Welcome to Nairobi

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    CAPITOLO 6

    Simba, a sua volta si gira a guardare e appena vede chi ha alle spalle, spalanca gli occhi e la bocca…

    JACK: “Guarda, guarda chi abbiamo qui! Due teneri gattini ansiosi di conoscerci!”
    CLYDE: “Già, eheh! E ci hanno anche risparmiato la fatica di andarli a trovare noi!”
    JACK: “Due micetti così bravi meritano un premio!”

    Simba e Nala restano a guardare paralizzati, mentre Jack ritorna tenendo fra le braccia una gabbia…

    JACK: “Venite qui, piccoli sgorbi, ho una sorpresa per voi!”

    Il bracconiere, con mossa rapida, cerca di ingabbiare i leoncini che però si spostano all’ultimo momento e scappano via…

    JACK: “Maledetti! Ci stanno sgusciando di mano, inseguiamoli!!”

    I due cacciatori si lanciano all’inseguimento di Simba e Nala…

    SIMBA: “Ecco perché le iene erano scappate!”
    NALA: “Risparmia il fiato e corri!”

    I cuccioli continuano a fuggire ma Jack e Clyde non li mollano. Poi…

    NALA: “Simba, guarda! Una grotta! Nascondiamoci là dentro!”

    Simba e Nala si dirigono quindi verso la piccola caverna. Simba entra per primo…

    SIMBA: “Puff…li abbiamo seminati eh, Nala?”

    Nala però non rispondeva...

    SIMBA: “Nala?!”

    Simba, preoccupato per l’amica, esce fuori dalla grotta e…

    SIMBA: “NALA, DOVE SEI !!”
    NALA: “AIUTOOOOO!!!!”

    Nala è stata catturata dai due bracconieri…

    SIMBA: “OH, NO! NALAAA!!!”
    NALA: “SIMBA! AIUTO!!”
    SIMBA: “RESISTI, NALA! TI LIBERERO’!”
    NALA: “FAI PRESTO!”

    I cacciatori posano la gabbia nel cassone del loro pick-up e, subito dopo, Simba gli salta addosso e inizia a graffiarli e a morderli con tutte le sue forze…

    JACK: “Ehi, ma che diavolo…AAAAH!!!”
    CLYDE: “Lo sistemo io!”

    Clyde prende una rete dal furgone e cerca di catturare Simba. Il cucciolo però riesce a schivare il colpo con agilità e il cacciatore intrappola così, involontariamente, il suo compare Jack…

    JACK: “Ma che accidenti stai facendo!!”
    CLYDE: “Scusa, Jack!”
    JACK: “Maledizione, toglimi questa roba di dosso!!”

    Clyde obbedisce ma Jack rimane bloccato nella rete e Simba ne approfitta per attaccare nuovamente…

    CLYDE: “AAAAHH!!!”

    Simba fa letteralmente impazzire il cacciatore che, invano, cerca di prenderlo con le mani. Il leoncino salta poi giù dalle spalle del bracconiere e con rapidità gli passa sotto le gambe facendogli fare una capriola…

    JACK: “Idiota!! Ti stai lasciando battere da un misero gattino!”

    Clyde cerca disperatamente di prendere Simba che però gli balza in testa. Il cacciatore prova ad afferrarlo ma perde l’equilibrio e cade a terra stremato…

    Simba, credendo di averli sconfitti, corre da Nala per salvarla ma non si accorge che Jack si è liberato dalla rete e poco prima di raggiungere il furgone, viene catturato dal bracconiere che lo rinchiude nella gabbia dove stava l’amica…

    JACK: “Hai finito di fare il furbo! Ehi, Clyde! Alzati e monta in macchina, credo che ora il piccoletto non avrà più la voglia di prendersi gioco di noi!”
    CLYDE: “Finalmente, non ne potevo più!”

    I due montano in macchina e partono per tornare in città. Intanto, Mufasa stava facendo il solito giro di controllo quando all’improvviso sente delle urla…

    SIMBA e NALA: “AIUTOOOO!!!!”
    MUFASA: “Qualcuno è nei guai!”

    Il re si ferma ad ascoltare più attentamente per cercare di capire chi è che stesse urlando…

    SIMBA e NALA: “QUALCUNO CI AIUTI!!!”
    MUFASA: “Ma questi sono Simba e Nala!! Sono in pericolo!! Devo salvarli!!”

    Il leone corre velocemente verso i due piccoli…

    MUFASA: “SIMBA, NALA!!!”
    SIMBA: “Papà?!”

    Simba vede suo padre che si avvicina sempre di più verso di loro…

    SIMBA: “PAPA’ SIAMO QUI!! AIUTO!!!”
    MUFASA: “RESISTETE!!”

    Mufasa, con un grande balzo, sale sopra l’auto dei bracconieri…

    CLYDE: “Per la miseria, Jack! Stai più attento alle buche!”
    JACK: “Ma io non ho preso nessuna buca!”
    CLYDE: “E allora cos’è stato?!”

    Clyde si gira a guardare e appena vede Mufasa davanti a sé, sbianca dal terrore…

    CLYDE: “Jack…”
    JACK: “Cosa vuoi ora?”

    Jack guarda a sua volta dietro. Mufasa, allora, ruggisce furiosamente facendogli volare via il cappello…

    JACK: “AAAAAH!!!”

    Jack, preso dal panico, perde il controllo della macchina ma, per sua fortuna, non va a sbattere da nessuna parte. Mufasa, poi solleva la zampa per colpire i due cacciatori…

    JACK: “Prendi il fucile, maledizione, svelto!!!”

    Clyde, tremando peggio di una foglia, prende il fucile e spara contro Mufasa colpendolo ad una zampa. Il leone, ferito, molla la presa e cade dal furgone…

    SIMBA: “PAPA’, NOOO!!!”

