WALL•E

Pixar Animation Studios / Walt Disney Pictures 2008

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    WALL•E
    WALL•E è un film del 2008, il nono lungometraggio d'animazione realizzato da Pixar Animation Studios in coproduzione con Walt Disney Pictures, diretto da Andrew Stanton (già regista per la Pixar di Alla ricerca di Nemo, con il quale vinse il premio Oscar come miglior film d'animazione).

    Il film è uscito il 27 giugno 2008 nelle sale cinematografiche statunitensi. In Italia è uscito il 17 ottobre 2008 al cinema e l'16 settembre 2009 sul mercato dell'home video.

    Il protagonista del film è il robot WALL-E, unico abitante di un pianeta Terra inquinato, pieno di immondizie e di conseguenza abbandonato dall'umanità. Il compito di WALL-E è proprio quello di ripulire il pianeta, compito a cui adempie diligentemente per più di settecento anni, finché un giorno non scende dal cielo una robot di nome EVE che lo farà innamorare, e in nome di questo amore vivranno un'avventura che cambierà il loro destino e quello dell'umanità.

    WALL•E è dedicato a Justin Wright, un animatore morto il 18 marzo 2008 a 27 anni per problemi cardiaci da cui era affetto fin da piccolo. Da pochi anni lavorava alla Pixar: ha lavorato alla realizzazione dei titoli di coda animati del film Ratatouille, al cortometraggio Presto ed a WALL•E.

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    Trama e personaggi
    Prologo
    Anno 2105. Il livello di inquinamento del pianeta Terra è altissimo, la superficie è ormai ricoperta di immondizia. La Buy n Large Corporation (BnL), un'azienda che ha preso in mano il governo del mondo, ha costruito un'enorme nave spaziale, la Axiom, sulla quale parte dell'umanità si concede una crociera di cinque anni, mentre sulla Terra la BnL ha realizzato un esercito di robot chiamati "WALL-E" (Waste Allocation Load Lifter Earth-Class, sollevatore terrestre di carichi di rifiuti) incaricati di fare pulizia. Qualcosa purtroppo va storto e nel 2110 la missione di rientro non ha luogo vista l'impossibilità di ripulire il pianeta.

    Uno dei robot però è rimasto ancora in funzione.

    Nota: Il prologo non è una scena del film, ma viene enunciato nel trailer cinematografico; si può inoltre desumere da vari indizi e scene forniti durante la storia. Immagini di questo prologo sono mostrate nel videogioco ufficiale di WALL•E.

    Trama del film
    Anno 2805. Per 700 anni WALL-E, ovvero l'ultimo di una serie di robot rimasti sulla Terra, ha continuato imperterrito nella sua opera di spazzino del pianeta, giorno dopo giorno, stoccando immondizia in cubetti che ha poi impilato uno sull'altro fino a formare centinaia di enormi grattacieli di rifiuti. La sera, finito il suo lavoro, torna alla sua "casa", il rimorchio di un autotreno dove, prima che si disattivassero uno dopo l'altro, "riposavano" su dei ripiani mobili tutti i robot WALL-E. Nel film i ripiani, ormai inutili, vengono usati da WALL-E per riporre in rigoroso ordine oggetti appartenuti agli umani e da lui trovati nel corso delle sue operazioni di pulizia. Uno di questi oggetti è una vecchia VHS del film Hello, Dolly!. WALL-E è innamorato di questo film che gli fa sognare, un giorno, di trovare una compagna, tenerla per mano, ballare, e non essere più solo. È così che durante tutti questi anni WALL-E, da freddo automa qual era, sviluppa una personalità umana.

    A rompere questa secolare routine scende dal cielo un razzo che deposita sul pianeta un robot molto particolare, e WALL-E spera che ciò possa spezzare la sua infinita solitudine. WALL-E non sa cosa EVE (questo il nome del robot) sia venuta a fare sul suo pianeta. Quando lui le mostra una pianta che aveva trovato fra le macerie, unico segnale di vita vegetale su quel pianeta morto, EVE la prende e si blocca, lasciando WALL-E alle prese con una robot inanimata, ma continua a prendersi cura di lei sperando in un suo risveglio. Poco tempo dopo il razzo torna a prenderla, ma WALL-E non vuole lasciarla andare. Tentando di recuperarla, si aggrappa al razzo mentre questo sta per ripartire. Il razzo lo conduce sulla mega-astronave Axiom, dove l'umanità sopravvive da settecento anni in un ambiente iperlussuoso senza compiere alcuno sforzo fisico, tanto che gli uomini sono diventati obesi e incapaci di deambulare autonomamente. Le persone sull'Axiom si muovono su delle poltrone galleggianti tramite le quali possono anche nutrirsi e comunicare fra loro senza muoversi. In una breve panoramica si possono vedere nella cabina del Comandante le foto sua e dei suoi cinque predecessori al comando della Axiom. Ogni foto è dotata di una targa con indicato il nome (tratto dai nomi di alcuni fra i collaboratori al film) e il periodo di reggenza:

