The Warrior in the Kaos

what if... e se un umano cambia le sorti delle terre del branco?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Bravo Cacciatore

    Group
    Fan
    Posts
    2,440
    Location
    Atlantide

    Status
    Anonymous
    Mi piace, alla fine non l'hai descritta così male la scena della Rupe ^^ e mi piace anche il pensiero di Morani e di come vede quella scena.

    CITAZIONE
    Aspetto il prossimo, vedremo un po di azione? XD

    CITAZIONE
    probabile^^, ma i veri "colpacci" cominceranno dal cap. 13

    bene bene bene, mi alletta molto la "azione" di cui parli
     
    .
  2. Simba (Cucciolo)
     
    .

    User deleted


    il capitolo è molto bello mi è piaciuta molto la parte della cerimonia ^^ che bello sono nato ora per morani cominciano i casini XDD mi raccomando posta presto come ora ^^ :)
     
    .
  3. Somoya
     
    .

    User deleted


    tranquillo fulvio , non sarai deluso ^^
    e simba, si, ci saranno casini XD
     
    .
  4. NalaKiara97
     
    .

    User deleted


    Non vedo l'ora che continui,la storia è molto interessante :B):
     
    .
  5. Somoya
     
    .

    User deleted


    grazie^^, sperò di postare in settimana, salvo rotture da parte dei prof -.- XD
     
    .
  6. Somoya
     
    .

    User deleted


    Ragazzi, vi prego di scusarmi per l'immenso ritardo nel postare, ma in questo periodo non ho avuto la "scintilla" che mi spingeva a scrivere :/, scusate ancora, cercherò di recuperare al più presto
     
    .
  7. NalaKiara97
     
    .

    User deleted


    Tranquillo capita :) non vedo l'ora di leggere il nuovo capitolo ;)
     
    .
  8. Somoya
     
    .

    User deleted


    ragazzi... la notte passata ho avuto un picco d'ispirazione*.* (spero che continui a durare XD), bè, a questo punto posso augurarvi solo buona lettura ( oltre a un felice anno nuovo ;) )

    Chapter 11 (The Rainy Season)