    Mufasa prova a rialzarsi ma la zampa non glielo permette. Il leone, capendo ormai di non poter fare più nulla per salvare i due cuccioli, si leva in un lungo grido di disperazione mentre la macchina sparisce dietro le colline…

    MUFASA: “NOOOOOOOOO!!!!”

    Il leone si mette a piangere dalla disperazione e rimane disteso a terra per qualche minuto. Poi, sia pure a fatica, si rialza e, zoppicando vistosamente se ne ritorna verso la Rupe. Nel frattempo, Scar e le iene…

    SCAR: “Avete fatto un ottimo lavoro!”
    SHENZI: “Tsk…bazzecole!”
    SCAR: “Avrete una giusta ricompensa!”
    BANZAI: “Wow!! Di che si tratta?!”

    Scar sta per rispondere alla domanda quando vede in lontananza il fratello Mufasa venire verso di loro…

    SCAR: “Statemi a sentire adesso! Ho bisogno che mi facciate un piccolo favore!”
    SHENZI: “Cosa dobbiamo fare?”
    SCAR: “Colpitemi!”
    BANZAI: “Eeh?! Perché?”
    SCAR: “Fatelo e basta!”

    Le iene obbediscono all’ordine di Scar e iniziano a colpirlo, a morderlo e a graffiarlo dappertutto dopodiché il leone si sdraia per terra attendendo l’arrivo del fratello…

    MUFASA: “Scar, fratello! Sei ferito, cos’è successo? Rispondimi!”
    SCAR(fingendo di stare male): “M-Mufasa…un agguato, COFF, COFF!! Le iene…vogliono uccidere…i cuccioli…I CUCCIOLI !!! DOVE SONO I CUCCIOLI?!”

    Mufasa però non risponde alla domanda e, chinato il capo, riprende il suo cammino verso casa…

    SCAR: “Mufasa?”
    MUFASA: “Vieni, torniamo a casa!”

    Scar si rialza fingendo di essere dolorante e torna alla Rupe insieme al fratello maggiore. Sarabi, Sarafina e le altre leonesse appena li vedono arrivare si precipitano verso di loro…

    SARABI: “Mufasa! Caro, cos’è accaduto?”
    MUFASA: “Sono un re fallito, Sarabi… AH!!!”

    Mufasa si butta a terra, stremato per la ferita alla zampa…

    SARABI: “Perché dici questo? Rispondi, ti prego! Cos’è successo?”

    Mufasa a quel punto scoppia a piangere e dice alla consorte tutto l' accaduto. La regina al sentire le parole del marito, all’inizio non vuole crederci ma alla fine anche lei si lascia avvolgere dalla disperazione, così come la madre di Nala, Sarafina e tutte le altre leonesse e tutti gli animali del regno. Scar invece resta nel silenzio più completo e, senza farsi vedere da nessuno, sorride soddisfatto dopodiché decide di andarsene via lasciando gli altri avvolti in quell’atmosfera drammatica. E’ una triste giornata per le Terre del Branco: il principe e la principessa sono stati catturati e vani sono stati gli sforzi per riuscire a salvarli e il bel tempo che aveva caratterizzato buona parte della giornata, ora lascia lo spazio a una lugubre notte dominata dal vento e dalla pioggia, come se volesse partecipare anch’esso al dolore di tutti gli animali del regno…

    BANZAI: “Secondo te è vero quello che ha detto Scar?”
    SHENZI: “Cosa vuoi dire?”
    BANZAI: “Ci ricompenserà davvero secondo te?”
    SHENZI: “Certo che sì! Perché non dovrebbe?”

    Proprio in quel frattempo arriva il malvagio leone con la carcassa di uno gnu in bocca…

    SCAR: “Stavate parlando di me per caso?”
    BANZAI: “Scar! Sì, no, beh…ecco…”
    SCAR: “Eccovi il giusto premio per avermi aiutato a togliere di mezzo Simba! Spero sia di vostro gradimento!”
    SHENZI(con l’acquolina in bocca): “Wow, sì che lo è!!”

    Scar consegna lo gnu alle iene le quali lo mangiano in un batter d’occhio festeggiando così al successo del diabolico piano dello sfregiato leone…

    SCAR: “Ora che Simba non c’è più, non mi resta altro da fare che togliere di mezzo anche Mufasa!”

    Il furgone, nel frattempo continua la sua corsa sotto la pioggia battente…

    NALA: “Simba, ho paura! Dove ci porteranno?”

    Ma Simba era troppo scosso per rispondere alla domanda e se ne resta disteso con gli occhi chiusi, senza la minima voglia di parlare…

    NALA: “Simba…”

    Nala, vedendo l’amico in quello stato, decide di lasciarlo in pace e, mestamente si distende e si addormenta. Simba, intanto aveva gli occhi pieni di lacrime e poco prima di addormentarsi anche lui, piano piano mormora…

    SIMBA: “Papà!”

    Edited by hujambo kwa wota - 26/9/2010, 21:07
     
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    CAPITOLO 7

    Il giorno dopo, il pick-up dei cacciatori, con un’inchiodata, si ferma svegliando di soprassalto i due cuccioli. Clyde scende ed apre la saracinesca del garage e Jack vi porta dentro il furgone. I due uomini, poi scendono dal mezzo ed entrano dentro una porta…

    JACK: “Ho assolutamente bisogno di una doccia rilassante!”
    CLYDE: “E io non vedo l’ora di mettere sotto i denti qualcosa!”
    JACK: “Vercingetorige! Vieni qui!!”

    Vercingetorige è il loro cane da guardia. Un grosso pitbull dal pelo nero che entra subito dopo il richiamo di Jack. Simba e Nala, appena lo vedono spalancano gli occhi…

    JACK: “Bravo, il mio cucciolone! Li vedi quelle due palle di pelo lì dentro?”