    Capitano Reardon, 2105-2248 (143 anni);
    Capitano Fee, 2248-2379 (131 anni);
    Capitano Thompson, 2380-2520 (140 anni);
    Capitano Brace, 2521-2645 (124 anni);
    Capitano O'Brien, 2646-2774 (128 anni);
    Capitano B. McCrea, 2775- (30 anni, in carica).

    Da questa sequenza si evince quanto è cresciuta la vita media degli esseri umani e quanto gli umani siano diventati più grassi (a causa della sedentarietà).

    Arrivata sull'astronave EVE viene riattivata e tenta di andare dal capitano della Axiom per comunicargli la scoperta che sul pianeta Terra può ricrescere la vita; è quindi finalmente giunto il momento di riportare a casa l'umanità. Il robot che pilota l'astronave, Auto, tuttavia, sulla base della decisione presa nel 2110 da Shelby Forthright, presidente della BnL, è tuttora convinto che sulla Terra la vita sia insostenibile e che sia meglio per l'umanità rimanere nello spazio. Il Comandante è tuttavia in grado di capire la situazione reale e, dopo aver ricominciato a deambulare autonomamente, prende il controllo dell'astronave ridirigendola verso Terra.

    Personaggi
    WALL-E: sta per Waste Allocation Load Lifter Earth-Class. È il robot protagonista, uno "spazzino" che si ritrova catapultato in un'avventura nello spazio e al contempo in un'insolita storia d'amore robotico.
    Hal: un insettino muto, unico compagno di WALL-E sulla Terra. Il suo nome non è mai pronunciato, ma lo conosciamo dalle varie pubblicazioni legate al film (sito web, comunicati stampa, libri per bambini, artbook). Il suo nome fa riferimento al produttore cinematografico degli anni '20 Hal Roach ed è un omaggio al celebre computer HAL 9000 del film 2001: Odissea nello spazio.
    EVE: sta per Extraterrestrial Vegetative Evaluator (Esaminatore di Vegetazione Extraterrestre). È il robot femmina di cui WALL-E si innamora, venuto sulla Terra per cercare eventuali tracce di vita. La donna che le presta la voce nella versione originale è una collaboratrice di Ben Burtt.
    M-O: sta per Microbe-Obliterator (obliteratore di microbi). È un piccolo robot atto a ripulire dall'eventuale contaminazione esterna i robot mandati in esplorazione al di fuori della Axiom. Quando incontra WALL-E, completamente contaminato, dà i numeri e vota la sua vita alla pulizia di ogni traccia lasciata dai cingoli di WALL-E.
    Auto (voce sintetica generata con (EN) MacInTalk): sta per Autopilot (pilota automatico) ed è il robot che governa la Axiom insieme al Capitano.
    Comandante B. McCrea: è il sindaco/presidente della popolazione umana che vive sull'Axiom, e ne governa le funzioni insieme a Auto.
    GO-4: è una guardia, ed è l'assistente di Auto.
    Computer di Axiom: è la voce del computer madre dell'astronave (la Axiom, appunto), che diffonde i comunicati e risponde alle richieste del Capitano. La voce di Sigourney Weaver è stata scelta come omaggio a uno dei film che ha ispirato WALL•E, ovvero Alien, in cui Weaver esordì come attrice in un ruolo dove si scontra proprio con Mother, il computer dell'astronave Nostromo.
    I Reject Robot: sono robot-assistenti rotti, che svolgevano qualsiasi funzione inimmaginabile sulla nave ma sono stati confinati nel reparto riparazioni. Essi, insieme a WALL-E, cambieranno il destino della Axiom.
    Shelby Forthright: è il presidente della BnL. Compare in alcuni filmati girati dal vivo.
    John e Mary: sono due degli abitanti della Axiom, le cui vite si incrociano dopo essersi casualmente imbattuti nel passaggio di WALL-E sull'astronave.

