Le scelte degli altri...

Le Terre di Scar

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  1. somoya
     
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    complimenti hai riprodotto l'atmosfera che mi aspettavo ci fosse alla rupe dopo l'insediamento di scar,davvero brava
     
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  2. »Saffy.Mary«
     
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    Lo so, vi ho fatto un po' aspettare xD Ecco il seguito!!!!

    Capitolo 5
    Un risveglio...brusco


    Sarabi aprì gli occhi, ancora bagnati dalle lacrime.
    <oh, che brutto sogno...> mormorò facendo un piccolo sorrisetto
    <aw...meno male ch'è finito...>
    Si sentiva quasi sollevata, in un certo senso, l'incubo che aveva fatto era finalmente terminato. Non ci avrebbe più pensato.
    Così socchiuse gli occhi e girò la testa verso il suo ventre.
    <simba...Va bene, dormiglione. E' ora di...> aprì gli occhi di scatto.
    Simba non c'era, non era lì semplicemente. Voltò il collo verso la sua destra. Non c'era nemmeno Mufasa e lei non era nemmeno più sulla roccia dove era solita dormire.
    Al posto dove dormivano di solito non c'era nessuno, neppure Scar vi era.
    L'iride dell'occhio le divenne minuscola, una lacrima non si fece aspettare e scese come un fulmine.
    <il sogno era...vero?> mormorò con un singhiozzo alquanto silenzioso, tanto che nessuno lo udì.
    Sarabi scosse la testa. Ma certo, era già successo tutto.
    Lei non era più la regina e Mufasa e Simba erano morti. Ora aveva lei la responsabilità delle sue compagne ed il dovere di ristabilirsi al comando e potersi occupare delle sue domande.
    Non doveva provare dispiacere e se lo provava dove nasconderlo. Ce la poteva fare. Non importava lo scorrere impetuoso delle lacrime
    “Ce la devi fare” pensò lei mentre piangeva “Io non sto piangendo...Io non piangerò” affermò con orgoglio dentro di se.
    Si asciugò le lacrime con la zampa. La su espressione ridivenne severe ed autorevole.
    Sì alzò in fretta e cominciò a svegliare con delicatezza una ad una le sue compagne, che a loro volta svegliarono i cuccioli.
    Facevano silenzio, tutte. Il volto di Sarabi era evidentemente bagnato e di suoi occhi rossi per il pianto. Insomma era palese che fosse triste.
    Nessuna aveva il coraggio di parlare in una situazione come quella.
    <secondo me dobbiamo reagire.> disse una leonessa.
    Le altre la guardavano confuse.
    <ma che dici Kima. Se dovevamo ribellarci lo avremmo dovuto fare ieri, ora è troppo tardi> ribbattè un altra leonessa.
    Di nuovo il silenzio.
    <no, lei ha ragione. Dobbiamo reagire.> esclamò Sarabi.
    Si sentirono dei mugiti di insicurezza tra la folla di leonesse. Sarabi le guardò indietreggiare.
    <e' così, allora. Vi tirate indietro.> dichiarò la regina.
    Di nuovo silenzio.
    Ancora silenzo.
    Silenzo.
    Sarabi abbassò lo sguardo, si snetiva perduta. Sembrava che anche le sue amiche l'avessero avessero abbandonata.
    <ma che?> mormorò una leonessa, avanzando sicura. Sarafina.
    <ma che cosa vi salta in mente!? Mollare tutto? Farsi sconfiggere così!?> eslamò la leonessa dagli occhi verdi, mettendosi al fianco dell'amica.
    Sarafina guradava le altre leonesse, con sguardo molto severo.
    Una leonessa cercò di parlare <ma Saffy...noi non...>
    <zitta! Non dobbiamo scoraggiarci, non dobbiamo mollare! Ragazze so che è dura, ma ce la possiam fare!> esclamò Sarafina.
    Anche le altre avanzarono, sempre più convinte e trascinate dall'entusiasmo.
    Si sentirono dei 'Sì' dei 'Forza' e dei 'Ce la faremo'...frasi vage piene di auto incitamneto.
    <giusto, maestà.> disse Zazu facendo un inchino. Sarabi gli sorrise.
    Scar era sulla punta della rampa della rupe. Guardava il suo 'regno', non si capiva cosa pensava sembrava essere abbastanza fiero si sé.
    Le leonesse lo guardavano con disprezzo, tutte, lo incitavano con il pensiero a buttarsi giù.
    Sarabi continuava a fissare il leone; le ritornò in mente Mufasa, che ogni mattina controllava dall'alto il suo regno con premura.
    La regina sospirò, cercando di rimuovere quel ricordo.
    <...c-cosa facciamo ora?> chiese una leonessa con fare interrogativo.
    Dovevano parlare a Scar, per chiarire con lui. Era palese che non lo volevano come Re, ma non erano sicure che lui avrebbe 'compreso' il loro desiderio.
    <scar!> lo chiamò Sarabi. Lui si voltò, cominciando a camminare verso l'interno della rupe.
    <scar dobbiamo parlare. Noi...>
    <zazu!> la interruppe il nuovo presunto sovrano chiamando l'uccello consigliere.
    <zazu, gli animali sono tristi per la morte del sovrano?> chiese il leone con un sorrisetto maligno.
    Quella domanda risvegliò il dolore di Sarabi, che voltò la testa.
    <sì. E non solo loro.> decretò Zazu con tono di disprezzo <inoltre non sono sicuro che questi siano argomenti giusti da trattare ora, Scar>
