Le terre aride di Zira

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  1. Simba 11
     
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    Grande Ciccio!! Capitolo interessantissimo^^
    aspetto ansiosamente il seguito^^
     
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  2. lion_riky
     
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    bellissimo il capitolo Ciccio, Zira è una grande cacciatrice
     
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  3. Paolo Leone
     
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    Zira x sempre, wow che cacciatrice... piaciuto tantissimo, davero bello, voglio solo il continuo!!!!
     
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  4. CiccioBaslardo
     
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    Cap IX - Occhio per occhio... fanno due occhi in meno

    Tra una caccia ed un ritrovamento di una carogna, Zira si era ormai ripresa. Nel corpo e nello spirito.
    I suoi cuccioli non pativano più la fame. Anche loro sembravano aver dimenticato quello che era successo qualche giorno fa.

    -Nuka smettila di darmi fastidio!-
    Il piccolo fratellino ed il giovane leone continuavano a stuzzicassi. Era sempre Nuka ad incominciare.
    -Cosa vuoi pulce! Io sono il fratello maggiore, perciò decido io dove si deve andare-
    Non sopportava l'idea che quella piccola palla di pelo ricevesse tutte le attenzioni della madre. Non lo sopportava affatto.
    -Smettila Nuka! Sei solo un cucciolo troppo cresciuto! Sfido io che mamma preferisca noi a te!- Vitani interveniva sempre nei litigi dei due. Difendeva sempre il fratello quando poteva.
    -Cosa hai detto?! … ed anche se fosse non me ne importa niente. Me la so cavare benissimo anche da solo. Non mi serve qualcuno che mi porta il cibo facile. Posso benissimo farlo anche da me. Stupidi cuccioli-
    Non era vera nessuna delle due cose. Non sapeva cacciare e non sapeva come trovare le carogne degli altri animali, ma soprattutto: era invidioso di quei due cuccioli.
    Avrebbe voluto anche lui che la madre si preoccupasse per il suo figlio maggiore. Ma non era mai stato così… non lo sarebbe mai stato.
    -Vi lascio ai vostri stupidi giochini da piccoletti. Vado a cercarmi qualcosa da mettere sotto i denti-
    Mentiva. Non aveva fame. Voleva solo andarsene lontano da quei due.
    -Si-si, vai pure! Mi divertirò guardandoti tornare con la coda tra le zampe. Non potresti resistere nemmeno un giorno senza di noi!- Vitani però diceva il vero: suo fratello era gracile e debole. Non poteva sopravvivere nemmeno per un giorno lontano dalla famiglia che odiava.

    I passi di Nuka si susseguivano lenti in quelle aride terre ed il sole poco indulgente, batteva sul suo accenno di criniera scomposto, unto di sudore e sporcizia.
    "Stupidi cuccioli… maledetto Kovu! Se solo non fosse mai nato io potrei starmene tranquillo e far felice mamma. Renderla orgogliosa di me. Si! Non mi farò scoraggiare. Ci riuscirò lo stesso… questa sera mangeremo il doppio. Prenderò anche io qualcosa!"
    Il giovane leone voleva far colpo sulla sua famiglia… e soprattutto su sua madre, dimostrandogli di poter badare a se stesso e persino aiutare Zira a racimolare del cibo.

    Cominciò a correre verso il confine per le terre del branco. Sapeva che spesso gli animali troppo vecchi andavano a morire li. Se avesse trovato qualcosa avrebbe potuto attirare l'attenzione della madre.
    "Mamma, vedrai, sarai fiera di me!"
    -Ma guarda un po' cos'abbiamo qui… il piccolo mostriciattolo di Zira-
    Una voce gli fece inchiodare le quattro zampe a terra. Si girò e vide quello che non si sarebbe mai aspettato di vedere: cinque leonesse accovacciate dietro a delle rocce.
    -Ciao Nuka. Come sta tua madre? E' ancora viva quell'assassina?-
    Una di loro si alzò e si avvicinò a lui. La riconobbe solo dopo che quella cacciatrice avanzò di qualche passo.
    Era una delle rinnegate che avevano tradito sua madre.
    Non l'aveva riconosciuta subito. Il suo corpo non era più scheletrico, non tremava più quando camminava… il suo viso non era più scarno.
    L'essere ritornata nelle terre del branco molto probabilmente l'aveva salvata da morte certa.

