Kyasha e sua figlia Red

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  1. SugarBits
     
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    LOOOOOOOOOOL
     
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  2. SugarBits
     
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    Ho l'impressione di avere perso i miei lettori per strada *_*

    cmq ecco la nuova parte... forse sono diventata noiosa con tutti questi capitoli... ecco, ora mi vengono i complessi...



    I due contendenti udendo la vocetta acuta della cucciola si interruppero entrambi con aria sorpresa, quindi si volsero in direzione della palletta di pelo che avanzava correndo incerta sulle zampette, sorridente e allegra, e che ben presto andò a strusciarsi contro le zampe della madre.

    <<red! Cosa ci fai qui?>>

    Nella voce di Kyasha un evidente velo di preoccupazione: se la pantera avesse attaccato, la sua cucciola avrebbe potuto farsi male; teneva gli occhi fissi sul nemico che però aveva smesso di ringhiare, si limitava ad osservarla sorpreso, quindi scosse il capo per poi loquire

    <<prendi con te tua figlia e va via da qui. Non è posto per voi.>>

    Kyasha ruggì sommessamente ma rimase immobile, non aveva il coraggio di attaccare con la bambina lì vicino. Nebel si volse nuovamente pronto ad andarsene ma proprio in quel momento un frusciare nell'erba catturò la sua attenzione e ringhiandò si tuffò verso il luogo da cui era venuta Red

    <<zefir!>>
    <<p...papà...>>

    Se Nebel si poteva definire a dir poco sorpreso, Zefir era a dir poco terrorizzato, steso a terra, ventre in alto, orecchie basse ed occhi sgranati, l'espressione di chi è stato appena colto con le mani nella marmellata.

    <<che cosa ci fai tu qui?>>

    L'espressione di Nebel mutò in fretta dalla sorpresa alla pura ira, non era arrabbiato, era furente. Ma in soccorso di Zefir arrivò la piccola Red, che, sfacciatamente, sgusciò dalla zampe di sua madre per intrufolarsi tra padre e figlio ed esclamare

    <<non thiattallo male! Lui è amico mio!>>

    Nebel osservò con meraviglia la cuccioletta inarcando un sopracciglio, quindi ghignò divertito.

    <<bhè, non posso dir di non alla richiesta di una così bella signorina>>

    Disse con tono dolce alla piccina, tono ben diverso rispetto a quello usato con la madre che intanto, temendo per la sorte della figlia, si era prontamente avvicinata, ma non avvertendo pericolo era rimasta a guardare. Arresasi alla situazione però, Kyasha decise che era venuto tempo per i saluti e che se davvero quello non era posto per loro tanto valeva togliere le tende subito.

    <<bhè, Nebel. Se dobbiamo andarcene comunque tanto vale andare subito. Non posso dire che sia stato proprio un piacere.>>

    Con queste parole Kyasha prese per la collottola Red e si apprestò a lasciare la radura, la piccina fece un mesto segno di saluto al neo amico che ricambiò con un altrettanto silenzioso cenno, ma proprio mentre Kyasha e la piccola stavano per addentrarsi nella vegetazione Nebel sorprendentemente loquì

    <<mi sembri stanca Kysha. Forse tu e la tua piccola dovreste riposare un pò...>>

    Kyasha sorpresa si volse incrociando lo sguardo sornione di Nebel questi semplicemente proseguì

    <<seguimi>>

    quindi, lanciata un'occhiataccia al figlio sul genere "Con te farò i conti più tardi" si incamminò aprendo la strada al gruppo.
     
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  3. -L£ONCINA-
     
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    Dai, Nebel non è poi così male... 1 buon pg.. sisi: severo, ma buono...
    mi piace^^
     
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  4. SugarBits
     
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    grazie, io stravedo per Nebel *_*
    è un pg particolare, credo che la prossima FF la incentrerò su di lui e Zefir :P
    cmq grazie Leoncina per i tuoi commenti, mi fa piacere vedere che almeno tu continui a leggermi^^ :D :D
     
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  5. $¦mßã l£ Þet¦t ®Ø¦
     
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    è stupenda!!
     
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  6. SugarBits
     
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    grazie Simba^^
    meno male che ci sei ancora, temevo che avessi smesso di leggere :P
     
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  7. $¦mßã l£ Þet¦t ®Ø¦
     
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    nono! è troppo bella!
     
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  8. SugarBits
     
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    Grazie Simba *_*

    Il nuovo capitolo è dedicato ai due miei lettori più fedeli, Leoncina e Simba ;)



    Kyasha non potè fare altro che seguire Nebel, e dato il divincolarsi di Red che insisteva per tornare dall'amichetto fu costretta a metterla a terra.

