L'Ombra di Scar

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  1. Pikkola Marty 96
     
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    Eeeh lo sapevo io che Wazo e Neema .... XD XD
     
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  2. Sikitika
     
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    CITAZIONE (MementoMori @ 20/7/2010, 12:09)
    - E sempre riguardo tuo padre… l’ultima volta che sono passato di qui stava con una leonessa… Kula mi sembra… ma adesso non la vedo più in giro… - gli chiese il Leone, curioso.
    La leonessa lo guardò stranita.
    - Mio padre mi ha detto che Kula era una traditrice… e che è stata trattata come tale… ma non mi ha mai detto che fine ha fatto… e non mi aveva mai detto che erano compagni… - rispose lei.

    Mmmh... mi piacerebbe se in seguito questo spunto fosse ripreso. Vorrei proprio vedere come CHumvi spiegherebbe agli occhi della figlia i suoi scheletri nell'armadio.

    CITAZIONE (MementoMori @ 20/7/2010, 13:47)
    - E tu invece? Avrai schiere di ammiratori… - concluse Wazo.
    La leonessa sorrise.
    - Invece no… ancora nessuno… - rispose.

    Fa piacere vedere in quale grande considerazione Neema tiene Kovu... XD

    CITAZIONE (MementoMori @ 20/7/2010, 13:47)
    - Bha… forse lui la ama… ma quella bimbetta non sa neanche cos’è il vero amore… - rispose lui, sorridendogli.

    Perfettamente daccordo con Nuka
     
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  3. MementoMori
     
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    Capitolo 28°:

    Kovu camminava, nervoso, tirando zampate ai sassi sul suo passaggio.
    Era da circa 3 giorni che Neema era distratta e, quel che peggio, avevano smesso di incontrarsi.
    Non capiva cosa fosse successo, da un giorno all’altro era diventata così lontana.

    Il Leone alzò casualmente lo sguardo e si fermò.
    Vide Neema camminare assieme ad un altro Leone verso l’entrata di una grotta.
    Si avvicinò ulteriormente, nascondendosi nell’erba alta.

    Da quella distanza poté riconoscere Wazo nell’altro Leone;
    non riusciva a capire cosa ci facesse Neema assieme a quel Leone.
    Kovu era troppo distante per sentire quello che si dicevano, ma improvvisamente, prima di dividersi, Neema leccò la guancia di Wazo.


    “COSA?!” pensò, non riuscendo a credere ciò che aveva appena visto.
    “Neema e quel Leone?!” gli sembrava impossibile, ma non poté non notare che sembrava coincidere…
    La leonessa era diventata distante da quando era arrivato quello stupido Leone.

    Vide Wazo e Neema dividersi, il primo entrare nella grotta e la leonessa andare nella direzione opposta, ritornando sui suoi passi.
    Kovu non sapeva cosa fosse meglio fare, ma decise di lasciarsi guidare dal cuore.

    Il Leone uscì dall’erba e corse verso la leonessa:
    - Neema! – La chiamò.
    La neo-cacciatrice si voltò sorpresa.
    - Oh… ciao! – gli rispose.

    Kovu rimase a guardarla, senza sapere cosa dire.
    - Bhe… come stai? – gli chiese Neema.
    - Ti ho vista… - disse solamente il Leone.

    Neema sbatté gli occhi.
    - Di…. Di che parli? –
    - Sembra che tu e quel Leone siate diventati molto amici. – Gli rispose lui.


    Neema non sapeva cosa dire, non sapeva come rispondere:
    - E a te che t’importa? – Gli chiese, stizzita.
    - Sono tuo amico! – rispose lui. “Purtroppo sono solo questo…” Pensò.

    La leonessa guardò l’erede al trono, preoccupata che potesse dire a qualcuno ciò che aveva visto.
    - Appunto! In quanto tale dovresti capire che l’amo! –

    Kovu sbatté le palpebre, disturbato dall’idea che preferisse quel Leone, conosciuto da così poco, a lui.
    - Ma se lo conosci solo da tre giorni! –

    Neema lo guardò negli occhi, arrabbiata, che diritto aveva di giudicare il suo amore?
    - L’amore è come i fiori, può nascere all’improvviso! – Rispose lei.
    - Te l’ha detto Wazo questo? – Gli rispose lui.
    - No, lo dico io! – gli disse, sbuffando.

