Il mio desiderio

Cavolo ho incominciato

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  1. LUKa's?
     
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    ecco l'ottavo capitolo

    Capitolo 8 Nascitazioni, anzi no...no... chiamiamolo "Una vita per vivere e alla fine sorridere"



    Ed eccolo venire alla luce, quella cosa, che fino a poco tempo fa, era rinchiusa dentro il grembo di una leonessa giovane e bella. Si chiamava Lia, il suo pelo era di un marrocino chiaro quasi bianco, con degli occhi blu cielo, che, al solo gurdarli te ne innamoravi subito, ma putroppo tutti avrebbero avuto paura che non avrebbe superato più di qualche ora di vita, si perché la leoncina era bella, ma, il suo corpo la tradiva, piccola, fragile i genitori erano preoccupati, non volevano perdere la cosa più bella che il cielo gli aveva finalmente donato, anche se guardandosi sorridevano, sperando che ciò non accadesse. Putroppo la leoncina non riuscì nemmeno a superare la notte, i genitori erano sconfortati, Kija continuava a piangere di continuo, e quando le lacrime finivano, continuava ad essere triste e appena poteva faceva uscire quella pioggia dai suoi occhi. Un giorno mentre era sdraiata Kuta si avvicinò per confortarla e le parlò di un posto, dove gli antichi spiriti esaudiscono un desiderio soltanto a leone, non di più
    "Il posto non è molto distante da qui, due o tre giorni di cammino non di più, ma gli spiriti di quel luogo sono infidi e malvagi, se vuoi andare io non ti fermerò, ricorda però che non danno qualcosa in cambio di niente"
    "Grazie tesoro, parto subito, tu stai attento al corpo do nostra figlia e fai in modo che nessuno lo tocchi".
    Cosi Kija si mise in viaggio, per tre giorni e tre notti non mangiò, riposava il dovuto non più di un' ora questo si intende, e poi riprendeva a camminare. La sera del terzo giorno arrivò in quel posto, lugubre, umido e pieno di paura e rimorso delle anime che vi avevano fatto già visita. Si avvicinò ad una roccia con uno strano simbolo che ricordava molto un leone con una cicatrice sull'occhio desto. Incominciò a parlare "Spiriti! Spiriti!! Mi sentite, mi chiamo Kija mi hanno detto che voi siete in grado di esaudire i desideri di tutti i leoni, vi prego rispondetemi ho bisogno del vostro aiuto!!" In quel momento il simbolo si fece rosso, ed una luce nè uscì fuori, quasi accecando Kija, e poi una voce si fece sentire
    "Salve Kija, Io sono Mazishi e posso aiutarti, dimmi cara leonessa cosa ti afflige?" Kija ricordava le parole di Kuta, ma a lei, questo spirito non sembrava maligno anzi era anche gentile, ma era troppo presto per giudicare "Vedete Mazishi, qualche giorno fa, ho dato alla luce una bellissima cucciola, putroppo non ha superato neanche la notte..." Mazishi la interruppe "E tu vuoi riportarla in vita non è cosi?" Kija annuì con la testa
    "Posso aiutarti"
    "Davvero?" Sul volto di Kija si aprì un sorriso di speranza
    "Ma attenta, io non do nulla per nulla"
    "Cosa volete in cambio della vita per mia figlia?"
    "Il tuo grembo" Kija si stupì, pensava di non aver capito bene il senso della frase
    "Il mio grembo?"
    "Si, quando Kija sarà adolescente, avrai un rapporto con il tuo compagno, e tu, darai alla luce un altro figlio, maschio, e lo chiamerai, Ukoma, in cui io trascenderò, prendendo vita!"
    "È tutto?"
    "No, ti chiederò un altra cosa in cambio ora è inutile parlarne, ora vai la tua piccola ti aspetta"
    "Grazie, grazie mille, Grazie ancora!!!" Kija incominciò a correre fuori da quel luogo pieno di paura dirigendosi verso la sua casa. Di nuovo tre giorni e tre notti per tornare indietro e vedere la sua piccola. Il terzo giorno o meglio alla sua alba Kija salì la rupe, corse nella grotta e vide Kuta che teneva in braccio la piccola cucciola, mentre dormiva beatamente. Corse verso di lui
    "Tesoro ha funzionato, nostra figlia è viva"
    "Cosa ti ha chiesto in cambio lo spirito? Dimmelo!" la leonessa fu spaventata per un attimo da quella agressività del compagno "Mi hai chiesto ti portarlo in questo mondo" Kuta si girò verso di lei "Cosa? Tu metterai al mondo uno spirito e come?" Kija lo guardò e lui capì "Ho capito, quindi ti dovrò aiutare"
    "Si se ti sta a cuore la vita di nostra figlia"
    "Su non pensiamoci più è un giorno di gioia questo" E la leonessa si sdraio vicino al suo compagno guardando la cucciola che dormiva.
     
