Il re leone - Ujasiri e la sua storia

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  1. Vivi&Simba99
     
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    Grazie ecco la continua...

    Capitolo 14: Ujasiri torna al branco
    Calò il sole. Ujasiri era arrivato alle Terre del Branco.
    - Kovu… io sento che nostro figlio è qui, da qualche parte! – disse Kiara
    - Ma che dici… è andato via… - rispose lui tristemente
    - Io ne sono sicura! Ti dico che lui è qui! E’ tornato! –
    - CIAO MAMMA! CIAO PAPA’! – urlò Ujasiri ai genitori
    - Amore mio sei tornato!!! Hai visto avevo ragione… una mamma certe cose le sente! – disse Kiara felicissima.
    Uzuri sentì la voce di Ujasiri e uscì fuori dalla grotta.
    - UJASIRI! – urlò la leonessa – sei tornato! –
    Uzuri non lo fece rispondere e l’abbracciò.
    - Sono stato via poche ore! Giusto il tempo di capire che avevo sbagliato… scusa papà. Il nonno mi è venuto in sogno e mi ha fatto capire che avevo sbagliato. Mi dispiace. –
    - Non preoccuparti… tu sarai sempre il benvenuto qui! – disse felice Kovu.
    Così tutti andarono a dormire felici del ritorno del principe.
    Uzuri invece si sdraiò vicino a Ujasiri e li chiese:
    - Perché sei andato via? Questo è sempre stato il tuo sogno, diventare un re come tuo nonno. –
    - Io sono andato via perché… non mi sentivo pronto! – disse Ujasiri mentendo
    - Non ci credo… si vede che mi stai mentendo… allora, dimmi la verità! E’ per via dei due fratelli. Se ti fa piacere sentirlo loro sono andati via a cercare Haraka, l’amore vero di Nguvu –
    Quando Ujasiri udì le parole “ cercare Haraka “ e “ amore vero di Nguvu “ voleva fare salti di gioia ma fece finta di non interessarsene.
    - Se te ne sei andato perché ci hai visti quel giorno mentre ci abbracciavamo hai frainteso tutto. Lo stavo consolando dopo che mi aveva raccontato la sua storia –
    Ujasiri fece finta di addormentarsi, ma era felice che ,anche da morto, suo nonno l’avesse aiutato a superare questo brutto momento. Sapeva che per lui ci sarebbe sempre stato qualcuno pronto a fargli cambiare idea quando sbagliava nel fare alcune scelte. Quella notte pensò a tutte queste cose e a quanto fosse fortunato. Fortunato ad avere una famiglia a cui affidarsi, un branco dove tornare e un amica come Uzuri con cui stare. Si sentiva amato. Ma soprattutto continuava a sentirsi sempre più Re.

    E' un po' cortino, lo so...
     
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    Re Leone

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    più che corto il problema è che è un po sbrigativo, sopratutto all'inizio quando c'è il ritorno di ujasiri, ci sarebbe stato bene un po più di descrizione.

    cmq una domanda, quanto hai intenzione di continuare? nel senso hai intenzione di arrivare fino a che ujasiri diventa re? Oppure vai oltre?
     
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  3. Vivi&Simba99
     
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    Si è davvero sbrigativo. Ma è la mia prima fan finction e devo ancora imparare parecchio! :) Adesso che l'ho riletto ho notato che ho fatto apparire Ujasiri dal nulla. Comunque no, solo fino a quando Ujasiri diventa re. Anche perchè ho finito le idee!
    Comunque il prossimo capitolo sarà un po' triste e misterioso. Non vi anticipo nient'altro.