    Kovu non sapeva cosa rispondere e rimase a guardarla, in silenzio.
    - Promettimi che non lo dirai a nessuno. – Lo implorò Neema.

    Il Leone rimase in silenzio, senza sapere cosa rispondere.
    - Se davvero siamo amici, promettimelo! – Gli chiese nuovamente la leonessa.

    Kovu la guardò negli occhi, dubbioso sulla risposta che doveva dargli.
    - Prometto… - disse solo.

    Sul viso di Neema si dipinse un’espressione di serenità:
    - Grazie. – Disse solo, prima di girarsi e iniziare a camminare verso la pozza dell’acqua, mentre Kovu rimaneva fermo, ripensando a quello che aveva appena detto e fatto.
     
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  4. MementoMori
     
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    Continuo Capitolo 28°:

    Nuka entrò nella radura, ma la trovò stranamente deserta.
    “Saranno andate a caccia…” pensò., sedendosi vicino alla fonte dell’acqua e bevendo copiosamente.

    - Nuka! – Sentì urlare dietro di se.
    Il leone si voltò e vide Njaa corrergli incontro.

    - Nuka! Per fortuna sei qui! – disse, raggiungendolo, respirando pesantemente.
    - Calmati Njaa… che c’è? – Chiese il Leone, perplesso.
    - Eravamo a caccia… quando abbiamo trovato una leoenssa… -

    “Una leonessa?” pensò, cosa ci faceva nel Cimitero degli Elefanti?
    - Dov’è adesso? – chiesei, scattando in piedi.
    - L’abbiamo bloccata fuori… - rispose lei, prima di girarsi e iniziare a correre, seguita subito dal Leone.

    Non dovettero correre a lungo, perché presto Nuka si trovò la leonessa di fronte.
    Le iene l’aveva accerchiata, ma lei non sembrava volersi arrendere e cercava di colpirle, mentre quelle, ricordando gli ordini di Nuka, evitavano di ingaggiare una lotta.


    - Fermi! – Urlò Nuka.
    La leonessa e le iene si fermarono e si voltarono a guardare il Leone.
    - Come ti chiami, leonessa? – Gli chiese.
    - Non importa come mi chiamo… voglio parlare con Scar… - rispose.
    - Non credo sia possibile… è morto… - gli disse Nuka.

    La leonessa sbatté gli occhi.
    - E chi comanda adesso? –
    - Mia madre Zira… ma presto sarà mio fratello a salire al trono… - Gli rispose Nuka
    - Allora voglio parlare con lei! –

    Il Leone la guardò, chiedendosi cosa avesse di così importante da dire.
    - Che cosa vuoi? – gli chiese.

    La leonessa sembrò calmarsi un attimo:
    - Tu probabilmente non ti ricordi, ma io facevo parte del branco un tempo… - rispose.
    - Non hai risposto alla mia domanda… cosa vuoi? Essere riaccettata nel branco? –
    - Mi farebbe piacere… ma non è per quello che sono venuta… sto cercando un leone… -

    Nuka la guardò, apparentemente freddo.
    - …ho incontrato un branco qualche girono fa… che mi ha detto che quel Leone si è rifugiato in queste terre… - concluse la leonessa.
    - Stai palando di Wazo? – Chiese il Leone.


    La Leonessa spalancò gli occhi.
    - Quindi lo conoscete? – lo interrogò lei, con gli occhi che quasi brillavano.
    - Si, è qui da noi… e sentiamo, perché lo stai cercando? –
    - Abbiamo un conto in sospeso. – rispose.

    Nuka guardò quella leonessa, aveva un manto color sabbia, segnato da numerose cicatrici, tra cui due molto evidenti;
    una che percorreva il fianco sinistro, formando una linea orizzontale tra la pancia e la schiena, mentre l’altra dalla punta della zampa destra risaliva fino alla spalla.

    - Non è una risposta… lo vuoi morto? – Gli cheise il Leone.
    - Si! – rispose lei, serrando la mascella.

    Nuka rimase un attimo in silenzio.
    - Zira e Wazo sono fratello e sorella… non penserai di ucciderla senza scatenare la sua rabbia. – gli disse.