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  2. Nala95
     
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    Bella continuaaaaaaaaa
     
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  3. simbetta96
     
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    wow questa sì che è una storia originale, moooolto originale :D continua dai :D chissà cosa sarà quell "altra cosa in cambio"...
     
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  4. LUKa's?
     
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    Ed ecco il nono capitolo mi raccomando voglio sentire le vostre opinioni

    Capitolo 9 Mantieni il Segreto desiderato



    La leoncina Lia cresceva bene, i genitori cercavano di educarla nei migliori dei modi, dire grazie quando qualcuno è cortese nei tuoi confronti, essere gentile quando è possibile, insomma cercava di impararle le buone maniere, Lia era gentile ma aveva anche molta voglia di giocare, correre e divertirsi, quindi, appena poteva disubbidiva alle regole che la madre gli imponeva e andava a divertirsi con i suoi amici, si rotolavano nel fango, nuotavano alla pozza dell'acqua, la madre si arrabiava sempre quando la cucciola disubbidiva alle sue regole, ma Kuta, suo padre, cercava sempre di confortala in mille modi. Kija fuori era arrabiata, ma dentro era contenta di vedere sua figlia cosi felice e spensierata, però aveva anche preoccupazione per quel tragico momento che sarebbe dovuto avvenire, sapeva di non potersi sottrarsi al parto del secondo figlio annunciato da quello spirito di nome Mazishi, in cui lui si sarebbe dovuto reincarnare, ma che altra scelta aveva, non poteva far morire sua figlia per una sua paura, non ne avrebbe guadagnato nulla, se non un dolore al cuore, che sarebbe durato troppo tempo per poterlo mandare via. Passò un anno e Lia era ancora piccola, ma abbastanza grande da potersi innamorare, il fortunato era il suo miglior amico, di nome Kuzaa, lei nè era pazzamente innammorata, e come darle torto, era un cucciolo intelligente, bello come il vento fresco in estate, e poi era forte, infatti quando Lia dormiva con lui si sentiva al sicuro. Sua madre era una leonessa che aveva chiesto rifugio alla rupe, perché violentata da un leone tempo addietro che l'aveva fatta rimanere incinta, dopo poco tempo quel leone, venuto a sapere del figlio, lo venne a rivendicare, la leonessa non glie lo voleva dare, lo conosceva bene e sicuramente avrebbe abusato di lui, Mufasa la proteggè ed ingaggio battaglia con il leone, vincendola e uccidendo quel bastardo. Mentre camminavano verso la pozza dell'acqua Lia parlò
    "Kuzaa cosa pensi dell'amore?"
    "Penso che sia una cosa stupida, insomma a cosa serve innamorarsi? Per me è una cosa assolutamente inutile, se qualcuno vuole un figlio può sempre averlo benissimo senza amare"
    "E secondo te chi dovrebbe tenere quel cucciolo?" Lia sembrava abbastanza turbata da le parole di Kuzaa "La madre è ovvio, i padri sono sempre cattivi con i figli" la leoncina si stupì di quelle parole "Posso capirti, ma ciò che dici non è vero, mio padre è più buono di mia madre, cerca sempre di consolarmi in ogni modo"
    "Bah se lo dici tu" gli rispose alla fine il piccolo cucciolo con un aria di strafottenza, "E poi, non ci hai mai pensato? Tu sei un maschio, questo vuol dire che dovrai essere per forza cattivo con tuo figlio, non trovi che il ragionamento..." Kuzaa si fermò mettendosi a ridere "Cosa ci trovi di tanto divertente?" la leoncina non capiva come mai Kuzaa si fosse messo a ridere, "Io non mi sposerò mai e non avrò mai figli, voglio essere un leone libero ed indipendente appena potrò scapperò da questo posto e girerò il mondo in cerca di emozioni". Lia si sentì il cuore andare in mille pezzi, quello che diceva era vero? Lia incominciò a piangere e poco prima di scappare via urlò a Kuzaa "Sei solamente uno stupido, come ho fatto ad innamorarmi di te" e scappò via. Kuzaa la guardò fuggire e si sentì stringere il cuore, aveva ferito la sua migliore e aveva scoperto il suo più grande segreto, non poteva sapere ciò che lei provava per lui, decise di andatgli a chiederle scusa.Appena arrivato sentì il suo lamento, proveniva da dentro la grotta corse subito da lei
    "Lia"
    "Vattene via"
    "Lia se solo avessi saputo io non avrei mai... Mi dispiace non pensavo che tu... si insomma che tu mi amassi, pensavo che la tua fosse amicizia, e non avrei mai pensato che fosse amore" Gli si avvicinò piano piano e gli si appogiò sopra abbraciandola, Lia provò un emozione mai provata prima, le gote le diventararono rosse, il cuore incominciò a battere forte e lei non riusciva a muoversi "Ti svelo un segreto" la leoncina cominciò a sudare "Quando me ne andrò di qui, ti porterò via con me".
     