    Capitolo 15: La morte di Nala
    Passò un mese. Ujasiri era diventato forte e ancora più coraggioso. Dopo tutti gli insegnamenti forniti da suo padre e da Uzuri e le altre leonesse era pronto a fare una scelta: andar via e creare un suo branco o, quando Kovu sarà troppo vecchio o morirà, diventare il re delle Terre del Branco.
    Ujasiri aveva le idee chiare fin da piccolo, e decise subito di diventare un re. Così andò da sua nonna che, ai suoi occhi, stava riposando. Ma non era così…
    - Ehi ciao nonna Nala… Stai ancora riposando? Sarai felice della mia decisione di rimanere qui e aspettare che papà mi passi il testimone del regno! –
    Nala non rispose.
    - Nonna… hai capito? Stai bene nonna? –
    Ancora una volta, Nala non rispose.
    Ujasiri corse subito da suo padre e sua madre che chiamarono Rafiki.
    Rafiki arrivò sul posto.
    - Anche la regina si è spenta… - disse Rafiki
    - Mamma! – disse piangendo Kiara
    Ujasiri stavolta stesse zitto. Non voleva urlare o sbraitare, visto che tutti ad un certo punto della nostra vita moriamo e entriamo a far parte nel grande cerchio della vita. E poi sapeva che stavolta non era stata colpa sua, e che non si poteva far niente per evitarlo.
    Le leonesse insieme a Kiara scoppiarono in un grande pianto liberatorio, mentre le più giovani che non sapevano la notizia continuavano la caccia.
    Ujasiri corse da Uzuri che stava cacciando.
    - Uzuri!!! Mia nonna… Nala… è morta stanotte. – disse Ujasiri con una voce diversa dalla solita, più impaurita e spaventata.
    - Oh no… mi dispiace davvero… ma mica farai come con tuo nonno? –
    - No, stai tranquilla. Ormai ho superato. Ho capito che tutti siamo destinati alla morte, chi prima e chi dopo. –
    Ma in realtà Ujasiri non aveva affatto superato la storia del nonno, anche se era passato ormai un anno dalla sua morte. Ma era troppo sconvolto. Continuava a darsi la colpa, a sognare quell’incidente ma non lo diceva più a Uzuri. Faceva finta di niente per non farla soffrire.
    Nel frattempo Kovu aveva paura che suo figlio reagisse alla morte della nonna come con quella del nonno… ma ai suoi occhi Ujasiri sembrava tranquillo.
    La notte Ujasiri sognò di nuovo, stavolta però, il suo sogno era un incubo.
    Sognò di nuovo quel giorno, l’incendio e Simba. Ma stavolta, lui non era nell’incendio
    - Ujasiri dammi una zampa. –
    Nel sogno Ujasiri rimase pietrificato e Simba sparì nelle fiamme.
    Ujasiri si svegliò di colpo. Era scioccato. Non riusciva a capire cosa potesse significare. Forse che sarebbe capitato di nuovo qualcosa del genere ma lui non fa niente per evitarlo? Questo non lo sapeva, ma sapeva solo che è meglio non dire niente né a sua madre, né a suo padre e tantomeno a Uzuri.



     
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    CITAZIONE
    Non vi anticipo nient'altro.

    Capitolo 15: La morte di Nala

    dici che nn vuoi anticipare e poi nel titolo del capitolo fai uno spoilerone della madonna XD

    CITAZIONE
    - Oh no… mi dispiace davvero… ma mica farai come con tuo nonno? –

    asd, un tantino poco delicata uzuri qui XD

    aspetto il prossimo capitolo^^
     
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  5. Simba 11
     
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    Bello e sostanzioso.Voglio vedere proprio come reagirà in seguito Ujasiri.
    Aspetto il continuo^^
     
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    Bello il capitolo, è triste, però mi piace, aspetto il prossimo
     
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  7. Vivi&Simba99
     
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    Ahahahahaha!! Comunque il titolo del capitolo fa parte del capitolo, ecco perchè ho detto così. Comunque grazie a tutti per i commenti ed ecco il seguito:

    Capitolo 16: L’attacco delle iene
    Il sole quella mattina con c’era. Era coperto dalle nuvole, ed è una cosa che non succede spesso nella savana in quel periodo dell’anno. Quelle non erano nuvole normali, ma nuvole di tempesta. Kovu uscì dalla grotta a controllare. Appena mise il muso fuori, cominciò a piovere a dirotto.
    Le iene, ai confini delle Terre del Branco, stavano preparando un piano.
    - Non è possibile che i leoni, solo perché più grandi e forti di noi, debbano avere un territorio di caccia così grande! Adesso dobbiamo vendicarci! I cuccioli di tre anni fa sono ormai adulti e forti e adesso siamo di più! Ci prenderemo il loro territorio, anche se oggi piove! – disse la loro femmina alfa.
    Così, le iene, si avvicinarono alla Rupe dei Re.
    Nessuno gli aveva visti con tutta quella pioggia e l’effetto sorpresa li avvantaggiava di molto, e anche il numero aiutava parecchio.
    Solo Uzuri, abituata a sentire l’odore delle iene di alzò di colpo e svegliò la madre Hekima che avvisò Kovu e gli altri che si precipitarono fuori dalla grotta.
    - Che ci fate nel mio territorio?! – disse Kovu con fare minaccioso – Non vi è bastata la lezione che vi ha dato mio figlio iun anno fa! –
    - No, non ci è bastata. Adesso saremo noi a darvi una lezione! – disse la femmina alfa – ATTACCATE! –
    Le iene si gettarono addosso ai leoni, tranne ad Ujasiri.
    Una iena più vecchia, si avvicinò a lui. Era la iena di quella sera. La sera in cui si era guadagnato il suo nome, “ coraggio “.
    - Giovane leone. Dov’è che ci siamo già visti… oh aspetta, sei il figlio del re Kovu, il giovane Ujasiri. Mi ricordo di te… -
    - Allontanati subito. Io sono molto più grande di te e tu sei solo una lurida e piccola iena in confronto a me! –
    - Ahahahaha… ma io so i tuoi punti deboli! Povero Simba… quell’incendio, quella mattina afosa, e come se fossero ancora in te, VERO? –
    Ujasiri non rispose. Ecco, si era bloccato di nuovo come una statua. Adesso capì cosa significava il sogno della notte precedente.
    - Che c’è? Non rispondi? Sei svenuto per caso, principe? Ma che maestosità! Mamma mia come sei forte!! AHAHAHAHAHA –
    Uzuri sentiva che Ujasiri era in pericolo. Non immaginava però che non avesse ancora dimenticato il passato.
    - ANDATE VIA! LASCIATELO STARE! – disse la giovane leonessa con ferocia
    - Ancora tu?! Comincio a pensare che siete seriamente legati in qualche strano modo… se ti attacco lui si sveglierà come l’altra volta e non sarà più vulnerabile… meglio che io vada dalle altre. –
    L’anziana iena andò via.
    - Ujasiri, svegliati è tutto finito. Ti prego rispondimi… non sopporto vederti così. Tu non puoi capire come soffro ogni volta che stai così. Ti prego Ujasiri rispondi… non rimanere così, non farmi questo… io… io… TI AMO! –
    Ujasiri si svegliò di colpo. Aveva sentito tutte le parole di Uzuri ma si vergognava troppo a farglielo capire.
    - Menomale! – disse Uzuri abbracciandolo.
    Ujasiri arrossì.
    - Ma… hai sentito qualcosa di quello che ti ho detto? –
    - Ehm… NO! Perché? – disse Ujasiri facendo finta di niente
    - No, non preoccuparti, non era niente di importante. – disse Uzuri dispiaciuta.
    Era la prima volta che riusciva a dire a Ujasiri i suoi sentimenti e lui non l’aveva neanche sentita.
    Ma Uzuri non sapeva che Ujasiri aveva sentito tutto perfettamente. Era quel “ Ti amo “ che l’aveva fatto uscire dal passato, dall’incendio.
    A quel punto Ujasiri capì che solo Uzuri poteva aiutarlo a superare tutto e soprattutto che quel sogno che aveva fatto quando era scappato era la realtà. Suo nonno aveva sempre ragione.
    Nel frattempo però il pericolo non era finito, le iene avevano ferito brutalmente Hekima, la madre di Uzuri.
    La lotta finì solamente dopo molte ore strazianti sotto la pioggia.
    Il leoni ebbero la meglio, ma ci furono molti feriti.
    - Mamma! – disse Uzuri vedendo la madre gravemente ferita.
    - Figlia mia… - disse tossendo Hekima
    - Abbiamo fatto tutto il possibile Uzuri per proteggere tua madre, ma le iene erano troppe e dovevamo pensare anche a noi stessi – disse Kiara – e poi tu sai come io voglia bene a tua madre. –
    - Si, lo so regina Kiara… oh mamma… -
    - Non preoccuparti Uzuri, starà meglio – disse Ujasiri
    - Lo spero… -
    Rafiki cercò di curare l’anziana leonessa, ma per lei non c’erano molte speranze.
    Uzuri passò tutta la notte con sua madre e Ujasiri restò al suo fianco in quel momento pieno di dolore.
     
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    carino anche questo, qualche parte a livello di forma nn mi è piaciuta molto, ma nulla di grave, aspetto il continuo^^
     
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  9. Vivi&Simba99
     
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    Grazie... ecco la continua.