    La leonessa alzò la testa, orgogliosa.
    - Non mi interessa… - rispose.

    Il Leone sorrise, divertito.
    - E se invece ti dicessi che posso sia farti vendicare che farsi accettare nel branco? –
    La leonessa lo guardò, perplessa.
    - Ti chiederei da dove arriva tanta gentilezza… - gli rispose, dubbiosa.


    Nuka sorrise:
    - Tu mi sembri una leonessa forte, abile… il tipo di cacciatrice che vorrò nel mio branco… -
    - Il tuo branco? Non avevi detto che sarà tuo fratello l’erede al trono? –
    - Adesso lui è l’erede… ma non ti devi preoccupare… - gli rispose lui.
    - Allora, sarai dei nostri? – concluse.

    La leonessa guardò le Iene, poi abbassò la testa, pensando.
    - Va bene, accetto. – Disse improvvisamente, alzando la testa di scatto.

    Nuka sorrise, divertito.
    - Vieni allora… avrai bisogno di un posto per dormire fino a quel giorno. -

    Il Leone si voltò e iniziò a camminare, seguito dalla leonessa e dalle Iene.

    Una volta raggiunta la radura si voltò verso la Leonessa, che si guardò intorno.
    - Qui? Assieme alle iene?- chiese perplessa.
    - Scusami, ma è il solo posto sicuro che conosco… ma è solo per pochi giorni, non ti preoccupare… - rispose lui.

    La leonessa abbassò la testa, infastidita dall’idea che avrebbe dovuto dormire con quel branco di Iene, ma l’idea della vendetta era sufficiente a farla sopportare.

    Nuka intanto si incamminò verso l’uscita della radura, ma prima di oltrepassare la soglia del passaggio si girò a guardare la leonessa.
    - Allora, me lo dici come ti chiami? –

    La leonessa si voltò a guardarlo.
    - Laira… mi chiamo Laira… - rispose.
    - Bentornata nelle Terre del branco, Laira… -gli disse Nuka sorridendo, prima di voltarsi e scomparire nel passaggio nella roccia.
     
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  5. Pikkola Marty 96
     
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    Laira dice che faceva parte delle terre del branco ma non è mai stata nominata negli altri capitoli !! O sono io che ho la memoria corta ??
     
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  6. MementoMori
     
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    CITAZIONE (Pikkola Marty 96 @ 21/7/2010, 11:16)
    Laira dice che faceva parte delle terre del branco ma non è mai stata nominata negli altri capitoli !! O sono io che ho la memoria corta ??

    era quela che se n'era andata con wazo ed è stata abbandonata...

    (viene nominata del 25° capitolo ^^ )
     
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  7. Pikkola Marty 96
     
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    Ah si adesso mi ricordo uh chissà cosa succede se fossi in te alla fine della fan fiction farei in modo che tutti sappiano la verità su Scar e su quello che ha fatto Chumvi
     
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  8. MementoMori
     
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    Capitolo 29°:

    Taumi camminava, incerta.
    Non le piaceva l’idea di ciò che stava per fare, ma sapeva che era necessario, se volevano riuscire nel loro scopo.
    La leonessa entrò nella Caverna della Rupe dei Re, trovando Chumvi e Milele sdraiati vicino, quasi a contatto.

    La leonessa stava dormendo, ma il suo compagno girò la testa verso Taumi, quando la vide arrivare.
    - Oh, Taumi. Ciao! – La salutò.
    - Ciao! – rispose lei.

    La leonessa rimase in silenzio, pensando a cosa dire:
    - Cosa vuoi? – chiese il Chumvi.
    - Voglio parlarti un attimo da sola… - rispose lei, guardandolo negli occhi.

    Chumvi si voltò a guardare la compagna addormentata e, un po’ infastidito, uscì con lei dalla caverna.
    - Ecco… adesso che vuoi? – La interrogò.


    Taumi rimase in attimo in silenzio, pensando alle parole più adatte ad eseguire il compito che Nuka le aveva affidato.
    - Penso che ci sia una cosa riguardo tua figlia che dovresti sapere… - rispose la leonessa.

