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LionKing98.
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stasera posto il capitolo 6 Capitolo 0.6/ritorno al passato
Il vento era particolarmente caldo quel giorno.
Gonfiava in modo quasi fastidioso la criniera di Kala, che però non voleva rinunciare a un pisolino sdraiato all’ombra di un grande albero, a qualche centinaio di metri dalla Rupe.
Aveva già quasi due anni, e crescendo si era fatto grande e forte.
I suoi muscoli, seppure non ancora del tutto sviluppati, erano agili e scattanti.
La criniera scura gli era cresciuta morbida e gonfia, facendolo sembrare particolarmente selvaggio.
O molto tenero, a volte.
I suoi lineamenti si erano addolciti sul suo viso adolescente, mentre gli occhi erano quelli di sempre.
Sapeva di essere un leone attraente, ma la sua era una bellezza ingenua, particolare.
E comunque, lui non ci faceva caso.
Non badava a queste cose.
C’era già da tempo una leonessa nel suo cuore, e non c’era spazio per altro.
Anche Karia si era fatta grande e bella, ma aveva mantenuto le caratteristiche che aveva da cucciola.
Al contrario di Kala, usava la sua bellezza con malizia, e il leone cadeva letteralmente ai suoi piedi.
Avrebbe fatto qualunque cosa.
Ma quel giorno, quando Karia arrivò alla consueta ora per stare un po’ assieme, la leonessa aveva il dolore negli occhi.
Kala se ne accorse subito.
-Cosa succede?-chiese, allarmato.
-Devi venire immediatamente…tua madre…-
-Mia madre? Che c’entra mia madre?!-
Ma non attese nemmeno la risposta.
Cominciò a correre verso la Rupe, con l’angoscia nel cuore.
Era da qualche tempo che sua madre stava male, ma… non poteva nemmeno considerare un’ eventualità del genere.
Eppure era già troppo tardi.
Entrando nella grotta, gli occhi di tutti lo colpirono come un macigno.
Ed uscirono, lentamente.
Senza ritegno.
Il corpo di sua madre era lì, appoggiato a terra.
Magro, insignificante.
Vuoto.
-M-mamma?-balbettò Kala, avvicinandosi.
-Mamma?!-
Le sfiorò il muso con il suo, cercando una risposta.
Aspettando una reazione.
-Mamma! No, no, mamma! Mamma!-
Le grida di Kala si fecero disperate, mentre stringeva a sé quel corpo esanime.
Fino a che qualcuno arrivò ad interrompe.
-Kala…vieni. Vieni via-
Il leone si voltò, il volto rigato di lacrime.
E vedere Karia lì, partecipe del suo stesso dolore eppure infinitamente più insignificante, lo fece stare male.
-Vai via! Lasciami solo!-
La leonessa non sembrò colpita dalla durezza di quelle parole.
-Vieni via-
Cominciò a trascinare il leone fuori dalla grotta.
Lo trascinò sotto alla pioggia, fuori, che nel frattempo aveva cominciato a cadere.
Kala si abbandonò al dolore, senza ritegno.
Karia cercò di consolarlo, ma alla fine rimase in silenzio, stringendo il giovane leone a sé.
Perché in quel corpo caldo c’era vita, e che vita!
Una vita che la leonessa sognava da quando riusciva a ricordare.
Passarono la notte insieme, lontano dagli altri.
Ad un tratto, nel bel mezzo della notte, Kala non riuscì più a stare in silenzio.
E cominciò a parlare.
-Devo andarmene, Karia-
Lei lo guardò negli occhi, terrorizzata.
-Perché?-
-Mia madre…era l’unica cosa che impediva a Scar di uccidermi. Devo andare. Dove, non lo so-
-E cosa farai? Non puoi abbandonarmi e lasciarmi qui!-
-Io…tornerò, Karia. È ora di ribellarsi a Scar, e a tutto questo. Non posso più sopportarlo-
Baciò la leonessa con tenerezza.
-Partirò domani-
-Promettimi una cosa…ti prego. Promettimi che qualunque cosa accada mi aspetterai. Promettimi che tornerai da me..-
Una frase che Kala avrebbe rivissuto in futuro, in un sogno.
Remoto e vicino, così tanto che non poteva aspettarselo.
-Tornerò presto. Te lo prometto-
E ci credeva, nonostante fosse ancora distrutto dal dolore per la perdita di sua madre.
Quello che non poteva sapere Kala in quel momento, è che Scar li stava spiando.
E sogghignava.
