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Somoya.
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chiedo scusa in anticipo per il doppio post
è il momento di postare, capitolo breve ma che vi colpirà
buona lettura
Chapter (23) (Force the Destiny) , (Forzare il Destino)
Le piogge lavarono via il sangue dalla terra, i nemici sconfitti erano scomparsi, eppure gli animi non erano ancora placati.
La sete di vendetta ancora aleggiava intorno alla Rupe dei Re: Weka, benchè ferita, voleva gettarsi all'inseguimento di Riku, spalleggiata da un dolorante Kiburi e da una rabbiosa Sibindi, ma sia per l'acqua che cancellava la pista, sia per i dissensi di Mufasa e delle altre leonesse, la faccenda dovette essere accantonata.
Ma i veri problemi erano altri, a cominciare dal fatto che entrambi i leoni maschi del branco erano ridotti male, le leonesse erano scosse per la paura di perdere i loro piccoli e cacciavano con difficoltà, Rafiki era diventato un ospite fisso, considerando i feriti e soprattutto Morani, che era in fin di vita e non accennava a riprendersi.
La situazione era tesa insomma, ma grazie all'aiuto di tutti il branco riuscì a tirare avanti, Zazu passava giorni e notti a localizzare prede, persino la ghepardessa Kasi, quasi totalmente guarita, condivise parte della sua cacciaggione e anche il piccolo Duma tentava di fare la sua parte.
Simba e gli altri cuccioli aiutarono, seppur a modo loro, ossia non andando a ficcarsi nei guai, dando cosi agli adulti un momento di respiro.
Paradossalmente Sarabi era una delle più tranquille tra le leonesse, i suoi cari stavano tutto sommato bene, anche se Morani era messo male, lei sapeva che sarebbe sopravvissuto anche stavolta, lei lo conosceva meglio di tutti, lo conosceva come una madre conosce il figlio, se non di più, tuttavia sapeva anche che, ogni volta che il ragazzo si avvicinava alla morte, il suo desiderio di vendetta si accentuava, la sua irrequietezza cresceva, se fosse sopravvissuto, stavolta se ne sarebbe andato, anche se sperava con tutto il cuore il contrario.
Dopo diversi giorni le paure di Sarabi ebbero conferma, Morani cominciò a riprendersi con la sua anormale velocità e fin da subito si capì che qualcosa in lui era cambiato, non ci fù verso di convincerlo: nè le implorazioni delle leonesse, nè le lacrime dei cuccioli, nè qualunque altra cosa lo fermarono, raccolse le armi e le provviste e nell'arco di una settimana, sotto la pioggia scrosciante, partì lasciando le Terre del Branco.
ecco ,,, Morani se ne è andato!!! D: cosa succederà adesso?! mah, vedrete presto
spero vi sia piaciuto, a presto:D
Edited by Somoya - 26/4/2014, 20:05. -
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EVVAJE!!!
Ora comincia la parte problematica.
Innanzitutto, Somoya, attenzione: al posto di de, usa the che è più grammaticalmente corretto.
Questo piccolo post non dice più di molto, è un po' sbrigativo, ma può essere definito un ottimo collegamento.
E soprattutto, ci fai alzare la tensione.
Cattivaccio!
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Allora eccomi qua a commentare questa nuova perla sanguinolenta!!
Per il capitolo 22: prima di tutto, c'è da dire che Moreni non è ne in preda all'estasi e alla frenesia, ne è incazzolato, è semplicemente posseduto XD e cmq finalmente sto simpaticone di Zyon si è levato di torno, lasciando però qualche ricordino al nostro amico Grandioso anche l'istinto materno di Sarabi XD, diglielo zio che non ne valeva la pena XD
Cmq scherzi a parte devo dirti che questo capitolo a mio parere è un po' meno degli altri, nel senso che in questo ho notato (senza offesa) superficialità, anche a giudicare per le ripetizioni ( e qualche accento fuori posto XD ), escludendo tuttavia alcune scene, come ad esempio quella in cui Morani balza sopra il leone. Per il resto, ti dico solo attenzione
Per il capitolo 23: breve ma intenso, complimenti, mi è piaciuto molto, e cmq si capisce benissimo quello che succederà...SPOILER (clicca per visualizzare)Morani finirà in una giungla dove si innamorerà di un orango!. -
Somoya.