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  5. Nala95
     
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    Bellissimaaaaaa!!!scrivi benissimoooo!!
     
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  6. LUKa's?
     
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    Capitolo 10 Segreti innocenti


    Gli anni passarono e il giorno del giudizio era sempre più vicino, non passava attimo, in cui la paura di Kija non si rinovasse, Kuta cercava sempre di confortarla, le diceva che ci sarebbe stato anche lui al suo fianco quando quell'incubo sarebbe arrivato. Quel giorno Lia e Kuzaa -che erano oramai adolescenti- stavano per i fatti loro sdraiati una sopra l'altro, di traverso, quasi a formare una specie di T, ad un certo punto una voce interruppe tutto "Kija" la leonessa si alzò "Si zio arriviamo,andiamo sai come è mio zio", "e pensare che ha più o meno la nostra età" ciò che aveva detto Kuzaa non era del tutto sbagliato contando che Kija aveva partorito Lia poco tempo dopo la nascita di suo fratello Simba. Arrivarono alla rupe e Kija andò incontro alla figlia con un volto annerito dalla preoccupazione "Madre cosa c'é? Vi vedo preoccupata" Kija la guardò negli occhi e sorrise "Tranquilla sono solamente sovrappensiero" Lia rimase un pò incredula nelle affermazioni della madre, ma non replicò "Dovevate dirmi qualcosa?" Simba intanto guardava la scena come divertito dalla tanta timidezza che si trovava nell'aria "Si" intervenne lui "Voleva dirti che aspetta un cucciolo" Kuzaa e la sua compagna si stupirono di tale affermazione da parte di Simba "Madre è la verità?" Kija fece di si con la testa "Ma è bellisimo questo vuol dire che avrò un fratello" a dicendo ciò Lia abbracciò la madre, Kija non sembrava contenta di quella notizia, e come poteva esserlo, in grembo portava un demone, una cosa immonda, in fondo però era pur sempre un cucciolo che forse non avrebbe mai saputo della sua maledizione e forse non avrebbe neanche mai trovato trovato un posto a questo mondo. Passarono i mesi e il ventre della leonessa cresceva sempre di più fino a che un giorno... Un vagito ruppe il silenzio che c'era nell'aria, era nato, il leoncino era nato, aveva i peli arancioni come il padre, e due occhi verdi come l'erba dopo una giornata di pioggia d'estate, Kija quando lo vide non potè fare a meno di sorridere, anche Kuta era felice nonostante sapesse che cosa era in realtà quel cucciolo. Lia, Simba, Kuta, Kuzaa e i genitori di Kija entrarono, si misero davanti a lei, tutti volevano vedere quel cucciolo, come se la sua nascita fosse stata un