    -Tu! C-che c-ci fai cui? Non eri tornata nelle terre del branco?- balbettò il giovane leone. Poi, facendosi coraggio, si protese in avanti e le disse nel tono più deciso che poteva: -Vattene via! Non sei la benvenuta qui!-
    La leonessa rise al suono di quelle parole.
    -Piccolino, non vorrai fare il prepotente con me vero? Queste sono le terre di "nessuno". "Nessuno" può bandire "nessuno" da qui, quindi, "nessuno" può cacciarci via. Gli unici a cui non è permesso andare da qualche parte… siete solo voi. Traditori!-
    Nuka si sentiva esplodere dalla rabbia, ma non poteva reagire. Sapeva che se avesse tentato di attaccarla, lei lo avrebbe messo fuori gioco in pochi colpi… se non addirittura una sola artigliata. Non voleva che venisse umiliato in quel modo. Ma non si stava forse facendo umiliare accettando quelle parole restandosene zitto ed immobile?
    Si, non voleva subire quegli insulti restandosene semplicemente ad ascoltare.
    -Ho detto che dovete andarvene via!-
    Il giovane si scagliò contro la cacciatrice ringhiando il più forte che poteva.
    Una delle leonesse sdraiate sotto la roccia scattò in piedi e gridò alla sua compagna di stare attenta.
    La cacciatrice sorrise a quell'avvertimento. Era solo un cucciolo… un cucciolo che se sarebbe morto avrebbe recato molto dispiacere alla sua adorata mammina. Proprio quello che voleva.
    Si mise in posizione d'attacco e si preparò a colpirlo alla gola, che il giovane inesperto aveva lasciato scoperta.
    "Troppo facile. Zira, soffrirai. Proprio come Simba ha sofferto la scomparsa della madre. Nessuno ti ha vista, ma so che sei stata te. Pagherai caro per il tuo affronto! …" -AAAAAAAHHHHHHHH-

    Gli occhi della leonessa non potevano più vedere. Qualcosa l'aveva colpita. Quando ancora il cucciolo era distante da lei, degli artigli le strapparono via la vista.
    "No! Zira!"
    Quella cacciatrice aveva riconosciuto l'odore di colei che aveva tradito. Troppo assorta nei suoi pensieri e nel prepararsi all'infliggere la morte a quel giovane leone per accorgersi dell'arrivo della madre.
    -ZIRA!-
    -Ciao amiche mie. Cosa vi porta nelle mie terre? Avete deciso di incontrare prima del tempo la cacciatrice di vita? Coraggio, fatevi sotto razza di smidollate!-
    La leonessa ferita si accasciò a terra affondando gli artigli nel fango per il dolore.
    -UCCIDETELA!!!- Gridò alle sue compagne.
    Tutte le leonesse che erano ancora sdraiate, si alzarono e scacciarono l'incredulità per poi lanciarsi tutte quante all'attacco della rinnegata.

    "Vi ho fatto una promessa amiche mie… è ora di mantenerla!"

    Edited by CiccioBaslardo - 27/4/2012, 12:44
     
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  5. LionKing98
     
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    brrrrr...brivido^^ vai ciccio!!
     
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    Bravo Cacciatore

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    Bel capitolo, continua presto che mi hai fatto incuriosire
     
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  7. Paolo Leone
     
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    Zira le ammazza ad una ad una, wow che forza...
     