    Vercingetorige annuisce…

    JACK: “Tienili d’occhio! Noi torniamo fra più o meno mezz’ora!”

    Il cane obbedisce e dopo aver ringhiato a Simba e Nala, si allunga su un tappetino posto vicino alla porta da dove sono entrati i due cacciatori che, poco prima di andarsene, avevano coperto la gabbia dei leoncini con un telo…

    NALA: “Dove siamo finiti?”
    SIMBA: “Buio completo, Nala! E questa situazione non mi pare per nulla buona!”
    NALA: “Dobbiamo trovare il modo di uscire di qui e tornare a casa!”

    In quel momento, i due cuccioli vengono distratti da un rumore. Infatti, nel ristorante di fronte all’appartamento dei cacciatori…

    CUOCO: “FUORI DI QUI, BRUTTA BESTIACCIA E NON FARTI PIU’ RIVEDERE O TI DARO’ IN PASTO AGLI SQUALI!!”

    Il cuoco con un gran calcio fa finire qualcuno dentro un bidone dell’immondizia: un gatto grigio con la punta delle orecchie nere e con la pancia, il muso, la punta della coda e delle zampe bianchi…

    PAKA (“gatto” in lingua swahili): “Bah…non c’è giustizia in questo mondo!”
    SIMBA: “AIUTO!!”

    Paka si gira verso i due leoncini…

    NALA: “Per favore, ci faccia uscire da qui!!”

    Simba e Nala vengono subito zittiti da Vercingetorige che gli ringhia in faccia mostrando i suoi denti appuntiti dopodiché se ne ritorna sul suo tappeto. Paka, dopo aver aspettato che il cane se ne fosse andato, entra dentro il garage che i cacciatori avevano dimenticato di chiudere…

    PAKA: “Tutto bene, piccoli?”
    SIMBA: “Credo di si!”
    PAKA: “Come avete fatto ad arrivare qui?”
    SIMBA: “E’ una lunga storia…”
    PAKA: “Bah…tranquilli, ora vi tiro fuori! Aprire queste gabbie è un gioco da ragazzi!”

    Paka infila un artiglio dentro il lucchetto e, con facilità riesce ad aprire la gabbia…

    PAKA: “Ecco fatto! Potete uscire!”
    SIMBA: “Grazie infinite, signore!”
    PAKA: “Sciocchezze! Ma datemi del << tu >>! Chi siete?”
    SIMBA: “Mi chiamo Simba!”
    NALA: “E io Nala!”
    PAKA(stringendo la zampa ai cuccioli): “Piacere, Paka! Ora però non perdiamo altro tempo e usciamo da qua dentro!”

    Paka e i due leoncini vanno verso l’uscita ma Vercingetorige aveva visto e sentito tutto e come un fulmine, piomba davanti ai tre felini bloccandogli la strada…

    VERCINGETORIGE: “Grrrrr!!!!!”
    PAKA: “Mi sa tanto che abbiamo svegliato il cucciolone! E mi sembra anche piuttosto nervosetto!”

    Il pitbull si scaglia furiosamente contro Paka, Simba e Nala…

    PAKA: “Levatevi da qui, ci penso io a quel bidone travestito da cane!”

    Simba e Nala obbediscono e si tolgono di mezzo. Il cane, intanto cerca di prendere Paka, ma il gatto con un salto lo evita e Vercingetorige và a sbattere contro il muro. Il pitbull, dopo un piccolo momento di rimbambimento, si rialza e attacca di nuovo Paka che tutto tranquillo lo schiva nuovamente saltando sul tavolo dove i cacciatori avevano posato la gabbia. Vercingetorige salta anche lui sul tavolo ma il felino si sposta all’ultimo momento e il cane finisce dentro la gabbia che viene subito chiusa da Paka…

    PAKA: “Mi dispiace, batuffolo, sarà per un’altra volta!”

    Improvvisamente si sente un rumore provenire da dietro la porta: Jack e Clyde stanno tornando. Il gatto allora ricopre con il telo la gabbia dove era andato a finire Vercingetorige e poi esce fuori dal garage assieme a Simba e Nala e si vanno a nascondere in mezzo a un mucchio di casse…

    CLYDE: “Finiamo questo dannato lavoro, non ne posso più!”
    JACK: “Porta pazienza, Clyde! Ancora qualche minuto e finalmente saremo ricchi!”
    CLYDE(credendo di stare a parlare con i cuccioli): “Puff!! Vi facevo meno pesanti, sapete?”

    I due uomini caricano la gabbia sul loro pick-up senza accorgersi di nulla e subito dopo partono. Paka saluta maliziosamente Vercingetorige che resta a guardare impietrito e poi esce dal nascondiglio insieme ai due cuccioli…

    PAKA: “Bene, andiamocene da qui adesso! Se quelli si accorgono che non siete più in gabbia saranno guai!”

    Ma Jack e Clyde sono troppo stupidi per accorgersi dello scambio e così Simba, Nala e il gatto Paka escono dal loro nascondiglio…

    SIMBA: “Ma dove ci troviamo?”
    PAKA: “Come sarebbe a dire dove ci troviamo? Siete a Nairobi, la mia città!”
    NALA: “Cos’è una città?”
    PAKA: “Ora vi faccio vedere…”

    Paka mostra la città ai due leoncini…

    PAKA: “La città è un posto meraviglioso dove puoi fare tutto quello che vuoi! Correre, mangiare, giocare, ogni cosa e nessuno ti dice niente! E’ come una giungla ma invece degli alberi, ci sono le case e i palazzi!”
    SIMBA: “Wow!!”

    In quell’ istante, lo stomaco di Simba inizia a brontolare…

    SIMBA: “Ho una fame che non ci vedo!”
    NALA: “Anch’io!”
    PAKA: “Avete fame? No problem, seguitemi!”