miracolo, Lia si avvicinò alla madre e si sdraiò accanto a lei chiedendogli se lo poteva prendere fra le sue Zampe, "Certo" le rispose subito Kija, lei lo prese e subito dopo disse "Ti chiamerai Ukoma", sua madre rimase bloccata, come faceva sua figlia a sapere il nome che Mazishi gli aveva imposto per il cucciolo? Neanche Kuta sapeva il nome da dare al piccolo, semplice coincidenza? Forse. Sta di fatto che aveva indovinato il nome da dare al piccolo "Cosa ne pensi mamma?" "Si a me piace" Simba intervenne "È strano sentirsi Zii" Mufasa gli rispose dicendo "Parli tu, noi siamo diventati nonni" e tutto scoppiò in una grossa risata, spaventando il piccolo che si mise a piangere Lia cercò di rassicurarlo "Shhh, stai tranquillo, non avere paura" e lo coccolò riuscendo a farlo addormentare "Saresti una buona madre" le disse Kija. Gli anni passarono e il piccolo Ukoma cresceva in fretta, sano e forte come i suoi genitori e sua sorella che rafforzava il suo amore con Kuzaa, mentre lo zio Simba si era messo con Nala, ma i due non riuscivano ad avere figli. Un giorno il piccolo Ukoma, si diresse da solo verso la pozza, appena arrivato vide che l'acqua aveva un movimento strano, si muoveva da centro verso l'esterno, sempre più forte, fino a che qualcosa ne uscì, una luce "Salve Ukoma" "Chi sei tu?" "Chi sono ha poca importanza" dicendo cosi quella luce andò come una scheggia verso Ukoma, entrandogli dentro dalla bocca e dagli occhi, la potenza fu talmente forte che il cucciolo svenì. Appena risvegliato il cucciolo si sentiva strano ma non ricordava nulla di ciò che era successo bevvè e tornò alla rupe correndo. Appena arrivato, andò a cercare la madre "Mamma, Mamma" Kija lo sentì e andò verso di lui "Mamma posso dirti una cosa all'orecchio?" "Certo tesoro" si abbassò per avvicinre l'orecchio a Ukoma "Ciao Kija" la voce del cucciolo era cambiata improvvisamente, ma Kija la riconobbe subito era quella di Mazishi.
    CITAZIONE (Nala95 @ 10/10/2010, 22:15)
    Bellissimaaaaaa!!!scrivi benissimoooo!!

    Grazie

    Edited by LUKa's? - 21/10/2010, 00:18
     
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  7. Nala95
     
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    stupendaaaaaaaa!!!!!!!
     
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  8. simbetta96
     
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    oh mamma povero Homa... bellissima xo questa storia
     
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  9. LUKa's?
     
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    Capitolo 11 Paura, orrore e rabbia