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  8. lion_riky
     
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    bella la ff, c'e solo una cosa:
    CITAZIONE (CiccioBaslardo @ 26/4/2012, 15:41) 
    Cap IX - Occhio per occhio... fanno due occhi in meno

    Tra una caccia ed un ritrovamento di una carogna, Zira si era ormai ripresa. Nel corpo e nello spirito.
    I suoi cuccioli non pativano più la fame. Anche loro sembravano aver dimenticato quello che era successo qualche giorno fa.

    -Nuka smettila di darmi fastidio!-
    Il piccolo fratellino ed il giovane leone continuavano a stuzzicassi. Era sempre Nuka ad incominciare.
    -Cosa vuoi pulce! Io sono il fratello maggiore, perciò decido io dove si deve andare-
    Non sopportava l'idea che quella piccola palla di pelo ricevesse tutte le attenzioni della madre. Non lo sopportava affatto.
    -Smettila Nuka! Sei solo un cucciolo troppo cresciuto! Sfido io che mamma preferisca noi a te!- Vitani interveniva sempre nei litigi dei due. Difendeva sempre il fratello quando poteva.
    -Cosa hai detto?! … ed anche se fosse non me ne importa niente. Me la so cavare benissimo anche da solo. Non mi serve qualcuno che mi porta il cibo facile. Posso benissimo farlo anche da me. Stupidi cuccioli-
    Non era vera nessuna delle due cose. Non sapeva cacciare e non sapeva come trovare le carogne degli altri animali, ma soprattutto: era invidioso di quei due cuccioli.
    Avrebbe voluto anche lui che la madre si preoccupasse per il suo figlio maggiore. Ma non era mai stato così… non lo sarebbe mai stato.
    -Vi lascio ai vostri stupidi giochini da piccoletti. Vado a cercarmi qualcosa da mettere sotto i denti-
    Mentiva. Non aveva fame. Voleva solo andarsene lontano da quei due.
    -Si-si, vai pure! Mi divertirò guardandoti tornare con la coda tra le gambe. Non potresti resistere nemmeno un giorno senza di noi!- Vitani però diceva il vero: suo fratello era gracile e debole. Non poteva sopravvivere nemmeno per un giorno lontano dalla famiglia che odiava.

    I passi di Nuka si susseguivano lenti in quelle aride terre ed il sole poco indulgente, batteva sul suo accenno di criniera scomposto, unto di sudore e sporcizia.
    "Stupidi cuccioli… maledetto Kovu! Se solo non fosse mai nato io potrei starmene tranquillo e far felice mamma. Renderla orgogliosa di me. Si! Non mi farò scoraggiare. Ci riuscirò lo stesso… questa sera mangeremo il doppio. Prenderò anche io qualcosa!"
    Il giovane leone voleva far colpo sulla sua famiglia… e soprattutto su sua madre, dimostrandogli di poter badare a se stesso e persino aiutare Zira a racimolare del cibo.

    Cominciò a correre verso il confine per le terre del branco. Sapeva che spesso gli animali troppo vecchi andavano a morire li. Se avesse trovato qualcosa avrebbe potuto attirare l'attenzione della madre.
    "Mamma, vedrai, sarai fiera di me!"
    -Ma guarda un po' cos'abbiamo qui… il piccolo mostriciattolo di Zira-
    Una voce gli fece inchiodare le quattro zampe a terra. Si girò e vide quello che non si sarebbe mai aspettato di vedere: cinque leonesse accovacciate dietro a delle rocce.
    -Ciao Nuka. Come sta tua madre? E' ancora viva quell'assassina?-
    Una di loro si alzò e si avvicinò a lui. La riconobbe solo dopo che quella cacciatrice avanzò di qualche passo.
    Era una delle rinnegate che avevano tradito sua madre.
    Non l'aveva riconosciuta subito. Il suo corpo non era più scheletrico, non tremava più quando camminava… il suo viso non era più scarno.
    L'essere ritornata nelle terre del branco molto probabilmente l'aveva salvata da morte certa.