    Nei giorni seguenti alla presentazione di Simba il tempo cambiò.
    Grosse nubi nere si profilarono all’orizzonte, sospinte dai venti del Kaskazi (monsone che soffia da Nord-Est, più precisamente dall’Asia; in swahili significa appunto Nord), esse riversarono fulmini e gelida acqua sulla terra secca; era la stagione delle piogge.
    Morani ripensò alle parole di Mufasa –Il cielo scende a fecondare la madre Terra-, effettivamente era vero; il grande re spiegò al ragazzo molte cose sul Cerchio della Vita: dai compiti del Re al funzionamento della vita nel branco, dalle leggi della Natura alle storie degli antichi Re; e non furono spiegazioni vane, Morani imparava in fretta, era totalmente affascinato da quella terra e ciò che la riguardava, la sua sete di sapere pareva senza limiti.
    I giorni continuavano a trascorrere, ogni mattina Morani andava a nuotare nel fiume a Nord della Rupe dei Re, facendosi beffe della forte corrente, dopotutto lui era nato su un’isola, fu lì che scorse per la prima volta un’infinita mandria di gnu e zebre a pochi kilometri di distanza; era la grande migrazione: ogni anno un milione e mezzo di gnu e zebre partendo dalle verdi terre del Masai Mara a Nord, giungevano nella pianura del Serengeti compiendo un lungo e insidioso viaggio, pericoloso ma necessario per l’equilibrio del cerchio della vita, arrivate a destinazione le mandrie danno alla luce i loro piccoli, si tratta di migliaia di parti al giorno, da un lato il numero di erbivori s’infoltisce, dall’altro per i predatori cacciare diventa parecchio più facile.
    Passato un mese dalla nascita di Simba e degli altri cuccioli, le neo madri erano in grado di tornare a cacciare, quando Sarabi disse a Morani di volerselo portare a caccia, non scherzava. Lei, Weka e Sarafina gli spiegarono le basi: partendo dal fargli conoscere le specie più “abbordabili” e i loro punti deboli, gli spiegarono come riconoscere e seguire una preda dalle sole tracce, furono molti i trucchi utili che insegnarono al giovane.
    Il tempo scorreva senza sosta e gli effetti di una dieta iperproteica e di un allenamento costante si facevano vedere, Morani cresceva ottimamente, stava lentamente trasformandosi da un ragazzo a un giovane uomo; in compenso i cuccioli crescevano a vista d’occhio.
    Dopo quattro mesi dal suo arrivo Morani si era integrato quasi completamente: le leonesse stimavano la sua intelligenza e la sua abilità, lui infatti aveva creato dei veri e propri schemi di caccia che, nonostante l’iniziale titubanza delle cacciatrici, si rivelavano preziosi e permisero di catturare, in media, più prede del normale; Mufasa era entusiasta, non solo il giovane non era un pericolo ma si dimostro un importante elemento, per il branco, grazie alle sue molteplici conoscenze; i cuccioli lo adoravano, con loro giocava, se si cacciavano in qualche guaio, lui li tirava fuori e non faceva la spia, evitando loro sgridate e punizioni; solo Kiburi e Scar avevano ancora qualche riserva su di lui… e non avevano tutti i torti.
    Buona parte del suo tempo Morani lo passava con le leonesse, specialmente con Sarabi, la giovane regina riusciva a sondare l’anima del ragazzo meglio di chiunque altro, sapeva che Morani aveva una natura gentile, ma, come già Kiburi aveva fatto, si rese conto che c’era un qualcosa di molto oscuro nella personalità del giovane. Sarabi non sapeva spiegarsi di cosa si trattava, alcune azioni di Morani erano troppo strane: delle volte spariva per ore, una mancò addirittura per tre giorni, ogni volta che si ripresentava era pieno di contusioni e lividi, nonostante il legame affettivo con Sarabi fosse diventato molto forte, lui non volle dire neanche a lei dove andava e cosa faceva.
    Ma questo non era un problema, dopotutto la vita continuava a scorrere tranquilla nelle Terre del Branco; la questione divenne un problema per Sarabi quando un giorno trovarono Morani mezzo svenuto, con i polsi spezzati e le mani fracassate, a più di dieci miglia dalla Rupe; alla regina diede solo una risposta –Dovevo-, poi però le promise che avrebbe finito di fare queste “scampagnate”.
    Morani mantenne la promessa, fu lui stesso a guidare Rafiki nel rimettergli a posto le ossa, dopo appena tre settimane recuperò totalmente l’uso delle mani; in questo arco di tempo l’intensità e la frequenza delle piogge diminuì, le mandrie si apprestavano a ripartire per il Masai Mara, il vento cambiò la stagione delle piogge tramontava, sospinta via dai dolci venti del Kusi.

    spero sia stato di vostro gradimento, fatemi sapere cosa ne pensate^^

    Edited by Somoya - 31/12/2012, 14:15
     
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Bravo Cacciatore

    Group
    Fan
    Posts
    2,440
    Location
    Atlantide

    Status
    Anonymous
    Come al solito il nostro Matteo ci mette tanto a scrivere... :/ comunque, sono curioso di sapere che cosa è successo a Morani, pensavo che nessuno potesse fargli male XD
    Comunque apparte questo non succede molto, però mi piace il fatto che adesso le leonesse se lo portano pure a cacciare ^^
    Aspetto il seguito!
     
    .
  10. NalaKiara97
     
    .

    User deleted


    Wao è bellissima ^_^ continua così ... chissà perchè Morani si faceva del male... comunque davvero bravo mentre leggevo la parte iniziale sembrava di guardare un documentario,è scritta benissimo davvero bravo...non mi resta che aspettare il seguito :)
     
    .
  11. Somoya
     
    .