    Paka e i leoncini entrano in una pescheria. Il gatto poi salta su un bancone e prende due pesci…

    PAKA: “Ecco, questo dovrebbe andare bene! Mangiate, piccoli!”

    Paka lancia i pesci verso Simba e Nala che li afferrano al volo e in un attimo li divorano. Poi però i due leoncini guardano il gatto con aria preoccupata …

    PAKA: “Cosa c’è? Non vi piace?”

    Simba, con il dito, dice a Paka di girarsi. Il gatto si volta e si ritrova il pescivendolo davanti agli occhi…

    PESCIVENDOLO: “SPARITE!! E NON TORNATE MAI PIU’!! Scocciatori!”

    I nostri tre amici escono rapidi dalla pescheria…

    NALA: “Che villano!”
    PAKA: “Tranquilli, quello fa sempre così non appena qualcuno gli tocca la roba! Dai, venite, andiamo a fare un altro giro per la città!”

    E così, i tre felini vanno di nuovo in giro per la città. Dopo un po’ Paka vede una gatta con il pelo bianco e, senza alcun timore, le va vicino…

    PAKA: “Ehi, baby! I tuoi occhioni azzurri hanno sguinzagliato contro di me una massa di doberman così grande che il mio cuore batteva talmente forte da sembrare un martello pneumatico!”

    Ma lei gli appioppa un pugno sul muso che lo fa finire dentro una macchina la quale si trovava a passare di là proprio in quell' istante…

    PAKA: “Non l’ ha capita!”

    Il conducente dell’ auto scaglia il gatto fuori del veicolo che dopo una serie di capriole, finisce ai piedi di Simba e Nala i quali prontamente lo aiutano a rialzarsi…

    PAKA: “Eh, si, piccoli! Benvenuti a Nairobi!”

    E così, i tre felini riprendono il loro giro per la città…

    Edited by hujambo kwa wota - 26/9/2010, 21:16
     
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    Scusate se ci ho messo tanto ^^" ma la scuola mi sta togliendo gran parte del tempo.

    CAPITOLO 8

    Intanto i bracconieri arrivano nella dimora di Vèra…

    RUPERT: “Miss Viper, i signori Jack e Clyde sono tornati!”

    Rupert fa entrare i due uomini…

    VERA: “Ebbene?”
    JACK: “Missione compiuta, signorina Viper! Le due bestiole sono qui dentro!”
    VERA: “A ME !!”

    Vèra sfila velocemente la gabbia dalle mani di Jack…

    VERA: “Quale momento più gaudioso, quale attimo meraviglioso, quale…”

    Vèra toglie il telo dalla gabbia e…

    VERA: “ORRORE!!!”
    JACK: “Cosa?!”
    VERA: “COME VI E’ SALTATO IN TESTA DI PORTARMI QUESTO SCHIFO!!”

    Jack si avvicina incredulo alla gabbia e vede che al suo interno, invece di Simba e Nala c’è il cane Vercingetorige…

    JACK: “Ma come è possibile??”
    VERA: “Razza di idioti, ve li siete lasciati scappare!”
    CLYDE: “M-ma noi…loro…lui…”
    VERA: “Lasciate perdere! Trovateli e portateli immediatamente qui da me! MUOVETEVI!!!”

    Jack e Clyde, senza nemmeno dire una parola, escono velocissimi dalla villa dell’ attrice…

    VERA: “Avrò quelle maledette bestiacce, anche a costo di dover mettere a soqquadro tutta
    Nairobi!”


    E’ sera e Simba, Nala e Paka camminano fischiettando per le strade della città. Ad un certo punto, Paka si ferma davanti ad uno steccato…

    PAKA: “Fra poco sarà notte, ragazzi! Meglio trovare un rifugio!

    Il gatto e i due leoncini, attraverso un buco nella staccionata, entrano in un giardino e cercano di trovare un posto adatto per passare la notte e alla fine decidono di addormentarsi dinanzi alla porta di una capanna…

    PAKA: “Buonanotte, cuccioli!”
    SIMBA: “Yaawn…’notte, Paka!”

    Il mattino dopo la porta della capanna si apre improvvisamente, svegliando di sorpresa Paka e i due leoncini…

    ADIA: “Papà vieni a vedere!”
    DONALD:” Cosa c’è, Adia? Oh, numi del cielo! Due leoncini! Come hanno fatto ad arrivare fin qui? E c’è anche un gatto!”

    PAKA: “Andiamocene, presto!”

    Paka scappa via. I due cuccioli però rimangono immobili mentre la bambina Adia si avvicina a loro...

    ADIA: “Venite, piccoli!”

    I due leoncini indietreggiano lentamente ma la parete della staccionata li blocca. Simba prova allora a graffiare la bambina senza però riuscirci…

    ADIA: “Tranquilli, non voglio farvi nulla di male!”

    Simba e Nala però non si lasciano convincere. Adia prova quindi ad accarezzare loro la testa ma i due cuccioli, non le danno la possibilità di farlo. Lei, però non si da per vinta e si avvicina di nuovo a loro…

    ADIA: “Non abbiate paura! Voglio solo accarezzarvi! Avvicinatevi, dai!”

    E tende la mano verso di loro. Simba e Nala si guardano in faccia per un momento e proprio Simba, alla fine, decide di avvicinarsi alla bambina.

    DONALD: “Adia, lasciali stare!”

    Ma lei non gli da ascolto e lascia che Simba si avvicini…

    ADIA: “Ecco, così, piccolino!”

    Simba si avvicina con cautela alla bambina e senza opporre resistenza, si lascia accarezzare…

    ADIA: “Visto? Non è niente!”
    DONALD: “Adia, lascialo perdere, ci potrebbero essere i suoi genitori qui intorno che lo staranno cercando!”
    ADIA: “Non credo proprio, papà! Questi cuccioli devono essere scappati a qualche cacciatore di frodo!”