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Bellissimo! veramente, struggente e poi tenero, e infine scar in agguato, mamma mia! . -
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Un pollice rigorosamente in su per questo capitolo e la fan fiction in generale, mi piace, l'ultima parte è indescrivibile, quanto mi piace, aspetto il seguito. . -
LionKing98.
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e non avete idea dell'intrigo che ho in mente^^ . -
kiara 99.
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questa parte è molto triste 
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LionKing98.
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e non hai ancora visto niente, kiara!! . -
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Mi fai incuriosire così, spero che scrivi presto il prossimo capitolo . -
LionKing98.
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credo che potrà essere pronto per domani..la storia ce l'ho tutta in testa! . -
LionKing98.
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Capitolo 0.7/presente
Kala era via da circa un mese oramai.
Aveva deciso di tornare indietro, a casa.
Da Karia, dalla sua famiglia, da tutto ciò che quel luogo rappresentava.
Era ora di cambiare e di ribellarsi.
Vedendolo di nuovo lì, vivo, Kala era sicuro che le leonesse si sarebbero schierate dalla sua parte.
Ne era certo.
Tutti insieme potevano vincere e ribellarsi.
Quando lasciò il branco che l’aveva ospitato in quel periodo, nel suo cuore si fece largo un po’ di malinconia.
In fondo, era già quasi una seconda casa quella.
Andarsene significava abbandonare tutto.
Quella mattina, quando riprese il cammino verso casa, non si era mai sentito così determinato in vita sua.
Era scappato, ma stava tornando.
Tornava a casa sua, tornava per riscattarsi, per farla pagare a chi gli aveva fatto male.
Il deserto che doveva attraversare gli sembrò in qualche modo meno aspro e arido rispetto alla prima volta in cui era stato lì.
Forse perché non era ferito, perché non era stanco, perché era sazio e per nulla assetato.
Forse solo perché aveva quell’idea in testa, che non lo abbandonava.
Sto tornando a casa…a casa…e non me ne andrò più. Morirò, piuttosto. Ma non me ne andrò.
Era una promessa che stava facendo a sé stesso.
Sarebbe dovuto cambiare profondamente per venir meno a quella promessa.
Ogni passo lo portava sempre più vicino alla sua meta.
Sempre più vicino.
E non sentiva la fatica.
Non gli importava del sudore che gli imperlava la fronte e gli bagnava la folta criniera.
Stava tornando.
Solo quello gli importava.
Dopo qualche ora iniziò ad intravedere quella sagoma familiare che aveva caratterizzato tutta la sua infanzia.
Per quanto triste, grigio, moribondo, quel luogo, quella Rupe, era casa sua.
Le Terre del Branco erano casa sua.
Quando Simba e Mufasa erano morti lui ancora non era nato.
Non aveva fatto in tempo a vedere l’erba verde della savana.
Non aveva fatto in tempo a correre con le gazzelle, le antilopi.
Non aveva visto il sole scaldare l’erba verde e gli alberi, e non aveva udito il vento parlare.
Ma, in qualche modo, il suo inconscio possedeva quel ricordo.
Tramandato di madre in figlio per generazioni e generazioni.
Era un ricordo che aveva animato suo padre, prima che si spegnesse, e anche sua madre.
E ora avrebbe animato lui.
In fondo, già lo stava facendo.
Man mano che si avvicinava alla Rupe però, poteva sì distinguere il profilo delle rocce, delle leonesse, delle iene, della pozza d’acqua che si trovava lì vicino…dell’albero sotto il quale era solito passare la notte… ma anche gli altri potevano distinguere la sua sagoma.
Un leone infatti si stava avvicinando al limitare del confine delle Terre del Branco.
E se Kala fosse stato ancora un cucciolo, o anche solo se fosse stato il sé stesso di un mese prima, avrebbe cominciato a tremare.
Ma ora era cambiato, era diverso.
Non l’avrebbe più fatto.
Non avrebbe più permesso a nessuno di influenzare la sua vita.
Per questo, quando vide Scar avvicinarsi a lui con fare minaccioso, alzò fiero il mento e varcò il confine delle Terre del Branco.
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Simba 11.
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Stupendo,come sempre,ovvio *__*
Cmq aspetto il seguito^^. -
LionKing98.
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grazie! . -
kiara 99.
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si fa sempre piu interessante ^^ . -
LionKing98.
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spero di non deluderti^^ . -
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Che ti posso dire XD, fantastico, mi piace molto, continua presto . -
LionKing98.
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grazie! .
Il ribelle |