    <<ma guai a te se ti allontani di nuovo.>>

    Ma la piccola non ne aveva intenzione, dopotutto Zefir chiudeva il gruppetto seguendo obbediente, o forse sarebbe meglio dire piuttosto timoroso, il padre: non si sarebbe allontanato. Quando la cucciola lo raggiunse le fece un sorriso sghembo continuando a camminare in silenzio, e Red lo seguì zompettando.

    In breve giunsero ad una grotta vicino un ruscello, un posticino grazioso ed accogliente

    <<questa è casa tua, Nebel?>>

    Nebel rise. Si voltò verso Kyasha, un'espressione indecisa sul volto, quindi fece un cenno a Zefir per farlo avvicinare

    <<zefir, perchè tu e la tua amichetta non ve ne andate a giocare in acqua?>>

    Non era una domanda, era un ordine. Zefir, sperando di non incorrere nuovamente nelle ire paterne, annuì lesto e rapido si diresse con Red verso il ruscello.

    <<credo di doverti qualche spiegazione Kyasha>>

    La leonessa lo guardò senza capire, lui soprrise comprensivo, quindi proseguì

    <<queste terre non mi appartengono. Sono le terre del silenzio. Non appartengono a nessuno... No, nemmeno questo è vero. Ci sono molti branchi. Altre pantere come me ad esempio, ad est, o più a sud. Ma il territorio è vasto, non tutto è controllato. Questa zona non appartiene a nessuno.>>
    <<perchè hai detto che era pericolosa? Avevi solo intenzione di cacciarmi?>>
    <<non ti ho mentito... O almeno, bhè... non su tutti i fronti: queste terre sono davvero pericolose. Cacciatori, bracconieri. Cercano animali come noi, i branchi sono meglio protetti, ma gli animali nomadi come me, come te, non hanno molte possibilità.>>
    <<come hai capito...>>
    <<oh, via... non ci vuole un genio! Una leonessa sola che si porta dietro una cuccioletta troppo piccola per camminare più di dieci passi sulle sue zampe senza cadere! Ci sono passato, so quanto è difficile. Accetta un consiglio, va via.>>
    <<non HO DOVE ANDARE!>>
    <<ovunque! Torna da dove sei venuta, se ci tieni a tua figlia...>>
    <<e' per mia figlia che me ne sono andata!!! Se ci sono i cacciatori combatterò! Non do molto nell'occhio, non mi vedranno, non ci troveranno...>>
    <<forse non vedrebbero te, ma credi davvero che tua figlia non darà nell'occhio? O pensi di poterle stare addosso tutto il giorno? E per la caccia, allora? Non hai idea di cosa tu stia parlando!>>
    <<ma tu con Zefir ce l'hai fatta, no? Perchè per me dovrebbe essere diverso?>>
    <<perchè sei molto più debole di me!!!>>

    un'idea balenò allora alla mente di Kyasha e mettendo, difficoltosamente, da parte l'orgoglio rispose con un sorriso sbieco

    <<forse allora avrei bisogno di qualcuno che mi protegga...>>

    Nabel ruggì rabbioso quindi le si avvicinò e irato rispose

    <<cosa stai cercando di fare, donna? Io viaggio solo, non ho un branco ne la tentazione di averne uno. E se pure volessi averlo non lo costruirei certo con un leone.>>

    Ma Kyasha rimase calma, impassibile

    <<ti scaldi troppo, Nebel. Non si tratta certo di metter su famiglia, un branco poi! Se avessi voluto un branco non sarei venuta da te, non pensi? Si tratta solo di fare un pò si strada insieme, e di lasciare i cuccioli nello stesso posto, in due saranno più al sicuro. E tu potrai insegnarmi come si vive da veri nomadi, non credi?>>

    Nebel rimase perplesso

    <<bhè... se... se la metti così...>>
    <<non c'è nessun altro modo in cui metterla>>
    <<allora... penso che si possa fare... ma non sarà in eterno, il tempo che tua figlia la smetta di essere un tale peso, che tu impari a cavartela un pò meglio, e poi chi si è visto si è visto, intesi?>>
    <<non potevo sperare di meglio>>

    Edited by SugarBits - 19/6/2008, 18:51
     
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  9. Sakura Princess
     
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    *_______+ ti vedo a giocare al GDR scrivi da dio!!Come dovrebbe essere scritto un GDR brava Sugarrrrr
     
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  10. -L£ONCINA-
     
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    belliximo *__*... (e finalmente ecco che le terre del silenzio vengono nominate...image )
     
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  11. $¦mßã l£ Þet¦t ®Ø¦
     
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    meraviglioso stupendo , impareggiabile. Oscar!!!
     
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  12. SugarBits
     
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    grazie a tutti e tre *_* :wub:

    sakura a me piacerebbe tanto giocare ma pensavo che le iscrizioni fossero chiuse :cry:
     
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  13. lili31
     
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    bellissimi!!!!! mi sn letta gli ultimi capitoli tutti filati!!!davvero complimenti!
     