    Chumvi sbattè gli occhi, perplesso.
    “Neema?” pensò.
    - Di cosa stai parlando?! – Disse il Leone.
    - E’ solo che sembra che abbia preso in simpatia Wazo… -
    - Cosa?! – Urlò il Leone.
    - Gli ho detto di non parlare con quel Leone! – concluse.

    Lui si fidava di Neema, gli aveva sempre ubbidito ed era anche un’ottima cacciatrice, una figlia di cui essere orgogliosi.

    - Allora si vede che non ti ha dato ascolto.- rispose Taumi, ridendo.
    - Sono certo che lei mi ha dato ascolto! – rispose lui.

    La leonessa lo guardò, divertita.
    - Sembra che dai troppa fiducia a tua figlia, Chumvi. –


    Il leone ringhio minaccioso, verso la leonessa.
    - Ma chi ti credi di essere?! – le urlò.

    La leonessa abbassò le orecchie, intimorita.
    - Calma… io volevo solo avvisarti… - cercò di scusarsi.
    - E se non credi a me… chiedilo a lei… - concluse.

    Chumvi la guardò, infastidito.
    - Non ho bisogno di chiedergli nulla! So già che mi ha dato ascolto! E adesso vattene! – Gli urlò.

    Taumi corse via, mentre Chumvi rimase immobile.
    Era sicuro di potersi fidare di Neema… anche se… forse avrebbe dovuto chiederlo a lei… solo per essere del tutto sicuro…
    “Va bene... appena tornerà gli farò qualche domanda” pensò.

    Intanto Taumi aveva rallentato il passo, e si era girata in tempo per vedere Chumvi girarsi e tornare nella grotta.
    La leonessa rise, Nuka aveva proprio ragione, manipolare quegli stupidi era più semplice di quello che sembrava….







    Il sole stava tramontando sulle Terre Del Branco e alcune leonesse erano già entrate nella grotta, quindi Chumvi aveva preferito aspettare davanti al sentiero che permetteva di risalire la Rupe.
    Stava pensando di andare lui stesso a cercare sua figlia, quando la vide arrivare.
    - Oh, ciao papà! – Lo salutò Neema sedendosi davanto a lui.
    - Ciao. – Rispose il Leone.


    La leonessa guardò suo padre, perplessa.
    - Che ci fai ancora qui? –

    Chumvi, alzò lo sguardo, facendo si che i loro occhi si incrociassero.
    - Niente di importante… solo mi chiedevo se c’era qualcosa di cui mi volevi parlare… -

    Neema sbatté le palpebre, confusa.
    - No… niente… - rispose.

    Chumvi continuò a guardarla negli occhi:
    - E’ che… mi sono giunte delle voci… - disse.
    - Ah… e che cosa ti hanno detto? – chiese Neema, perplessa e preoccupata.
    - Pare che tu e Wazo siate molto amici… - rispose lui, serie.

    La leonessa senti come se un macigno gli fosse caduto addosso e abbassò lo sguardo.
    - Chi te lo ha detto? –
    - Non è importante… ma non hai risposto. – Disse Chumvi.

    Neema tenne lo sguardo basso, come se si vergognasse di se stessa.
    - Perché?! – Urlò il Leone.
    - Non solo mi hai disubbidito, ma mi hai anche mentito! – Concluse.

    Neema non rispose.
    - Siamo un famiglia! Dobbiamo restare uniti! Dobbiamo dirci tutto! – Urlò.


    La leonessa alzò lo sguardo, guardando il padre negli occhi.
    - Dirci tutto? Sei tu il primo ad avere dei segreti! Perché non mi hai mai detto che Kula era la tua compagna?! –

    Quelle parole colpirono Chumvi come una zampata.
    - Chi te lo ha detto?! – la interrogò.
    - Adesso sei tu che non rispondi! – ribattè Neema.
    - Non è una storia di cui ti devi interessare. – gli disse.

    La leonesse scattò in piedi.
    - Oh, adesso non dobbiamo più dirci tutto?! – gli urlò.
    - E’ diverso! Io sono tuo padre! –
    - Perché non mi dici cosa le è successo?! –

    Chumvi scattò anche lui in piedi.
    - Le è accaduto quello che meritava! Non ti devi curare di questo! –

    La leonessa gli si avvicinò rabbiosa.
    - L’hai uccisa, vero?! ASSASSINO! – Gli urlò, protendendo il muso in avanti.

