Il re leone - Ujasiri e la sua storia

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    Re Leone

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    Asd, la reazionedi kovu mi piacemolto, del tipo WTF!!!!XD
    Io peró penso già che qualcuno ci lascerà le penne XD
     
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  2. Vivi&Simba99
     
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    Lo posto ora il prossimo capitolo perchè domani probabilemente non verrò. Ecco la continua...

    Capitolo 20: L’arrivo del re
    Sorse il sole. Erano tutti già svegli tranne Ujasiri.
    Haraka sembrava molto preoccupata.
    - Che cosa succede regina Haraka? – le disse Uzuri
    - Non chiamarmi così. Questo non è il mio regno. Sono una leonessa come voi. –
    - Ha ragione. –
    - Dammi del tu, giovane leonessa. –
    - Si, sarà fatto. Senta, oh ehm volevo dire senti, come mai sei così strana stamattina? –
    - Sto solamente pensando. Per Nguvu io non sono una buona scelta. Ha rischiato molte volte la vita per una anziana leonessa come me. Non posso crederci ancora. Attirare l’attenzione di un leone che potrebbe essere mio figlio? E’ davvero una cosa che non mi sarei mai aspettata. –
    - Wow… -
    - Non sono una scelta giusta per Nguvu, lui si merita una leonessa giovane non una come me. –
    - Capisco… ma lei lo ama? –
    - Certo, secondo te perché sono scappata? –
    - Beh allora devi superare questi tuoi pensieri e pensare solo a voi due. –
    Haraka però non stava seguendo molto le parole di Uzuri. Aveva sentito un odore famigliare.
    - Haraka! – disse correndo verso di lui Aibu – Sono già qui, sono già qui! –
    - Cosa?! Come sta Nguvu? – disse Haraka spaventata
    - Non lo so. Rafiki lo sta curando, non so se sarà in grado di lottare! –
    - Un attimo, che sta succedendo? – disse stupita Uzuri
    - Il mio compagno è arrivato. Vai ad avvertire Kovu, Uzuri! Sbrigati!
    Uzuri andò subito da Kovu che andò da Haraka preoccupato.
    - Cosa?! Siete arrivati solo ieri e sono già riusciti a rintracciarvi? –
    - Sono davvero abili col ritrovare quelli che scappano. Mi dispiace, voi non dovete fare niente. Ci penseremo io e Aibu a perdere tempo. Nguvu non può lottare, sarebbe uno scontro non ad armi pari. Spero che il mio compagno si tirerà indietro. –
    - Quindi non dovremmo fare niente? –
    - Raduna le tue leonesse e state pronti. Se qualcosa si mette male, ci aiuterete. –
    - Va bene. – disse Kovu.
    Uzuri corse a svegliare Ujasiri.
    - Di già? Ma non siamo pronti?! –
    - Ha detto Haraka che ci penseranno loro e che abbiamo fatto già troppo per aiutarli. –
    Ujasiri e Uzuri andarono al luogo stabilito da Haraka e aspettarono il segnale insieme agli altri.
     
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  3. Simba 11
     
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    Bello^^
    Voglio il continuo^^
     
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  4. Vivi&Simba99
     
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    Capitolo 21: Il possente re Mkuu
    Finalmente Mkuu, il re e compagno di Haraka, era davanti a loro. Era giunto il momento della resa dei conti.
    - Cosa ci fai qui? Stai disonorando i tuoi doveri da regina! – disse arrabbiato Mkuu.
    - Non è vero. – rispose Haraka
    - Invece si. Hai deluso il tuo branco e sei scappata con un giovane leone esiliato e il suo brutto fratello! –
    - Stai attento a come parli! – disse arrabbiata la regina Haraka – loro sono molto meglio di te. –
    - E poi chi sarebbero questi individui del branco che vi hanno ospitato? Il re è un malato mentale?! –
    Kovu non voleva avere problemi con i membri di altri branchi per non creare eventuali antagonisti e pericoli per i membri del suo branco. Ma le parole “ malato mentale “ non lo aiutavano molto a mantenere la calma.
    Ujasiri, che ascoltava, era più infuriato del padre. Voleva agire, voleva stendere quel Mkuu che si credeva chissà chi, ma dovevano aspettare il segnale di pericolo.
    - Non sono affari tuoi. E di sicuro chi ci ha ospitati è un re migliore di te che allontani i tuoi sudditi! – disse arrabbiata Haraka
    - Ahahahaha! Dov’è quel leone spelacchiato di Nguvu? Non vuole sfidarmi per vincere te ed il mio trono? –
    - Nguvu non si è ripreso dall’ultima volta, ma non vede l’ora di sfidarti. –
    - Povero cucciolo… non si è ripreso… ma che pena mi fa! –
    - Non parlare così di mio fratello! – disse arrabbiato Aibu
    - Ma guarda un po’ chi c’è… il brutto della famiglia… Ahahahaha –
    - Smettila Mkuu. E’ una cosa tra noi due. – disse Nguvu arrivando da dietro una roccia.
    - Ma vedi chi si fa vivo? Piccolo leone spelacchiato. La tua criniera ti è cresciuta da poco e già l’hai sciupata lottando con me, un leone imbattibile! –
    - Nguvu non puoi combattere, non ti sei ancora ripreso! – disse Haraka preoccupata
    - Io faccio quello che voglio. – rispose Nguvu.
    Nguvu era pronto a tutto pur di avere il suo regno e la sua amata Haraka, così attaccò il possente Mkuu.
     