    Kija, non riusciva a muoversi, finalmente era riuscita a calmarsi, a convivere con quell'idea, di avere un piccolo demone come figlio, ma ora, si ora che quell'incubo se lo trovava davanti, la paura era tornata, una cosa inaspettata e brutta al solo suo lamento "Cosa vuoi? Ora cosa hai intenzione di fare con il mio piccolo? Dimmelo!" Mazishi sotto le spoglie di Ukoma, tiro l'orecchio di Kija verso di lui facendole male "Solo te e il tuo bel corpo" finendo di dire ciò la leccò con un che di perverso. Allora era questo il vero intento del demone? Avere il corpo di Kija per farne la sua sgualdrina personale?
    "E stai tranquilla ti tratterò bene, ora ascolta nessuno deve sapere che io in realtà sono Mazishi"
    "Ma cosa dirò al mio compagno?"
    "Gli dirai semplicemente che ti ho contattata in sogno e che mio figlio Ukoma sarà il futuro re, altrimenti tua figlia morirà, e tu, cara Kija sarai la mia regina"
    Kija senti il cuore palpitare sempre più forte dentro al suo petto, non aveva altra scelta, doveva per forza far muovere i fili al suo burattinaio se voleva vedere ancora viva sua figlia "Come farai a sposarmi, io sarò già vecchia quando tu sarai grande" nella leonessa si accese per un attimo un barlume di speranza "tranquilla non è un problema, guardami" Kija si alzo è vide che, come per magia il cucciolo era diventato un leone adulto, "Come?" il demone rise "Ahahah, ricordalo sempre Kija io sono un demone, ho il potere di fare tutto ciò che voglio, volendo potrei anche uccidere il tuo amato compagno, anzi è ciò che farò cosi nulla si contrapporrà tra di noi" gli passò davanti "No ti prego io...io ti sposerò, però ti prego devi lasciarmi spiegare la situazione", Mazishi ci pensò un attimo "Va bene, tanto sarai mia comunque, in un modo o nell'altro". Kija quel giorno fece riunire tutto il branco, si mise davanti a loro con Ukoma affianco "Branco ascoltatemi, voi tutti sapete del miracolo che colpì mia figlia" la figlia le rispose
    "Si madre anche io conosco la mia storia"
    "Beh, quel miracolo non fu un caso, Kuta mi parlò di un posto dove risiedono dei demoni che esaudiscono un solo desiderio per leone, li andai a cercare, e chiesi a uno di loro di ridare la vita a mia figlia" Simba intervenne
    "Kija ma cosa è questa storia? Uno stupido scherzo?"
    "Simba no, nessuno scherzo, ora stai zitto! E lasciami parlare!!Dicevo, chiesi a questo demone di riportare in vita Lia, lui esaudì il mio desiderio, ma, in cambio volle due cose" La figlia intervenì
    "Cosa madre?"
    "Il mio ventre, voleva usarmi per avere un leone in cui rincanarsi, io ci stetti senza sapere cosa volesse dopo di ciò, ma ora lo so"
    "Cosa vuole questo demone da voi madre?!!!"
    disse Lia, quasi scoppiando in lacrime "Voglio lei" intervenne Ukoma o meglio Mazishi
    "Ukoma?"
    "Il mio nome non è Ukoma il mio nome è Mazishi"
    Simba era sconcertato ma incredulo a ciò che aveva detto la sorella "Se tu sei il demone dacci una prova", neanche a ripeterlo due volte, Mazishi chinò il capo per poi rialzarlo subito, "I suoi occhi!" disse Kuta con una nota di paura, si i suoi occhi era di un bianco quasi puro, ma allo stesso tempo tempestati di rabbia. Mazishi alzò una zampa verso Simba, e incominciò a muoverla come se dovesse rompere o strozzare qualcosa, Simba si incominciò a sentirsi mancare l'aria "Dubiti ancora delle mia parole?" disse con un sorriso sulla bocca. Simba avrebbe voluto rispondergli ma non riusciva a far uscire le parole "Come? Non ti sento! Parla più forte" Kija non poteva vedere oltre "Fermo, ti prego lascialo" la leonessa lo abbracciò, e lui guardandola tornò normale. Lia che aveva assistito a quell' orrore scappò in lacrime inseguita da Kuzaa "Lia aspetta". Simba fu assistito da delle leonesse "Avete visto cosa potrebbe succedere se vi ribellate a me, quindi state buoni e non vi succederà nulla e ora uscite tutti, voglio rimanere da solo con la mia regina" tutti rimaserò li a guardarlo "Siete forse sordi!!! Ho detto fuori!!!" e l'intero branco uscì dalla grotta. Per ultimo Simba, "Fratello... Perdonami", suo fratello sembrava non averla sentita, uscì senza proferire parola.

    Edited by LUKa's? - 21/10/2010, 00:26
     
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  10. Nala95
     
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    é stra bellaaaaaaaa!!!!!mi prende troppoooooo!!!!!!!
     
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  11. simbetta96
     
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    °_° continua ti prego
     
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  12. LUKa's?
     