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grazie per i commenti ragazzi, e grazie per avermi fatto notare certi errori, a volte la fretta mi gioca brutti tiri -.-
Thunder, quanto tempo!
CITAZIONEc'è da dire che Moreni non è ne in preda all'estasi e alla frenesia, ne è incazzolato, è semplicemente posseduto XD
esagerato xdCITAZIONECmq scherzi a parte devo dirti che questo capitolo a mio parere è un po' meno degli altri, nel senso che in questo ho notato (senza offesa) superficialità, anche a giudicare per le ripetizioni ( e qualche accento fuori posto XD
bè si non posso darti torto, ma a mio favore ero uscito da una crisi creativa di 3 mesi XD, ho postato senza perdere tempoCITAZIONEPer il capitolo 23: breve ma intenso, complimenti, mi è piaciuto molto, e cmq si capisce benissimo quello che succederà...
SPOILER (CLICCA PER VISUALIZZARE)
Morani finirà in una giungla dove si innamorerà di un orango!
LOL XD
in ogni caso vi annuncio che domani posto un nuovo capitolo
a presto. -
Somoya.
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perdonate il nuovo doppio post, ma è finalmente ora di postare e di introdurre un nuovo, importante personaggio!
maestro musica!!!
e buona lettura:)
Chapter (24) (The Shadow of Death)
Nel buio di una notte senza stelle, una radura era rischiarata da una luce innaturale, una grande tenda da campo torreggiava sulla pianura brulla, circondata da altre tende più piccole e sudice.
Attorno a un falò una ventina di uomini trincavano vino scadente, tuttavia stavano attenti a mantenere il silenzio, il loro capo non voleva essere disturbato.
Era stato categorico.
All'interno della tenda più grande, su un tavolino pieghevole una mappa dell'Africa, e altre più piccole, della Tanzania e del Serengeti in particolare, facevano mostra di sè alla luce di una lampada elettrica, a consultarle, nel silenzio rotto dal ronzio del generatore portatile, era un uomo alto, vestito con un pantalone di velluto color porpora e una camicia bianca di seta, la luce tremula si rifletteva sulla pelle chiarissima, quasi pallida, un'attento, indagatore occhio nocciola chiaro scrutava i carteggi, "Molto bene, direi che ci siamo" pensò l'uomo circoscrivendo un area precisa con un compasso, poi si staccò dal tavolino e gettò indietro i lunghi riccioli biondi che gli ricadevano sugli occhi, rivelando cosi un viso dall'espressione austera, dai lineamenti fieri e decisi, con sopracciglie scure, lunghe basette e sottili baffi bruni.
Era Lothar de Wet, cacciatore, figlio di altri cacciatori e grande conoscitore di quel continente feroce e selvaggio che è l'Africa.
Ma persino quel continente stava cadendo preda del progresso e del potere, non esistevano più spazi oscuri sulle carte, i gloriosi tempi dei suoi antenati erano finiti, cosi come i suoi soldi, affogati nei debiti, come può un cacciatore continuare la sua attività in un mondo che non gli appartiene più?
La risposta è semplice, trovando zone al dì fuori dell'influenza umana, spruzzi di terra dove era ancora il più forte a comandare, dove la legge era dettata da quelli come lui.
E aveva trovato il luogo ideale: di poco al di fuori del Parco Nazionale del Serengeti, una ricca zona non segnata da nessun nome, da nessun riferimento alla civiltà, un luogo vergine e intoccato, dove avrebbe potuto fare l'affare della sua vita. Complice una richiesta fattagli da illustri club di collezionisti di trofei, aveva deciso di prendere armi e bagagli, raccogliere gli ultimi fondi e partire per un paese lontano.