    -Tu! C-che c-ci fai cui? Non eri tornata nelle terre del branco?- balbettò il giovane leone. Poi, facendosi coraggio, si protese in avanti e le disse nel tono più deciso che poteva: -Vattene via! Non sei la benvenuta qui!-
    La leonessa rise al suono di quelle parole.
    -Piccolino, non vorrai fare il prepotente con me vero? Queste sono le terre di "nessuno". "Nessuno" può bandire "nessuno" da qui, quindi, "nessuno" può cacciarci via. Gli unici a cui non è permesso andare da qualche parte… siete solo voi. Traditori!-
    Nuka si sentiva esplodere dalla rabbia, ma non poteva reagire. Sapeva che se avesse tentato di attaccarla, lei lo avrebbe messo fuori gioco in pochi colpi… se non addirittura una sola artigliata. Non voleva che venisse umiliato in quel modo. Ma non si stava forse facendo umiliare accentando quelle parole restandosene zitto ed immobile?
    Si, non voleva subire quegli insulti restandosene semplicemente ad ascoltare.
    -Ho detto che dovete andarvene via!-
    Il giovane si scagliò contro la cacciatrice ringhiando il più forte che poteva.
    Una delle leonesse sdraiate sotto la roccia scattò in piedi e gridò alla sua compagna di stare attenta.
    La cacciatrice sorrise a quell'avvertimento. Era solo un cucciolo… un cucciolo che se sarebbe morto avrebbe recato molto dispiacere alla sua adorata mammina. Proprio quello che voleva.
    Si mise in posizione d'attacco e si preparò a colpirlo alla gola, che il giovane inesperto aveva lasciato scoperta.
    "Troppo facile. Zira, soffrirai. Proprio come Simba ha sofferto la scomparsa della madre. Nessuno ti ha vista, ma so che sei stata te. Pagherai caro per il tuo affronto! …" -AAAAAAAHHHHHHHH-

    Gli occhi della leonessa non potevano più vedere. Qualcosa l'aveva colpita. Quando ancora il cucciolo era distante da lei, degli artigli le strapparono via la vista.
    "No! Zira!"
    Quella cacciatrice aveva riconosciuto l'odore di colei che aveva tradito. Troppo assorta nei suoi pensieri e nel prepararsi all'infliggere la morte a quel giovane leone per accorgersi dell'arrivo della madre.
    -ZIRA!-
    -Ciao amiche mie. Cosa vi porta nelle mie terre? Avete deciso di incontrare prima del tempo la cacciatrice di vita? Coraggio, fatevi sotto razza di smidollate!-
    La leonessa ferita si accasciò a terra affondando gli artigli nel fango per il dolore.
    -UCCIDETELA!!!- Gridò alle sue compagne.
    Tutte le leonesse che erano ancora sdraiate, si alzarono e scacciarono l'incredulità per poi lanciarsi tutte quante all'attacco della rinnegata.

    "Vi ho fatto una promessa amiche mie… è ora di mantenerla!"

    ti consiglio di mettere "zampe"

    il resto mi è piaciuto molto
     
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  9. CiccioBaslardo
     
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    Ho fatto un po' di fatica a trovare "l'errore", ma alla fine ho corretto.
    La prossima volta potresti scrivere anche il periodo in cui si trova? Così è più facile trovarlo e correggerlo.
    Grazie Riky.
     