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    Capitolo 12 Promesse da poco e nulla



    "Lia aspetta" Kuzaa stava inseguendo la sua compagna "ti prego fermati" lei obbedì "Kuzaa..è tutta...tutta colpa mia" "Cosa? No amore non è colpa tua... Lia, tutto ciò che è successo è solo colpa del destino, noi poveri leoni non centriamo" la leonessa chinò il capo "Uccidimi, ti prego" Kuzaa si impressiono di quelle parole "Lia, perché dici queste cose?" "Anche se non per colpa mia, la causa di tutto ciò sono io, quindi se muoio tutto si annullerà" "Non ne sei certa" "Vale la pena..." Kuzaa la fermò "Non dire stronzate Lia!!!" le urlò lui "Rischiare la propria vita per una supposizione, sbagliata probabilmente" il leone si rese conto di aver esagerato, chinò il capo dicendo "Perdonami, io sono agitato quanto te, non riesco a credere che qualcuno possa essere così crudele, maledetto Mazishi" poi una soluzione arrivò alla testa di Kuzaa facendolo sorridere "Scappiamo, non era quello che abbiamo sempre voluto" Lia lo guardò con un volto preoccupato
    "Cosa?! Kuzaa non possiamo andarcene proprio adesso, dobbiamo rimanere uniti e cercare una soluzione"
    "Anche tu hai ragione, ma io..." Kuzaa esitò "Tesoro cosa ti succede?"
    "Non voglio rischiare di perderti, ti prego andiamocene via"
    "No!!"
    "E va bene" Lia lo baciò, fu un baciò intenso anche non durò più di qualche secondo, ma ai due innamorati sembrarono eterni "Ti amo" sussurò il leone all'orecchio della dolce compagna.
    "Kija dove sei?!!!" Mazishi era arrabiato con la sua 'compagna', perché? Tempo addietro aveva passato la notte fuori con Kuta a sua insaputa, e si sa come finiscono queste cose, un emozione tira l'altra e tutte e due insieme tirano quella più forte, però quell'emozione cosi forte lasciò il suo segno, Kija era di nuovo incinta "Eccomi, cosa c'é?" la leonessa era chiaramente spaventata "Come hai osato tradirmi, avrai un figlio da qualcun altro, non posso tollerarlo, devo uccidere quel cucciolo" Kija non si ribello "Fai come credi, io non mi opporrò" il demone sorrise "Bene intanto facciamolo nascere, sarebbe stupido aspettare", Kija incominciò a sentire dolore al ventre, cadde e partorì in meno di 50 secondi, dopodichè Mazishi, gli andò vicino, e, con la zampa incominciò a schiacciargli la testa fino a che non riuscì a toccare il terreno "Anche questa volta ti ho salvato da morte certa" Kija stava piangendo ma gli rispose "S..i, gra...grazi...e amore" "Lo farai di nuovo?" Kija continuava a piangere "N...o...o tesoro n..oon lo fa...rò più" "Brava la mia meretrice e ora fai sparire questo cadavere dalla mia vista" Kija prese quel che rimaneva del cucciolo e lo portò fuori, scese la rupe e vi andò dietro, scavò una buca e vi sotterrò il corpo, in quel posto, c'era un cimitero, quella povera anima non era stata la prima a morire, forse non sarebbe stata neanche l'ultima. Mazishi, si divertiva a uccidere cuccioli appena nati, e Kija era il suo burattino, era lui che decideva di farla rimanere incinta e di farla partorire uccidendo tutti i suoi cuccioli.

    Edited by LUKa's? - 21/10/2010, 00:36
     
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  13. Kaala¤
     
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    che sadico che è questo Hazishi..comunque la storia è molto bella..complimenti!!!!
     
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  14. simbetta96
     
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    ... che crudele... °_° come si può pensare di uccidere un cucciolo appena nato? °_°
     
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  15. LUKa's?
     