    La piccola, prende in braccio Simba che se ne resta tranquillo fra le braccia della bambina facendo le fusa e incuriosendo Nala che si avvicina anche lei ad Adia e si lascia accarezzare anch’essa. Intanto, Paka si era nascosto sopra una pianta convinto che i due leoncini lo stessero seguendo. Vedendo però che ci stavano impiegando troppo tempo, decide di dare un’occhiata per vedere dove fossero e s’accorge che sono in braccio alla bambina. Credendo, allora che li avesse catturati, Paka corre verso di loro per salvarli…

    ADIA: “Dai, entriamo in casa!”

    Paka, correndo più veloce di un fulmine cerca di impedire alla ragazzina di portare dentro casa i due cuccioli ma proprio mentre sta per saltarle addosso, lei chiude la porta e il gatto ci sbatte contro e cade a terra stordito. Lo stordimento però dura poco e il felino si rialza e salta sulla finestra della casetta per vedere cosa stesse accadendo ai suoi due amici. Adia intanto posa su un tappetino Simba e Nala…

    ADIA: “Ecco qua, tesorini! Che ve ne pare?”

    Simba posa la zampa sul tappeto che però resta impigliato fra i suoi artigli. Il cucciolo cerca di liberarsi ma finisce per avvolgercisi dentro facendo ridere sia Nala che Adia…

    DONALD: “Adia, vieni, devo parlarti!”
    ADIA: “Cosa c’è, babbo?”
    DONALD: “Sai che non possiamo tenere a lungo quei cuccioli, vero?”
    ADIA: “Perché no?”
    DONALD: “Tesoro… noi… non possiamo permettercelo… Il poco denaro che abbiamo basta appena per provvedere a noi stessi e, inoltre abbiamo già un gatto.”
    ADIA(piangendo): “No, ti prego papà, non mandarli via!”
    DONALD(abbracciando la figlioletta): “Mi dispiace, tesoro… ma non possiamo… e poi sono convinto che queste due piccole pesti non vedano l’ora di tornare nella loro casa! Dai, non piangere, piccola mia… guardami… fammi un sorriso! Eh? Dai!”

    Adia, alza lo sguardo verso il padre e gli fa un bel sorriso…

    DONALD(asciugando le lacrime alla sua piccola): “Brava… proprio un bel sorriso!”

    E per farle sparire quel briciolo di tristezza che le era rimasto, Donald posa la mano sulla pancia della figlioletta e le fa il solletico…

    ADIA: “Ahahah!!! Dai, papà, smettila!!”

    Donald finisce di farle il solletico e abbraccia forte la figlia la quale fa lo stesso con lui…

    ADIA: “Ti voglio bene papà!”
    DONALD: “Anch’io, Adia!... allora… andiamo a fare una passeggiata insieme?”
    ADIA: “Siii!!!”
    DONALD: “Andiamo, allora!”
    ADIA: “A dopo, piccoli!”

    E i due escono dalla casa lasciando Simba e Nala da soli, beh… non proprio soli…

    VANESSA: “E voi due chi siete?”

    Simba e Nala si girano e vedono una gatta dal pelo bianco che viene verso di loro…

    NALA: “Tu chi sei!”
    VANESSA: “Ehi, calma! Non volevo spaventarvi! Mi chiamo Vanessa e vivo qui con i miei padroni! Posso sapere ora chi siete voi?”

    SIMBA: “Io sono Simba e lei è la mia amica Nala!”
    VANESSA: “Molto lieta! Ditemi, piccoli, come avete fatto a venire qui?”
    NALA: “Due umani ci hanno catturati nella savana e ci hanno portati in questa città, ma poi Paka ci ha liberati e...”

    VANESSA: “Paka? Chi è? Un vostro amico?”

    Intanto Paka…

    PAKA: “Con chi diavolo stanno parlando? Non riesco a vedere nulla!
    NALA: “Beh… Paka è…”

    Paka, si sporge ancora di più per vedere meglio ma perde l’equilibrio e cade dentro la baracca, dato che la finestra non aveva il vetro ma era coperta solo da una piccola tenda, e finisce proprio davanti a Simba, Nala e Vanessa…

    PAKA: “OUCH!!!”
    NALA: “… lui!”
    VANESSA: “Oh, mio Dio!”
    PAKA(rintronato): “A che round siamo?”

    Paka, appena vede davanti a lui Simba e Nala, si alza di scatto e li abbraccia talmente forte che quasi li strozza…

    PAKA: “Ragazzi! Grazie al cielo state bene! Ero così in pensiero!!!”
    NALA: “Coff… ehm… Vanessa, ti presento Paka! Paka, Vanessa!”

    Paka si volta e appena vede lei, ha come l’impressione di trovarsi di fronte ad un maestoso angelo sceso dal cielo…

    PAKA: “Vanessa… quale nome più angelico... Con quel pelo bianco come un soffice manto nevoso... Con quegli occhi verdi e lucenti come smeraldi! E con…”
    VANESSA(tappando la bocca a Paka con la zampa): “Senti, carino… se stai cercando di far colpo su di me perdi il tuo tempo!”
    PAKA: “Wow, che miciona! Senti, vengo subito al sodo… io e te a cena, soli! Che ne dici?”

    Vanessa, guardando negli occhi Paka, gli si avvicina, gli struscia la coda contro il collo, gli gira intorno e poi lo afferra per il mento e maliziosamente gli dice…

    VANESSA: “Ma sentilo il gattino…e io secondo te cosa dovrei fare?”

    Vanessa pianta i suoi occhi contro quelli di Paka che sta quasi per impazzire…

    PAKA: “Beh… dovresti…”

    Vanessa però non lo fa finire di parlare e lo butta a terra…

    VANESSA: “Non ci pensare nemmeno, bambolottone! Non riuscirai mai a convincermi!”