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  10. CiccioBaslardo
     
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    Cap X - Le promesse vanno mantenute

    Le cacciatrici correvano veloci verso di lei. I suoi occhi le studiavano una ad una.
    I loro corpi erano tornati tonici e muscolosi come prima di essere cacciate dalla rupe dei re.
    "Anche delle deboli come voi possono sopravvivere in quel logo. E' proprio vero. Non c'è giustizia in quelle terre"
    La prima spiccò un salto contro Zira, scagliandosi con le due zampe anteriori tese e gli artigli sfoderati diretti al viso della leonessa.
    "Troppo lenta…"
    Zira si scansò un attimo prima che la cacciatrice gli fosse addosso. Un leggero movimento alla destra della traiettoria ed un'artigliata al ventre che percorse la carne della malcapitata fino alla coscia. Aiutata dalla spinta nella direzione opposta, il contrattacco era stato più efficace del previsto: la leonessa non riuscì ad atterrare bene sulle sole tre zampe e finì faccia a terra.
    Zira non si girò nemmeno per controllare, era sicura che quella debole non si sarebbe potuta rialzare con quella ferita.
    Avrebbe pensato dopo a finirla. Adesso aveva altre e quattro traditrici a cui pensare.
    "Fatevi sotto!"
    Le leonesse si schierarono davanti a lei e si misero in posizione d'attacco.
    "Anche se riuscirete ad uccidermi, non crediate di tornare tutte intere dal vostro adorato "re". Vi regalerò qualcosa prima di andarmene. Diventerete inutili… come siete sempre state. Quando avremo finito sarà stata l'ultima volta che vi sarete rette sulle vostre gracili zampette"

    Le quattro partirono simultaneamente all'attacco. Una alla gola, mentre le altre erano pronte a supportare la prima della fila.
    Zira colpì agli occhi la cacciatrice, che si allontanò per mettersi al sicuro. Subito dopo vide una zampa arrivare a gran velocità verso il suo volto: era una delle leonesse dietro, partita all'attacco.
    Zira spalancò le fauci e l'azzannò. Il suono delle ossa che si rompevano inquietò le altre due leonesse, mentre anche la seconda indietreggiò per riprendersi dall'urto.
    Le due cacciatrici partirono simultaneamente all'attacco: una diresse le sue zanne verso la gola della rinnegata, mentre l'altra voleva immobilizzarle la zampa destra.
    Forse in due sarebbero riuscite a mettere in difficoltà quella leonessa che di femminile a quanto pare non aveva niente.
    Alle due sembrava di star combattendo contro un leone, tanta era la forza di Zira.
    "Deboli! Anche in quattro contro una non riuscite a battermi! Coraggio voglio divertirmi un po' con voi prima di uccidervi. CORAGGIO RAZZA DI RAMMOLLITE!!!"
    Mentre lottava, nella mente della leonessa scorrevano le immagini di quelle cacciatrici mentre l'abbandonavano e ritornavano dall'assassino del re.
    "Maledette!!!" -Questo è per il vostro orgoglio!-
    Gli artigli della zampa anteriore libera andarono a lacerare il collo della leonessa che le si era avventata alla gola, dopo di ché con la zampa posteriore si liberò della cacciatrice che gli teneva bloccata l'anteriore destra.
    -Sei solo una debole!-
    Con la forza di entrambe gli arti riuscì a togliersi di dosso la leonessa, che anche se dolorante, non aveva lasciai la presa sulla gola. La ferì alle spalle e la lasciò a terra per poi lanciarsi contro alla leonessa che prima gli teneva bloccata la zampa.
    La sua furia era incontrollabile. Il ricordo del loro tradimento non svaniva.
    La sua promessa doveva essere mantenuta.
    La cacciatrice provò a difendersi per qualche istante, dopo di ché perse i sensi e smise di muoversi. Il suo corpo era pieno di ferite ed ognuna di esse perdeva molto sangue, non c'era da sorprendessi che fosse svenuta.
    La leonessa con la zampa rotta e quella ferita alle spalle l'attaccarono insieme. Le saltarono addosso, ma le ferite le facevano affaticare più del dovuto.
    "Siete mie!"
    Zira con tutta la furia che provava le colpì ripetutamente fino a farle accasciare a terra prive di forze.
    "Inutili" Pensava mente con un morso rompeva il collo di una.
    "Deboli" Pensava mentre con gli artigli lacerava il collo dell'altra.
    "Stupide" Pensava mentre inseguiva le altre due che tentavano invano di sfuggire al loro destino.
    "TRADITRICI" Pesava mentre poneva fine alle sofferenze della leonessa svenuta.