    Sentire che sua figlia lo chiamava così fece ribollire il sangue nelle vene al Leone;
    Come osava parlargli così?
    E senza neanche volere si ritrovò a colpire la figlia in faccia con una zampata.
    Non capiva cosa gli fosse preso, non voleva farle del male, si era semplicemente ritrovato a colpirla, senza sapere perché.


    - Neema… io… - Cercò di dire Chumvi.
    - No! – Lo zittì Neema, scoppiando a piangere;

    Il colpo anche se non l’aveva ferita le aveva fatto molto male, ma ancora più male le faceva il pensiero che fosse stato suo padre a colpirla.

    Chumvi si ricompose.
    - Neema, non voglio che tu veda di nuovo Wazo. – Disse, con voce ferma.
    - Altrimenti ammazzerai anche me?! – Gli urlò la leonessa, mentre le lacrime gli bagnavano le guancie.

    Quelle parole furono come un pugnale nel cuore di Chumvi.
    - Certo che no! Lo sai! – rispose il Leone.
    - Stai zitto! Tu non capisci cosa provo per lui. – Gli disse Neema, con gli occhi pieni di lacrime.
    - Tu non lo conosci! Wazo non è un Leone di cui innamorarsi! – Gli rispose, urlando.

    Neema, si girò, piangendo, e iniziò a correre.
    - Stai zitto! Stai Zitto! – Gli urlò, correndo lontana.
    - NEEMA! – Urlò lui.

    Chumvi pensò di correrle dietro, ma si fermo.
    No, aveva un’idea migliore;
    Avrebbe risolto il problema alla radice.
    “Wazo…” pensò.
     
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  9. Sikitika
     
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    ottimo lavoro.

    solo un piccolissimo appunto: mi è sembrato un po un volo pindarico che Neema, ancora giovane, (si presume) all'oscuro di tutto quello che è successo con le traditrici e SImba, trattata sempre amorevolmente dai genitori, da "Chumvi aveva una compagna di nome Kula" salti direttamente alla conclusione "L'ha uccisa". Io ce l'avrei fatta arrivare piu gradualmente, avrei fatto passare qualche giorno in cui la leonessa sarebbe stata divorata dai dubbi, e le avrei dato qualche indizio in piu per formulare quella ipotesi.

    Ero curioso di vedere il comportamente di Chumvi e devo dire che lo hai fatto reagire esattamente come mi sarei aspettato:rabbia, repressione, negazione...

    Quindi ora Neema pensa che sia stato Kovu a spifferare tutto al padre?
     
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  10. MementoMori
     
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    CITAZIONE (Sikitika @ 21/7/2010, 17:30)
    ottimo lavoro.

    ^^


    Capitolo 30°:

    Nuka era seduto, aspettava paziente, affianco alla sua compagna.
    Taumi si voltò a guardare il Leone, sembrava così sicuro di quello che faceva, a differenza di lei.
    - Sei sicuro che funzionerà? – gli chiese.

    Il primogenito della regina si volto, a guardare la compagna.
    - Certo che funzionerà… sono tutti così prevedibili… sono come delle foglie… basta soffiare un po’ e le puoi portare dove vuoi… - rispose lui, sorridendogli.

    La leonessa si voltò nuovamente verso la grotta, dubbiosa.
    Entrambi furono disturbati dai versi delle Iene che arrivavano, seguite da Laira, che si guardava intorno, nervosa.
    - Ah, Laira… finalmente sei arrivata. – Disse Nuka, sorridendogli.
    - Cosa c’è di così importante da non poter aspettare che mi svegliassi? – Chiese, infastidita.


    Nuka sorrise e alzando la zampa indicò l’entrata della grotta.
    - Lì dentro c’è Wazo… solo e indifeso… - gli disse, voltandosi verso di lei, e abbassando la zampa.

    Laira guardò la grotta, poi si girò nuovamente verso il Leone, senza sapere se poteva davvero fidarsi.
    - Allora? Tutto d’un tratto non sei più così ansiosa di vendicarti? – La punzecchiò il Leone.

