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    Re Leone

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    Bene, quanto tempo^^ mi ero un po dimenticato la storia, ho dovuto ridarci un occhiata veloce, per fortuna questo capitolo nn è tragico come altri XD

    ah hai nominato Kopa

    ALLARME AU ATTIVO

    se c'è kupa è un alternative universe^^ non sei più nel canone, sei consapevole?

    imho è meglio perchè un kovu così già di suo di canonico mi pareva aver poco XD

    nn prenderla come una critica perchè nn lo è, è solo una constatazione^^
     
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  2. ¬Blue
     
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    Mmmmhhhh okay Kun XD
    Non ci avevo pensato perché Kopa compare nei libri... Va beh, non è grave °^°
    Vada per alternative universe :D
     
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  3. ¬Blue
     
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    Chapter VIII – Night in the pridelands
    La regina e i due principi si erano svegliati nel pieno della notte e avevano insistito per uscire dalla grotta.
    «Fate come volete», aveva sbuffato Kovu, «Se poi gli esiliati vi attaccano, non è certo colpa mia».
    A quelle parole, Kiara aveva cominciato a scodinzolare appena, ma poi Mabaya l’aveva spinta delicatamente fuori.
    «Non preoccuparti, madre. Non saremo lontanissimi dalla grotta, dopo tutto».
    Dopo che i tre leoni furono usciti, il re pensò che erano degli insolenti ad aver interrotto il suo meritato sonno.
    Insomma, chi proteggeva quel branco di pigre leonesse dagli intrusi? Lui.
    Chi le guidava quando avevano bisogno di aiuto? Lui, certo, non Kiara.
    O almeno così credeva.
    Purtroppo, il leone con la cicatrice non ebbe il tempo di appisolarsi: un’esile voce familiare lo chiamò dall’entrata della caverna, facendolo sobbalzare.
    «Buonasera, Kovu.»
    Lui alzò la testa, e vide quella sagoma che si ergeva in piedi illuminata dalla pallida luna e dalle numerose stelle.
    Si alzò di scatto, facendo attenzione a non svegliare le altre leonesse, poi fece segno alla creatura di spostarsi in un luogo più sicuro, ringhiandole.
    «Sei impazzita? Qualcuno avrebbe potuto vederti!»
    «Qualcuno? Qualcuno chi? Kiara, forse?»
    La leonessa ridacchiò del suo pessimo umorismo prima che Kovu la colpisse violentemente al muso con una zampa.
    «Zitta.»
    Tra di loro calò il silenzio. Kovu cominciò a guardare gli occhi accesi della muscolosa leonessa che si era intrufolata segretamente nella grotta, pensando a quanto fosse cresciuta.
    «Ti avevo detto di non lasciare il corpo allo scoperto.»
    «Lo so, mi…»
    «Le leonesse l’hanno visto. I miei figli l’hanno visto. Pensi che siano stupidi?»
    «No, io…»
    «Hanno capito che gli esiliati non c’entrano. Devi essere prudente, quante volte te l’ho detto?»
    «Quella leonessa mi stava venendo in contro, Kovu. Per poco non mi ha vista.»
    Il leone ammutolì. Le aveva fatto correre un rischio gigantesco, e solo ora se ne rendeva pienamente conto.
    «Mi dispiace.»
    «Oh, lo so che ti dispiace. Sono venuta qui per dirti che non ho più intenzione di rischiare la pelle per te e la tua mogliettina. Questa è l’ultima volta che uccido una leonessa»
    La leonessa misteriosa sembrava aver paura del leone che stava fronteggiando. Da quando l’aveva colpita, si era concentrata su ogni piccolo movimento che Kovu compiva: alza una zampa, scopre i denti, muove un orecchio…
    Sapeva che era più forte di lei, e l’unica alternativa ad un attacco improvviso era scappare.
    Vedendola così tesa, il re delle Terre del branco rise, ma mantenendo sempre uno sguardo severo e crudele, insostenibile.
    «Lo sai che se smetti di farmi questo piccolo favore, per te la questione finisce male…»
    Kovu cominciò a girarle attorno, come se da un momento all’altro volesse affondare i suoi denti nella gola sporca di quella leonessa intimorita.
    «Uccidimi ora, se vuoi. Voglio sperare che troverai una scusa per tutto il sangue.»
    «Non voglio uccidere te: sarebbe troppo piacevole evadere dalle proprie colpe e preoccupazioni terrene, non credi? No: io voglio che tu viva e procuri carne e protezione per Kiara. Ma se non lo farai…»
    Il leone si avvicinò all’orecchio della leonessa, si sedette e, sorridendo, sibilò: «Ucciderò tuo figlio»
    «Non puoi farlo!»
    «Io sono il re! Posso fare ciò che voglio!»
    La vittima del ricatto di Kovu restò in silenzio. Mille paure turbinavano nella sua mente confusa.
    Non posso permetterlo. Pembe è tutta la mia vita…, pensò.
    Escogitò in meno di un minuto mille modi possibili per scappare, nascondersi, evadere da quel regno dove era nascosta per non vivere da esiliata… ma nemmeno uno tra questi le sembrò valido.
    Abbassò il capo e, trattenendo le lacrime, annuì lievemente.
    Kovu sorrise, trionfante.
    «Ora, Vitani, dov’è la mia carne?»