    Produzione
    Stando alle parole del regista Andrew Stanton la prima idea sulla realizzazione di WALL•E gli venne in mente nel 1994 quando, riunito con le altre menti creative della Pixar (John Lasseter, Pete Docter, Joe Ranft) pensavano a quali nuovi film realizzare dopo essere riusciti nell'impresa di portare al cinema Toy Story, il loro primo film. L'idea di base era quella dell'ultimo robot sulla Terra, abbandonata dall'umanità dopo averla inquinata. Stanton già prevedeva due caratteristiche fondamentali del film: l'assenza di dialoghi fra i robot, e la storia d'amore. I tempi non erano ancora maturi per trattare questi argomenti, così il progetto fu messo da parte. Quando Stanton lavorò poi sul suo primo film, Alla ricerca di Nemo, l'idea dell'ultimo robot sulla Terra gli ritornò in mente e ricominciò a scriverla, addirittura interferendo con la lavorazione di Nemo.

    Ispirazione
    Se dal lato della narrazione il film è principalmente una storia d'amore, dal lato della realizzazione tecnica è un omaggio ai più importanti film di fantascienza degli anni '70 e '80. Fra i film che hanno ispirato WALL•E il regista ha dichiarato:
    Alien
    Blade runner
    2001: Odissea nello spazio
    2002: La seconda odissea
    Atmosfera zero
    Il pianeta delle scimmie
    Star trek
    Incontri ravvicinati del terzo tipo
    Tron


    Per la creazione del modello del robot WALL-E gli animatori Pixar hanno studiato dei veri robot, dei veri compattatori di immondizia, e dal punto di vista grafico si è avvalsa della tradizione Disney sfruttando i vecchi disegni preparatori di Tomorrowland, la sezione futuristica di Disneyland.

    Per la personalità del robottino hanno visto e studiato i film muti degli anni '20. Per tutto il primo atto del film non si sentono altro che i suoni inarticolati emessi da WALL-E, per questo la critica l'ha paragonato a un mimo del cinema muto, quando non allo stesso Charlot di Charlie Chaplin.

    La scelta di Hello, Dolly!
    Il robot WALL-E ha acquistato la sua personalità dopo secoli passati a contatto con l'immondizia lasciata dagli uomini e soprattutto con i loro oggetti ancora recuperabili fra i rifiuti, fra cui una VHS del film Hello, Dolly! grazie alla quale WALL-E scopre l'amore e acquista coscienza della sua solitudine. È con queste premesse che i realizzatori del film avevano intenzione di emozionare gli spettatori, costruendo una storia d'amore fra due robot. Ad accentuare l'impatto emotivo di questo aspetto del film è servito il contrasto con la decadenza dell'umanità e soprattutto la canzone romantica presa dal finale di Hello, Dolly!. Il regista ha voluto scegliere musica che fosse in contrasto con l'aspetto futuristico del film. All'inizio pensò alla musica swing francese degli anni '30, ma la stessa idea era alla base del film d'animazione Appuntamento a Belleville, uscito nel 2003 (durante la lavorazione di WALL•E). Allora il regista optò per un musical broadwayiano. A colpirlo in Hello, Dolly! (musical del 1969 diretto da Gene Kelly, con Barbra Streisand e Walter Matthau) fu la canzone "Put on your sunday clothes", interpretata nel film da Michael Crawford. Il testo di questa canzone inizia con le parole "out there" ("là fuori"), secondo il regista era quindi l'incipit ideale per un film ambientato nello spazio. Un'altra canzone catturò l'attenzione del regista: "It only takes a moment", il tema romantico del film. Mostrando a EVE la scena relativa a questa canzone WALL-E ha la possibilità di dire "ti amo" pur non sapendo parlare. Tanto è bastato perché Andrew Stanton confermasse la sua scelta di Hello, Dolly! come fil rouge di questa storia d'amore ambientata nello spazio.

    Innovazione tecnica
    La Pixar si prefigge di superare nuovi limiti nel campo della tecnica e dell'animazione con ogni suo nuovo film d'animazione. WALL•E in questo senso è innovativo in più di un campo.
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    La prima caratteristica, comune agli altri film Pixar, è l'espressività degli oggetti inanimati, in questo caso robot. I robot del film non sono antropomorfi; in questa forma è più forte l'idea che siano oggetti senz'anima a prendere vita, senza dare per scontate eventuali similitudini col comportamento umano. Senza forma umana e senza poter parlare se non con rumori elettronici questi oggetti riescono comunque a comunicare simpateticamente fra loro, e a trasmettere umanità e sensibilità al pubblico. Ciò è possibile perché gli animatori Pixar, diretti per questo film dal capo animatore Angus MacLane, non hanno riservato cura soltanto nella modellazione dei robot, ma anche nella loro espressività, dotandoli di movimenti, tic, e suoni caratteristici che ne definiscono la personalità.