    Capitolo 17: Uzuri e il suo dolore
    La mattina dopo Hekima morì. Il branco aveva perso un ottima cacciatrice, un ottima consigliera e soprattutto un ottima madre.
    Uzuri scoppiò in un silenzio che nessuno riusciva a smuovere. Ujasiri non sopportava vederla soffrire, così decise di fare ciò che lei aveva fatto a lui dopo l’incendio.
    - Mi dispiace Uzuri… lo sai che ci sono passato anch’io. So cosa starai pensando… se non ero con Ujasiri l’avrei potuta salvare ed hai perfettamente ragione. Scusami –
    - Ma che stai dicendo?! Non è colpa di nessuno, soprattutto non è colpa tua Ujasiri. Devi smetterla di accusarti ingiustamente per ogni cosa. Io sono felice della scelta che ho fatto. Tu non saresti qui se io fossi rimasta sul campo di battaglia. –
    Ujasiri era sconvolto. Uzuri sapeva affrontare bene le sue emozioni. Non dava la colpa a nessuno per quello che era successo. Gli unici a cui dava la colpa erano le iene, e su questo non ci pioveva.
    - Grazie per non darmi la colpa –
    - Ma perché tu non hai colpa… -
    I due si abbracciarono. Dormirono affianco quella notte e Kiara guardandoli dormire sorrise.
    - Guardalo… è diventato grande… - disse Kiara a Kovu
    - Già hai ragione… ce l’abbiamo fatta –
    Andarono tutti a dormire.
    La mattina dopo i due si svegliarono presto e andarono alla pozza come una volta.
    - Sono successe tante cose qui… - disse Uzuri
    - Già… - replicò Ujasiri
    I due giovani leoni giocarono fino allo sfinimento. Si alzò un vento piacevole che scompigliò la criniera marrone appena cresciuta del tutto di Ujasiri.
    - Sembri un vero re Ujasiri… - disse Uzuri
    Ujasiri era finalmente felice. Il passato era ancora vivo in lui ma si stava godendo il suo momento.
    Molto presto qualcosa sarrebbe cambiato tra lui e Uzuri. Finalmente però Ujasiri era felice, non immaginava che qualcuno potesse renderlo così realizzato nella sua vita. Il futuro continuava ad avvicinarsi ed insieme a lui anche il tanto ambito Regno di Ujasiri.
     
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  10. Simba 11
     
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    Bello^^
    Voglio vedere il tanto ambito regno di Ujasiri^^
     
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  11.  
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    Re Leone

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    voglio vedere al più presto i due che si dichiarano, mi aspetto una scena ultra romantica XD
     
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  12. Vivi&Simba99
     
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    SI... ecco la continua.