    Solo una rimaneva ancora in vita. Senza poter vedere l'imminente fine che si avvicinava con un ghigno in viso.
    Zira era affaticata ma in estasi per la prima promessa che avrebbe mantenuto.
    -Zira. Zira ti prego. Cerca di capire. Non potevamo restare… saremmo morte tutte se fossimo restate qui-
    Le parole della cacciatrice tremavano nell'aria. Aveva paura. Non voleva morire.
    -Taci lurida traditrice. Hai fatto una scelta… hai tradito Scar. Adesso affronta con il poco orgoglio che ti rimane il suo prezzo-
    Le parole di Zira erano calde come il fuoco mentre si avvicinava lentamente alla sua vittima. Nell'aria poteva già assaporare l'odore del suo sangue.
    La cacciatrice si muoveva in maniera confusa. Cercava una via d'uscita, ma le se zampe erano bloccate dal terrore di poter intraprendere la strada sbagliata e finire dritta nella furia di Zira.
    C'era troppo odore di morte nell'arie e non riusciva a capire da che parte dovesse provenire il colpo. Avrebbe almeno voluto vedere la sua fine, invece era immersa nel buio; il dolore che provava gli faceva percepire in maniera confusa quello che accadeva intorno a lei.
    I passi della sua carnefice sembravano risuonare in tutte le direzioni. Voleva che quel tormento finisse.
    -Zira! ZIRA DOVE SEI?! Smettila di giocare e finiscimi! DOVE SEI?!-
    Una voce lugubre dietro le sue spalle la sorprese bisbigliando il suono della morte.

    -Sono qui…-
    __________________________________________

    Se qualcosa non è chiaro ditemelo pure.
    Magari mi aiutate a migliorare le scene di lotta^^

    Edited by CiccioBaslardo - 28/4/2012, 01:07
     
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    Bravo Cacciatore

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    O cavoli, Zira è nata per combattere, ha fatto fuori 4 leonesse tutte morte in un modo che mi fa rabbrividire, soprattutto la parte finale, quella povera leonessa non vuole morire ma Zira non credo avrà pietà.
    Aspetto il prossimo ^^
     
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  12. lion_riky
     
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    bello, Zira qui e cattivissima, ha ucciso 3 leonesse alleate, bello il capitolo, di errori c'e "volva", nella sesta riga dopo le 4 frasi: Inutili, deboli, stupide e traditrici in maiuscolo.
     
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    Re Leone

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    Mi immagino che paolo leggendo questo capitolo verrà colto da un orgasmo incontrnibile XD
    Senza pietà ciccio, ottimo lavoro ^^
     
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  14. Paolo Leone
     
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    Ti sei superato, hai fatto di Zira ciò che io ho sempre pensato, cioè che è la più forte di tutte e sopratutto di TUTTI!!!!!
    Cavolo, me lo sono gustato tutto quanto, non vedo l'ora di leggere il prossimo!
     
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    CITAZIONE (TTB-Kun @ 27/4/2012, 18:32)
    Mi immagino che paolo leggendo questo capitolo verrà colto da un orgasmo incontrnibile XD

    CITAZIONE (Paolo Leone @ 27/4/2012, 20:22)
    Ti sei superato, hai fatto di Zira ciò che io ho sempre pensato, cioè che è la più forte di tutte e sopratutto di TUTTI!!!!!
    Cavolo, me lo sono gustato tutto quanto, non vedo l'ora di leggere il prossimo!

    asdone
     
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116 replies since 7/3/2012, 23:59   2153 views
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