    Un'altra caratteristica distintiva dell'innovazione tecnica del film è da accreditare al design del suono. Tale compito è stato affidato a Ben Burtt, premio Oscar per il montaggio del suono di film come Star Wars, E.T., Indiana Jones, e altri film di fantascienza. Anche Ben Burtt ha dovuto scontrarsi con il binomio meccanicità-espressività, dovendo creare suoni elettronici riconoscibili ma che allo stesso tempo avessero il calore e la profondità della comunicazione umana. Ogni dialogo "umano" è lasciato a filmati trasmessi in schermi olografici che mostrano cosa sia accaduto in passato al nostro pianeta. Queste scene, per la prima volta in un film Pixar, sono girate dal vivo con comparse in carne ed ossa, e con l'attore Fred Willard nel ruolo di presidente della Buy n Large Corporation.

    Se il look di WALL•E è diverso dai precedenti film Pixar lo si deve alla particolare scelta del regista Andrew Stanton riguardo la fotografia del suo film: le imperfezioni visive caratteristiche dei vecchi film di fantascienza degli anni '70. A questo scopo il produttore Jim Morris ha chiamato due consulenti rinomati e pluripremiati per i loro contributi nel mondo cinema: il direttore della fotografia Roger Deakins e il supervisore agli effetti visivi Dennis Muren. Entrambi hanno lavorato a fianco degli artisti della Pixar per lunghi periodi.

    Al design del film hanno collaborato come consulenti anche Jonathan Ive e il suo team, responsabili del design dei celebri prodotti Apple, fra i più recenti l'iPod. Proprio a un iPod somiglia la robot EVE, di forma ovoidale, bianca, lucida e perfettamente liscia, con un display nero e due led blu come occhi. Il regista Andrew Stanton ha però riscontrato un limite nel lavoro di Jonathan Ive, il quale non ha potuto infondere nel design del film tutta la propria visione del futuro, riservandosela per i progetti in lavorazione presso la Apple.

    Temi trattati
    WALL•E è ambientato su un pianeta Terra disabitato. L'umanità l'ha abbandonato 700 anni prima quando l'inquinamento era diventato insostenibile e lo smaltimento dei rifiuti impossibile (uno stuolo di robot-spazzini, i "WALL-E", erano chiamati a ripulirlo ma si sono dovuti arrendere). Non si fa difficoltà a riconoscere una similitudine con la situazione attuale del mondo, dove i temi dell'inquinamento, del riscaldamento globale e delle fonti di energia rinnovabili sono all'ordine del giorno (e in Italia lo è anche di più quello dello smaltimento dei rifiuti). La possibilità di riscatto, nel film, è proprio nella presa di coscienza dell'abuso perpetrato nei confronti della Natura; il giorno remoto in cui essa stessa farà rinascere la vita fra i rifiuti l'umanità avrà questa possibilità di riscatto. Il film racconta proprio di questa possibilità di riscatto, dal momento in cui WALL-E scopre un germoglio verde dentro un frigorifero abbandonato, segno della rinata abitabilità della Terra.

    Le accuse del film allo stile di vita moderno, intenzionali o meno, non si limitano all'inquinamento ma anche al consumismo. Nella previsione distopica velatamente proposta dal film il governo del pianeta finirà nelle mani di una grossa compagnia americana che grazie al potere economico conquisterà anche quello politico. Sarà questa compagnia, la Buy n Large, a costruire la gigantesca nave spaziale chiamata Axiom e destinata a ospitare l'umanità in esilio dal proprio invivibile pianeta. In questa astronave viene proposto ai suoi abitanti ogni genere di comodità, tanto che nel corso degli anni i muscoli degli uomini si atrofizzano, le ossa si indeboliscono, fino a rendere le persone obese e incapaci di deambulare autonomamente finché il comandante della nave, come nel mito della caverna, si alza e decide di ritornare sulla Terra. Che l'obesità sia una conseguenza di uno stile di vita troppo rilassato e dedito al consumismo è una realtà già adesso accertata, e soprattutto negli Stati Uniti il tema è particolarmente sensibile.