    E se ne va con la coda diritta…

    VANESSA: “A più tardi, piccini e porgete i miei più cari saluti al vostro amico latin-lover!”
    SIMBA e NALA: “Ciao, Vanessa!”
    PAKA: “Confermo! Che magnifica miciona!!!”

    E dopo aver detto questo, Paka sviene. Simba e Nala, sapendo che si riprenderà subito, non gli danno peso e saltano sulla finestra e poi sul tetto della baracca e si guardano intorno: davanti a loro si estende una grande baraccopoli fatta di squallide abitazioni prive delle normali infrastrutture dove la gente vive in condizioni miserevoli. Di fronte a questo triste scenario, i due leoncini si rendono conto che la vera realtà di Nairobi non era quella che aveva mostrato loro Paka il giorno prima. No. La vera Nairobi è una città dove la maggior parte della gente non ha nemmeno il denaro necessario per comperare un tozzo di pane…

    PAKA(che intanto si era ripreso): “E’ terribile, vero piccoli?”
    NALA: “Già!”
    SIMBA: “Forse dovremmo aiutare tutti quegli uomini!”
    NALA: “No, Simba! Non << forse >>… dobbiamo!!”
    SIMBA: “E come?”

    Il giorno dopo, i tre amici sono in un negozio d’ alimentari e Nala fa un cenno a Paka che si avvicina al commesso e inizia a strofinarsi il pelo contro le sue gambe…

    COMMESSO: “Ma chi…un gatto! Ciao, bello!”

    E lo prende in braccio. Simba e Nala ne approfittano per prendere di nascosto del cibo dagli scaffali. I due leoncini prendono tutto ciò che possono ma si lasciano scoprire dal commesso…

    COMMESSO: “Ma che diavolo…??”

    L’ uomo guarda in faccia Paka che gli fa un sorriso come se volesse dirgli “bravo, te ne sei accorto, finalmente!” e lo scaraventa a terra. Poi, imbestialito come un toro quando vede il mantello rosso, corre verso Simba e Nala che però scappano via velocemente seguiti da Paka e saltano su un furgoncino che stava partendo proprio in quel momento…

    COMMESSO(gettando contro i tre animali tutto ciò che trova): “MALEDETTI LADRI!! NON FATEVI RIVEDERE MAI PIU’ !!!

    Poco dopo, i tre scendono dal veicolo e si dirigono verso la baraccopoli e lasciano il cibo davanti ad alcune case…

    NALA: “Perfetto! Ora bussiamo e andiamocene!”

    Simba bussa alla porta e poi insieme agli altri due, scappa via. Intanto, l’abitante della capanna apre la porta e…

    ABITANTE: “SIA LODATO IL CIELO! E’ UN MIRACOLO!!!”

    E porta tutto quanto dentro la capanna mentre Simba, Nala e Paka guardano la scena nascosti su un albero, orgogliosi di quel che hanno fatto…

    NALA: “Domani continueremo!”
    SIMBA: “Ok, Nala!”
    PAKA: “Va bene, Nala! Siamo tutti e due con te!”

    E così, anche il giorno dopo, i tre felini portano ai poveri tutto il cibo che riescono a prendere. Tutti gli abitanti della favela sono al settimo cielo per quello che sta succedendo anche se non sanno chi sia colui che si sta preoccupando così tanto per loro. Ma Simba e Nala non passano purtroppo inosservati: uno degli scagnozzi di Vèra, stava infatti perlustrando quella zona proprio per cercare i due cuccioli e quando li avvista, avverte subito il suo principale…

    SCAGNOZZO: “Miss Viper, mi sente? Passo!”
    VERA: “Si, ti sento! Trovato niente?”
    SCAGNOZZO: “Le due bestiacce si trovano nella periferia est di Nairobi –stop! Sono stati accolti da uno degli abitanti della baraccopoli-stop! Attendo ordini! Passo!”
    VERA: “Hai fatto più che abbastanza! Prenditi qualche giorno di riposo!”
    SCAGNOZZO: “Come desidera, miss Viper! Passo e chiudo!”
    VERA: “Eccellente!”
    SHLOMO: “Li hanno trovati, allora?”
    VERA: “Si! Quelle bestiacce ora non potranno più sfuggirmi! Credevano di prendersi gioco di me ma io sono più furba di loro! Mobilitiamo i nostri migliori uomini, Shlomo! Ho già escogitato un piano per catturarli e stavolta non fallirò! AHAHAHAH!!!!”

    Edited by Wota il leoncino metallaro - 21/11/2010, 13:27
     
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    CAPITOLO 9

    Il giorno dopo Jack e Clyde, per ordine di Vera vanno a bussare alla porta di Donald…

    DONALD: “Chi siete?”
    CLYDE: “Salve, siamo tecnici dell’ acquedotto e stiamo controllando ogni casa della città per vedere che tutto sia in regola!”
    DONALD: “Ma qui non è mai passata nessuna conduttura!”
    CLYDE: “Beh…ecco…”
    JACK: “Ehm…vede, signore, ultimamente è stato approvato il progetto del nuovo acquedotto che dovrà passare proprio in questo quartiere e noi siamo stati mandati a controllare che ogni abitazione della zona abbia tutti i requisiti necessari per poter essere collegata alla nuova rete idrica!”
    DONALD: “Capisco… prego, entrate pure!”

    I due uomini entrano nella casa di Donald e mentre Jack finge di controllare, Clyde và a cercare Simba e Nala e li trova che stanno dormendo. Senza farsi vedere, apre la borsa da idraulico che aveva portato e cattura i due leoncini…

    SIMBA: “Che cosa succede?!”
    NALA: “Simba, non vedo nulla!!”

    Clyde fa un cenno a Jack mostrandogli il pollice…

    JACK: “Bene, sembra tutto regolare!”
    DONALD: “Allora si può fare il collegamento?”
    JACK: “Ma si… fra neanche un mese avrà tutta l’acqua che vuole! Ora noi togliamo il disturbo e proseguiamo il nostro giro!”
    DONALD: “Vi ringrazio per la cortesia, arrivederci!”
    JACK: “Si figuri!”