Lothar si scosse dai suoi pensieri, si avvicino alla branda e guardò le due armi appoggiate di traverso, un 577 Express a due canne, arma sterminatrice, causa di centinaia di abbattimenti, e una Großes Messer, un ibrido tra una spada a due mani europea e una scimitarra, quest'arma in particolare, aveva un nome e una storia, anch'essa bagnata del sangue di migliaia di vittime, uomini e non. La robusta mano dell'uomo si serrò sul dritto manico avvolto nel cuoio, sguainò la spada dal fodero rosso, liberando la lama massiccia e striata in acciaio Wootz (un tipo di acciaio Damasco), "Ecco un arma degna di un vero uomo: Nebel, Nebbia" pensò vibrando un fendente nel vuoto, poi la rinfoderò e tornò alle sue carte, con occhi da falco focalizzava e visualizzava la zona che aveva prescelto per la sua ultima caccia, doveva basarsi su testimonianze non troppo recenti, racconti e favole quasi: una terra fertile dominata da un grande kopje, una grande rupe, un monolite, simbolo di una natura selvaggia, impetuosa e incontrollabile, dov'è l'uomo è straniero.
ed eccovi svelato il principale antagonista della storia, si questo capitolo è corto e parla solo di lui, ma se lo merita, ben presto avrete altre news
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Aspetta un momento, non ho capito una cosa! Ma se adesso hai rivelato tutto, vuoi dire che Morello non si innamora più di un orango? o.O
Ottimo capitolo, questo tedesco misà un tipo tosto, forse forse abbiamo trovato un pretendente per il nostro Morani! più che altro mi preoccupo dei nostri leoni, questo Lothar sembra avere idee molto chiare su quello che vuole fare. Kartoffel!!!
Bravo somoya, aspetto la prossima puntata!. -
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Uhmm... Lothar de Wet. Curioso, ma pensavo che fosse Gunnar - il padre di Morani - il vero villain... ma vabbè...
Ha l'aria di uno che sa il fatto suo, anche se comprende di essere all'ultima spiaggia.
E i suoi occhi sono puntati sulla Rupe dei Re.
Oddio, l'incubo di Kiburi potrebbe materializzarsi...
Ommamma! Ommamma! Ommamma!!!
Comunque sia. Il fatto che abbia una spada come Nebel mi preoccupa.
Qualcosa tipo questa...
... non è da sottovalutare!. -
uru1.
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O_o
cacchio, cacchio, cacchio....
quella spada...non è esatamente un giocattolino. -
Somoya.
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CITAZIONEAspetta un momento, non ho capito una cosa! Ma se adesso hai rivelato tutto, vuoi dire che Morello non si innamora più di un orango? o.O
Thunder... LOLCITAZIONEOttimo capitolo, questo tedesco misà un tipo tosto, forse forse abbiamo trovato un pretendente per il nostro Morani! più che altro mi preoccupo dei nostri leoni, questo Lothar sembra avere idee molto chiare su quello che vuole fare. Kartoffel!!!
infatti è "l'ombra della morte" xdCITAZIONEUhmm... Lothar de Wet. Curioso, ma pensavo che fosse Gunnar - il padre di Morani - il vero villain... ma vabbè...
Ha l'aria di uno che sa il fatto suo, anche se comprende di essere all'ultima spiaggia.
E i suoi occhi sono puntati sulla Rupe dei Re.
Oddio, l'incubo di Kiburi potrebbe materializzarsi...
Ommamma! Ommamma! Ommamma!!!
Gunnar è senza dubbio un malvagio di prima classe, ma ti assicuro che Lothar può essere molto più pericoloso in questo contesto, ha i motivi per portare avanti una strage... come nel sogno di kiburi
se non volete rovinarvi la sorpresa non leggete lo spoilerSPOILER (clicca per visualizzare)Gunnar farà presto la sua comparsa... mwahahah
ora, Gaoh e Uru, per quanto riguarda la spada, è molto simile all'immagine postata da Gaoh, se non che ha l'elsa più massiccia ed è fatta di Damasco, un giocattolo mortale XD
in ogni caso perdonate il super ritardo, la mia chiavetta mi ha abbandonato definitivamente (minuto di silenzio)
però ho scritto lo stesso nel frattempo XD
vi posto subito un capitolo!!!
qui vi presento a grandi linee la cricca di lothar, buona lettura!
