
    - Tuo padre ti vuole bene, Maua. Credimi. Quando vedrà di averti perso starà malissimo. Sei l’unica cosa che li rimane di tua madre Haraka. Devi tornare. –
    - NO! Lo sapevo che tu eri come ogni altro adulto, Ujasiri! Uzuri, tu mi aiuterai, vero? – domandò la cucciola facendo gli occhi dolci.
    - Va bene. Io la aiuterò! –
    - Ma che dici Uzuri?! Sei tornata la cucciola spericolata che eri un tempo? Cerca di riflettere. Se fosse tua figlia non saresti in pensiero per lei vedendola sparire?! –
    - Certo, ma lei è qui con noi, suoi buoni amici! Vieni Maua. Andiamo dal re a dirli che sei qui. –
    - Aspettate! Nguvu non sa che lei è con noi, sarà lo stesso in pensiero! – replicò Ujasiri urlando, ma nessuno lo stesse a sentire.
    Uzuri e Maua erano davanti a Kovu.
    - Ma che bella sorpresa Maua! Dov’è papà? – disse Kovu sorridendo
    - Ehm… papà non c’è. Sono venuta con il servitore reale. –
    - Ti ha mandato da sola? –
    - Si, lo giuro! –
    - Quanto tempo ti fermerai? –
    - Quanto basta, sire! –
    - Ahahahaha sei una cucciola simpatica Maua! – rispose ridendo Kovu – Puoi restare qui fino a quando vorrai! –
    - Grazie mille! –
    Maua era felicissima. Così si mise subito a giocare con Uzuri. Ma…
    - Uzuri, è l’ora della caccia! – le disse una leonessa del branco
    - Maua, adesso devo andare. Ci vediamo più tardi! –
    - Cosa?! Ma… tu devi restare a giocare con me! –
    - Mi dispiace, ma il mio compito è cacciare. Giocheremo dopo! –
    Uzuri si allontanò.
    - Gli adulti sono tutti uguali. Prima sono amici e poi vanno a svolgere le loro faccende. Uff. – disse sbuffando la piccola Maua
    Maua vide Ujasiri sdraiato sull’erba calda riscaldata dal sole. Era arrabbiata con Ujasiri, però un compagno di gioco non si rifiuta mai. Così andò da lui.
    - Ciao Ujasiri… stai facendo qualcosa di importante? –
    - Si, sto testando l’erba! – rispose ridendo Ujasiri – No, niente di importante… perché? –
    - Vuoi giocare con me? – disse la cucciola facendo gli occhi dolci
    - Non farmi gli occhi dolci, non ci casco come Uzuri. –
    - Oh… Uff… mi annoio… -
    - Mi dispiace, ma devi capire che non puoi restare qui… io lo dico per il tuo bene. Se rimani qui non diventerai mai più regina. –
    - Cosa?! – disse sbalordita Maua – ehm… ma a me non interessa diventare regina… - replicò la cucciola con aria disinteressata
    - Sei sicura? –
    - Si, sicurissima! Adesso lasciami in pace! –
    - Ma sei tu ad essere venuta da me? –
    Maua si allontanò.
    - Wow… che caratterino la principessina! – pensò ridendo Ujasiri
    Maua si annoiava sempre più e Uzuri era impegnata con la caccia. Così Maua salì alla Rupe dei Re dove Kovu ammirava il panorama.
    - Salve sire. –
    - Oh ciao piccola Maua. Come mai non sei a giocare? –
    - Mi annoiavo. Qui non ci sono cuccioli della mia età con cui stare. –
    - Già, mi dispiace. Ti piacciono le Terre del Branco? –
    - Si sono molto belle. –
    - Se vuoi divertirti ti consiglio di andare a fare un bagnetto alla pozza. –
    - Grazie mille, ci vado subito! –
    - Fatti accompagnare da Ujasiri! –
    - Ah… ok… -
    Maua tornò da Ujasiri.
    - Mi accompagni alla pozza? Ti prego!!! –
    - Non ti arrendi mai, eh? Va bene, andiamo. Ma sappi che quello è un posto speciale per me e Uzuri. –
    - Perché? –
    - Niente! Lascia perdere! –
    I due arrivarono alla pozza.
     