    I due cominciano ad avviarsi come se niente fosse ma gli urli dei due leoncini giungono all’orecchio di Adia che all’ inizio però non ci fece troppo caso ma poi, notando che la sacca si muoveva in modo strano, senza pensarci due volte raggiunge di corsa i due uomini e si aggrappa con tutte le forze alla borsa di Clyde…

    CLYDE: “Ma che diavolo…!!”
    JACK: “Ci penso io! Ehi, mocciosetta, levati dai piedi ”
    ADIA: “No!”
    DONALD: “Adia! Lascia stare i signori!”

    Donald cerca di far mollare la presa ad Adia ma la bambina non demorde e continua a tenersi aggrappata alla borsa dei cacciatori che la stavano tirando anche loro dall’ altro lato. A furia di tirare però, la sacca si straccia e i due cacciatori, Donald e Adia cadono all’ indietro, tutti e quattro con metà borsa in mano…

    CLYDE: “Oh, no... la borsa !!”
    DONALD: “Mi dispiace, sono desolato!”

    Nel frattempo Simba e Nala escono dalla borsa di Clyde e saltano in braccio ad Adia. Donald rimane sbalordito per un momento, poi capisce tutta la situazione e con tono arrabbiato si rivolge a Jack e Clyde…

    DONALD: “E loro due cosa ci facevano dentro la borsa? Non eravate idraulici?”
    JACK: “Ehm…beh, noi…ecco, vede…”
    DONALD: “Sparite! Non fatevi più vedere da queste parti!”

    Jack e Clyde, se ne vanno, quindi a mani vuote…

    JACK: “Non finisce qui!”

    Donald osserva il furgone dei cacciatori che si allontana sempre di più e poi torna dentro casa…

    DONALD: “Mi pareva bene di aver sentito puzza di bruciato! Altro che acquedotto! Avanti, vieni dentro, Adia!”
    ADIA: “Tranquilli, piccoli! Ora non avete più nulla da temere!”

    Mezz’ ora dopo, Jack e Clyde arrivano alla villa dell’ attrice Vera e si recano subito nel salone dove lei li stava attendendo seduta dietro la sua scrivania con il mento appoggiato sulle mani. Jack e Clyde le raccontano, timorosamente tutto quanto e al termine, Vera, presa dalla rabbia, si alza di scatto dalla poltrona e con violenza sbatte i pugni sulla scrivania facendo rovesciare un vaso e un bicchiere entrambi pieni d’ acqua…

    VERA: “Come sarebbe a dire che non ci siete riusciti! Era la cosa più semplice di questo mondo! Come avete potuto fallire un compito che anche un bambino sarebbe stato capace di portare a termine senza alcuna difficoltà?!”
    JACK: “E’ tutta colpa di quella maledetta bambina e di quei dannati gatti…si sono scaraventati furiosamente contro di noi!”

    Vera, a quel punto, afferra Jack per il bavero e ricomincia a parlargli furiosa, con due occhi che sembrano più infuocati del Sole…

    VERA: “Non m’ interessa! Tornate là e questa volta fate in modo di non fallire, mi sono spiegata?”
    JACK: “Si, capo… parola mia che stavolta non falliremo!”
    VERA: “Bene... muovetevi ora!”

    Jack e Clyde schizzano via fuori dalla villa di Vera, montano sul loro furgone e tornano alla casa dove si trovano Simba e Nala…

    JACK: “Guarda, Clyde! Eccoli li i nostri due pesciolini! E’ l’ occasione buona per catturarli! Passami la rete!”
    CLYDE: “Ecco qua!”
    JACK: “Sta a vedere, grassone! In meno di dieci secondi saranno già qui dentro!”
    CLYDE: “Se lo dici tu…”
    JACK: “Comincia pure a contare!”
    CLYDE: “Ok…”

    Jack si avvicina con passo silenzioso verso Simba e Nala, ma inciampa sulla rete e cade a terra facendosi scoprire dai leoncini che scappano subito via. Il cacciatore comincia a rincorrerli ma non riesce a catturarli. I due cuccioli, saltano su un bidone della spazzatura e appena arriva Jack, si spostano e l’ uomo gli va a sbattere contro. Jack, sfinito e maleodorante a causa dell’ immondizia che gli è caduta addosso, decide di tornare al suo furgone, dove Clyde, che intanto si stava strofinando la mano sul petto, inizia a prenderlo in giro…

    CLYDE: “Oh… Jack sono passati quasi tre minuti ma non mi sembra che tu sia riuscito a prendere quelle due pulci!”
    JACK: “Ma sentilo, il ciccione! Perché non ci vai tu a prenderli invece di restare qui ad oziare come uno scemo?”
    CLYDE: “Ci vado subito e li prenderò in un batter di ciglia!”

    Clyde va dentro il furgone, prende una sardina andata a male, la lega ad un filo e la butta oltre la staccionata…

    JACK: “Cosa credi di fare con quella sottospecie di zero che hai legato a quello spago?”
    CLYDE: “Chiudi gli occhi, conta fino a trenta e quando li riaprirai i nostri gattini avranno già abboccato!”

    Intanto, dall’ altra parte dello steccato, l’ odore della sardina giunge al naso di un gatto che subito inizia a seguirlo. Appena dopo si aggiungono altri tre gatti; in breve tempo un gruppo formato da una dozzina di gatti segue l' odore del pesce. Contemporaneamente, Clyde sente il filo muoversi e lo tira indietro verso di se…

    CLYDE: “Ci siamo!”

    Clyde continua a ritirare il filo ma i gatti lo seguono e oltrepassano la staccionata…

    CLYDE: “Eccovi qua! Ora siete (O.o”) mi-e-i…AAAAAAHHH!!!”