    Capitolo 18: Un nuovo sole sta per sorgere
    Kiara la mattina seguente si svegliò presto. Aveva notato che Ujasiri e Uzuri non c’erano e capì subito che erano alla pozza.
    - Kovu, svegliati! –
    - Ohau sono sveglio…- disse Kovu sbadigliando
    - Ahahahaha si vede! – disse ridendo Kiara – comunque devo parlarti.
    I due andarono fuori dalla grotta.
    - Kovu… io credo che sia arrivato il momento. -
    - Quale momento? – disse Kovu confuso
    - Il momento che Ujasiri aspetta da quando è nato… diventare re. Ed io non me la sento più di aspettare. Voglio vederlo realizzato, e so che anche tu lo vuoi. –
    - Intendi farlo diventare re? Ma non pensi che sia troppo giovane… Ed io non credo sia pronto ad un passo così importante. –
    - Invece lo è. Mio padre li ha insegnato tante regole di vita preziose e anche tu l’hai fatto. E poi noi abbiamo partecipato al cerchio della vita, adesso tocca a lui. – disse Kiara con convinzione
    - Ma tu ne sei proprio sicura? –
    - Si, nostro figlio è pronto! –
    - Ma non ti sei resa conto che non ha dimenticato il passato e che continua a bloccarsi davanti a dei nemici che gli fanno ricordare l’incendio? Sarebbe pericoloso per lui e per il branco avere un re che non sa proteggerli. Io direi di aspettare un altro po’. Qualche anno o anche 2 o 3 mesi, dipende quanto tempo ci mette a capire che il passato è passato e che non è stata colpa sua la morte di tuo padre, Kiara… -
    - Si, ma quando Uzuri è con lui riesce a sfoderare il suo coraggio e a dimenticare. –
    - Lo so, ma non sono sicuro… diamoli degli altri mesi e vediamo come va. Sarò io a decidere se è pronto! Lo so come sei Kiara, che nessuno può farti cambiare idea, ma devi accettare il fatto che Ujasiri è ancora giovane e inesperto. Non ti arrabbiare con me però, lo sai come ci tengo alla mia famiglia. -
    - Come potrei arrabbiarmi con te? Va bene, forse hai ragione. Aspetterò. –
    I due tornarono nella grotta.
    Ujasiri e Uzuri decisero di rimanere alla pozza.
    - Sai Uzuri, quel giorno nell’incendio, non so perché mi sia pietrificato. Forse dalla paura di perdere mio nonno, o forse per la paura di andar via dal mio mondo prima di aver potuto dire delle cose importanti a delle persone. –
    - Del tipo? –
    - Beh, a mia madre che le voglio tanto bene, e a mio padre che mi dispiace per tutte le litigate che facevamo quando ero adolescente e volevo solamente seguire il mio istinto. E poi a te… -
    - Cosa a me? –
    - Niente, andiamo a dormire. –
    - Aspetta Ujasiri. Io sono stanca di questa situazione… -
    - Quale situazione? – disse lui balbettando
    - Quella tra noi due. In questi giorni ho pensato alle iene, e come io ho fatto a svegliarti… appena ho detto una parola tu sei scattato e ti sei svegliato. Ricordi quale fosse quella parola? Sicuramente lo ricordi, perché è grazie a quella che ti sei svegliato. –
    Ujasiri all’inizio non volle rispondere, ma era stanco di rimanere così, a nasconderle tutto.
    - Si, la ricordo. –
    Uzuri arrossì. Ma allo stesso tempo si sentì molto imbarazzata, perché aveva paura che Ujasiri faceva finta di niente perché provava solo amicizia per lei.
    - Era “ Ti amo “, come potevo non aver sentito quelle parole Uzuri. –
    - Allora perché non l’hai detto subito?! – rispose le leonessa arrabbiata.
    - Perché ero spaventato e confuso. Ma poi ho capito… -
    - La smetti di non completare le frasi! Cosa hai capito? –
    - Ho capito che… siamo una cosa sola, anzi, un'unica realtà come diceva mio nonno a mia madre quando era cucciola. Ma non vale solo per padre e figlia, vale anche tra compagni e tra amici. –
    Uzuri arrossì.
    - E noi cosa siamo? – disse Uzuri
    Ujasiri non disse niente, le si avvicino e l’abbracciò. Finalmente erano riusciti a dichiararsi.
    I due passarono la notte lì a dormire, felici di essere insieme.


    Non so se potrò venire in questi giorni... speri di riuscire a venire.
     
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  13.  
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    Re Leone

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    Aww carino ^^ mi piace ^^

    hanno solo dormito i 2 o hanno fatto dell'altro? XD

    Ciccio potrebbe drizzare le antenne XD
     
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  14. simba X nala forever
     
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    Aww, che bello, finalmente Ujasiri e Uzuri si sono dichiarati il loro amore.
    Stupendo il capitolo, mi é piaciuto molto, bravo.
    Non vedo l' ora di leggere il seguito, il prossimo capitolo.
     
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  15. Vivi&Simba99
     
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    Ahahahahaha no no solo dormito! XD Il 18 è stato il capitolo che mi è piaciuto più scrivere. Ho lasciato sfogo al mio romanticismo che fa fatica a venire fuori!