    User deleted


    Grazie ragazzi ^^

    tranquilli le vostre domande avranno risposta nei capitoli a venire, ora come ringraziamento per il vostro apprezzamento CAPITOLO DI CAPODANNO!!!
    ( è stata un'impresa riuscire a scrivere e postare con tutti i parenti attorno senza farmi vedere :/)

    Chapter 12 (Another Day in Paradise) (Parte 1)

    La giovane zebra rizzò le orecchie in cerca di pericoli, con occhi inquieti si guardò intorno.
    Il sole stava sollevandosi dall’orizzonte, il cielo era rossastro, in quella fase crepuscolare luci e ombre si confondevano dando alla savana un aspetto irreale, la luce si rifletteva sull’erba alta, stillante di rugiada della notte appena passata, quell’erba, tanto verde e rigogliosa, poteva dimostrarsi una trappola mortale, in più c’era il suono peggiore di tutti: il silenzio. L’equino dal manto a strisce sapeva che un silenzio così pesante poteva significare solo una cosa: predatori.
    La zebra cominciò ad allontanarsi guardinga, poi un colpo di vento le smosse la criniera, portandole al naso l’odore dei leoni; partì al galoppo, subito le leonesse scattarono all’inseguimento, veloci e potenti.
    La preda fuggiva alla massima velocità, le pupille erano dilatate per il terrore, il cuore batteva all’impazzata, l’odore della sua paura era forte e pervadeva l’aria. Sapeva che, se non si fosse fatta prendere nei primi quattrocento metri, si sarebbe salvata, aveva visto molti suoi simili cadere sotto gli artigli di quei demoni, si maledisse per essersi allontanata dalla mandria.
    Le leonesse, disposte a ventaglio, spingevano la preda in più direzioni, come se stessero giocando con lei, stranamente nessuna delle cacciatrici balzò sulla zebra; a quel punto la zebra stessa si rese conto, con orrore, che si trattava di una trappola: le leonesse l’avevano spinta vicino a un piccolo kopje, ora si trovava con una leonessa sulla destra e le ripide rocce sulla sinistra, con le lacrime agli occhi, pensò che mancava poco alla salvezza, almeno finché non sentì un lancinante dolore alla gola dove un lungo ramo si era fatto strada.
    Come d’accordo, le leonesse avevano spinto la preda verso il suo nascondiglio erboso, dove attendeva acquattato, nel momento che fu a pochi passi, lui fece uno scatto in avanti, affondando la lancia di tek nella trachea della zebra, lacerandola, il forte e inaspettato colpo fece cadere la zebra in avanti, contro l’avversario. Vedendosi cadere la zebra da tre quintali addosso, Morani mollò la lancia e si preparò all’impatto, si gettò all’indietro, la zebra, nel suo capitombolo, sbatte la schiena contro il cacciatore, poi continuò nella caduta, rovinando nell’erba, gemendo, affogando nel suo stesso sangue, non fece in tempo ad alzarsi, o almeno a tentare, che una morsa ferrea le bloccò il collo, scalciò, ma senza risultato, sentì la pressione sul collo aumentare, ormai non aveva più aria, sentì il sapore del sangue in gola, oltre al dolore la vista si annebbiò di rosso, tentò un’ultima volta di liberarsi, ma invano, ormai sapeva che sarebbe morta, il suo cuore pianse al ricordo della sua famiglia, dei suoi amici, del suo cucciolo che sarebbe cresciuto senza madre, poi smise di battere.

    ragazzi, il resto lo posto domani, ora Festa!!!!
    spero che vi piaccia^^
     
    .
  12. NalaKiara97
     
    .

    User deleted


    Bellissimo...mi fa tenerezza la zebra poverina :cry:
     
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Bravo Cacciatore

    Group
    Fan
    Posts
    2,440
    Location
    Atlantide

    Status
    Anonymous
    Illudere la zebra della salvezza e poi strappargliela porprio alla fine :/ che tristezza, c'entra Morani percaso?
    Comunque bello, scritto molto bene, aspetto il seguito
     
    .
  14. Somoya
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    mi fa tenerezza la zebra poverina

    CITAZIONE
    Illudere la zebra della salvezza e poi strappargliela porprio alla fine :/ che tristezza,

    bè che volete farci è il cerchio della vita, la vita e la morte sono due facce della stessa moneta

    oggi o domani dovrei postare la nuova parte, sono davvero contento che questa capitolo vi piaccia ^^ (per quanto triste)
     
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Re Leone

    Group
    Member
    Posts
    7,052

    Status
    Offline
    che sorpresa, 2 capitoli in una sola botta, certo che il comportamento di morani è strano e misterioso, voglio scoprire di più.
     
    .
314 replies since 28/2/2012, 11:50   6998 views
  Share  
.