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    oddio, mi sa che nguvu è spacciado, lo vedo male, qui tocchera intervenire a kovu e ujasiri...
     
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  6. Vivi&Simba99
     
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    Capitolo 22: La lotta
    I due leoni lottavano duramente. Haraka non poteva continuare a guardare, così diede il segnale ai membri del branco di Kovu, ma…
    - No papà. – disse Ujasiri – Non possiamo intrometterci! –
    - Ma era il segnale, hanno bisogno di noi figliolo. – rispose Kovu
    - Lo so, ma tocca a Nguvu battere Mkuu e non deve essere aiutato da nessuno. –
    - Ma potrebbe morire! –
    - Papà, vuoi ascoltarmi! Io e te non siamo mai stati d’accordo su niente, ma adesso devi far si che il destino faccia il suo corso. –
    Kovu non voleva litigare col figlio come facevano quando Ujasiri era un cucciolo ed un adolescente. Così lo ascoltò e fermò il branco.
    Haraka andò a controllare la situazione.
    - Perché non venite?! – disse arrabbiata
    - Perché non tocca a noi battere Mkuu. Mio figlio ha ragione. – disse Kovu
    - Ma Nguvu finirà per uccidersi così! –
    - Lui ce la farà! Io lo conosco, il suo nome significa forte e lui di forza ne ha da vendere! – rispose Uzuri
    Haraka non era affatto d’accordo con le affermazioni fatte dai leoni, ma non poteva costringerli ad attaccare Mkuu.
    Nel frattempo Nguvu era in bilico tra la vita e la morte. Mkuu lo aveva in pugno.
    - Oh… hai deciso di sfidare il re e sei finito così, giovane leone. Mi fai pena. –
    - No, invece sei tu che fai pena a me Mkuu. Stando qui alle Terre del Branco ho imparato che bisogna lottare duramente per avere ciò che desideri, ed io lo sto facendo! Tu invece non hai fatto altro che massacrare i tuoi sudditi negli anni in cui hai regnato. E tra questi sudditi che hai massacrato c’era anche mia madre. Presto tutto cambierà! –
    Nguvu prese tutta la forza che aveva dentro e fece rotolare Mkuu che urtò la testa contro una roccia e morì.
    - Avete visto? Avevo ragione io! – disse Ujasiri
    Kovu lo guardò e sorrise. Anche Kiara fece la stessa cosa. Erano entrambi felici che Ujasiri cominciasse a pensare come un vero re.
    Nel frattempo Haraka corse verso Nguvu che era pieno di ferite.
    - Stai bene? –
    - Si, sto bene… andiamo a casa. –
    - Si, andiamo fratello. La mamma sarebbe fiera di te! – disse Aibu al fratello minore.
    I tre leoni insieme al resto del branco dell’ex re Mkuu si allontanarono, ma prima Nguvu si diresse verso Kovu, Ujasiri e gli altri.
    - Grazie. Ah Ujasiri, mi dispiace per ciò che ti ho fatto passare. –
    - Non importa. L’importante è che ora hai trovato il tuo posto. –
    Così Nguvu insieme al branco ormai divenuto suo si allontanò.
     
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    mmmh, la lott non mi è piaciuta molto, un po affrettata per i miei gusti
    c'è nguvu che è morto e poi puf, non si sa come si gira mkuu sbatte la testa e muore...
     
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  8. Simba 11
     
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    Carino^ì
    Aspetto il continuo e soprattutto di vedere Ujasiri :D
     
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  9. Vivi&Simba99
     
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    Pensate che ho cominciato addirittura a sognarmeli la notte i personaggi di questa ff! Mi piace un modo scriverla, e la notte mentre dormo mi escono le migliori idee!