Chapter 25 (Fearless)
Una fiammata, un botto esplosivo, un attimo di dolore. Il grosso gnu cadde su un fianco senza un gemito mentre la mandria fuggiva in preda al terrore.
-SI, PRESO!!!- esultò un uomo balzando in piedi, era magro, non molto alto, aveva addosso una camicia color cachi e un pantalone abbinato con moltissime tasche, un cinturone con dei proiettili alla vita e un fucile Rigby ancora fumante in mano, poi balzò giù dal cofano della grossa jeep.
-Guten tag, ti senti realizzato adesso, Hunter?- chiese una voce robusta alle sue spalle, il cacciatore si girò rivelando i dettagli del suo viso, cortissimi capelli neri sotto un berretto mimetico, occhi scuri, sopracciglia arcuate, naso aquilino, baffetti spioventi e pizzetto sotto il labbro inferiore.
-Perché no Lothar? Ho fatto centro con un colpo solo, a oltre duecento metri!- rispose stizzito guardando di traverso il "collega".
Il cacciatore, in pantaloni rossi e camicia bianca, stava appoggiato a braccia incrociate al fianco della jeep, si staccò e si avvicino a Roger Hunter, -Si, lo hai fulminato ja? Però è una cosa che potrebbe fare chiunque con un buon fucile-, disse tranquillamente.
-Cosa stai insinuando?-
-Semplice, sto dicendo che un vero uomo può cacciare anche senza armi da fuoco-
-Ahahhaah, d'accordo… ti sfido a farlo allora!-
-Entro stasera ti metterò a tacere piccolo inglese- tagliò corto Lothar sovrastando l'altro cacciatore, poi si girò lasciando solo l'inglese.
Roger Hunter ghigno tra se e se, poi si avviò con cinque battitori neri a scuoiare la carcassa dello gnu.
Dopo diversi giorni di marcia le quattro jeep, seguite da un camion, si fermarono, tutti gli uomini scesero, nella compagnia c'erano venti africani, dodici battitori e otto guerrieri assoldati tra le tribù. E infine i due cacciatori di origine europea.
Hunter si mise un paio di occhiali da sole neri per schermare gli occhi dal forte riverbero solare, poi si guardò intorno, avevano da poco superato una giungla lussureggiante e un breve deserto, ora erano arrivati nel fazzoletto di savana scelto da de Wet, in fondo il mezzo tedesco, mezzo afrikaner(sud-africano) aveva ragione, non incontravano altri uomini da molti giorni.
Una mano si poggiò sulla spalla dell'inglese facendolo sobbalzare, era Lothar.
-Pensi al diavolo e lui spunta- sussurrò Hunter, poi vide l'arma nella mano del biondo cacciatore, -Cosa?! Vuoi uccidere qualcosa con quella? Hahahaah, sei fuori de Wet!!!- rise indicando la spada in mano al socio.
Lothar lo guardò con sufficienza, come sempre poi sorrise, e Roger rabbrividì, si conoscevano da un anno, non aveva mai visto il biondo sorridere, lo guardò allontanarsi roteando la massiccia spada nella mano.
Tutti i battitori e i guerrieri si avvicinarono a Roger Hunter e fissarono Lothar de Wet, oltre il cacciatore c'erano due alberi e degli arbusti, al di sotto un grosso bufalo tendeva le orecchie.
L'inglese capì, si tolse il berretto e spalancò la bocca "Quello vuole suicidarsi".
Il vecchio bufalo aveva teso le orecchie, incuriosito e spaventato dagli strani suoni dei motori, mai sentiti prima, poi vide una stranissima scimmia che camminava su due zampe, un umano, quello grido qualcosa, una sfida sicuramente, cosi il vecchio bovide muggì in risposta e caricò.