    I gatti si scaraventano contro Clyde e si azzuffano tra di loro per impossessarsi della sardina e quando se ne vanno, Clyde si ritrova con i vestiti stracciati e la faccia ricoperta di graffi. Jack intanto finisce di contare e riapre gli occhi…

    JACK: “Wow, avevi proprio ragione, Clyde…ih, ih… i nostri gattini hanno davvero abboccato ma da come la vedo io, sono stati loro a mettere nel sacco te…Uh! Uh!”

    Clyde rimane a terra con gli occhi sgranati senza rispondere…

    JACK: “Su, su…il vecchio Jack ora ci pensa lui a catturare quelle due palle di pelo!”

    Jack però è costretto a rinunciare al suo piano perché proprio in quel momento, Adia fa entrare dentro casa Simba e Nala…

    JACK: “Dannazione! Quella piccola mocciosa guastafeste ha fatto entrare in casa i cuccioli!”
    CLYDE: “E ora che facciamo? Se torniamo da miss Viper e le diciamo che abbiamo fallito anche adesso, ci scuoia!”
    JACK: “Non torneremo, infatti! Restiamo qui ad aspettare l’ occasione buona per mettere le mani addosso a quelle due pulci!”

    Jack e Clyde spiano dalla finestra della capanna ogni mossa della bambina Adia, nella speranza che essa si distragga e quindi approfittarne. Dopo una decina di minuti di attesa, l’ occasione si presenta: Adia si allontana per un momento da Simba e Nala e i cacciatori, senza esitare, entrano in casa silenziosamente. I due bracconieri, sempre badando a non fare il minimo rumore, afferrano i cuccioli dopodiché, velocemente, vanno verso la porta ma Vanessa e Paka, che hanno visto tutto, gli saltano addosso e iniziano a graffiarli. I due mollano Simba e Nala e cercano di liberarsi ma finiscono per scontrarsi tra di loro e cadere a terra rovesciando uno sgabello che a sua volta ne fa rovesciare altri tre. Adia e Donald, sentendo il fracasso, accorrono subito nella stanza e vedono Jack e Clyde per terra che cercano di difendersi dall’ assalto dei due gatti i quali appena vedono Donald e Adia, spariscono dalla circolazione. I due cacciatori a quel punto si alzano ma si ritrovano davanti il padre di Adia infuriato che li caccia via prendendoli a calci nel sedere…

    JACK: “Non mi arrendo! Riuscirò a prendere quelle maledette bestiacce ad ogni costo!”

    Jack e Clyde allora decidono di provare di nuovo. Intanto Adia e i leoncini stavano tranquillamente giocando insieme nel cortile quando all’ improvviso irrompono sulla scena Jack e Clyde. I tre se la danno subito a gambe levate; Simba e Nala si rifugiano sopra un albero, Adia dietro delle casse e rimane nascosta lì per un po’ ad osservare i due bracconieri che cercano disperatamente di prendere i cuccioli…

    ADIA: “devo trovare un modo per salvarli!”

    Adia si guarda intorno per vedere se ci fosse qualcosa che potesse servirle a salvare i due leoncini e trova una cassetta piena di bucce di banana. Senza farsi notare, rovescia le bucce sotto i piedi dei cacciatori che nel frattempo hanno formato una torre con Jack in piedi sulle spalle di Clyde per arrivare meglio al ramo sul quale si erano rifugiati Simba e Nala. Proprio mentre Jack stava quasi per catturarli, Adia dà un calcione a Clyde. L’ uomo verso la bambina e prova a prenderla ma appena poggia il piede, perde l’ equilibrio e cade a terra lasciando Jack appeso al ramo.

    JACK: “Clyde! Impiastro, d’ un ciccione! Ma che diavolo stai facendo??”

    Intanto Simba e Nala, prendono un grosso nido di vespe da uno dei rami e lo mettono sulla testa di Jack che, d’ istinto, molla il ramo su cui era aggrappato e cade addosso a Clyde. I due cercano di scappare ma scivolano entrambi sulle bucce di banana e cadono a terra ripetutamente. Durante una di queste cadute, l’ alveare che aveva in testa Jack si rompe e subito uno sciame di vespe infuriate iniziano a pungere dappertutto sia Clyde sia Jack i quali però riescono finalmente a scappare via urlando inseguiti dagli insetti. Adia intanto si ricongiunge con Simba e Nala e tornano dentro casa tutti e tre insieme…

    ADIA: “Gli abbiamo dato una bella lezione, eh?”

    Più tardi a casa di Vera, Jack e Clyde, ridotti a degli stracci, raccontano tutto al loro capo che, logicamente, và su tutte le furie…

    VERA: “Questa è l’ ultima goccia! Ridotti in questo stato da una ragazzina! Ma dico… come si fa ad essere così idioti!”
    JACK: “Capo, quella ragazzina è una vera furia! E’ incontrollabile!”
    VERA: “Non avrei mai dovuto rivolgervi due imbranati come voi!”

    A quel punto Vera inizia a piangere come una bambina e a sbattere la testa contro la parete…

    VERA: “Ma perché?? Perché non posso quelle due bestiacce?! Sigh… Sob… Perché? Perché? Perché?!”

    In quell’ istante, Shlomo interviene…

    SHLOMO: “Mi è appena venuta un’ idea geniale!”

    Vera, al sentire quelle parole, smette subito di piangere e scatta in piedi in preda all’ emozione…

    VERA: “Davvero??”
    SHLOMO: “Si! Avvicinatevi anche voi e spalancate bene le orecchie!”

    E così, Shlomo spiega a Vera, Jack, Clyde e al maggiordomo Rupert il suo piano ingegnoso, mentre fuori, la notte avvolge nelle sue tenebre tutta la città di Nairobi…
     
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