    Il leone afferrò Zazu per il collo a mo di strangolarlo <ed io non sono sicuro di averti dato il permesso di darmi del tu e di chiamarmi per nome, pennuto!>
    Le leonesse si avventarono verso il leone cercando di incitarlo a mollare la presa sul povero uccello azzurro.
    Scar lo scaraventò via, facendolo sbattere contro il muro.
    Una leonessa si avvicinò al consigliere alato e lo sfiorò col muso.
    Zazu aveva gli occhi chiusi, la bocca aperta con la lingua rossastra che vi usciva.
    <s-sto be-bene, Elanna...G-grazie...> mugolò il pennuto con un filo di voce.
    Le leonesse guardarono allibite. Sarabi si rivolse di nuovo verso Scar.
    <non puoi fare questo!>
    <io POSSO!!> urlò il leone, la sua criniera si scompose e si arruffò a quell'urlo.
    <sono IO IL RE! IO! ED E' BENE CHE LO ACCETTIATE!!> concluse, passandosi una zampa sulla criniera.
    Sarabi indietreggiò ammutolita.
    I cuccioli piagnucolavano, nascosti dietro le loro madri.
    <io ho paura...> mormorò la dolce e piccola Kula, la cucciola più giovane di tutte, infatti lei non aveva ancora avuto modo di andare a giocare insieme a Simba, Nala e glia altri, poiché non era ancora stata svezzata.
    Scar rimase a guardare le leonesse.
    <cosa aspettate, andate a cacciare, ho fame!> ordinò il leone.
    <non cacceremo per te, Scar!>
    <ah!> rise il leone con aria da beffardo <allora lascerò che siano le iene ad occuparsi di cacciare per me. Con la piccola differenza che se loro cacceranno per me al posto vostro, allora voi non caccerete affatto! E le iene controlleranno che non lo facciate!>
    Quella comunicazione spaventò a morte le leonesse, come avrebbero fatto a sopravvivere se le iene avessero proibito loro la caccia?
    <ognuna caccerà per me e per le iene, se avrà tempo potrà cacciare anche per se stessa.> dichiarò Scar.
    In pratica le leonesse avrebbero dovuto cacciare circa otto prede belle grosse al giorno per sfamare tutti.
    Sarabi si espresse con una smorfia di disgusto e disprezzò, gli occhi le si velarono di lacrime.
    <andiamo ragazze. Sarafina, Hanja. Voi restate qui con Kula, Nala e Tojo.> disse Sarabi camminando a testa bassa verso l'usicta, seguita dalle sue compagne.
    Proprio mentre stava per uscire, Scar le tagliò la strada, prese fiato e parlò ancora.
    <aspetta, aspetta, aspetta. Le regole sono queste. Ogni leonessa caccia per due iene, me e se stessa. Non può provvedere alle altre che restano a casa e non può provvedere ai cuccioli.>
    Dalle leonesse si udirono dei sussurri contrari.
    <oooh, ma che sciocchezze dici! Come possono i cuccioli provvedere da soli a loro stessi. Abbiamo sempre cacciato noi per loro!> glie esclamò contro la regina.
    Scar avanzò verso Sarafina, che nascondeva Nala dietro le zampe.
    Si abbassò all'altezza della cucciola e le ringhiò.
    <i cuccioli dovranno cacciare per se, non mi importa se sono troppo deboli o se non sanno come fare.> dettò questo alzò lo sguardi e si girò di spalle a tutte.
    <n-non puoi!> esclamò contraria la madre di Kula, Elanna. <la mia Kula è davvero molto piccola, non è ancora mai uscita dalla rupe da sola...>
    Scar sorrise beffardo. <uh. Ma non sarà sola, ci sarete voi con lei.> detto questo se ne andò via.
    Le leonesse erano tutte rimaste esterefatte. I cuccioli sreabbero potuti essere schiacciati dalle mandrie impaurite. Sarebbero potuti morire.
    <mamma! Io non voglio andare a caccia.> piagnucolò Kula guardando la madre.
    <neanche io...> mormorò Tojo.
    <nemmeno io, mamma.> disse Nala <ho paura...> disse con la voce rotta dal pianto.
    Le madri guardarono i cuccioli con espressioni desolate.
    <hai sentito il re?> chiese Sarafina alla sua cucciola <dobbiamo farlo per forza, tesoro.> concluse la leonessa mettendo una zampa sulla spalla di Nala.
    <andiamo.> le incitò Sarabi.
    Quel giorno fu molto faticoso per tutti, ma sopratutto per i cuccioli che, tra l'erba alta della savana, provavano a stare allerta. Speravano che nessuno gli avrebbe investito e stavano vicino alle loro madri. Raggomitolati e piagnucolanti. Dando addio ad un infanzia felice che tanto sognavano.
     
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    Re Leone

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    Cazzarola, l'hai fatto bastardo all'ennesima potenza scar, potrebbe giocarsela col mio kiji questa versione in quanto a malignità XD
     
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  4. anakin7094
     
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    che forza questa fan fiction non vedo l'ora che l'ha continui
     
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  5. Kiara e kovu
     
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    si si anke io
     
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