Lothar studiò il bufalo, era vecchio, con il pelo nero chiazzato dai segni della vecchiaia, il corno sinistro era ridotto a un moncone scheggiato, il destro invece pareva ancora affilato. Strinse le dita sull'impugnatura di Nebel, la sua spada, roteò la lama monofilare, fendendo l'aria, -AVANTI ATTACCA!!! LOS, VELOCE!!!- gridò a pieni polmoni, il bufalo prese l'urlo come una sfida e si slanciò all'attacco.
Lothar aspettò a piè fermo il bufalo, i suoi occhi scintillavano di lampi dorati, vedeva già le grosse zecche scure attaccate al collo della poderosa bestia, sentiva il respiro affannoso coperto dal calpestio degli zoccoli, allineò la spada con il suo avambraccio destro e la puntò verso il bufalo.
Aspetto, il suo viso era inespressivo, una goccia di sudore scendeva lungo la tempia.
Quando il bufalo gli fu praticamente addossò si spostò a destra, il bufalo girò la testa, il corno smussato gli toccò il costato, ma il cacciatore si era già allungato verso la sua schiena. L'affilatissima cuspide di Nebel perforò l'incavo tra le scapole e affondò per l'inerzia della stessa carica, oltre un metro di acciaio Wootz affondò nel corpo del bufalo con grande facilità.
Il contraccolpo sul braccio gli fece mollare l'arma, il bufalo continuò la sua corsa balzando e dimenandosi violentemente, i movimenti mossero ancora di più la lama accelerando la sua fine, in meno di un minuto cadde esanime e non si rialzò.
Lothar si avvicinò, afferrò l'elsa di Nebel con entrambe le mani e la tirò fuori dalla nera massa del bufalo, poi si guardo il fianco, la camicia era strappata dalla strisciata del corno, se fosse stato quello sano, sarebbe rimasto sbudellato.
Un brivido di piacere gli percorse la schiena, benché il suo volto fosse impassibile, si senti bene, ma era un benessere momentaneo, come una droga, lui aveva bisogno di assaporare dosi d'adrenalina, e cercava sempre modi più fantasiosi e pericolosi per sperimentarla, perchè dopo quindici anni passati sul filo del rasoio, poche cose possono dare emozioni forti.
Hunter si avvicinò a lui, il piccolo inglese non poteva capire, era solo un bracconiere avido e codardo, non aveva onore.
-Okkey. Mi hai impressionato, davvero bravo, ma rimango della mia idea: un fucile uccide meglio!- disse Roger col suo insopportabile ghigno.
Lothar non lo degnò di risposta, gli voltò le spalle, con occhi da falco scrutò l'orizzonte, finche il suo sguardo lambì una piccola rupe in lontananza, una rupe a forma di "L" rovesciata che si perdeva nella cupa profondità del cielo.
umh... se ne va morani e arriva un altro pazzo... XD
ditemi che ne pensate
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OK.
La lunga attesa è stata ripagata.
In fede, questa è stata l'unica buona notizia della giornata, e ahimè anche l'ultima. E' quasi mezzanotte! LOL.. -
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Mi fa buona impressione questo Lothar, anche se diciamolo, ha avuto una botta del suddetto culo XD anche se cmq lo preferisco al banale cacciatore Smith!
Aspetto il prossimo cap!!!. -
Kirito Lo Spadaccino Nero.
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Questi uomini sembrano molto agguerriti e spietati, sopratutto questo tipo con la spada, sembra che si sappia proprio fare! Chissà che fine a fatto Morani e dove si è cacciato, spero che torni prima che quel gruppo di malfattori arrivi alle terre del branco. In sintesi ottimo capitolo matteo ^^ non vedo l'ora di leggere il seguito ^^
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OK, Somoya-san, è passato quasi un anno! Ora sto cominciando seriamente a preoccuparmi!! . -
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Credo abbia abbandonato da tempo. . -
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ehh.. il buon matte somoya è già uun botto che non lo sento! .
The Warrior in the Kaoswhat if... e se un umano cambia le sorti delle terre del branco? |