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    Che peste maua XD io l'avrei mandata a casa cone voleva ujasiri XD
     
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  14. Vivi&Simba99
     
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    ;) Ecco la continua...

    Capitolo 34: Alla pozza con Maua
    - WOW! Mi piace questo posto! – disse Maua
    - Bello eh? –
    - Si! TUFFO A BOMBA! –
    Maua si tuffò nella pozza e schizzò da tutte le parti.
    - Papà non me lo avrebbe mai fatto fare. Nelle Terre dell’Ovest ci sono tante pozze come questa, ma lui non mi ci ha mai portato. –
    - Capisco. -
    - Ehi Ujasiri… - disse la cucciola – la sai una cosa? Io non ho mai conosciuto i miei nonni… non so neanche come si chiamano! –
    Ujasiri si fermò per un instante. Non era paralizzato, stava solo pensando ai suoi nonni paterni. Anche lui non li aveva mai conosciuti ma Kovu li aveva parlato molto della sua storia famigliare.
    - Io non ho mai conosciuto i miei nonni paterni e forse è meglio così. Però ho avuto due nonni materni splendidi. –
    - Wow… Perché ne parli così? –
    - Così come? –
    - Con tanta sofferenza. Hai detto che erano splendidi. –
    - Beh ne parlo così perché oltre ad averli conosciuti sono stato anche il primo a vederli morire e per me sono stati colpi durissimi. -
    - Capisco… ti va di parlarne? –
    - Ma tu sei solo una cucciola Maua, cosa ne vuoi sapere di sofferenza. –
    - Ti sbagli. Io non ho mai conosciuto mia madre che è un colpo peggiore dei nonni -
    Ujasiri si era reso conto di essere stato poco delicato con la cucciola, dimenticando la sua sofferenza per la madre.
    - Avrei tanto voluto conoscerla. – disse piangendo Maua
    - No, Maua non fare così. Così mi fai sentire in colpa… Mi dispiace per quello che ho detto. –
    - No, stai tranquillo! Sono una cucciolotta vivace e simpatica, piangere non è da me! – rispose Maua sorridendo
    - ADESSO MI RITUFFO! –
    - Ahahahaha! –
    Ujasiri si divertì molto con la cucciola e capì che c’era chi stava peggio di lui.
    Nel frattempo nelle Terre dell’Ovest c’era tensione…
    - Dov’è mia figlia?! Voglio che troviate subito mia figlia! –
    - Sire, non sappiamo dove sia andata! – risposero le leonesse
    - Come?! Dovevate starle attente! Se solo le fosse capitato qualcosa per colpa vostra io… io… -
    Nguvu si fermò. Non voleva essere un re come Mkuu… così si calmò.
    - Adesso la andiamo tutti a cercare! –
    - Si sire. – risposero le leonesse terrorizzate
    - Non abbiate paura. Scusatemi per prima. E’ solo che è mia figlia, dovete capirmi. –
    - Certo sire. –
    Nelle Terre del branco invece…
    - E’ stato divertente! – disse la piccola Maua
    - Già, anch’io mi sono divertito. – rispose Ujasiri
    - Più sto qui e più mi rendo conto che è meglio restare qui con voi! –
    - Ma cosa dici Maua? Uzuri ti ha offerto di stare qui solo per farti capire che questo non è il tuo posto, capisci? –
    - Beh mi state dimostrando il contrario. Alle Terre dell’Ovest tutti mi snobbano e non mi permettono di vedere i miei amici, invece qui posso fare quello che voglio! –
    - Si, ma qui sei una cucciola normale, lì sei la principessa Maua! –
    Maua si fermò a pensare. Se fosse rimasta alle Terre del Branco non sarebbe mai diventata regina come sua madre.
    - Sai che ti dico, hai ragione. Però non voglio andarmene oggi. –
    - Va bene, ma resta qui il meno possibile o tuo padre sarà molto preoccupato. –
    - Va bene… va bene… - disse con aria stufata la piccola Maua.
     
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    Re Leone

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    Bello, come al soloto^^ non ho nulla da dire
    Aspetto il prossimo^^
     
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152 replies since 19/3/2012, 21:17   2094 views
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