    La leonessa guardò negli occhi Nuka, ma non rispose, poi iniziò a correre verso l’entrata della caverna.
    Njaa e le altre Iene fecero per seguirla, ma Laira si voltò.
    - No! Lo faccio da sola! – Gli urlò contro.

    Le iene si voltarono verso Nuka, aspettando ordini.
    - Lasciatela andare da sola. – Disse.


    Laira, appena sentì quelle parole, si voltò e ricominciò a correre verso la grotta.
    - Ma… perché… -cercò di dire Njaa.
    - Non ti preoccupare… - la bloccò Nuka, con voce tranquilla.
    - Avrete anche voi l’occasione per mostrare quello che sapete fare… questa sarà una notte lunga… - concluse.

    Taumi guardò il suo compagno;
    “E’ fatta…” pensò, adesso il dado era tratto, non sarebbero più potuti tornare indietro… ora potevano solo andare avanti…

    Nuka si voltò a guardare Taumi.
    - Forza, devi fare ciò che devi… - gli disse.
    - Certo. – rispose la leonessa, voltandosi e iniziando a correre in direzione della Rupe.

    Nuka si voltò verso la grotta, prima di girarsi di scatto a guardare la sua compagna che correva.
    - Taumi! – Urlò.

    La leonessa si fermò e guardo il compagno, aspettando che parlasse.
    - Ti amo. – Disse solo il Leone, guardandola negli occhi, sorridendogli.

    Taumi si sentì rassicurare da quelle due semplici parole, era come se quella fosse l’unica cosa che aveva bisogno di sentire.
    - Ti amo anch’io. – Rispose lei, prima di girarsi e ricominciare a correre.






    NOTA DELL'AUTORE: Il resto del capitolo più essere considerata "forte" quindi, anche se mi farebbe paicere che la elggeste, ho deciso di avvertirvi, nella speranza di evita che qualcuno poi inizi a lamentarsi.


    Grazie dell'attenzione.


    L’interno della grotta era scuro, illuminato solo dai raggi della luna, che filtravano dall’entrata.
    Laira camminava lentamente, assaporando ogni suono, ogni odore, assaporando la freschezza della grotta e la sensazione della pietra sotto i piedi.
    Vedeva di fronte a sé il leone dormire, dormiva tranquillamente, ignaro che la sua ora stesse per arrivare.

    Abbassò la testa, fino a sfiorare le sue orecchie.
    - Wazo… - disse in un sussurro.
    Il Leone si svegliò di scattò, guardandosi intorno.
    - Ma chi…? – Disse, sbattendo le palpebre addormentate.
    - Chi… chi sei? – chiese.

    La leonessa lo guardò sentendo ribollire il sangue nelle vene.
    - Sono il fantasma del tuo passato, tornato per darti ciò che meriti… - gli rispose lei.

    Wazo spalancò gli occhi, confuso:
    - Un momento… non sarai… no, non può essere… - disse, spaventato.

    Laira ghignò divertita dal terrore che sembrava prendere il Leone.
    - Dillo. Dì il mio nome. – gli disse.
    - Laira? – Rispose.
    - Ti ricordi di me? Che onore… - disse lei.


    Wazo, scosse la testa.
    - No… non è possibile… cosa ci fai qui? – la interrogò.

    Le leonessa smise di sorridere e lo guardò serio.
    - Te l’ho già detto… sono qui per darti ciò che meriti… -

    Wazo si alzò, e la guardò in faccia.
    - Non vorrai davvero uccidermi? – la implorò.
    - Dammi un motivo per cui non dovrei. – ribatté lei, seria, mentre gli occhi brillavano di rabbia.

    Il leone la guardava, intimorito.
    - Senti, mi dispiace per quello che ti ho fatto… è questo quello che volevi sentire? –

    La leonessa gli si avvicinò.
    - No… non sono qui per sentire… -

    Wazo indietreggiò, poi decide di giocare la sua ultima carta.
    - Allora senti, bellezza… io sono il fratello della Regina… prova a toccarmi e ti ritroverai morta ancora prima di rendertene conto… - gli disse, cercando di sembrare sicuro.

    La leonessa rise alle parole di Wazo.
    - Tu non ti preoccupare di questo… - gli rispose solo, mentre sul suo viso si dipingeva un’espressione si terrore.