    Capitolo 19: Un ritorno inaspettato
    Era sorto il sole. Ujasiri e Uzuri si erano appena svegliati.
    - Dovremmo ritornare… - disse Uzuri
    - Si, hai ragione. – rispose Ujasiri
    Nel frattempo c’era un aria di tensione nelle Terre del Branco.
    Nguvu e Aibu erano tornati, e non erano soli.
    Con loro c’era anche Haraka, la regina del branco da cui provenivano i due leoni.
    - Nguvu, Aibu? Ma perché siete tornati? Pensavo aveste deciso di trovare il vostro reale posto in un branco! – disse sorpreso Kovu
    - Si, hai ragione. Ma ho dovuto lottare per conquistare ciò che volevo e ho perso miseramente… - disse Nguvu
    - Kovu, guardalo è ferito! – disse Kiara guardandolo meglio
    - Si, ha lottato contro il re ed ha perso. Haraka però ama Nguvu e ha deciso di scappare. Non sappiamo dove andare. Vi chiediamo asilo per un po’ e se è possibile vorremmo che mio fratello sia curato. – disse Aibu
    - Va bene. Abbiamo già fatto molto per voi, ma non vedo alcun motivo per dirvi di no. Leonesse, chiamate Rafiki. –
    Le leonesse andarono da Rafiki, che accorse sul luogo e cominciò a curare il giovane Nguvu.
    Nel frattempo Ujasiri e Uzuri avevano fatto ritorno, e con enorme sorpresa, soprattutto da parte di Ujasiri, videro Aibu con una leonessa.
    - Tu sei Haraka, vero? – disse Uzuri alla leonessa
    - Si, sono io. –
    - Nguvu ti ama davvero tanto. A proposito, dov’è? –
    - Rafiki lo sta curando. Ha provato a battere il re, ma non ce l’ha fatta. – disse Aibu.
    - Un attimo, un attimo! Io non sto capendo niente. Chi è Haraka? E perché voi due siete tornati?! –
    Ujasiri non sapeva nulla della loro storia, di Haraka e di tutto il resto.
    Uzuri e Aibu li raccontarono tutto.
    - Wow… non me l’aspettavo da uno come Nguvu. Innamorarsi realmente di una leonessa. – disse stupito Ujasiri – E soprattutto lottare in questo modo per averla. –
    - Già, ma adesso siamo in pericolo e lo siete anche voi ospitandoci qui. – disse Haraka.
    - Di che stai parlando Haraka? – disse Ujasiri
    - Non l’abbiamo detto a tuo padre perché avevamo paura che non ci aiutasse per proteggere il suo branco. –
    - Perché siamo in pericolo? –
    - Perché il mio compagno verrà a cercarmi. Quando mi troverà, non avrà pietà di voi che mi avete aiutato. –
    - Ma mio padre e mia madre devono sapere! Come avete potuto pensare solo per un attimo di lasciarli all’oscuro di tutto ciò. Dobbiamo essere pronti a certe cose e so per certo che mio padre non vuole problemi con altri branchi. –
    - E’ per questo che non devi dirli niente Ujasiri. –
    - Non posso. Mi dispiace. –
    - Aspetta… noi dobbiamo aiutarli. – disse Uzuri
    - Si, hai ragione. Ma mio padre deve sapere. Poi sarà lui a decidere cosa fare. –
    Ujasiri era convinto di quello che doveva fare. Così andò da suo padre e da sua madre e gli raccontò tutto.
    - Cosa?! Ma siete impazziti?! Avevate deciso di tenermi allo scuro fino a quando la minaccia non sarebbe arrivata? Così ci avete messo tutti in pericolo. Nonostante ciò, mi sento di aiutarvi. Vi offriremo protezione solamente fino a quando Nguvu non starà meglio. –
    - Grazie, davvero grazie! Non sai quanto conti per me il vostro aiuto!! Cercherò di sdebitarmi in qualche modo!! – disse Haraka – Vi offrirò parte della mia terra quando avrete sconfitto il mio compagno, l’attuale re. –
    - SCONFITTO?! – a quel punto Kovu era davvero combattuto. Stava scoppiando. Doveva pensare alla protezione del suo branco e non ai problemi degli altri. Ma si sentiva di aiutare l’amore impossibile tra Nguvu e Haraka. Infondo, anche lui c’era passato.
    - Che cosa intendevi dire per sconfiggere? –
    - Sconfiggere… è chiaro no?! L’unico modo per farlo è allearci con un altro branco. Così Aibu e Nguvu mi hanno parlato di voi che siete stati tanto ospitali verso di loro. Vi prego. –
    - Va bene. Ci proveremo. Ma se solo un leone appartenente al mio branco morisse o rimarrebbe gravemente ferito perderei il mio auto controllo. -
    - Non succederà, promesso! – disse Haraka con fare soddisfatto.
    Ujasiri era molto preoccupato. Non aveva mai visto suo padre così. Stava letteralmente scoppiando. Per fortuna durante la notte si calmò e cominciò a pensare positivo.
     
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152 replies since 19/3/2012, 21:17   2093 views
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