    ~



    «Madre, che ci facciamo qui fuori?», chiese Vizuri, impaziente di scoprire il motivo di quell’insolita gita notturna.
    «Questa notte, figli miei, vi farò vedere una cosa che avrei dovuto mostrarvi tanto tempo fa, ma allora avevo troppa paura di essere regina da potermene curare. Che sciocca sono stata...» Rispose la leonessa, sorridendo.
    Calò il silenzio. Stranamente, anche Vizuri si stava godendo la quiete di quella notte stellata.
    Da quanto tempo i due giovani leoni non trascorrevano un singolo quarto d’ora con la propria madre?
    «Deve essere almeno qualche mese» diceva tra sé e sé il principe dal manto più chiaro, sorridendo allegro al fratello.
    «Qui può andare bene».
    All’improvviso, Kiara si fermò e si distese supina a terra, aspettando che i figli la imitassero.
    «Ditemi, vedete le stelle lassù?»
    «Sì, madre. Sono un’infinità!»
    «Sono contenta che ti piacciano, Vizuri. Purtroppo, io posso vederle vividamente solo nei miei ricordi…»
    La leonessa sospirò, sconsolata. Le tornarono in mente i momenti magici passati con Kovu sotto le stelle e il suo petto si riempì di densa nostalgia.
    «Vedete, in realtà quelle che noi chiamiamo stelle sono i tutti i più grandi Re del passato che vegliano su di noi. Da qualche parte c’è vostro nonno Simba, o il vostro bisnonno Mufasa.»
    «Cosa? Come possono vederci, da lassù?»
    «Be’, le stelle non sono altro che finestre. Sì, esatto: milioni di finestre aperte dalle quali si affacciano re e regine vissuti anche molto tempo fa.»
    «E dove sono tutti gli altri? Voglio dire… tutti quelli che non erano re, regine o principi. Dove sono?» chiese Mabaya, preoccupato.
    «Hai fatto bene a chiederlo, Mabaya. Tutti gli altri leoni alloggiano in un territorio gigantesco e candido, dietro le stelle: lì l’acqua è purissima e infinita, il cibo delizioso e immancabile. Ovviamente, lassù non ci sono abbastanza finestre per tutti. Un’ingiustizia, direte voi. E’ vero, ma se i grandi re del passato non fossero magnanimi, probabilmente non sarebbero considerati tali. Perciò, qualche volta, concedono agli altri leoni che vogliono rivedere la propria famiglia di fare uno scambio: per una notte, un leone o una leonessa qualunque può affacciarsi a una finestra e vigilare sulle proprie terre.»
    «E invece quelli che non sono… insomma… di buon cuore?»
    «A loro viene data un’altra possibilità, per essere migliori: ai più cattivi tra i leoni viene donata una nuova vita. E' strano, viene considerata come una specie di punizione...»
    «Mabaya, ti immagini? Magari io sono un vecchio tiranno reincarnatosi in un giovane principe...»
    «O magari una leonessa pazza tornata per vendicarsi di chi l'ha uccisa...»
    Tutti e tre risero, poi nessuno parlò. I due principi fissarono le stelle silenziosi, felici di essere lì in quel momento.
    Kiara si godette il silenzio. Rivolse un pensiero a suo padre e sua madre, che abitavano lassù ormai. Chissà, magari avevano ritrovato Kopa e ora condividevano una stella con lui.
    «Oh! Mi stavo quasi per dimenticare», disse con voce roca.
    «Figli miei, ovviamente sapete che io e vostro padre non siamo eterni. E, mi dispiace ammetterlo, ma in queste condizioni… forse la mia vita è quasi al termine.»
    I due leoni sobbalzarono, ma prima che potessero ribattere, Kiara continuò: «Quando io non ci sarò più, voglio che entrambi guardiate il cielo, qualche volta. Io sarò lì, affacciata sul regno, per voi. Ci sarò sempre.»
    Così si concludeva la notte intensa dei due principi, affascinati e allo stesso tempo impauriti di ciò che li attendeva dopo la morte dei genitori.
     
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    Re Leone

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    vitani? è lei l'assassina? ma perchè? anche lei è un membro del branco no? perchè dovrebbe nn farsi vedere?

    cmq il capitolo è bello, anche se io continua a vedere strano questo kovu malvagio XD
     
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  5. ¬Blue
     
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    Ogni cosa a suo tempo... XD
     
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  6. somoya
     
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    davvero complimenti bellissima fanfiction

    sapete ho il presentimento che un certo leone malvagio che conosciamo si sia reincarnato
     
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50 replies since 8/9/2011, 18:27   1003 views
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