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    Allora vorrei fare alcune precisazioni, stavo rileggendo la storia e mi sono accorto di essermi confuso con alcuni nomi che ora vi elencherò

    Hazishi il demone in realtà si chiama Mazishi
    Homa in realtà si chiama Ukoma

    ho provveduto a correggere tutti i nomi di questi due personaggi rimettendo apposto (almeno spero) la storia comunque non potete dire che scrivo bene ci sono un sacco di errori grammaticali XD

    Capitolo 13 Il fuoco non arde più così forte


    Kuzaa e Lia decisero di tornare a non lasciare quel posto finché tutto non sarebbe tornato tutto alla normalità. Quella notte, stranamente, Lia non riusciva a dormire, era preoccupata per qualcosa, ma cosa? Cosa la turbava cosi tanto? Il mattino dopo, Mazishi si alzò turbato, e, andò a svegliare Kija "Ehi, ehi svegliati" Kija si alzò "Mazishi cosa c'é?" "Debbo parlarti" dicendo così si avviarono fuori dalla grotta, "Perché?" Kija non capiva "Perché non ti ribelli? perché lasci che io uccida ogni tuo cucciolo? Perché non mi attacchi?" sul volto della leonessa si accennò un sorriso "Perché tuo sei mio figlio" "Questo non è vero" disse il demone alquanto sorpreso da quell' affermazione "Oh, si invece dopo tutto il corpo che tu ospiti è di mio figlio" "Senti, io sono stufo, questo gioco non mi diverte più" Mazishi sembrava seccato "Gioco quale gioco" chiese la leonessa "Quello di essere normale, non mi diverte, forse tornerò ad essere uno spiritello cattivo e a fare scherzi malefici alle persone di questo mondo" "Spiritello?" "Si in realtà non sono un vero e proprio demone, tutto ciò che vedi è soltanto un illusione" "Quindi anche mia figlia, Ukoma, Kuta e tutti gli altri sono un illusione" "Si mia cara, tutto questo è solo un sogno ora svegliati" ed in effetti Kija si svegliò ma tutto quello che aveva intorno non era un illusione era reale, si alzò e uscì. Quel giorno c'era una brutta aria, nuvole grigie sorvolavano il cielo oscurandolo, sembrava anche dovesse venire a piovere, e neanche a pensarlo incominciò "La pioggia, cosi bella, pura, eppure fa morire ogni giorno qualcuno, forse adesso toccerà a me" dicendo così, iniziò a camminare sempre più vicino alla punta, finché... BOOM!!! Un tonfo, un rumore chiamatelo come preferite, sta di fatto che fece svegliare ogni singolo leone o leonessa del branco. Tutti uscirono chiedendosi cosa fosse successo, Kuzaa superò tutti e andò a vedere sulla punta, per una visuale migliore, ma, tutto quello che vide fu un cadavere "Lia!" la leonessa gli corse vicino "Oh no! Mamma!!!" quell'urlo scosse le terre e fece agitare i venti "Dove è Ukoma" "Eccomi" Lia gli ando incontrò "Tu brutto Bas*ardo" gli disse tirandogli una zampata, che fu talmente forte da farlo cadere "Cosa è questa sensazione, fa...fa..." Lia lo interruppe "Male è questa la parola che cerchi, quella sensazione che provi si chiama dolore, ed è quello che sto provando io." "La morte di quella meretrice non è colpa mia" "Non chiamare in quel modo mia madre, l'unico che qui merita di morire sei tu, infimo demone, perché sei entrato nelle nostre vite?" Mazishi rise "Perché ridi? Cosa ci trovi di tanto divertente?" il demone la guardò "Sei tu la causa, sei proprio come tua madre, stupida" "No, no non è vero non è colpa mia se mia madre è morta!" "E invece..." non finì la frase "Zitto!!!" "Facciamo un patto" Kuzaa intervenne "Un patto?" "Si, io me ne andrò ma ad una condizione" Simba era incuriosito "Quale? Quale è questa condizione?" "Dovrete indovinare il mio nome, il mio vero nome ed io me ne andrò, altrimenti se non ci riuscirete Lia sarà mia sposa e questa volta non resterà qui ma verrà nel mio mondo per essere la mia regina" "Cosa?!" Kuzaa intervenne, non poteva credere che Lia diventasse il premio per una scommessa "Tu non puoi" il demone lo interuppe "Si invece la sua vita dipende da me" "No!" Kuzaa avrebbe voluto continuare a obbiettare ma la compagna lo interuppe "Kuzaa! Va bene cosi se anche dovessimo perdere, almeno voi sarete salvi" il silenzio calò "Ok, avete tre giorni di tempo".
     
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33 replies since 25/9/2010, 15:26   683 views
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