    Capitolo 23: Un nuovo giorno
    La mattina dopo l’accaduto, Kovu decise di parlare con Ujasiri.
    - Figliolo… -
    - Si papà? Che succede? –
    - Volevo parlarti di ciò che è successo ieri. –
    - Ho fatto qualcosa di sbagliato? –
    - No, anzi. Mi hai davvero messo in riga! E’ stata la prima e spero l’ultima volta in cui mi sono trovato in difficoltà in questi anni in cui ho regnato. –
    - L’avevo notato anch’io, è per questo che ho fatto la mia parte per aiutarti. Mi sento in colpa per tutte le cose che ho fatto passare a te e alla mamma, soprattutto a te. –
    - Intendi quella volta con i leoni nomadi? –
    - Non solo quella papà. Sono stato un pessimo figlio, ed ora voglio rimediare. –
    Kovu sorrise. Sapeva che suo figlio non era mai stato pessimo, anzi riusciva a fare bene ogni cosa che faceva.
    - Ujasiri, vieni con me! – disse Uzuri arrivando da dietro un cespuglio.
    - Sto parlando con mio padre, se non l’hai notato. –
    - Oh ehm scusatemi… -
    - No Uzuri, non devi scusarti. Ujasiri vai con lei. – disse Kovu – Non ho nient’altro da dirti. -
    Ujasiri si allontanò insieme ad Uzuri, e Kovu, vedendo Ujasiri voltato verso di lui, li sorrise.
    I due leoni andarono nei territori di caccia.
    - Guarda Ujasiri! Nguvu, Aibu e Haraka ci hanno lasciato un ricordo della loro permanenza qui. –
    - Ma che cos’è? – disse Ujasiri stupito – e poi come fai a essere sicura che è da parte loro? –
    - Non senti l’odore di Haraka? E comunque non so che cos’è… -
    All’improvviso sbucò Haraka da dietro un albero.
    - Non pensavo lo notassi subito. Sono andata via un attimo dal mio regno per venirvi a portare questo regalo, ma visto che non ti ho vista Uzuri, l’ho lasciato qui. A te non sfugge niente, giovane leonessa. Mi sentivo in colpa per non avervi neanche salutato, così ho deciso di portarvi questo dono. E’ un simbolo costruito con del legno. Me l’ha regalato mio padre quando sono diventata regina. E’ un simbolo che simboleggia purezza d’animo e regalità, e voi due ne avete da vendere. –
    - Grazie mille Haraka. – disse Uzuri – Ma non mi sento di accettare una cosa tanto importante per te e per il tuo branco. Dovresti darlo ad un tuo discendente, non a noi due. –
    - Già, Uzuri ha ragione. – disse Ujasiri
    - Ma io non finirò mai di esservi grata e questo simbolo è giusto che vada a voi. –
    - Grazie mille Haraka. Spero che ci rivedremo un giorno! – disse felice Uzuri
    - Anch’io lo spero. Grazie mille Haraka. – rispose Ujasiri
    - Non credo accadrà, ragazzi. Adesso devo andare via. Addio… - disse tristemente Haraka.
    - Aspetta Haraka!! – disse urlando Uzuri.
    L’anziana leonessa andò via per sempre. Almeno così aveva fatto capire ai due giovani e sbalorditi leoni.
    - Secondo te cosa intendeva dire? – disse preoccupata Uzuri
    - Non lo so. Spero niente di grave. Stai tranquilla. – disse Ujasiri
    - Hai ragione… però mi sembrava strana. –
    - Lo so, sembrava anche a me. –
    Uzuri tornò a cacciare e Ujasiri le stava sempre affianco. I due erano diventati inseparabili dopo il loro ultimo discorso alla pozza. Facevano finta di essere ancora amici, ma non era così. Stavano a poco a poco diventando re e regina e Haraka l’aveva capito.
     
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  10. Simba 11
     
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    Bello,voglio il seguito *-*
     
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    Carino, anche se ancora un po confuso^^
    ma sti due nn si sono ancora dichiarati che fanno finta di essere amici? XD
     
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  12. Vity00
     
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    Bello! ^^
     
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  13. Vivi&Simba99
     
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    Si, si sono dichiarati però agli occhi del branco fanno finta di essere ancora amici perchè si vergognano un po', anche se gli altri l'hanno già capito...