    Controversie
    Il tema dell'obesità è stato recepito in maniera contrastata dal pubblico americano, sin dalle prime proiezioni di prova del film: c'è chi ne esaltava il valore educativo e chi invece riscontrava un messaggio sbagliato nel paragonare le gravità dei due problemi: l'obesità e l'insostenibilità ambientale. A causa delle reazioni a quelle proiezioni di prova il tema dell'obesità nel film è stato completamente rivisto per la versione finale, ma anche in questo caso non ha mancato di sortire disappunto da parte del pubblico affetto da obesità.

    Un'accusa di plagio è invece arrivata sin da quando fu mostrata la prima immagine del robot WALL-E: a detta di molti commentatori è simile per molti aspetti al robot Numero 5 del film Corto circuito. Tuttavia nessuno dei produttori di questo film ha mosso accuse ufficiali alla Pixar. In un incontro con gli spettatori al "WonderCon" di San Francisco il regista Andrew Stanton ha dichiarato che non ha intenzionalmente preso spunto da Corto circuito, ma che l'idea di un robot con tali fattezze gli è venuta in mente da piccolo: era allo stadio a guardare una partita con il binocolo, quando si rese conto che muovendolo in su e in giù poteva fargli assumere le espressioni "felice"/"triste". Da lì venne l'idea di creare un robot con gli occhi simili a un binocolo: tramite questi occhi poteva mostrare una vasta gamma di sentimenti. Il resto delle caratteristiche di design di WALL-E (come i cingoli, simili a quelli di Numero 5) è risultato dalle esigenze del film, non da una diretta ispirazione.

    Promozione
    Per la promozione del film la Pixar ha prodotto una serie di contenuti inediti destinati al web e alla TV, oltre ai classici teaser e trailer e alle featurettes (brevi interviste con i realizzatori, intervallate da scene del film).

    Marketing virale
    Per la prima volta la Pixar ha utilizzato strumenti di marketing virale, creando un sito internet reale per la società fittizia Buy n Large (adesso non più disponibile). Oltre a presentare alcuni indizi sulla trama del film, il sito era anche un reale negozio online per comprare oggetti con il marchio BnL. La BnL è anche la presunta produttrice di un video apparso nel videogioco di Ratatouille in cui descriveva le caratteristiche del robot WALL-E, e di un altro video in cui si presentavano i robot del film.

    Vignette
    Con il tradizionale spot da mandare in onda durante la finale del Super Bowl, la Pixar ha inaugurato una serie di video (chiamati "vignettes"): il protagonista è WALL-E alle prese con diversi oggetti e situazioni della vita quotidiana. Tutte le scene presentate nelle vignette non sono presenti nel film e sono state realizzate appositamente per la promozione.

    Il primo di questi video era introdotto da una scena inedita con i protagonisti del film Toy Story, Woody e Buzz Lightyear (e le loro voci originali, Tom Hanks e Tim Allen). Un'altra vignette è stata trasmessa come spot durante una partita dell'NBA, riguardante proprio WALL-E e una palla da basket.

    Questo è l'elenco di tutte le vignettes pubblicate (dalle pagine ufficiali del film su YouTube e MySpace):

    su YouTube[11]:
    WALL-E e l'aspirapolvere (durata 60'')
    WALL-E e la calamita (22'')
    WALL-E e l'hula-hoop (22'')
    WALL-E e le cuffie (22'')
    WALL-E e l'idrante (22'')
    WALL-E e le palline (22'')

    su MySpace[12]:
    WALL-E e la pallacanestro (08'')
    WALL-E e il calcio (07'')
    WALL-E e la cinepresa (06'')
    WALL-E e la break-dance (10'')
    WALL-E e la TV (06'')
    WALL-E e il gioco delle tre tazze (38'')

    altri:
    WALL-E e il baseball (08'')
    WALL-E, EVE e il baseball (06'')
    WALL-E e il Wii (20'')[13][14]

    Tutte queste vignette (tranne quella del Wii e quella della TV) e poche altre non pubblicate online precedentemente sono presenti nel secondo disco delle edizioni DVD e BD del film, montate assieme in un unico filmato dal titolo "Tesori e gingilli di WALL-E".

    Colonna sonora
    La colonna sonora di WALL•E è composta da Thomas Newman, che aveva già lavorato col regista Andrew Stanton alle musiche del suo film Alla ricerca di Nemo. In America l'album è stato venduto in una confezione ecologica di cartone, in riferimento al tema ambientalista trattato nel film.