    Il Leone, trovandosi a spalle al muro non poté fare altro che cercare di saltarla, sperando di riuscire a fuggire e a chiamare aiuto.
    Wazo mise tutte le sue forza in quel salto, riuscì a saltare a leonessa e iniziò a correre verso l’uscita.


    - Non così in fretta! – Urlò la leonessa, scattando dietro di lui, e colpendolo alla zampa posteriore.

    Wazo urlò di dolore quando gli artigli della leonessa gli recisero la carne, e cadde a terra, ansimando.
    Il Leone si voltò a guardare la zampa, e vide che una profonda ferita gli aveva tagliato il tendine.
    “Dannazione!” Pensò, se anche fosse sopravvissuto, non sarebbe mai più riuscito ad usare quella zampa.

    I suoi pensieri durarono poco, perché Laira gli appoggiò una zampa sulla schiena, conficcando gli artigli nella sua carne e schiacciandolo a terra.
    - Cosa c’è? Non corri più? – Disse la leonessa, ghignando.

    Wazo non rispose, girando il muso provò a morderle la zampa, ma lei era più veloce e con l’altra zampa gli bloccò la testa contro il suolo.
    - Non dici niente? Nessuna delle tue belle parole?! – Gli urlò la leonessa.

    Il Leone provò a liberarsi, ma sapeva bene che la sua avversaria era troppo forte.
    Laira salì con una delle zampe posteriori sulla schiena del Leone, in modo da poter utilizzare la zampa che prima aveva conficcato nella sua schiena, ma tenendo sempre Wazo bloccato al suolo e con il muso schiacciato a terra.


    - Questo non è solo per me.. è per tutte! – Gli disse nell’orecchio, avvicinando gli artigli della zampa libera al suo volto.
    - Cosa?! No! Nooo! – Urlò, vanamente.

    Laira avvicinò uno dei suoi artigli all’occhio del Leone e, senza esitazione, iniziò a calcare sull’occhio, perforandolo.
    Wazo urlò di dolore, dimenandosi, ma la presa di Laira era troppo forte per lasciarlo fuggire.
    La leonessa invece era divertita da quella sensazione, aveva immaginato spesso come sarebbe stato, e sentiva che quel momento valeva tutte le notte in cui l’aveva sognato.

    La leonessa tirò fuori l’artiglio dall’occhio ormai distrutto del leone, le cui lacrime di dolore si fondevano col sangue.
    - Adesso l’altro. – Disse divertita.
    - No… no… - disse Wazo, oramai troppo debole anche per cercare di divincolarsi.

    Il Leone chiuse le palpebre più forte che poteva, serrandole.
    - Apri l’occhio… - gli disse la leonessa, infastidita.
    - No… no… - ripeté Wazo

    Laira provò ad aprigli le palpebre con la forza, ma il sangue rendeva la pelle scivolosa e Wazo chiudeva le palpebre con tutta la sua forza.
    - Pffff… - disse Laira, infastidita.

    “Va bene.” Pensò. “Se non vuoi aprire gli occhi ci penserò io ad aprirteli.”


    La leonessa avvicinò l’artiglio all’occhio del Leone, e gli tagliò entrambe le palpebre e le buttò via, costringendo il Leone a tenere l’occhio spalancato.
    Poi, sempre con lo stesso artiglio, ripeté il lavoro che aveva fatto sul primo occhio, sentendo nuovamente la delicata sostanza dell’occhio rompersi e tagliarsi sotto il suo artiglio, e sentendo nuovamente le urla disperate di Wazo.

    A quel punto Laira lasciò la sua testa, sicura che oramai quel Leone non potesse nemmeno cercare di morderla.
    - Tu… tu… - disse Wazo con un sussurro strozzato.
    La leonessa si avvicinò, per sentire meglio.
    - … sei un mostro… sei tu il mostro… non io… sei tu il mostro… - concluse.

    Laira alzò la testa, disturbata dalle parole del leone.
    - Basta così. – Disse, prima di mordere Wazo al collo.

    Il leone mosse debolmente le zampe, più per impulso che per volontà e sentì le zanne della leonessa che gli schiacciavano il collo, fino a romperlo.

    Laira mollò il corpo di Wazo, e, con la bocca e le zampe sporche di sangue, iniziò a camminare verso l’uscita della grotta.