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  14. SugarBits
     
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    Lilli! Cominciavi a mancarmi, mi fa piacere che ti siano piaciuti :wub:
     
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  15. SugarBits
     
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    Ed ecco un nuovo capitolo!!!



    Da quel momento il periodo di solitudione di Kyasha e Red finì: Nebel e Zefir mostrarono loro un nuovo stile di vita. Nonostante la pantera fosse di carattere duro si dimostrò un prezioso alleato e superato l'impatto iniziale presto Kyasha scoprì in lui un buon amico. Se inizialmente si era rifiutato persino di cacciare nella sua stessa zona dopo pochi giorni erano riusciti a combinare insieme degli ottimi schemi di caccia. Il gruppetto si spostava di continuo, restavano a dormire nella stessa zona dai tre ai sette giorni ma mai di più e se Nebel riteneva che ci fossero pericoli partivano subito.

    Certo era strano per Kyasha mescolarsi a gente tanto diversa, così insolita la convivenza tra razze diverse ma se lei e Nebel via via stavano superando queste iniziali titubanze sembrava che per i cuccioli non vi fossero mai state.

    Ogni giorno, quando i due adulti si dedicavano alla caccia, Zefir e Red restavano insieme nei pressi della tana improvvisata. Nebel, si vedeva, era abituata e come lui Zefir: c'erano regole precise e Nebel era molto rigido nel farle rispettare ma se in un primo momento Kyasha l'aveva trovato eccessivo aveva presto compreso il perchè

    <<e' meglio che sia io oggi a colpirlo e sgridarlo perchè gli voglio bene, affinchè domani si ricordi di stare più attento, che non domani un cacciatore per il puro gusto di fargli del male>>

    Erano leggi dure, non meno dure di quelle che si era lasciata alle spalle. Anche lì la sua Red avrebbe dovuto combattere: ma di certo non avrebbe sofferto la fame, ne la sete. Lì il paesaggio era rigoglioso, e la vita del nomade era meglio di quella del reietto. E poi la cucciola pareva non soffrirne affatto: gradiva la compagnia del suo neo-baby sitter che nonostante fosse scontroso quanto il padre e spesso la prendeva in giro era ugualmente molto premuroso con lei.

    Ogni giorno, mentre i grandi erano a caccia, per i due cuccioli si apriva una nuova avventura in un mondo tutto da scoprire: mentre la piccola Red non aveva voglia che di giocare Zefir, più grandicello, la trascinava sempre in imprese più grandi: esplorazioni, piccole battute di caccia e cose simili, nonostante l'assoluto divieto dei genitori. Ma Zefir era un esperto nel non farsi scoprire e poco a pèoco Red stava imparando. Quel suo amico del cuore che era ormai divenuto un fratello più grande per lei era divenuto il suo rispettatissimo maestro, per lui avrebbe fatto quelunque cosa. Kyasha sospettava addirittura che la piccina avesse un'infantile cotta verso l'amico, ma sapeva anche che la cosa non sarebbe durata, in fin dei conti le due razze erano incompatibili per legge, e non se ne preoccupava.

    Era insomma un perido lieto. Red cresceva, diveniva ogni giorno più bella, più forte, più intelligente. Non aveva perso il suo spirito ed era l'orgoglio di sua madre. Lei ogni sera le raccontava un pò del loro passato, di ciò che avevano dovuto affrontare, della rupe dei re, di Simba, Mufasa e Scar. Ma la versione della storia che dava Kyasha sarebbe risultata strana a chiunque l'avesse udita: nella sua versione non c'erano colpevoli, solo malintesi. Non voleva istigare l'odio nel cuore di sua figlia, aveva conosciuto Mufasa, aveva lottato per Scar, era sempre stata apolitica: perchè schierarsi inutilmente?

    E mentre Red cresceva felice in compagnia di Zefir, anche Kyasha non se la passava male in compagnia di Nebel: passavano insieme la maggior parte della giornata. Entrambi abituati alla solitudine, avevano impiegato un bel pò ad abituarsi l'uno alla presenza dell'altro, ma alla fine tra loro si era creata un'intesa perfetta.

    Kyasha a poco a poco si rese conto che la compagnia della pantera nera per lei era divenuta gradevole, di più, era davvero piacevole. Le piaceva quando loro due parlavano. E col passare del tempo lui si era fatto più gentile, una volta durante la caccia l'aveva perfino salvata quando un bufalo inferocito stava per saltarle addosso. Allora era stato talmente dolce e premuroso da farle battere forte il cuore quando le si era avvicinato, creando tra i due forte imbarazzo. Lei non capiva. Lui era una pantera. Sapeva che era proibito. Ma non poteva farci nulla. Kyasha aveva già provato una volta queste emozioni. Ed ora temeva come sarebbe andata a finire. Intanto, dubbiosa e timorosa, serbava tutto nel suo cuore.
     
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111 replies since 16/6/2008, 15:56   1184 views
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