    A collaborare con Stanton è stato chiamato Peter Gabriel che non solo ha scritto (insieme a Newman) una canzone originale appositamente per il film, Down to Earth, che si può sentire sui titoli di coda, ma ha collaborato col compositore principale anche a due importanti temi musicali del film, EVE e Define dancing.

    Il brano BnL è il jingle della compagnia Buy n Large, ricalcato su quelli della catena americana di supermercati Wal-Mart. Il testo è di Bill Bernstein, music editor della colonna sonora.

    Tre brani non originali sono presenti nell'album.
    la versione di Louis Armstrong del classico francese La vie en rose.
    i brani Put On Your Sunday Clothes e It Only Takes a Moment, tratti da due canzoni del film Hello, Dolly!, scritte da Jerry Herman e interpretate da Michael Crawford. È curioso notare una coincidenza: la colonna sonora strumentale del musical Hello, Dolly! fu composta da Lionel Newman, zio di Thomas Newman. Le canzoni tratte da Hello, Dolly! sono diegetiche nel film.

    Nel film sono citati altri brani non originali, non presenti nell'album della colonna sonora.
    Don't Worry, Be Happy di Bobby McFerrin.
    Also sprach Zarathustra di Richard Strauss


    Citazioni di altri film Pixar
    La Pixar ha inserito in WALL•E, come in tutti i suoi film precedenti, citazioni riferite alle sue precedenti produzioni, ai suoi dipendenti, e ad altro a essa legato.
    In WALL•E presta la voce l'attore John Ratzenberger, che ha sempre avuto un ruolo più o meno rilevante in ogni film Pixar.
    Nel film si parla della "Direttiva A-113". "A-113" è un codice nascosto in tutti i film Pixar e si riferisce alla classe frequentata da molti animatori Disney e Pixar presso il CalArts (California Institute of the Arts). Anche una delle tracce della colonna sonora si intitola "Directive A-113".
    Il film contiene alcuni omaggi alla Apple: il design di EVE è ispirato all'iPod; così come è un iPod stilizzato il visore sul quale WALL•E riproduce gli spezzoni di Hello, Dolly! aiutandosi con una lente d'ingrandimento; i suoni di accensione di EVE e WALL-E sono presi dalle versioni più recente e meno recente dei computer Macintosh; la voce di Auto è realizzata sinteticamente con il software MacinTalk. Il CEO della Apple è Steve Jobs, che è uno dei fondatori e ex-proprietario della Pixar, nonché produttore esecutivo di Toy Story.
    In una scena della parte iniziale del film, fra la spazzatura in cui WALL-E fruga, ci sono i coni di sicurezza stradale visti in Toy Story 2, lo scooter utilizzato dallo chef Skinner nel film Ratatouille, un pupazzo di Mike Wazowski di Monsters & Co. e dentro la cassetta porta oggetti si vede, una volta rientrato alla sua dimora, il pupazzo del cagnolino Bolt.
    Fra gli oggetti collezionati da WALL-E c'è un salvadanaio a forma di maialino, ovvero il personaggio Hamm del film Toy Story. Sempre tra gli oggetti della collezione c'è anche Rex, il dinosauro di Toy Story (nascosto tra i birilli del bowling). Fra i rottami della Terra disabitata c'è un altro riferimento a Toy Story, ossia la carcassa del veicolo con cui faceva le consegne il fattorino di Pizza Planet.
    Quando WALL-E costruisce con la spazzatura una statua di EVE una delle braccia di questa è la lampada del cortometraggio Luxo Junior.
    Stranamente vi è anche una citazione a un altro film: Quando WALL-E insegna a EVE a volteggiare davanti a Hello Dolly, dietro si intravede un cavallo delle giostre. Lo stesso cavallo compare anche nel film Corto Circuito 2, nel magazzino di Ben e Fred prima che Jonny 5 assembli i robot giocattolo.


    LINK:
    -FONTE
    -Link Alternativo
    -Rivivi il Film
    -Sito Ufficiale

    Wall-E - Pixar - Trailer Italiano

     
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    Futuro Re

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    non so voi ma a me questo film mi e piaciuto un casino, parla di tematiche veramente interessanti e poi la storia d'amore tra i due robottini e molto tenera
     
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  3. Simba 97 (braciolone)
     
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    Per me è un capolavoro della Disney Pixar. Parlano di tematice tecnologiche (che a me piacciono) ed è un robottino molto simpatico
     
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2 replies since 6/1/2010, 02:38   432 views
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