    Ad un certo punto si girò, a guardare lo spettacolo che lasciava dietro di se.
    “Si.” Pensò, quel momento era valso davvero tutte le notti passate a sognarlo.
    Così sorridendo, si voltò nuovamente verso la soglia della grotta e, lentamente, uscì.
     
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  11. Sikitika
     
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    E ci risiamo... XD

    Tranquillo non mi sto lamentando. Se ci fai caso nemmeno la prima volta mi lamentavo, facevo solo notare che gli eventi narrati mi avevano colpito, così come commenterò se una parte mi commuove o mi diverte o mi intriga.

    Per il resto credo che ogni narratore che scrive una storia lo faccia tanto per se stesso quanto per l'auditorio, e quindi non si dovrebbe mai fare influenzare da quest'ultimo (quindi trovo sia coerente che tu non mitighi i toni della tua narrazione solo per venire incontro a chi legge).

    DImmi tu Meme: se non vuoi che esprima commenti, considerazioni e dubbi da adesso mi limiterò a replies piu telegrafiche. In caso contrario però ti dico anche dove penso che avrei fatto diversamente...

    considerazione piu terra terra: Wazo praticamente non è in grado di opporre resistenza, a me era sembrato di capire che le sue ferite fossero quasi del tutto guarite quindi mi sarei aspettato uno scontro piu equilibrato (è anche piu grande di Laira), invece non c'è stata proprio storia.



     
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  12. MementoMori
     
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    CITAZIONE (Sikitika @ 22/7/2010, 01:00)
    E ci risiamo... XD

    Tranquillo non mi sto lamentando. Se ci fai caso nemmeno la prima volta mi lamentavo, facevo solo notare che gli eventi narrati mi avevano colpito, così come commenterò se una parte mi commuove o mi diverte o mi intriga.

    Per il resto credo che ogni narratore che scrive una storia lo faccia tanto per se stesso quanto per l'auditorio, e quindi non si dovrebbe mai fare influenzare da quest'ultimo (quindi trovo sia coerente che tu non mitighi i toni della tua narrazione solo per venire incontro a chi legge).

    DImmi tu Meme: se non vuoi che esprima commenti, considerazioni e dubbi da adesso mi limiterò a replies piu telegrafiche. In caso contrario però ti dico anche dove penso che avrei fatto diversamente...

    no no commenta pure :)

    (i commenti mi fanno sempre piacere)

    in realtà la Nota non era riferita a te...

    ^^

    CITAZIONE
    considerazione piu terra terra: Wazo praticamente non è in grado di opporre resistenza, a me era sembrato di capire che le sue ferite fossero quasi del tutto guarite quindi mi sarei aspettato uno scontro piu equilibrato (è anche piu grande di Laira), invece non c'è stata proprio storia.

    bhe devi pensare che Wazo non è un leone che ama cacciare, preferisce che sia la compagna di turno a cacciare per lui (infatti se noti era sempre Neema a portargli il cibo, ma lui a prenderlo) mentre Laira è molta muscolosa e "indurita" dalla permanenza da sola...

    infatti quando si è trovato in difficolta (anche se non si sà bene cosa sia successo) è riuscito a stento ad arrivare alle Terre del branco...

    Edited by MementoMori - 23/7/2010, 15:38
     
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  13. Pikkola Marty 96
     
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    E a chi era riferito ?? (scusa la mia curiosità) comunque se facessero di questa fan fiction un film avrebbe il bollino rosso.
    Comunque potresti diventare un perfetto scrittore di thriller :D XD !!
     
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  14. MementoMori
     
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    CITAZIONE (Pikkola Marty 96 @ 22/7/2010, 13:29)
    Comunque potresti diventare un perfetto scrittore di thriller :D XD !!

    Grazie! ^^

    P.S sono felcie però di vedere che la mia FF vi piace ancora, avevo paura che col tempo avrei perso lettori... :)

    CITAZIONE
    E a chi era riferito ??

    scusa. ma preferisco nn far nomi...
     
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  15. Pikkola Marty 96
     
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    Ah va bene. Però la scena dove Laira acceca Wazo è molto cruenta .... comunque prego ^^
     
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184 replies since 1/7/2010, 13:35   3614 views
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