    Capitolo 24: Il simbolo
    I due leoni erano sbalorditi. Continuavano a guardare quel simbolo che Haraka gli aveva donato.
    - Secondo te perché l’ha fatto? – disse Uzuri
    - Non lo so… l’avrebbe potuto dare ad un suo discendente, non a noi. – rispose Ujasiri
    Uzuri continuava a fissare quel simbolo.
    - Dovremmo portarlo ai tuoi genitori. – disse Uzuri
    - No… sono convinto che loro sappiamo meno di noi su questo strano simbolo. E poi Haraka ci ha già spiegato che simboleggia purezza d’animo e regalità.
    - Lo so… ma tentar non nuoce. –
    Così i due andarono da Kovu e Kiara e gli raccontarono tutto.
    - Un simbolo? Io non lo riconosco… - disse Kovu
    - Neanche io… non ho mai visto una cosa simile in vita mia. Ma ogni branco ha le sue tradizioni! – disse Kiara
    - Già è vero. Ci ha detto che simboleggia purezza d’animo e regalità. Ma perché l’ha dato proprio a noi due? – rispose Uzuri.
    - Non lo so… - rispose Kiara – ma di certo avrà avuto i suoi motivi. Voi non angosciatevi però, sarà sicuramente un dono venutole dal cuore. –
    Così Ujasiri e Uzuri andarono via delusi. Di certo nessuno poteva dargli una risposta oltre a Haraka. Ma gli aveva detto < addio > e sembrava un addio a tutti gli effetti. Così i due leoni cominciarono pian piano a non pensarci più e andarono alla loro amata pozza.
    Prima i due giocarono a rincorrersi ma poi Ujasiri si fermò e cominciò a fissare le stelle.
    - Qualcosa non va? – disse Uzuri
    - No anzi, va tutto benissimo. E’ da un po’ che non mi pietrifico più dalla paura, hai notato? –
    - Si perché è da un po’ che non si presentano più pericoli, per fortuna! – disse Uzuri ridendo
    - Hai ragione. Senti Uzuri, stavo pensando al dono di Haraka. Nessuno sa che ormai, c’è si insomma, siamo… ehm… -
    - Compagni? –
    - Si, ecco. Lei forse deve averlo capito in qualche strano modo. –
    - Si, lo penso anch’io. Anche Nguvu, prima di andare a cercare Haraka mi aveva detto: < ti auguro una buona vita da regina >. All’inizio non avevo capito che cosa intendesse. Adesso lo so. –
    Ujasiri arrossì.
    - Sai, io non sono come te. Non ho mai sognato di diventare regina o cose simili, anzi. Desideravo vivere la mia vita da cacciatrice indipendente, ma poi, qualche giorno dopo la mia nascita, ho conosciuto te. Eri un micio spelacchiato, timido ed introverso. – disse Uzuri ridacchiando
    - Lo so… ero lo zimbello di turno. – disse tristemente Ujasiri
    - No, anzi. Tutti ti ammiravano. Eri il figlio del re. Chi non vorrebbe esserlo! E chi non vorrebbe dire agli altri che un giorno sarà re! Tu però volevi essere accettato per quello che eri, come ti avevano insegnato i tuoi famigliari, essere sempre te stesso. –
    Ujasiri stava in silenzio ad ascoltare la storia della sua vita raccontata da Uzuri.
    - E poi arrivò quel giorno. Prima di quel giorno non ti avevo mai sopportato. –
    - Perché? – disse sbalordito Ujasiri
    - Perché non giocavi mai con noi altri cuccioli. Stavi sempre con tuo nonno e quando ti chiamavamo a giocare tu ci rispondevi sempre che avevi di meglio da fare. Volevi cogliere a pieno i suoi insegnamenti prima che fosse troppo tardi, vero? –
    - Si, è la verità. Per me il pericolo si aggirava ovunque e volevo crescere in fretta. –
    - Quel giorno però era la prima volta che giocavi con noi. Da piccola ero spericolata, volevo conoscere il mondo, volevo vivere l’avventura. –
    - Si, e mi dava sui nervi questo tuo comportamento! – disse ridendo Ujasiri
    - Ahahahaha lo so, ero antipatica a molti! Però quando arrivai davanti ad un pericolo, gli altri scapparono, invece tu eri rimasto lì, con me. Mi brillavano gli occhi dall’emozione. E’ solo grazie a te che sono ancora viva. Quei leoni nomadi erano davvero affamati, e non mi avrebbero risparmiata. –
    - Lo so… sono felice di aver fatto quello che ho fatto. Altrimenti in questo momento non saresti stata qui con me ed io senza di te non potrei vivere. – disse timidamente Ujasiri. – Sei tu che mi fai svegliare il mattino e mi dai la forza di andare avanti, di inseguire i miei sogni e di smetterla di pensare all’incendio. Di mio nonno devo ricordarmi il suo affetto ed i suoi insegnamenti, non il momento della sua morte. E mi dispiace averlo capito solo ora. Ma non so se davanti ad un pericolo importante riuscirei a ripetere le stesse parole che sto dicendo ora. Forse mi bloccherei di nuovo… -
    - Tu devi solo stare tranquillo Ujasiri. Tu sei splendidamente te ed io sono felice di averti al mio fianco. -
    Uzuri si avvicinò a Ujasiri e li leccò una guancia. Ujasiri arrossì. I due non parlarono più e si addormentarono sotto le stelle.
     
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  14. Vity00
     
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    Molto bello!!! ^^

    Aspetto il cuntinuo! ^^
     
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    Awwww carino ^^
    che teneri i due piccioncini XD
     
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152 replies since 19/3/2012, 21:17   2092 views
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